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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Giugno 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 20
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2008-09659
VARIANTE N. 200 AL P.R.G. VIGENTE "LINEA 2 METROPOLITANA E QUADRANTE NORD-EST DI TORINO" - APPROVAZIONE DOCUMENTO PROGRAMMATICO DELLA VARIANTE STRUTTURALE AI SENSI DELLA LEGGE REGIONALE N. 1/2007.
Interventi

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Riprendiamo l'esame congiunto della proposta di deliberazione n. mecc.
200809659/09, presentata dalla Giunta Comunale in data 30 dicembre 2008, avente
per oggetto:
"Variante n. 200 al PRG vigente 'Linea 2 metropolitana e quadrante nord-est di
Torino' - Approvazione documento programmatico della variante strutturale ai sensi
della Legge Regionale n. 1/2007"
e della proposta di mozione n. mecc. 200903786/02, presentata dai Consiglieri
Cerutti ed altri in data 15 giugno 2009, avente per oggetto:
"Collegata deliberazione mecc. 200809659/09 avente per oggetto: 'Variante n. 200
al PRG vigente 'Linea 2 metropolitana e quadrante nord-est di Torino' -
Approvazione documento programmatico della variante strutturale ai sensi della
Legge Regionale n. 1/2007'".

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Zanolini.

ZANOLINI Carlo
Con questa Variante si applica un metodo per riqualificare in modo determinante
un'area della città.
Qualcuno della destra ha criticato questo metodo, nel senso che si è detto: svendete
una parte della città per ottenere i vostri scopi. Ebbene, questo è proprio il senso del
federalismo, che vuol dire: "Arrangiatevi, che ognuno gestisca le proprie cose nel
proprio territorio".
Questo diventa uno strumento indispensabile, purtroppo, per poter ottenere risultati
di tipo urbanistico e di riqualificazione. Si vende il proprio terreno per poter
migliorare la situazione della città. Questo è un metodo che può essere criticato o
meno, comunque è un metodo da cui non ci si può astenere, vista la situazione del
federalismo per cui lo Stato centrale è sempre meno disponibile nei confronti delle
città per il raggiungimento dei grandi progetti.
Dalle dichiarazioni dell'Assessore, sia in Commissione che in Aula, ho preso atto
che questa Variante non ha una valenza prescrittiva, cogente, ma puramente
illustrativa della morfologia dell'intervento. Questo mi rende abbastanza tranquillo,
in quanto non si vota un pacchetto predeterminato, ma semplicemente una linea di
indirizzo che dobbiamo approvare, perché la definizione del progetto sarà successiva.
Vorrei lasciare a verbale queste mie dichiarazioni, perché, come hanno fatto rilevare
alcuni Consiglieri, in particolare Levi-Montalcini e Gallo, è molto importante che si
faccia attenzione alla qualità dell'intervento.
A noi interessa poco la quantità, perché ci sono interventi urbanistici di grossa
quantità, ma anche di rilevante qualità, che suppliscono a questo eccesso di quantità.
Quindi se gli interventi saranno belli, di grossa qualità, la quantità passerà in secondo
piano.
Dando voce ai molti ambientalisti che sono intervenuti su questo tema, ritengo si
debba fare molta attenzione al bello, a come verrà costruito. Vorrei anche, con l'aiuto
sia dello Stato che della Regione (molto sensibile a questi temi), che si faccia
qualcosa di più sul risparmio energetico e sul modo di costruire.
Come ho detto in Commissione, ci piacerebbe venisse postulato un intervento simile
a CasaClima di Bolzano. Non ci bastano le regole normali, attualmente promulgate
dalla Regione; vorremmo qualcosa di più: vorremmo che un progetto come quello di
CasaClima a Bolzano venisse introdotto nel futuro in questa progettazione, quindi
andare oltre il minimo necessario di progettazione di risparmio energetico, anche dal
punto di vista dell'idea. Ad esempio, le case col verde verticale. Vorrei citare un
progetto molto interessante che proprio in questi giorni sta partendo a Torino, nella
zona di Torino Esposizioni, in cui si dà atto ad un'idea molto interessante di
progettazione architettonica di un quartiere, di un isolato in cui sono presenti tetti
verdi, risparmio energetico e costruzioni molto interessanti dal punto di vista
architettonico.
Vorrei che queste idee interessanti dal punto di vista architettonico venissero poi
applicate anche in questa zona che deve essere riqualificata.
Sono molto d'accordo anche con il Consigliere Lo Russo che dice che la sicurezza è
figlia del benessere, dell'abitare bene, dello stare bene assieme, dell'avere bei
quartieri. Si tratta di politiche di sicurezza integrata.
In questa ottica, agisce anche il nostro piano regolatore sociale, per cui ribadisco le
parole di un illustre giornalista, Alain Elkann, che sottolinea come si possano
risolvere molti problemi seguendo il concetto della bellezza, che ci salverà dal
degrado, dall'insicurezza e dalla delinquenza. In un quartiere bello, in un intervento
urbanistico bello, con una morfologia adeguata, ci saranno sicuramente cittadini che
vivranno meglio, quindi ci sarà una economia migliore, una sicurezza migliore e una
vivibilità migliore.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Cassiani.

CASSIANI Luca
Intervengo per portare un contributo alla discussione, in particolare per quanto
riguarda la mozione di accompagnamento che tutta la maggioranza ha presentato.
Alcuni interventi, in particolare quello del Consigliere Cerutti, hanno sottolineato,
innanzitutto, che tutta la maggioranza condivide questo documento programmatico e
gli aspetti straordinari di questa Variante: innanzitutto, il fatto che si punti a
edificazioni, a qualità delle opere e servizi in un rapporto che non sarà più
sicuramente (come è avvenuto forse in qualche occasione del passato) disattento
nelle grandi trasformazioni, nelle grandi convenzioni edilizie, ma più attento alla
qualità delle opere, anche dal punto di vista estetico.
Le vicende riguardanti le ecotecnologie: qualcuno lo ha detto adesso, l'Assessore lo
ha ribadito più di una volta in Commissione, ci sarà un'attenzione particolare a
questo tema. Noi lo abbiamo sottolineato nella mozione, anche in accordo con le
risultanze del lavoro fatto in Commissione.
Sottolineerei ancora che un grande parco collegherà la città, quindi mettere in
comunicazione il Parco della Colletta con la zona Rebaudengo, il Parco del Meisino,
per 1.300.000 metri quadri di verde, credo sia, dal punto di vista anche del
collegamento e della fruibilità, un'operazione di grandissima importanza. Come
dicevo, il Consigliere Genisio ha sollecitato un intervento importante per i servizi di
quartiere, quindi dobbiamo pensare agli interventi guardando ai servizi, alle fasce di
età interessate e, soprattutto, a tutte le utenze pubbliche che andranno a collocarsi in
quei territori.
Un'altra delle importanti novità che vogliamo sottolineare è il collegamento tra la
nuova sede della Facoltà di SUISM con le altre sedi universitarie, quindi per quanto
riguarda i collegamenti è importantissimo che si tenga in considerazione il fatto che
quella sede universitaria sarà in rete con tutte le altre; come noi sottolineiamo, e
come è stato detto anche in Commissione, andrà fatto un ragionamento soprattutto
riguardante l'edilizia residenziale pubblica e convenzionata, operando quel mix
sociale che vogliamo e crediamo di dover perseguire, che non sempre siamo riusciti a
combinare alla perfezione nel passato, ma che credo, con l'esperienza di questi anni,
si possa riuscire ad organizzare puntualmente.
Sostanzialmente, il mio intervento è per sollecitare il voto da parte di tutto il
Consiglio, in particolare da parte della maggioranza, di questa mozione che raccoglie
un po' tutti i nostri auspici, la volontà di arrivare a un risultato fondamentale per una
zona importante della nostra città che, a differenza di altre, non è stata toccata dalle
grandi trasformazioni degli anni passati e che, giustamente, in questa occasione viene
presa come punto di riferimento fondamentale per lo sviluppo urbanistico,
territoriale, ambientale, di insediamento anche sociale per la nostra città.
Nel ringraziare per il lavoro svolto i Consiglieri della II Commissione, l'Assessore e
coloro che si sono occupati della stesura della mozione, spero che venga apprezzato
il lavoro e lo sforzo effettuati.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Petrarulo.

PETRARULO Raffaele
Penso che oggi andiamo a suggellare un capitolo in questo Consiglio Comunale e
non solo per quanto riguarda l'importante Variante 200, ma per quanto riguarda sia il
nord-est che la parte sud di Torino.
Questa Variante è stata travagliata, Presidente, però è stata fortemente voluta dal
Sindaco Chiamparino e dall'Italia dei Valori, in primis. Spesso ci siamo ritrovati con
il Sindaco in Regio Parco e Borgata Aurora e abbiamo avuto contatti con molti
cittadini di queste zone. Il Sindaco sa benissimo che in quella zona la Variante 200 è
stata una promessa fatta e oggi viene mantenuta, perché in quella zona non si poteva
derogare.
È stato fatto tutto il possibile per concertare il progetto con le associazioni, gli ordini
professionali, i cittadini e con le Circoscrizioni. Prova ne è l'audizione del 27 maggio
di Finpiemonte della Presidente della II Commissione, per il progetto di fattibilità,
quindi per il futuro, e dei Presidenti delle Circoscrizioni 5 e 6 il 28 maggio.
Il tutto è stato poi ratificato con un Consiglio di Circoscrizione il 4 giugno 2009 che
ha visto passare questa deliberazione soltanto con i voti del centrosinistra, significa
che tutta la destra non ha espresso un parere. È un segnale che in quella zona si parla
tanto di sicurezza, legalità e via discorrendo, ma poi quando ci sono da fare
importanti azioni, oltre 10 Consiglieri non si presentano al voto in Aula, e quindi
disattendono la vera riqualificazione di una zona.
Questo è un segnale politico che indirizzo alla Lega, al PdL e agli altri affinché
riflettano. Poi, un discorso è votare no o astenersi, un altro è essere in Aula e non
votare proprio.
I cittadini devono sapere queste cose, oggi le sanno e partiamo con un discorso in cui
entriamo nel merito della deliberazione. Ma questo è importantissimo, perché molte
volte si parla di sicurezza e, alla fine, si fanno leggi totali e contrarie. Quindi
intercettazioni, sicurezza, legalità ne sono la prova. Per quanto riguarda la
deliberazione stessa, Assessore Viano, ho visto da parte sua un impegno che è partito
dagli anni addietro ed è arrivato ad oggi, mantenendo quanto non siamo riusciti a fare
in altri casi. Non tanto la Linea 2 di metropolitana, ma tutto il tessuto che si va a
ricollocare intorno al trincerone, quindi Via Gottardo e Piazza Rebaudengo e, poi,
Corso Regio Parco.
Assessore Viano, lei ricorderà che abbiamo avuto diversi incontri quando ero
Consigliere di Circoscrizione per quanto riguarda quell'area universitaria, l'ex
Manifattura Tabacchi e la ex FIMIT, dove la sfortuna degli eventi, la crisi
congetturale, hanno fatto sì che fosse lasciato a metà quel progetto, quindi soltanto
con il Centro Immatricolazioni, con i nuovi uffici commerciali e gli uffici della
SUISM, ma lasciando momentaneamente (lo dico in questa Aula, affinché chi vuole
intendere, intenda) le palestre a Leinì. Infatti, il progetto che viene fatto sulla
Variante circa lo spostamento della SUISM a Leinì, quindi portando in quella zona
un polo universitario di prima eccellenza, di riqualificazione (come già promesso da
tanti anni), non può essere ulteriormente derogato, è parte integrante di questa
deliberazione. L'ho letta, gliene do atto. Il nostro voto non è sicuramente
condizionato, ma collegato.
Un altro discorso importante, per il quale è stato fondamentale parlare con il
territorio, è la biforcazione della Linea 2 verso Barca e Bertolla, con l'attestazione di
parcheggio a Pescarito. È giusto prevedere in chiave futura l'asset della Torino nord-
est. A volte, infatti, è importante fare autocritica, che non vuol dire aver sbagliato,
perché alcuni parcheggi di interscambio non hanno avuto quella funzionalità per la
quale sono stati creati.
Quindi, se è vero che si potranno avere dei finanziamenti, se è vero che potremo
avere dagli oneri di urbanizzazione quelle somme necessarie per poter partire con il
primo lotto che riguarda il tratto da Piazza Rebaudengo a Corso Vittorio Emanuele,
potrebbero magari arrivare fondi da parte dello Stato, e quindi i Colleghi del
centrodestra possono far arrivare quei finanziamenti che sono obbligatori per quella
zona. Infatti, forse non tutti sanno che la maggior parte dei cittadini di quelle zone
hanno votato centrodestra, e quindi i politici del centrodestra qui presenti non
possono dire che in quella zona non vogliono fare questi investimenti.
Il Consigliere Levi-Montalcini diceva che vedremo questo primo lotto fra 20-30
anni; io penso, invece, che la prima parte la vedremo fra cinque anni. Questo è un
dato di fatto. Abbiamo una concertazione che non può essere derogata ad anni a
venire senza sicurezza estrema.
La biforcazione che si stava poc'anzi dicendo, quindi quella verso Barca e Bertolla,
ha un duplice miglioramento e un duplice obiettivo, che è quello che stiamo
perseguendo, cioè di un minor carico ambientale sul territorio. Avremo, quindi, un
minor attraversamento in quell'area nord-est.
Quindi, se la politica che stiamo perseguendo, per la quale anche il Sindaco è molto
attento, è quella anche di una politica ambientale, a cui miriamo insieme come PD e
Italia dei Valori, avendo questa linea comune di indirizzo, deve essere raggiunta con
atti concreti.
I fatti concreti sono questi: attestare i parcheggi all'esterno delle confluenze, in modo
da far diminuire l'inquinamento, che sta attanagliando molte città del Nord Italia.
L'eventuale Linea 2, quindi verso Barca e Bertolla, oltre che portare tutta la zona
nord a monte di Torino, può portare sicuramente un minor carico di veicoli che
attraversano la città stessa.
Assessore Viano, è importante recepire le osservazioni quando danno uno spunto
migliorativo all'interno del tessuto sul quale si opera.
L'emendamento n. 86 di Giunta riguarda il centro commerciale che dovrà sorgere in
fondo a Via Pacini, di circa 25.000 metri quadri. Di fronte ad osservazioni fatte dai
tessuti artigianali di quella zona, dal commercio che insiste su quelle zone limitrofe,
c'è stato un cambio di indirizzo momentaneo per vedere e concertare cosa si può fare
in quel centro commerciale.
Questa è una politica seria, che solo il centrosinistra riesce a fare oggi su quel
territorio. Quando la cittadinanza reclama, non si risponde con proclami o con
manifestazioni sulle piazze per la sicurezza, quando poi non si danno le forze
dell'ordine. Di fronte al commercio, entriamo in questa maniera e lo facciamo con un
fatto concreto, con un emendamento di Giunta, per favorire i cittadini, i
commercianti e gli artigiani.
Bisogna darne atto al Sindaco Chiamparino, naturalmente, che ha operato bene, non
ha operato male come qualcuno vuol far credere, oppure qualcuno pensa che siamo
tutti in campagna elettorale a prendere in giro la gente. La campagna elettorale è
giusto farla, è giusto promettere, ma, come ho detto molte volte, le promesse vanno
mantenute; quelle non mantenute portano discredito sia a chi le ha fatte sia a chi
appoggia il candidato.
Vorrei aggiungere una cosa che dovevo dire all'inizio: con questo grandissimo
investimento, la zona nord di Torino vede restituito quanto non ha avuto in tanti anni,
non perché qualcuno non ha voluto farlo, ma perché molte volte le concertazioni tra i
vari tagli sociali, tra quelli che richiedevano, tra le mancanze di fondi, tra una non
univocità di indirizzo, hanno portato a dirottare alcune opere su altre Circoscrizioni.
Le Olimpiadi, come voi ben sapete, hanno portato poco o niente sull'area nord di
Torino. Però non siamo così settoriali da dire da una parte sì e dall'altra no; siamo
contenti che nel momento in cui il Sindaco, la nostra Città di Torino si è resa conto
che sulla zona nord-est è stato fatto di meno che altrove, si è deciso di rivolgere a
quella parte di Torino quell'impegno e quella promessa che aveva fatto e per la quale
bisogna dargliene atto e bisogna anche dare un riconoscimento che è oggettivo, non
solo di propaganda. Chiudo il mio intervento, senza anticipare la dichiarazione di
voto che sapete benissimo essere positiva per questa Variante 200, per questi motivi,
per queste variazioni, per questo territorio, perché dobbiamo andare ancora avanti.
Ritengo solo che ci sia un problema, che riguarda il punto di pagina 5, quando si
parla della STU, che dovrebbe essere promossa dalla Città di Torino con l'eventuale
partecipazione della Provincia di Torino e della Regione. Direi che questa eventualità
deve essere quasi una sicurezza, poiché se abbiamo 15 chilometri della Linea 2
metropolitana in Torino e 5 nella Provincia, bisogna che ci sia questo
riconoscimento.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Silvestrini.

