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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 6 Luglio 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 9
INTERPELLANZA 2009-03715
"QUALE FUTURO PER I SENZA DIMORA?" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI SILVESTRINI, CASSANO, CERUTTI E CUGUSI IN DATA 11 GIUGNO 2009.
Interventi

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200903715/02, presentata in
data 11 giugno 2009, avente per oggetto:
"Quale futuro per i senza dimora?"

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Borgione.

BORGIONE Marco (Assessore)
Intanto, vorrei sottolineare che non è stata predisposta la chiusura di strutture, ma,
all'interno di una riorganizzazione sull'accoglienza notturna dei senza dimora (che
nella città di Torino può contare ben oltre 950 posti durante l'anno ed arriva fino a
1.200 posti nel periodo invernale), si sono verificate delle circostanze per le quali vi
erano strutture aperte con ordinanza sindacale, strutture per le quali si esauriva la
concessione (perché era in scadenza la gara), strutture per le quali è prevista una
ristrutturazione ed un ampliamento e strutture che erano inserite nel Piano degli
Investimenti del 2008 per le quali, per assenza di risorse finanziarie nella parte
investimenti, non è stato possibile avviarne la realizzazione. Per cui, abbiamo dovuto
fare i conti con questa complessità e abbiamo cercato di procedere con le situazioni
di urgenza.
Non è più stata inserita nel bando di concessione (che era in scadenza, quindi non è
una revoca, ma è una non riproposta), come disponibilità in gestione, la struttura di
Via Carrera (18 posti), nella quale, invece, è stata prevista la destinazione degli ospiti
e degli operatori che erano all'interno del prefabbricato di Strada Castello di
Mirafiori. Infatti, la Circoscrizione ha chiesto ripetutamente la chiusura di questo
prefabbricato, che era tenuto aperto con un'ordinanza sindacale, inserito in una zona
parco, in un'area esondabile e per il quale era previsto un utilizzo per 3-4 anni,
mentre è stato utilizzato per 15 anni, per cui si è stabilita la ricollocazione di questa
attività in Via Carrera.
La struttura di Via Carrera è oggetto di una ristrutturazione leggera e prevede
l'incremento dell'accoglienza da 18 a 40 posti; nel frattempo, si procederà alla
ristrutturazione di Via Foligno, che porterà ad avere altri 40 posti, e speriamo nella
realizzazione della nuova struttura di Via Traves, per poter disporre di altri 40 posti.
Quindi, la Città intende gestire l'accoglienza dei senza dimora (tra posti attuali, posti
di prossima attivazione e posti programmati) attraverso l'incremento di 39 unità
nell'arco dei prossimi 2 anni.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Silvestrini.

SILVESTRINI Maria Teresa
Ringrazio l'Assessore per la risposta, che mi chiarisce i motivi per i quali è stata
predisposta la chiusura delle strutture citate, anche se non ho compreso che cosa
significa che le strutture erano aperte con ordinanze sindacali, quali sono le strutture
per le quali vi è una carenza di risorse per gli investimenti e che cosa non si è potuto
avviare.
Assessore, lei ha citato quattro punti come motivazioni e il primo punto...

BORGIONE Marco (Assessore)
L'ordinanza sindacale riguarda Strada Castello di Mirafiori ed il progetto che non si
è attivato nel 2008 è quello relativo a Via Traves.

