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Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 29 Aprile 2009 ore 16,00
Paragrafo n. 7
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2009-01800
FUSIONE PER INCORPORAZIONE DELLA SOCIET? "EN?A S.P.A" NELLA SOCIET? "IRIDE S.P.A". ATTI NECESSARI. APPROVAZIONE.
Interventi

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Riprendiamo l'esame della seguente proposta di deliberazione n. mecc.
200901800/64, presentata dalla Giunta Comunale in data..., avente per oggetto:
"Fusione per incorporazione della Società Enìa S.p.A. nella Società IRIDE S.p.A..
Atti necessari. Approvazione"

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 1 al n. 4.
Gli emendamenti originali, dal n. 1 al n. 4, sono inseriti nel presente verbale
all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal
n. al n. .
Questi emendamenti hanno il parere positivo, dal punto di vista tecnico, degli Uffici.
La parola al Consigliere Carossa, per l'illustrazione.
Ricordo al Consigliere che dispone di tre minuti di tempo.

CAROSSA Mario
E' chiaro che questo mio intervento, così come gli interventi che farò
successivamente, è esclusivamente ostruzionistico.
Prima, ho rivolto un appello alla coscienza dei Consiglieri di maggioranza: se questo
appello non viene recepito, credo che, almeno, la maggioranza si debba sudare la
votazione di questa che io ritengo malaugurata deliberazione.
Questi emendamenti riguardano l'oggetto della deliberazione, che abbiamo voluto
emendare, proprio per rendere più viva e più vera la nostra opposizione.
Non siamo d'accordo che la deliberazione sia approvata da questo Consiglio
Comunale, tra l'altro - lo ribadisco - in maniera assolutamente pasticciata. Lo voglio
ribadire, affinché rimanga a verbale: avete avuto mesi e mesi di tempo e, nonostante
questo, siete riusciti a fare una porcata, veramente una grossa porcata! Lo dico molto
chiaramente.
Tra Genova, Torino e l'Emilia, vi arrampicate sugli specchi, parlate di consulenze
legali, di assemblee tenute aperte: siete stati, quasi quasi, vergognosi!
Proprio per questo motivo, quindi, ho voluto emendare l'oggetto.
Chiedo, quindi, il voto favorevole a questi emendamenti (che mi pare abbiano il
parere positivo), per cominciare ad evidenziare il fatto che non siamo d'accordo con
l'oggetto, che parla di "fusione per incorporazione della Società ENÌA S.p.A. nella
Società IRIDE S.p.A.".
Lo dirò forse più compiutamente dopo, ma quello che riassume tutta l'operazione è il
paragone (che il Sindaco, forse, si sarà già pentito di aver fatto) tra la costruzione
della ferrovia che ha attraversato gli Stati Uniti d'America e questa deliberazione.
Spero che si sia pentito: io, prima, fuori verbale, ho detto - e lo ripeto ora, a verbale -
che quella ferrovia, costruita da privati, in gara uno contro l'altro, ha comportato
l'eccidio degli indiani e il massacro di migliaia di lavoratori. Ecco cosa ha
comportato!
Il paragone con quella ferrovia mi fa sempre più essere d'accordo a votare e a
battermi contro la deliberazione.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Il parere della Giunta è negativo.
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 1 al n. 4:
(Presenti 29, Favorevoli 1, Contrari 28).
L'accorpamento degli emendamenti è respinto.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 5 al n. 527 (escluso
il n. 477).
Gli emendamenti originali, dal n. 5 al n. 527 (escluso il n. 477), sono inseriti nel
presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificati
sequenzialmente dal n. al n. .
Questi emendamenti hanno il parere positivo, dal punto di vista tecnico.
La parola al Consigliere Carossa, per l'illustrazione.

