Interventi |
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200901786/02, presentata in data 2 aprile 2009, avente per oggetto: "Pattinaggio a rotelle - Utopia per gli atleti torinesi?" CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola all'Assessore Montabone, per la risposta. MONTABONE Renato (Assessore) Desidero innanzitutto ringraziare gli interpellanti, per avermi dato modo di chiarire la situazione (peraltro, abbastanza difficile) del pattinaggio a rotelle torinese, che rappresenta una delle questioni che lascerò probabilmente irrisolta, anche se siamo in dirittura d'arrivo, pure rispetto a questo problema. Ci capita spesso di affermare che a Torino vi siano impianti sportivi per tutti gli sport, e posso garantirvi che è proprio vero. Il pattinaggio a rotelle - lo dico con un po' di rammarico, poiché in questi anni, prima ancora di ricoprire la carica di Assessore Comunale, ho potuto constatare quanto sia vivo questo movimento - è uno degli sport - non dico minore, ma comunque di nicchia - che in questo momento incontra maggiori difficoltà, rispetto ad altri, nel vedere sviluppate le proprie attività. L'Amministrazione Comunale, fin dal 2002 - ricordo - aveva messo in essere alcune progettualità che avrebbero potuto consentire lo sviluppo di questo interessante sport, che si basavano sostanzialmente su tre impianti, come gli stessi Consiglieri hanno richiamato nella loro interpellanza: una piastra di pattinaggio a rotelle in Via Pianezza, la realizzazione di una piastra di velocità con curve sopraelevate alla Colletta e - il più presuntuoso - un piccolo palazzetto per il pattinaggio a rotelle. Chiedo scusa se, quindi, dopo questo breve preambolo di carattere politico- amministrativo, dovrò fornire delle risposte che vanno perlopiù a toccare delle particolarità di tipo tecnico, in quanto è evidente che le volontà politiche non erano certo quelle di arrivare, dopo qualche anno, a non aver ancora risolto completamente il problema, come sarebbe pure demenziale pensare che si agisca volutamente, in modo da non risolverlo o addirittura da crearlo. Per quanto riguarda la pista di Via Pianezza (cioè, la minore delle tre entità che erano state messe in campo), il progetto iniziale prevedeva la realizzazione della piastra di pattinaggio con piastrelloni in sferogranito, oltre alla sistemazione dell'area esterna. A seguito di richiesta della Circoscrizione 5, al fine di permettere un uso polivalente della piastra, la soluzione suddetta è stata modificata con una pavimentazione in resina sintetica, previa stesura di binder sul sottofondo in calcestruzzo (ipotizzo che fosse una sorta di tartan da mettere in essere); tuttavia, nonostante la ditta interpellata dalla ditta appaltatrice fosse leader nel settore delle resine per pavimenti sportivi, questa soluzione ha dato problemi di tenuta, con formazione di bolle su parte della superficie. È stata pertanto scelta la soluzione di formare un tappetino in asfalto (tipo marciapiede), sul quale è stata posata la resina, ma purtroppo, nonostante le ipotesi ottimistiche, neppure tale soluzione ha funzionato, con la formazione di fessurazioni, al punto che il direttore dei lavori ha ordinato all'impresa la rimozione dell'asfalto. Il suddetto problema che ha sinora impedito l'uso della pista è in corso di soluzione con la posa, entro il mese di maggio, di una pavimentazione modulare in materiale plastico (omologata dalla Federazione), previo livellamento della superficie esistente a cura della ditta esecutrice dei lavori, che ha già realizzato, a sue spese, il precedente ripristino dell'asfalto. Siamo in presenza di una serie di condizionamenti tecnici che non hanno permesso di chiudere questa partita, che vedrà la sua conclusione - mi dicono gli Uffici - fra pochissimo tempo, direi prima dell'estate (stiamo parlando della pista di Via Pianezza, che è di minore entità). Al secondo punto dell'interpellanza si chiede "perché a tutt'oggi è inagibile la pista della Colletta". Si tratta di un impianto che, a mio modo di vedere, dovrà diventare una risorsa per la Città, perché è uno dei pochi impianti con curve e capacità di quel tipo; piuttosto, sarà molto importante attuare soluzioni per una gestione ottimale. Il progetto iniziale della pista di velocità dotata di curve paraboliche prevedeva la realizzazione con battuto di cemento armato a doppia maglia elettrosaldata, spolverato al quarzo con rifinitura ad elicottero (attrezzatura per livellare la superficie). Quest'ultima lavorazione, valida su superficie piana e con pendenza costante nelle zone delle curve, non è risultata possibile per la forma parabolica data alla curva per migliorarne le prestazioni. Pertanto, con la collaborazione dei tecnici e dei rappresentanti della Federazione, si è tenuto conto della scelta utilizzata per la pista dell'Aquila, interpellando lo stesso fornitore ed adottando le seguenti