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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 4 Maggio 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 11
INTERPELLANZA 2009-02000
"CESSAZIONE INCARICO DI COLLABORATORE DI STAFF. IL PROSSIMO COLLABORATORE DOVRA' MANIFESTARE PIENA ADESIONE ALLA RIVOLUZIONE D'OTTOBRE?" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI CERUTTI E SALINAS IN DATA 9 APRILE 2009.
Interventi

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo alla discussione congiunta dell'interpellanza n. mecc. 200902000/02,
presentata in data 9 aprile 2009, avente per oggetto:
"Cessazione incarico di collaboratore di staff. Il prossimo collaboratore dovrà
manifestare piena adesione alla Rivoluzione d'ottobre?"
e dell'interpellanza n. mecc. 200902385/02, presentata in data 24 aprile 2009, avente
per oggetto:
"Collaboratore di staff Assessore Saragnese"

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Ricordo a tutti che la scorsa settimana avevamo deciso di estrapolare qualunque
riferimento a persone, per motivi di privacy, altrimenti, saremmo costretti a secretare
la discussione.
La parola, per la risposta, all'Assessore Saragnese.

SARAGNESE Luigi (Assessore)
La questione posta dai Consiglieri Salinas e Cerutti riguarda la mia decisione di non
avvalermi più di uno dei collaboratori di staff assunti all'inizio del mio mandato, per
il quale è venuto a mancare il rapporto di fiducia.
Volevo quindi precisare cosa intendo per fiducia e per quali motivi si sia determinata
la situazione che richiamavo. Per la parola "fiducia" vengono date diverse
definizioni, ne citerò alcune che mi paiono utili a capire la questione. La prima, che
richiamerò anche successivamente, definisce la fiducia come: "Il sentimento di
sicurezza che deriva dal confidare senza riserve in qualcuno o qualcosa". A questa,
altre definizioni sottolineano il concetto di fiducia come: "Probabilità che un
soggetto assegna al comportamento cooperativo di altre parti".
Le due maggiori componenti, dunque, che appaiono nella definizione di fiducia, sono
la dimensione psicologico-cognitiva e quella comportamentale. Nella prima viene
incorporata la fiducia nel partner, la seconda, la volontà di fidarsi del partner.
Il rapporto fiduciario è elemento fondamentale, anche se non unico, come viene
giustamente richiamato nella interpellanza, per lo stabilirsi di un rapporto di
collaborazione e il suo venir meno comporta esplicitamente, come previsto dall'art. 9
del contratto per il conferimento dell'incarico di collaboratore di staff, la possibilità
di recedere il contratto.
La scelta da me operata di avvalermi della collaborazione di cui in oggetto, oltre che
per le capacità relazionali della persona, è stata fatta anche per il rilevante rapporto di
fiducia instauratosi nel corso di lunghi anni da un comune sentire, da una
condivisione di orientamenti e di posizioni politico-culturali. Le scelte operate, se
non hanno messo in discussione la mia stima personale nei confronti di questa
persona, hanno però fatto venir meno quel sentimento di sicurezza che deriva dal
confidare senza riserve in qualcuno o qualcosa. Dunque, non stiamo parlando di
tentativi di condizionare legittimi percorsi politici, se così fosse stato, sarebbero
avvenuti ben prima di questi percorsi.
Dunque, non parliamo di spoil system, parliamo semplicemente di mancanza di
fiducia.
Quanto alla parte conclusiva della interpellanza, non credo sia necessario rispondere
perché penso che ci fosse un'evidente ironia, anche se non è nuova, forse un po'
abusata, a proposito della eventuale adesione alla Rivoluzione d'ottobre.
Rispondo anche all'altra interpellanza.
Per quanto riguarda la prima domanda, penso di avvalermi di un nuovo collaboratore
di staff, per sostituire la persona che è venuta meno nel mio staff.
Il secondo punto recita: "se la risoluzione dell'incarico di lavoro, proprio per il venir
meno del rapporto di fiducia, debba comunque comportare un gravame a carico della
collettività". Il gravame a carico della collettività è previsto dalla deliberazione di
Giunta del 4 luglio 2006, che, come è noto, indica i livelli e il budget complessivo
entro il quale ciascun Assessore deve comunque stare. Sono assolutamente dentro
quel budget, anzi sono abbondantemente al di sotto, quindi la questione posta trova
risposta in quanto previsto dalla deliberazione stessa.
Quanto al punto 3), il fare ricorso a personale esterno è previsto sia dall'art. 90 del
Testo Unico, che dalla deliberazione di Giunta, che prevede la possibilità di
utilizzare personale interno, o esterno, e così si sono comportati tutti gli Assessori.
Per quanto riguarda il punto 4), l'indennità di tale risoluzione ammonta a quattro
mensilità, perché, come prevede sempre il contratto, sono due mensilità per mancato
preavviso e due mensilità per indennità, pari ad una mensilità per ogni anno intero
mancante al completamento della legislatura. Infine, si chiede "se ... non siano da
rivedere nella parte giuridica inerente la clausola di risoluzione...". Questa è una
domanda che, evidentemente, non va posta solo a me, ma all'intera Giunta;
probabilmente si tratta del primo caso, quindi potrebbe essere utile discuterne, ma
certamente non si poteva venire meno ad un contratto liberamente sottoscritto dalle
parti. I contratti, come è noto, debbono essere osservati.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Cerutti.

