Interventi |
COPPOLA Michele (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200902295/02, presentata in data 22 aprile 2009, avente per oggetto: "Aumento quota di capitale Environment Park" COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola, per la risposta, al Vicesindaco. DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Nell'interpellanza si chiede "...se in questo momento di gravi problemi di bilancio era proprio indispensabile che la Città di Torino sottoscrivesse la quota di aumento di capitale nella società Environment Park...". Era necessario, nel senso che l'assemblea straordinaria degli azionisti tenutasi il 21 aprile 2008 ha deliberato di aumentare il capitale sociale di Environment per un massimo di 7.656.330 Euro, da offrire in opzione ai soci, in proporzione al capitale sociale da ciascuno posseduto, ai sensi dell'articolo del Codice Civile. Tale iniziativa è stata deliberata e intrapresa allo scopo di alleviare lo storico problema della sottocapitalizzazione della società Environment Park, che, come è noto, è stata chiamata a realizzare investimenti sproporzionati rispetto alla propria capacità patrimoniale. Questa situazione dell'Environment Park non è a sé, in realtà, è la caratteristica dell'insieme dei Park. Era necessario, intanto, perché senza un adeguamento avvenuto in prima fase solo da Finpiemonte, in realtà, eravamo sotto di un terzo del capitale sociale, per cui era assolutamente necessario ripristinare. Inoltre, in ogni caso era necessario per dare a Environment Park i mezzi indispensabili alla prosecuzione del potenziamento delle proprie attività, consentendo di ridurre l'indebitamento che attualmente grava sulla società, con il conseguente alleggerimento degli oneri finanziari, che, ad oggi, come più volte detto, rappresentano di fatto il maggior vincolo alla crescita della redditività dell'azienda. Come tutti gli altri parchi, in realtà, il livello dei capitali investiti, dei prestiti erogati, fa sì che, in realtà, non siano in grado di sostenere gli oneri finanziari degli stessi. In più, si è deciso anche a Environment Park di utilizzare la legge finanziaria che permette una rivalutazione degli immobili senza un esborso immediato di carattere fiscale, per cui con una perizia asseverata si è valutato che l'insieme poteva essere valutato oltre 45 milioni, sapendo che Envi Park ha in concessione il diritto di superficie della Città per 90 anni rinnovabile. La perizia asseverata ha portato a una valutazione complessiva di 45.547.000 Euro; l'assemblea degli azionisti, su proposta del Consiglio di Amministrazione, ha ritenuto di tenersi prudenti nella rivalutazione, che non è stata fatta di quell'entità, ma fino a 38 milioni. Pertanto le motivazioni sono sostanzialmente due: da una parte, era necessario intervenire anche per legge; dall'altra, era necessario intervenire per adeguare la struttura di Envi Park per affrontare i nuovi investimenti necessari e per sgravarlo di finanziamenti. Bisognava evitare che questa fase di rivalutazione del capitale comportasse un peggioramento per la Città stessa, dal punto di vista del valore patrimoniale a disposizione. Aggiungo che, ovviamente, dentro questo discorso c'è anche una valutazione un po' più strategica, del fatto di chiedersi se Envi Park aveva soprattutto una funzione. In questo senso, con la nuova programmazione dei fondi europei, in cui la Regione ha stabilito una priorità sull'energia rinnovabile e sull'ambiente e ha destinato a questo la maggior parte dell'insieme degli investimenti (è quella che ha una somma relativa superiore), sarebbe ovviamente sbagliato non avere lo strumento per operare, visto che avrebbe dovuto già magari iniziare qualche anno prima. Questo dal punto di vista della valutazione più strategica, che poi è quella che mi interessa di più, perché può davvero far crescere competenze e attirare nuove imprese. Come si sa, la Regione ha avviato i poli dell'innovazione, ovviamente Envi Park ha partecipato per essere un punto di riferimento per tutte le aziende che lavorano su quel campo, ed è stata riconosciuta come gestore del polo per l'innovazione sui temi dell'ambiente e delle energie rinnovabili. Aggiungo una cosa strategica per quanto riguarda la città: abbiamo fatto un progetto che vede, sempre nella Spina 3, la possibilità di avviare nuovi investimenti esattamente in quel campo, utilizzando l'area dello strippaggio, che ovviamente a quel punto vedrebbe Envi Park come il soggetto già presente a cui affidare questo programma. Avremo tempo per parlare di questo, ma credo che fosse necessario affrontare le questioni sia per la valorizzazione patrimoniale, sia per le ragioni ultime del valore industriale. Queste sono le motivazioni che hanno portato a partecipare all'aumento di capitale. Nonostante questo, come Città di Torino avremo un 19,44%; se si farà l'operazione, l'unica che non ha partecipato è AEM, perché azienda in liquidazione, assorbiremmo quelle quote e la Città di Torino avrà una partecipazione del 24%, poi, ci sono le partecipazioni di AMIAT, SMAT e quant'altri, con Finpiemonte al 38%. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Carossa. CAROSSA Mario Lo dico scherzosamente a lei, Presidente: uno dei segreti nel 2011 non sarà tanto avere un Sindaco bravissimo, ma avere un Vicesindaco con una capacità dialettica come l'attuale. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Lei si tenga libero. CAROSSA Mario No, non sono assolutamente all'altezza. Farò magari altro, ma non quello. Le faccio i complimenti e non è una presa in giro, Vicesindaco, lei ha la solita capacità dialettica. Ribadisco che un investimento di 857.670 Euro in questo momento, come da determina dirigenziale del 2 marzo 2009, mi sembra una cifra assolutamente alta. Sono soddisfatto della sua risposta, perché lei ha detto onestamente e chiaramente il fatto che quest'operazione è fatta pure a fronte di una situazione difficile. Non mi sento all'altezza per parlare di economia come magari altri, però posso capire questo: la situazione debitoria di Environment Park è molto difficile, si fa una scommessa per il futuro, per dare una possibilità a questa società, tramite la Regione e quant'altro, di riuscire a migliorare questa situazione, sicuramente non rosea. Quindi, pur non essendo obbligati, lo mettete nella vostra determinazione dirigenziale, in cui la Giunta Comunale autorizzava tra l'altro l'esercizio del diritto di opzione riservato agli azionisti. Quindi avevamo un diritto, potevamo benissimo non spendere questi 850.000 Euro; avete deciso che, per una questione strategica, questi soldi fossero ben spesi, lo vedremo nel prossimo futuro. Non c'è problema. Da cittadino non posso che essere contento se voi come Giunta avrete vinto questa scommessa. Termino qui, sono soddisfatto di questa risposta. Sono chiare però due cose: uno, non eravamo obbligati; due, riteniamo strategicamente importante questo investimento. Quindi, a futura memoria, magari ci ritroveremo a discutere di questo investimento strategico. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa. |