Interventi |
COPPOLA Michele (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200903868/02, presentata in data 17 giugno 2009, avente per oggetto: "AMIAT - Per ridurre i costi aziendali l'Amministratore Delegato nomina due dirigenti" COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola, per la risposta, al Vicesindaco. DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Tramite una disposizione interna, denominata "Nuova attribuzione di nomine", AMIAT ha provveduto a riconoscere, a far data dal 1° aprile 2009, le seguenti nomine: Claudia Gualdirotti, come dirigente, e Matteo Contristano, come quadro. Credo che il tenore dell'interpellanza, soprattutto in rapporto ad AMIAT, sia se abbia senso fare delle promozioni in un momento di difficoltà. Per quanto riguarda la nomina del quadro, ovviamente si tratta di una necessità che non verifichiamo noi, ma il gruppo dirigente e, in particolare, l'Amministratore Delegato, ed è relativa agli obiettivi da perseguire. Il compito principale del quadro è quello di verificare il rispetto degli obiettivi e degli indirizzi aziendali, nonché le procedure interne alla società. Sono stati individuati dieci interventi da realizzare, che riguardano sostanzialmente la verifica interna delle procedure. Questa nomina, tra l'altro, non è solo funzionale rispetto all'obiettivo di risparmiare, perché bisogna ricordare che, tra ottobre e dicembre, tre quadri hanno lasciato l'AMIAT, per cui ne è stato sostituito soltanto uno. Per quanto riguarda il dirigente, assunto in AMIAT nel 1993 (mentre il quadro è stato assunto nel 1995), deve garantire l'attuazione del piano commerciale ed il raggiungimento dell'obiettivo complessivo dei ricavi previsti a budget. Anche in AMIAT si è registrata la riduzione di una certa parte della dirigenza (soprattutto alta) o, comunque, si sta andando in quella direzione, per cui, complessivamente, anche per quanto riguarda la dirigenza ed i quadri, non vi è un ampliamento di posizioni. Vorrei, soprattutto, precisare (sulla base degli elementi che l'Amministratore Delegato mi ha comunicato per rispondere a questa interpellanza) che queste due figure sono funzionali al conseguimento degli obiettivi di AMIAT e, in questo caso, a rimanere entro i conti previsti (sia dal punto di vista commerciale, che delle procedure interne). Infatti, il contratto di servizio che abbiamo fatto è molto prudente dal punto di vista delle risorse messe a disposizione di AMIAT. Ritengo di aver fornito la risposta al quesito posto nell'interpellanza e vorrei ribadire che, rispetto a quell'obiettivo, le due nomine sono funzionali. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Angeleri. ANGELERI Antonello Non avevo alcun dubbio sulla sua risposta, in primo luogo, perché conosco i suoi rapporti con il dottor Maurizio Magnabosco (che, per carità, gode anche della mia stima, da un punto di vista personale) e, in secondo luogo, perché è evidente che una scelta di questo tipo è discutibile, quantomeno da un punto di vista politico, soprattutto se confrontata con la situazione più complessiva che si respira all'interno di AMIAT. Si chiede ai dipendenti di rinunciare al lavoro straordinario e di fruire delle ferie in modo forzato (provvedimenti che, peraltro, stanno prendendo molte aziende in questo periodo di difficoltà, non sto dicendo che sia del tutto illegittimo), quindi, da una parte, c'è una stretta anche molto forte e, dall'altra parte, quantomeno c'è la preoccupazione di avere due nuovi dirigenti (peraltro, vorrei sottolineare che non conosco queste persone). Le disposizioni organizzative (la n. 6 e la n. 8, tra l'altro recentissima, del 1° luglio 2009) parlano di riorganizzazione e di una direzione che sarà ricoperta - parlo dell'apicale - direttamente dal dottor Maurizio Magnabosco. Lei mi dice che questo tipo di operazione è funzionale alla nuova organizzazione dell'Azienda, per cui vorrei porle una domanda: il sottoscritto ha chiesto, per esempio, di discutere della privatizzazione dell'AMIAT e questa Amministrazione, più volte, mi ha risposto che si sarebbe potuto prendere in considerazione questa possibilità (siamo già a luglio ed io ho avanzato questa richiesta alcuni mesi fa), per cui, ora, vorrei capire se questo tipo di strategia è funzionale rispetto alla privatizzazione di cui molti stanno parlando. Per essere molto chiari, non vorrei che questo tipo di operazione comportasse dei costi aggiuntivi per l'Azienda o delle regalie particolari e che il nuovo organigramma (aggiornato al 1° luglio) causasse una spesa in più per AMIAT. Da una parte, andiamo nella direzione di una privatizzazione (quindi, dobbiamo presentarci nel modo più "snello", tra virgolette, possibile) e, dall'altra parte, proprio per questo motivo, chiediamo ai dipendenti dei sacrifici enormi. Sono convinto che non sia così, ma mi domando se la mano destra non sappia quello che fa la mano sinistra. Se lei mi garantisce che non comporta alcun aggravio di spesa per AMIAT, questo ragionamento può essere accettato, però vorrei che si iniziasse a parlarne seriamente e che non arrivassimo, come in altri casi di fusioni per incorporazioni o alleanze varie, ad una discussione sulla privatizzazione di quest'Azienda quando i giochi sono già fatti. Quindi, approfitto di questa occasione per ribadire la mia richiesta, che avevo già avanzato alcuni mesi fa. Vorrei, comunque, sottolineare che questa operazione, dal punto di vista dell'immagine, crea, come minimo, dei dubbi rispetto alla politica restrittiva dell'Azienda e vorrei che rispondesse ai quesiti che le ho appena posto. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola, per un'integrazione, al Vicesindaco. DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Come ho già detto, non vi è un aggravio dei costi, anzi per uno dei due casi non comporta neanche un aggravio in sé, perché, complessivamente, visto il numero di quadri che ha lasciato ed il numero di quadri che è stato nominato, non vi è stata una dilatazione dei costi. Queste due nomine sono estremamente funzionali, per cui, anche se domani mattina - probabilmente, non accadrà - dovesse arrivare un'azienda privata a gestire AMIAT, ritengo che queste due posizioni non verrebbero messe in discussione. Per fortuna, non possiamo portare in Aula una riorganizzazione quando i giochi sono già fatti, perché dobbiamo seguire il solito iter, cioè una prima deliberazione di indirizzo, poi una deliberazione sull'oggetto e, poi, l'attuazione della stessa, come è già accaduto in altri casi. Nel momento in cui - personalmente, spero presto - dovessero esserci le condizioni per affrontare questo argomento, certamente non arriveremmo in Aula a giochi già fatti, anzi saremmo noi ad aprire i giochi proprio grazie ad una deliberazione del Consiglio. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa. |