CAROSSA Mario
Illustrare gli emendamenti dal n. 5 al n. 527 (escluso il n. 477) in tre minuti diventa
difficile anche per il sottoscritto. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Mi porto
avanti con i lavori, perché quando uno è abituato a lavorare, va avanti.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Chiedo scusa, Consigliere Carossa, non vorrei essere equivocato.
Le ho chiesto di illustrarli, ma non volevo dire questo, perché l'illustrazione degli
emendamenti può essere effettuata da chi li ha presentati: infatti ogni presentatore
dispone di tre minuti per l'illustrazione, mentre gli altri Consiglieri hanno tre minuti
per l'intervento.
Poiché, da quanto ho capito, nessuno intende illustrarli, lei dispone di tre minuti per
un intervento di merito.
La parola al Consigliere Carossa.

CAROSSA Mario
Essere Consigliere Comunale vuol dire avere degli onori, ma anche oneri, e questo è
un onere. Non li ho studiati così fino a fondo, naturalmente, però sono compresi tutti
nel discorso di questa deliberazione.
Questa deliberazione dice: "In particolare ci si riferisce ai settori dell'energia elettrica
e del gas...", parliamo naturalmente degli ultimi anni nei quali il comparto dei servizi
di pubblica utilità è stato oggetto di rilevanti interventi normativi, eccetera, volti alla
liberalizzazione dei mercati ed alla progressiva apertura alla concorrenza. Quello che
si è detto in Commissione, è stato detto da varie parti, è stato detto con un intervento
molto forbito, bello, appropriato - non condiviso dal sottoscritto - del Consigliere
Tedesco. Mi sembrava di essere tornato ai tempi in cui in questi banchi sedevano
degli illustri liberali (quelli del PLI, tanto per intenderci), ma si vede che la politica
fa dei corsi, ricorsi e ancora ricorsi storici, e quindi se chiudevo gli occhi mi
sembrava un intervento di un vecchio liberale (INTERVENTI FUORI
MICROFONO). Mi sembrava fossero andati via, ma questo mi è sfuggito forse!
Mi permetta la digressione: sono entrato in politica per cercare di combattere la
Prima Repubblica, mi ritrovo a combattere contro gli antesignani della Prima
Repubblica, è proprio il colmo! Fa lo stesso.
Detto ciò, mi ritrovo a dover parlare di questo e, in particolare, nella deliberazione ci
si riferisce ai settori dell'energia elettrica e del gas, nonché alle concessioni relative al
ciclo idrico, quindi non è vero che non c'entrano queste cose. È un progetto che avete
in testa, che tanti hanno in testa, perché lo mettete esattamente alla sesta riga della
deliberazione. Quindi il discorso del ciclo idrico, il discorso dei servizi ambientali,
sono tutte cose che ho detto, magari, malamente, non con quella capacità dialettica di
altri Consiglieri.
E stranamente nessuno mi può contraddire, perché, non tutti, ma alcuni sanno dove
vogliono arrivare naturalmente con tutta questa serie di deliberazioni. Quindi, è
chiaro che avevamo presentato questi emendamenti per cercare di impedire quella
che io ho detto prima essere una bella "porcata", abbiamo voluto provare a bloccarla.
Voi siete riusciti e forse (perché non è ancora detto, vista la vostra compattezza)
riuscirete ad arrivare a un voto favorevole di questa deliberazione. Vi costerà
sicuramente del tempo, almeno starete in Aula, o comunque nelle sue vicinanze e
vedremo come finirà.
Confido sempre in qualcosa di superiore, magari che qualcuno si sbagli e manchi il
numero legale, perché voglio vedere la figura che fareste se mancasse anche questa
volta il numero legale, com'è mancato decine di volte in questi tre anni!

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Qual è il parere della Giunta?

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Il parere della Giunta è negativo.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 5 al n. 527 (escluso il n. 477):
Presenti 30, Contrari 30.
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 5 al n. 527 (escluso il n. 477) è respinto.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
L'emendamento n. 477, presentato dalla Giunta, recita:

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola, per l'illustrazione, al Vicesindaco.

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
È l'emendamento inerente il patto parasociale.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n.
477:
Presenti 30, Favorevoli 20, Contrari 6, Astenuti 4.
L'emendamento n. 477 è approvato.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 515.
L'originale dell'emendamento n. 515 è inserito nel presente verbale all'appendice
degli emendamenti respinti, codificato con il n. .
Questo emendamento ha il parere tecnico negativo, come abbiamo già evidenziato
nel corso del dibattito e intorno al quale si è già discusso.
La parola al Consigliere Petrarulo.

