Cittą di Torino

Consiglio Comunale

Cittą di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Giugno 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 17
MOZIONE 2009-03763
(MOZIONE N. 40/2009) "ACCORPAMENTO EMENDAMENTI DELIBERAZIONE MECC. 2008 09659/009 ?VARIANTE N. 200 AL P.R.G. VIGENTE "LINEA 2 METROPOLITANA E QUADRANTE NORD-EST DI TORINO" - APPROVAZIONE DOCUMENTO PROGRAMMATICO DELLA VARIANTE STRUTTURALE ...?" PRESENTATA DAL PRESIDENTE CASTRONOVO E DAI CONSIGLIERI GIORGIS E ALTRI IN DATA 12 GIUGNO 2009.
Interventi

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di mozione n. mecc. 200903763/02,
presentata in data 12 giugno 2009, avente per oggetto:
"Mozione di accorpamento emendamenti alla deliberazione mecc. 200809659/09
"Variante n. 200 al P.R.G. Vigente 'Linea 2 metropolitana e quadrante nord-est di
Torino' - Approvazione documento programmatico della Variante strutturale ai
sensi della Legge Regionale n. 1/2007'"

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Silvestrini.

SILVESTRINI Maria Teresa
Il nostro Gruppo ha presentato una serie di emendamenti che non erano
ostruzionistici, ma di merito e sono stati il frutto del lavoro che è stato fatto; ci
sarebbe davvero piaciuto poterne discutere.
Personalmente, il fatto di non poter discutere gli emendamenti mi sembra anche un
problema di democrazia, perché se avessimo presentato documenti ostruzionistici, lo
avrei capito, ma siccome sono anche propositivi, non consentirci di discuterli lo
riteniamo un atteggiamento non solo pregiudiziale, ma - secondo me - anche
antidemocratico, tanto più che io, pur non essendo componente della Commissione
Urbanistica, ho partecipato ad alcune riunioni di discussione e, da quanto ho capito,
la seduta di Commissione nella quale si è discusso più nel merito è stata l'ultima,
quella in cui la Variante è stata liberata per l'Aula, con un procedimento piuttosto
curioso, in quanto, poi, l'audizione della Circoscrizione (che ha portato ad una serie
di emendamenti di Giunta) è avvenuta dopo, creando - secondo me - degli scompensi
nel procedere della deliberazione, perché gli emendamenti della Giunta avrebbero
potuto essere inseriti nella deliberazione se si fosse seguita una procedura più lineare.
La discussione avvenuta in Commissione è stata, effettivamente, abbastanza limitata,
a detta di tutti i Consiglieri presenti; non poter discutere nemmeno in Aula gli
emendamenti significa che esiste davvero una mancanza di disponibilità al confronto
nel merito su scelte così importanti per la Città e per i cittadini.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Angeleri.

ANGELERI Antonello
Ritengo che la denuncia del Consigliere Silvestrini sia un fatto grave, perché,
seguendo le sue parole, ha denunciato che in quest'Aula non si può discutere
democraticamente di una delle varianti più importanti che si siano votate in questo
Consiglio Comunale. Sono stati presentati emendamenti anche dal Gruppo della
Lega Nord che, in parte, riconosciamo essere ostruzionistici, ma, in parte, invece, di
merito, che andavano ad intervenire ed a modificare la deliberazione e sui quali
avremmo anche noi voluto discutere. Non chiediamo di convincere quest'Aula e di
portare la maggioranza sulle nostre posizioni, ma quanto meno di discuterne!
Vorrei capire qual è stata la metodologia seguita dalla maggioranza sugli
accorpamenti, perché quando un Consigliere di maggioranza (e, ovviamente, anche il
nostro Gruppo) viene a denunciare questi comportamenti in Aula, penso che ci sia da
riflettere anche sullo stato di democrazia, che, evidentemente, non esiste più.
Capisco che il Sindaco oggi si senta più forte perché la sua maggioranza è cresciuta
grazie al partito dell'UDC, che è passato con gli altri "compagni" a sinistra, però non
mi sembra un esempio di democrazia venire all'interno di quest'Aula e non dare
neanche la possibilità ai Consiglieri Comunali (in particolare, dell'opposizione) di
poter legittimamente discutere e portare avanti le loro opinioni. Su questo argomento
vorrei, Presidente, che lei, che è garante di quest'Aula, desse una risposta, in modo
che si possa comprendere cosa sia capitato in sede di accorpamento.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Ravello.

