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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Maggio 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 6
INTERPELLANZA 2009-02133
"QUALI TUTELE PER I CICLISTI CHE ULIZZANO LE PISTE CICLABILI?" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE GALLO DOMENICO IN DATA 16 APRILE 2009.
Interventi

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200902133/02, presentata in
data 16 aprile 2009, avente per oggetto:
"Quali tutele per i ciclisti che utilizzano le piste ciclabili?"

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Mangone.

MANGONE Domenico (Assessore)
La Città pone grande attenzione allo sviluppo e all'utilizzo delle piste ciclabili. Non
conosciamo nel dettaglio l'episodio al quale fa riferimento l'interpellante, ma rientra
nel più ampio problema dell'infortunio in itinere.
La Città ha affrontato questo problema, anche in maniera particolare: il Consiglio
Comunale ha approvato una mozione riguardante una petizione della FIAB, che
chiede che, in qualche modo, venga modificata la normativa contenuta nel Decreto
Legislativo n. 38/2000, che, di fatto, prevede che si debba considerare un incidente in
itinere quello che avviene durante il tragitto, a piedi o su mezzi pubblici, da casa al
lavoro.
Viene riconosciuto come infortunio in itinere anche quello che avviene con il mezzo
privato, qualora il suo utilizzo sia necessitato (cioè, in assenza di trasporto pubblico
locale, per cui è possibile raggiungere l'attività lavorativa solo attraverso l'utilizzo
dell'auto); anche la bicicletta rientra, di fatto, nei casi previsti di utilizzo del mezzo
privato.
La Città di Torino ha aderito alla petizione proposta dalla FIAB attraverso
l'approvazione, il 22/04/2008, di una deliberazione della Giunta Comunale, che
prevedeva questo emendamento: "L'uso della bicicletta è comunque coperto da
assicurazione, anche nel caso di percorsi brevi o di possibili utilizzi del mezzo
pubblico"; per cui, anche in presenza di mezzi pubblici e nel caso si debba percorrere
un breve tratto di strada, deve essere considerata questa eventualità. Se non ricordo
male, la deliberazione è successiva alla mozione approvata dal Consiglio Comunale.
Questa è la situazione; ci auguriamo, proprio perché servirebbe ad incentivare un
maggiore uso delle biciclette, che questo tipo di emendamento possa essere recepito
dalla normativa e che, quindi, si possa risolvere il problema.
Ad oggi, però, rispetto alle domande poste dal Consigliere, non mi sembra si possa
dare alcun riscontro, perché, evidentemente, o sulla pista ciclabile c'è una specifica
responsabilità (che rientra nella normativa generale sulla responsabilità civile), o non
mi sembra che ci possa essere lo spazio per rispondere a quanto accaduto in quella
circostanza.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Gallo Domenico.

GALLO Domenico
Ringrazio l'Assessore per la risposta. Ho citato questo episodio in maniera
significativa, perché credo che rappresenti un fatto da cui partire per insistere, come
Amministrazione Comunale, sulla necessità di una modifica normativa della Legge
n. 38/2000, che, di fatto, esclude la possibilità di configurare un incidente in
bicicletta come un infortunio in itinere. Francamente, non ricordo che sia stata
approvata una mozione su questo argomento. (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Sicuramente, esiste una deliberazione.
Risolleciterei questa vicenda, magari presentando un ordine del giorno, e, poi, vorrei
svolgere una ricerca per capire se, effettivamente, esiste una deliberazione o qualche
altro atto approvato dal Consiglio Comunale.
Sulla base del fatto che l'uso della bicicletta risponde sicuramente a necessità
ambientali e che è un mezzo di trasporto (e non solo uno strumento per uso
personale, per divertirsi o fare delle passeggiate, perché centinaia di cittadini, ogni
giorno, la utilizzano per raggiungere il proprio posto di lavoro), credo che dovremmo
sollecitare il Parlamento italiano ad una modifica normativa e anche la stessa
Regione potrebbe essere coinvolta in questa operazione.
Nel primo punto dell'interpellanza ho chiesto se non sia necessario tutelare, sul piano
assicurativo, i ciclisti che si recano al lavoro utilizzando le piste ciclabili e credo che,
su questo aspetto, l'Amministrazione Comunale debba, in qualche modo, assumersi
delle responsabilità. Dovremmo prendere in considerazione le varie eventualità (per
esempio, se avviene un incidente su una pista ciclabile perché la pista non è perfetta,
oppure per la presenza di ostacoli), agendo analogamente a quanto avviene per le
strade ordinarie. Se un cittadino cade con la bicicletta e ci sono delle responsabilità
dell'Amministrazione, questa deve risponderne. Vorrei, quindi, un chiarimento su
questo aspetto, per capire se vale la stessa logica adottata per le strade ordinarie.
Detto questo, prendo atto dell'attenzione degli Assessori competenti (dell'Assessore
Mangone, in particolare) sulla necessità di dare dignità all'uso della bicicletta, anche
in considerazione del fatto che, probabilmente, è l'unico mezzo che offre la
possibilità di ridimensionare l'inquinamento ambientale. Quindi, sarebbe importante
incentivarne l'utilizzo proprio come strumento, forse unico, per poter combattere
l'inquinamento e rendere migliore la qualità della vita dei cittadini.
Vorrei solo un chiarimento sul primo punto dell'interpellanza, per capire se si può
considerare la pista ciclabile come una strada ordinaria; cioè, qualora un cittadino
abbia un incidente dovuto ad una buca o alla presenza di un ostacolo sulla pista
ciclabile (insomma, a causa della cattiva manutenzione), può rientrare nella stessa
logica di un incidente che avviene lungo una strada ordinaria?

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola, per una breve replica, all'Assessore Mangone.

MANGONE Domenico (Assessore)
Più che di una replica, si tratta di una precisazione.
Confortato anche dall'Assessore alla Viabilità, visto che la pista ciclabile è suolo
pubblico, credo che la Pubblica Amministrazione debba rispondere delle proprie
specifiche responsabilità, come in qualsiasi altro punto della città.
Per quanto riguarda invece la questione dell'incidente in itinere, la Città di Torino,
con deliberazione della Giunta Comunale n. mecc. 200802129/21 del 22/04/2008, ha
aderito alla petizione nazionale della FIAB, Federazione Italiana Amici della
Bicicletta, inserendo l'emendamento che prevede che l'uso della bicicletta possa
essere considerato alla stessa stregua del percorrere un tragitto a piedi o dell'utilizzo
di un mezzo pubblico. Questo è il quadro della situazione.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'interpellanza è discussa.
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