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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 4 Maggio 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 7
INTERPELLANZA 2009-01273
"SOCIETA' ED AZIENDE PARTECIPATE: PERCHE' NON SI GARANTISCE LA MASSIMA TRASPARENZA SUI COMPENSI DEGLI AMMINISTRATORI?" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI COMUNALI RAVELLO E GHIGLIA IN DATA 12 MARZO 2009.
Interventi

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200901273/02, presentata in
data 12 marzo 2009, avente per oggetto:
"Società ed aziende partecipate: perché non si garantisce la massima trasparenza
sui compensi degli amministratori?"

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200901273/02, presentata in
data 12 marzo 2009, avente per oggetto:
"Società ed aziende partecipate: perché non si garantisce la massima trasparenza
sui compensi degli amministratori?"

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Vicesindaco, per la risposta.

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Sul sito Internet della Città, sono pubblicati, con aggiornamento semestrale, i
compensi degli amministratori delle società partecipate dal Comune che siano stati
nominati dall'Ente, in ottemperanza a quanto previsto dal comma 735 della Legge
Finanziaria 2007, che recita: "Gli incarichi di amministratori della società di cui ai
commi 725 e 734 conferiti da soci pubblici e relativi compensi sono pubblicati
nell'albo e nel sito informatico dei soci pubblici".
Per tutte le nomine fatte da soci pubblici esiste, quindi, un obbligo di pubblicazione
da parte dell'Ente, che permette di rendere disponibili le informazioni relative ai
compensi per tutti gli amministratori nominati dal medesimo Ente pubblico.
In ossequio al 734, che dispone che "non può essere nominato amministratore di un
Ente, istituzione, azienda pubblica, società a totale o parziale capitale pubblico chi,
avendo ricoperto nei 5 anni precedenti, incarichi analoghi, abbia chiuso in perdita 3
esercizi consecutivi".
Nel modulo relativo alle dichiarazioni di disponibilità, il candidato deve dichiarare di
non avere ricoperto nei 5 anni precedenti incarichi di amministratore in Ente,
istituzione, azienda pubblica, società a totale o parziale capitale pubblico, che
abbiano chiuso in perdita 3 esercizi.
Per quello che riguarda gli adempimenti volti a garantire la massima trasparenza
relativamente a compensi e retribuzioni lorde complessive percepite dagli
amministratori, si ribadisce che la stessa è garantita dall'adempimento dell'obbligo di
pubblicazione di cui al summenzionato 735, articolo 1, della Legge n. 296.
Con riguardo, invece, all'ammontare delle retribuzioni lorde complessive di tutti gli
amministratori delegati delle società partecipate della Città, si precisa che sono
pubblicati sul sito informatico della Città i compensi come deliberati dall'assemblea
delle rispettive società.
Di tutti gli amministratori delegati nominati dalla Città, il Settore Giunta Comunale
conserva copia dei curricula presentati all'atto della candidatura ed è possibile (come
già peraltro si è verificato) ottenerne copia, laddove richiesto.
In un articolo apparso sul Sole 24 Ore il 20 aprile, in cui si fa un elenco delle
Province e dei Comuni che pubblicano i compensi degli amministratori, il Comune di
Torino è ritenuto un esempio positivo. Si legge, in sintesi, che "nella home page, in
basso a sinistra, si trova la voce "Compensi" con due link molto chiari: quello per gli
amministratori delle aziende partecipate e quello per gli elenchi di incarichi e
collaborazione".
Il sito è semestralmente aggiornato da parte del Settore Giunta, con l'ausilio del
Settore Partecipazioni: dai giudizi esterni avuti, pare essere sufficientemente
informativo e facilmente accessibile per chi voglia avere queste informazioni, a
differenza di altri Enti che pubblicano sul sito i compensi, che però sono più
difficilmente rintracciabili rispetto al nostro sito (ed il merito è della struttura interna
al Comune, più che nostro).

