Interventi |
CERUTTI Monica (Consigliere Anziano) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200903060/02, presentata in data 19 maggio 2009, avente per oggetto: "Non sta funzionando il nuovo sistema della raccolta rifiuti nelle Vie Vandalino, Adamello e altre vie della zona e nell'area ex Venchi Unica. Perché non realizzare un'isola ecologica?" CERUTTI Monica (Consigliere Anziano) La parola, per la risposta, all'Assessore Tricarico. TRICARICO Roberto (Assessore) Con il Consigliere Domenico Gallo e l'Assessore Mangone, abbiamo deciso di effettuare un sopralluogo in Via Vandalino, proprio per accertare quanto il Consigliere riferisce nella sua interpellanza. Abbiamo trovato certamente una situazione che non è dissimile dagli altri quartieri; infatti, abbiamo registrato alcune difficoltà ad accettare l'internalizzazione dei cassonetti, però, d'altra parte, non ci si può muovere in maniera diversa, perché solo l'internalizzazione dei cassonetti garantisce il porta a porta. È necessaria, certamente, maggiore attenzione da parte nostra, ma anche una maggiore disponibilità da parte dei condomini nel concordare il giorno e l'orario di esposizione, soprattutto per la plastica e per la raccolta a sacchi. Anche su questo abbiamo da lavorare e ci siamo impegnati a fare in modo che queste situazioni possano trovare un luogo dove possano essere discusse ed evidentemente risolte. Bisogna anche considerare che c'è un costo aggiuntivo, perché il servizio di esposizione si aggiunge alla TARSU ed emerge, sempre con maggiore chiarezza, quanto sia indispensabile il ruolo dell'amministratore del condominio, che deve svolgere una funzione di mediazione. Sul posto era presente un amministratore dei diversi condomini e si è impegnato con noi a partecipare ad una riunione specifica, che verrà promossa dalla Divisione Ambiente con l'AMIAT e gli amministratori dei vari condomini. Ancora stamattina ho sollecitato il direttore della Divisione affinché questa riunione si realizzasse e gli ho detto che sarebbe opportuno che questa modalità di incontro si diffonda e che non venga considerata una riunione politica. Io mi sottraggo da assemblee di questo tipo, perché credo che né il Consigliere Comunale, né l'Assessore debbano partecipare alle riunioni in cui si decide dove mettere i cassonetti; piuttosto, devono promuovere questa intesa e questo incontro con l'Amministrazione Comunale e ringrazio il Consigliere Domenico Gallo per avere dato all'Amministrazione l'opportunità di entrare in contatto con i condomini. Abbiamo anche registrato alcune cose che potrebbero essere migliorate da subito; sul posto erano presenti, tra l'altro, dei funzionari dell'AMIAT, che hanno dimostrato una certa competenza e, soprattutto, una certa comprensione. Spero di poter fornire risposte più puntuali dopo questa riunione. Se il Consigliere lo ritiene, gli farò pervenire il verbale della riunione che si terrà tra i vari soggetti coinvolti. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Domenico Gallo. GALLO Domenico Come diceva l'Assessore, abbiamo avuto l'opportunità di incontrare gli abitanti di quelle zone, ma l'interpellanza partiva da quell'area; questo era un esempio, nel senso che l'area è molto più estesa rispetto a quanto cito nell'interpellanza. Le ragioni principali che hanno portato l'Amministrazione Comunale a scegliere il sistema della raccolta porta a porta sono due. La prima è quella di responsabilizzare i cittadini, perché è una questione di comportamento di tipo culturale rispetto all'emergenza rifiuti; consegnare la chiave di un contenitore ad un condomino credo che sia un atto di responsabilizzazione, che è molto importante, perché la persona è coinvolta direttamente, quindi, si assume delle responsabilità e, di conseguenza, si ottiene un incremento della raccolta differenziata, che, dal mio punto di vista, è la soluzione al problema dei rifiuti, al di là del termovalorizzatore, che