Interventi |
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Abbiamo ricevuto due richieste di comunicazioni, alle quali non è stata concessa la comunicazione in Aula. La prima, presentata dal Consigliere Carossa, recita: "Si richiedono comunicazioni del Sindaco ad inizio seduta del Consiglio Comunale indetta per oggi, relativamente all'ipotesi di prolungamento della chiusura della discarica Bassa di Stura, così come riportato dai quotidiani cittadini". In relazione a questa richiesta, non è stata valutata né la gravità né la sua urgenza e, di conseguenza, non è stata accolta. Concediamo un minuto al Consigliere Carossa per illustrare le motivazioni che l'hanno indotto a richiedere le comunicazioni. La parola al Consigliere Carossa. CAROSSA Mario Sono alquanto dispiaciuto, perché a me sarebbe bastato un intervento del Sindaco, o del Vicesindaco, non per dire, come accaduto in Conferenza dei Capigruppo, che, in pratica, non c'è nulla, visto che dal 3 al 6 luglio, in tre giorni, sono stati pubblicati ben sette articoli sui giornali e ci sono state interviste all'Assessore Regionale De Ruggiero, al Vicesindaco Dealessandri, all'Assessore Passoni, al Presidente Saitta, al Presidente della Circoscrizione 5 Bragantini Paola, all'Assessore Tricarico del Comune di Torino; dopodiché, non c'è nulla. Forse, non sapete cosa dire, e questo è ben diverso dal "non c'è nulla". Spero proprio che non vogliate fare i furbi - lo dico chiaramente-, nel senso che, adesso, portate avanti questi discorsi e, poi, all'ultimo momento prorogate la chiusura, perché a questo non ci stiamo, né noi, come Lega Nord, né i cittadini. Patti chiari, amicizia lunga. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La seconda richiesta di comunicazione è pervenuta dai Consiglieri Ravello e Ghiglia, e recita: "Alla luce del montare della protesta dei residenti di Borgo Po per l'individuazione della nuova struttura destinata ad ospitare i profughi, sfociata addirittura nella nascita di un comitato di cittadini, siamo cortesemente a richiedere le comunicazioni urgenti del Sindaco affinché chiarisca quali provvedimenti intenda adottare per garantire che il trasferimento nella Caserma di Via Asti non diventi fonte di disagio per i residenti così come avvenuto nel quartiere San Paolo". Come ho detto prima, anche su questa non è stata ravvisata l'urgenza e la necessità delle comunicazioni. La parola al Consigliere Ravello. RAVELLO Roberto Sergio Avremmo semplicemente voluto offrire al Sindaco l'opportunità di venire in Aula e di approfittare di questa occasione per confrontarsi con i rappresentanti dei cittadini ed offrire ai torinesi le garanzie che si aspettano, perché il trasferimento dei profughi, attualmente occupanti abusivamente - lo ricordo - l'ex Clinica San Paolo, nella Caserma di Via Asti, non comporti semplicemente il trasferimento del degrado, dei disagi, delle molestie e di tutti i problemi che hanno ormai segnato la vita dei residenti del quartiere di San Paolo. Il centrosinistra non ha voluto cogliere questa opportunità; il Sindaco, evidentemente, ha preferito fuggire dal confronto e limitarsi ad etichettare, bollando come razzisti o come fascisti tutti i torinesi che, invece, hanno semplicemente espresso paure, che altro non sono che paure e timori particolarmente legittimi. |