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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Maggio 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 5
INTERPELLANZA 2009-02247
"SANZIONI AGLI AMBULANTI IN PIAZZA BENEFICA" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI CAROSSA E ANGELERI IN DATA 21 APRILE 2009.
Interventi

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200902247/02, presentata in
data 21 aprile 2009, avente per oggetto:
"Sanzioni agli ambulanti in Piazza Benefica"

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
L'Assessore Altamura ha comunicato che, per quanto di sua competenza, trasmetterà
una nota scritta.
La parola all'Assessore Borgogno, per la risposta alla parte di sua competenza.

BORGOGNO Giuseppe (Assessore)
Mi risulta che, nel corso del controllo (che è stato poi oggetto anche di alcuni articoli
di giornale) effettuato dal Nucleo Mercati in Piazza Benefica, gli agenti intervenuti
abbiano accertato 7 violazioni, 6 delle quali facevano riferimento all'occupazione del
suolo destinato ad ogni singolo ambulante, eccedente non nella misura di pochi
centimetri (come citato nell'interpellanza), bensì di almeno 2 metri quadrati, mentre
la settima sanzione era riferita all'igiene degli alimenti; quindi, non stiamo parlando
affatto di piccole infrazioni.
Mi risulta peraltro che, siccome in quell'area erano già stati svolti alcuni controlli, lo
stesso Nucleo, nelle settimane precedenti (quindi, prima di sanzionare), avesse
segnalato agli ambulanti in questione le medesime irregolarità, consigliando loro di
rientrare nella norma e nel Regolamento; pertanto, si tratta di una situazione diversa
rispetto a quella che abbiamo potuto leggere sui mezzi di informazione e che non
giustifica assolutamente la reazione che ne è seguita, oltretutto condita, per così dire,
da un'informazione molto tempestiva, da parte di quanti sono stati sanzionati, agli
organi d'informazione, addirittura ancora prima di venir sanzionati, quindi, una
situazione non solo atipica, ma anche preoccupante.
Una simile infrazione, ossia l'occupazione in misura eccedente di oltre 2 metri
quadri, così come l'igiene degli alimenti ed anche il fatto di non esibire
l'autorizzazione in copia originale, insieme ad altre infrazioni, appartengono ad una
serie di tipologie di controllo che l'anno scorso sono state concordate presso la sede
dell'Assessorato al Commercio con le associazioni dei commercianti. Perciò, Polizia
Municipale, Assessorato al Commercio e associazioni dei commercianti hanno
concordato quelle priorità, riferite ai controlli, da svolgere nelle aree mercatali
torinesi, e risulta che, successivamente, le associazioni dei commercianti abbiano
informato tutti gli ambulanti sia del fatto che, da quel momento in poi, sarebbero stati
effettuati diversi controlli sui mercati torinesi, sia del tipo di priorità individuate.
Queste ultime rientrano in tre grandi aree: l'area legalità, tra cui il fatto di esercitare
l'attività di vendita esibendo un'autorizzazione non in copia originale, insieme
all'attività di vendita senza autorizzazione; l'area regolarità amministrativa, fra cui vi
è l'occupazione di una superficie maggiore di quella autorizzata per un'eccedenza
superiore ai 2 metri quadrati (sotto tolleranza, perché sopra, dopo reiterati
avvertimenti, non è ovviamente capitato), nonché voucher di pagamento non esibiti o
compilati, eccetera; l'area tutela del consumatore, fra cui la mancata indicazione dei
prezzi, la vendita non a peso netto, la custodia dei generi alimentari non a norma, la
vendita di giocattoli privi di marchio CEE, la vendita di oggetti con marchi
contraffatti.
Tutte queste tipologie e priorità sono state individuate insieme alle associazioni dei
commercianti e comunicate dalle stesse agli ambulanti, e sono proprio queste ad
essere oggetto dei controlli, che vengono svolti dal Nucleo Commercio, diretto
ovviamente da una PO, la quale risponde al dirigente del Settore di Polizia
Commerciale. Naturalmente, oltre a questi controlli (che, come ho detto, fanno
riferimento a tre grandi aree, dentro le quali sono state individuate e condivise delle
priorità, e su quelle aree e priorità sono stati preventivamente informati gli
ambulanti), il Nucleo Mercati (che, appunto, è diretto da una PO, la quale risponde al
dirigente del Settore di Polizia Commerciale) svolge altri due controlli, come ad
esempio quello sul commercio abusivo, mentre normalmente i servizi di rilevazione
delle presenze, assenze, spunte, eccetera, vengono effettuati dalle sezioni territoriali.
Ribadisco, data l'importanza, che su tutte queste attività, in via preventiva, sono state
condivise delle priorità (peraltro, questo lavoro è andato avanti per un anno) con le
associazioni dei commercianti e con gli ambulanti, quindi, questi ultimi sono
informati dei controlli specifici che vengono effettuati, compreso - voglio essere
molto chiaro - quello dell'occupazione dell'area autorizzata per una superficie
eccedente di almeno 2 metri quadri, e non di pochi centimetri.
Ripeto che, comunque, qualora vi fosse la necessità di rivedere queste priorità,
oppure di chiedere alle associazioni dei commercianti, riverificate queste priorità, di
fare una nuova campagna di comunicazione rivolta agli ambulanti, o ancora di
rendere più fitta la comunicazione con questi ultimi, non vi sarebbe alcun problema
da parte nostra, perché, così come abbiamo fatto in passato, siamo pronti a rifarlo in
futuro. Tuttavia, una volta condivisi degli obiettivi, stabiliti i tipi di controllo e
informati sugli stessi, nonché addirittura avvisati preventivamente (nelle settimane
precedenti) dell'esistenza, in determinate situazioni, di alcune condizioni
d'irregolarità sulle quali è stato pure suggerito di rientrare prima di dover sanzionare,
ebbene, spero che reazioni simili (peraltro condite, come ho già detto, da una
preventiva informazione ad alcuni mezzi di informazione, prima ancora che la
sanzione stessa fosse comminata) non rientrino in una sfera di rapporti e di relazioni
normali.
Credo - anzi, è certamente così - che non si tratti di un'attività svolta per multare,
perché, se analizziamo le cifre, nel 2008 e nel primo trimestre 2009, su 689
autorizzazioni ne sono state controllate 160 e, fra queste, le occupazioni in misura
eccedente i 2 metri quadri non sono molte: le infrazioni al Regolamento dei mercati
sono 7, mentre 2 sono quelle riscontrate per quanto riguarda peso netto, igiene degli
alimenti, eccetera. I numeri dimostrano, perciò, che l'obiettivo di quest'attività non è
quello di comminare multe, dal momento che, appunto, su 689 autorizzazioni sono
stati complessivamente effettuati 160 controlli; tali cifre dimostrano semplicemente
un'attività di routine, svolta - ritengo - con una discreta professionalità, ovviamente
sempre migliorabile.
Ripeto che, qualora fosse necessario, non vi sarebbero problemi a rifare il punto della
situazione ed eventualmente migliorarla; comunque, sia questi dati, sia la tipologia di
infrazioni individuate in quell'occasione, sia l'attività d'informazione preventiva
svolta, mi fanno ritenere che, nella reazione verificatasi quel giorno, in particolare, in
Piazza Benefica, vi sia qualcosa che non torna, per così dire, e che bisognerebbe
approfondire meglio.
Però, isolando questo che, effettivamente, può essere un caso particolare, ci tengo a
ribadire che, come abbiamo già detto alle associazioni dei commercianti, se
occorresse riverificare le priorità o fare una nuova campagna d'informazione nei
confronti degli ambulanti, sempre per opera di queste associazioni al commercio, noi
siamo disponibilissimi, sempre che, però, non si ecceda.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Carossa.

