Interventi |
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200903715/02, presentata in data 11 giugno 2009, avente per oggetto: "Quale futuro per i senza dimora?" CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Borgione. BORGIONE Marco (Assessore) Intanto, vorrei sottolineare che non è stata predisposta la chiusura di strutture, ma, all'interno di una riorganizzazione sull'accoglienza notturna dei senza dimora (che nella città di Torino può contare ben oltre 950 posti durante l'anno ed arriva fino a 1.200 posti nel periodo invernale), si sono verificate delle circostanze per le quali vi erano strutture aperte con ordinanza sindacale, strutture per le quali si esauriva la concessione (perché era in scadenza la gara), strutture per le quali è prevista una ristrutturazione ed un ampliamento e strutture che erano inserite nel Piano degli Investimenti del 2008 per le quali, per assenza di risorse finanziarie nella parte investimenti, non è stato possibile avviarne la realizzazione. Per cui, abbiamo dovuto fare i conti con questa complessità e abbiamo cercato di procedere con le situazioni di urgenza. Non è più stata inserita nel bando di concessione (che era in scadenza, quindi non è una revoca, ma è una non riproposta), come disponibilità in gestione, la struttura di Via Carrera (18 posti), nella quale, invece, è stata prevista la destinazione degli ospiti e degli operatori che erano all'interno del prefabbricato di Strada Castello di Mirafiori. Infatti, la Circoscrizione ha chiesto ripetutamente la chiusura di questo prefabbricato, che era tenuto aperto con un'ordinanza sindacale, inserito in una zona parco, in un'area esondabile e per il quale era previsto un utilizzo per 3-4 anni, mentre è stato utilizzato per 15 anni, per cui si è stabilita la ricollocazione di questa attività in Via Carrera. La struttura di Via Carrera è oggetto di una ristrutturazione leggera e prevede l'incremento dell'accoglienza da 18 a 40 posti; nel frattempo, si procederà alla ristrutturazione di Via Foligno, che porterà ad avere altri 40 posti, e speriamo nella realizzazione della nuova struttura di Via Traves, per poter disporre di altri 40 posti. Quindi, la Città intende gestire l'accoglienza dei senza dimora (tra posti attuali, posti di prossima attivazione e posti programmati) attraverso l'incremento di 39 unità nell'arco dei prossimi 2 anni. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Silvestrini. SILVESTRINI Maria Teresa Ringrazio l'Assessore per la risposta, che mi chiarisce i motivi per i quali è stata predisposta la chiusura delle strutture citate, anche se non ho compreso che cosa significa che le strutture erano aperte con ordinanze sindacali, quali sono le strutture per le quali vi è una carenza di risorse per gli investimenti e che cosa non si è potuto avviare. Assessore, lei ha citato quattro punti come motivazioni e il primo punto... BORGIONE Marco (Assessore) L'ordinanza sindacale riguarda Strada Castello di Mirafiori ed il progetto che non si è attivato nel 2008 è quello relativo a Via Traves. SILVESTRINI Maria Teresa Che cosa significa "ordinanza sindacale"? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Quindi, è aperta con ordinanza del Sindaco. Si trattava di una struttura che ne era priva? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). In deroga, d'accordo. Nell'interpellanza, presentata qualche tempo fa, si diceva che non erano state approntate soluzioni sostitutive e, in realtà, non ho conferme di quanto detto dall'Assessore (cioè che gli ospiti di Strada Castello di Mirafiori siano attualmente ospitati in Via Carrera), perché mi risulta che gli ospiti di Strada Castello di Mirafiori siano attualmente in Strada delle Ghiacciaie, dentro i container usati per l'emergenza freddo, per cui vorrei un chiarimento su questo punto. Per quanto riguarda la struttura di Piazza Bengasi, non mi è stato detto quale soluzione sostitutiva si sia approntata, visto che è gestita a livello di volontariato con una concessione del Comune. Il fatto che, come ha detto l'Assessore, entro 2 anni in Città ci saranno tre grandi strutture in grado di ospitare 40 o 45 persone l'una, a mio parere rappresenta una scelta quanto meno problematica. Addirittura, alcuni cittadini