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COPPOLA Michele (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200901273/02, presentata in data 12 marzo 2009, avente per oggetto: "Società ed aziende partecipate: perché non si garantisce la massima trasparenza sui compensi degli amministratori?" COPPOLA Michele (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200901273/02, presentata in data 12 marzo 2009, avente per oggetto: "Società ed aziende partecipate: perché non si garantisce la massima trasparenza sui compensi degli amministratori?" COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Vicesindaco, per la risposta. DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Sul sito Internet della Città, sono pubblicati, con aggiornamento semestrale, i compensi degli amministratori delle società partecipate dal Comune che siano stati nominati dall'Ente, in ottemperanza a quanto previsto dal comma 735 della Legge Finanziaria 2007, che recita: "Gli incarichi di amministratori della società di cui ai commi 725 e 734 conferiti da soci pubblici e relativi compensi sono pubblicati nell'albo e nel sito informatico dei soci pubblici". Per tutte le nomine fatte da soci pubblici esiste, quindi, un obbligo di pubblicazione da parte dell'Ente, che permette di rendere disponibili le informazioni relative ai compensi per tutti gli amministratori nominati dal medesimo Ente pubblico. In ossequio al 734, che dispone che "non può essere nominato amministratore di un Ente, istituzione, azienda pubblica, società a totale o parziale capitale pubblico chi, avendo ricoperto nei 5 anni precedenti, incarichi analoghi, abbia chiuso in perdita 3 esercizi consecutivi". Nel modulo relativo alle dichiarazioni di disponibilità, il candidato deve dichiarare di non avere ricoperto nei 5 anni precedenti incarichi di amministratore in Ente, istituzione, azienda pubblica, società a totale o parziale capitale pubblico, che abbiano chiuso in perdita 3 esercizi. Per quello che riguarda gli adempimenti volti a garantire la massima trasparenza relativamente a compensi e retribuzioni lorde complessive percepite dagli amministratori, si ribadisce che la stessa è garantita dall'adempimento dell'obbligo di pubblicazione di cui al summenzionato 735, articolo 1, della Legge n. 296. Con riguardo, invece, all'ammontare delle retribuzioni lorde complessive di tutti gli amministratori delegati delle società partecipate della Città, si precisa che sono pubblicati sul sito informatico della Città i compensi come deliberati dall'assemblea delle rispettive società. Di tutti gli amministratori delegati nominati dalla Città, il Settore Giunta Comunale conserva copia dei curricula presentati all'atto della candidatura ed è possibile (come già peraltro si è verificato) ottenerne copia, laddove richiesto. In un articolo apparso sul Sole 24 Ore il 20 aprile, in cui si fa un elenco delle Province e dei Comuni che pubblicano i compensi degli amministratori, il Comune di Torino è ritenuto un esempio positivo. Si legge, in sintesi, che "nella home page, in basso a sinistra, si trova la voce "Compensi" con due link molto chiari: quello per gli amministratori delle aziende partecipate e quello per gli elenchi di incarichi e collaborazione". Il sito è semestralmente aggiornato da parte del Settore Giunta, con l'ausilio del Settore Partecipazioni: dai giudizi esterni avuti, pare essere sufficientemente informativo e facilmente accessibile per chi voglia avere queste informazioni, a differenza di altri Enti che pubblicano sul sito i compensi, che però sono più difficilmente rintracciabili rispetto al nostro sito (ed il merito è della struttura interna al Comune, più che nostro). COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Ravello. RAVELLO Roberto Sergio Innanzitutto, ringrazio il Vicesindaco e gli porgo le mie scuse, perché, evidentemente, nel presentare l'interpellanza non sono stato abbastanza chiaro: mi era ben noto il fatto che il Comune agisse nel pieno rispetto della Legge. Effettivamente, la Legge Finanziaria 2007 prevede che siano pubblicate sui siti dei relativi Enti le retribuzioni degli amministratori nominati dall'Ente; quello che, però, intendevo chiedere con questa interpellanza, anche per dare un segnale alla comunità contribuente, era di superare la legge e rendere altrettanto facilmente accessibili all'utente le informazioni relative a tutti i compensi dei nominati, e non solo quelli in capo alla Città di Torino, all'interno delle società partecipate dalla Città di Torino. Perché, così non facendo, non si può avere piena conoscenza di quelli che sono i costi delle società a capitale totalmente o parzialmente pubblico partecipate anche dall'Ente Città di Torino. Io intendevo questo: intendevo chiedere all'Amministrazione, se non ritenesse opportuno superare la legge, dare un buon esempio anche agli altri Comuni, meritare, più di quanto non fatto sinora, i giudizi positivi espressi attraverso prestigiosi organi di stampa, come il Sole 24 Ore, e dimostrare che, nell'ambito di una richiesta da parte di tutta comunità pubblica, forse è opportuno rendere più accessibili tutti i dati relativi a tutte le spese di tutte le società partecipate da Enti pubblici. Al punto 3 della nostra interpellanza, signor Vicesindaco, le chiedevo proprio di approfittare di questa occasione per conoscere, per tutte le società citate in elenco (saranno una quindicina) l'ammontare delle retribuzioni lorde complessive, comprensive di premi e benefit, di tutti gli amministratori delegati. Perché è vero che la legge ci tutela, nel senso che un amministratore che si è dimostrato non particolarmente competente in esperienze passate non può essere nominato in altri Enti (anche se il discorso dei tre esercizi consecutivi in perdita vale fino ad un certo punto, perché il Vicesindaco sa bene che questo non è necessariamente prova di incompetenza), però vorremmo anche fare un quadro complessivo sul rapporto costi/benefici alla comunità provenienti dal personale nominato e, soprattutto, dal personale all'interno degli Enti che ricopra cariche quali quelle di amministratore delegato. È noto a tutti che ci sono sacche di spesa che io, assumendone piena responsabilità (perché lo faccio in termini politici) definisco fuori controllo rispetto ai fatturati, rispetto al valore reale economico e finanziario di quelle aziende. Vorrei che, su questo, si aprisse un confronto politico all'interno dell'Amministrazione. Le chiedo di dirmi, Assessore, società per società, quanto ci costa il relativo amministratore delegato. Stiamo, infatti, pian piano cercando, società per società, di elaborare i dati sui bilanci. Vogliamo confrontare i dati dei bilanci di tutte le società citate nell'interpellanza con le retribuzioni lorde complessive dei rispettivi amministratori delegati, per capire, o meglio per aiutare la Giunta a comprendere dove, forse, ci sia un eccesso di spesa, dove sia giusto riconoscere un lavoro particolarmente meritorio, anche con eventuali incrementi di retribuzione, oppure, viceversa, dove sia più opportuno e, soprattutto, particolarmente urgente, andare a tagliare, per consentire a questa Amministrazione di poter utilizzare, così come dovrebbe essere fatto, una società partecipata come una fonte di redditività e non soltanto come una fonte di costo. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Vicesindaco, per una breve replica. DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Ringrazio il Consigliere Ravello. La risposta ci permette, forse, di fare un chiarimento: ovviamente, non possiamo pubblicare ciò che la legge non solo non ci dice di fare, ma forse persino ci vieta, nel senso che è giusto che gli amministratori delegati, nominati da soci privati o da altri enti, trovino uno spazio negli altri enti. Detto questo, credo che l'elenco sia difficilmente gestibile con un'interpellanza: ritengo opportuno, quindi, trasformarla in un'interrogazione. Per quanto mi riguarda, sono in grado, sulla base delle decisioni delle singole assemblee, di fornire i dati. Tuttavia, per pubblicare i dati, bisogna avere l'approvazione dell'Ente interessato e della persona interessata; non è, quindi, un problema che compete alla nostra struttura. Mi pare, tuttavia, un modo per accedere ai dati e per fare quei conti, per verificare se sia possibile, o meno, risparmiare dal punto di vista della gestione. Altri dati non ce ne sono, così come non c'è una relazione diretta tra i tre anni di esercizio in perdita e l'incompetenza (perché occorre valutare in che condizioni si opera), così come non è soltanto attraverso una diminuzione dei livelli retributivi dei Presidenti e degli amministratori delegati, che riusciamo a garantire un livello di maggiore professionalità. Credo che, avendo un quadro complessivo di tutti questi elementi, si possa discutere in modo puntuale. Da parte mia, ovviamente, non posso assumere questo impegno: se avessi le deleghe per farlo, credo che gli uffici non avrebbero problemi. Poiché non ho le deleghe, penso che gli uffici abbiano, invece, parecchi problemi. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Ravello, per una breve replica. RAVELLO Roberto Sergio Signor Presidente, mi scusi: mi rivolgo a lei, perché ho bisogno di un chiarimento. Il punto 3 dell'interpellanza recita, in modo abbastanza chiaro: "Si interpellano il Sindaco e l'Assessore competente per conoscere l'ammontare delle retribuzioni lorde complessive (comprensive di premi e fringe benefit) di tutti gli amministratori delegati delle società partecipate della Città e, per ognuno di essi, avere copia dei curricula". Non mi è stata data risposta. So bene quali sono i limiti della legge sulla tutela dei dati personali, e ricordo bene che credo sia un pieno diritto del Consigliere Comunale presentare una richiesta di questo tipo ed un preciso dovere, da parte della Giunta, fornire la risposta. Poi, la responsabilità rispetto all'uso e al trattamento dei dati personali forniti all'interpellante è in capo all'interpellante, non di certo a chi li fornisce. Non so come uscire dalla situazione: onestamente, credo che il ritiro dell'interpellanza sia un passo indietro fatto dal mio Gruppo Consiliare. Quindi propongo, se siete d'accordo, di tenerla sospesa in Aula, per evitare di mettere in imbarazzo il Vicesindaco, nell'attesa che mi siano forniti i dati richiesti al punto 3, e di trasferirla in Commissione. Credo che ripresentarla sotto forma di interrogazione significhi far ripartire, per la risposta, i tempi previsti dal Regolamento: ricordo che stiamo parlando di un'interpellanza presentata già da un paio di mesi. COPPOLA Michele (Vicepresidente) È difficile darle torto. Anzi, direi che è impossibile darle torto: occorre trovare un giusto equilibrio tra il tempo richiesto dal Vicesindaco per fornire i dati chiesti da lei già da qualche mese e il raggiungimento di una soluzione che veda entrambi soddisfatti. DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Proviamo a cercare una soluzione noi. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Mi sembra di comprendere che l'interpellanza si possa considerare discussa per l'Aula. Mettiamo a verbale l'impegno del Vicesindaco a fornire per iscritto, nell'arco di 7/10 giorni (o il tempo che occorrerà, che sia comunque un tempo molto breve), la documentazione richiesta dall'interpellante, che è assolutamente in suo diritto avere. L'interpellanza è discussa. |