CERUTTI Monica
Credo che questa interpellanza abbia comunque un valore politico, proprio per
stabilire il fatto che abbiamo dato vita ad un precedente spiacevole. Alla fine del suo
intervento, l'Assessore parlava di un caso, che ci ha visti un po' imbarazzati nel
rilevare il fatto che, così come lui dice, è venuta a mancare la natura fiduciaria. Lo
ringrazio per la dotta dissertazione sul significato della parola "fiducia", però, così
come noi richiamiamo nell'interpellanza, in realtà la scelta dei collaboratori di
Giunta dovrebbe avvenire in base a competenze tecniche e alla sintonia con un
programma da realizzare, che è il programma dell'Amministrazione, che il Consiglio
Comunale e la Giunta si sono dati, al di là poi di sfumature che possono essere legate
alle singole forze politiche, o, addirittura, a formazioni correnti all'interno delle
singole forze politiche.
In questo senso, quindi, rilevo che sia alquanto discutibile la sicurezza che
l'Assessore dice essere venuta a mancare con le scelte del collaboratore di staff,
proprio perché, come ripeto, se continua ad esservi la stima, questa è nei confronti di
un rapporto lavorativo che prevede competenze tecniche e sicuramente una
condivisione, ma di un programma generale di questa Amministrazione.
L'Assessore afferma che non si tratta appunto di spoil system, né di tentativi di
condizionamento di un percorso politico. Chiaramente rilevo queste sue
affermazioni; è chiaro che, però, si tratta di una situazione abbastanza inedita, perché
non mi risulta vi siano precedenti in questa direzione. In questo senso, sono a
conoscenza di collaboratori di altri Assessori che non necessariamente appartengono
alla stessa forza politica, anzi proprio appartengono a forze politiche diverse che,
chiaramente, però, sono inserite all'interno della maggioranza di centrosinistra, non
dico che appartengano al centrodestra.
Quindi ormai la questione è stata portata avanti, questa deliberazione non è stata
sottoscritta dall'Assessore al personale, come normalmente avviene, proprio perché
non vi è stato un riconoscimento da parte della Giunta nel suo complesso e, a questo
punto, abbiamo sentito anche le considerazioni di carattere economico, che sono state
poste dal Consigliere Carossa nella sua interpellanza.
Mi ritengo soddisfatta della risposta dell'Assessore Saragnese, in quanto ha motivato
le sue scelte, chiaramente, però, dal punto di vista del merito, non ritengo
assolutamente di condividerle e credo che sia un precedente discutibile per questa
Giunta e per questa maggioranza, che richiede un supplemento di riflessione.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Carossa.