SILVESTRINI Maria Teresa
Gli emendamenti che avevamo proposto a questa deliberazione, che approva il
documento programmatico della Variante 200, si proponevano di affermare la
necessità di intervenire sia a livello locale, sia a livello cittadino e metropolitano per
dotare di servizi indispensabili il territorio e per affrontare i nodi ancora irrisolti della
trasformazione che il territorio stesso ha subìto, in quanto è stato abbandonato, o lo
sarà per via delle mutazioni del sistema industriale su cui si era basato lo sviluppo
urbano nel secolo scorso.
Quindi, riteniamo di rilevanza strategica i contenuti della Variante 200, e proprio per
questo desideravamo dare un contributo in termini di chiarezza e di puntuale analisi
sulla strategia territoriale e sulla programmazione degli interventi, anche in sintonia
con le preoccupazioni e le condizioni espresse dalla Circoscrizione 6 nella
deliberazione di espressione di parere del 4 giugno, che abbiamo avuto.
Sia le vicende preliminari che le scelte del documento programmatico presentano
alcuni aspetti di criticità che in questo intervento vogliamo mettere in evidenza, come
già fatto con gli emendamenti. Intanto, l'incipit della deliberazione cita il documento
"Indirizzi di politica urbanistica", prodotto dall'Assessore Viano nell'estate 2008, un
documento che non è mai stato presentato né discusso, né tanto meno approvato dal
Consiglio Comunale, quindi, per noi è difficile considerarlo come un dato acquisito.
In secondo luogo, il documento programmatico si discosta dalla Legge Regionale 1
del 2007, che dispone che i documenti programmatici debbano esplicitare le finalità e
gli oggetti generati dalla variante strutturale, demandando alle fasi successive (cioè
alla conferenza di pianificazione, progetto preliminare e progetto definitivo) gli
ulteriori approfondimenti. Mentre in questa Variante, così come nella relazione
illustrativa, ci sono molti aspetti che delineano trasformazioni, incrementi di quantità
edilizie relative e che propongono anche le anticipazioni; in particolare, quelle che
ricadono sulle aree di importanza strategica del trincerone e dello Scalo Vanchiglia,
di Gondrand e di Spina 4. Questo, quindi, ci sembra un aspetto di maggiore criticità
del documento, perché mi permetto di leggere la Legge Regionale, che all'articolo 31
ter, comma 2, recita: "Il Consiglio Comunale approva un documento programmatico
che esplicita le finalità e gli oggetti generali della variante strutturale" e al comma 5
dice poi: "Il Sindaco o suo delegato, contestualmente alla pubblicazione del
documento programmatico, convoca la conferenza di pianificazione...".
Riteniamo che sia tutto troppo dettagliato, a differenza di quanto diceva il
Consigliere Ventriglia, che voleva, invece, sapere tutto quanto sarebbe successo.
Allora, il primo aspetto che abbiamo già illustrato in Commissione è che, secondo
noi, la Linea 2 della metropolitana deve essere costruita e gestita con fondi pubblici.
La Linea 1 è stata finanziata per il 60% dallo Stato e il 40% da Regione, Provincia e
dai Comuni di Torino, Collegno e Rivoli.
Come ha già detto anche il Consigliere Gallo, il Governo italiano deve cofinanziare
questa opera, che è una infrastruttura di interesse nazionale. Le risorse del Governo
non mancano in assoluto, naturalmente si tratta di una scelta politica. Proprio questa
mattina nella Commissione Italia 150 è stato detto che per l'Expo 2015 il Governo ha
già stanziato 1.391 milioni di Euro, che sarebbero praticamente due lotti della nostra
metropolitana. Vorremmo che l'Amministrazione torinese facesse lobby con gli altri
Enti territoriali interessati, quindi con i Comuni dell'area nord, Provincia e Regione,
per fare pressioni sul Governo e finanziare la metropolitana, che deve essere
pubblica.
Nella deliberazione c'è anche un riferimento dell'Assessore Viano sulla richiesta di
finanziamento statale, di cui teniamo conto.
Per quanto riguarda il trincerone, questo è abbandonato da anni, è oggetto di causa di
degrado del quartiere, perché è diventato ricettacolo di immondizia e separa
artificialmente il tessuto urbano, che va assolutamente ricucito con grande attenzione
e grande cura; sono anche andata a vedermelo di persona. Il trincerone rappresenta
anche una grande risorsa, perché, essendo un profondo scavo a cielo aperto su un
tracciato che collega la futura Stazione Rebaudengo del Passante Ferroviario con
l'Ospedale San Giovanni Bosco, la Manifattura Tabacchi (che, come sappiamo, è la
prossima sede del Campus) e il Cimitero Monumentale, dirigendosi verso il centro
città, fornisce l'opportunità di realizzare una linea metropolitana con costi di scavo
decisamente ridotti.
Siamo concordi con il progetto: riteniamo che il trincerone vada chiuso, vada
realizzata la metropolitana ma con risorse pubbliche. Sugli aspetti trasportistici della
deliberazione, siamo abbastanza d'accordo con quanto scritto dall'Assessore, anche
se introdotto come possibilità, cioè che si sostituisca il prolungamento della Statale
11, che da Chivasso passa per San Mauro e va a Pescarito, pensando, invece, ad un
prolungamento della Linea 2 della metropolitana con capolinea all'autoporto
Pescarito realizzando il cosiddetto Movicentro.
Bisognerebbe che la Città sentisse i Comuni a confine nord-est, quindi San Mauro e
Settimo, e magari firmare (come è stato fatto per la parte a sud) un protocollo di
intesa tra la Agenzia per la Mobilità Metropolitana, la Regione, la Provincia e i
Comuni interessati.
Quindi, pensiamo che su questo si possa essere ancora in tempo e esprimiamo
soddisfazione per l'emendamento dell'Assessore Viano, che accoglie, anche se in
linea molto generale, le nostre indicazioni.
Per gli stessi motivi, riteniamo che anche nella costruenda Stazione Rebaudengo
Fossata non debba essere collocato alcun parcheggio di interscambio a raso e che lo
studio di Finpiemonte prevede 1.600 posti auto su una superficie di 40.000 metri
quadri, da ricavarsi un po' a scapito del Parco Sempione.
La nuova stazione di superficie fatta dalla Città di Torino (non si sa con che risorse)
è ancora priva di conformità urbanistica, perché il Piano Regolatore prevedeva una
semplice fermata sotterranea. Secondo noi, per la penetrazione automobilistica da
nord, deve essere opportunamente rilanciato il parcheggio che adesso è fortemente
sottoutilizzato a fianco della Stazione Stura del Passante Ferroviario e del capolinea
del tram 4. Vedo che l'Assessore sorride, non so cosa pensa di questo discorso.
Un altro aspetto che avevamo rilevato come critico è la realizzazione in ipogeo dello
scalo tecnico per la Linea 2 sotto il parco lineare. A parte che ci lascia molto
perplessi la riduzione del vincolo cimiteriale, però il discorso di usare il sottosuolo
per non sprecare terreno edificabile, ci sollecita delle domande: quali sono i costi per
realizzare uno scavo così vasto, che andrebbe comunque coperto con un solettone?
Chi paga questi costi? Come realizzare un parco con degli alberi ad alto fusto su uno
spessore di terra di pochi metri sul cemento? Noi invece proponevamo che lo Scalo
Vanchiglia fosse utilizzato per questo scalo tecnico, che avrebbe in tal modo dei costi
decisamente inferiori e un impatto anche più leggero di un centro commerciale.
Poi, ci lascia perplessi il fatto di far generare i diritti edificatori dal parco, che
atterreranno sulle ZUT circostanti e che, di fatto, aumentano gli indici di edificabilità
delle stesse. Sono questi i motivi per i quali anche altri Consiglieri hanno avuto
l'impressione che per fare cassa si venda il territorio.
Abbiamo anche una preoccupazione relativa ai tempi di realizzazione degli edifici e
dei servizi, come espresso anche dalla Circoscrizione 6, anche perché le realizzazioni
della Spina 3 e della Spina 4 hanno visto ritardi nell'esecuzione delle opere di
urbanizzazione, che ancora adesso devono essere terminate. Le convenzioni con le
imprese costruttrici devono essere più rigorose, per impedire che si realizzi una
situazione come quella capitata a Spina 3 e Spina 4: un atteggiamento rigoroso che
deve tutelare la collettività e imporre la contestualità della realizzazione delle
infrastrutture e dei servizi con la realizzazione degli edifici.
Questa è anche una delle condizioni richiamate dalla Circoscrizione 6, di cui però
negli emendamenti dell'Assessore non abbiamo avuto poi riscontro.
Cercando di capire un po' com'erano andate le vicende, ho scoperto, ad esempio, che
la Scuola per l'Infanzia di Via Banfo, nell'area INCET, è un finanziamento che sta
slittando dal 2006 ad oggi, e ancora non si vede il cantiere. Dato che c'è una
previsione enorme di aumento di carico antropico, in un'area già carente di servizi
pubblici di base, ci dobbiamo chiedere come vogliamo far vivere i nostri cittadini e
se possano bastare i centri commerciali già esistenti.
Sostanzialmente, siamo favorevoli al fatto che venga riqualificata l'area, lo Scalo
Vanchiglia e il suo intorno e l'altra parte, ma non costruendo un nuovo quartiere con
il centro direzionale e l'ipermercato a fianco del Cimitero Monumentale, che ci pare
una progettazione avulsa dal contesto territoriale.
Ci vuole un intervento attento di ricucitura, di riordino e di dotazione di servizi per il
territorio. A questo proposito, volevo ancora aggiungere alcuni aspetti. Per quanto
riguarda la questione della STU, crediamo che possa essere una delle soluzioni
possibili, ma non l'unica. Esistono gli strumenti normativi per assicurare all'ente
pubblico una forte regia e una capacità di tutela degli interessi collettivi.
Ho raccontato tutto questo a mio padre, che è un anziano signore di 88 anni e che era
un vero e proprio funzionario sabaudo, mi ha risposto: "Ma non c'è l'esproprio?".
Con questo voglio dire che ci sarebbero anche altri strumenti per garantire la tutela
della collettività.
Un altro aspetto che volevo segnalare era che nei pressi del Cimitero Monumentale
c'è una cascina fatiscente, la Cascina Airali, che è di proprietà pubblica, la quale
fornisce un'opportunità di riqualificazione per realizzare un centro di servizi
pubblici.
La immaginiamo sul modello positivo di ristrutturazione-gestione pubblica della
Cascina Roccafranca, realizzata con i fondi del Programma Europeo Urban 2 nella
Circoscrizione 2; si potrebbero anche collocare servizi per il parco, dalla ristorazione,
a noleggio bici, a sede per le guide, eccetera.
Quindi ci piacerebbe che venissero pensati anche interventi di servizio pubblico, un
po' creativo e innovativo.
Volevo fare alcuni piccoli spot a seguito degli interventi che ho ascoltato fino adesso.
L'Assessore ha parlato di portare a vantaggio in Città le valorizzazioni. E anche in
Commissione abbiamo sentito dire che le aree dove ci sono infrastrutture devono
essere più densamente popolate. Io però che, per la mia presenza in Consiglio
Comunale, sono stata costretta a studiarmi un po' di urbanistica, ho visto che una
delle leggi dell'urbanistica è fare le infrastrutture dove ce n'è bisogno e non creare le
abitazioni dopo aver fatto le infrastrutture. Questo è un interrogativo che sicuramente
a me rimane.
Poi mi chiedo ancora, le idee di collocare un centro commerciale, un centro
direzionale e abitazioni, sono davvero ciò di cui il quartiere ha bisogno? Come è stata
fatta l'analisi dei bisogni che ci hanno portato a dire che abbiamo bisogno di quelle
sedi lì? Certo, lo so che abbiamo tutto il problema di recuperare il trincerone dal
privato e che questo si occupa esattamente di questo tipo di impresa, però credo che
se avessimo previsto e acquistato il trincerone per soli 13 milioni di Euro (adesso non
ricordo quanto abbiamo speso per rifare il Museo dell'Automobile, ma mi pare che
siamo intorno a quella cifra), e quindi, se avessimo avuto una strategia di
indipendenza dai privati, avremmo potuto magari progettare e immaginare qualche
cosa indipendentemente dalla vocazione imprenditoriale che questi privati
esprimono.
Mi sarebbe anche piaciuto percepire ricerca, innovazione; mi sarebbe piaciuto
percepire idee mutuate magari da altri Paesi europei; mi sarebbe piaciuto che fosse
un intervento creativo; invece, ci troviamo a chiederci quante persone ci andranno e
se abbiamo bisogno veramente di quegli edifici.
Non sono d'accordo, purtroppo, con un'osservazione che hanno presentato i
Consiglieri Cerutti e Gallo a proposito delle case di edilizia residenziale, delle case
popolari. È vero che la Città ha bisogno di case popolari, ma dobbiamo chiederci se
in quella zona ce n'è bisogno, infatti, ce ne sono già molte e credo che una insistenza
di altre case popolari andrebbe valutata molto attentamente, anche a seguito di
quanto dice la Circoscrizione, perché è un territorio fortemente caratterizzato dalla
presenza di questo tipo di insediamenti, che si attendono qualche cosa. È una
situazione difficile.
C'è un'altra questione: il Rettore Pellizzetti in V Commissione ha segnalato la
necessità di residenze per studenti universitari in prossimità della Manifattura
Tabacchi. Non mi pare che questo elemento sia emerso.
Non ho sentito nessuno dei Consiglieri fare riferimento alla ricerca che era stata fatta
dalla Caritas nel 2005, che chiamava "Barriera di Milano: Barriera Fragile". Tutti gli
elementi del disagio di quel quartiere sono indicati in quella ricerca, che poteva
essere la base, o forse lo potrà essere per interrogarsi sugli autentici bisogni dei
territorio e, partendo da quelli, progettare gli interventi urbanistici della Città.
Il mio tempo è quasi scaduto. Concludo dicendo che gli emendamenti che abbiamo
presentato, anche se oggi non potremo illustrarli e votarli separatamente, saranno
comunque oggetto delle osservazioni che verranno presentate in futuro, nelle
successive fasi di procedura della Variante.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Angeleri.