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ravello.

RAVELLO Roberto Sergio
Innanzitutto, ringrazio il Vicesindaco e gli porgo le mie scuse, perché,
evidentemente, nel presentare l'interpellanza non sono stato abbastanza chiaro: mi
era ben noto il fatto che il Comune agisse nel pieno rispetto della Legge.
Effettivamente, la Legge Finanziaria 2007 prevede che siano pubblicate sui siti dei
relativi Enti le retribuzioni degli amministratori nominati dall'Ente; quello che, però,
intendevo chiedere con questa interpellanza, anche per dare un segnale alla comunità
contribuente, era di superare la legge e rendere altrettanto facilmente accessibili
all'utente le informazioni relative a tutti i compensi dei nominati, e non solo quelli in
capo alla Città di Torino, all'interno delle società partecipate dalla Città di Torino.
Perché, così non facendo, non si può avere piena conoscenza di quelli che sono i
costi delle società a capitale totalmente o parzialmente pubblico partecipate anche
dall'Ente Città di Torino.
Io intendevo questo: intendevo chiedere all'Amministrazione, se non ritenesse
opportuno superare la legge, dare un buon esempio anche agli altri Comuni, meritare,
più di quanto non fatto sinora, i giudizi positivi espressi attraverso prestigiosi organi
di stampa, come il Sole 24 Ore, e dimostrare che, nell'ambito di una richiesta da
parte di tutta comunità pubblica, forse è opportuno rendere più accessibili tutti i dati
relativi a tutte le spese di tutte le società partecipate da Enti pubblici.
Al punto 3 della nostra interpellanza, signor Vicesindaco, le chiedevo proprio di
approfittare di questa occasione per conoscere, per tutte le società citate in elenco
(saranno una quindicina) l'ammontare delle retribuzioni lorde complessive,
comprensive di premi e benefit, di tutti gli amministratori delegati.
Perché è vero che la legge ci tutela, nel senso che un amministratore che si è
dimostrato non particolarmente competente in esperienze passate non può essere
nominato in altri Enti (anche se il discorso dei tre esercizi consecutivi in perdita vale
fino ad un certo punto, perché il Vicesindaco sa bene che questo non è
necessariamente prova di incompetenza), però vorremmo anche fare un quadro
complessivo sul rapporto costi/benefici alla comunità provenienti dal personale
nominato e, soprattutto, dal personale all'interno degli Enti che ricopra cariche quali
quelle di amministratore delegato.
È noto a tutti che ci sono sacche di spesa che io, assumendone piena responsabilità
(perché lo faccio in termini politici) definisco fuori controllo rispetto ai fatturati,
rispetto al valore reale economico e finanziario di quelle aziende.
Vorrei che, su questo, si aprisse un confronto politico all'interno
dell'Amministrazione.
Le chiedo di dirmi, Assessore, società per società, quanto ci costa il relativo
amministratore delegato. Stiamo, infatti, pian piano cercando, società per società, di
elaborare i dati sui bilanci. Vogliamo confrontare i dati dei bilanci di tutte le società
citate nell'interpellanza con le retribuzioni lorde complessive dei rispettivi
amministratori delegati, per capire, o meglio per aiutare la Giunta a comprendere
dove, forse, ci sia un eccesso di spesa, dove sia giusto riconoscere un lavoro
particolarmente meritorio, anche con eventuali incrementi di retribuzione, oppure,
viceversa, dove sia più opportuno e, soprattutto, particolarmente urgente, andare a
tagliare, per consentire a questa Amministrazione di poter utilizzare, così come
dovrebbe essere fatto, una società partecipata come una fonte di redditività e non
soltanto come una fonte di costo.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Vicesindaco, per una breve replica.