CAROSSA Mario
Concordo sicuramente sul fatto che, forse, convenga a tutti provare ad approfondire,
perché devo dire, molto sinceramente, che non ho mai avuto occasione di sentire di
una reazione simile, né tanto meno di percepirla.
Mi sono poi recato sul posto in cui si svolge il mercato, e posso dire di non aver mai
notato tutta questa esasperazione o, comunque, attenzione nei confronti della Polizia
Municipale; magari, l'Assessore, o chiunque sia più esperto di me in materia, potrà
fornirmi degli esempi, ma non credo, perché non ho mai letto - e, se fosse avvenuto,
sarebbe stato riportato e scritto - di simili esempi di reazione da parte di ambulanti
verso le divise, in particolare, della Polizia Municipale. Certamente, però, appare
evidente la necessità di svolgere degli approfondimenti su quel mercato.
Per quanto riguarda la questione della Polizia Municipale, come l'Assessore sa bene,
non entro nel merito dell'operato degli agenti di Polizia Municipale, ma piuttosto di
quello delle disposizioni da loro ricevute.
Giustamente e intelligentemente, Assessore, lei ha riferito che tutti i controlli sono
concordati con le associazioni dei commercianti; lei m'insegna, però, che certi tipi di
controllo si possono effettuare in un determinato modo, oppure in un altro, perché è
possibile farli più o meno frequentemente, come si può dare l'impressione - e
sottolineo il termine "impressione" - di voler assolutamente controllare determinate
tipologie piuttosto che altre.
Posso pensare - forse è una mia impressione - che, se andassi ora in Via Garibaldi,
non troverei nessun agente della Polizia Municipale comandato a perseguire gli
abusivi, non nel senso che si volterebbe dall'altra parte, ma che non avrà sicuramente
ricevuto disposizioni in proposito.
Credo assolutamente a quanto mi ha riferito, perché non metto in dubbio il fatto che
il banco sbordasse non solo di pochi centimetri, bensì di oltre 2 metri quadrati, o altri
aspetti da lei citati; tuttavia, Assessore, a parer mio sono necessari ulteriori
approfondimenti. Forse, occorre rivedere qualcosa, poiché l'episodio mi lascia
veramente perplesso, proprio perché non ritengo che quelle persone, costrette ad
alzarsi presto tutte le mattine per andare a lavorare al mercato, siano pronte a reagire
malamente nei confronti della Polizia Municipale, soprattutto considerando che
sanno perfettamente che andrebbero a perderci e, certo, non a guadagnarci.
Pertanto, Assessore, non intendo né rimandare l'interpellanza in Commissione né far
perdere tempo a chicchessia; però, desidererei riuscire a capire il motivo di questo
clima, confidando nel fatto che, se lei si assumerà l'impegno, sicuramente lo porterà
a termine.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola all'Assessore, per una breve replica.