ANGELERI Antonello
Non vorrei che passasse in quest'Aula una tesi per la quale il centrodestra
(rappresentato oramai dalla Lega e dal PdL e basta) sia totalmente contrario alla
Variante 200 e al suo significato in termini di sviluppo per il quadrante nord-est della
città di Torino. Non è così, vorremmo essere chiari.
Siccome siamo in campagna elettorale, e quindi è anche comprensibile che in
quest'Aula si dicano delle cose perché il momento lo impone, però vorrei dire che
siamo d'accordo sullo sviluppo di quest'asse e sulla Linea 2 di metropolitana; stiamo
solo cercando di sottolineare alcune perplessità.
Qualcuno ci viene a dire che facciamo propaganda elettorale sulla sicurezza e poi
quando c'è da approvare varianti importanti come queste non ci siamo. Inviterei
costoro a leggere più attentamente questo tipo di deliberazione, ma soprattutto questa
bellissima "mozione degli affetti" che alle ore 14.45 di oggi ci è pervenuta in
quest'Aula. Dopodiché, bisogna saper distinguere tra le prese in giro e le cose in cui
crediamo e che riguardano lo sviluppo della Città.
Ritengo di dover fare alcune domande a qualche collega intervenuto prima di me,
perché oggi vorrei sottolineare che siamo al 15 giugno 2009 e, guarda caso, fra sei
giorni si vota per il ballottaggio in Provincia. Ora, chiedo al Consigliere Lo Russo,
che si rammaricava della nostra posizione: era proprio necessaria questa improvvisa
accelerazione sulla Variante?
Tra l'altro, state cercando di approvarla oggi che è il 15 giugno, ma, in realtà,
solamente perché anche noi della Lega, insieme ad altri Colleghi, abbiamo presentato
degli emendamenti, altrimenti l'approvazione poteva essere esattamente mercoledì
scorso, e quindi in piena campagna elettorale, come siamo peraltro oggi.
Allora, dato che il Consigliere Lo Russo si rammarica della nostra posizione, gli
chiediamo: se per caso questa Variante veniva approvata lunedì prossimo, che cosa
cambiava? Così come lo chiedo all'Assessore Viano e la prego di rispondermi:
sostanzialmente, che cosa significa approvare la Variante da un punto di vista tecnico
oggi, piuttosto che lunedì prossimo?
Voglio chiedere ai "compagni di cazzuola" Domenico Gallo e al Verde-Moderato
Zanolini, c'è uno slang nei giovani che mi ha insegnato mia figlia: "Ma ci sei, o lo
fai?" Lo voglio usare qui, perché sembra di sentire personaggi che appartengono non
certo ad un partito che ha tutelato e ha fatto delle sue battaglie il rispetto e la tutela
dell'ambiente e, dall'altra parte, un comunista, o ex comunista, che supporta una
spianata di questo genere.
Vorrei chiedere per esempio ai Consiglieri Zanolini e Domenico Gallo: qual è il loro
pensiero rispetto alla veduta sul Cimitero Monumentale che avranno queste
costruzioni? Comprendere meglio e magari in una dichiarazione di voto mi daranno
l'opportunità di una risposta.
Ora, penso che in queste due domande, ma come nella domanda che ho fatto al
Consigliere Petrarulo (che ha fatto un intervento sicuramente più da campagna
elettorale che altro), stanno sostanzialmente le motivazioni e i dubbi del centrodestra,
perché è ovvio, chi può essere contrario alla costruzione di una seconda linea di
metropolitana, che su quell'asse può sviluppare tutta una serie di infrastrutture e
riqualificare la Città da un punto di vista urbanistico e da un punto di vista anche
della sicurezza, che intorno a questo asse si può percorrere e costruire? Ma un conto
è costruire una Variante attorno a questo principio, e allora mi chiedo: dove stanno i
fondi per costruire la metropolitana? Bisognerebbe accompagnare questa
deliberazione e comprendere meglio quali sono le scelte della Città, di una Città
fortemente indebitata, di una Città che ha grossi problemi di bilancio. Assessore
Viano, lei questo lo sa bene, bisogna comprendere quali possano essere le scelte dei
prossimi anni per finanziare un'opera che trovo necessaria ed indispensabile, ma che
non sappiamo come potrà essere realizzata.
Allora, penso che sia indispensabile sottolineare la nostra preoccupazione rispetto ad
una deliberazione. Consigliere Cerutti, ritengo che lei sia onesta intellettualmente e
politicamente, gliel'ho sempre detto e glielo riconosco in quest'Aula. Mi auguro che
questa "mozione degli affetti", che lei ci ha presentato esattamente un quarto d'ora
prima della convocazione del Consiglio, non l'abbia scritta lei, o comunque che sia il
frutto di una mediazione a cui lei è dovuta arrivare per concordare politicamente, con
questa maggioranza così variegata, la possibile approvazione di questa Variante. La
risfoglio e mi auguro che sia stata sicuramente una mano più ferma quella che ha
scritto questa mozione. E mi sarei augurato che questo documento fosse già
all'interno della deliberazione. Lei sa quale può essere l'utilizzo di una mozione che
impegna la Giunta di questo tipo.
Non voglio tediare il Consiglio Comunale, ma vorrei ricordare, brevemente, alcuni
impegni contenuti in questa mozione (sottolineo che si tratta della mozione e non
della deliberazione): "Considerato che è opportuno garantire la contestualità degli
interventi immobiliari con la realizzazione della linea 2 - quindi, si tratta di una
considerazione di grande forza - (...) È motivo di grande attenzione l'impatto di
un'alta quantità di nuove edificazioni, dal punto di vista ambientale, della qualità
architettonica, della quantificazione dei servizi corrispondenti (…) È auspicabile che
le attività al servizio del quartiere (istruzione materna ed inferiore, centri civici,
attività istituzionali, sportive e verde di quartiere, eccetera) siano integrate nel
tessuto...". Vengono utilizzati termini quali: "È auspicabile" e "È opportuno", manca
soltanto: "Speriamo che Dio ce la mandi buona"!
Ad un certo punto, recita: "Tutto ciò premesso, impegna a valutare la diversa
articolazione del tratto finale della linea 2 (...) a far sì che, se verrà scelta come
soggetto attuatore, la Società di Trasformazione Urbana persegua la contestualità
degli interventi immobiliari...". Inoltre, nella mozione c'è scritto - personalmente
davo per scontato che venisse previsto all'interno della deliberazione -: "Prevedere
un piano puntuale, anche economico, delle bonifiche dei siti industriali, fornendo
corrispondente informazione ai cittadini", lo trovo molto corretto, però viene
riportato nella mozione perché nella deliberazione non era previsto. "A far sì che la
progettazione dei servizi di quartiere sia oggetto di particolare attenzione", questo è
l'impegno che la Giunta si prende e che sicuramente farà suo, ne siamo convinti,
rispetto alla deliberazione che è stata presentata.
L'ultima parte è la più interessante, perché rappresenta la fiera dello scontato:
"Coinvolgere in tutti i passi successivi di applicazione della Variante i cittadini
interessati dalla trasformazione"; questo passaggio è fondamentale, perché,
sostanzialmente, vi siete dimenticati e, comunque, non avete tenuto in debito conto,
per esempio, le considerazioni fatte dalla Circoscrizione interessata.
La Circoscrizione 6 ha espresso alcune perplessità (che, tra l'altro, sono state
sottolineate dall'intervento del Consigliere Silvestrini), ma non ne avete tenuto
conto. Non vi interessa nel modo più assoluto quanto ha detto la Circoscrizione,
tant'è... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, parere favorevole.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Legga il parere della Circoscrizione 6, ci
sono alcuni aspetti che vengono sottolineati - è ovvio che non poteva dare un parere
negativo - e che non avete tenuto in considerazione.
Questi sono i motivi da cui scaturiscono, rispetto a questa deliberazione, alcuni dubbi
da parte della minoranza (io rappresento la Lega Nord) e che abbiamo sostanziato
anche nell'intervento precedente relativo all'accorpamento degli emendamenti.
Abbiamo presentato, per esempio, un emendamento che richiedeva la riduzione da
25.000 metri quadrati a 10.000 metri quadrati di SLP commerciale, perché riteniamo
che in quella zona (che conosciamo molto bene) non ci sia la necessità dell'ennesimo
centro commerciale, in quanto danneggerebbe i commercianti già presenti. La
risposta della Giunta è stata: "L'emendamento n. 87 è incongruente rispetto ai
contenuti del documento programmatico". Vorrei che qualcuno mi spiegasse che
cosa significa "incongruente" per una richiesta di tipo politico ben precisa, cioè la
riduzione (badi bene, non la cancellazione) della superficie commerciale in quella
zona (che è già ampiamente rappresentata) da 25.000 a 10.000 metri quadrati.
Il dato inequivocabile di questa Variante è che diventa un modo per non mandare in
fallimento il Comune di Torino, perché gli introiti che ne deriveranno serviranno a
risolvere i suoi problemi di cassa.
Queste sono le cause - oltre a ciò che, in qualche modo, abbiamo denunciato - da cui
sono nate le nostre perplessità; è il vero motivo per cui, vista questa impostazione di
Variante (lo dico a chiare lettere, anche a nome del Consigliere Carossa), non
parteciperemo al voto. Non siamo contrari allo sviluppo di questa Città, ma non
vogliamo, attraverso questo tipo di operazione (che è politica e che difende
determinati interessi), essere conniventi con la maggioranza.
Abbiamo voluto chiarire qual è la nostra posizione, senza lasciarla alla libera
interpretazione di qualche Consigliere Comunale, che, in quest'Aula, invece di
svolgere il proprio dovere, fa campagna elettorale. Noi non facciamo la campagna
elettorale solo in questa Sala, la facciamo, tutti i giorni, sul territorio, a difesa dei
cittadini, soprattutto di quella zona. Lo abbiamo dimostrato, per esempio, quando ci
siamo opposti alla costruzione della moschea in quella zona, mentre qualcun altro, su
questa vicenda, ha fatto finta di niente, è andato avanti per due anni e non ha detto
assolutamente nulla: forse perché aveva paura di confrontarsi con questo Consiglio
Comunale o con la cittadinanza già esasperata di quelle zone?
Spero che, il 21 giugno, i cittadini di Torino sappiano valutare la situazione
correttamente ed attentamente, al di là delle alleanze che si sono create
strumentalmente ed esclusivamente per raggiungere una posizione di potere in questa
Città e in questa Provincia.
Mi auguro che, alla fine, il risultato ci darà ragione, anche rispetto alle perplessità
che abbiamo manifestato in quest'Aula.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Cugusi.

CUGUSI Vincenzo
Vorrei intervenire solo per fare due note a margine, perché sul merito della
deliberazione è intervenuto il Consigliere Cerutti e, poi, altre considerazioni sono
contenute nella mozione che abbiamo presentato. Vorrei informare il Consigliere
Angeleri, se lo può rassicurare, che undici righe del contenuto del dispositivo sono
opera mia.
In merito alla discussione avvenuta in II Commissione, che è stata illustrata dal
Presidente Levi-Montalcini, ritengo che quelle riunioni sarebbero state molto più
interessanti se i Consiglieri di maggioranza - compreso il Consigliere Lo Russo -
avessero partecipato più assiduamente. (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Inoltre, volevo rispondere al Consigliere Cantore, quando lamentava la spendibilità
elettorale di questa deliberazione, che è importante e, come si dice, "vale un Perù":
infatti, riguarda un milione di metri quadrati di terreno, cioè quanti erano oggetto del
vecchio Piano Regolatore (tra aree dismesse ed altre) ed è una Variante che avrà
effetti duraturi, che non si limiteranno soltanto a questa ricorrenza elettorale.
Quindi, la Variante, dal punto di vista della valenza elettorale, è pari a zero e anche
aver deciso di inserirla all'ordine del giorno - perché ci sono stati dei richiami ad una
maggiore coesione della maggioranza (affinché si comportasse come tale e
collaborasse maggiormente) per accelerarne l'approvazione - non è servito ad aprire
le porte del Consiglio Provinciale a molti dei candidati della maggioranza che si sono
presentati in quei collegi. Consigliere Cantore, dal punto di vista elettorale, non c'è
stato questo ritorno, perché le urne sono state implacabili.
Contrariamente a quanto si dice degli alunni che, alla fine dell'anno, vengono
bocciati, che hanno molte capacità, ma non si applicano, per quanto riguarda la
valenza elettorale di questa deliberazione - che, ripeto, è pari a zero -, in questo caso
ci sono stati dei candidati che si sono applicati, ma, probabilmente, non è stato
sufficiente. Quindi, traetene voi le conseguenze.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Cantore. Le ricordo che ha a disposizione fino a venti minuti
per il suo intervento.