PETRARULO Raffaele
L'abbiamo già ampiamente dibattuto nel corso della deliberazione. Votare a favore di
questo emendamento significa, chiaramente, dire no alla privatizzazione dell'acqua.
Vedremo come si esprimeranno i diversi Gruppi, sia di opposizione che di
maggioranza, e, di conseguenza, tutto il resto farà la sua strada.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Qual è il parere della Giunta?

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Il parere della Giunta è negativo.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n.
515:
Presenti 30, Contrari 19, Favorevoli 8, Astenuti 3.
L'emendamento n. 515 è respinto.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
L'emendamento n. 516, presentato dalla Giunta, recita:

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Secondo le indicazioni del Vicesindaco, è l'emendamento che assume l'impegno al
51%.
Questo emendamento ha il parere positivo sulla regolarità tecnica.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 516:
Presenti 30, Favorevoli 22, Contrari 2, Astenuti 6.
L'emendamento n. 516 è approvato.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Il subemendamento n. 1 all'emendamento n. 526, presentato dal Gruppo di Sinistra
Democratica e Domenico Gallo, recita:

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Qual è il parere della Giunta?

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Il parere della Giunta è favorevole.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione il subemendamento n.
1 all'emendamento n. 526:
Presenti 30, Favorevoli 28, Contrari 2.
Il subemendamento n. 1 all'emendamento n. 526 è approvato.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
L'emendamento n. 526, presentato dalla Giunta, recita:

GRIMALDI Marco
Presidente, per i prossimi emendamenti può dire i primi firmatari?

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
L'abbiamo sempre fatto. Chiedo scusa, lo dirò più forte.
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n.
526:
Presenti 30, Favorevoli 27, Contrari 2, Astenuti 1.
L'emendamento n. 526 è approvato.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 528 al n. 533.
Gli emendamenti originali, dal n. 528 al n. 533, sono inseriti nel presente verbale
all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n. al n.
.
Questi emendamenti hanno il parere positivo sulla regolarità tecnica.
La parola al Consigliere Cantore.

CANTORE Daniele
Signor Presidente, questi emendamenti, che sono sicuramente ostruzionistici, ci
confermano il fatto che - e non voglio usare un termine offensivo - è aumentata la
fauna in questo Consiglio Comunale.
Prima si è parlato dell'acqua, dell'aria, della difesa dell'ambiente: noto che è
aumentata una fauna che a me piace, infatti, ho tenuto per tanti anni in casa un
coniglio bianco nano.
Questi emendamenti sono ostruzionistici e servono a dimostrare come si abbiano
sempre due atteggiamenti: si è contro, ma non si ha il coraggio di dirlo; si è contro a
metà e, poi, basta un richiamo del Sindaco e, se questo non avviene nel week-end
(ricito il Consigliere Olmeo che è diventato il mio punto di riferimento, essendo io
credente non solo nelle cose terrene, ma anche per parlare di altro), poi dobbiamo
verificare che alcune forze politiche della maggioranza, invece di far mancare il
numero legale, che sarebbe la logica conseguenza delle cose dette e
dell'atteggiamento tenuto, si astengono perché vogliono tenere, innanzitutto, gli
Assessori in Giunta.
Inoltre, hanno paura che magari il Sindaco, preso da un attacco di nervosismo, si
dimetta e si debba andare a votare di nuovo, e quindi sanno che andrebbero tutti a
casa.
Preferiremmo che ci fosse meno fauna e più coraggio politico da parte di alcuni
Gruppi!

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Carossa.