RAVELLO Roberto Sergio
Signor Presidente, intervengo per segnalare che anch'io, come il Consigliere
Angeleri prima di me, raccolgo lo stimolo e lo spunto offerto dal Consigliere
Silvestrini.
Vorrei rassegnare a quest'Aula una considerazione rispetto alla pratica della
presentazione delle mozioni di accorpamento: ogni qualvolta la maggioranza ha
ritenuto opportuno presentare mozioni di accorpamento, ha fatto in modo di mettere
un bavaglio ai Consiglieri che, anche attraverso l'ostruzionismo, ritenevano di
esprimere una posizione contraria rispetto a determinati provvedimenti.
Tuttavia, ciò che mi lascia piuttosto perplesso è che chi, fino all'altro ieri, ha sempre
firmato e votato mozioni di accorpamento che colpivano esclusivamente
l'opposizione, senza mai cogliere la gravità del fatto che, attraverso mozioni di
accorpamento, si metteva un bavaglio all'opposizione, oggi si svegli e scopra che,
invece, queste mozioni fanno male al confronto democratico.
La difesa della democrazia, il sostegno al dialogo e al dibattito (ovviamente, quand'è
costruttivo) e soprattutto la difesa anche delle posizioni delle minoranze che
ritengono doveroso avanzare determinate considerazioni, credo debbano essere
sostenute non a corrente alternata. Quand'è così, suggerirei a chi, soltanto oggi, si
rende conto che una mozione di accorpamento fa male alla democrazia, quanto meno
di cambiare fusibile.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Cantore.

CANTORE Daniele
Mi viene spontanea una battuta al Consigliere Silvestrini: quando si è in minoranza,
funziona così. Non deve stupirsi.
Vorrei, però, farle una domanda, Presidente (e gradirei avere una risposta): perché ha
firmato questa mozione di accorpamento? Lei è un Presidente sfiduciato dalla sua
maggioranza, che reiteratamente ha detto che lei, su quella sedia, siede in modo
improprio (e quindi è non voluto dagli altri firmatari della mozione di
accorpamento): perché, allora, ha firmato? Deve spiegarmelo.
Ha il dovere di spiegare all'Aula il motivo per cui ha firmato la mozione: lei è stato
sfiduciato, è tornato su quella sedia grazie al TAR, in ogni Conferenza dei
Capigruppo, i suoi ex Colleghi di maggioranza le ricordano che occupa una sedia
impropria, e noi vediamo la sua firma nella mozione. Deve spiegarne i motivi al
Consiglio Comunale: potrà farlo anche con un'alzata di spalle, ma, da oggi,
certamente, il nostro atteggiamento nei suoi confronti cambierà ulteriormente, perché
riteniamo questo fatto inaccettabile.
Oggi lei permette - poi entreremo nel merito dell'argomento - che si faccia violenza
all'Assessore Viano e che si porti questa deliberazione programmatica in Consiglio
Comunale, soltanto per propaganda elettorale. Lei ha firmato una mozione per
permettere al Presidente Saitta, forse, di essere rieletto e per avere uno strumento in
più da giocare in campagna elettorale: è inutile che qualcuno smentisca, perché ci
sono già tutti i volantini pronti (non dico nei cassetti, ma negli armadi).
Qui hanno giocato due fattori: la fretta del Sindaco e la campagna elettorale. Mi
spiace perché questo fa torto, oltre che al Consiglio Comunale, anche al lavoro
dell'Assessore Viano.
Ritorno alla domanda: perché ha firmato la mozione?

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Carossa.