CANTORE Daniele
Mi dispiace che non sia presente in Aula il Consigliere Lo Russo, visto che era
preoccupato, anzi inquieto, ma proprio non riesco a comprendere il motivo di questa
inquietudine.
Mi rendo conto che l'auspicio dell'Assessore Viano sia di portare a casa, il prima
possibile, un provvedimento e questo ragionamento è lecito in qualsiasi consesso
amministrativo. Vorrei ricordare, però, che il Consigliere Lo Russo (insieme al
Consigliere Giorgis), se non erro, aveva aperto sul quotidiano "La Stampa" una porta
al confronto con il Consiglio Comunale, a fronte di una Variante il cui percorso era
lungo. Risposi personalmente a questa apertura, dicendo che eravamo interessati a
parlare della penetrazione della Città da Nord a Sud e penso che nessuno possa
negare che è un problema che ci trasciniamo da anni (e, quindi, con la responsabilità
di più Amministrazioni); infatti, a fronte di una penetrazione importantissima e anche
della linea 2 della Metropolitana, c'era in nuce e in fieri anche una riqualificazione
urbana, che, poi, l'Assessore ha illustrato in Commissione. È seguita l'accelerazione
portata avanti dal Sindaco, a fronte di problemi di maggioranza, e, successivamente,
il periodo elettorale, però vorrei ricordare che volevate che approdasse in Aula
addirittura prima del primo turno elettorale.
Il Consigliere Cugusi dice che il valore elettorale di questa proposta di deliberazione
è uguale zero: di solito analizzo i dati relativi a casa mia, non ho consultato i dati
relativi a casa vostra, per cui può darsi che sia così. Però, come è già stato ricordato
in Conferenza dei Capigruppo, abbiamo dovuto difendere il periodo elettorale da
questa proposta di deliberazione (e voglio usare questo termine); la scorsa settimana,
ci avete tentato, ma poi avete fatto mancare il numero legale, e, probabilmente,
questa sera riuscirete a farla approvare.
Vorrei porvi una domanda, con grande serenità: non era meglio lasciare il periodo
elettorale da una parte - anche se è vero che ci sono state tante Commissioni e molti
approfondimenti - e discuterne ancora al nostro interno, pensando così di coinvolgere
veramente tutto il Consiglio Comunale? Mi spiego meglio: ci sono due opposizioni
(la nostra e quella della sinistra radicale) e una nuova maggioranza, perché, nel
frattempo, è cambiata la geografia in Aula. (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Dovete prendere atto che siete all'opposizione, perché gli emendamenti di
Rifondazione Comunista non li ho mica accorpati io, li ha accorpati la maggioranza!
È necessario che ci parliamo chiaramente, altrimenti gli elettori non capiranno più
nulla: Rifondazione Comunista è all'opposizione, non fa più parte di questa
maggioranza, anzi è stata estromessa (questo è il termine più esatto). Se voi non
riuscite ad ammetterlo, allora non volete guardare la realtà! Se non sbaglio, c'è
voluto un po' di tempo perché Saragnese lasciasse il suo posto da Assessore, ma mi
pare che il messaggio sia chiaro, anche se, poi, ognuno può interpretarlo come vuole.
Dovete prendere atto che ci sono due opposizioni in quest'Aula. È stato così anche
nel periodo 1997/2001: c'era il Consigliere Mario Contu, grande personaggio, che
faceva opposizione per Rifondazione Comunista, per cui non è una situazione
drammatica.
Inoltre, per quanto riguarda il quadro complessivo, nel frattempo, una parte
dell'opposizione è entrata a far parte della maggioranza.
A proposito del merito, invece, ritenevamo di dover avere a disposizione più tempo
per riflettere su questa Variante; infatti, non nego l'importanza di questa
deliberazione programmatica, a cui dovranno seguire, poi, in Aula tutti i passaggi
successivi (a partire dalla Variante n. 200 e, quindi, la Variante urbanistica).
Come obiettività, ritengo che in Consiglio ci siano ancora gli strumenti per
controllare questo iter, ma non condivido il fatto che questa proposta di deliberazione
sia stata presentata durante la campagna elettorale.
Ritengo che lo strumento della STU (probabilmente, lei dirà tardivamente, ma,
d'altronde, ognuno si informa quando può) possa non essere utilizzabile; infatti, da
quanto mi risulta - ma attendo delle smentite se mi sbaglio -, in Italia sono state
programmate 90 STU, ma soltanto una ha avuto successo (ribadisco che così mi è
stato riferito, però può darsi che i miei dati siano confutabili). Devo dire con grande
franchezza, però, che l'impostazione e l'utilizzo di questa Società di Trasformazione
Urbana servono per poter finanziare la Metropolitana, perché, altrimenti, non ci
sarebbero i fondi; di fatto, quindi, nessuno può negare che il Comune stai diventando
un promotore immobiliare e faccia della speculazione.
Bisogna ammettere con grande chiarezza (così come ha fatto l'Assessore durante la
sua relazione, per cui lo dico senza dare giudizi, ma dei ruoli, che possono essere
smentiti se sto sbagliando) che gli indici di cubatura - ma questo potrebbe anche
essere accettato - vengono valutati con un metro diverso per quanto riguarda il
pubblico. Però, in questo caso, c'è qualcosa che non funziona, perché, per quanto
riguarda gli indici di cubatura, c'è un pericolo ed è per questo motivo che
Rifondazione Comunista ed altri Gruppi della sinistra hanno presentato alcuni
emendamenti. La società è interamente pubblica (e, forse, sarebbe stato più
opportuno prevedere una società mista pubblico/privata) e, legittimamente, premia
gli indici pubblici, ma, in realtà, premia anche gli indici privati e non si può ignorare
questo aspetto.
Infatti, si provvede a dare una grande valorizzazione alle due aree presenti nel vostro
progetto di riqualificazione: una era pubblica ed è diventata privata, mentre l'altra è
pubblica, ma potrà diventare privata. Potrebbe essere accettabile che ci sia un premio
di indici di cubatura per le aree pubbliche, ma non è possibile che questo accada nei
confronti di alcuni privati, anche se questo è ciò che avverrà.
In realtà, in queste due aree (Via Regaldo e Corso Novara e, dall'altra parte, Corso
Sempione e Piazza Sofia) ci saranno degli indici di cubatura rivolti ad interventi
privati, anche se nessun privato di questa Città potrà usufruirne (e, probabilmente,
sono io che non ho compreso la questione e rimango in attesa della sua risposta). Si
tratta di un problema serio, perché una parte dell'intervento (dieci piani fronte
Cimitero) viene permessa in una fascia di rispetto; prima il Consigliere Gallo
Domenico diceva che ci sono i cimiteri nei centri storici, ma la considero una battuta,
perché ribadisco il fatto grave che permettiamo un insediamento in una fascia di
rispetto (lo ripeto, dieci piani con vista Cimitero!).
Naturalmente, mi si potrà eccepire che, poi, sarà il mercato a determinarne il
successo o meno, perché chi non vuole comprare con vista Cimitero non lo farà ed
ho l'impressione che dal quarto piano in su non verranno venduti, ma può darsi che
mi sbagli.
Insieme a questo insediamento di area commerciale (ed è sfumata la possibilità
dell'intervento), ci sono due insediamenti importanti; per quanto riguarda la linea
metropolitana, se mi permettete, è reale solo la parte collegata a questi insediamenti,
per il resto è da libro dei sogni! Infatti, per una parte è possibile, ma per il resto
rientra nel libro dei sogni affermare che il percorso della linea 2 partirà da
Rebaudengo e arriverà ad Orbassano. È giusto concedere ai nostri concittadini delle
illusioni, ma, visto che non siamo riusciti a portare la Metropolitana da Collegno fino
a Rivoli, mi chiedo come potrà la linea 2 raggiungere Orbassano. Inoltre, una parte
rimane ancora incomprensibile: il tracciato è chiaro, però, per quanto riguarda il
metodo ed il sistema, sono ancora da precisare le modalità.
Ammesso che questa operazione (alcuni Colleghi l'hanno contestata e, francamente,
mi trovo d'accordo con loro) in queste due zone di Barriera di Milano serva solo a
finanziarie la linea metropolitana (e, quindi, permetta l'inizio della penetrazione
Nord-Sud), c'è un problema che rimane irrisolto. Assessore, lei è una persona
obiettiva, per cui non può spacciare questa operazione come la riqualificazione di
tutta la Barriera di Milano, o di tutta la zona nord della città: si tratta di
un'operazione sulla quale abbiamo molte perplessità (dallo strumento al merito), può
servire ad iniziare la linea metropolitana e, al contempo, a valorizzare due zone della
Barriera di Milano, ma non l'intera Barriera di Milano, perché questa riqualificazione
avviene unicamente lungo il Trincerone!
Non sarebbe stato più opportuno riflettere ancora un po' su questa deliberazione
programmatica e pensare, oltre alle due aree di eccellenza (voglio chiamarle così per
non usare altri termini), cioè la riqualificazione del Trincerone e la linea
metropolitana, ad una riqualificazione di tutto il quartiere?
Il vero problema è che, se dovesse andare in porto tutta l'operazione, ci sarebbero
due poli di eccellenza (e non ripeto le perplessità sulla metodologia adottata), forse
avremmo anche l'inizio della Metropolitana, ma il resto di quella zona - e non si
offendano coloro che vi abitano - sarebbe desertificato sul piano industriale ed
imprenditoriale o con condizioni di qualità della vita (e non parlo solo della
sicurezza, ma della qualità ambientale, che è anche qualità visiva, Assessore) tra le
peggiori all'interno della nostra Città.
Ritengo che una maggiore prudenza (senza farsi prendere dalla fretta elettorale) ed
un'ulteriore riflessione collettiva avrebbero potuto portare (non solo tutto il
Consiglio, perché, poi, quando si è ai voti poco importa se sia tutto il Consiglio o
meno, ma se c'è il confronto politico non credo che ci si debba dispiacere se le
posizioni sono diverse) ad una riqualificazione dell'area e, quindi, ad interventi più
meditati e mirati.
Comprendo, come ho detto prima, la voglia di portare in Aula il provvedimento per
l'approvazione, visto che, comunque, una riqualificazione urbana ha sempre una
positività, non posso nasconderlo; in questo caso, però, la positività, che avevate
lanciato sugli organi d'informazione, viene inficiata dalla fretta e non sono sufficienti
le numerose riunioni di Commissione e tutte le audizioni che avete fatto, perché si
poteva ragionare di più e pensare ad una riqualificazione di tutta l'area.
Sono curioso di capire, poi, come si potrà andare avanti con questa STU, vista la
necessità di coinvolgere la Regione Piemonte, la Provincia di Torino e lei stesso ha
detto "anche lo Stato". Consigliere Lo Russo, la candidata Porchietto nel suo
intervento ha semplicemente detto che non condivide l'impostazione data e, nel caso
diventi Presidente della Provincia, dovrà prima verificare le ricadute sul territorio. Mi
sembra un atteggiamento serio da parte di una persona candidata ad essere eletta
Presidente della Provincia.
Ritengo che questa sera riuscirete ad approvare questa deliberazione, ma la considero
un'occasione mancata, sia perché avreste potuto affrontare un discorso più ampio su
questa trasformazione, sia perché avrebbe potuto esserci un maggiore
coinvolgimento (non mi riferisco al Consiglio Comunale, ma alla città).
Vorrei ricordarvi (era allegato agli emendamenti) che il parere della Circoscrizione è
sostanzialmente positivo, ma indica ulteriori percorsi rispetto a quanto inserito nella
deliberazione programmatica. Peraltro, anche la sinistra radicale ha presentato alcuni
emendamenti a proposito di questi percorsi e mi sembra che l'Assessore non li abbia
recepiti, o, comunque, si parla di una successiva valutazione, ma la Circoscrizione, se
mi permette, è stata un po' più precisa. Probabilmente, sarebbe stato necessario avere
più tempo a disposizione e non avere questa fretta dovuta alla campagna elettorale;
mi rendo conto della necessità del Sindaco di dare questo apporto e aiuto al suo
amico (con il quale si è anche fatto fotografare per i manifesti), perché è un elemento
importante e rientra nella vostra logica: in questo modo, da domani potrete dire che
avete portato a casa la riqualificazione della zona nord o di Barriera di Milano.
Peccato che sia solo parzialmente vero, ma, comunque, rientra nella logica della
campagna elettorale; ci dispiace solo che ci abbiate obbligato a fare questo passaggio
e che si sia dovuti arrivare al secondo turno (il primo turno, la settimana scorsa, non
ha avuto successo).

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Grimaldi.