CAROSSA Mario
Assessore, prima di tutto lei sa benissimo come la penso su questi collaboratori di
staff. Ho presentato diverse interpellanze, alle quali ha risposto l'Assessore
Borgogno, e quindi non sono assolutamente d'accordo. Questa vicenda mi fa essere
sempre più convinto a non essere d'accordo sui collaboratori di staff.
Ho alcune domande, poi mi associo già fin da subito al fatto che vorrei che queste
interpellanze venissero discusse poi in Commissione, perché proprio per quanto lei
ha detto: "è il primo caso", secondo me dovremmo trarre insegnamento da questo
primo caso e provare a modificare alcune cose.
Lei prima diceva tante cose, ad un certo punto mi sembrava quasi che parlasse di un
matrimonio tra due persone: mancanza di sicurezza, confidare senza riserve. Io quasi
quasi non lo faccio con mia moglie, anzi forse non l'ho mai fatto con mia moglie un
discorso del genere, di confidare senza riserve. Assessore, ritengo che lei sia un
amministratore, quindi mi chiedo che cosa debba confidare ad un'assistente di staff
al di fuori, mi permetta, dei suoi compiti di Assessore, e quindi di amministratore di
una città. Non lo so, parla di quell'impiegato dicendo: "non mi piace, non mi è
simpatico". Mi sembra riduttivo. Ritengo che lei, come Assessore, possa non
condividere alcune cose, ma sicuramente è più alto il suo compito di quello da lei
delineato in questa risposta.
È questo il punto, non riesco veramente a capire questa mancanza da lei rimarcata
più volte, di fiducia, di sicurezza, il fatto di avere a fianco una persona sul quale si
poteva contare fino all'altro giorno. Non so cosa si possa confidare al di fuori del suo
lavoro. Non capisco.
Mi dice che lei, certamente, prenderà un nuovo collaboratore di staff, quindi
possiamo dire già ai giornalisti di andare a casa, perché lei è sicuro che rimane come
Assessore, anche dopo le esternazioni che il Sindaco Chiamparino farà questa sera!
Ma questa è una considerazione.
Difatti, alla Conferenza dei Capigruppo ho chiesto se dovevamo continuare con
queste interpellanze, o magari aspettare quanto avrebbe detto il Sindaco. Mi è stato
detto che bisognava continuare, che, fino alla revoca delle deleghe, lei rimane
Assessore, e questo è vero.
Vengo un po' più alle cose serie, perché quando si parla di soldi, bisogna essere più
seri.
Chiedo, Presidente, che questa interpellanza venga rimandata in Commissione,
specialmente sull'ultimo punto, perché non ritengo assolutamente giusto che la
collettività paghi per il fatto che un Assessore non abbia più fiducia di una persona,
che prima era capacissima, e poi viene a mancare la fiducia e la collettività paghi
quattro mensilità.
Vorrei sapere a quanto ammontano queste quattro mensilità, perché non si tratta,
sicuramente, di pensione minima, anche per dire chiaramente ai cittadini quanto
viene a costare alla collettività questo ghiribizzo di un Assessore.
Ritengo che la questione degli staffisti sia atto da correggere e da modificare, perché
non va bene per il buon risultato di un'Amministrazione.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola all'Assessore Saragnese, per una breve replica.

SARAGNESE Luigi (Assessore)
Risponderò al Consigliere Carossa, mentre penso di non avere da replicare al
Consigliere Cerutti.
Allora, le quattro mensilità ammontano a 10.230,60 Euro lordi, ed è quanto previsto
dal contratto di lavoro sottoscritto fra il collaboratore e l'Amministrazione
Comunale, in base alla deliberazione di Giunta del luglio 2006. Capisco che lei possa
non essere d'accordo, ma abbiamo una legge dello Stato, un Testo Unico, che
prevede la possibilità di nominare dei collaboratori da parte di Presidenti degli Enti,
Comune, Provincia, eccetera, Assessori, e quant'altro.
Naturalmente, ciascuno è libero di avere opinioni diverse su questa legge, che,
comunque, lo prevede. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, certo, non
obbliga, ma consente, rende possibile, e infatti viene usato da quasi tutte le
Amministrazioni, di diverso segno e colore politico.
Per quanto riguarda alcune definizioni che ho dato di "fiducia", ho provato a cercare
che cosa la letteratura scientifica riporta in merito, per provare a capire di cosa
stiamo parlando. Non c'è dubbio, e il contratto lo prevede esplicitamente, che
essendo questo non un rapporto di lavoro stabile, non un rapporto di lavoro di altro
tipo, ma strettamente connaturato alla durata del mandato dell'Assessore e si
interrompe qualora vengano meno i requisiti per cui una persona viene scelta per fare
questo lavoro.
Dopodiché, siccome lei ha posto un problema di natura giuridica su quanto previsto,
penso che una discussione che ridiscuta l'argomento sia legittima ed è possibile farla.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Chiedo scusa, Consigliere Carossa, quindi rinviamo l'interpellanza in Commissione
in relazione alla discussione del merito della legge, non più sul caso specifico, perché
non credo ci sia altro da aggiungere.
La parola al Consigliere Carossa.

CAROSSA Mario
Per quanto mi riguarda, vorrei un approfondimento sul punto 5) della mia
interpellanza: "se questi contratti individuali di lavoro non siano da rivedere nella
parte giuridica inerente la clausola di risoluzione quando venga meno la relazione di
fiducia fra le due figure e non sia quindi l'Amministrazione a doverne pagare le
conseguenze".

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Il rapporto fiduciario deriva dalla legge, di conseguenza, la deliberazione sta
all'interno di quanto previsto dalla legge. Se lei chiede un approfondimento di merito
in relazione a quegli aspetti, vuol dire in sostanza che vuole una discussione sul
modo di applicare la legge qui da noi.
Quindi diventa una questione che non ha più attinenza con l'Assessore Saragnese,
ma diventa di competenza, eventualmente, dell'Assessore Borgogno, avendo
relazioni con i contratti per il personale.
Le interpellanze sono discusse per l'Aula.
Rinviamo in I Commissione per un eventuale approfondimento della materia.
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