Interventi |
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200902247/02, presentata in data 21 aprile 2009, avente per oggetto: "Sanzioni agli ambulanti in Piazza Benefica" CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) L'Assessore Altamura ha comunicato che, per quanto di sua competenza, trasmetterà una nota scritta. La parola all'Assessore Borgogno, per la risposta alla parte di sua competenza. BORGOGNO Giuseppe (Assessore) Mi risulta che, nel corso del controllo (che è stato poi oggetto anche di alcuni articoli di giornale) effettuato dal Nucleo Mercati in Piazza Benefica, gli agenti intervenuti abbiano accertato 7 violazioni, 6 delle quali facevano riferimento all'occupazione del suolo destinato ad ogni singolo ambulante, eccedente non nella misura di pochi centimetri (come citato nell'interpellanza), bensì di almeno 2 metri quadrati, mentre la settima sanzione era riferita all'igiene degli alimenti; quindi, non stiamo parlando affatto di piccole infrazioni. Mi risulta peraltro che, siccome in quell'area erano già stati svolti alcuni controlli, lo stesso Nucleo, nelle settimane precedenti (quindi, prima di sanzionare), avesse segnalato agli ambulanti in questione le medesime irregolarità, consigliando loro di rientrare nella norma e nel Regolamento; pertanto, si tratta di una situazione diversa rispetto a quella che abbiamo potuto leggere sui mezzi di informazione e che non giustifica assolutamente la reazione che ne è seguita, oltretutto condita, per così dire, da un'informazione molto tempestiva, da parte di quanti sono stati sanzionati, agli organi d'informazione, addirittura ancora prima di venir sanzionati, quindi, una situazione non solo atipica, ma anche preoccupante. Una simile infrazione, ossia l'occupazione in misura eccedente di oltre 2 metri quadri, così come l'igiene degli alimenti ed anche il fatto di non esibire l'autorizzazione in copia originale, insieme ad altre infrazioni, appartengono ad una serie di tipologie di controllo che l'anno scorso sono state concordate presso la sede dell'Assessorato al Commercio con le associazioni dei commercianti. Perciò, Polizia Municipale, Assessorato al Commercio e associazioni dei commercianti hanno concordato quelle priorità, riferite ai controlli, da svolgere nelle aree mercatali torinesi, e risulta che, successivamente, le associazioni dei commercianti abbiano informato tutti gli ambulanti sia del fatto che, da quel momento in poi, sarebbero stati effettuati diversi controlli sui mercati torinesi, sia del tipo di priorità individuate. Queste ultime rientrano in tre grandi aree: l'area legalità, tra cui il fatto di esercitare l'attività di vendita esibendo un'autorizzazione non in copia originale, insieme all'attività di vendita senza autorizzazione; l'area regolarità amministrativa, fra cui vi è l'occupazione di una superficie maggiore di quella autorizzata per un'eccedenza superiore ai 2 metri quadrati (sotto tolleranza, perché sopra, dopo reiterati avvertimenti, non è ovviamente capitato), nonché voucher di pagamento non esibiti o compilati, eccetera; l'area tutela del consumatore, fra cui la mancata indicazione dei prezzi, la vendita non a peso netto, la custodia dei generi alimentari non a norma, la vendita di giocattoli privi di marchio CEE, la vendita di oggetti con marchi contraffatti. Tutte queste tipologie e priorità sono state individuate insieme alle associazioni dei commercianti e comunicate dalle stesse agli ambulanti, e sono proprio queste ad essere oggetto dei controlli, che vengono svolti dal Nucleo Commercio, diretto ovviamente da una PO, la quale risponde al dirigente del Settore di Polizia Commerciale. Naturalmente, oltre a questi controlli (che, come ho detto, fanno riferimento a tre grandi aree, dentro le quali sono state individuate e condivise delle priorità, e su quelle aree e priorità sono stati preventivamente informati gli ambulanti), il Nucleo Mercati (che, appunto, è diretto da una PO, la quale risponde al dirigente del Settore di Polizia Commerciale) svolge altri due controlli, come ad esempio quello sul commercio abusivo, mentre normalmente i servizi di rilevazione delle