GRIMALDI Marco
Mi dispiace che la destra (visto che, impropriamente, ci definite sempre sinistra
radicale, è giusto che vi venga attribuito questo termine), come al solito, non abbia
capito la portata storica di questo intervento. Ci siamo accorti per primi delle
difficoltà di questo quartiere e mi dispiace che proprio il Consigliere Cantore, che di
solito è uno dei pochi attenti alle deliberazioni di questa maggioranza (visto che nelle
fila del suo partito spesso vengono disertate in Consiglio), non riesca a comprendere
che non è l'unico intervento in quest'area.
In questi cinque anni di fondi strutturali europei, ricordate quali sono le percentuali
dei finanziamenti di rigenerazione urbana sulla zona Nord di Torino e Barriera di
Milano? Sono il 100%, Consigliere Cantore. Il 100% dei fondi di rigenerazione
urbana dell'Unione Europea per la Città di Torino sono destinati proprio a questa
zona. Si chiama Urban 3, è un progetto studiato qualche mese fa, firmato, già
esecutivo e, in queste ore e in questi giorni, sta prendendo piede in tutta Barriera di
Milano. Consigliere Cantore, lei, forse, non sa che, attraverso questa mozione e
questi emendamenti, la maggioranza ha ritrovato, in un mese (e l'ha dimostrato a
tutti voi), un'unità imprevedibile e imprevista. Voglio ringraziare il Consigliere Lo
Russo (al contrario di qualcuno che l'ha rimproverato), perché ha rappresentato il
nuovo spirito di un centrosinistra che si è accorto che, dall'altra parte, non c'è una
classe di governo che voglia ascoltare i problemi di quel territorio…

CANTORE Daniele
(Intervento fuori microfono).

GRIMALDI Marco
Mi dispiace che il Presidente non richiami il suo Capogruppo.

COPPOLA Michele (Vicepresidente):
Consiglieri Grimaldi e Cantore, per cortesia! (INTERVENTI FUORI
MICROFONO). Vorrei precisare al Consigliere Grimaldi, che, in realtà, quando
presiedo non ho alcun Capogruppo; non ho interrotto il Consigliere Cantore solo
perché, durante il dibattito di questa sera, abbiamo consentito a molti Colleghi di
intervenire e commentare fuori verbale.
La parola al Consigliere Grimaldi.

GRIMALDI Marco
Stavo dicendo che, forse, la destra, come per il resto delle rigenerazioni urbane di
questa città, dimentica che ci sono nuove visione di fianco ad esse. In Italia, siamo
stati i primi a far sì che la sicurezza e la rigenerazione urbana rientrassero nelle stesse
strategie, a pensare che non dovessero esserci ghetti e che l'immigrazione potesse
stare anche nel centro delle città. Sicuramente, esistono delle difficoltà in Barriera di
Milano e questo rappresenta l'esempio di una classe di governo che vuole che tutti
gli oneri di urbanizzazione non vengano soltanto utilizzati con le cubature (per
permettere che un grande progetto strategico, che unirà tutta la città - da nord a sud -,
parta proprio da Rebaudengo), ma, come abbiamo fatto negli interventi messi in
campo anche da quelle mozioni, chiediamo che alcuni lavori in quel quartiere
vengano eseguiti subito. È necessario che riprenda lo sforzo fatto da questa
Amministrazione negli anni passati, prima di tutto per comunicare che non si tratta di
un progetto avveniristico, cioè non verrà realizzato fra vent'anni, ma, grazie al
centrosinistra, verrà "cantierato" e mandato in porto nella prima parte di questa
tornata amministrativa. È così! (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Voi
pensavate che la Metropolitana non sarebbe mai stata realizzata a Torino e, infatti,
occupate i banchi dell'opposizione.

CANTORE Daniele
(Intervento fuori microfono).

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Consigliere Cantore, la richiamo all'ordine!
Consigliere Grimaldi, prosegua il suo intervento.

GRIMALDI Marco
Probabilmente, qualcuno non ricorda Via Ghedini, il recupero urbano di Via Ivrea, la
linea 4: voi dove eravate? E dove sarete quando costruiremo, magari, il primo
quartiere a impatto ambientale nullo o quando, come abbiamo scritto, la green
economy o la clean economy inizieranno a far parte di questa rigenerazione urbana?
(INTERVENTI FUORI MICROFONO).

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Vorrei chiarire una questione: Consiglieri, o c'è l'intenzione di lavorare seriamente,
oppure ci prendiamo una pausa. Sto sostituendo il Presidente Castronovo, che non si
è sentito bene, per cui almeno abbiate rispetto per chi, con intenzione ed educazione,
sta cercando di aiutarvi a svolgere il vostro lavoro. Chi non vuole ascoltare gli
interventi è invitato ad uscire dall'Aula.
Prego, Consigliere Grimaldi.

GRIMALDI Marco
Stiamo cercando di correggere anche alcuni errori fatti, tant'è vero che chiediamo, in
un progetto italiano e non europeo (quindi, per la prima volta, a vocazione europea),
un'identità nuova per un quartiere. Vi sembrerà strano, ma, mentre in tutta Europa e
nel Nord America si parla di questa rivoluzione vegetale e verde rappresentata dalla
green economy, noi, per la prima volta, cercheremo di mettere in piedi un grande
progetto di riqualificazione urbana che tenga presente questi temi. (INTERVENTO
FUORI MICROFONO). Mi dispiace, Consigliere.

CANTORE Daniele
(Intervento fuori microfono).

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Consigliere Cantore, la richiamo nuovamente all'ordine.
Prego, Consigliere Grimaldi.

GRIMALDI Marco
Presidente, mi dispiace che la minoranza non sia abituata a prendersi le sue
responsabilità! Sapete che cosa vi dico? È venuto il momento che ascoltiate queste
parole, perché le sentirete ripetere fino al 2011: questa Città non sarà vostra, perché
verrà riqualificata dal primo all’ultimo angolo, visto che ci siamo presi l'impegno di
farlo quando abbiamo iniziato questa lunga avventura.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Sono ancora iscritti a parlare i Consiglieri Goffi e Ferraris. Successivamente, ci sarà
la replica dell'Assessore Viano e dovremo esaminare diversi emendamenti di Giunta
e di altri Gruppi, per cui, è necessario un po' di ordine, se vogliamo mantener fede
all'impegno di terminare i lavori questa sera.
La parola al Consigliere Goffi.

GOFFI Alberto
Ero già convinto della Variante n. 200 e lo sono maggiormente adesso, dopo aver
sentito le motivazioni che hanno spinto una parte di quest'Aula a criticarla.
La prima motivazione addotta dall'opposizione è che questa proposta di
deliberazione è approdata in Aula proprio durante la campagna elettorale, ma, visto
che leggo i giornali come il Consigliere Cantore, vorrei ricordare che è stata
introdotta nella campagna elettorale da una candidata (per la precisione, non quella
sostenuta dall'UDC), che ha organizzato appositamente una conferenza stampa sulla
Variante n. 200. Quindi, mi sembra inverosimile voler addebitare alla maggioranza la
responsabilità della calendarizzazione di questa Variante, soprattutto perché - lo
ribadisco - è stata la candidata del centrodestra a richiamarla nel corso di una
conferenza stampa appositamente convocata.
La seconda motivazione addotta dall'opposizione per non sostenere questa Variante
è che, in realtà, consente al Comune di fare cassa e di evitare il fallimento;
personalmente, ritengo che questa sia una motivazione proprio per sostenerla! Se il
Consigliere Angeleri dice che abbandonerà l'Aula, perché questa Variante serve al
Comune unicamente per fare cassa, e non parteciperà al voto, io, invece, rimarrò in
Aula, perché non voglio che il Comune rischi, anche solo lontanamente, il
fallimento.
Per quanto riguarda la terza motivazione, addotta dal Consigliere Cantore, sembra
che, alla fine, il Comune si trasformerà in un proponente immobiliare. Nel corso di
questa campagna elettorale, un esponente non ancora autorevole - perché
semplicemente candidata - ci ha indicato quale sarà il nuovo modello imprenditoriale
degli Enti (addirittura attraverso l'acquisto delle centraline idroelettriche) e, adesso,
ci scandalizziamo perché il Comune fa un'operazione urbanistica così importante da
permettere di incassare dei fondi, che, peraltro, serviranno a renderci competitivi
sulle linee metropolitane. Francamente, mi pare una visione molto parziale della
realtà o, addirittura, un po' surreale.
È evidente che si tratta di un argomento molto serio e che rappresenta una grande
opportunità per la Città, ma, purtroppo, viene viziato da un inquinamento da
campagna elettorale. Infatti, se non fossimo a pochi giorni dal ballottaggio, sono
convinto che tutto il Consiglio, all'unanimità, voterebbe a favore della Variante n.
200, ma, invece, queste scaramucce elettorali stanno portando ad un risultato diverso.
Vorrei riconoscere ufficialmente all'Assessore l'importanza del suo sforzo intuitivo e
anche di grande valenza politica; quando si parla della Variante n. 200 bisogna essere
così seri da comprendere che si tratta dell'atto più alto di vero federalismo sul
territorio. Un'opera che, dal punto di vista urbanistico, recupera delle risorse
impiegandole sul territorio, vale più di 100 decreti attuativi di federalismo fiscale, il
cui contenuto, francamente, è volatile. Questa operazione fornisce un grande apporto
per quanto riguarda la capacità dell'Ente di reperire sul territorio le proprie risorse,
per cui, a mio giudizio, è un grande esempio di federalismo applicato.
Questa Variante viene approvata in un momento particolarmente delicato della
campagna elettorale ed è questa la ragione per cui è diventata motivo di scontro;
infatti, in un momento diverso, sarebbe stato uno dei pochi atti votato da una
maggioranza assolutamente traversale e convinta di quello che sta facendo.
Rappresenta un'opportunità da un punto di vista competitivo, ma è una necessità per
la Città e non mi scandalizza il fatto che questa Variante abbia subito
un'accelerazione; probabilmente, sarebbe potuta arrivare in Aula un mese fa e non
dobbiamo dolerci per il fatto che sia approdata questa settimana, ma per il fatto che
la Città la sta aspettando, così come molti professionisti. Bisogna ricordare che le
Varianti Urbanistiche non sono solamente un disegno astratto della Città, ma
rappresentano una possibilità reale di poter lavorare per professionisti, aziende ed
imprese! Infatti, terminato l'evento delle Olimpiadi, quel settore ha subito una crisi
drastica.
Credo che questa Variante abbia tutte le caratteristiche per offrire alla Città un
grande rilancio, non solo di assetto, ma anche economico (di cui abbiamo un gran
bisogno). È stato corretto presentarla in questi termini e farla arrivare in Aula con
questa rapidità; ovviamente, vigileremo sull'attuazione, perché è il momento più
delicato, ma l'UDC è assolutamente d'accordo sui principi generali (che, oggi, sono
motivo di discussione) e spero che anche coloro che, oggi, per ragioni di campagna
elettorale, si trovano sul fronte opposto, in sede attuativa possano convergere sulla
nostra stessa posizione.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ferraris.

FERRARIS Giovanni Maria
Mi scuso per il mio ritardo, che mi ha impedito di ascoltare l'intervento
dell'Assessore Viano, ma credo di avere compreso che cosa vuole proporre alla Città
con questa Variante, che considero importante dal punto di vista strategico e per
rilanciare l'economia, ma, soprattutto, per poter sviluppare il sistema di mobilità.
Vorrei soffermarmi brevemente su alcuni aspetti; ho notato, dalla lettura dei giornali
e anche da alcuni degli emendamenti presentati, che si sta ripensando al tracciato
della linea 2 e alla bretella che doveva collegare San Mauro Torinese alla città. È
fondamentale riflettere su questi aspetti, possibilmente in sinergia e in collaborazione
con questo Consiglio (tenendolo informato nelle sedi opportune), ma, soprattutto,
accelerare il processo di indirizzo e di sviluppo.
La mobilità cittadina sta soffrendo, soprattutto l'asse Est, ed è necessario
programmare questo sviluppo verso l'esterno, verso chi si avvicina alla nostra città,
anche promuovendo un'area metropolitana che sta crescendo e sta diventando degna
di questo nome.
È un aspetto importante quello che verrà realizzato all'interno di quest'area: da una
parte, l'area pubblica e, dall'altra, l'area privata, che, contestualmente, si dovrà
riorganizzare e rinnovare. Come è già accaduto in Commissione, vorrei sottolineare
l'importanza di una perequazione degli interventi, non solo in termini numerici, ma
anche a proposito della possibilità di sviluppo delle parti pubbliche (così come, tra
l'altro, viene richiesto anche in una mozione di accompagnamento presentata dal
Consigliere Cerutti e che ho sottoscritto), che non sono ancora oggetto di questa
analisi, se non per quanto riguarda alcune considerazioni fatte con gli Uffici. Questo
duplice sviluppo dovrà proseguire di pari passo e dovrà essere concertato il più
possibile, per avere un'omogeneità dell'area, ma anche, dal punto di vista del
privato, per dare nuovamente efficacia e risorse a chi investirà in quest'area.
Infine, per quanto riguarda il discorso dell'aspetto, dell'estetica e dell'architettura
propriamente detta, è fondamentale, in un'area come questa, giocare questo ruolo
(l'abbiamo già detto in Commissione e credo che anche il Consigliere Zanolini vi
abbia fatto cenno nel corso del suo intervento), perché, effettivamente, oltre a fare gli
amministratori, abbiamo anche la possibilità di lasciare ai nostri figli una Città, in
qualche modo, rinnovata nell'urbanistica, ma anche nell'architettura.
Ciò non significa formulare progetti strani, ma utilizzare al meglio le risorse, le
intelligenze e le professionalità che già possediamo.
La STU è una proposta dell'Assessore (che credo sia da considerare), ma il
documento presentato dal Consigliere Cerutti riporta il fatto che, nell'ipotesi in cui
poi venga definita come percorso, è fondamentale che la parte privata svolga un
ruolo attivo. Invito, comunque, l'Assessore a riflettere ancora se questo sia l'unico
strumento possibile, anche alla luce delle esperienze nazionali, che non sempre si
sono rivelate positive. Si tratta di un invito (non è assolutamente un vincolo per
sostenere questo provvedimento, che, come Gruppo, voteremo positivamente, per
quanto abbiamo già detto in Commissione) a ragionare e a riflettere nel prossimo
futuro, al fine di poter avviare prontamente questo sviluppo cittadino.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Ringrazio il Consigliere Giorgis, che rinuncia ad intervenire adesso, ma lo farà al
momento delle dichiarazioni di voto.
La parola, per una replica, all'Assessore Viano.