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Ringrazio il Consigliere Ravello.
La risposta ci permette, forse, di fare un chiarimento: ovviamente, non possiamo
pubblicare ciò che la legge non solo non ci dice di fare, ma forse persino ci vieta, nel
senso che è giusto che gli amministratori delegati, nominati da soci privati o da altri
enti, trovino uno spazio negli altri enti.
Detto questo, credo che l'elenco sia difficilmente gestibile con un'interpellanza:
ritengo opportuno, quindi, trasformarla in un'interrogazione.
Per quanto mi riguarda, sono in grado, sulla base delle decisioni delle singole
assemblee, di fornire i dati. Tuttavia, per pubblicare i dati, bisogna avere
l'approvazione dell'Ente interessato e della persona interessata; non è, quindi, un
problema che compete alla nostra struttura. Mi pare, tuttavia, un modo per accedere
ai dati e per fare quei conti, per verificare se sia possibile, o meno, risparmiare dal
punto di vista della gestione. Altri dati non ce ne sono, così come non c'è una
relazione diretta tra i tre anni di esercizio in perdita e l'incompetenza (perché occorre
valutare in che condizioni si opera), così come non è soltanto attraverso una
diminuzione dei livelli retributivi dei Presidenti e degli amministratori delegati, che
riusciamo a garantire un livello di maggiore professionalità.
Credo che, avendo un quadro complessivo di tutti questi elementi, si possa discutere
in modo puntuale. Da parte mia, ovviamente, non posso assumere questo impegno:
se avessi le deleghe per farlo, credo che gli uffici non avrebbero problemi. Poiché
non ho le deleghe, penso che gli uffici abbiano, invece, parecchi problemi.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ravello, per una breve replica.

RAVELLO Roberto Sergio
Signor Presidente, mi scusi: mi rivolgo a lei, perché ho bisogno di un chiarimento.
Il punto 3 dell'interpellanza recita, in modo abbastanza chiaro: "Si interpellano il
Sindaco e l'Assessore competente per conoscere l'ammontare delle retribuzioni lorde
complessive (comprensive di premi e fringe benefit) di tutti gli amministratori
delegati delle società partecipate della Città e, per ognuno di essi, avere copia dei
curricula".
Non mi è stata data risposta.
So bene quali sono i limiti della legge sulla tutela dei dati personali, e ricordo bene
che credo sia un pieno diritto del Consigliere Comunale presentare una richiesta di
questo tipo ed un preciso dovere, da parte della Giunta, fornire la risposta. Poi, la
responsabilità rispetto all'uso e al trattamento dei dati personali forniti
all'interpellante è in capo all'interpellante, non di certo a chi li fornisce.
Non so come uscire dalla situazione: onestamente, credo che il ritiro
dell'interpellanza sia un passo indietro fatto dal mio Gruppo Consiliare.
Quindi propongo, se siete d'accordo, di tenerla sospesa in Aula, per evitare di
mettere in imbarazzo il Vicesindaco, nell'attesa che mi siano forniti i dati richiesti al
punto 3, e di trasferirla in Commissione. Credo che ripresentarla sotto forma di
interrogazione significhi far ripartire, per la risposta, i tempi previsti dal
Regolamento: ricordo che stiamo parlando di un'interpellanza presentata già da un
paio di mesi.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
È difficile darle torto. Anzi, direi che è impossibile darle torto: occorre trovare un
giusto equilibrio tra il tempo richiesto dal Vicesindaco per fornire i dati chiesti da lei
già da qualche mese e il raggiungimento di una soluzione che veda entrambi
soddisfatti.

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Proviamo a cercare una soluzione noi.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Mi sembra di comprendere che l'interpellanza si possa considerare discussa per
l'Aula.
Mettiamo a verbale l'impegno del Vicesindaco a fornire per iscritto, nell'arco di 7/10
giorni (o il tempo che occorrerà, che sia comunque un tempo molto breve), la
documentazione richiesta dall'interpellante, che è assolutamente in suo diritto avere.
L'interpellanza è discussa.
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