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Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 10 Giugno 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 6
INTERPELLANZA 2009-03213
"SPARISCE IL BOSCO URBANO DAVANTI AL CTO" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE SBRIGLIO IN DATA 22 MAGGIO 2009.
Interventi

CUGUSI Vincenzo (Consigliere Anziano)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200903213/02, presentata in
data..., avente per oggetto:
"Sparisce il bosco urbano davanti al CTO"

CUGUSI Vincenzo (Consigliere Anziano)
La parola, per la risposta, all'Assessore Tricarico.

TRICARICO Roberto (Assessore)
Nella sua interpellanza, il Consigliere Sbriglio chiede quale siano i costi, i tempi di
realizzazione e gli aspetti principali del progetto in essere nell'area antistante
l'Ospedale CTO in Corso Unità d'Italia.
Il Consigliere riferisce di aver ricevuto informazioni circa la realizzazione, in tale
area, di un centro congressi o sala stampa e circa l'ampliamento delle sale mortuarie.
Come lui, anch'io ho dovuto informarmi presso l'Ufficio del Verde; la Dottoressa
Bertolotto mi ha comunicato quanto segue: "L'Azienda Ospedaliera CTO risulta in
possesso di regolare permesso a costruire, rilasciato dalla Divisione Urbanistica ed
Edilizia Privata della Città di Torino Settore Permessi, per la realizzazione di un
nuovo edificio in ampliamento del complesso ospedaliero, camere mortuarie al piano
inferiore e piano superiore destinato ad aule ed uffici su area verde privata", quella di
fronte all'Ospedale CTO su Corso Unità d'Italia.
Il progetto non è stato esaminato dal Settori Gestione Verde e dal Settore Alberate
Urbane, che pertanto non sono a conoscenza né dei tempi, né dell'impatto ambientale
del progetto.
Relativamente all'abbattimento di alberi, nessun parere è stato rilasciato da questi
Uffici, ai sensi del Regolamento del Verde Urbano, in quanto trattasi di progetto in
area sottoposta a vincolo paesaggistico, la cui competenza nel 2007 era in carico alla
Regione Piemonte. Il Settore Gestione Beni Ambientali della Regione Piemonte ha
autorizzato il progetto con determinazione regionale (posso riferire al Consigliere
Sbriglio il numero della determinazione) e, relativamente all'area verde, ha prescritto
la messa a dimora di specie arbustive ed arboree autoctone, a mitigazione degli alberi
abbattuti.
Ovviamente sarà cura del Settore Alberate Urbane concordare con l'Azienda
Ospedaliera la messa a dimora, in area pubblica limitrofa, delle piante previste a
compensazione, qualora non ci fosse spazio a sufficienza nell'area privata di
proprietà dell'Azienda Ospedaliera CTO Maria Adelaide.

CUGUSI Vincenzo (Consigliere Anziano)
La parola al Consigliere Sbriglio.

SBRIGLIO Giuseppe
Sono contento che sia lei, Assessore, a rispondere a questa interpellanza, perché
conosco la sua anima ambientalista.
In questi mesi, sto frequentando quest'ospedale perché sto facendo riabilitazione e
fisioterapia dopo un intervento chirurgico; mi sono accorto di questa situazione,
frequentando la palestra della fisioterapia e vedendo, di fronte a quest'area, l'inizio
della posa di un transennamento, interessante a livello ambientale e di un certo
rilievo: infatti, oltre ad alcune specie di fiori di fronte alla palestra, ci sono alberi ad
alto fusto, è una sorta di bosco all'interno della città, certamente non tenuto in grande
cura, ma che può avere una visibilità di un certo rilievo.
Mi sono permesso di presentare l'interpellanza, pur consapevole che si poteva
trattare di un'area privata (anche se, in realtà, è un'azienda ospedaliera con un
riferimento diretto alla Regione).
Assessore Tricarico, da poco lei ha la delega al verde.
Su aree private che fanno parte di aziende ospedaliere che dipendono dalla Regione e
che, quindi, possono definirsi, tra virgolette, "pubbliche", il Comune di Torino ha
una sorta di competenza in ambito sanitario: infatti, nella formazione del Piano
Sanitario Regionale, la Città può mettere una parola. Credo, quindi, che
un'interpellanza portata in quest'Aula sia importante.
Ho posto alcuni quesiti ai quali, secondo me, sarebbe importante rispondere, così
come sarebbe importante conoscere, da parte dell'Azienda Ospedaliera, i motivi di
queste costruzioni: da alcune informazioni che ho ricevuto, infatti, pare che l'edificio
di sala stampa potesse essere evitato, non essendoci grande necessità di costruire un
edificio del genere per organizzare qualche conferenza stampa dell'Azienda Sanitaria
Ospedaliera. Trattandosi di denaro pubblico, mi pongo qualche quesito al riguardo.
Mi è stato, poi, riferito esserci una figura, addetta alla comunicazione stampa del
CTO, molto ben retribuita; credo che, in una struttura di questo tipo, non sia
necessaria una tale figura addetta alla comunicazione dell'Azienda Ospedaliera:
sappiamo tutti che un Ente come il Comune di Torino, per organizzare conferenze
stampa, non costruisce edifici, ma utilizza stanze od aule già esistenti.
Sono a conoscenza della necessità dell'Ospedale CTO di avere una sala mortuaria:
nella mia interpellanza, però, ho chiesto se non potesse essere collocata altrove. Per
rispondere a questa mia richiesta, probabilmente avrebbero dovuto essere presenti,
questa sera, gli altri Assessori competenti in materia.
Per quanto riguarda la ricollocazione degli alberi, sono ora più sereno: augurandomi
che non siano completamente distrutti, Assessore (e mi ricollego alla sua anima e alle
sue origini ambientaliste), le ricordo che un bosco, una parte verde della nostra città,
collocato in un'area pubblica, ma di proprietà di un'azienda ospedaliera (quindi
facente parte del patrimonio pubblico della città), sarà completamente rasa al suolo
per le motivazioni che mi ha illustrato e che, devo dire, sono incomplete (non per sua
colpa, ma per colpa delle comunicazioni forniteci dall'Azienda Ospedaliera).
Ritengo che, sul tema, ci debba essere un approfondimento.
Chiedo, quindi, di sottoporre l'interpellanza alla discussione di una Commissione
Consiliare, che potrebbe essere la VI (ma lo deciderà la Presidenza); chiedo altresì,
eventualmente, di sentire l'Azienda Ospedaliera per un approfondimento. Ripeto:
come lei ben sa, Assessore, ogni area verde che viene distrutta è un polmone in meno
per la città. Lo è a maggior ragione, se quest'area è di fronte ad un ospedale come
quello del CTO, dove ci sono persone in degenza per alcuni mesi, per le quali, anche
soltanto la vista di un giardino, può essere utile per la riabilitazione.
Chiedo, quindi, che l'interpellanza sia discussa in sede di Commissione e chiedo che
l'Assessore segnali l'opportunità della presenza del Direttore Generale dell'ASL, al
quale far presente le necessità, in modo tale da poter rispondere con maggior
precisione alle domande poste nell'interpellanza.
Ringrazio, comunque, l'Assessore per il suo interessamento.

CUGUSI Vincenzo (Consigliere Anziano)
L'interpellanza è discussa per l'Aula, ma viene rinviata per un ulteriore
approfondimento in VI Commissione.
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