VIANO Mario (Assessore)
Vorrei ringraziarvi per gli apprezzamenti, ne sono lusingato e, naturalmente, sono
anche spronato a svolgere il tema in maniera consona, perché si tratta di un progetto
prefigurato, in quanto non è svolto in tutte le sue parti. Di fronte a noi abbiamo un
grande impegno ed una grande sfida, ma, complessivamente, mi sembra che ci siano
stati (in relazione alla proposta che abbiamo avanzato) degli apprezzamenti e dei
riconoscimenti a questa capacità di visione, anche rispetto alle prospettive che può
avere questa parte della Città.
Ci sono due ordini di osservazioni critiche: il primo è di carattere generale, un po'
totalizzante (mi riferisco all'intervento del Consigliere Silvestrini), sul fatto che si
poteva fare altro dello scalo Vanchiglia, approfittando di questa opportunità per
giocare la carta dei servizi e la riqualificazione ambientale. Certamente, se ne può
fare altro, però è necessario far bene i conti ed il rischio concreto è che ci
balocchiamo con questi sogni, assolutamente apprezzabili, di usi "social-ambientali"
ma, appunto, si tratta solo di sogni, perché, sostanzialmente, sono impraticabili e
bisogna misurare le iniziative che mettiamo in campo sulla base della loro
sostenibilità.
Comprendo che, detta così, possa apparire un po' brutale, ma temo che, ormai, per
ogni atto che assumiamo sia necessario porre questa attenzione in modo
assolutamente rigoroso.
Le altre osservazioni critiche (svolte, in particolare, dai Consiglieri Ventriglia e
Cantore), invece, riguardano aspetti più specifici. È vero che, rispetto alle esperienze
condotte con la STU, ci sono delle criticità, però queste hanno insegnato qualcosa;
infatti, le esperienze più recenti iniziano a mostrare una capacità di autoriforma e di
autocorrezione che crediamo di poter utilizzare fino in fondo. Si tratta di un dibattito
che abbiamo di fronte, nel senso che la questione della costituzione della Società di
Trasformazione Urbana o la costruzione di un altro strumento o veicolo attraverso il
quale realizzare l'operazione - credetemi, però, un veicolo ci vuole, altrimenti non
andiamo lontani - è fondamentale e, come Amministrazione, rispetteremo il nostro
ruolo svolgendo tutti gli approfondimenti necessari.
Dalla riflessione su un'anticipazione è emerso il sospetto di regali di cubature ai
privati, nel senso che si comprendevano le cubature unitariamente elevate per le aree
pubbliche, ma non si riusciva a giustificare quelle per i privati; devo dire con forza
che non è così e, in Commissione, l'ho ribadito più volte: al di là del fatto che ci
siano delle anticipazioni (per ragioni che sono riconducibili alla necessità di acquisire
preventivamente delle aree su cui, poi, realizzare la Variante dei diritti edificatori,
che, a quel punto, si attua su aree che fanno parte del patrimonio comunale), se la
Variante mutasse le destinazioni d'uso e gli indici sulle aree prescelte prima della
cessione, obiettivamente sarebbe un "regalo" al privato.
Vi chiedo di fidarvi, perché è decisamente un tema delicato, su cui non si può non
essere precisi (bisogna assolutamente prestare molta attenzione), ma vi assicuro che
le due anticipazioni, per quanto riguarda le valorizzazioni riconosciute ai privati, si
attestano su valori ordinari, anzi nel caso di Via Regaldi addirittura al di sotto. Lo
vedremo meglio, poi, nel dettaglio, ma state certi che la nostra prima preoccupazione
è di non trattare in modo differenziato e di non discriminare in positivo questi privati
rispetto ad altri, applicando, quindi, le regole generali del Piano Regolatore per
quanto riguarda gli ambiti di trasformazione. Vi assicuro che si tratta di una
questione sulla quale siamo molto attenti.
Per quanto riguarda la questione della torre residenziale, sarà meglio discuterne nel
momento in cui ci sarà il progetto, perché, in ogni caso, si collocherebbe al di là dei
limiti della fascia di rispetto dei 150 metri (questo va da sé) e, poi, perché ci stiamo
ancora lavorando. Ribadisco che si tratta di prefigurazioni ed esplorazioni, per cui ci
si avvicina progressivamente, rendendosi conto che le ipotesi che facciamo hanno
tutte dei limiti.
A proposito della questione che "non si possa spacciare come operazione di
riqualificazione generale dell'area un'operazione importante - per carità - di
valorizzazione, assolutamente condivisa nel merito specifico, ma che, anzi, rischia di
creare una specie di dicotomia fra aree riconfigurate totalmente moderne e aree che,
invece, soffrono dei retaggi di una storia faticosa e difficile" ho marcato molto - il
Sindaco era presente - sul fatto che questo atto debba andare in parallelo e si debba
leggere come integrato con quello relativo all'Urban 3 (che riguarda, appunto, l'area
Barriera di Milano), che è un piano di carattere multisettoriale e che lavora sulle
grandezze economico-sociali (sul lavoro, sul sostegno alle iniziative locali e sulla
riqualificazione dello spazio pubblico) dei tessuti consolidati.
È necessaria una notevole attenzione su questo aspetto e ne siamo consapevoli.
A chi chiedeva se siamo impiccati alla tecnologia Val e ad un'unica gestione GTT,
rispondo di no, come, più volte, ho già avuto modo di dire. Cito sempre l'esempio
delle società che gestiscono gli impianti di risalita in montagna, che si raccordano fra
di loro e costituiscono un comprensorio, che non necessita assolutamente di
unitarietà tecnologica, funzionale e nemmeno gestionale.
Qualche Consigliere ha dichiarato che non si conoscono i valori delle aree, i costi
della Metropolitana, del primo e del secondo Lotto e si domanda se saremo in grado
di sostenerli; noi siamo convinti che, in questa fase, dobbiamo mostrare che,
nonostante la necessità di contenere l'indebitamento, siamo in condizioni di fare la
nostra parte fino in fondo rispetto al cofinanziamento di un'infrastruttura di questo
genere, che è fondamentale per il funzionamento della Città. La Metropolitana,
ovvero il trasporto pubblico veloce sottosuolo (che non interferisce con il soprasuolo
e con il traffico di superficie), è una precondizione affinché una città funzioni.
Dimostrare che siamo in grado di fare la nostra parte fino in fondo, quella che
normalmente il Governo chiede agli Enti Locali, attraverso risorse che generiamo
dalle trasformazioni (invece di caricarle su un ulteriore indebitamento, che non
riusciremmo più a sostenere), mi sembra che sia l'elemento che, anche dal punto di
vista simbolico, cerchiamo di marcare con questa iniziativa.
A chi si domanda se riusciremo a realizzare la seconda tratta, rispondo che vedremo
con il tempo, però ha una sua autonomia, nel senso che, intanto, questa parte è
servita. Riteniamo che possa essere completata, però lo vedremo, è inutile che, ora, ci
fasciamo la testa.
Sono state fatte delle osservazioni sulla questione dell'edilizia sociale: è sufficiente
decidere che riguarda la parte pubblica (naturalmente, come missione della STU o di
qualsiasi altra società veicolo) e si stabilisce che non saranno 10, ma 15, oppure che
non saranno 15, ma 20. Il problema è ragionare sulla composizione specifica e
mettere in conto il fatto che, se interveniamo a sostegno della domanda sociale,
riduciamo le risorse che possiamo destinare al sostegno dei processi di investimento
e di sviluppo dell'infrastruttura. È necessario trovare il punto di equilibrio, perché è
di questo che si tratta.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Dichiaro concluso il dibattito generale.
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 1 al n. 5.
Gli emendamenti originali, dal n. 1 al n. 5, sono inseriti nel presente verbale
all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n. al
n. .
La parola al Consigliere Angeleri.

ANGELERI Antonello
Come ho anticipato prima, una parte degli emendamenti è di ordine ostruzionistico
(come in questo caso) e, questa sera, non vogliamo far perdere tempo all'Aula
illustrando degli elementi che non hanno un reale valore, dal punto di vista politico e
del contributo che possono dare al cambiamento di questa proposta di deliberazione.
Successivamente, invece, interverremo sugli emendamenti di merito che sono stati
presentati, anche se ribadisco che non abbiamo ancora compreso la volontà di questa
maggioranza di accorparli in questo modo.
La risposta che, prima, ci ha fornito il Presidente del Consiglio riguardo alla firma
che ha apposto sulla mozione di accorpamento non ci è piaciuta, perché ha
dimostrato la volontà, da parte della maggioranza, di procedere senza neanche
ascoltare le motivazioni delle opposizioni. Quindi, è ancora più grave il fatto che il
Presidente abbia sottoscritto la mozione di accorpamento. Sotto questo aspetto, ci
sembra che il comportamento del Presidente del Consiglio (che, come abbiamo
sottolineato più volte, ha creato qualche problema di democrazia in quest'Aula)
venga nuovamente ribadito dall'apposizione della sua firma alla mozione di
accorpamento relativa alla proposta di deliberazione in questione.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ventriglia.

VENTRIGLIA Ferdinando
Presidente, vorrei informarla di un'occorrenza un po' particolare, nella quale sono
incorso mezz'ora fa. Ero davanti al computer nell'ufficio del mio Gruppo e sullo
schermo ho visto apparire un individuo scalmanato. Mi sono domandato se il mio
computer si fosse sintonizzato su Al Jazeera o su Al Arabiya ed ho voluto controllare
se ci fossero bandiere verdi, scritte in arabo o kalashnikov incrociati. Guardando
meglio, ho notato che lo sfondo mi sembrava più simile alla Sala Rossa. Infatti, era
davvero la Sala Rossa e l'individuo non era un pericoloso ayatollah, ma il
Consigliere Grimaldi, che si scalmanava su una serie di ricostruzioni, perlomeno
fantasiose e parziali. In tre minuti, non ho né il tempo, né le capacità di imbarcarmi
in un climax retorico, contraddistinto dal pathos di cui solo il Consigliere Grimaldi è
capace, forse anche spinto dal fatto che deve farsi perdonare per aver lasciato il PD
in un guizzo di giovanile esuberanza. Adesso, siccome deve rientrare, diventa più
zelante, perché, come tutti i reprobi che fanno politica...

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Consigliere Ventriglia, la invito a rimanere sul tema dell'accorpamento.

VENTRIGLIA Ferdinando
Non sono andato fuori argomento, perché vorrei parlare di alcune inesattezze che
sono state dette e che devono essere smentite. Capisco che ci sia la necessità di farsi
perdonare tutto, perché quelli che ammettevano gli errori prima di andare al braccio
secolare avrebbero confessato qualsiasi cosa. Per cui lo capisco, specialmente se si
parla di un Consiglio di ulema, chissà che cosa rischiamo di vederci imposto!
Per quanto riguarda la linea 4 e Spina 3, si possono classificare sotto due titoli, caro
Consigliere di Al Jazeera; il primo è: "Non c'eravamo e siamo fieri di non esserci
stati" (a proposito della linea 4, piuttosto che della Spina 3, per esempio). Un altro
titolo potrebbe essere: "C'eravamo e, purtroppo, avete fatto cose che sono state fatte
male o sono state fatte a metà" e potrebbe riguardare i parcheggi, le trasformazioni
urbanistiche di una serie intera di quartieri e gli interventi mancati che avreste dovuto
realizzare.
Se, oltre a leggere i vostri programmi elettorali e ricostruirli man mano che passa il
tempo (secondo le convenienze), leggeste anche quello che scriviamo noi, nella
nostra assoluta modestia, forse non incorrereste in errori così grossolani. Comunque,
annuncio che impareremo l'arabo.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Il parere della Giunta è negativo.
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 1 al n. 5:
Presenti 31, Favorevoli 1, Contrari 30.
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 1 al n. 5 è respinto.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 6 al n. 95 (esclusi i
nn. 17, 20, 22, 24, 28, 31, 32, 33, 35, 39, 54, 58, 61, 64, 72, 74, 76, 78, 81, 86, 89 e
93).
Gli emendamenti originali, dal n. 6 al n. 95 (esclusi i nn. 17, 20, 22, 24, 28, 31, 32,
33, 35, 39, 54, 58, 61, 64, 72, 74, 76, 78, 81, 86, 89 e 93), sono inseriti nel presente
verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n.
al
n. .
La parola al Consigliere Angeleri.

ANGELERI Antonello
Presidente, vorrei che lei trasferisse questa nostra preoccupazione sulla democrazia
mancata in quest'Aula al Presidente del Consiglio, che mi auguro stia bene e non
abbia problemi. Però, da un punto di vista politico, ritengo sia importante fare una
valutazione sull'accorpamento di cui stiamo parlando. L'accorpamento degli
emendamenti dal n. 6 al n. 95 comprende una serie di emendamenti di merito,
presentati anche dal Gruppo della Lega Nord, ed è uno dei motivi, come accennava
prima il Presidente Castronovo, per cui la maggioranza ha imposto al Presidente del
Consiglio di siglare questi accorpamenti.
Tra questi - lo dicevo già in precedenza -, c'è l'emendamento n. 87 (che viene
giudicato incongruente rispetto ai contenuti del documento programmatico), che
richiedeva - non cancellava, Sindaco e Assessore Viano - di ridurre la superficie di
SLP commerciale da 25.000 metri quadrati a 10.000 metri quadrati, perché siamo
convinti che, in quella zona e in quel territorio, i centri commerciali siano più che
sufficienti.
Non voglio in questa sede offendere il Sindaco e l'Assessore e fare l'elenco dei
centri commerciali presenti in quella zona, perché li conoscete molto bene; però, è
evidente che la nostra è una battaglia che va anche in difesa del commercio al
minuto, quindi dei piccoli commercianti, i quali, con questo tipo di operazione,
vengono completamente massacrati.
Rispetto a questo, quindi, pongo due ordini di problemi: il primo è quello di non
volere discutere di questo emendamento, e quindi di non volere neanche ascoltare la
voce della minoranza che stava cercando di dare un contributo, e l'altro riguarda
questa scelta importante di effettuare un insediamento di così grande portata in quella
zona, che provocherà sicuramente l'ulteriore morte di molti piccoli commercianti.
Quindi, su questo, visto che precedentemente mi pare che l'Assessore non mi abbia
dato risposta, chiederei che almeno da parte sua ci fosse un intervento.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ventriglia.

