Interventi |
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200900917/02, presentata in data 24 febbraio 2009, avente come oggetto: "Come mai la manutenzione ordinaria della Scuola Micca è autogestita dai genitori?" CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Borgogno. BORGOGNO Giuseppe (Assessore) Da quanto ho potuto verificare, mi risulta che in quella scuola, pur essendo la stessa in uno stato manutentivo sostanzialmente dignitoso, nei tempi immediatamente precedenti il fatto citato in interpellanza, erano stati anteposti alcuni interventi ritenuti più necessari, ad esempio la manutenzione dei servizi igienici e delle pavimentazioni, mentre la tinteggiatura era passata in secondo piano, in ordine cronologico. Le perdite del soffitto, invece, a cui fa riferimento l'interpellanza, sono state eliminate nel mese di febbraio. Va precisato che l'ordinativo alla ditta, per la realizzazione di quei lavori, era datato dicembre 2008: era, quindi, antecedente all'interpellanza. Evidentemente, c'è stato un ritardo. Si tratta, infatti, di un mondo complesso, in cui occorre considerare i rapporti con le ditte e tutta una serie di altre questioni non semplici. Non è certamente come andare a far compere al mercato, e il Consigliere lo sa benissimo; il problema è cercare di evitare che l'intervento crei disagio: su questo punto, credo che siamo d'accordo entrambi e credo che questo sia lo spirito dell'interpellanza. Per quanto riguarda, invece, l'iniziativa attuata dai genitori, credo che sia, senza dubbio, un'iniziativa encomiabile, che non aveva tanto e solo un carattere polemico, ma era anche una sincera iniziativa di sostegno. In queste settimane, ho verificato che iniziative simili sono state realizzate anche in altri luoghi. Noi dobbiamo cercare di far sì che iniziative di questo tipo, che sono encomiabili iniziative di sostegno e di partecipazione, abbiano il carattere dell'assoluta straordinarietà: infatti, non andrebbe certamente bene se noi venissimo meno al nostro ruolo. In questa direzione va il lavoro, citato prima, di ricerca di fondi aggiuntivi o per liberare fondi da destinare alle manutenzioni ordinarie (quelle in maggior sofferenza, in questo momento), il cui scopo è anche quello di fare in modo che queste iniziative (che certamente si possono verificare - ed infatti, poco fa, un genitore mi raccontava di un'iniziativa, fatta nella scuola elementare in cui sono iscritti i figli, dove non vi è una situazione particolarmente critica, che aveva sia questo carattere, sia il carattere dell'iniziativa della comunità scolastica -) siano straordinarie. Tuttavia, pur con la simpatia che possono avere iniziative di questo tipo, ritengo che debbano rientrare il più possibile nella categoria dell'estrema straordinarietà: credo che questo sforzo vada fatto. Speriamo che riesca compiutamente: per lo meno, questo è il mio impegno. Per quanto riguarda gli altri problemi organizzativi evidenziati, temo che ci dovremo abituare al fatto che, nelle scuole torinesi, possano esserci (anche grazie a processi di riforma sconsiderati, di riordino che, più che riordino, produrranno disordino, come mi è capitato di sentire più volte), problemi organizzativi che vanno oltre le competenze dell'Amministrazione Comunale. È un altro degli argomenti su cui si sta lavorando. Credo che, nei prossimi mesi, ci dovremo interrogare su questo tema, perché accadranno diverse cose che determineranno disagi sia agli allievi, ai bambini, sia alle loro famiglie. Su come contrastarne e limitarne gli effetti, pur senza confondere responsabilità, compiti e ruoli, il dibattito è aperto: questa sarà una delle discussioni che avremo modo di fare spesso nei prossimi mesi, già a partire da settembre. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Lonero. LONERO Giuseppe Per quanto riguarda l'ultimo aspetto, non entro troppo nel merito, perché conosciamo tutti le difficoltà economiche nelle quali versano le scuole e le Amministrazioni pubbliche. Credo che il ricorso all'autotassazione, alla buona volontà e ai contributi volontari sarà sempre più frequente e purtroppo, come dice lei, Assessore, dovremo abituarci. Non entro, allora, troppo nel merito di questo aspetto, perché sta diventando sempre più diffuso. Voglio, però, sottolineare questo dato: lei sa, Assessore, che, per eseguire qualunque tipo di lavorazione, soprattutto in un edificio pubblico, bisogna sottostare a normative che hanno a che fare soprattutto con la sicurezza di chi esegue quei lavori. Ora, non voglio pensare a che cosa sarebbe successo, se un genitore, tinteggiando una parete a più di due metri di altezza senza i prescritti dispositivi, con la scala o con il trabattello (che è altrettanto pericoloso, se utilizzato male), fosse malauguratamente caduto e avesse riportato qualche danno fisico. Vorrei sapere in che posizione si sarebbe trovato lei, o chi per lei. Non solo: vorrei anche sapere in che posizione si sarebbe trovato il direttore scolastico, in quel momento datore di lavoro, con conseguenze molto gravi, soprattutto sotto il profilo penale. Allora, Assessore, va bene la buona volontà dei genitori, la goliardia, il senso di appartenenza, il senso di fare comunità, il "volemose bene" che, a volte, si instaurano in queste istituzioni scolastiche, ma non va bene rischiare, quando ci sono normative specifiche che prevedono il rispetto di determinate normative di sicurezza per chi esegue i lavori. La raccomandazione, quindi, è che questo non avvenga più e che, piuttosto, si utilizzino quei denari che, eventualmente, alcuni genitori hanno piacere di donare per la tinteggiatura della scuola, per "appaltare" o per affidare l'esecuzione dei lavori a chi è competente, a chi conosce le normative di sicurezza e, soprattutto, a chi le applica. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola all'Assessore Borgogno, per una breve replica. BORGOGNO Giuseppe (Assessore) Ho detto anch'io che questi interventi devono rientrare in un carattere di straordinarietà e devono essere effettuati con tutti gli accorgimenti del caso. Tra le deliberazioni che passeranno in Giunta domani, ce n'è una che riguarda un progetto di riordino e la sistemazione di un cortile con giardino di una scuola materna in Via Livorno, per cui c'è stata una progettazione partecipata, nel senso che, per realizzare le opere in quella scuola, in queste settimane c'è stata una verifica da parte degli uffici, dopodiché con la deliberazione noi ci assumiamo responsabilità ed oneri, oltre ad una parte dei costi dei lavori (l'altra parte sarà sostenuta dalla Compagnia di San Paolo). Ovviamente, quindi, occorre muoversi in quella direzione. Per quanto riguarda l'impegno delle famiglie, un conto sono i piccoli interventi, altro conto è il fatto che questi interventi debbano essere normati o debbano rientrare in un funzionamento che tiene conto delle norme. La deliberazione va in questa direzione. In generale, credo che dobbiamo tentare di far rientrare tutto questo in una linea di assoluta straordinarietà, nel senso che i compiti che spettano a noi dobbiamo cercare di svolgerli noi, al meglio, pur con le difficoltà esistenti, ma dobbiamo provarci. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) L'interpellanza è discussa. |