CAROSSA Mario
Anch'io mi associo alla richiesta del Capogruppo Daniele Cantore.
Mi fa specie che lei, Presidente, abbia firmato la mozione di accorpamento; tra
l'altro, oggi più di altre volte, è una mozione che accorpa emendamenti sicuramente
ostruzionistici a emendamenti di merito.
Non mi aspettavo questo, non tanto dalla maggioranza che, non avendo più bandiere
di sorta, ne ha fatto la bandiera della sua campagna elettorale per il Presidente Saitta,
ma mi stupisco per lei. Da lei mi aspettavo una spinta, uno slancio in avanti: sa
benissimo che rifiutarsi di firmare, da parte sua, l'accorpamento avrebbe messo in
difficoltà questa maggioranza, che non è più la maggioranza del suo partito.
Non entro nel merito delle questioni personali, ma entro nel merito dei partiti perché,
a differenza dei Consiglieri del PD, credo ancora nella funzione dei partiti. I partiti
devono anche poter fare politica, non soltanto mandare persone elette dai cittadini
inconsapevoli, che rivestono il ruolo di Consigliere soltanto per avallare qualsiasi
scambio di mercato, perché questo è la Variante 200.
Sapete benissimo che a nessuno di voi importa niente della situazione della città, del
trincerone e quant'altro, perché, se vi fosse importato, avreste fatto qualcosa prima: è
dal 1993 che governate malamente la città, cari Assessori e caro Sindaco, e non vi
svegliate certamente adesso, dicendo che la Variante 200 risolverà i problemi di
quella zona della città.
Torno al merito e ripeto che, ancor più di altre volte, non sono assolutamente
d'accordo con questo accorpamento.
Tra l'altro, qualcuno mi deve spiegare - e questo è soltanto uno degli esempi che
potrei fare - perché l'emendamento n. 87 della Lega Nord è stato definito - cito
testualmente - "incongruente rispetto ai contenuti del documento programmatico".
Questo emendamento doveva assolutamente essere discusso, perché entrava nel
merito dell'area commerciale, citata ampiamente nella deliberazione che stiamo
discutendo e che voteremo. Questo è un esempio, ma potrei anche fare l'esempio
degli emendamenti presentati da Rifondazione Comunista, che possono essere
condivisibili o meno, ma che sono di merito.
Mi stupisco davvero, salvo che si voglia - ma allora, Presidente, mi permetto di dire
che sbaglia - continuare a dare un colpo al cerchio e un colpo alla botte. Dopo aver
votato questo accorpamento, ha visto che c'è stato l'accordo con coloro che hanno
tradito doppiamente gli elettori: mi riferisco all'UDC, che ha fatto l'accordo con il
PD per Saitta, il giorno dopo che lei ha firmato l'accorpamento. Quindi dico
veramente: basta! Basta!
Mi permetto di dire: lei dovrebbe o dimettersi, o assumere una posizione netta: per
me, la posizione netta è data dalle sue dimissioni. Anche perché, in questo modo, lei
pensa di fare un favore alla maggioranza, ma, in realtà, le fa un dispetto enorme,
perché, dal minuto successivo alle sue dimissioni, questi cari signori (ai quali non
interessa niente dei torinesi, ma interessa molto delle poltrone) inizierebbero a
scannarsi per la sua poltrona, stia tranquillo! Lei, quindi, non farebbe loro un favore,
ma farebbe piuttosto un grande dispetto. Mi permetto, quindi, di ricordarle,
Presidente, di prendere una posizione.
Sono molto dispiaciuto per questa sua firma all'accorpamento, che non condivido:
per questo motivo, naturalmente, voterò contro l'accorpamento.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Non ci sono altre richieste di intervento.
Ringrazio il Consigliere Cantore per avermi rivolto la domanda precisa: per quanto
possibile, cercherò di essere corretto nella risposta o almeno nella ricostruzione di
quanto avvenuto.
Come molti di voi sanno, nelle precedenti occasioni in cui, dalla maggioranza, sono
state avanzate proposte di mozione di accorpamento degli emendamenti, spesso ho
chiesto se, tra gli emendamenti ostruzionistici presentati, ce ne fossero alcuni sui
quali la minoranza riteneva opportuno chiedere la discussione in Aula. L'ho fatto
spesso: mai mi è stato chiesto di estrapolare qualche emendamento in relazione alle
proposte di mozione di accorpamento.
In questa occasione, come in altre, ho letto tutti gli emendamenti e, per quanto mi
fosse possibile, date le mie limitate capacità di comprensione, di ciascuno ho cercato
di evincere quanti e quali fossero gli emendamenti di tipo ostruzionistico e quanti e
quali quelli di merito. Ho chiesto al primo estensore della mozione di accorpamento
di estrarre dagli accorpamenti quelli che ritenevo fossero di merito, a prescindere dal
fatto che fossero stati presentati da questa o da quella forza politica.
Mi è stata data l'indisponibilità a modificare la mozione di accorpamento: di
conseguenza, ho ragionato, per quanto possibile, cercando di mantenere
un'impostazione che fosse inattaccabile dal punto di vista della consuetudine con cui
questi argomenti sono stati trattati fino ad oggi e, come avete notato, ho poi firmato,
per ultimo, la mozione di accorpamento.
Non c'è stata, quindi, da parte mia, una valutazione che non fosse altra che quella
della verifica del tipo di accorpamenti che erano stati presentati; di conseguenza, per
dovere e senso istituzionale, ho controfirmato la mozione presentatami da 28
Consiglieri di questo Consiglio.
Questo è quanto.
Ovviamente, tutte le valutazioni di ordine politico sono legittime; tuttavia, per quanto
riguarda il mio operato, ritengo che siano non dico fuori luogo ma, per lo meno,
ininfluenti, nel senso che non mi sono comportato, in questa occasione, facendomi
condizionare dalla mia collocazione attuale ( che è diversa da quella che avevo
qualche mese fa), ma ho mantenuto la tradizione che vede il Presidente del Consiglio
controfirmare la mozione di accorpamento.
Questo ho fatto; dopodiché, ovviamente, le valutazioni stanno a ciascuno di noi.
Con queste precisazioni, spero di aver chiarito la questione.
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di
mozione:
(Presenti 38, Favorevoli 30, Contrari 8).
La proposta di mozione è approvata.
Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)