CAROSSA Mario
Vorrei ribadire un concetto, perché rimanga a verbale, perché veramente dispiace che
alla fine tutto si risolva con una logica di poltrone e di potere, come già dicevo
prima, nella costruzione di questa vostra fusione. Ma anche un potere molto piccolo.
Noi avremmo già chiuso e saremmo già andati a casa. Questa deliberazione sarebbe
già stata respinta, chiuso e finito il discorso, perché con la votazione di prima ci
sarebbero stati 20 favorevoli, 4 astenuti - e ancora li conto: 24 - e bastava che i 6
contrari (che fanno parte dei due Gruppi politici che più si sono battuti contro questo
progetto, così come hanno detto ai loro elettori) avessero il coraggio di fare mancare
il numero legale. Sarebbe, infatti, mancato il numero legale. Bastava che non
partecipaste al voto, invece che votare contro, ed era tutto chiuso!
Magari ha ragione il Consigliere Cantore. Magari si andava a sentire cosa ne
pensavano i cittadini, ma questo fa paura! In tanti casi, soprattutto per la vostra
serietà, si è creata una simpatia spero reciproca, forse dopo questo intervento non più
tanto, perché rispetto in voi la serietà con cui vi ho visto lavorare, e non certo altri
Consiglieri di maggioranza, nelle Commissioni. Però mi dispiace, non potete
continuare a dire fuori una cosa e poi venire qua e, per timore che si vada tutti a casa,
poi non fate mancare il numero legale!

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Qual è il parere della Giunta?

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Il parere della Giunta è negativo.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 528 al n. 533:
Presenti 31, Contrari 31.
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 528 al n. 533 è respinto.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 534 al n. 643
(esclusi i nn. 605, 606 e 614).
Gli emendamenti originali, dal n. 534 al n. 643 (esclusi i nn. 605, 606 e 614), sono
inseriti nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificati
sequenzialmente dal n. al n. .
La parola al Consigliere Carossa.

CAROSSA Mario
Continuiamo su questi emendamenti che voi avete accorpato. Nelle firme della
mozione di accorpamento è pacifico che la maggioranza sia coesa, compatta, tutti
pronti a firmare l'accorpamento per impedire, anche solo per sbaglio, che questa
deliberazione non venga approvata, perché potrebbe capitare che un Consigliere vota
in maniera errata, come prima, e allora tutti pronti a firmare la mozione di
accorpamento. E quando dico "tutti", intendo, naturalmente, dal primo all'ultimo,
tutti i Consiglieri di maggioranza.
Ci troviamo con questi emendamenti che vogliono impedire, naturalmente, questa
deliberazione.
Il Consiglio di Amministrazione di IRIDE S.p.A. in data 27 ottobre 2008 ha
approvato il progetto di fusione e in data 27 marzo 2009 le società IRIDE ed ENÌA
hanno sottoscritto l'accordo, allegato al presente provvedimento.
Per i cittadini che avranno, malauguratamente, il desiderio di sentire cosa si è detto in
questo Consiglio Comunale, vorrei dire che non era errato quanto dicevo prima circa
il fatto che avevate tutto il tempo possibile, se volevate mettervi d'accordo. Mi
riferisco al Sindaco Chiamparino e al Sindaco di Genova, Marta Vincenzi, che fanno
entrambi parte del PD, o di qualche sua corrente interna. Ma queste sono baggianate.
Quindi è da queste date, per l'esattezza iniziamo dal 27 ottobre 2008, che è stato
avanzato questo progetto e, da allora, non si doveva arrivare a una situazione del
genere, come invece siete riusciti ad arrivare! È questo uno dei vulnus di questa
deliberazione, del modo con cui è stata portata avanti. Proprio perché sono a verbale,
voglio dire che non è colpa del Vicesindaco, perché gliene ho già dato atto prima e lo
ripeto adesso: ha cercato in tutti i modi di mettere d'accordo tutte le parti. Ma la
colpa è del fatto che questo è un pasticciaccio, di cui le vostre maggioranze non sono
pienamente d'accordo, perché non sono solo le opposizioni, ma sicuramente le
maggioranze non sono d'accordo, e quindi siamo giunti alla fine di aprile.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Cantore.