BORGOGNO Giuseppe (Assessore)
Prima, quando ho citato alcuni dati, ho parlato di 26 controlli effettuati; ebbene,
Consigliere, fra questi 26 controlli, le infrazioni maggiormente riscontrate riguardano
il commercio abusivo e, precisamente, 10 rinvenimenti più 3 sequestri, più una
notizia di reato.
Ciò significa che il Nucleo Mercati, come ho detto prima, si occupa anche di
commercio abusivo sulle aree mercatali.
Gli altri numeri sono più bassi, cioè, 7 infrazioni al Regolamento mercati, 8
infrazioni alla Legge 114 del 1998, eccetera; ciò significa che esiste un assoluto
equilibrio.
Come ho detto prima, tanto la decisione di far partire quei controlli, quanto le priorità
su cui concentrarli, sono state concordate con le associazioni dei commercianti e da
queste comunicate agli ambulanti.
Ho anche detto pubblicamente - e lo ripeto in quest'Aula - che, se si tratta di
registrare nuovamente quel meccanismo, cioè, chiedendo all'associazione dei
commercianti di rivedersi per ridefinire e meglio puntualizzare alcuni aspetti, non vi
sono affatto problemi da parte nostra, lo faremo certamente.
L'interpellante potrà trovare la risposta al problema di Piazza Benefica, forse, nella
nota dell'Assessore Altamura, perché ho anche letto - ma solo letto, perciò non so
niente al riguardo, comunque, vedremo poi nella nota - di richieste fatte per poter
allargare l'area delle bancarelle che non avevano ancora avuto una risposta, quindi,
la ragione potrebbe essere lì.
Ma, quand'anche non avessero ricevuto una risposta, quel Regolamento e
quell'autorizzazione valgono finché sono in vigore, perciò, il fatto di occupare una
superficie in misura eccedente di oltre 2 metri quadri non è corretto. Mi risulta che
lei sia un liberale e un liberista, in quanto esponente della Lega; allora, lasciamo stare
il rispetto delle regole, che rientra più in una cultura della legalità tipica del
riformismo di sinistra e meno nel liberismo suo... (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Mi riferisco al fatto che la concorrenza va rispettata, per cui, se
qualcuno allarga la superficie di vendita a propria disposizione, danneggia qualcun
altro che, invece, si attiene onestamente a quella di sua pertinenza.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
L'interpellanza è discussa.
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