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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Maggio 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 7
INTERPELLANZA 2009-02461
"DEGRADO PORTICI STORICI" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE BUSSOLA IN DATA 28 APRILE 2009.
Interventi

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200902461/02, presentata in
data 28 aprile 2009, avente per oggetto:
"Degrado portici storici"

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Curti.

CURTI Ilda (Assessore)
Risponderò sinteticamente all'interpellanza, ma, se il Consigliere è interessato, posso
fornirgli un promemoria più articolato.
Dopo il restauro coordinato, che è avvenuto in occasione dei Giochi Olimpici, la
Fondazione Contrada Torino (licenziata da questo Consiglio lo scorso aprile e che
nasce dal Comitato Contrada di Po) ha tra le sue missioni la promozione ed il
coordinamento della riqualificazione culturale e socio-economica anche del sistema
dei portici della Città.
Durante i mesi di aprile e di maggio, la Fondazione ha effettuato un monitoraggio
dello stato di conservazione delle zone porticate di tutto il centro storico, da cui sono
emerse alcune indicazioni utili per organizzare delle azioni di contrasto e di
arginamento del degrado.
La situazione generale conferma una sostanziale tenuta dei restauri effettuati nel
2005; infatti, vi sono numerosi ambiti in cui i portici si sono conservati in modo
adeguato. In particolare, Corso Vittorio Emanuele, Corso Vinzaglio, Via Cernaia e
Via Pietro Micca non necessitano di interventi onerosi di manutenzione, fatta
eccezione per le spolverature a secco per la rimozione delle ragnatele e degli
accumuli di polvere dalle volte, dai capitelli e intorno ai corpi illuminanti.
In gran parte dell'ambito del sistema dei portici sono, però, diffusi alcuni problemi di
ordine edilizio, soprattutto in corrispondenza dei sovrappassi, a causa delle
infiltrazioni per la mancata o non effettuata impermeabilizzazione dei terrazzi
sovrastanti. L'impermeabilizzazione è un'operazione onerosa per i proprietari
privati, oppure può essere particolarmente complessa, in quanto i terrazzi sono divisi
in varie proprietà. In ogni caso, queste infiltrazioni non sono accettabili, perché
provocano il distacco di intonaci e di tinte e rovinano le pietre dei rivestimenti, con
danni edilizi spesso gravi e rischi per la pubblica incolumità.
Un discorso a parte deve essere riferito a Via Po: in alcuni isolati, nella parte a nord,
sono state notate delle scrostature dei pilastri, dovute alla presenza di umidità di
risalita. Questo è un fenomeno storico, già documentato nel corso del XIX secolo. I
tecnici affermano che la soluzione definitiva potrà essere ricercata quando si avvierà
una riqualificazione complessiva di Via Po, compresa la razionalizzazione dei
sottoservizi e la sistemazione dei sedimi.
Il fenomeno dei graffiti, invece, è esteso a quasi tutti gli ambienti, con particolari
concentrazioni lungo i percorsi dove si svolgono le manifestazioni di piazza, oppure
sotto i portici con una ridotta presenza di attività commerciali. È evidente che,
laddove non vi sono attività commerciali di presidio diurno dei portici, oppure dove
gli esercizi hanno chiuso, o nei pressi delle Stazioni di Porta Nuova e di Porta Susa,
c'è una presenza rilevante di graffiti; sono particolarmente colpiti i portici di Via Po,
Piazza Castello, Corso Beccaria, Piazza Statuto, Via Sacchi e Via Nizza.
Per quanto riguarda le ipotesi studiate per effettuare un'azione di contrasto e di
arginamento del degrado, la Fondazione Contrada Torino (in precedenza, Comitato
Contrada di Po) ha disposto, fin dal 2005, un servizio di rimozione continuativa dei
graffiti dai pilastri esterni dei portici di Piazza Vittorio, Via Po e Piazza Castello
(quindi, l'asse storico e centrale dei portici).
Si tratta di un contratto forfettario annuale e prevede che la pulitura venga effettuata
da una ditta specializzata con oneri a carico della Fondazione e, di conseguenza,
della Città (essendo la Fondazione, in quanto Ente strumentale, della Città); ciò ha
permesso, nel tempo, di controllare il fenomeno.
I graffiti attualmente presenti sono stati fatti sulle pareti di fondo, sulle vetrine e su
suppellettili varie (targhe, bilance, insegne e chiostri). In realtà, la ricognizione
condotta dalla Fondazione Contrada Torino era finalizzata a capire come rendere più
sostenibile un intervento di manutenzione ordinaria e di rimozione e pulizia dei
graffiti coinvolgendo anche la proprietà privata, quindi non esclusivamente a carico
della Città.
Attualmente, il contratto forfettario di rimozione dei graffiti riguarda un'estensione
di 2 chilometri, mentre, complessivamente, sarebbero 12 chilometri e, quindi, i costi
si potrebbero ripartire con i privati. Stiamo avviando un'iniziativa che, in accordo
con i privati, determini un servizio, costante nel tempo, di manutenzione ordinaria
dei portici del centro storico, anche attraverso una serie di facilitazioni ed
abbonamenti con i condomini privati. Quindi, sono in fase di avvio le consultazioni
con le parti interessate e, in particolare, con gli amministratori di condominio, in
modo da attivare al più presto, attraverso bandi pubblici, le imprese interessate a
realizzare, a costi contenuti, l'intera operazione coordinata e continuativa.
Tale operazione consisterebbe nella progettazione e realizzazione di interventi di
carattere edilizio, nella rimozione dei graffiti da tutte le superfici a vista, nella
pulitura a secco dalla polvere e dalle ragnatele. Quindi, si tratterebbe di una
manutenzione ordinaria costante, che renderebbe sicuramente evitabile la necessità di
intervenire ogni cinque anni con una manutenzione straordinaria più rilevante.
Inoltre, informo che è stato l'Assessore Altamura ad avere presentato in Regione due
progetti di qualificazione urbana per i portici di Via Nizza e Via Sacchi, che
prevedono interventi di sostegno al commercio di prossimità, ma che vedono anche
una parte di riqualificazione fisica dei due portici.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Bussola.

