Interventi |
COPPOLA Michele (Vicepresidente) Riprendiamo l'esame congiunto della proposta di deliberazione n. mecc. 200809659/09, presentata dalla Giunta Comunale in data 30 dicembre 2008, avente per oggetto: "Variante n. 200 al PRG vigente 'Linea 2 metropolitana e quadrante nord-est di Torino' - Approvazione documento programmatico della variante strutturale ai sensi della Legge Regionale n. 1/2007" e della proposta di mozione n. mecc. 200903786/02, presentata dai Consiglieri Cerutti ed altri in data 15 giugno 2009, avente per oggetto: "Collegata deliberazione mecc. 200809659/09 avente per oggetto: 'Variante n. 200 al PRG vigente 'Linea 2 metropolitana e quadrante nord-est di Torino' - Approvazione documento programmatico della variante strutturale ai sensi della Legge Regionale n. 1/2007'". COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Zanolini. ZANOLINI Carlo Con questa Variante si applica un metodo per riqualificare in modo determinante un'area della città. Qualcuno della destra ha criticato questo metodo, nel senso che si è detto: svendete una parte della città per ottenere i vostri scopi. Ebbene, questo è proprio il senso del federalismo, che vuol dire: "Arrangiatevi, che ognuno gestisca le proprie cose nel proprio territorio". Questo diventa uno strumento indispensabile, purtroppo, per poter ottenere risultati di tipo urbanistico e di riqualificazione. Si vende il proprio terreno per poter migliorare la situazione della città. Questo è un metodo che può essere criticato o meno, comunque è un metodo da cui non ci si può astenere, vista la situazione del federalismo per cui lo Stato centrale è sempre meno disponibile nei confronti delle città per il raggiungimento dei grandi progetti. Dalle dichiarazioni dell'Assessore, sia in Commissione che in Aula, ho preso atto che questa Variante non ha una valenza prescrittiva, cogente, ma puramente illustrativa della morfologia dell'intervento. Questo mi rende abbastanza tranquillo, in quanto non si vota un pacchetto predeterminato, ma semplicemente una linea di indirizzo che dobbiamo approvare, perché la definizione del progetto sarà successiva. Vorrei lasciare a verbale queste mie dichiarazioni, perché, come hanno fatto rilevare alcuni Consiglieri, in particolare Levi-Montalcini e Gallo, è molto importante che si faccia attenzione alla qualità dell'intervento. A noi interessa poco la quantità, perché ci sono interventi urbanistici di grossa quantità, ma anche di rilevante qualità, che suppliscono a questo eccesso di quantità. Quindi se gli interventi saranno belli, di grossa qualità, la quantità passerà in secondo piano. Dando voce ai molti ambientalisti che sono intervenuti su questo tema, ritengo si debba fare molta attenzione al bello, a come verrà costruito. Vorrei anche, con l'aiuto sia dello Stato che della Regione (molto sensibile a questi temi), che si faccia qualcosa di più sul risparmio energetico e sul modo di costruire. Come ho detto in Commissione, ci piacerebbe venisse postulato un intervento simile a CasaClima di Bolzano. Non ci bastano le regole normali, attualmente promulgate dalla Regione; vorremmo qualcosa di più: vorremmo che un progetto come quello di CasaClima a Bolzano venisse introdotto nel futuro in questa progettazione, quindi andare oltre il minimo necessario di progettazione di risparmio energetico, anche dal punto di vista dell'idea. Ad esempio, le case col verde verticale. Vorrei citare un progetto molto interessante che proprio in questi giorni sta partendo a Torino, nella zona di Torino Esposizioni, in cui si dà atto ad un'idea molto interessante di progettazione architettonica di un quartiere, di un isolato in cui sono presenti tetti verdi, risparmio energetico e costruzioni molto interessanti dal punto di vista architettonico. Vorrei che queste idee interessanti dal punto di vista architettonico venissero poi applicate anche in questa zona che deve essere riqualificata. Sono molto d'accordo anche con il Consigliere Lo Russo che dice che la sicurezza è figlia del benessere, dell'abitare bene, dello stare bene assieme, dell'avere bei quartieri. Si tratta di politiche di sicurezza integrata. In questa ottica, agisce anche il nostro piano regolatore sociale, per cui ribadisco le parole di un illustre giornalista, Alain Elkann, che sottolinea come si possano risolvere molti problemi seguendo il concetto della bellezza, che ci salverà dal degrado, dall'insicurezza e dalla delinquenza. In un quartiere bello, in un intervento urbanistico bello, con una morfologia adeguata, ci saranno sicuramente cittadini che vivranno meglio, quindi ci sarà una economia migliore, una sicurezza migliore e una vivibilità migliore. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Cassiani. CASSIANI Luca Intervengo per portare un contributo alla discussione, in particolare per quanto riguarda la mozione di accompagnamento che tutta la maggioranza ha presentato. Alcuni interventi, in particolare quello del Consigliere Cerutti, hanno sottolineato, innanzitutto, che tutta la maggioranza condivide questo documento programmatico e gli aspetti straordinari di questa Variante: innanzitutto, il fatto che si punti a edificazioni, a qualità delle opere e servizi in un rapporto che non sarà più sicuramente (come è avvenuto forse in qualche occasione del passato) disattento nelle grandi trasformazioni, nelle grandi convenzioni edilizie, ma più attento alla qualità delle opere, anche dal punto di vista estetico. Le vicende riguardanti le ecotecnologie: qualcuno lo ha detto adesso, l'Assessore lo ha ribadito più di una volta in Commissione, ci sarà un'attenzione particolare a questo tema. Noi lo abbiamo sottolineato nella mozione, anche in accordo con le risultanze del lavoro fatto in Commissione. Sottolineerei ancora che un grande parco collegherà la città, quindi mettere in comunicazione il Parco della Colletta con la zona Rebaudengo, il Parco del Meisino, per 1.300.000 metri quadri di verde, credo sia, dal punto di vista anche del collegamento e della fruibilità, un'operazione di grandissima importanza. Come dicevo, il Consigliere Genisio ha sollecitato un intervento importante per i servizi di quartiere, quindi dobbiamo pensare agli interventi guardando ai servizi, alle fasce di età interessate e, soprattutto, a tutte le utenze pubbliche che andranno a collocarsi in quei territori. Un'altra delle importanti novità che vogliamo sottolineare è il collegamento tra la nuova sede della Facoltà di SUISM con le altre sedi universitarie, quindi per quanto riguarda i collegamenti è importantissimo che si tenga in considerazione il fatto che quella sede universitaria sarà in rete con tutte le altre; come noi sottolineiamo, e come è stato detto anche in Commissione, andrà fatto un ragionamento soprattutto riguardante l'edilizia residenziale pubblica e convenzionata, operando quel mix sociale che vogliamo e crediamo di dover perseguire, che non sempre siamo riusciti a combinare alla perfezione nel passato, ma che credo, con l'esperienza di questi anni, si possa riuscire ad organizzare puntualmente. Sostanzialmente, il mio intervento è per sollecitare il voto da parte di tutto il Consiglio, in particolare da parte della maggioranza, di questa mozione che raccoglie un po' tutti i nostri auspici, la volontà di arrivare a un risultato fondamentale per una zona importante della nostra città che, a differenza di altre, non è stata toccata dalle grandi trasformazioni degli anni passati e che, giustamente, in questa occasione viene presa come punto di riferimento fondamentale per lo sviluppo urbanistico, territoriale, ambientale, di insediamento anche sociale per la nostra città. Nel ringraziare per il lavoro svolto i Consiglieri della II Commissione, l'Assessore e coloro che si sono occupati della stesura della mozione, spero che venga apprezzato il lavoro e lo sforzo effettuati. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Petrarulo. PETRARULO Raffaele Penso che oggi andiamo a suggellare un capitolo in questo Consiglio Comunale e non solo per quanto riguarda l'importante Variante 200, ma per quanto riguarda sia il nord-est che la parte sud di Torino. Questa Variante è stata travagliata, Presidente, però è stata fortemente voluta dal Sindaco Chiamparino e dall'Italia dei Valori, in primis. Spesso ci siamo ritrovati con il Sindaco in Regio Parco e Borgata Aurora e abbiamo avuto contatti con molti cittadini di queste zone. Il Sindaco sa benissimo che in quella zona la Variante 200 è stata una promessa fatta e oggi viene mantenuta, perché in quella zona non si poteva derogare. È stato fatto tutto il possibile per concertare il progetto con le associazioni, gli ordini professionali, i cittadini e con le Circoscrizioni. Prova ne è l'audizione del 27 maggio di Finpiemonte della Presidente della II Commissione, per il progetto di fattibilità, quindi per il futuro, e dei Presidenti delle Circoscrizioni 5 e 6 il 28 maggio. Il tutto è stato poi ratificato con un Consiglio di Circoscrizione il 4 giugno 2009 che ha visto passare questa deliberazione soltanto con i voti del centrosinistra, significa che tutta la destra non ha espresso un parere. È un segnale che in quella zona si parla tanto di sicurezza, legalità e via discorrendo, ma poi quando ci sono da fare importanti azioni, oltre 10 Consiglieri non si presentano al voto in Aula, e quindi disattendono la vera riqualificazione di una zona. Questo è un segnale politico che indirizzo alla Lega, al PdL e agli altri affinché riflettano. Poi, un discorso è votare no o astenersi, un altro è essere in Aula e non votare proprio. I cittadini devono sapere queste cose, oggi le sanno e partiamo con un discorso in cui entriamo nel merito della deliberazione. Ma questo è importantissimo, perché molte volte si parla di sicurezza e, alla fine, si fanno leggi totali e contrarie. Quindi intercettazioni, sicurezza, legalità ne sono la prova. Per quanto riguarda la deliberazione stessa, Assessore Viano, ho visto da parte sua un impegno che è partito dagli anni addietro ed è arrivato ad oggi, mantenendo quanto non siamo riusciti a fare in altri casi. Non tanto la Linea 2 di metropolitana, ma tutto il tessuto che si va a ricollocare intorno al trincerone, quindi Via Gottardo e Piazza Rebaudengo e, poi, Corso Regio Parco. Assessore Viano, lei ricorderà che abbiamo avuto diversi incontri quando ero Consigliere di Circoscrizione per quanto riguarda quell'area universitaria, l'ex Manifattura Tabacchi e la ex FIMIT, dove la sfortuna degli eventi, la crisi congetturale, hanno fatto sì che fosse lasciato a metà quel progetto, quindi soltanto con il Centro Immatricolazioni, con i nuovi uffici commerciali e gli uffici della SUISM, ma lasciando momentaneamente (lo dico in questa Aula, affinché chi vuole intendere, intenda) le palestre a Leinì. Infatti, il progetto che viene fatto sulla Variante circa lo spostamento della SUISM a Leinì, quindi portando in quella zona un polo universitario di prima eccellenza, di riqualificazione (come già promesso da tanti anni), non può essere ulteriormente derogato, è parte integrante di questa deliberazione. L'ho letta, gliene do atto. Il nostro voto non è sicuramente condizionato, ma collegato. Un altro discorso importante, per il quale è stato fondamentale parlare con il territorio, è la biforcazione della Linea 2 verso Barca e Bertolla, con l'attestazione di parcheggio a Pescarito. È giusto prevedere in chiave futura l'asset della Torino nord- est. A volte, infatti, è importante fare autocritica, che non vuol dire aver sbagliato, perché alcuni parcheggi di interscambio non hanno avuto quella funzionalità per la quale sono stati creati. Quindi, se è vero che si potranno avere dei finanziamenti, se è vero che potremo avere dagli oneri di urbanizzazione quelle somme necessarie per poter partire con il primo lotto che riguarda il tratto da Piazza Rebaudengo a Corso Vittorio Emanuele, potrebbero magari arrivare fondi da parte dello Stato, e quindi i Colleghi del centrodestra possono far arrivare quei finanziamenti che sono obbligatori per quella zona. Infatti, forse non tutti sanno che la maggior parte dei cittadini di quelle zone hanno votato centrodestra, e quindi i politici del centrodestra qui presenti non possono dire che in quella zona non vogliono fare questi investimenti. Il Consigliere Levi-Montalcini diceva che vedremo questo primo lotto fra 20-30 anni; io penso, invece, che la prima parte la vedremo fra cinque anni. Questo è un dato di fatto. Abbiamo una concertazione che non può essere derogata ad anni a venire senza sicurezza estrema. La biforcazione che si stava poc'anzi dicendo, quindi quella verso Barca e Bertolla, ha un duplice miglioramento e un duplice obiettivo, che è quello che stiamo perseguendo, cioè di un minor carico ambientale sul territorio. Avremo, quindi, un minor attraversamento in quell'area nord-est. Quindi, se la politica che stiamo perseguendo, per la quale anche il Sindaco è molto attento, è quella anche di una politica ambientale, a cui miriamo insieme come PD e Italia dei Valori, avendo questa linea comune di indirizzo, deve essere raggiunta con atti concreti. I fatti concreti sono questi: attestare i parcheggi all'esterno delle confluenze, in modo da far diminuire l'inquinamento, che sta attanagliando molte città del Nord Italia. L'eventuale Linea 2, quindi verso Barca e Bertolla, oltre che portare tutta la zona nord a monte di Torino, può portare sicuramente un minor carico di veicoli che attraversano la città stessa. Assessore Viano, è importante recepire le osservazioni quando danno uno spunto migliorativo all'interno del tessuto sul quale si opera. L'emendamento n. 86 di Giunta riguarda il centro commerciale che dovrà sorgere in fondo a Via Pacini, di circa 25.000 metri quadri. Di fronte ad osservazioni fatte dai tessuti artigianali di quella zona, dal commercio che insiste su quelle zone limitrofe, c'è stato un cambio di indirizzo momentaneo per vedere e concertare cosa si può fare in quel centro commerciale. Questa è una politica seria, che solo il centrosinistra riesce a fare oggi su quel territorio. Quando la cittadinanza reclama, non si risponde con proclami o con manifestazioni sulle piazze per la sicurezza, quando poi non si danno le forze dell'ordine. Di fronte al commercio, entriamo in questa maniera e lo facciamo con un fatto concreto, con un emendamento di Giunta, per favorire i cittadini, i commercianti e gli artigiani. Bisogna darne atto al Sindaco Chiamparino, naturalmente, che ha operato bene, non ha operato male come qualcuno vuol far credere, oppure qualcuno pensa che siamo tutti in campagna elettorale a prendere in giro la gente. La campagna elettorale è giusto farla, è giusto promettere, ma, come ho detto molte volte, le promesse vanno mantenute; quelle non mantenute portano discredito sia a chi le ha fatte sia a chi appoggia il candidato. Vorrei aggiungere una cosa che dovevo dire all'inizio: con questo grandissimo investimento, la zona nord di Torino vede restituito quanto non ha avuto in tanti anni, non perché qualcuno non ha voluto farlo, ma perché molte volte le concertazioni tra i vari tagli sociali, tra quelli che richiedevano, tra le mancanze di fondi, tra una non univocità di indirizzo, hanno portato a dirottare alcune opere su altre Circoscrizioni. Le Olimpiadi, come voi ben sapete, hanno portato poco o niente sull'area nord di Torino. Però non siamo così settoriali da dire da una parte sì e dall'altra no; siamo contenti che nel momento in cui il Sindaco, la nostra Città di Torino si è resa conto che sulla zona nord-est è stato fatto di meno che altrove, si è deciso di rivolgere a quella parte di Torino quell'impegno e quella promessa che aveva fatto e per la quale bisogna dargliene atto e bisogna anche dare un riconoscimento che è oggettivo, non solo di propaganda. Chiudo il mio intervento, senza anticipare la dichiarazione di voto che sapete benissimo essere positiva per questa Variante 200, per questi motivi, per queste variazioni, per questo territorio, perché dobbiamo andare ancora avanti. Ritengo solo che ci sia un problema, che riguarda il punto di pagina 5, quando si parla della STU, che dovrebbe essere promossa dalla Città di Torino con l'eventuale partecipazione della Provincia di Torino e della Regione. Direi che questa eventualità deve essere quasi una sicurezza, poiché se abbiamo 15 chilometri della Linea 2 metropolitana in Torino e 5 nella Provincia, bisogna che ci sia questo riconoscimento. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Silvestrini. SILVESTRINI Maria Teresa Gli emendamenti che avevamo proposto a questa deliberazione, che approva il documento programmatico della Variante 200, si proponevano di affermare la necessità di intervenire sia a livello locale, sia a livello cittadino e metropolitano per dotare di servizi indispensabili il territorio e per affrontare i nodi ancora irrisolti della trasformazione che il territorio stesso ha subìto, in quanto è stato abbandonato, o lo sarà per via delle mutazioni del sistema industriale su cui si era basato lo sviluppo urbano nel secolo scorso. Quindi, riteniamo di rilevanza strategica i contenuti della Variante 200, e proprio per questo desideravamo dare un contributo in termini di chiarezza e di puntuale analisi sulla strategia territoriale e sulla programmazione degli interventi, anche in sintonia con le preoccupazioni e le condizioni espresse dalla Circoscrizione 6 nella deliberazione di espressione di parere del 4 giugno, che abbiamo avuto. Sia le vicende preliminari che le scelte del documento programmatico presentano alcuni aspetti di criticità che in questo intervento vogliamo mettere in evidenza, come già fatto con gli emendamenti. Intanto, l'incipit della deliberazione cita il documento "Indirizzi di politica urbanistica", prodotto dall'Assessore Viano nell'estate 2008, un documento che non è mai stato presentato né discusso, né tanto meno approvato dal Consiglio Comunale, quindi, per noi è difficile considerarlo come un dato acquisito. In secondo luogo, il documento programmatico si discosta dalla Legge Regionale 1 del 2007, che dispone che i documenti programmatici debbano esplicitare le finalità e gli oggetti generati dalla variante strutturale, demandando alle fasi successive (cioè alla conferenza di pianificazione, progetto preliminare e progetto definitivo) gli ulteriori approfondimenti. Mentre in questa Variante, così come nella relazione illustrativa, ci sono molti aspetti che delineano trasformazioni, incrementi di quantità edilizie relative e che propongono anche le anticipazioni; in particolare, quelle che ricadono sulle aree di importanza strategica del trincerone e dello Scalo Vanchiglia, di Gondrand e di Spina 4. Questo, quindi, ci sembra un aspetto di maggiore criticità del documento, perché mi permetto di leggere la Legge Regionale, che all'articolo 31 ter, comma 2, recita: "Il Consiglio Comunale approva un documento programmatico che esplicita le finalità e gli oggetti generali della variante strutturale" e al comma 5 dice poi: "Il Sindaco o suo delegato, contestualmente alla pubblicazione del documento programmatico, convoca la conferenza di pianificazione...". Riteniamo che sia tutto troppo dettagliato, a differenza di quanto diceva il Consigliere Ventriglia, che voleva, invece, sapere tutto quanto sarebbe successo. Allora, il primo aspetto che abbiamo già illustrato in Commissione è che, secondo noi, la Linea 2 della metropolitana deve essere costruita e gestita con fondi pubblici. La Linea 1 è stata finanziata per il 60% dallo Stato e il 40% da Regione, Provincia e dai Comuni di Torino, Collegno e Rivoli. Come ha già detto anche il Consigliere Gallo, il Governo italiano deve cofinanziare questa opera, che è una infrastruttura di interesse nazionale. Le risorse del Governo non mancano in assoluto, naturalmente si tratta di una scelta politica. Proprio questa mattina nella Commissione Italia 150 è stato detto che per l'Expo 2015 il Governo ha già stanziato 1.391 milioni di Euro, che sarebbero praticamente due lotti della nostra metropolitana. Vorremmo che l'Amministrazione torinese facesse lobby con gli altri Enti territoriali interessati, quindi con i Comuni dell'area nord, Provincia e Regione, per fare pressioni sul Governo e finanziare la metropolitana, che deve essere pubblica. Nella deliberazione c'è anche un riferimento dell'Assessore Viano sulla richiesta di finanziamento statale, di cui teniamo conto. Per quanto riguarda il trincerone, questo è abbandonato da anni, è oggetto di causa di degrado del quartiere, perché è diventato ricettacolo di immondizia e separa artificialmente il tessuto urbano, che va assolutamente ricucito con grande attenzione e grande cura; sono anche andata a vedermelo di persona. Il trincerone rappresenta anche una grande risorsa, perché, essendo un profondo scavo a cielo aperto su un tracciato che collega la futura Stazione Rebaudengo del Passante Ferroviario con l'Ospedale San Giovanni Bosco, la Manifattura Tabacchi (che, come sappiamo, è la prossima sede del Campus) e il Cimitero Monumentale, dirigendosi verso il centro città, fornisce l'opportunità di realizzare una linea metropolitana con costi di scavo decisamente ridotti. Siamo concordi con il progetto: riteniamo che il trincerone vada chiuso, vada realizzata la metropolitana ma con risorse pubbliche. Sugli aspetti trasportistici della deliberazione, siamo abbastanza d'accordo con quanto scritto dall'Assessore, anche se introdotto come possibilità, cioè che si sostituisca il prolungamento della Statale 11, che da Chivasso passa per San Mauro e va a Pescarito, pensando, invece, ad un prolungamento della Linea 2 della metropolitana con capolinea all'autoporto Pescarito realizzando il cosiddetto Movicentro. Bisognerebbe che la Città sentisse i Comuni a confine nord-est, quindi San Mauro e Settimo, e magari firmare (come è stato fatto per la parte a sud) un protocollo di intesa tra la Agenzia per la Mobilità Metropolitana, la Regione, la Provincia e i Comuni interessati. Quindi, pensiamo che su questo si possa essere ancora in tempo e esprimiamo soddisfazione per l'emendamento dell'Assessore Viano, che accoglie, anche se in linea molto generale, le nostre indicazioni. Per gli stessi motivi, riteniamo che anche nella costruenda Stazione Rebaudengo Fossata non debba essere collocato alcun parcheggio di interscambio a raso e che lo studio di Finpiemonte prevede 1.600 posti auto su una superficie di 40.000 metri quadri, da ricavarsi un po' a scapito del Parco Sempione. La nuova stazione di superficie fatta dalla Città di Torino (non si sa con che risorse) è ancora priva di conformità urbanistica, perché il Piano Regolatore prevedeva una semplice fermata sotterranea. Secondo noi, per la penetrazione automobilistica da nord, deve essere opportunamente rilanciato il parcheggio che adesso è fortemente sottoutilizzato a fianco della Stazione Stura del Passante Ferroviario e del capolinea del tram 4. Vedo che l'Assessore sorride, non so cosa pensa di questo discorso. Un altro aspetto che avevamo rilevato come critico è la realizzazione in ipogeo dello scalo tecnico per la Linea 2 sotto il parco lineare. A parte che ci lascia molto perplessi la riduzione del vincolo cimiteriale, però il discorso di usare il sottosuolo per non sprecare terreno edificabile, ci sollecita delle domande: quali sono i costi per realizzare uno scavo così vasto, che andrebbe comunque coperto con un solettone? Chi paga questi costi? Come realizzare un parco con degli alberi ad alto fusto su uno spessore di terra di pochi metri sul cemento? Noi invece proponevamo che lo Scalo Vanchiglia fosse utilizzato per questo scalo tecnico, che avrebbe in tal modo dei costi decisamente inferiori e un impatto anche più leggero di un centro commerciale. Poi, ci lascia perplessi il fatto di far generare i diritti edificatori dal parco, che atterreranno sulle ZUT circostanti e che, di fatto, aumentano gli indici di edificabilità delle stesse. Sono questi i motivi per i quali anche altri Consiglieri hanno avuto l'impressione che per fare cassa si venda il territorio. Abbiamo anche una preoccupazione relativa ai tempi di realizzazione degli edifici e dei servizi, come espresso anche dalla Circoscrizione 6, anche perché le realizzazioni della Spina 3 e della Spina 4 hanno visto ritardi nell'esecuzione delle opere di urbanizzazione, che ancora adesso devono essere terminate. Le convenzioni con le imprese costruttrici devono essere più rigorose, per impedire che si realizzi una situazione come quella capitata a Spina 3 e Spina 4: un atteggiamento rigoroso che deve tutelare la collettività e imporre la contestualità della realizzazione delle infrastrutture e dei servizi con la realizzazione degli edifici. Questa è anche una delle condizioni richiamate dalla Circoscrizione 6, di cui però negli emendamenti dell'Assessore non abbiamo avuto poi riscontro. Cercando di capire un po' com'erano andate le vicende, ho scoperto, ad esempio, che la Scuola per l'Infanzia di Via Banfo, nell'area INCET, è un finanziamento che sta slittando dal 2006 ad oggi, e ancora non si vede il cantiere. Dato che c'è una previsione enorme di aumento di carico antropico, in un'area già carente di servizi pubblici di base, ci dobbiamo chiedere come vogliamo far vivere i nostri cittadini e se possano bastare i centri commerciali già esistenti. Sostanzialmente, siamo favorevoli al fatto che venga riqualificata l'area, lo Scalo Vanchiglia e il suo intorno e l'altra parte, ma non costruendo un nuovo quartiere con il centro direzionale e l'ipermercato a fianco del Cimitero Monumentale, che ci pare una progettazione avulsa dal contesto territoriale. Ci vuole un intervento attento di ricucitura, di riordino e di dotazione di servizi per il territorio. A questo proposito, volevo ancora aggiungere alcuni aspetti. Per quanto riguarda la questione della STU, crediamo che possa essere una delle soluzioni possibili, ma non l'unica. Esistono gli strumenti normativi per assicurare all'ente pubblico una forte regia e una capacità di tutela degli interessi collettivi. Ho raccontato tutto questo a mio padre, che è un anziano signore di 88 anni e che era un vero e proprio funzionario sabaudo, mi ha risposto: "Ma non c'è l'esproprio?". Con questo voglio dire che ci sarebbero anche altri strumenti per garantire la tutela della collettività. Un altro aspetto che volevo segnalare era che nei pressi del Cimitero Monumentale c'è una cascina fatiscente, la Cascina Airali, che è di proprietà pubblica, la quale fornisce un'opportunità di riqualificazione per realizzare un centro di servizi pubblici. La immaginiamo sul modello positivo di ristrutturazione-gestione pubblica della Cascina Roccafranca, realizzata con i fondi del Programma Europeo Urban 2 nella Circoscrizione 2; si potrebbero anche collocare servizi per il parco, dalla ristorazione, a noleggio bici, a sede per le guide, eccetera. Quindi ci piacerebbe che venissero pensati anche interventi di servizio pubblico, un po' creativo e innovativo. Volevo fare alcuni piccoli spot a seguito degli interventi che ho ascoltato fino adesso. L'Assessore ha parlato di portare a vantaggio in Città le valorizzazioni. E anche in Commissione abbiamo sentito dire che le aree dove ci sono infrastrutture devono essere più densamente popolate. Io però che, per la mia presenza in Consiglio Comunale, sono stata costretta a studiarmi un po' di urbanistica, ho visto che una delle leggi dell'urbanistica è fare le infrastrutture dove ce n'è bisogno e non creare le abitazioni dopo aver fatto le infrastrutture. Questo è un interrogativo che sicuramente a me rimane. Poi mi chiedo ancora, le idee di collocare un centro commerciale, un centro direzionale e abitazioni, sono davvero ciò di cui il quartiere ha bisogno? Come è stata fatta l'analisi dei bisogni che ci hanno portato a dire che abbiamo bisogno di quelle sedi lì? Certo, lo so che abbiamo tutto il problema di recuperare il trincerone dal privato e che questo si occupa esattamente di questo tipo di impresa, però credo che se avessimo previsto e acquistato il trincerone per soli 13 milioni di Euro (adesso non ricordo quanto abbiamo speso per rifare il Museo dell'Automobile, ma mi pare che siamo intorno a quella cifra), e quindi, se avessimo avuto una strategia di indipendenza dai privati, avremmo potuto magari progettare e immaginare qualche cosa indipendentemente dalla vocazione imprenditoriale che questi privati esprimono. Mi sarebbe anche piaciuto percepire ricerca, innovazione; mi sarebbe piaciuto percepire idee mutuate magari da altri Paesi europei; mi sarebbe piaciuto che fosse un intervento creativo; invece, ci troviamo a chiederci quante persone ci andranno e se abbiamo bisogno veramente di quegli edifici. Non sono d'accordo, purtroppo, con un'osservazione che hanno presentato i Consiglieri Cerutti e Gallo a proposito delle case di edilizia residenziale, delle case popolari. È vero che la Città ha bisogno di case popolari, ma dobbiamo chiederci se in quella zona ce n'è bisogno, infatti, ce ne sono già molte e credo che una insistenza di altre case popolari andrebbe valutata molto attentamente, anche a seguito di quanto dice la Circoscrizione, perché è un territorio fortemente caratterizzato dalla presenza di questo tipo di insediamenti, che si attendono qualche cosa. È una situazione difficile. C'è un'altra questione: il Rettore Pellizzetti in V Commissione ha segnalato la necessità di residenze per studenti universitari in prossimità della Manifattura Tabacchi. Non mi pare che questo elemento sia emerso. Non ho sentito nessuno dei Consiglieri fare riferimento alla ricerca che era stata fatta dalla Caritas nel 2005, che chiamava "Barriera di Milano: Barriera Fragile". Tutti gli elementi del disagio di quel quartiere sono indicati in quella ricerca, che poteva essere la base, o forse lo potrà essere per interrogarsi sugli autentici bisogni dei territorio e, partendo da quelli, progettare gli interventi urbanistici della Città. Il mio tempo è quasi scaduto. Concludo dicendo che gli emendamenti che abbiamo presentato, anche se oggi non potremo illustrarli e votarli separatamente, saranno comunque oggetto delle osservazioni che verranno presentate in futuro, nelle successive fasi di procedura della Variante. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Angeleri. ANGELERI Antonello Non vorrei che passasse in quest'Aula una tesi per la quale il centrodestra (rappresentato oramai dalla Lega e dal PdL e basta) sia totalmente contrario alla Variante 200 e al suo significato in termini di sviluppo per il quadrante nord-est della città di Torino. Non è così, vorremmo essere chiari. Siccome siamo in campagna elettorale, e quindi è anche comprensibile che in quest'Aula si dicano delle cose perché il momento lo impone, però vorrei dire che siamo d'accordo sullo sviluppo di quest'asse e sulla Linea 2 di metropolitana; stiamo solo cercando di sottolineare alcune perplessità. Qualcuno ci viene a dire che facciamo propaganda elettorale sulla sicurezza e poi quando c'è da approvare varianti importanti come queste non ci siamo. Inviterei costoro a leggere più attentamente questo tipo di deliberazione, ma soprattutto questa bellissima "mozione degli affetti" che alle ore 14.45 di oggi ci è pervenuta in quest'Aula. Dopodiché, bisogna saper distinguere tra le prese in giro e le cose in cui crediamo e che riguardano lo sviluppo della Città. Ritengo di dover fare alcune domande a qualche collega intervenuto prima di me, perché oggi vorrei sottolineare che siamo al 15 giugno 2009 e, guarda caso, fra sei giorni si vota per il ballottaggio in Provincia. Ora, chiedo al Consigliere Lo Russo, che si rammaricava della nostra posizione: era proprio necessaria questa improvvisa accelerazione sulla Variante? Tra l'altro, state cercando di approvarla oggi che è il 15 giugno, ma, in realtà, solamente perché anche noi della Lega, insieme ad altri Colleghi, abbiamo presentato degli emendamenti, altrimenti l'approvazione poteva essere esattamente mercoledì scorso, e quindi in piena campagna elettorale, come siamo peraltro oggi. Allora, dato che il Consigliere Lo Russo si rammarica della nostra posizione, gli chiediamo: se per caso questa Variante veniva approvata lunedì prossimo, che cosa cambiava? Così come lo chiedo all'Assessore Viano e la prego di rispondermi: sostanzialmente, che cosa significa approvare la Variante da un punto di vista tecnico oggi, piuttosto che lunedì prossimo? Voglio chiedere ai "compagni di cazzuola" Domenico Gallo e al Verde-Moderato Zanolini, c'è uno slang nei giovani che mi ha insegnato mia figlia: "Ma ci sei, o lo fai?" Lo voglio usare qui, perché sembra di sentire personaggi che appartengono non certo ad un partito che ha tutelato e ha fatto delle sue battaglie il rispetto e la tutela dell'ambiente e, dall'altra parte, un comunista, o ex comunista, che supporta una spianata di questo genere. Vorrei chiedere per esempio ai Consiglieri Zanolini e Domenico Gallo: qual è il loro pensiero rispetto alla veduta sul Cimitero Monumentale che avranno queste costruzioni? Comprendere meglio e magari in una dichiarazione di voto mi daranno l'opportunità di una risposta. Ora, penso che in queste due domande, ma come nella domanda che ho fatto al Consigliere Petrarulo (che ha fatto un intervento sicuramente più da campagna elettorale che altro), stanno sostanzialmente le motivazioni e i dubbi del centrodestra, perché è ovvio, chi può essere contrario alla costruzione di una seconda linea di metropolitana, che su quell'asse può sviluppare tutta una serie di infrastrutture e riqualificare la Città da un punto di vista urbanistico e da un punto di vista anche della sicurezza, che intorno a questo asse si può percorrere e costruire? Ma un conto è costruire una Variante attorno a questo principio, e allora mi chiedo: dove stanno i fondi per costruire la metropolitana? Bisognerebbe accompagnare questa deliberazione e comprendere meglio quali sono le scelte della Città, di una Città fortemente indebitata, di una Città che ha grossi problemi di bilancio. Assessore Viano, lei questo lo sa bene, bisogna comprendere quali possano essere le scelte dei prossimi anni per finanziare un'opera che trovo necessaria ed indispensabile, ma che non sappiamo come potrà essere realizzata. Allora, penso che sia indispensabile sottolineare la nostra preoccupazione rispetto ad una deliberazione. Consigliere Cerutti, ritengo che lei sia onesta intellettualmente e politicamente, gliel'ho sempre detto e glielo riconosco in quest'Aula. Mi auguro che questa "mozione degli affetti", che lei ci ha presentato esattamente un quarto d'ora prima della convocazione del Consiglio, non l'abbia scritta lei, o comunque che sia il frutto di una mediazione a cui lei è dovuta arrivare per concordare politicamente, con questa maggioranza così variegata, la possibile approvazione di questa Variante. La risfoglio e mi auguro che sia stata sicuramente una mano più ferma quella che ha scritto questa mozione. E mi sarei augurato che questo documento fosse già all'interno della deliberazione. Lei sa quale può essere l'utilizzo di una mozione che impegna la Giunta di questo tipo. Non voglio tediare il Consiglio Comunale, ma vorrei ricordare, brevemente, alcuni impegni contenuti in questa mozione (sottolineo che si tratta della mozione e non della deliberazione): "Considerato che è opportuno garantire la contestualità degli interventi immobiliari con la realizzazione della linea 2 - quindi, si tratta di una considerazione di grande forza - (...) È motivo di grande attenzione l'impatto di un'alta quantità di nuove edificazioni, dal punto di vista ambientale, della qualità architettonica, della quantificazione dei servizi corrispondenti (…) È auspicabile che le attività al servizio del quartiere (istruzione materna ed inferiore, centri civici, attività istituzionali, sportive e verde di quartiere, eccetera) siano integrate nel tessuto...". Vengono utilizzati termini quali: "È auspicabile" e "È opportuno", manca soltanto: "Speriamo che Dio ce la mandi buona"! Ad un certo punto, recita: "Tutto ciò premesso, impegna a valutare la diversa articolazione del tratto finale della linea 2 (...) a far sì che, se verrà scelta come soggetto attuatore, la Società di Trasformazione Urbana persegua la contestualità degli interventi immobiliari...". Inoltre, nella mozione c'è scritto - personalmente davo per scontato che venisse previsto all'interno della deliberazione -: "Prevedere un piano puntuale, anche economico, delle bonifiche dei siti industriali, fornendo corrispondente informazione ai cittadini", lo trovo molto corretto, però viene riportato nella mozione perché nella deliberazione non era previsto. "A far sì che la progettazione dei servizi di quartiere sia oggetto di particolare attenzione", questo è l'impegno che la Giunta si prende e che sicuramente farà suo, ne siamo convinti, rispetto alla deliberazione che è stata presentata. L'ultima parte è la più interessante, perché rappresenta la fiera dello scontato: "Coinvolgere in tutti i passi successivi di applicazione della Variante i cittadini interessati dalla trasformazione"; questo passaggio è fondamentale, perché, sostanzialmente, vi siete dimenticati e, comunque, non avete tenuto in debito conto, per esempio, le considerazioni fatte dalla Circoscrizione interessata. La Circoscrizione 6 ha espresso alcune perplessità (che, tra l'altro, sono state sottolineate dall'intervento del Consigliere Silvestrini), ma non ne avete tenuto conto. Non vi interessa nel modo più assoluto quanto ha detto la Circoscrizione, tant'è... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, parere favorevole. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Legga il parere della Circoscrizione 6, ci sono alcuni aspetti che vengono sottolineati - è ovvio che non poteva dare un parere negativo - e che non avete tenuto in considerazione. Questi sono i motivi da cui scaturiscono, rispetto a questa deliberazione, alcuni dubbi da parte della minoranza (io rappresento la Lega Nord) e che abbiamo sostanziato anche nell'intervento precedente relativo all'accorpamento degli emendamenti. Abbiamo presentato, per esempio, un emendamento che richiedeva la riduzione da 25.000 metri quadrati a 10.000 metri quadrati di SLP commerciale, perché riteniamo che in quella zona (che conosciamo molto bene) non ci sia la necessità dell'ennesimo centro commerciale, in quanto danneggerebbe i commercianti già presenti. La risposta della Giunta è stata: "L'emendamento n. 87 è incongruente rispetto ai contenuti del documento programmatico". Vorrei che qualcuno mi spiegasse che cosa significa "incongruente" per una richiesta di tipo politico ben precisa, cioè la riduzione (badi bene, non la cancellazione) della superficie commerciale in quella zona (che è già ampiamente rappresentata) da 25.000 a 10.000 metri quadrati. Il dato inequivocabile di questa Variante è che diventa un modo per non mandare in fallimento il Comune di Torino, perché gli introiti che ne deriveranno serviranno a risolvere i suoi problemi di cassa. Queste sono le cause - oltre a ciò che, in qualche modo, abbiamo denunciato - da cui sono nate le nostre perplessità; è il vero motivo per cui, vista questa impostazione di Variante (lo dico a chiare lettere, anche a nome del Consigliere Carossa), non parteciperemo al voto. Non siamo contrari allo sviluppo di questa Città, ma non vogliamo, attraverso questo tipo di operazione (che è politica e che difende determinati interessi), essere conniventi con la maggioranza. Abbiamo voluto chiarire qual è la nostra posizione, senza lasciarla alla libera interpretazione di qualche Consigliere Comunale, che, in quest'Aula, invece di svolgere il proprio dovere, fa campagna elettorale. Noi non facciamo la campagna elettorale solo in questa Sala, la facciamo, tutti i giorni, sul territorio, a difesa dei cittadini, soprattutto di quella zona. Lo abbiamo dimostrato, per esempio, quando ci siamo opposti alla costruzione della moschea in quella zona, mentre qualcun altro, su questa vicenda, ha fatto finta di niente, è andato avanti per due anni e non ha detto assolutamente nulla: forse perché aveva paura di confrontarsi con questo Consiglio Comunale o con la cittadinanza già esasperata di quelle zone? Spero che, il 21 giugno, i cittadini di Torino sappiano valutare la situazione correttamente ed attentamente, al di là delle alleanze che si sono create strumentalmente ed esclusivamente per raggiungere una posizione di potere in questa Città e in questa Provincia. Mi auguro che, alla fine, il risultato ci darà ragione, anche rispetto alle perplessità che abbiamo manifestato in quest'Aula. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Cugusi. CUGUSI Vincenzo Vorrei intervenire solo per fare due note a margine, perché sul merito della deliberazione è intervenuto il Consigliere Cerutti e, poi, altre considerazioni sono contenute nella mozione che abbiamo presentato. Vorrei informare il Consigliere Angeleri, se lo può rassicurare, che undici righe del contenuto del dispositivo sono opera mia. In merito alla discussione avvenuta in II Commissione, che è stata illustrata dal Presidente Levi-Montalcini, ritengo che quelle riunioni sarebbero state molto più interessanti se i Consiglieri di maggioranza - compreso il Consigliere Lo Russo - avessero partecipato più assiduamente. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Inoltre, volevo rispondere al Consigliere Cantore, quando lamentava la spendibilità elettorale di questa deliberazione, che è importante e, come si dice, "vale un Perù": infatti, riguarda un milione di metri quadrati di terreno, cioè quanti erano oggetto del vecchio Piano Regolatore (tra aree dismesse ed altre) ed è una Variante che avrà effetti duraturi, che non si limiteranno soltanto a questa ricorrenza elettorale. Quindi, la Variante, dal punto di vista della valenza elettorale, è pari a zero e anche aver deciso di inserirla all'ordine del giorno - perché ci sono stati dei richiami ad una maggiore coesione della maggioranza (affinché si comportasse come tale e collaborasse maggiormente) per accelerarne l'approvazione - non è servito ad aprire le porte del Consiglio Provinciale a molti dei candidati della maggioranza che si sono presentati in quei collegi. Consigliere Cantore, dal punto di vista elettorale, non c'è stato questo ritorno, perché le urne sono state implacabili. Contrariamente a quanto si dice degli alunni che, alla fine dell'anno, vengono bocciati, che hanno molte capacità, ma non si applicano, per quanto riguarda la valenza elettorale di questa deliberazione - che, ripeto, è pari a zero -, in questo caso ci sono stati dei candidati che si sono applicati, ma, probabilmente, non è stato sufficiente. Quindi, traetene voi le conseguenze. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Cantore. Le ricordo che ha a disposizione fino a venti minuti per il suo intervento. CANTORE Daniele Mi dispiace che non sia presente in Aula il Consigliere Lo Russo, visto che era preoccupato, anzi inquieto, ma proprio non riesco a comprendere il motivo di questa inquietudine. Mi rendo conto che l'auspicio dell'Assessore Viano sia di portare a casa, il prima possibile, un provvedimento e questo ragionamento è lecito in qualsiasi consesso amministrativo. Vorrei ricordare, però, che il Consigliere Lo Russo (insieme al Consigliere Giorgis), se non erro, aveva aperto sul quotidiano "La Stampa" una porta al confronto con il Consiglio Comunale, a fronte di una Variante il cui percorso era lungo. Risposi personalmente a questa apertura, dicendo che eravamo interessati a parlare della penetrazione della Città da Nord a Sud e penso che nessuno possa negare che è un problema che ci trasciniamo da anni (e, quindi, con la responsabilità di più Amministrazioni); infatti, a fronte di una penetrazione importantissima e anche della linea 2 della Metropolitana, c'era in nuce e in fieri anche una riqualificazione urbana, che, poi, l'Assessore ha illustrato in Commissione. È seguita l'accelerazione portata avanti dal Sindaco, a fronte di problemi di maggioranza, e, successivamente, il periodo elettorale, però vorrei ricordare che volevate che approdasse in Aula addirittura prima del primo turno elettorale. Il Consigliere Cugusi dice che il valore elettorale di questa proposta di deliberazione è uguale zero: di solito analizzo i dati relativi a casa mia, non ho consultato i dati relativi a casa vostra, per cui può darsi che sia così. Però, come è già stato ricordato in Conferenza dei Capigruppo, abbiamo dovuto difendere il periodo elettorale da questa proposta di deliberazione (e voglio usare questo termine); la scorsa settimana, ci avete tentato, ma poi avete fatto mancare il numero legale, e, probabilmente, questa sera riuscirete a farla approvare. Vorrei porvi una domanda, con grande serenità: non era meglio lasciare il periodo elettorale da una parte - anche se è vero che ci sono state tante Commissioni e molti approfondimenti - e discuterne ancora al nostro interno, pensando così di coinvolgere veramente tutto il Consiglio Comunale? Mi spiego meglio: ci sono due opposizioni (la nostra e quella della sinistra radicale) e una nuova maggioranza, perché, nel frattempo, è cambiata la geografia in Aula. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Dovete prendere atto che siete all'opposizione, perché gli emendamenti di Rifondazione Comunista non li ho mica accorpati io, li ha accorpati la maggioranza! È necessario che ci parliamo chiaramente, altrimenti gli elettori non capiranno più nulla: Rifondazione Comunista è all'opposizione, non fa più parte di questa maggioranza, anzi è stata estromessa (questo è il termine più esatto). Se voi non riuscite ad ammetterlo, allora non volete guardare la realtà! Se non sbaglio, c'è voluto un po' di tempo perché Saragnese lasciasse il suo posto da Assessore, ma mi pare che il messaggio sia chiaro, anche se, poi, ognuno può interpretarlo come vuole. Dovete prendere atto che ci sono due opposizioni in quest'Aula. È stato così anche nel periodo 1997/2001: c'era il Consigliere Mario Contu, grande personaggio, che faceva opposizione per Rifondazione Comunista, per cui non è una situazione drammatica. Inoltre, per quanto riguarda il quadro complessivo, nel frattempo, una parte dell'opposizione è entrata a far parte della maggioranza. A proposito del merito, invece, ritenevamo di dover avere a disposizione più tempo per riflettere su questa Variante; infatti, non nego l'importanza di questa deliberazione programmatica, a cui dovranno seguire, poi, in Aula tutti i passaggi successivi (a partire dalla Variante n. 200 e, quindi, la Variante urbanistica). Come obiettività, ritengo che in Consiglio ci siano ancora gli strumenti per controllare questo iter, ma non condivido il fatto che questa proposta di deliberazione sia stata presentata durante la campagna elettorale. Ritengo che lo strumento della STU (probabilmente, lei dirà tardivamente, ma, d'altronde, ognuno si informa quando può) possa non essere utilizzabile; infatti, da quanto mi risulta - ma attendo delle smentite se mi sbaglio -, in Italia sono state programmate 90 STU, ma soltanto una ha avuto successo (ribadisco che così mi è stato riferito, però può darsi che i miei dati siano confutabili). Devo dire con grande franchezza, però, che l'impostazione e l'utilizzo di questa Società di Trasformazione Urbana servono per poter finanziare la Metropolitana, perché, altrimenti, non ci sarebbero i fondi; di fatto, quindi, nessuno può negare che il Comune stai diventando un promotore immobiliare e faccia della speculazione. Bisogna ammettere con grande chiarezza (così come ha fatto l'Assessore durante la sua relazione, per cui lo dico senza dare giudizi, ma dei ruoli, che possono essere smentiti se sto sbagliando) che gli indici di cubatura - ma questo potrebbe anche essere accettato - vengono valutati con un metro diverso per quanto riguarda il pubblico. Però, in questo caso, c'è qualcosa che non funziona, perché, per quanto riguarda gli indici di cubatura, c'è un pericolo ed è per questo motivo che Rifondazione Comunista ed altri Gruppi della sinistra hanno presentato alcuni emendamenti. La società è interamente pubblica (e, forse, sarebbe stato più opportuno prevedere una società mista pubblico/privata) e, legittimamente, premia gli indici pubblici, ma, in realtà, premia anche gli indici privati e non si può ignorare questo aspetto. Infatti, si provvede a dare una grande valorizzazione alle due aree presenti nel vostro progetto di riqualificazione: una era pubblica ed è diventata privata, mentre l'altra è pubblica, ma potrà diventare privata. Potrebbe essere accettabile che ci sia un premio di indici di cubatura per le aree pubbliche, ma non è possibile che questo accada nei confronti di alcuni privati, anche se questo è ciò che avverrà. In realtà, in queste due aree (Via Regaldo e Corso Novara e, dall'altra parte, Corso Sempione e Piazza Sofia) ci saranno degli indici di cubatura rivolti ad interventi privati, anche se nessun privato di questa Città potrà usufruirne (e, probabilmente, sono io che non ho compreso la questione e rimango in attesa della sua risposta). Si tratta di un problema serio, perché una parte dell'intervento (dieci piani fronte Cimitero) viene permessa in una fascia di rispetto; prima il Consigliere Gallo Domenico diceva che ci sono i cimiteri nei centri storici, ma la considero una battuta, perché ribadisco il fatto grave che permettiamo un insediamento in una fascia di rispetto (lo ripeto, dieci piani con vista Cimitero!). Naturalmente, mi si potrà eccepire che, poi, sarà il mercato a determinarne il successo o meno, perché chi non vuole comprare con vista Cimitero non lo farà ed ho l'impressione che dal quarto piano in su non verranno venduti, ma può darsi che mi sbagli. Insieme a questo insediamento di area commerciale (ed è sfumata la possibilità dell'intervento), ci sono due insediamenti importanti; per quanto riguarda la linea metropolitana, se mi permettete, è reale solo la parte collegata a questi insediamenti, per il resto è da libro dei sogni! Infatti, per una parte è possibile, ma per il resto rientra nel libro dei sogni affermare che il percorso della linea 2 partirà da Rebaudengo e arriverà ad Orbassano. È giusto concedere ai nostri concittadini delle illusioni, ma, visto che non siamo riusciti a portare la Metropolitana da Collegno fino a Rivoli, mi chiedo come potrà la linea 2 raggiungere Orbassano. Inoltre, una parte rimane ancora incomprensibile: il tracciato è chiaro, però, per quanto riguarda il metodo ed il sistema, sono ancora da precisare le modalità. Ammesso che questa operazione (alcuni Colleghi l'hanno contestata e, francamente, mi trovo d'accordo con loro) in queste due zone di Barriera di Milano serva solo a finanziarie la linea metropolitana (e, quindi, permetta l'inizio della penetrazione Nord-Sud), c'è un problema che rimane irrisolto. Assessore, lei è una persona obiettiva, per cui non può spacciare questa operazione come la riqualificazione di tutta la Barriera di Milano, o di tutta la zona nord della città: si tratta di un'operazione sulla quale abbiamo molte perplessità (dallo strumento al merito), può servire ad iniziare la linea metropolitana e, al contempo, a valorizzare due zone della Barriera di Milano, ma non l'intera Barriera di Milano, perché questa riqualificazione avviene unicamente lungo il Trincerone! Non sarebbe stato più opportuno riflettere ancora un po' su questa deliberazione programmatica e pensare, oltre alle due aree di eccellenza (voglio chiamarle così per non usare altri termini), cioè la riqualificazione del Trincerone e la linea metropolitana, ad una riqualificazione di tutto il quartiere? Il vero problema è che, se dovesse andare in porto tutta l'operazione, ci sarebbero due poli di eccellenza (e non ripeto le perplessità sulla metodologia adottata), forse avremmo anche l'inizio della Metropolitana, ma il resto di quella zona - e non si offendano coloro che vi abitano - sarebbe desertificato sul piano industriale ed imprenditoriale o con condizioni di qualità della vita (e non parlo solo della sicurezza, ma della qualità ambientale, che è anche qualità visiva, Assessore) tra le peggiori all'interno della nostra Città. Ritengo che una maggiore prudenza (senza farsi prendere dalla fretta elettorale) ed un'ulteriore riflessione collettiva avrebbero potuto portare (non solo tutto il Consiglio, perché, poi, quando si è ai voti poco importa se sia tutto il Consiglio o meno, ma se c'è il confronto politico non credo che ci si debba dispiacere se le posizioni sono diverse) ad una riqualificazione dell'area e, quindi, ad interventi più meditati e mirati. Comprendo, come ho detto prima, la voglia di portare in Aula il provvedimento per l'approvazione, visto che, comunque, una riqualificazione urbana ha sempre una positività, non posso nasconderlo; in questo caso, però, la positività, che avevate lanciato sugli organi d'informazione, viene inficiata dalla fretta e non sono sufficienti le numerose riunioni di Commissione e tutte le audizioni che avete fatto, perché si poteva ragionare di più e pensare ad una riqualificazione di tutta l'area. Sono curioso di capire, poi, come si potrà andare avanti con questa STU, vista la necessità di coinvolgere la Regione Piemonte, la Provincia di Torino e lei stesso ha detto "anche lo Stato". Consigliere Lo Russo, la candidata Porchietto nel suo intervento ha semplicemente detto che non condivide l'impostazione data e, nel caso diventi Presidente della Provincia, dovrà prima verificare le ricadute sul territorio. Mi sembra un atteggiamento serio da parte di una persona candidata ad essere eletta Presidente della Provincia. Ritengo che questa sera riuscirete ad approvare questa deliberazione, ma la considero un'occasione mancata, sia perché avreste potuto affrontare un discorso più ampio su questa trasformazione, sia perché avrebbe potuto esserci un maggiore coinvolgimento (non mi riferisco al Consiglio Comunale, ma alla città). Vorrei ricordarvi (era allegato agli emendamenti) che il parere della Circoscrizione è sostanzialmente positivo, ma indica ulteriori percorsi rispetto a quanto inserito nella deliberazione programmatica. Peraltro, anche la sinistra radicale ha presentato alcuni emendamenti a proposito di questi percorsi e mi sembra che l'Assessore non li abbia recepiti, o, comunque, si parla di una successiva valutazione, ma la Circoscrizione, se mi permette, è stata un po' più precisa. Probabilmente, sarebbe stato necessario avere più tempo a disposizione e non avere questa fretta dovuta alla campagna elettorale; mi rendo conto della necessità del Sindaco di dare questo apporto e aiuto al suo amico (con il quale si è anche fatto fotografare per i manifesti), perché è un elemento importante e rientra nella vostra logica: in questo modo, da domani potrete dire che avete portato a casa la riqualificazione della zona nord o di Barriera di Milano. Peccato che sia solo parzialmente vero, ma, comunque, rientra nella logica della campagna elettorale; ci dispiace solo che ci abbiate obbligato a fare questo passaggio e che si sia dovuti arrivare al secondo turno (il primo turno, la settimana scorsa, non ha avuto successo). COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Grimaldi. GRIMALDI Marco Mi dispiace che la destra (visto che, impropriamente, ci definite sempre sinistra radicale, è giusto che vi venga attribuito questo termine), come al solito, non abbia capito la portata storica di questo intervento. Ci siamo accorti per primi delle difficoltà di questo quartiere e mi dispiace che proprio il Consigliere Cantore, che di solito è uno dei pochi attenti alle deliberazioni di questa maggioranza (visto che nelle fila del suo partito spesso vengono disertate in Consiglio), non riesca a comprendere che non è l'unico intervento in quest'area. In questi cinque anni di fondi strutturali europei, ricordate quali sono le percentuali dei finanziamenti di rigenerazione urbana sulla zona Nord di Torino e Barriera di Milano? Sono il 100%, Consigliere Cantore. Il 100% dei fondi di rigenerazione urbana dell'Unione Europea per la Città di Torino sono destinati proprio a questa zona. Si chiama Urban 3, è un progetto studiato qualche mese fa, firmato, già esecutivo e, in queste ore e in questi giorni, sta prendendo piede in tutta Barriera di Milano. Consigliere Cantore, lei, forse, non sa che, attraverso questa mozione e questi emendamenti, la maggioranza ha ritrovato, in un mese (e l'ha dimostrato a tutti voi), un'unità imprevedibile e imprevista. Voglio ringraziare il Consigliere Lo Russo (al contrario di qualcuno che l'ha rimproverato), perché ha rappresentato il nuovo spirito di un centrosinistra che si è accorto che, dall'altra parte, non c'è una classe di governo che voglia ascoltare i problemi di quel territorio… CANTORE Daniele (Intervento fuori microfono). GRIMALDI Marco Mi dispiace che il Presidente non richiami il suo Capogruppo. COPPOLA Michele (Vicepresidente): Consiglieri Grimaldi e Cantore, per cortesia! (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Vorrei precisare al Consigliere Grimaldi, che, in realtà, quando presiedo non ho alcun Capogruppo; non ho interrotto il Consigliere Cantore solo perché, durante il dibattito di questa sera, abbiamo consentito a molti Colleghi di intervenire e commentare fuori verbale. La parola al Consigliere Grimaldi. GRIMALDI Marco Stavo dicendo che, forse, la destra, come per il resto delle rigenerazioni urbane di questa città, dimentica che ci sono nuove visione di fianco ad esse. In Italia, siamo stati i primi a far sì che la sicurezza e la rigenerazione urbana rientrassero nelle stesse strategie, a pensare che non dovessero esserci ghetti e che l'immigrazione potesse stare anche nel centro delle città. Sicuramente, esistono delle difficoltà in Barriera di Milano e questo rappresenta l'esempio di una classe di governo che vuole che tutti gli oneri di urbanizzazione non vengano soltanto utilizzati con le cubature (per permettere che un grande progetto strategico, che unirà tutta la città - da nord a sud -, parta proprio da Rebaudengo), ma, come abbiamo fatto negli interventi messi in campo anche da quelle mozioni, chiediamo che alcuni lavori in quel quartiere vengano eseguiti subito. È necessario che riprenda lo sforzo fatto da questa Amministrazione negli anni passati, prima di tutto per comunicare che non si tratta di un progetto avveniristico, cioè non verrà realizzato fra vent'anni, ma, grazie al centrosinistra, verrà "cantierato" e mandato in porto nella prima parte di questa tornata amministrativa. È così! (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Voi pensavate che la Metropolitana non sarebbe mai stata realizzata a Torino e, infatti, occupate i banchi dell'opposizione. CANTORE Daniele (Intervento fuori microfono). COPPOLA Michele (Vicepresidente) Consigliere Cantore, la richiamo all'ordine! Consigliere Grimaldi, prosegua il suo intervento. GRIMALDI Marco Probabilmente, qualcuno non ricorda Via Ghedini, il recupero urbano di Via Ivrea, la linea 4: voi dove eravate? E dove sarete quando costruiremo, magari, il primo quartiere a impatto ambientale nullo o quando, come abbiamo scritto, la green economy o la clean economy inizieranno a far parte di questa rigenerazione urbana? (INTERVENTI FUORI MICROFONO). COPPOLA Michele (Vicepresidente) Vorrei chiarire una questione: Consiglieri, o c'è l'intenzione di lavorare seriamente, oppure ci prendiamo una pausa. Sto sostituendo il Presidente Castronovo, che non si è sentito bene, per cui almeno abbiate rispetto per chi, con intenzione ed educazione, sta cercando di aiutarvi a svolgere il vostro lavoro. Chi non vuole ascoltare gli interventi è invitato ad uscire dall'Aula. Prego, Consigliere Grimaldi. GRIMALDI Marco Stiamo cercando di correggere anche alcuni errori fatti, tant'è vero che chiediamo, in un progetto italiano e non europeo (quindi, per la prima volta, a vocazione europea), un'identità nuova per un quartiere. Vi sembrerà strano, ma, mentre in tutta Europa e nel Nord America si parla di questa rivoluzione vegetale e verde rappresentata dalla green economy, noi, per la prima volta, cercheremo di mettere in piedi un grande progetto di riqualificazione urbana che tenga presente questi temi. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Mi dispiace, Consigliere. CANTORE Daniele (Intervento fuori microfono). COPPOLA Michele (Vicepresidente) Consigliere Cantore, la richiamo nuovamente all'ordine. Prego, Consigliere Grimaldi. GRIMALDI Marco Presidente, mi dispiace che la minoranza non sia abituata a prendersi le sue responsabilità! Sapete che cosa vi dico? È venuto il momento che ascoltiate queste parole, perché le sentirete ripetere fino al 2011: questa Città non sarà vostra, perché verrà riqualificata dal primo all’ultimo angolo, visto che ci siamo presi l'impegno di farlo quando abbiamo iniziato questa lunga avventura. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Sono ancora iscritti a parlare i Consiglieri Goffi e Ferraris. Successivamente, ci sarà la replica dell'Assessore Viano e dovremo esaminare diversi emendamenti di Giunta e di altri Gruppi, per cui, è necessario un po' di ordine, se vogliamo mantener fede all'impegno di terminare i lavori questa sera. La parola al Consigliere Goffi. GOFFI Alberto Ero già convinto della Variante n. 200 e lo sono maggiormente adesso, dopo aver sentito le motivazioni che hanno spinto una parte di quest'Aula a criticarla. La prima motivazione addotta dall'opposizione è che questa proposta di deliberazione è approdata in Aula proprio durante la campagna elettorale, ma, visto che leggo i giornali come il Consigliere Cantore, vorrei ricordare che è stata introdotta nella campagna elettorale da una candidata (per la precisione, non quella sostenuta dall'UDC), che ha organizzato appositamente una conferenza stampa sulla Variante n. 200. Quindi, mi sembra inverosimile voler addebitare alla maggioranza la responsabilità della calendarizzazione di questa Variante, soprattutto perché - lo ribadisco - è stata la candidata del centrodestra a richiamarla nel corso di una conferenza stampa appositamente convocata. La seconda motivazione addotta dall'opposizione per non sostenere questa Variante è che, in realtà, consente al Comune di fare cassa e di evitare il fallimento; personalmente, ritengo che questa sia una motivazione proprio per sostenerla! Se il Consigliere Angeleri dice che abbandonerà l'Aula, perché questa Variante serve al Comune unicamente per fare cassa, e non parteciperà al voto, io, invece, rimarrò in Aula, perché non voglio che il Comune rischi, anche solo lontanamente, il fallimento. Per quanto riguarda la terza motivazione, addotta dal Consigliere Cantore, sembra che, alla fine, il Comune si trasformerà in un proponente immobiliare. Nel corso di questa campagna elettorale, un esponente non ancora autorevole - perché semplicemente candidata - ci ha indicato quale sarà il nuovo modello imprenditoriale degli Enti (addirittura attraverso l'acquisto delle centraline idroelettriche) e, adesso, ci scandalizziamo perché il Comune fa un'operazione urbanistica così importante da permettere di incassare dei fondi, che, peraltro, serviranno a renderci competitivi sulle linee metropolitane. Francamente, mi pare una visione molto parziale della realtà o, addirittura, un po' surreale. È evidente che si tratta di un argomento molto serio e che rappresenta una grande opportunità per la Città, ma, purtroppo, viene viziato da un inquinamento da campagna elettorale. Infatti, se non fossimo a pochi giorni dal ballottaggio, sono convinto che tutto il Consiglio, all'unanimità, voterebbe a favore della Variante n. 200, ma, invece, queste scaramucce elettorali stanno portando ad un risultato diverso. Vorrei riconoscere ufficialmente all'Assessore l'importanza del suo sforzo intuitivo e anche di grande valenza politica; quando si parla della Variante n. 200 bisogna essere così seri da comprendere che si tratta dell'atto più alto di vero federalismo sul territorio. Un'opera che, dal punto di vista urbanistico, recupera delle risorse impiegandole sul territorio, vale più di 100 decreti attuativi di federalismo fiscale, il cui contenuto, francamente, è volatile. Questa operazione fornisce un grande apporto per quanto riguarda la capacità dell'Ente di reperire sul territorio le proprie risorse, per cui, a mio giudizio, è un grande esempio di federalismo applicato. Questa Variante viene approvata in un momento particolarmente delicato della campagna elettorale ed è questa la ragione per cui è diventata motivo di scontro; infatti, in un momento diverso, sarebbe stato uno dei pochi atti votato da una maggioranza assolutamente traversale e convinta di quello che sta facendo. Rappresenta un'opportunità da un punto di vista competitivo, ma è una necessità per la Città e non mi scandalizza il fatto che questa Variante abbia subito un'accelerazione; probabilmente, sarebbe potuta arrivare in Aula un mese fa e non dobbiamo dolerci per il fatto che sia approdata questa settimana, ma per il fatto che la Città la sta aspettando, così come molti professionisti. Bisogna ricordare che le Varianti Urbanistiche non sono solamente un disegno astratto della Città, ma rappresentano una possibilità reale di poter lavorare per professionisti, aziende ed imprese! Infatti, terminato l'evento delle Olimpiadi, quel settore ha subito una crisi drastica. Credo che questa Variante abbia tutte le caratteristiche per offrire alla Città un grande rilancio, non solo di assetto, ma anche economico (di cui abbiamo un gran bisogno). È stato corretto presentarla in questi termini e farla arrivare in Aula con questa rapidità; ovviamente, vigileremo sull'attuazione, perché è il momento più delicato, ma l'UDC è assolutamente d'accordo sui principi generali (che, oggi, sono motivo di discussione) e spero che anche coloro che, oggi, per ragioni di campagna elettorale, si trovano sul fronte opposto, in sede attuativa possano convergere sulla nostra stessa posizione. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Ferraris. FERRARIS Giovanni Maria Mi scuso per il mio ritardo, che mi ha impedito di ascoltare l'intervento dell'Assessore Viano, ma credo di avere compreso che cosa vuole proporre alla Città con questa Variante, che considero importante dal punto di vista strategico e per rilanciare l'economia, ma, soprattutto, per poter sviluppare il sistema di mobilità. Vorrei soffermarmi brevemente su alcuni aspetti; ho notato, dalla lettura dei giornali e anche da alcuni degli emendamenti presentati, che si sta ripensando al tracciato della linea 2 e alla bretella che doveva collegare San Mauro Torinese alla città. È fondamentale riflettere su questi aspetti, possibilmente in sinergia e in collaborazione con questo Consiglio (tenendolo informato nelle sedi opportune), ma, soprattutto, accelerare il processo di indirizzo e di sviluppo. La mobilità cittadina sta soffrendo, soprattutto l'asse Est, ed è necessario programmare questo sviluppo verso l'esterno, verso chi si avvicina alla nostra città, anche promuovendo un'area metropolitana che sta crescendo e sta diventando degna di questo nome. È un aspetto importante quello che verrà realizzato all'interno di quest'area: da una parte, l'area pubblica e, dall'altra, l'area privata, che, contestualmente, si dovrà riorganizzare e rinnovare. Come è già accaduto in Commissione, vorrei sottolineare l'importanza di una perequazione degli interventi, non solo in termini numerici, ma anche a proposito della possibilità di sviluppo delle parti pubbliche (così come, tra l'altro, viene richiesto anche in una mozione di accompagnamento presentata dal Consigliere Cerutti e che ho sottoscritto), che non sono ancora oggetto di questa analisi, se non per quanto riguarda alcune considerazioni fatte con gli Uffici. Questo duplice sviluppo dovrà proseguire di pari passo e dovrà essere concertato il più possibile, per avere un'omogeneità dell'area, ma anche, dal punto di vista del privato, per dare nuovamente efficacia e risorse a chi investirà in quest'area. Infine, per quanto riguarda il discorso dell'aspetto, dell'estetica e dell'architettura propriamente detta, è fondamentale, in un'area come questa, giocare questo ruolo (l'abbiamo già detto in Commissione e credo che anche il Consigliere Zanolini vi abbia fatto cenno nel corso del suo intervento), perché, effettivamente, oltre a fare gli amministratori, abbiamo anche la possibilità di lasciare ai nostri figli una Città, in qualche modo, rinnovata nell'urbanistica, ma anche nell'architettura. Ciò non significa formulare progetti strani, ma utilizzare al meglio le risorse, le intelligenze e le professionalità che già possediamo. La STU è una proposta dell'Assessore (che credo sia da considerare), ma il documento presentato dal Consigliere Cerutti riporta il fatto che, nell'ipotesi in cui poi venga definita come percorso, è fondamentale che la parte privata svolga un ruolo attivo. Invito, comunque, l'Assessore a riflettere ancora se questo sia l'unico strumento possibile, anche alla luce delle esperienze nazionali, che non sempre si sono rivelate positive. Si tratta di un invito (non è assolutamente un vincolo per sostenere questo provvedimento, che, come Gruppo, voteremo positivamente, per quanto abbiamo già detto in Commissione) a ragionare e a riflettere nel prossimo futuro, al fine di poter avviare prontamente questo sviluppo cittadino. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Ringrazio il Consigliere Giorgis, che rinuncia ad intervenire adesso, ma lo farà al momento delle dichiarazioni di voto. La parola, per una replica, all'Assessore Viano. VIANO Mario (Assessore) Vorrei ringraziarvi per gli apprezzamenti, ne sono lusingato e, naturalmente, sono anche spronato a svolgere il tema in maniera consona, perché si tratta di un progetto prefigurato, in quanto non è svolto in tutte le sue parti. Di fronte a noi abbiamo un grande impegno ed una grande sfida, ma, complessivamente, mi sembra che ci siano stati (in relazione alla proposta che abbiamo avanzato) degli apprezzamenti e dei riconoscimenti a questa capacità di visione, anche rispetto alle prospettive che può avere questa parte della Città. Ci sono due ordini di osservazioni critiche: il primo è di carattere generale, un po' totalizzante (mi riferisco all'intervento del Consigliere Silvestrini), sul fatto che si poteva fare altro dello scalo Vanchiglia, approfittando di questa opportunità per giocare la carta dei servizi e la riqualificazione ambientale. Certamente, se ne può fare altro, però è necessario far bene i conti ed il rischio concreto è che ci balocchiamo con questi sogni, assolutamente apprezzabili, di usi "social-ambientali" ma, appunto, si tratta solo di sogni, perché, sostanzialmente, sono impraticabili e bisogna misurare le iniziative che mettiamo in campo sulla base della loro sostenibilità. Comprendo che, detta così, possa apparire un po' brutale, ma temo che, ormai, per ogni atto che assumiamo sia necessario porre questa attenzione in modo assolutamente rigoroso. Le altre osservazioni critiche (svolte, in particolare, dai Consiglieri Ventriglia e Cantore), invece, riguardano aspetti più specifici. È vero che, rispetto alle esperienze condotte con la STU, ci sono delle criticità, però queste hanno insegnato qualcosa; infatti, le esperienze più recenti iniziano a mostrare una capacità di autoriforma e di autocorrezione che crediamo di poter utilizzare fino in fondo. Si tratta di un dibattito che abbiamo di fronte, nel senso che la questione della costituzione della Società di Trasformazione Urbana o la costruzione di un altro strumento o veicolo attraverso il quale realizzare l'operazione - credetemi, però, un veicolo ci vuole, altrimenti non andiamo lontani - è fondamentale e, come Amministrazione, rispetteremo il nostro ruolo svolgendo tutti gli approfondimenti necessari. Dalla riflessione su un'anticipazione è emerso il sospetto di regali di cubature ai privati, nel senso che si comprendevano le cubature unitariamente elevate per le aree pubbliche, ma non si riusciva a giustificare quelle per i privati; devo dire con forza che non è così e, in Commissione, l'ho ribadito più volte: al di là del fatto che ci siano delle anticipazioni (per ragioni che sono riconducibili alla necessità di acquisire preventivamente delle aree su cui, poi, realizzare la Variante dei diritti edificatori, che, a quel punto, si attua su aree che fanno parte del patrimonio comunale), se la Variante mutasse le destinazioni d'uso e gli indici sulle aree prescelte prima della cessione, obiettivamente sarebbe un "regalo" al privato. Vi chiedo di fidarvi, perché è decisamente un tema delicato, su cui non si può non essere precisi (bisogna assolutamente prestare molta attenzione), ma vi assicuro che