è una parte del ciclo integrato dei rifiuti. La seconda ragione è quella di eliminare dalla strada i contenitori. Rispetto al primo motivo, credo che sia importante e che si debba perseverare. Ha fatto bene l'Amministrazione Comunale a compiere questa scelta. Per quanto riguarda il secondo aspetto, invece, credo che bisognerebbe ragionare secondo le varie situazioni. Non penso che ci sia un sistema valido per tutte le zone. Nella mia interpellanza ho citato uno dei punti di criticità rispetto a come l'AMIAT sta affrontando il tema della raccolta differenziata. Se in alcuni condomini od aree non ci sono cortili o ambienti adeguati all'interno, credo che il vecchio sistema sia molto più adatto rispetto al nuovo, perché mentre prima si utilizzavano 3 o 4 contenitori (compresi quelli per la plastica, il vetro e quelli della raccolta indifferenziata), oggi sulle strade ci sono 15, 16, 17 contenitori, che danneggiano anche il decoro ambientale. Questo è uno dei punti su cui inviterei a riflettere, approfittando, magari, della proposta fatta l'altro giorno dall'Assessore (quella del confronto con gli amministratori di condominio), che oggi, rispondendo all'interpellanza, ha ribadito. In quella sede bisognerebbe capire se nelle aree in cui si sta sperimentando la raccolta differenziata ci siano le condizioni ambientali adeguate e quali correttivi, zona per zona, poter praticare. Capisco che sia difficile, perché comporterebbe forme diverse di gestione, però, se producesse un atteggiamento più positivo da parte dei cittadini, credo che faremmo un bel lavoro. Invito a fare una riflessione su questo aspetto. Per esempio, la campana di vetro, dal mio punto di vista, è molto più adeguata rispetto ad un piccolo contenitore. L'altro elemento (che mi pare sia stato già segnalato da diversi cittadini) riguarda la raccolta della plastica, che oggi avviene con un sistema che non condivido, poiché l'AMIAT passa in giorni diversi della settimana (secondo le vie ed i numeri civici, passa il giovedì, il martedì ed il mercoledì). Qualora l'AMIAT, per motivi oggettivi, saltasse un giorno di raccolta, decine e decine di sacchetti di plastica si accatasterebbero sui marciapiedi. Ritengo, invece, più opportuno un contenitore come per gli altri rifiuti. Purtroppo, i comportamenti dei cittadini non sono omogenei; basta che un condominio, o che diversi cittadini non ottemperino ai loro doveri e mettano il giorno prima i sacchi in mezzo alla strada, o a fianco di altri contenitori per creare disordine. Questa richiesta gliela faranno - credo - in tanti. Ritengo che la direzione giusta sia quella che abbiamo intrapreso. È importante capire, visto che il progetto è già partito da qualche mese in alcune aree (quindi, siamo ancora in una fase quasi pre-sperimentale), le cose che non funzionano. Basterebbero correttivi molto semplici per fare in modo che il cittadino non agisca anarchicamente, come è stato fatto, purtroppo, nell'area ex Venchi Unica, dove un singolo condominio si è sentito autorizzato a spostare i contenitori sotto casa d'altri ed è accaduto, purtroppo, in una zona abbastanza ampia. Il confronto continuo con gli amministratori penso che diventerà anche un altro elemento per far funzionare questa operazione. Siamo di fronte ad una grande operazione culturale che, dal mio punto di vista, è validissima, efficacissima e che va perseguita apportando i correttivi e verificando area per area quale sia il sistema migliore. L'attuale andrà rivisto; potrebbe andare bene per l'80% del territorio, ma il restante 20% necessita di altre soluzioni. Bisogna verificare se sia il caso di realizzare delle isole ecologiche dove esistono le condizioni ambientali; credo che potrebbero essere realizzate anche col contributo di molti cittadini, perché sono più decorose ed è sempre meglio che avere 50 contenitori per la spazzatura in mezzo ad una via. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa. |