BUSSOLA Cristiano
Sarò grato all'Assessore se, come mi ha anticipato, vorrà farmi pervenire il dossier
completo in relazione allo stato in cui si trovano i portici di Torino.
Nei dati messi in evidenza nel suo intervento, gli aspetti che ritengo più significativi
sono due. Intanto, il monitoraggio che è stato effettuato in modo completo mi sembra
un dato positivo, perché ha preso in considerazione tutti i problemi che io,
sinteticamente, avevo sottolineato nell'interpellanza, dalle scritte sui muri, alla
pavimentazione degradata, soprattutto in Via Sacchi (l'Assessore Altamura, che è
della zona, conosce bene la realtà) e tutti gli altri problemi, come le infiltrazioni e
quanto lei ha citato.
Naturalmente, però, è importante che si prendano provvedimenti, perché
recentemente il Sindaco, in Aula, ha citato quel bellissimo articolo di fondo di Aldo
Cazzullo, apparso sul Corriere della Sera, dove veniva decantata la nostra Città. Il
Sindaco, forse, l'ha interpretato un po' come un'esaltazione del ruolo
dell'Amministrazione Comunale Chiamparino, ma ben venga anche questo.
L'importante è che Torino, effettivamente, possa essere presa come esempio e come
modello anche da altre Città (non è un aspetto secondario; certo, ci troviamo in un
periodo di crisi, con grandi difficoltà). Per fare questo, credo che sia necessario
valorizzare un patrimonio di fondamentale importanza e unico, rappresentato dalla
rete di portici storici più estesa e più importante d'Europa; questo è, senza dubbio, un
elemento importante, inteso anche come volano di turismo e per le attività
commerciali (ma non devo dirglielo io, Assessore).
L'Assessore, nel suo breve intervento, ha citato alcune iniziative che ritengo possano
essere significative, se però vengono messe in atto. Innanzitutto, la manutenzione,
che è fondamentale per evitare di intervenire quando poi i danni sono così grandi da
richiedere interventi anche finanziari per i quali non ci sarebbe la disponibilità.
Quindi, sarei davvero felice che questo venisse messo in atto.
Inoltre, la possibilità di accedere anche a progetti in collaborazione con altre
Istituzioni, nella fattispecie la Regione Piemonte - vedremo se l'Amministrazione, in
collaborazione con gli altri Enti, sarà in grado di farlo -.
Quindi, da parte mia è un'esortazione ad andare avanti in questa direzione. Cercherò
di seguire, passo passo, gli interventi dell'Amministrazione Comunale e resto in
attesa di eventuali chiarimenti da parte dell'Assessore Borgogno (quando sarà
presente e disponibile) per quanto di sua competenza.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'interpellanza è discussa.
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