presenze, assenze, spunte, eccetera, vengono effettuati dalle sezioni territoriali. Ribadisco, data l'importanza, che su tutte queste attività, in via preventiva, sono state condivise delle priorità (peraltro, questo lavoro è andato avanti per un anno) con le associazioni dei commercianti e con gli ambulanti, quindi, questi ultimi sono informati dei controlli specifici che vengono effettuati, compreso - voglio essere molto chiaro - quello dell'occupazione dell'area autorizzata per una superficie eccedente di almeno 2 metri quadri, e non di pochi centimetri. Ripeto che, comunque, qualora vi fosse la necessità di rivedere queste priorità, oppure di chiedere alle associazioni dei commercianti, riverificate queste priorità, di fare una nuova campagna di comunicazione rivolta agli ambulanti, o ancora di rendere più fitta la comunicazione con questi ultimi, non vi sarebbe alcun problema da parte nostra, perché, così come abbiamo fatto in passato, siamo pronti a rifarlo in futuro. Tuttavia, una volta condivisi degli obiettivi, stabiliti i tipi di controllo e informati sugli stessi, nonché addirittura avvisati preventivamente (nelle settimane precedenti) dell'esistenza, in determinate situazioni, di alcune condizioni d'irregolarità sulle quali è stato pure suggerito di rientrare prima di dover sanzionare, ebbene, spero che reazioni simili (peraltro condite, come ho già detto, da una preventiva informazione ad alcuni mezzi di informazione, prima ancora che la sanzione stessa fosse comminata) non rientrino in una sfera di rapporti e di relazioni normali. Credo - anzi, è certamente così - che non si tratti di un'attività svolta per multare, perché, se analizziamo le cifre, nel 2008 e nel primo trimestre 2009, su 689 autorizzazioni ne sono state controllate 160 e, fra queste, le occupazioni in misura eccedente i 2 metri quadri non sono molte: le infrazioni al Regolamento dei mercati sono 7, mentre 2 sono quelle riscontrate per quanto riguarda peso netto, igiene degli alimenti, eccetera. I numeri dimostrano, perciò, che l'obiettivo di quest'attività non è quello di comminare multe, dal momento che, appunto, su 689 autorizzazioni sono stati complessivamente effettuati 160 controlli; tali cifre dimostrano semplicemente un'attività di routine, svolta - ritengo - con una discreta professionalità, ovviamente sempre migliorabile. Ripeto che, qualora fosse necessario, non vi sarebbero problemi a rifare il punto della situazione ed eventualmente migliorarla; comunque, sia questi dati, sia la tipologia di infrazioni individuate in quell'occasione, sia l'attività d'informazione preventiva svolta, mi fanno ritenere che, nella reazione verificatasi quel giorno, in particolare, in Piazza Benefica, vi sia qualcosa che non torna, per così dire, e che bisognerebbe approfondire meglio. Però, isolando questo che, effettivamente, può essere un caso particolare, ci tengo a ribadire che, come abbiamo già detto alle associazioni dei commercianti, se occorresse riverificare le priorità o fare una nuova campagna d'informazione nei confronti degli ambulanti, sempre per opera di queste associazioni al commercio, noi siamo disponibilissimi, sempre che, però, non si ecceda. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Carossa. CAROSSA Mario Concordo sicuramente sul fatto che, forse, convenga a tutti provare ad approfondire, perché devo dire, molto sinceramente, che non ho mai avuto occasione di sentire di una reazione simile, né tanto meno di percepirla. Mi sono poi recato sul posto in cui si svolge il mercato, e posso dire di non aver mai notato tutta questa esasperazione o, comunque, attenzione nei confronti della Polizia Municipale; magari, l'Assessore, o chiunque sia più esperto di me in materia, potrà fornirmi degli esempi, ma non credo, perché non ho mai letto - e, se fosse avvenuto, sarebbe stato riportato e scritto - di simili esempi di reazione da parte di ambulanti verso le divise, in particolare, della Polizia Municipale. Certamente, però, appare evidente la necessità di svolgere degli approfondimenti su quel mercato. Per quanto riguarda la questione della Polizia Municipale, come l'Assessore sa bene, non entro nel merito