CANTORE Daniele
Mi spiace, perché tra gli emendamenti ostruzionistici ce n'era anche uno di merito.
Abbiamo cercato di farne alcuni, anche se non mi nascondo soprattutto di fronte al
numero di quelli ostruzionistici, che erano anche di merito, che riportavano nei vari
passaggi - e l'abbiamo ripreso - la centralità del Consiglio Comunale. Sono d'accordo
con il Consigliere Carossa nel riconoscere il ruolo del Vicesindaco e anche la
disponibilità a Commissioni suppletive, o comunque a confrontarsi, però di fatto non
stiamo percorrendo l'iter che, invece, ci siamo proposti per GTT-ATM.
Durante le discussioni che ci sono state, c'è stata anche una fermata che ha prodotto
comunque un percorso. Allora, avevo fatto polemica, giustamente, ma oggi devo
riconoscere che questa fermata ha comunque dato un percorso, abbiamo sempre
riportato la centralità del Consiglio Comunale.
Oggi se c'è un addebito che possiamo fare è che, in realtà, abbiamo compreso le
motivazioni, il Consiglio Comunale ha potuto seguire, ma non ha potuto essere
protagonista di questa fusione.
Uno di questi emendamenti riportava il Consiglio Comunale ad essere protagonista
anche rispetto a quanto succederà da oggi in poi e mi spiace che questa parte non sia
stata accolta dalla maggioranza.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Qual è il parere della Giunta?

SINDACO
Il parere della Giunta è negativo.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 534 al n. 643 (esclusi i nn. 605, 606 e 614):
Presenti 31, 30 Contrari, Astenuti 1.
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 534 al n. 643 (esclusi i nn. 605, 606 e 614)
è respinto.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 605, presentato dalla Giunta, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola, per l'illustrazione, al Vicesindaco.

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Si tratta dell'emendamento che rende applicabile il 51% nella parte dispositiva della
deliberazione.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n.
605:
Presenti 32, Favorevoli 23, Contrari 3, Astenuti 6.
L'emendamento n. 605 è approvato.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 606, presentato dalla Giunta, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 606:
Presenti 31, Favorevoli 21, Contrari 8, Astenuti 2.
L'emendamento n. 606 è approvato.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'emendamento n. 614, presentato, in origine, dai Consiglieri Cerutti, Cugusi,
Grimaldi, Salinas e Gallo Domenico, al quale hanno aggiunto le proprie firme i
Consiglieri Genisio, Rattazzi, Centillo, Lavolta e Cassiani, recita:

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ferraris.

FERRARIS Giovanni Maria
Volevo apporre anche la mia firma.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Anche il Collega Ferraris sottoscrive l'emendamento n. 614.
Qual è il parere della Giunta?

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Il parere della Giunta è favorevole.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Grimaldi.

GRIMALDI Marco
Qualcuno ha detto che questo emendamento poteva essere inutile, essendo il primo
atto. Se qualcuno volesse cambiare idea sulla vicenda SMAT, dovrebbe sì andare in
Consiglio. Questo è un atto di indirizzo che gli direbbe che già in precedenza si è
scelto altro. "In precedenza" vuole dire oggi, quindi credo sia molto importante
questo emendamento.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n.
614:
Presenti 31, Favorevoli 29, Contrari 1, Astenuti 1.
L'emendamento n. 614 è approvato.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 1A al n. 28A.
Gli emendamenti originali, dal n. 1A al n. 28A, sono inseriti nel presente verbale
all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n. al n.
.
Il parere della Giunta è negativo.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 1A al n. 28A:
Presenti 32, Contrari 31, Astenuti 1.
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 1A al n. 28A è respinto.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 29A al n. 46A.
Gli emendamenti originali, dal n. 29A a n. 46A, sono inseriti nel presente verbale
all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n. al n.
.
C'è il parere negativo da parte dei dirigenti di settore.
Il parere della Giunta è negativo.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 29A al n. 46A:
Presenti 32, Contrari 31, Astenuti 1.
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 29A al n. 46A è respinto.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 47A al n. 48A.
Gli emendamenti originali, dal n. 47A al n. 48A, sono inseriti nel presente verbale
all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n. al n.
.
Hanno il parere sfavorevole sulla regolarità tecnica.
Qual è il parere della Giunta?