VENTRIGLIA Ferdinando
Intervengo soltanto per fare un'osservazione, che, ovviamente, non è di carattere
generale, ma di carattere particolare: nel Consiglio Comunale, corre voce che la
poltrona sulla quale siede il Presidente non porti fortuna rispetto alle condizioni di
salute; a maggior ragione, il nostro Presidente titolare lo ha dimostrato. Non credo
alle superstizioni, si tratta di situazioni di stress, ma lo stress aggiunto di dovere
sottoscrivere obtorto collo la mozione di accorpamento con delle enormità, tipo
quella di accorpare 81 emendamenti - o quanti sono - in un solo emendamento, credo
possa in parte spiegare il malessere di cui è stato vittima e dal quale gli auguriamo -
fuori di battuta - di rimettersi quanto prima.
A parte quanto ha sottolineato il Consigliere Angeleri, mi spiace che alcuni
emendamenti non siano stati espunti e preservati, perché erano, per esempio, quelli
che avrebbero consentito qualche discussione preliminare sulla linea e sul tipo di
linea. Certo - prendo atto con sollievo di quanto ha detto l'Assessore - che non siamo
impiccati alla tecnologia Val e ad un'unica gestione. Sicuramente, la scelta delle
tecnologie non è una funzione indipendente dello stesso tracciato, perché,
chiaramente, vanno fatti ragionamenti di carattere trasportistico anche in riferimento
alla portanza delle diverse tecnologie che scegliamo; ovviamente, non è la stessa
cosa mettere, in un sistema del genere, una stazione polo con un sistema Val,
piuttosto che un sistema Tram-Treno, piuttosto che con altre tecnologie.
Quindi, sarebbe stato utile preservare almeno questi emendamenti per potere
cominciare ad introdurre una discussione di questo genere.
Chiedo scusa se insisto sul tema del cofinanziamento della linea - che mi rendo conto
sia logicamente collaterale ed ulteriore -, ma, semmai ci sarà - e non credo - una
discussione sulla seconda linea di metropolitana (così il Consigliere Grimaldi potrà
insultarci qualche anno dopo se riuscirà a farsi rieleggere - e glielo auguro -), ritengo
che sarebbe stato utile cominciare ad avviare una discussione, perché il tema non è
banale. Se davvero questa non è soltanto un'operazione speculativa, tesa a salvare il
bilancio di un anno e, quindi, il "bilancio di legislatura" del Sindaco, dal punto di
vista politico e non finanziario, allora - forse - cominciare a discutere di quell'aspetto
anche in questa sede (visto che ci dite che è l'elemento principale per il quale si fa
l'operazione) non sarebbe stato fuori luogo.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Silvestrini.

SILVESTRINI Maria Teresa
Approfitto di questo tempo per fare un'osservazione.
Abbiamo visto che, all'interno della proposta di deliberazione, si fa riferimento ad
una precedente deliberazione di Giunta del 4 aprile 2006 sul tracciato della
Metropolitana.
In realtà, sembra che la proposta di deliberazione in approvazione oggi sia una sorta
di ratifica di quanto era già stato deciso nella deliberazione del 4 aprile 2006, in
relazione al tracciato.
La deliberazione del 2006 afferma che si tratta di una presa d'atto dello studio "Piano
dei trasporti e scenario strategico per l'area torinese", nel quale si erano individuate
quattro soluzioni possibili, combinate con diverse soluzioni per il collegamento della
Torino-Ceres e per il tracciato della Linea 2, fermo restando un percorso, grosso
modo, da Nord a Sud. Si evidenziava, inoltre, una leggera prevalenza delle ipotesi
verso il tracciato Nord-Ovest, ovvero la stazione Rebaudengo, spiegando che questa
direttrice poteva risultare più verosimile, nell'ambito di una realizzazione temporale
per lotti funzionali, in una prima fase che prevedesse un collegamento tra la stazione
di Porta Nuova e la stazione Rebaudengo.
Quindi, abbiamo osservato che, nella deliberazione che sembra essere la base di
quella che oggi andiamo a votare, non è definito il tracciato della Metropolitana, ma
c'è ancora abbastanza incertezza; si tratta dell'acquisizione di uno studio e non della
scelta di un tracciato.
Per questo motivo, attraverso un emendamento, noi avevamo chiesto lo stralcio di
questo passaggio. Devo dire che, forse anche per carenza mia, è con questa proposta
di deliberazione che noi stiamo definendo il tracciato della Metropolitana. A me non
sembra che questo aspetto sia emerso con l'importanza che merita.
Forse, mi sbaglio, però, secondo me, è utile ribadirlo.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola all'Assessore Viano, per il parere della Giunta.

VIANO Mario (Assessore)
Prima di esprimere il parere della Giunta, devo dare una risposta, che, per mia colpa,
ho dimenticato durante la replica.
La questione commerciale, per la verità, è stata oggetto - a seguito di
un'interlocuzione tra le categorie economiche e le rappresentanze delle categorie
commerciali - di un approfondimento tecnico sulla fase in cui è corretto introdurre
elementi normativi specifici (L2 non L2, quantità non quantità). Abbiamo stralciato
tutti i riferimenti alle quantità e li abbiamo rinviati agli atti successivi. Quindi, è
questione aperta; li abbiamo stralciati con proposte di Giunta, come dicevo
nell'illustrazione iniziale.
Quindi, in senso stretto, l'emendamento si riferisce ad una previsione che è stata
stralciata. Questo è un aspetto che attiene al fatto che dobbiamo affrontare questo
tema in modo specifico e puntuale in atti che abbiano il carattere non di
deliberazione programmatica, ma di atti immediatamente efficaci, almeno in termini
di salvaguardia.
Invece, la questione dell'annotazione - naturalmente riferisco sulla base di quanto
riportato dagli Uffici - attiene al fatto che un emendamento, che, ove accolto,
scardini il provvedimento, viene ritenuto tecnicamente incompatibile con la
preservazione del provvedimento stesso. Questa è la ragione per cui il parere è
sfavorevole - ribadisco che riferisco quanto detto dagli Uffici -; comunque, se volete,
possiamo approfondirlo in sede tecnica.
Ritornando all'inizio della mia precisazione, vi confermo che, assolutamente, la
previsione esplicita dei 25.000 metri quadrati ora non esiste più, né nel testo della
deliberazione né nel testo della relazione illustrativa.
Invece, riguardo alla questione del tracciato, certamente, quello è un atto con cui si è
recepito un approfondimento tecnico, che significa - implicitamente finché si vuole -
assunzione dei risultati di quell'approfondimento tecnico. Dopodiché, è il primo atto
del Consiglio in cui la questione del tracciato viene esaminata e, quindi, contemplata
in modo esplicito. Ne do assolutamente atto.
Il parere della Giunta è contrario per le ragioni legate alle considerazioni generali.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 6 al n. 95:
Presenti 31, Favorevoli 2, Contrari 29.
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 6 al n. 95 è respinto.
Per il verbale, il Consigliere Gentile si è sbagliato.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 17, presentato dall'Assessore Viano, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 17:
Presenti 31, Favorevoli 30, Astenuti 1.
L'emendamento n. 17 è approvato.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 20, presentato dall'Assessore Viano, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 20:
L'emendamento n. 20 è approvato col medesimo esito del precedente.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 22, presentato dall'Assessore Viano, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 22:
Presenti 31, Favorevoli 30, Astenuti 1.
L'emendamento n. 22 è approvato.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 24, presentato dall'Assessore Viano, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 24:
L'emendamento n. 24 è approvato col medesimo esito del precedente.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 28, presentato dall'Assessore Viano, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 28:
L'emendamento n. 28 è approvato col medesimo esito.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 31, presentato dall'Assessore Viano, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 31:
L'emendamento n. 31 è approvato col medesimo esito.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 32, presentato dall'Assessore Viano, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 32:
L'emendamento n. 32 è approvato col medesimo esito.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 33, presentato dall'Assessore Viano, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 33:
L'emendamento n. 33 è approvato col medesimo esito.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 35, presentato dai Consiglieri Cerutti e Gallo Domenico, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Il parere della Giunta è favorevole.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 35:
L'emendamento n. 35 è approvato col medesimo esito.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 39, presentato dall'Assessore Viano, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 39:
L'emendamento n. 39 è approvato col medesimo esito.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 54, presentato dall'Assessore Viano, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 54:
L'emendamento n. 54 è approvato col medesimo esito.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 58, presentato dall'Assessore Viano, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 58:
L'emendamento n. 58 è approvato col medesimo esito.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 61, presentato dall'Assessore Viano, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 61:
L'emendamento n. 61 è approvato col medesimo esito.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 64, presentato dai Consiglieri Cerutti, Cugusi, Grimaldi, Salinas e
Gallo Domenico, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Il parere della Giunta è favorevole.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 64:
L'emendamento n. 64 è approvato col medesimo esito.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 72, presentato dai Consiglieri Grimaldi, Cerutti, Salinas e Cugusi,
recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Il parere della Giunta è favorevole.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 72:
L'emendamento n. 72 è approvato col medesimo esito.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 74, presentato dall'Assessore Viano, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 74:
L'emendamento n. 74 è approvato col medesimo esito.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 76, presentato dall'Assessore Viano, recita:
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 76:
L'emendamento n. 76 è approvato col medesimo esito.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 78, presentato dai Consiglieri Cerutti e Gallo Domenico, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Il parere della Giunta è favorevole.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 78:
L'emendamento n. 78 è approvato col medesimo esito.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 81, presentato dai Consiglieri Cerutti e Gallo Domenico, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Il parere della Giunta è favorevole.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 81:
L'emendamento n. 81 è approvato col medesimo esito.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 86, presentato dall'Assessore Viano, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 86:
L'emendamento n. 86 è approvato col medesimo esito.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 89, presentato dall'Assessore Viano, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 89:
L'emendamento n. 89 è approvato col medesimo esito.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 93, presentato dall'Assessore Viano, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 93:
L'emendamento n. 93 è approvato col medesimo esito.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 96, presentato da …, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Qual è il parere della Giunta?

VIANO Mario (Assessore)
(Intervento fuori microfono).

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Il parere della Giunta è negativo.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 96:
Presenti 32, Favorevoli 2, Contrari 30.
L'emendamento n. 96 è respinto.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 97 al n. 102.
Gli emendamenti originali, dal n. 97 al n. 102, sono inseriti nel presente verbale
all'appendice degli emendamento respinti, codificati sequenzialmente dal n.
al n. .
Il parere della Giunta è negativo.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 97 al n. 102:
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 97 al n. 102 è respinto col medesimo
esito.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 103 al n. 111:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Il parere della Giunta è favorevole.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 103 al n. 111:
Presenti 31, Favorevoli 30, Astenuti 1.
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 103 al n. 111 è approvato.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Salinas, per dichiarazione di voto.

SALINAS Francesco
Nell'esprimere il nostro voto favorevole, dobbiamo ammettere di comprendere le
difficoltà del centrodestra su questa proposta politica di amministrazione della
maggioranza che governa la Città di Torino. Sono difficoltà giustificabili con il
cambio di passo forte che fa l'Amministrazione della Città di Torino nelle politiche
per la zona nord, che non è limitato ad una sola area, ma è parte di un progetto
strutturale che comprende non solo Urban 3, ma tutti gli interventi contemplati nella
mozione. Si tratta di interventi di rigenerazione urbana, di ricucitura del tessuto
sociale, di apertura di spazi verdi, spazi sociali, spazi pubblici; questa è la vera
proposta del centrosinistra per la zona nord (non una proposta che vive basandosi
sulla paura, sulla chiusura e sulla diffidenza per il diverso).
La rinascita dei quartieri della zona nord parte da questo.
Sottolineiamo l'importanza di un nuovo metodo - ci sia consentito - nell'approccio
alle politiche dello sviluppo del territorio (lo diciamo per i Consiglieri che hanno
provato a sottolineare questo aspetto - riteniamo erroneamente -), basato sull'ascolto
delle proposte dei quartieri, ma direi di più: le proposte dei quartieri basate
sull'ascolto delle proposte dei cittadini dell'associazione di quartiere. Un esempio
importante è quello dell'aggancio della linea metropolitana alla Statale 11.
Abbiamo sentito che la Giunta intende approfondire e fare propria anche la proposta
di verificare la possibilità di connettere la linea metropolitana alla zona Pescarito.
Questa proposta nasce dalla Circoscrizione e, quindi, dall'Ente territoriale
decentrato, ma maggiormente dai cittadini residenti in quella zona.
È un metodo importante che noi con la mozione intendiamo corroborare e portare
avanti, provando ad introdurre, nel percorso che si apre oggi con la deliberazione di
programma, forme sperimentali anche di urbanistica partecipata - possiamo
chiamarla in questo modo -, basate sull'ascolto non soltanto degli Enti, ma anche dei
cittadini e dei corpi sociali interessati a questa riforma.
Sottolineavo un altro aspetto importante. Questa proposta ha dimostrato di sapersi
integrare con proposte che noi riteniamo ragionevoli. Riteniamo che la definizione
degli indici edificatori nel progetto preliminare sia un segnale importante della
capacità di ascoltare e di mettere questo progetto in discussione.
Riteniamo, inoltre, che - e questo è un altro elemento che accogliamo con favore -
questo progetto si inserisce e dà forza ad una progettualità da lungo tempo elaborata
dalla Città di Torino sull'area Manifattura Tabacchi. Questa approvazione consente
di avvicinarsi o di dare una spinta in più affinché quell'area abbia un importante
servizio sovralocale, di interesse sovra cittadino, che - ribadiamo ancora una volta -
deve arrivare all'area Manifattura Tabacchi e deve essere il traino sia della
riqualificazione del quartiere sia per quanto riguarda la Linea 2 del trasporto
metropolitano.
Questo lavoro comincia oggi, non soltanto per la parte degli indici, ma anche per la
parte della STU, degli strumenti adottati. Facciamo tesoro delle indicazioni della
Giunta, che sono quelle di un lavoro partecipato che coinvolga anche il Consiglio
Comunale.
Riteniamo che, con queste condizioni, il lavoro che parte con l'approvazione della
deliberazione di programma sulla Variante 200 possa portare un importante segnale
di rinascita per tutti i quartieri della zona Nord della città.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Giorgis.