dell'operato degli agenti di Polizia Municipale, ma piuttosto di quello delle disposizioni da loro ricevute. Giustamente e intelligentemente, Assessore, lei ha riferito che tutti i controlli sono concordati con le associazioni dei commercianti; lei m'insegna, però, che certi tipi di controllo si possono effettuare in un determinato modo, oppure in un altro, perché è possibile farli più o meno frequentemente, come si può dare l'impressione - e sottolineo il termine "impressione" - di voler assolutamente controllare determinate tipologie piuttosto che altre. Posso pensare - forse è una mia impressione - che, se andassi ora in Via Garibaldi, non troverei nessun agente della Polizia Municipale comandato a perseguire gli abusivi, non nel senso che si volterebbe dall'altra parte, ma che non avrà sicuramente ricevuto disposizioni in proposito. Credo assolutamente a quanto mi ha riferito, perché non metto in dubbio il fatto che il banco sbordasse non solo di pochi centimetri, bensì di oltre 2 metri quadrati, o altri aspetti da lei citati; tuttavia, Assessore, a parer mio sono necessari ulteriori approfondimenti. Forse, occorre rivedere qualcosa, poiché l'episodio mi lascia veramente perplesso, proprio perché non ritengo che quelle persone, costrette ad alzarsi presto tutte le mattine per andare a lavorare al mercato, siano pronte a reagire malamente nei confronti della Polizia Municipale, soprattutto considerando che sanno perfettamente che andrebbero a perderci e, certo, non a guadagnarci. Pertanto, Assessore, non intendo né rimandare l'interpellanza in Commissione né far perdere tempo a chicchessia; però, desidererei riuscire a capire il motivo di questo clima, confidando nel fatto che, se lei si assumerà l'impegno, sicuramente lo porterà a termine. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola all'Assessore, per una breve replica. BORGOGNO Giuseppe (Assessore) Prima, quando ho citato alcuni dati, ho parlato di 26 controlli effettuati; ebbene, Consigliere, fra questi 26 controlli, le infrazioni maggiormente riscontrate riguardano il commercio abusivo e, precisamente, 10 rinvenimenti più 3 sequestri, più una notizia di reato. Ciò significa che il Nucleo Mercati, come ho detto prima, si occupa anche di commercio abusivo sulle aree mercatali. Gli altri numeri sono più bassi, cioè, 7 infrazioni al Regolamento mercati, 8 infrazioni alla Legge 114 del 1998, eccetera; ciò significa che esiste un assoluto equilibrio. Come ho detto prima, tanto la decisione di far partire quei controlli, quanto le priorità su cui concentrarli, sono state concordate con le associazioni dei commercianti e da queste comunicate agli ambulanti. Ho anche detto pubblicamente - e lo ripeto in quest'Aula - che, se si tratta di registrare nuovamente quel meccanismo, cioè, chiedendo all'associazione dei commercianti di rivedersi per ridefinire e meglio puntualizzare alcuni aspetti, non vi sono affatto problemi da parte nostra, lo faremo certamente. L'interpellante potrà trovare la risposta al problema di Piazza Benefica, forse, nella nota dell'Assessore Altamura, perché ho anche letto - ma solo letto, perciò non so niente al riguardo, comunque, vedremo poi nella nota - di richieste fatte per poter allargare l'area delle bancarelle che non avevano ancora avuto una risposta, quindi, la ragione potrebbe essere lì. Ma, quand'anche non avessero ricevuto una risposta, quel Regolamento e quell'autorizzazione valgono finché sono in vigore, perciò, il fatto di occupare una superficie in misura eccedente di oltre 2 metri quadri non è corretto. Mi risulta che lei sia un liberale e un liberista, in quanto esponente della Lega; allora, lasciamo stare il rispetto delle regole, che rientra più in una cultura della legalità tipica del riformismo di sinistra e meno nel liberismo suo... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Mi riferisco al fatto che la concorrenza va rispettata, per cui, se qualcuno allarga la superficie di vendita a propria disposizione, danneggia qualcun altro che, invece, si attiene onestamente a quella di sua pertinenza. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) L'interpellanza è discussa. |