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Il parere della Giunta è negativo.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 47A al n. 48A:
Presenti 31, Contrari 31.
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 47A al n. 48A è respinto.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 49A al n. 64A.
Gli emendamenti originali, dal n. 49A al n. 64A, sono inseriti nel presente verbale
all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n. al n.
.
Hanno il parere sfavorevole sulla regolarità tecnica.
La parola al Consigliere Cantore.

CANTORE Daniele
Si tratta nuovamente di un emendamento che vorrebbe chiarire il ruolo della Città di
Torino, nello specifico, di IRIDE in questa fusione. Ci siamo permessi questa
rivisitazione dello Statuto, ma non solo, anche degli allegati, mentre stavamo
rivedendo tutto e c'era questo tema principale del 51% e anche, vorrei ricordare,
dell'accelerazione dello scioglimento di FSU (se si può usare questo termine) per
cercare di dare maggior ruolo alla Città di Torino e alla rappresentanza della Città di
Torino nei vari Consigli.
Questo ci pareva opportuno e penso che questo l'avrebbe fatto qualsiasi
amministratore comunale, di Genova o di Torino, piuttosto che emiliano.
Approfittando di questa opportunità, pensavamo che, ragionando sulla partecipazione
pubblica, si potesse anche ragionare su un peso (comunque notevole da parte della
Città), che potesse essere aumentato negli organi rappresentativi della nuova società.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Qual è il parere della Giunta?

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Il parere della Giunta è negativo.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 49A al n. 64A:
Presenti 31, Contrari 31.
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 49A al n. 64A è respinto.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 65A.
L'originale dell'emendamento n. 65A è inserito nel presente verbale all'appendice
degli emendamenti respinti, codificato con il n. .
Ha il parere negativo sulla regolarità tecnica.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 65A:
È respinto con lo stesso esito del precedente.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 66A.
L'originale dell'emendamento n. 66A è inserito nel presente verbale all'appendice
degli emendamenti respinti, codificato con il n. .
Ha il parere sfavorevole sulla regolarità tecnica.
Qual è il parere della Giunta?

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Il parere della Giunta è negativo.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n.
66A:
Presenti 30, Contrari 30
L'emendamento n. 66A è respinto.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 67A.
L'originale dell'emendamento n. 67A è inserito nel presente verbale all'appendice
degli emendamenti respinti, codificato con il n. .
Ha il parere sfavorevole sulla regolarità tecnica.
Qual è il parere della Giunta?

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Il parere della Giunta è negativo.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Anche il parere sulla regolarità tecnica è sfavorevole.

GRIMALDI Marco
Presidente, non mi è chiaro, potrebbe farlo spiegare da un tecnico?
Mi erano chiare fino ad oggi le giustificazioni politiche, ma visto che, di fatto, un
Consiglio Comunale può cambiare uno statuto, certo, vorrebbe dire che altri
dovrebbero... ma questo non è un giudizio tecnico, è un problema politico, al
massimo, non capisco la tecnicità, però magari c'è.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
All'inizio della discussione di questa sera, di fronte a una richiesta di chiarimenti
avanzata dal Consigliere Ravello, il Vicepresidente Coppola ha spiegato le
motivazioni per le quali, dal punto di vista tecnico dell'Amministrazione si esprimeva
un parere sfavorevole.
Quindi il parere sfavorevole sulla regolarità tecnica era dettato dal fatto che, dal
punto di vista tecnico, non sarebbe possibile un'ipotesi di modificazione di uno
statuto, già predisposto dai Consigli di Amministrazione. Ovviamente, questo non
implica che la questione non possa essere rimessa all'Aula con una votazione di
merito in relazione alla proposta avanzata.
Accanto a questo parere sfavorevole emesso dagli uffici, c'è anche il parere negativo
della Giunta, per quanto riguarda l'accoglimento dell'emendamento.
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n.
67A:
Presenti 32, Contrari 23, Favorevoli 9
L'emendamento n. 67A è respinto.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 68A.
L'originale dell'emendamento n. 68A è inserito nel presente verbale all'appendice
degli emendamenti respinti, codificato con il n. .
Ha il parere sfavorevole sulla regolarità da parte degli Uffici.
Qual è il parere della Giunta?