SILVESTRINI Maria Teresa
Che cosa significa "ordinanza sindacale"? (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Quindi, è aperta con ordinanza del Sindaco. Si trattava di una struttura che ne era
priva? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). In deroga, d'accordo.
Nell'interpellanza, presentata qualche tempo fa, si diceva che non erano state
approntate soluzioni sostitutive e, in realtà, non ho conferme di quanto detto
dall'Assessore (cioè che gli ospiti di Strada Castello di Mirafiori siano attualmente
ospitati in Via Carrera), perché mi risulta che gli ospiti di Strada Castello di Mirafiori
siano attualmente in Strada delle Ghiacciaie, dentro i container usati per l'emergenza
freddo, per cui vorrei un chiarimento su questo punto.
Per quanto riguarda la struttura di Piazza Bengasi, non mi è stato detto quale
soluzione sostitutiva si sia approntata, visto che è gestita a livello di volontariato con
una concessione del Comune.
Il fatto che, come ha detto l'Assessore, entro 2 anni in Città ci saranno tre grandi
strutture in grado di ospitare 40 o 45 persone l'una, a mio parere rappresenta una
scelta quanto meno problematica. Addirittura, alcuni cittadini che abitano vicino al
dormitorio di Via Carrera hanno inviato una lettera, perché, alla fine, si era trovato
un equilibrio e tra la struttura e i cittadini stessi si era instaurato un rapporto
attraverso un lavoro di dialogo che è durato molto tempo, ma, adesso, incrementando
il numero degli ospiti, questo equilibrio verrà spezzato e si rischia di creare in Città
delle vere e proprie nuove emergenze. A mio parere, in Città vi sono già parecchie
emergenze e credo che sia poco opportuno crearne delle altre.
Per un singolo dormitorio, 40 o 45 persone sono troppe, per cui bisogna utilizzare
strutture più piccole, dove sia possibile lavorare soprattutto sul versante
dell'accoglienza e della relazione, così come fa la maggior parte degli operatori
(posso fornirle due articoli di animazione sociale, che sicuramente avrà visto anche
lei). Mi permetto di far presente che nella nostra Città dovremmo cercare di raffinare
gli interventi ed evolverli sulla base delle acquisizioni che la realtà fa maturare.
Considerando l'utilizzo, da una parte, dei container per l'emergenza freddo e,
dall'altra parte, la previsione di strutture così grandi, mi chiedo quanto sia coerente
con tutte le riflessioni sulla necessità di servizi di accompagnamento, che aiutino
realmente le persone. Mi sembra che la Città dovrebbe lavorare in un'altra direzione,
per cui non mi ritengo soddisfatta, non tanto della risposta (perché è stata abbastanza
chiara, a parte i punti che ho citato), ma di ciò che mi è stato comunicato.
Credo che sia opportuno che i Consiglieri Comunali visitino la struttura di Strada
delle Ghiacciaie, in modo tale che si possano rendere conto di quanto sta realmente
accadendo e attendo le risposte ai due o tre punti su cui ho chiesto dei chiarimenti.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Fatto salvo che qualunque tipo di sopralluogo è assolutamente legittimo, è sufficiente
organizzarlo, non vi è alcun bisogno di chiedere il consenso all'Assessore
competente.
La parola, per una precisazione, all'Assessore Borgione.

BORGIONE Marco (Assessore)
Rispetto alle informazioni in possesso del Consigliere Silvestrini, verificherò la
situazione, perché, se è come dice lei, probabilmente dovremo procedere contro la
cooperativa. Avevamo previsto il trasferimento da Strada Castello di Mirafiori a Via
Carrera, che ha ottenuto un'estensione del contratto temporaneo per luglio, agosto e
settembre in Strada delle Ghiacciaie; però, se lei dice che gli ospiti sono stati
sistemati in altro modo, significa che qualcosa non ha funzionato.

SILVESTRINI Maria Teresa
(Intervento fuori microfono).

BORGIONE Marco (Assessore)
Doveva essere da Strada Castello di Mirafiori a Via Carrera, che ha ottenuto
un'estensione di contratto in Strada delle Ghiacciaie; quindi, se gli ospiti di Strada
Castello di Mirafiori sono in Strada delle Ghiacciaie, qualcosa non funziona e
verranno fatte delle azioni contro la cooperativa.
Per quanto riguarda Piazza Bengasi, non si tratta di una struttura gestita (né in modo
diretto, né indiretto); è stata messa a disposizione di un'associazione che aveva un
progetto di tre anni, ma non risponde alle regole dell'accoglienza di bassa soglia
(trenta giorni per i residenti e sette giorni per i non residenti), perché ci sono persone
che, ormai, hanno le chiavi per entrare ed uscire. È una struttura per la quale stiamo
valutando di rinnovare il mantenimento delle attività con un contributo annuale.
La grandezza delle strutture è un argomento discutibile ed opinabile; come ricordava
il Presidente, ci sono città (di altro colore politico rispetto alla nostra) che ospitano
150 persone nello stesso luogo, per cui 40 non mi sembra un numero spropositato,
ma gestibile, soprattutto perché questa impostazione risponde anche alla difficoltà di
reperire dei luoghi per attivare nuovi servizi. Senza voler entrare nel merito di Via
Asti, anche solo per aprire una RSA per anziani vengono presentate petizioni con
1.200 firme contrarie, quindi è molto complicato attivare nuovi servizi, per cui
riteniamo sia meno complesso, invece, ampliare (in termini non esagerati) le
accoglienze che, attualmente, stiamo gestendo.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
L'interpellanza è discussa.
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