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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 4 Maggio 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 5
INTERPELLANZA 2009-01485
PIAZZA CARDUCCI: STAZIONE DELLA METRO INACCESSIBILE ALLE PERSONE CON DISABILITA' SENSORIALE VISIVA?" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE ZANOLINI IN DATA 20 MARZO 2009.
Interventi

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200901485/02, presentata in
data 20 marzo 2009, avente per oggetto:
"Piazza Carducci: stazione della metro inaccessibile alle persone con disabilità
sensoriale visiva?"

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola all'Assessore Sestero.

SESTERO Maria Grazia (Assessore)
La questione di un collegamento sotterraneo con la stazione della metro è posta, in
particolare, dall'Associazione APRI, che mi ha scritto e con cui ho già parlato.
Il progetto definitivo della metro doveva deviare verso gli ospedali per ritornare su
Via Nizza - il Consigliere ricorderà che sono state due le Varianti nel 2003 - ed era
legato anche a tutta la discussione sulla collocazione della Città della Salute, quindi,
alla prospettiva di alleggerire il carico di ospedali in questa zona, oltre ad altre
complessità di percorso sotto le case e non più sotto viabilità.
La Variante del progetto della linea 1 della metro approvata nel 2003 ha permesso
che la stazione Carducci, nel nuovo progetto di percorso di Via Nizza, fosse spostata
verso sud di circa 30 metri rispetto alla posizione originaria, perché in Piazza
Carducci era collocata più verso l'imbocco di Via Nizza.
Questo spostamento fa sì che la stazione sia una stazione tipo, con una banchina a 17
metri di profondità dal piano strada ed è più superficiale rispetto alla soluzione
precedente, che collocava la banchina a 23 metri dal piano strada. La modifica ha
rappresentato una serie di vantaggi sia per la fase di esercizio, con percorsi di risalita,
ovviamente, più brevi per i passeggeri, sia in quella di costruzione, con impatti
minori sul sistema di sottoservizi presenti verso Via Nizza, al di sotto di Corso
Bramante (collettori fognari, teleriscaldamento, eccetera).
È stato studiato lo sbarco sul lato nord della Piazza in sotterraneo, ma non è possibile
realizzarlo, perché il sottopasso sotterraneo tra la stazione e Via Nizza nord
risulterebbe di 100 metri e porrebbe problemi di sicurezza per i cittadini, oltre che
per la presenza dei sottoservizi in Corso Bramante, che si sarebbero potuti rimuovere
se si fosse posizionata la stazione, ma, in questo caso, dovrebbero essere rimossi per
il sottopasso, quindi, sarebbe stata una barriera complessa e difficile da superare.
A Torino non ci sono più sottopassi che non siano legati a frequentazioni molto
intense: è stato chiuso quello di Porta Nuova, quello in Corso Regina e, in genere, a
me pare difficile che si possa garantire sicurezza su 100 metri di attraversamento
pedonale sotterraneo.
L'alternativa che abbiamo già discusso con le associazioni e su cui stiamo lavorando
è il progetto di sistemazione superficiale. Si sta pensando ad un attraversamento
pedonale nord-sud con avvisatori acustici, pulsanti di chiamata, banchina intermedia
e percorsi tattili. Ci sembra più semplice. L'esigenza era di arrivare alla vecchia sede
dei non vedenti di Via Nizza e di attrezzare e garantire un percorso superficiale con
tutti quegli elementi che aiutino l'autonomia dei non vedenti o degli ipovedenti in un
percorso in superficie, che è più sicuro.
Tutti e due gli accessi della metropolitana saranno dotati di ascensore e doppia scala
mobile, mentre, in genere, ce n'è uno solo in uscita.
Ci sembra di rispondere così ad un'esigenza che comprendiamo e che è legittima e
mi auguro che questa ipotesi - credo che la GTT l'abbia concordata - sia verificata; lo
faremo ancora nello sviluppo della sistemazione superficiale con le associazioni e
potrebbe rispondere ad una necessità che l'Amministrazione condivide.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Zanolini.

ZANOLINI Carlo
Premetto che questa interpellanza l'avevo presentata in tempi in cui non era ancora
perfettamente concluso il dialogo con le associazioni di persone con disabilità
sensoriale, per cui, è datata.
Mi rendo conto che, da quanto esponeva l'Assessore, vi sia assoluta difficoltà sia per
quanto riguarda la realizzazione tecnica, che per la sicurezza nel progettare ed
effettuare l'esecuzione di un passaggio sotterraneo. Concordo anch'io che non è mai
sicuro e potrebbe creare difficoltà oltre che tecniche, anche di sicurezza.
Ho ricevuto, da questa risposta, l'assicurazione che si metteranno in atto tutte le
soluzioni possibili per facilitare l'attraversamento ai non vedenti o agli ipovedenti,
affinché possano raggiungere le associazioni ed i luoghi dove sovente si recano.
Questa interpellanza ha anche un significato particolare, nel senso che voleva
riportare l'attenzione della Città ai problemi delle persone con disabilità sensoriale,
perché questa categoria di persone (che, purtroppo, è anche presente tra i nostri
cittadini) sovente è messa in secondo piano rispetto alle difficoltà che i disabili
motori vanno prospettando da anni.
Penso, quindi, di ritenermi soddisfatto da questa risposta.
So che, negli ultimi tempi, il rapporto tra GTT e le associazioni degli ipovedenti o
dei non vedenti è stato molto intenso, so che si stanno discutendo le soluzioni
migliori: infatti, con soddisfazione cominciamo a vedere che, nella città, iniziano ad
essere presenti tutti i presidi atti a facilitare la mobilità dei disabili sensoriali.
Ricordo che, purtroppo, non è ancora giunta a compimento l'attuazione di molti
presidi che vogliono favorire i disabili sensoriali. Ad esempio, ancora oggi, sulla
Linea A4, l'avviso vocale di fermata e di avviso di fermata non sempre funziona.
Mi auguro, quindi, che questa collaborazione tra le associazioni degli ipovedenti e
dei disabili sensoriali, gli assessorati e le società che gestiscono mobilità, prosegua,
proprio perché si tratta di un tema che, in questi ultimi anni, è stato un po' trascurato
da tutti, non soltanto dagli amministratori, ma anche dai cittadini che non
comprendono bene le vere difficoltà di chi vede poco o, addirittura, non vede.
Mi ritengo, quindi, soddisfatto dalla risposta dell'Assessore Sestero, che mi ha
fornito informazioni di cui non disponevo, e lo ringrazio.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'interpellanza è discussa.
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