fasi realizzative: fresatura superficie e irruvidimento di tutta la pista, applicazione di resina consolidata dal supporto del promotore dell'adesione e realizzazione di pavimentazione sintetica brevettata e riconosciuta dalla Federazione. Nonostante le varie fasi siano state realizzate a regola d'arte, in alcune zone si è verificata la formazione di bolle ed il successivo distacco, che, nonostante i molti ripristini, si è verificato nuovamente, comportando la decisione, da parte del Dirigente, di rendere inagibile il solo anello di velocità. In merito, va detta una cosa importante: alla Colletta avevamo già una pista piana, cioè un anello piano per il pattinaggio a rotelle, che era da rigenerare e, dopo questi lavori, è stato utilizzato, tant'è che alcune associazioni di pattinaggio ci hanno ringraziato per avere ripristinato la pista esterna (non quella parabolica). Mi è stato spiegato, dal punto di vista tecnico, che, le curve vengono sempre fatte sopraelevate, ma in piano. Una volta la Federazione le richiedeva a parabola, adesso non più, perché ci sono difficoltà con l'elicottero ad amalgamare a fondo la situazione. Anche questa pista sarà ripristinata prima dell'estate, dopo lunga e penosa sofferenza rispetto a questi problemi. Per quanto riguarda il progetto del Palazzetto che si doveva costruire in Corso Ferrara, ha avuto una sofferenza sul territorio decisamente lunga. Una volta identificato il posto dove costruirlo, si propose lo spostamento dello stesso da un'altra parte e, come capita spesso, poi, si perdono i tempi e quella realizzazione (che era molto costosa, perché si parla di posti a sedere e di piste), in questo momento, non è più consentita dagli attuali bilanci. Ecco perché dicevo, nell'introduzione del mio intervento, che è veramente un peccato che, nel momento in cui si potevano fare alcune cose, non si sia presa la palla al balzo; per altri progetti, invece, dal punto di vista tecnico, devo dire che, pur essendo in questo momento in via di soluzione, ci sono state cose che non hanno marciato al massimo. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Carossa. CAROSSA Mario Non voglio e non farò polemiche, perché, dalla relazione dell'Assessore che ho appena sentito, sarebbero semplicissime. Assessore, immagino che in Europa, in Italia e nel mondo siano state costruite diverse piste di pattinaggio, forse sarebbe bastato informarsi tecnicamente per capire come e quali materiali usare. Ma non voglio fare polemiche! Presidente e Assessore, mi sembra che questo sia uno sport, oltre che di nicchia - scusatemi il termine -, anche "sfigato": una pista è già stata asfaltata due volte e il materiale non andava bene, si rifarà per la terza volta e, forse, andrà bene prima dell'estate; per l'altra, il materiale di nuovo non va bene ed il problema sarà risolto prima dell'estate; il progetto del Palazzetto è stato accantonato ed abbandonato. Vedremo con le nuove Amministrazioni (dal 2011 in poi) se ci saranno i fondi. Il Sindaco, rispondendo personalmente ad una mia interpellanza, ha detto che, dopo le Elezioni Amministrative ed Europee del 6 e 7 giugno ed eventuali successivi ballottaggi, sostituirà l'Assessore Montabone, il quale ha già dichiarato la sua disponibilità ad abbandonare, perché non può proseguire con due incarichi così importanti; non penso che anche le deleghe dell'Assessore Montabone debbano andare al Vicesindaco, altrimenti i temi del quale si occuperà andranno dai nidi d'infanzia ai Servizi Cimiteriali, passando, magari, per l'Assessorato allo Sport. Mi sembra un po' esagerato anche per uno in gamba come Tommaso Dealessandri. Dato che l'Assessore attuale ha detto alcune cose (che immagino siano state dettate da quanto detto dagli Uffici), chiedo sin da ora, Presidente, di calendarizzare l'interpellanza per la Commissione competente, alla presenza del nuovo Assessore allo Sport, per affrontare immediatamente questo problema. Se, come ha detto oggi l'Assessore, almeno due dei tre punti verranno risolti entro l'estate, ringrazierò personalmente e sarà concluso il discorso. Non voglio lasciar perdere l'argomento. Dato che fino a prova contraria l'estate inizia il 21 giugno ed i ballottaggi si terranno in quella data, non vorrei che, poi, con la scusa del nuovo Assessore e quant'altro, arrivassimo a settembre/ottobre senza che i problemi siano stati risolti. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Anch'io ringrazio l'Assessore, non solo per la risposta, ma per la sua disponibilità e per l'impegno profuso in tutti questi anni. Consigliere, gli Uffici hanno preso nota della sua richiesta, che ritengo, oltretutto, sensata e legittima. Non appena ci sarà il nuovo Assessore, tra le prime cose gli si chiederà di fare un'audizione in V Commissione, anche per verificare gli impegni in relazione a quanto comunicato ora dall'Assessore Montabone. L'interpellanza è discussa. |