le due anticipazioni, per quanto riguarda le valorizzazioni riconosciute ai privati, si attestano su valori ordinari, anzi nel caso di Via Regaldi addirittura al di sotto. Lo vedremo meglio, poi, nel dettaglio, ma state certi che la nostra prima preoccupazione è di non trattare in modo differenziato e di non discriminare in positivo questi privati rispetto ad altri, applicando, quindi, le regole generali del Piano Regolatore per quanto riguarda gli ambiti di trasformazione. Vi assicuro che si tratta di una questione sulla quale siamo molto attenti. Per quanto riguarda la questione della torre residenziale, sarà meglio discuterne nel momento in cui ci sarà il progetto, perché, in ogni caso, si collocherebbe al di là dei limiti della fascia di rispetto dei 150 metri (questo va da sé) e, poi, perché ci stiamo ancora lavorando. Ribadisco che si tratta di prefigurazioni ed esplorazioni, per cui ci si avvicina progressivamente, rendendosi conto che le ipotesi che facciamo hanno tutte dei limiti. A proposito della questione che "non si possa spacciare come operazione di riqualificazione generale dell'area un'operazione importante - per carità - di valorizzazione, assolutamente condivisa nel merito specifico, ma che, anzi, rischia di creare una specie di dicotomia fra aree riconfigurate totalmente moderne e aree che, invece, soffrono dei retaggi di una storia faticosa e difficile" ho marcato molto - il Sindaco era presente - sul fatto che questo atto debba andare in parallelo e si debba leggere come integrato con quello relativo all'Urban 3 (che riguarda, appunto, l'area Barriera di Milano), che è un piano di carattere multisettoriale e che lavora sulle grandezze economico-sociali (sul lavoro, sul sostegno alle iniziative locali e sulla riqualificazione dello spazio pubblico) dei tessuti consolidati. È necessaria una notevole attenzione su questo aspetto e ne siamo consapevoli. A chi chiedeva se siamo impiccati alla tecnologia Val e ad un'unica gestione GTT, rispondo di no, come, più volte, ho già avuto modo di dire. Cito sempre l'esempio delle società che gestiscono gli impianti di risalita in montagna, che si raccordano fra di loro e costituiscono un comprensorio, che non necessita assolutamente di unitarietà tecnologica, funzionale e nemmeno gestionale. Qualche Consigliere ha dichiarato che non si conoscono i valori delle aree, i costi della Metropolitana, del primo e del secondo Lotto e si domanda se saremo in grado di sostenerli; noi siamo convinti che, in questa fase, dobbiamo mostrare che, nonostante la necessità di contenere l'indebitamento, siamo in condizioni di fare la nostra parte fino in fondo rispetto al cofinanziamento di un'infrastruttura di questo genere, che è fondamentale per il funzionamento della Città. La Metropolitana, ovvero il trasporto pubblico veloce sottosuolo (che non interferisce con il soprasuolo e con il traffico di superficie), è una precondizione affinché una città funzioni. Dimostrare che siamo in grado di fare la nostra parte fino in fondo, quella che normalmente il Governo chiede agli Enti Locali, attraverso risorse che generiamo dalle trasformazioni (invece di caricarle su un ulteriore indebitamento, che non riusciremmo più a sostenere), mi sembra che sia l'elemento che, anche dal punto di vista simbolico, cerchiamo di marcare con questa iniziativa. A chi si domanda se riusciremo a realizzare la seconda tratta, rispondo che vedremo con il tempo, però ha una sua autonomia, nel senso che, intanto, questa parte è servita. Riteniamo che possa essere completata, però lo vedremo, è inutile che, ora, ci fasciamo la testa. Sono state fatte delle osservazioni sulla questione dell'edilizia sociale: è sufficiente decidere che riguarda la parte pubblica (naturalmente, come missione della STU o di qualsiasi altra società veicolo) e si stabilisce che non saranno 10, ma 15, oppure che non saranno 15, ma 20. Il problema è ragionare sulla composizione specifica e mettere in conto il fatto che, se interveniamo a sostegno della domanda sociale, riduciamo le risorse che possiamo destinare al sostegno dei processi di investimento e di sviluppo dell'infrastruttura. È necessario trovare il punto di equilibrio, perché è di questo che si tratta. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Dichiaro concluso il dibattito generale. Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 1 al n. 5. Gli emendamenti originali, dal n. 1 al n. 5, sono inseriti nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n. al n. . La parola al Consigliere Angeleri. ANGELERI Antonello Come ho anticipato prima, una parte degli emendamenti è di ordine ostruzionistico (come in questo caso) e, questa sera, non vogliamo far perdere tempo all'Aula illustrando degli elementi che non hanno un reale valore, dal punto di vista politico e del contributo che possono dare al cambiamento di questa proposta di deliberazione. Successivamente, invece, interverremo sugli emendamenti di merito che sono stati presentati, anche se ribadisco che non abbiamo ancora compreso la volontà di questa maggioranza di accorparli in questo modo. La risposta che, prima, ci ha fornito il Presidente del Consiglio riguardo alla firma che ha apposto sulla mozione di accorpamento non ci è piaciuta, perché ha dimostrato la volontà, da parte della maggioranza, di procedere senza neanche ascoltare le motivazioni delle opposizioni. Quindi, è ancora più grave il fatto che il Presidente abbia sottoscritto la mozione di accorpamento. Sotto questo aspetto, ci sembra che il comportamento del Presidente del Consiglio (che, come abbiamo sottolineato più volte, ha creato qualche problema di democrazia in quest'Aula) venga nuovamente ribadito dall'apposizione della sua firma alla mozione di accorpamento relativa alla proposta di deliberazione in questione. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Ventriglia. VENTRIGLIA Ferdinando Presidente, vorrei informarla di un'occorrenza un po' particolare, nella quale sono incorso mezz'ora fa. Ero davanti al computer nell'ufficio del mio Gruppo e sullo schermo ho visto apparire un individuo scalmanato. Mi sono domandato se il mio computer si fosse sintonizzato su Al Jazeera o su Al Arabiya ed ho voluto controllare se ci fossero bandiere verdi, scritte in arabo o kalashnikov incrociati. Guardando meglio, ho notato che lo sfondo mi sembrava più simile alla Sala Rossa. Infatti, era davvero la Sala Rossa e l'individuo non era un pericoloso ayatollah, ma il Consigliere Grimaldi, che si scalmanava su una serie di ricostruzioni, perlomeno fantasiose e parziali. In tre minuti, non ho né il tempo, né le capacità di imbarcarmi in un climax retorico, contraddistinto dal pathos di cui solo il Consigliere Grimaldi è capace, forse anche spinto dal fatto che deve farsi perdonare per aver lasciato il PD in un guizzo di giovanile esuberanza. Adesso, siccome deve rientrare, diventa più zelante, perché, come tutti i reprobi che fanno politica... COPPOLA Michele (Vicepresidente) Consigliere Ventriglia, la invito a rimanere sul tema dell'accorpamento. VENTRIGLIA Ferdinando Non sono andato fuori argomento, perché vorrei parlare di alcune inesattezze che sono state dette e che devono essere smentite. Capisco che ci sia la necessità di farsi perdonare tutto, perché quelli che ammettevano gli errori prima di andare al braccio secolare avrebbero confessato qualsiasi cosa. Per cui lo capisco, specialmente se si parla di un Consiglio di ulema, chissà che cosa rischiamo di vederci imposto! Per quanto riguarda la linea 4 e Spina 3, si possono classificare sotto due titoli, caro Consigliere di Al Jazeera; il primo è: "Non c'eravamo e siamo fieri di non esserci stati" (a proposito della linea 4, piuttosto che della Spina 3, per esempio). Un altro titolo potrebbe essere: "C'eravamo e, purtroppo, avete fatto cose che sono state fatte male o sono state fatte a metà" e potrebbe riguardare i parcheggi, le trasformazioni urbanistiche di una serie intera di quartieri e gli interventi mancati che avreste dovuto realizzare. Se, oltre a leggere i vostri programmi elettorali e ricostruirli man mano che passa il tempo (secondo le convenienze), leggeste anche quello che scriviamo noi, nella nostra assoluta modestia, forse non incorrereste in errori così grossolani. Comunque, annuncio che impareremo l'arabo. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Il parere della Giunta è negativo. Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli emendamenti dal n. 1 al n. 5: Presenti 31, Favorevoli 1, Contrari 30. L'accorpamento degli emendamenti dal n. 1 al n. 5 è respinto. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 6 al n. 95 (esclusi i nn. 17, 20, 22, 24, 28, 31, 32, 33, 35, 39, 54, 58, 61, 64, 72, 74, 76, 78, 81, 86, 89 e 93). Gli emendamenti originali, dal n. 6 al n. 95 (esclusi i nn. 17, 20, 22, 24, 28, 31, 32, 33, 35, 39, 54, 58, 61, 64, 72, 74, 76, 78, 81, 86, 89 e 93), sono inseriti nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n. al n. . La parola al Consigliere Angeleri. ANGELERI Antonello Presidente, vorrei che lei trasferisse questa nostra preoccupazione sulla democrazia mancata in quest'Aula al Presidente del Consiglio, che mi auguro stia bene e non abbia problemi. Però, da un punto di vista politico, ritengo sia importante fare una valutazione sull'accorpamento di cui stiamo parlando. L'accorpamento degli emendamenti dal n. 6 al n. 95 comprende una serie di emendamenti di merito, presentati anche dal Gruppo della Lega Nord, ed è uno dei motivi, come accennava prima il Presidente Castronovo, per cui la maggioranza ha imposto al Presidente del Consiglio di siglare questi accorpamenti. Tra questi - lo dicevo già in precedenza -, c'è l'emendamento n. 87 (che viene giudicato incongruente rispetto ai contenuti del documento programmatico), che richiedeva - non cancellava, Sindaco e Assessore Viano - di ridurre la superficie di SLP commerciale da 25.000 metri quadrati a 10.000 metri quadrati, perché siamo convinti che, in quella zona e in quel territorio, i centri commerciali siano più che sufficienti. Non voglio in questa sede offendere il Sindaco e l'Assessore e fare l'elenco dei centri commerciali presenti in quella zona, perché li conoscete molto bene; però, è evidente che la nostra è una battaglia che va anche in difesa del commercio al minuto, quindi dei piccoli commercianti, i quali, con questo tipo di operazione, vengono completamente massacrati. Rispetto a questo, quindi, pongo due ordini di problemi: il primo è quello di non volere discutere di questo emendamento, e quindi di non volere neanche ascoltare la voce della minoranza che stava cercando di dare un contributo, e l'altro riguarda questa scelta importante di effettuare un insediamento di così grande portata in quella zona, che provocherà sicuramente l'ulteriore morte di molti piccoli commercianti. Quindi, su questo, visto che precedentemente mi pare che l'Assessore non mi abbia dato risposta, chiederei che almeno da parte sua ci fosse un intervento. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Ventriglia. VENTRIGLIA Ferdinando Intervengo soltanto per fare un'osservazione, che, ovviamente, non è di carattere generale, ma di carattere particolare: nel Consiglio Comunale, corre voce che la poltrona sulla quale siede il Presidente non porti fortuna rispetto alle condizioni di salute; a maggior ragione, il nostro Presidente titolare lo ha dimostrato. Non credo alle superstizioni, si tratta di situazioni di stress, ma lo stress aggiunto di dovere sottoscrivere obtorto collo la mozione di accorpamento con delle enormità, tipo quella di accorpare 81 emendamenti - o quanti sono - in un solo emendamento, credo possa in parte spiegare il malessere di cui è stato vittima e dal quale gli auguriamo - fuori di battuta - di rimettersi quanto prima. A parte quanto ha sottolineato il Consigliere Angeleri, mi spiace che alcuni emendamenti non siano stati espunti e preservati, perché erano, per esempio, quelli che avrebbero consentito qualche discussione preliminare sulla linea e sul tipo di linea. Certo - prendo atto con sollievo di quanto ha detto l'Assessore - che non siamo impiccati alla tecnologia Val e ad un'unica gestione. Sicuramente, la scelta delle tecnologie non è una funzione indipendente dello stesso tracciato, perché, chiaramente, vanno fatti ragionamenti di carattere trasportistico anche in riferimento alla portanza delle diverse tecnologie che scegliamo; ovviamente, non è la stessa cosa mettere, in un sistema del genere, una stazione polo con un sistema Val, piuttosto che un sistema Tram-Treno, piuttosto che con altre tecnologie. Quindi, sarebbe stato utile preservare almeno questi emendamenti per potere cominciare ad introdurre una discussione di questo genere. Chiedo scusa se insisto sul tema del cofinanziamento della linea - che mi rendo conto sia logicamente collaterale ed ulteriore -, ma, semmai ci sarà - e non credo - una discussione sulla seconda linea di metropolitana (così il Consigliere Grimaldi potrà insultarci qualche anno dopo se riuscirà a farsi rieleggere - e glielo auguro -), ritengo che sarebbe stato utile cominciare ad avviare una discussione, perché il tema non è banale. Se davvero questa non è soltanto un'operazione speculativa, tesa a salvare il bilancio di un anno e, quindi, il "bilancio di legislatura" del Sindaco, dal punto di vista politico e non finanziario, allora - forse - cominciare a discutere di quell'aspetto anche in questa sede (visto che ci dite che è l'elemento principale per il quale si fa l'operazione) non sarebbe stato fuori luogo. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Silvestrini. SILVESTRINI Maria Teresa Approfitto di questo tempo per fare un'osservazione. Abbiamo visto che, all'interno della proposta di deliberazione, si fa riferimento ad una precedente deliberazione di Giunta del 4 aprile 2006 sul tracciato della Metropolitana. In realtà, sembra che la proposta di deliberazione in approvazione oggi sia una sorta di ratifica di quanto era già stato deciso nella deliberazione del 4 aprile 2006, in relazione al tracciato. La deliberazione del 2006 afferma che si tratta di una presa d'atto dello studio "Piano dei trasporti e scenario strategico per l'area torinese", nel quale si erano individuate quattro soluzioni possibili, combinate con diverse soluzioni per il collegamento della Torino-Ceres e per il tracciato della Linea 2, fermo restando un percorso, grosso modo, da Nord a Sud. Si evidenziava, inoltre, una leggera prevalenza delle ipotesi verso il tracciato Nord-Ovest, ovvero la stazione Rebaudengo, spiegando che questa direttrice poteva risultare più verosimile, nell'ambito di una realizzazione temporale per lotti funzionali, in una prima fase che prevedesse un collegamento tra la stazione di Porta Nuova e la stazione Rebaudengo. Quindi, abbiamo osservato che, nella deliberazione che sembra essere la base di quella che oggi andiamo a votare, non è definito il tracciato della Metropolitana, ma c'è ancora abbastanza incertezza; si tratta dell'acquisizione di uno studio e non della scelta di un tracciato. Per questo motivo, attraverso un emendamento, noi avevamo chiesto lo stralcio di questo passaggio. Devo dire che, forse anche per carenza mia, è con questa proposta di deliberazione che noi stiamo definendo il tracciato della Metropolitana. A me non sembra che questo aspetto sia emerso con l'importanza che merita. Forse, mi sbaglio, però, secondo me, è utile ribadirlo. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola all'Assessore Viano, per il parere della Giunta. VIANO Mario (Assessore) Prima di esprimere il parere della Giunta, devo dare una risposta, che, per mia colpa, ho dimenticato durante la replica. La questione commerciale, per la verità, è stata oggetto - a seguito di un'interlocuzione tra le categorie economiche e le rappresentanze delle categorie commerciali - di un approfondimento tecnico sulla fase in cui è corretto introdurre elementi normativi specifici (L2 non L2, quantità non quantità). Abbiamo stralciato tutti i riferimenti alle quantità e li abbiamo rinviati agli atti successivi. Quindi, è questione aperta; li abbiamo stralciati con proposte di Giunta, come dicevo nell'illustrazione iniziale. Quindi, in senso stretto, l'emendamento si riferisce ad una previsione che è stata stralciata. Questo è un aspetto che attiene al fatto che dobbiamo affrontare questo tema in modo specifico e puntuale in atti che abbiano il carattere non di deliberazione programmatica, ma di atti immediatamente efficaci, almeno in termini di salvaguardia. Invece, la questione dell'annotazione - naturalmente riferisco sulla base di quanto riportato dagli Uffici - attiene al fatto che un emendamento, che, ove accolto, scardini il provvedimento, viene ritenuto tecnicamente incompatibile con la preservazione del provvedimento stesso. Questa è la ragione per cui il parere è sfavorevole - ribadisco che riferisco quanto detto dagli Uffici -; comunque, se volete, possiamo approfondirlo in sede tecnica. Ritornando all'inizio della mia precisazione, vi confermo che, assolutamente, la previsione esplicita dei 25.000 metri quadrati ora non esiste più, né nel testo della deliberazione né nel testo della relazione illustrativa. Invece, riguardo alla questione del tracciato, certamente, quello è un atto con cui si è recepito un approfondimento tecnico, che significa - implicitamente finché si vuole - assunzione dei risultati di quell'approfondimento tecnico. Dopodiché, è il primo atto del Consiglio in cui la questione del tracciato viene esaminata e, quindi, contemplata in modo esplicito. Ne do assolutamente atto. Il parere della Giunta è contrario per le ragioni legate alle considerazioni generali. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli emendamenti dal n. 6 al n. 95: Presenti 31, Favorevoli 2, Contrari 29. L'accorpamento degli emendamenti dal n. 6 al n. 95 è respinto. Per il verbale, il Consigliere Gentile si è sbagliato. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'emendamento n. 17, presentato dall'Assessore Viano, recita: COPPOLA Michele (Vicepresidente) Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 17: Presenti 31, Favorevoli 30, Astenuti 1. L'emendamento n. 17 è approvato. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'emendamento n. 20, presentato dall'Assessore Viano, recita: COPPOLA Michele (Vicepresidente) Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 20: L'emendamento n. 20 è approvato col medesimo esito del precedente. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'emendamento n. 22, presentato dall'Assessore Viano, recita: COPPOLA Michele (Vicepresidente) Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 22: Presenti 31, Favorevoli 30, Astenuti 1. L'emendamento n. 22 è approvato. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'emendamento n. 24, presentato dall'Assessore Viano, recita: COPPOLA Michele (Vicepresidente) Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 24: L'emendamento n. 24 è approvato col medesimo esito del precedente. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'emendamento n. 28, presentato dall'Assessore Viano, recita: COPPOLA Michele (Vicepresidente) Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 28: L'emendamento n. 28 è approvato col medesimo esito. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'emendamento n. 31, presentato dall'Assessore Viano, recita: COPPOLA Michele (Vicepresidente) Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 31: L'emendamento n. 31 è approvato col medesimo esito. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'emendamento n. 32, presentato dall'Assessore Viano, recita: COPPOLA Michele (Vicepresidente) Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 32: L'emendamento n. 32 è approvato col medesimo esito. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'emendamento n. 33, presentato dall'Assessore Viano, recita: COPPOLA Michele (Vicepresidente) Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 33: L'emendamento n. 33 è approvato col medesimo esito. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'emendamento n. 35, presentato dai Consiglieri Cerutti e Gallo Domenico, recita: COPPOLA Michele (Vicepresidente) Il parere della Giunta è favorevole. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 35: L'emendamento n. 35 è approvato col medesimo esito. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'emendamento n. 39, presentato dall'Assessore Viano, recita: COPPOLA Michele (Vicepresidente) Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 39: L'emendamento n. 39 è approvato col medesimo esito. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'emendamento n. 54, presentato dall'Assessore Viano, recita: COPPOLA Michele (Vicepresidente) Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 54: L'emendamento n. 54 è approvato col medesimo esito. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'emendamento n. 58, presentato dall'Assessore Viano, recita: COPPOLA Michele (Vicepresidente) Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 58: L'emendamento n. 58 è approvato col medesimo esito. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'emendamento n. 61, presentato dall'Assessore Viano, recita: COPPOLA Michele (Vicepresidente) Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 61: L'emendamento n. 61 è approvato col medesimo esito. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'emendamento n. 64, presentato dai Consiglieri Cerutti, Cugusi, Grimaldi, Salinas e Gallo Domenico, recita: COPPOLA Michele (Vicepresidente) Il parere della Giunta è favorevole. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 64: L'emendamento n. 64 è approvato col medesimo esito. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'emendamento n. 72, presentato dai Consiglieri Grimaldi, Cerutti, Salinas e Cugusi, recita: COPPOLA Michele (Vicepresidente) Il parere della Giunta è favorevole. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 72: L'emendamento n. 72 è approvato col medesimo esito. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'emendamento n. 74, presentato dall'Assessore Viano, recita: COPPOLA Michele (Vicepresidente) Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 74: L'emendamento n. 74 è approvato col medesimo esito. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'emendamento n. 76, presentato dall'Assessore Viano, recita: Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 76: L'emendamento n. 76 è approvato col medesimo esito. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'emendamento n. 78, presentato dai Consiglieri Cerutti e Gallo Domenico, recita: COPPOLA Michele (Vicepresidente) Il parere della Giunta è favorevole. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 78: L'emendamento n. 78 è approvato col medesimo esito. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'emendamento n. 81, presentato dai Consiglieri Cerutti e Gallo Domenico, recita: COPPOLA Michele (Vicepresidente) Il parere della Giunta è favorevole. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 81: L'emendamento n. 81 è approvato col medesimo esito. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'emendamento n. 86, presentato dall'Assessore Viano, recita: COPPOLA Michele (Vicepresidente) Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 86: L'emendamento n. 86 è approvato col medesimo esito. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'emendamento n. 89, presentato dall'Assessore Viano, recita: COPPOLA Michele (Vicepresidente) Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 89: L'emendamento n. 89 è approvato col medesimo esito. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'emendamento n. 93, presentato dall'Assessore Viano, recita: COPPOLA Michele (Vicepresidente) Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 93: L'emendamento n. 93 è approvato col medesimo esito. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'emendamento n. 96, presentato da …, recita: COPPOLA Michele (Vicepresidente) Qual è il parere della Giunta? VIANO Mario (Assessore) (Intervento fuori microfono). COPPOLA Michele (Vicepresidente) Il parere della Giunta è negativo. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 96: Presenti 32, Favorevoli 2, Contrari 30. L'emendamento n. 96 è respinto. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 97 al n. 102. Gli emendamenti originali, dal n. 97 al n. 102, sono inseriti nel presente verbale all'appendice degli emendamento respinti, codificati sequenzialmente dal n. al n. . Il parere della Giunta è negativo. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli emendamenti dal n. 97 al n. 102: L'accorpamento degli emendamenti dal n. 97 al n. 102 è respinto col medesimo esito. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 103 al n. 111: COPPOLA Michele (Vicepresidente) Il parere della Giunta è favorevole. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli emendamenti dal n. 103 al n. 111: Presenti 31, Favorevoli 30, Astenuti 1. L'accorpamento degli emendamenti dal n. 103 al n. 111 è approvato. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Salinas, per dichiarazione di voto. SALINAS Francesco Nell'esprimere il nostro voto favorevole, dobbiamo ammettere di comprendere le difficoltà del centrodestra su questa proposta politica di amministrazione della maggioranza che governa la Città di Torino. Sono difficoltà giustificabili con il cambio di passo forte che fa l'Amministrazione della Città di Torino nelle politiche per la zona nord, che non è limitato ad una sola area, ma è parte di un progetto strutturale che comprende non solo Urban 3, ma tutti gli interventi contemplati nella mozione. Si tratta di interventi di rigenerazione urbana, di ricucitura del tessuto sociale, di apertura di spazi verdi, spazi sociali, spazi pubblici; questa è la vera proposta del centrosinistra per la zona nord (non una proposta che vive basandosi sulla paura, sulla chiusura e sulla diffidenza per il diverso). La rinascita dei quartieri della zona nord parte da questo. Sottolineiamo l'importanza di un nuovo metodo - ci sia consentito - nell'approccio alle politiche dello sviluppo del territorio (lo diciamo per i Consiglieri che hanno provato a sottolineare questo aspetto - riteniamo erroneamente -), basato sull'ascolto delle proposte dei quartieri, ma direi di più: le proposte dei quartieri basate sull'ascolto delle proposte dei cittadini dell'associazione di quartiere. Un esempio importante è quello dell'aggancio della linea metropolitana alla Statale 11. Abbiamo sentito che la Giunta intende approfondire e fare propria anche la proposta di verificare la possibilità di connettere la linea metropolitana alla zona Pescarito. Questa proposta nasce dalla Circoscrizione e, quindi, dall'Ente territoriale decentrato, ma maggiormente dai cittadini residenti in quella zona. È un metodo importante che noi con la mozione intendiamo corroborare e portare avanti, provando ad introdurre, nel percorso che si apre oggi con la deliberazione di programma, forme sperimentali anche di urbanistica partecipata - possiamo chiamarla in questo modo -, basate sull'ascolto non soltanto degli Enti, ma anche dei cittadini e dei corpi sociali interessati a questa riforma. Sottolineavo un altro aspetto importante. Questa proposta ha dimostrato di sapersi integrare con proposte che noi riteniamo ragionevoli. Riteniamo che la definizione degli indici edificatori nel progetto preliminare sia un segnale importante della capacità di ascoltare e di mettere questo progetto in discussione. Riteniamo, inoltre, che - e questo è un altro elemento che accogliamo con favore - questo progetto si inserisce e dà forza ad una progettualità da lungo tempo elaborata dalla Città di Torino sull'area Manifattura Tabacchi. Questa approvazione consente di avvicinarsi o di dare una spinta in più affinché quell'area abbia un importante servizio sovralocale, di interesse sovra cittadino, che - ribadiamo ancora una volta - deve arrivare all'area Manifattura Tabacchi e deve essere il traino sia della riqualificazione del quartiere sia per quanto riguarda la Linea 2 del trasporto metropolitano. Questo lavoro comincia oggi, non soltanto per la parte degli indici, ma anche per la parte della STU, degli strumenti adottati. Facciamo tesoro delle indicazioni della Giunta, che sono quelle di un lavoro partecipato che coinvolga anche il Consiglio Comunale. Riteniamo che, con queste condizioni, il lavoro che parte con l'approvazione della deliberazione di programma sulla Variante 200 possa portare un importante segnale di rinascita per tutti i quartieri della zona Nord della città. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Giorgis. GIORGIS Andrea Naturalmente, non riprendo alcun aspetto di merito, perché la discussione che si è sviluppata in questi sei mesi in Commissione è avvenuta in maniera davvero molto approfondita. Credo che la pazienza dell'Assessore, la tenacia con la quale ha trovato la precisione nel rispondere ad ogni questione sollevata e, al contempo, la determinazione con la quale il Consiglio Comunale e questa maggioranza hanno condotto questo difficile provvedimento siano la prova di un'Amministrazione che ha ancora molto da dire a questa città. Infatti, al di là di quelli che possono essere stati momenti di difficoltà, sulle questioni che riguardano la Torino non di domani, ma dei prossimi vent'anni e non solo, emergono la passione, la tenuta e la coesione dei Consiglieri che, oggi, si accingono ad approvare questa proposta di deliberazione, che consentono ai cittadini torinesi di guardare a questo governo e a questa Amministrazione con una fiducia che spero riusciremo a corrispondere anche negli anni che ci rimangono per governare questa città. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Cantore. CANTORE Daniele Ho notato che questa Variante ha ricompattato la maggioranza e non può che far piacere. Vi pregherei, però, di guardare soprattutto a casa vostra - mi riferisco ai Consiglieri Grimaldi e Salinas -: vi assicuro che non siamo in difficoltà. È la prima volta, in tre anni, che ne centrate una; non potete adesso festeggiare per tre mesi! Siccome sulla questione GTT ci sono stati problemi, sulla questione IRIDE ed ENÌA ancora problemi, non è che, adesso, per una volta - e vedremo come continua - che ne centrate una, dobbiamo essere noi in difficoltà e voi i protagonisti. Il vostro Sindaco vi direbbe: "Esageruma nen", mi permetto di dirlo anch'io. Prendetela più bassa, perché si è all'inizio di un percorso e vedremo come andrà a finire. Presidente, volevo lasciare a verbale che abbiamo apprezzato molto l'emendamento n. 106, a firma del Consigliere Cerutti, riguardante gli indici, e mi spiace che, per responsabilità mia, non siamo riusciti a votarlo perché eravamo disattenti. L'avremmo votato, quindi voglio almeno lasciarlo detto a verbale, chiedendo scusa per la disattenzione che abbiamo tenuto in Aula. Certamente, questa è una Variante che potrà dimostrarsi importante - vorrei ricordare ai Colleghi che questa è solo una deliberazione programmatica -; noi ci asterremo per il metodo che è stato usato e per alcune perplessità che abbiamo anche espresso in Aula. Ciò che possiamo dire è che verificheremo con puntualità quanto verrà realizzato e come verrà realizzato. Peraltro, mi pare che questo sia un interesse di tutti, perché i dubbi ci sono da parte di tutti. Lo stesso Assessore, rispondendo ad alcune domande, ha sentito il dovere di specificare alcuni passaggi delicati - e lo ringrazio -, tra i quali, metto primo in lista, il rapporto tra il pubblico e privato e il ruolo del pubblico. Riguardo questo aspetto, avremo certamente tempo di verificare. La nostra astensione - ripeto - è un voto nei confronti del metodo e dell'accelerazione, non certo del merito, perché, di fronte ad una Variante che, comunque, inizia il percorso della Metropolitana per la penetrazione nord-sud della città ed una riqualificazione urbana, un voto contrario non avrebbe senso. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Ravello. RAVELLO Roberto Sergio Per la stessa ragione per cui ho rinunciato all'intervento durante il dibattito, cioè per una fastidiosissima tosse che si aggiunge ad altri fastidi di campagna elettorale, avrei preferito non intervenire. Voglio, però, rispondere a qualche sollecitazione e, in particolare, a chi evidentemente oggi ha un po' sbracato con la retorica, perché, in politica, tutti noi ne facciamo ampio ricorso, ma a volte si esonda. Da una sinistra "nazional-collinare", come quella torinese, ne ho sentite dire molte, ma mi mancava ancora il concetto di urbanistica partecipata, così come quello di green economy, tanto sollecitato dal Consigliere Grimaldi (non so se ripreso da Al Gore o viceversa e, successivamente - come mi viene suggerito -, da Obama). Non so onestamente come possa venire applicato in questa città, ma credo che voi possiate chiederlo all'Assessore Mangone, che, ora, si deve dedicare ad altre questioni, ma che, fino a poco tempo fa, evidentemente, ha dimostrato di conoscerlo bene e di averlo saputo fare proprio. A chi ha approfittato di quest'occasione per accusare il centrodestra (ricordo che con l'allontanamento in questa porzione di territorio dell'UDC, il centro non si è allontanato dalla destra, ma il centro rimane, ci sono diverse Democrazie Cristiane che ci sostengono nel variegato mondo del centrismo italiano) di avere rappresentato con la posizione espressa quest'oggi - tra l'altro, per l'ennesima volta - un freno allo sviluppo (pensando da che pulpito), vorrei solo ricordare un paio di passaggi, che il Sindaco conoscerà molto meglio di me. Il primo è quello che ha visto la destra torinese permettere, con i propri voti, l'approvazione della deliberazione con la quale, finalmente, si decise, dopo tanti anni, la costruzione della Metropolitana - lei non era ancora stato eletto Sindaco -. Vorrei ricordare che solo grazie ai voti del centrodestra questa città, finalmente, vedrà il primo vero grattacielo; vorrei ricordare che anche grazie ai voti del centrodestra il provvedimento riguardante la ricostruzione dello Stadio Delle Alpi è stato approvato; insomma, vorrei ricordare che, se ci sono argomenti sui quali la sinistra si è spaccata, sono proprio quelli dove si sono concentrate e confrontate visioni diverse di uno sviluppo di città. Il centrodestra non si è mai sottratto ad una scommessa; il centrodestra si pone dei dubbi, che sono oltremodo legittimi e giustificati quando i provvedimenti vengono dipinti per qualcosa che non sono e quando dietro alla Variante 200 (è la duecentesima variante, sarebbe il caso di interrogarsi su quanto sia opportuno e urgente rimettere mano definitivamente ad un Piano Regolatore ormai superato) si caricano aspettative e promesse, che altro non sono che promesse elettorali che nessuno saprà mantenere. Avete la possibilità di fare giorno dopo giorno la riqualificazione vera e propria del territorio; non avete bisogno di riqualificare la zona Nord di Torino attraverso un provvedimento, che comporterà, ovviamente, speculazioni e disagi per gli stessi interventi infrastrutturali che andranno calati su quel territorio. Avete bisogno semplicemente di capire che potete costruire una città migliore giorno per giorno, con gli strumenti che avete a disposizione. La sicurezza e la qualità della vita sono aspetti che voi non avete tenuto in alta considerazione; mi permetto di dire che proprio non lo avete fatto, fino a quando non vi siete trovati, oggi, con le spalle al muro di fronte al rischio di perdere un dominio della sinistra nella Provincia di Torino. L'accelerazione, sulla quale dite di esservi ricompattati (ma, in realtà, sappiamo benissimo che non è così) con questo provvedimento, è qualcosa che non arriverà, e il fallimento del progetto che il Sindaco Chiamparino ha proposto a questa città è semplicemente rimandato. Lei ha caricato questa Variante e questa deliberazione di… Quanto tempo ho, Presidente? COPPOLA Michele (Vicepresidente) Fino a cinque minuti. RAVELLO Roberto Sergio Li ho appena superati. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Consigliere Ravello, non le ho tolto la parola; le ricordavo soltanto che il tempo scorre. RAVELLO Roberto Sergio Ma lei mi batte il tempo, Presidente. È la prima volta che intervengo nella discussione su questa deliberazione. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Non è colpa mia; non sono stato io ad impedirle di intervenire prima. RAVELLO Roberto Sergio No, ci mancherebbe, però tanti Consiglieri prima di me hanno parlato a sproposito. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Non entro mai nel merito. RAVELLO Roberto Sergio Mi aspetto un briciolo di tolleranza da chi - come lei - dimostra di saper presiedere e tenere i lavori in quest'Aula in maniera così puntuale. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La ringrazio. RAVELLO Roberto Sergio Termino, Presidente, così smetto di tediarla, ribadendo un concetto. Voi avete finalmente scoperto le carte; in questi giorni, qualcuno ha gettato via la maschera. Finalmente, in questa Sala si gioca a carte scoperte, ma vi invito solo a non illudervi, perché quel fallimento - di cui parlavo prima di essere interrotto - è semplicemente rimandato; anzi, siamo curiosi di vedere a che cosa si appiglierà il Sindaco in occasione della prossima crisi, che non tarderà ad arrivare. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Gallo Domenico. GALLO Domenico Intervengo brevemente per dire che, a differenza del Consigliere Ravello, ritengo che questo sia un atto dovuto nei confronti di una parte di città, quella più sacrificata, per la quale si aprono serie prospettive di riqualificazione. Voglio ribadire - come ho detto nell'intervento - che la città non dovrà subire, ma dovrà adottare linee per il suo sviluppo urbanistico, soprattutto per quanto riguarda la qualità degli interventi. Infine, a differenza di quanto sosteneva il Consigliere Silvestrini, credo che sia l'occasione per affrontare il problema della casa per centinaia di famiglie; è un'occasione da non perdere, visto che oggi le condizioni del mercato sottraggono a tante famiglie il diritto ad avere una casa. Credo che su questo terreno dovremmo monitorare e far sì che questo diventi un punto dell'accordo con gli imprenditori che manifesteranno interesse rispetto a questa operazione. Ci sono tutti gli ingredienti per votare a favore di questa proposta di deliberazione. Ritengo che abbiamo fatto un buon lavoro; è un'occasione importante per la Città. Speriamo che i cittadini di quella parte di città, fino ad oggi più sacrificata, abbiano finalmente la soluzione ai tanti problemi, tra cui il degrado e il disagio sociale che li ha visti per tanti anni costretti ad una certa condizione, dove la qualità della vita francamente è esistita poco. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Ferraris. FERRARIS Giovanni Maria Questa è un'occasione importante per lo sviluppo di questa città - come qualcuno ha ricordato -, almeno per i prossimi vent'anni. Noi abbiamo il dovere di intervenire in questo modo. Ringrazio per questo avvio che c'è stato - forse, un po' in salita -, ma è anche importante salire (come all'Assessore piace fare in montagna). Credo che la prospettiva dello sviluppo dell'area metropolitana si giochi con questa Variante, quindi noi approveremo assolutamente questo provvedimento. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Petrarulo. PETRARULO Raffaele Come Italia dei Valori siamo già intervenuti sulla proposta di deliberazione, dichiarando che siamo a favore di questa Variante. Intervengo, quindi, solo per ribadire due accenni all'Assessore Viano. Spero che questa Variante venga seguita passo passo per non perdere altro tempo, perché io sono un po' più ottimista del Consigliere Ferraris: penso che non servano vent'anni per poterla portare a termine, spero molto meno, soprattutto per la parte nord-est di Torino. Rinnovo, non per plagio, ma per giusta considerazione, il plauso al Sindaco Chiamparino, che aveva promesso di riuscire a fare approvare questo provvedimento prima della fine di giugno, quindi non prima del ballottaggio - combinazione concomitante -. Sicuramente, questo significa che le forze politiche che voteranno a favore di questa Variante dimostreranno di avere interesse per la zona Nord-Est di Torino. Le forze politiche che, purtroppo, non voteranno a favore di questo provvedimento dimostreranno di non avere quell'interesse precipuo per quella parte di Torino per la quale si parla tanto di sicurezza e di riqualificazione; purtroppo, quando andiamo a cercare, come centrosinistra coeso, una riqualificazione su quel territorio, ci troviamo delle forze politiche di opposizione, in questo Consiglio Comunale o anche in altre sedi, che non votano. Quindi, Italia dei Valori, con questo voto favorevole, vuole dare un buon augurio al Sindaco, affinché segua, insieme all'Assessore, il corso veloce di questa Variante 200. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Carossa. CAROSSA Mario Intervengo solamente per ribadire che il Gruppo Lega Nord non parteciperà al voto, e spiego brevemente il motivo. Non siamo assolutamente d'accordo nel metodo di come è stata portata avanti questa deliberazione e nell'accelerazione che lei ha fortemente voluto; è un suo diritto, la sua maggioranza, dopo un primo momento di sbandamento - d'altronde lei non c'era (era impegnato in una questione istituzionale di alto livello) - si è lasciata andare, ma poi lei, giustamente, l'ha subito ripresa, quindi non entro più nel merito di questo. Stasera ho sentito veramente dei paroloni, che, stranamente, come cittadino torinese, avevo già sentito quando lanciavate le varie Spine: era il momento che la città sarebbe cambiata; era il momento che la città avrebbe avuto una rivoluzione. Erano stati utilizzati termini eccezionali, quasi come quelli di stasera. È vero, la città è cambiata, ma, secondo me, in peggio; c'è stata una colata di cemento che nessuno ha il coraggio di ammettere, soprattutto gli amici della sinistra radicale (a qualcuno questa definizione non piace, ma mi adeguo a come li chiamano i giornalisti), o gli inesistenti Verdi. C'è stata una colata di cemento e ci sarà di nuovo. Ricordo solamente agli ex comunisti, tipo il Consigliere Gallo Domenico, che questa città non ha bisogno di nuovi alloggi da vendere, ma ha bisogno di alloggi per la popolazione che soffre e che non ce la fa ad andare avanti! È di questo che ha bisogno, e non sicuramente… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Lei vada in giro a vedere i cartelli "Vendesi". Vi siete dimenticati tutto ciò! La città non ha bisogno di questo. Questa operazione, fatta in questa maniera (perché non entro nel discorso che non abbia una sua validità), sicuramente non porta, quanto meno in tempi brevi o medio brevi, ad una riqualificazione di quella zona. Sicuramente, porta ad una speculazione molto forte - questo sì - a brevissimo tempo. Ci ritroveremo, cari amici, e ne discuteremo quando e dove vedrete quella riqualificazione. Quindi, non credendo in voi e non credendo in chi ha guidato malamente questa città negli ultimi quindici anni, noi non partecipiamo a questo voto, perché bisogna dare un segnale forte per cercare di impedire che continuiate a fare scempio della nostra città. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di deliberazione così emendata: Presenti 34, Favorevoli 30, Astenuti 4. La proposta di deliberazione è approvata. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Pongo in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento: L'immediata eseguibilità è concessa col medesimo esito. |