che abitano vicino al dormitorio di Via Carrera hanno inviato una lettera, perché, alla fine, si era trovato un equilibrio e tra la struttura e i cittadini stessi si era instaurato un rapporto attraverso un lavoro di dialogo che è durato molto tempo, ma, adesso, incrementando il numero degli ospiti, questo equilibrio verrà spezzato e si rischia di creare in Città delle vere e proprie nuove emergenze. A mio parere, in Città vi sono già parecchie emergenze e credo che sia poco opportuno crearne delle altre. Per un singolo dormitorio, 40 o 45 persone sono troppe, per cui bisogna utilizzare strutture più piccole, dove sia possibile lavorare soprattutto sul versante dell'accoglienza e della relazione, così come fa la maggior parte degli operatori (posso fornirle due articoli di animazione sociale, che sicuramente avrà visto anche lei). Mi permetto di far presente che nella nostra Città dovremmo cercare di raffinare gli interventi ed evolverli sulla base delle acquisizioni che la realtà fa maturare. Considerando l'utilizzo, da una parte, dei container per l'emergenza freddo e, dall'altra parte, la previsione di strutture così grandi, mi chiedo quanto sia coerente con tutte le riflessioni sulla necessità di servizi di accompagnamento, che aiutino realmente le persone. Mi sembra che la Città dovrebbe lavorare in un'altra direzione, per cui non mi ritengo soddisfatta, non tanto della risposta (perché è stata abbastanza chiara, a parte i punti che ho citato), ma di ciò che mi è stato comunicato. Credo che sia opportuno che i Consiglieri Comunali visitino la struttura di Strada delle Ghiacciaie, in modo tale che si possano rendere conto di quanto sta realmente accadendo e attendo le risposte ai due o tre punti su cui ho chiesto dei chiarimenti. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Fatto salvo che qualunque tipo di sopralluogo è assolutamente legittimo, è sufficiente organizzarlo, non vi è alcun bisogno di chiedere il consenso all'Assessore competente. La parola, per una precisazione, all'Assessore Borgione. BORGIONE Marco (Assessore) Rispetto alle informazioni in possesso del Consigliere Silvestrini, verificherò la situazione, perché, se è come dice lei, probabilmente dovremo procedere contro la cooperativa. Avevamo previsto il trasferimento da Strada Castello di Mirafiori a Via Carrera, che ha ottenuto un'estensione del contratto temporaneo per luglio, agosto e settembre in Strada delle Ghiacciaie; però, se lei dice che gli ospiti sono stati sistemati in altro modo, significa che qualcosa non ha funzionato. SILVESTRINI Maria Teresa (Intervento fuori microfono). BORGIONE Marco (Assessore) Doveva essere da Strada Castello di Mirafiori a Via Carrera, che ha ottenuto un'estensione di contratto in Strada delle Ghiacciaie; quindi, se gli ospiti di Strada Castello di Mirafiori sono in Strada delle Ghiacciaie, qualcosa non funziona e verranno fatte delle azioni contro la cooperativa. Per quanto riguarda Piazza Bengasi, non si tratta di una struttura gestita (né in modo diretto, né indiretto); è stata messa a disposizione di un'associazione che aveva un progetto di tre anni, ma non risponde alle regole dell'accoglienza di bassa soglia (trenta giorni per i residenti e sette giorni per i non residenti), perché ci sono persone che, ormai, hanno le chiavi per entrare ed uscire. È una struttura per la quale stiamo valutando di rinnovare il mantenimento delle attività con un contributo annuale. La grandezza delle strutture è un argomento discutibile ed opinabile; come ricordava il Presidente, ci sono città (di altro colore politico rispetto alla nostra) che ospitano 150 persone nello stesso luogo, per cui 40 non mi sembra un numero spropositato, ma gestibile, soprattutto perché questa impostazione risponde anche alla difficoltà di reperire dei luoghi per attivare nuovi servizi. Senza voler entrare nel merito di Via Asti, anche solo per aprire una RSA per anziani vengono presentate petizioni con 1.200 firme contrarie, quindi è molto complicato attivare nuovi servizi, per cui riteniamo sia meno complesso, invece, ampliare (in termini non esagerati) le accoglienze che, attualmente, stiamo gestendo. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) L'interpellanza è discussa. |