GIORGIS Andrea
Naturalmente, non riprendo alcun aspetto di merito, perché la discussione che si è
sviluppata in questi sei mesi in Commissione è avvenuta in maniera davvero molto
approfondita.
Credo che la pazienza dell'Assessore, la tenacia con la quale ha trovato la precisione
nel rispondere ad ogni questione sollevata e, al contempo, la determinazione con la
quale il Consiglio Comunale e questa maggioranza hanno condotto questo difficile
provvedimento siano la prova di un'Amministrazione che ha ancora molto da dire a
questa città. Infatti, al di là di quelli che possono essere stati momenti di difficoltà,
sulle questioni che riguardano la Torino non di domani, ma dei prossimi vent'anni e
non solo, emergono la passione, la tenuta e la coesione dei Consiglieri che, oggi, si
accingono ad approvare questa proposta di deliberazione, che consentono ai cittadini
torinesi di guardare a questo governo e a questa Amministrazione con una fiducia
che spero riusciremo a corrispondere anche negli anni che ci rimangono per
governare questa città.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Cantore.

CANTORE Daniele
Ho notato che questa Variante ha ricompattato la maggioranza e non può che far
piacere. Vi pregherei, però, di guardare soprattutto a casa vostra - mi riferisco ai
Consiglieri Grimaldi e Salinas -: vi assicuro che non siamo in difficoltà. È la prima
volta, in tre anni, che ne centrate una; non potete adesso festeggiare per tre mesi!
Siccome sulla questione GTT ci sono stati problemi, sulla questione IRIDE ed ENÌA
ancora problemi, non è che, adesso, per una volta - e vedremo come continua - che
ne centrate una, dobbiamo essere noi in difficoltà e voi i protagonisti. Il vostro
Sindaco vi direbbe: "Esageruma nen", mi permetto di dirlo anch'io. Prendetela più
bassa, perché si è all'inizio di un percorso e vedremo come andrà a finire.
Presidente, volevo lasciare a verbale che abbiamo apprezzato molto l'emendamento
n. 106, a firma del Consigliere Cerutti, riguardante gli indici, e mi spiace che, per
responsabilità mia, non siamo riusciti a votarlo perché eravamo disattenti.
L'avremmo votato, quindi voglio almeno lasciarlo detto a verbale, chiedendo scusa
per la disattenzione che abbiamo tenuto in Aula.
Certamente, questa è una Variante che potrà dimostrarsi importante - vorrei ricordare
ai Colleghi che questa è solo una deliberazione programmatica -; noi ci asterremo per
il metodo che è stato usato e per alcune perplessità che abbiamo anche espresso in
Aula. Ciò che possiamo dire è che verificheremo con puntualità quanto verrà
realizzato e come verrà realizzato. Peraltro, mi pare che questo sia un interesse di
tutti, perché i dubbi ci sono da parte di tutti. Lo stesso Assessore, rispondendo ad
alcune domande, ha sentito il dovere di specificare alcuni passaggi delicati - e lo
ringrazio -, tra i quali, metto primo in lista, il rapporto tra il pubblico e privato e il
ruolo del pubblico. Riguardo questo aspetto, avremo certamente tempo di verificare.
La nostra astensione - ripeto - è un voto nei confronti del metodo e
dell'accelerazione, non certo del merito, perché, di fronte ad una Variante che,
comunque, inizia il percorso della Metropolitana per la penetrazione nord-sud della
città ed una riqualificazione urbana, un voto contrario non avrebbe senso.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ravello.

RAVELLO Roberto Sergio
Per la stessa ragione per cui ho rinunciato all'intervento durante il dibattito, cioè per
una fastidiosissima tosse che si aggiunge ad altri fastidi di campagna elettorale, avrei
preferito non intervenire. Voglio, però, rispondere a qualche sollecitazione e, in
particolare, a chi evidentemente oggi ha un po' sbracato con la retorica, perché, in
politica, tutti noi ne facciamo ampio ricorso, ma a volte si esonda.
Da una sinistra "nazional-collinare", come quella torinese, ne ho sentite dire molte,
ma mi mancava ancora il concetto di urbanistica partecipata, così come quello di
green economy, tanto sollecitato dal Consigliere Grimaldi (non so se ripreso da Al
Gore o viceversa e, successivamente - come mi viene suggerito -, da Obama). Non so
onestamente come possa venire applicato in questa città, ma credo che voi possiate
chiederlo all'Assessore Mangone, che, ora, si deve dedicare ad altre questioni, ma
che, fino a poco tempo fa, evidentemente, ha dimostrato di conoscerlo bene e di
averlo saputo fare proprio.
A chi ha approfittato di quest'occasione per accusare il centrodestra (ricordo che con
l'allontanamento in questa porzione di territorio dell'UDC, il centro non si è
allontanato dalla destra, ma il centro rimane, ci sono diverse Democrazie Cristiane
che ci sostengono nel variegato mondo del centrismo italiano) di avere rappresentato
con la posizione espressa quest'oggi - tra l'altro, per l'ennesima volta - un freno allo
sviluppo (pensando da che pulpito), vorrei solo ricordare un paio di passaggi, che il
Sindaco conoscerà molto meglio di me. Il primo è quello che ha visto la destra
torinese permettere, con i propri voti, l'approvazione della deliberazione con la
quale, finalmente, si decise, dopo tanti anni, la costruzione della Metropolitana - lei
non era ancora stato eletto Sindaco -. Vorrei ricordare che solo grazie ai voti del
centrodestra questa città, finalmente, vedrà il primo vero grattacielo; vorrei ricordare
che anche grazie ai voti del centrodestra il provvedimento riguardante la
ricostruzione dello Stadio Delle Alpi è stato approvato; insomma, vorrei ricordare
che, se ci sono argomenti sui quali la sinistra si è spaccata, sono proprio quelli dove
si sono concentrate e confrontate visioni diverse di uno sviluppo di città. Il
centrodestra non si è mai sottratto ad una scommessa; il centrodestra si pone dei
dubbi, che sono oltremodo legittimi e giustificati quando i provvedimenti vengono
dipinti per qualcosa che non sono e quando dietro alla Variante 200 (è la
duecentesima variante, sarebbe il caso di interrogarsi su quanto sia opportuno e
urgente rimettere mano definitivamente ad un Piano Regolatore ormai superato) si
caricano aspettative e promesse, che altro non sono che promesse elettorali che
nessuno saprà mantenere. Avete la possibilità di fare giorno dopo giorno la
riqualificazione vera e propria del territorio; non avete bisogno di riqualificare la
zona Nord di Torino attraverso un provvedimento, che comporterà, ovviamente,
speculazioni e disagi per gli stessi interventi infrastrutturali che andranno calati su
quel territorio. Avete bisogno semplicemente di capire che potete costruire una città
migliore giorno per giorno, con gli strumenti che avete a disposizione. La sicurezza e
la qualità della vita sono aspetti che voi non avete tenuto in alta considerazione; mi
permetto di dire che proprio non lo avete fatto, fino a quando non vi siete trovati,
oggi, con le spalle al muro di fronte al rischio di perdere un dominio della sinistra
nella Provincia di Torino.
L'accelerazione, sulla quale dite di esservi ricompattati (ma, in realtà, sappiamo
benissimo che non è così) con questo provvedimento, è qualcosa che non arriverà, e
il fallimento del progetto che il Sindaco Chiamparino ha proposto a questa città è
semplicemente rimandato. Lei ha caricato questa Variante e questa deliberazione
di… Quanto tempo ho, Presidente?

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Fino a cinque minuti.

RAVELLO Roberto Sergio
Li ho appena superati.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Consigliere Ravello, non le ho tolto la parola; le ricordavo soltanto che il tempo
scorre.

RAVELLO Roberto Sergio
Ma lei mi batte il tempo, Presidente. È la prima volta che intervengo nella
discussione su questa deliberazione.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non è colpa mia; non sono stato io ad impedirle di intervenire prima.

RAVELLO Roberto Sergio
No, ci mancherebbe, però tanti Consiglieri prima di me hanno parlato a sproposito.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non entro mai nel merito.

RAVELLO Roberto Sergio
Mi aspetto un briciolo di tolleranza da chi - come lei - dimostra di saper presiedere e
tenere i lavori in quest'Aula in maniera così puntuale.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La ringrazio.

RAVELLO Roberto Sergio
Termino, Presidente, così smetto di tediarla, ribadendo un concetto.
Voi avete finalmente scoperto le carte; in questi giorni, qualcuno ha gettato via la
maschera. Finalmente, in questa Sala si gioca a carte scoperte, ma vi invito solo a
non illudervi, perché quel fallimento - di cui parlavo prima di essere interrotto - è
semplicemente rimandato; anzi, siamo curiosi di vedere a che cosa si appiglierà il
Sindaco in occasione della prossima crisi, che non tarderà ad arrivare.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Gallo Domenico.

GALLO Domenico
Intervengo brevemente per dire che, a differenza del Consigliere Ravello, ritengo che
questo sia un atto dovuto nei confronti di una parte di città, quella più sacrificata, per
la quale si aprono serie prospettive di riqualificazione.
Voglio ribadire - come ho detto nell'intervento - che la città non dovrà subire, ma
dovrà adottare linee per il suo sviluppo urbanistico, soprattutto per quanto riguarda la
qualità degli interventi.
Infine, a differenza di quanto sosteneva il Consigliere Silvestrini, credo che sia
l'occasione per affrontare il problema della casa per centinaia di famiglie; è
un'occasione da non perdere, visto che oggi le condizioni del mercato sottraggono a
tante famiglie il diritto ad avere una casa.
Credo che su questo terreno dovremmo monitorare e far sì che questo diventi un
punto dell'accordo con gli imprenditori che manifesteranno interesse rispetto a
questa operazione.
Ci sono tutti gli ingredienti per votare a favore di questa proposta di deliberazione.
Ritengo che abbiamo fatto un buon lavoro; è un'occasione importante per la Città.
Speriamo che i cittadini di quella parte di città, fino ad oggi più sacrificata, abbiano
finalmente la soluzione ai tanti problemi, tra cui il degrado e il disagio sociale che li
ha visti per tanti anni costretti ad una certa condizione, dove la qualità della vita
francamente è esistita poco.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ferraris.

FERRARIS Giovanni Maria
Questa è un'occasione importante per lo sviluppo di questa città - come qualcuno ha
ricordato -, almeno per i prossimi vent'anni. Noi abbiamo il dovere di intervenire in
questo modo.
Ringrazio per questo avvio che c'è stato - forse, un po' in salita -, ma è anche
importante salire (come all'Assessore piace fare in montagna).
Credo che la prospettiva dello sviluppo dell'area metropolitana si giochi con questa
Variante, quindi noi approveremo assolutamente questo provvedimento.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Petrarulo.

PETRARULO Raffaele
Come Italia dei Valori siamo già intervenuti sulla proposta di deliberazione,
dichiarando che siamo a favore di questa Variante. Intervengo, quindi, solo per
ribadire due accenni all'Assessore Viano.
Spero che questa Variante venga seguita passo passo per non perdere altro tempo,
perché io sono un po' più ottimista del Consigliere Ferraris: penso che non servano
vent'anni per poterla portare a termine, spero molto meno, soprattutto per la parte
nord-est di Torino. Rinnovo, non per plagio, ma per giusta considerazione, il plauso
al Sindaco Chiamparino, che aveva promesso di riuscire a fare approvare questo
provvedimento prima della fine di giugno, quindi non prima del ballottaggio -
combinazione concomitante -. Sicuramente, questo significa che le forze politiche
che voteranno a favore di questa Variante dimostreranno di avere interesse per la
zona Nord-Est di Torino.
Le forze politiche che, purtroppo, non voteranno a favore di questo provvedimento
dimostreranno di non avere quell'interesse precipuo per quella parte di Torino per la
quale si parla tanto di sicurezza e di riqualificazione; purtroppo, quando andiamo a
cercare, come centrosinistra coeso, una riqualificazione su quel territorio, ci troviamo
delle forze politiche di opposizione, in questo Consiglio Comunale o anche in altre
sedi, che non votano.
Quindi, Italia dei Valori, con questo voto favorevole, vuole dare un buon augurio al
Sindaco, affinché segua, insieme all'Assessore, il corso veloce di questa Variante
200.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Carossa.

CAROSSA Mario
Intervengo solamente per ribadire che il Gruppo Lega Nord non parteciperà al voto, e
spiego brevemente il motivo.
Non siamo assolutamente d'accordo nel metodo di come è stata portata avanti questa
deliberazione e nell'accelerazione che lei ha fortemente voluto; è un suo diritto, la
sua maggioranza, dopo un primo momento di sbandamento - d'altronde lei non c'era
(era impegnato in una questione istituzionale di alto livello) - si è lasciata andare, ma
poi lei, giustamente, l'ha subito ripresa, quindi non entro più nel merito di questo.
Stasera ho sentito veramente dei paroloni, che, stranamente, come cittadino torinese,
avevo già sentito quando lanciavate le varie Spine: era il momento che la città
sarebbe cambiata; era il momento che la città avrebbe avuto una rivoluzione. Erano
stati utilizzati termini eccezionali, quasi come quelli di stasera.
È vero, la città è cambiata, ma, secondo me, in peggio; c'è stata una colata di
cemento che nessuno ha il coraggio di ammettere, soprattutto gli amici della sinistra
radicale (a qualcuno questa definizione non piace, ma mi adeguo a come li chiamano
i giornalisti), o gli inesistenti Verdi. C'è stata una colata di cemento e ci sarà di
nuovo.
Ricordo solamente agli ex comunisti, tipo il Consigliere Gallo Domenico, che questa
città non ha bisogno di nuovi alloggi da vendere, ma ha bisogno di alloggi per la
popolazione che soffre e che non ce la fa ad andare avanti! È di questo che ha
bisogno, e non sicuramente… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Lei vada in
giro a vedere i cartelli "Vendesi". Vi siete dimenticati tutto ciò! La città non ha
bisogno di questo.
Questa operazione, fatta in questa maniera (perché non entro nel discorso che non
abbia una sua validità), sicuramente non porta, quanto meno in tempi brevi o medio
brevi, ad una riqualificazione di quella zona. Sicuramente, porta ad una speculazione
molto forte - questo sì - a brevissimo tempo. Ci ritroveremo, cari amici, e ne
discuteremo quando e dove vedrete quella riqualificazione.
Quindi, non credendo in voi e non credendo in chi ha guidato malamente questa città
negli ultimi quindici anni, noi non partecipiamo a questo voto, perché bisogna dare
un segnale forte per cercare di impedire che continuiate a fare scempio della nostra
città.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di
deliberazione così emendata:
Presenti 34, Favorevoli 30, Astenuti 4.
La proposta di deliberazione è approvata.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Pongo in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento:
L'immediata eseguibilità è concessa col medesimo esito.
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