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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 6 Luglio 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 20

Comunicazioni del Presidente Castronovo su "Esito Conferenza Capigruppo e richieste comunicazioni al Sindaco su:
- chiusura discarica Basse di Stura
Interventi

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Abbiamo ricevuto due richieste di comunicazioni, alle quali non è stata concessa la
comunicazione in Aula.
La prima, presentata dal Consigliere Carossa, recita: "Si richiedono comunicazioni
del Sindaco ad inizio seduta del Consiglio Comunale indetta per oggi, relativamente
all'ipotesi di prolungamento della chiusura della discarica Bassa di Stura, così come
riportato dai quotidiani cittadini".
In relazione a questa richiesta, non è stata valutata né la gravità né la sua urgenza e,
di conseguenza, non è stata accolta.
Concediamo un minuto al Consigliere Carossa per illustrare le motivazioni che
l'hanno indotto a richiedere le comunicazioni.
La parola al Consigliere Carossa.

CAROSSA Mario
Sono alquanto dispiaciuto, perché a me sarebbe bastato un intervento del Sindaco, o
del Vicesindaco, non per dire, come accaduto in Conferenza dei Capigruppo, che, in
pratica, non c'è nulla, visto che dal 3 al 6 luglio, in tre giorni, sono stati pubblicati
ben sette articoli sui giornali e ci sono state interviste all'Assessore Regionale De
Ruggiero, al Vicesindaco Dealessandri, all'Assessore Passoni, al Presidente Saitta, al
Presidente della Circoscrizione 5 Bragantini Paola, all'Assessore Tricarico del
Comune di Torino; dopodiché, non c'è nulla. Forse, non sapete cosa dire, e questo è
ben diverso dal "non c'è nulla".
Spero proprio che non vogliate fare i furbi - lo dico chiaramente-, nel senso che,
adesso, portate avanti questi discorsi e, poi, all'ultimo momento prorogate la
chiusura, perché a questo non ci stiamo, né noi, come Lega Nord, né i cittadini. Patti
chiari, amicizia lunga.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La seconda richiesta di comunicazione è pervenuta dai Consiglieri Ravello e Ghiglia,
e recita:
"Alla luce del montare della protesta dei residenti di Borgo Po per l'individuazione
della nuova struttura destinata ad ospitare i profughi, sfociata addirittura nella nascita
di un comitato di cittadini, siamo cortesemente a richiedere le comunicazioni urgenti
del Sindaco affinché chiarisca quali provvedimenti intenda adottare per garantire che
il trasferimento nella Caserma di Via Asti non diventi fonte di disagio per i residenti
così come avvenuto nel quartiere San Paolo".
Come ho detto prima, anche su questa non è stata ravvisata l'urgenza e la necessità
delle comunicazioni.
La parola al Consigliere Ravello.

RAVELLO Roberto Sergio
Avremmo semplicemente voluto offrire al Sindaco l'opportunità di venire in Aula e
di approfittare di questa occasione per confrontarsi con i rappresentanti dei cittadini
ed offrire ai torinesi le garanzie che si aspettano, perché il trasferimento dei profughi,
attualmente occupanti abusivamente - lo ricordo - l'ex Clinica San Paolo, nella
Caserma di Via Asti, non comporti semplicemente il trasferimento del degrado, dei
disagi, delle molestie e di tutti i problemi che hanno ormai segnato la vita dei
residenti del quartiere di San Paolo.
Il centrosinistra non ha voluto cogliere questa opportunità; il Sindaco,
evidentemente, ha preferito fuggire dal confronto e limitarsi ad etichettare, bollando
come razzisti o come fascisti tutti i torinesi che, invece, hanno semplicemente
espresso paure, che altro non sono che paure e timori particolarmente legittimi.
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