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Il parere della Giunta è negativo.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n.
68A:
Presenti 32, Contrari 32
L'emendamento n. 68A è respinto.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 69A.
L'originale dell'emendamento n. 69A è inserito nel presente verbale all'appendice
degli emendamenti respinti, codificato con il n. .
Qual è il parere della Giunta?

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Il parere della Giunta è negativo.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n.
69A:
Presenti 30, Contrari 30.
L'emendamento n. 69A è respinto.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 70A al n. 72A.
Gli emendamenti originali, dal n. 70A al n. 72A, sono inseriti nel presente verbale
all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n. al n.
.
Hanno il parere negativo dal punto di vista tecnico.
Il parere della Giunta è negativo
La parola al Consigliere Bussola.

BUSSOLA Cristiano
Senza entrare nel merito di questi emendamenti (del resto, come minoranza, abbiamo
detto che si tratta di emendamenti ostruzionistici), ciò non toglie comunque che, pur
essendo il nostro ruolo di opposizione, in questo caso, limitato esclusivamente
all'ostruzionismo, non possiamo fare qualche considerazione complessiva su questo
provvedimento che ci stiamo avviando a votare, o meglio, che la maggioranza si sta
avviando a votare.
Voglio limitarmi a riprendere un concetto espresso poco fa dal nostro Capogruppo,
Daniele Cantore, quello della centralità del ruolo del Consiglio Comunale che in
questo caso, in modo specifico, è decisamente venuta a mancare. Ritengo di non
sbagliare se affermo anch'io che per una materia così importante il Consiglio
Comunale ha avuto come informativa le notizie lette sui giornali di tanto in tanto,
sulle schermaglie aperte, poi rientrate tra il nostro Sindaco e il Sindaco di Genova, su
tutti i passaggi di un'operazione che sembrava decollare per poi invece venire a
cessare, a seconda, ripeto, di quanto i giornali scrivevano.
Credo anche io, quindi, che il Consiglio Comunale meriti un'attenzione maggiore e
debba essere coinvolto con più attenzione, soprattutto quando si tratta di affrontare
tematiche che sono così importanti, comunque la si pensi, per il futuro della nostra
città.
Detto questo, credo che non si possa far altro, da parte nostra, con questi interventi,
che, ripeto, pur essendo ostruzionistici, devono consentirci di esprimere la nostra
opinione di opposizione. Credo, quindi, che il nostro continuo intervenire questa sera
non vada interpretato come una mancanza di idee, di proposizioni da parte nostra e
comunque sono convinto, quindi, che questa operazione non possa trovare il nostro
assenso.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 70A al n. 72A:
Presenti 31, Contrari 31.
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 70A al n. 72A è respinto.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 73A al n. 75A.
Gli emendamenti originali, dal n. 73A al n. 75A, sono inseriti nel presente verbale
all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n. al n.
.
Hanno il parere negativo degli Uffici.
Qual è il parere della Giunta?

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Il parere della Giunta è negativo.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 73A al n. 75A:
Presenti 31, Contrari 31.
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 73A al n. 75A è respinto.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 76A.
L'originale dell'emendamento n. 76A è inserito nel presente verbale all'appendice
degli emendamenti respinti, codificato con il n. .
Ha il parere negativo sulla regolarità tecnica.
Ha il parere negativo della Giunta.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 76A:
Presenti 31, Contrari 31.
L'emendamento n. 76A è respinto.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 77A.
L'originale dell'emendamento n. 77A è inserito nel presente verbale all'appendice
degli emendamenti respinti, codificato con il n. .
Ha il parere sfavorevole sulla regolarità tecnica.
Qual è il parere della Giunta?

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Il parere della Giunta è negativo.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 77A:
Presenti 31, Contrari 31.
L'emendamento n. 77A è respinto.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 78A al n. 79A.
Gli emendamenti originali, dal n. 78A al n. 79A, sono inseriti nel presente verbale
all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n. al
n.
.
Hanno il parere negativo sulla regolarità tecnica.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 78A al n. 79A:
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 78A al n. 79A è respinto con lo stesso
esito del precedente.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 80A.
L'originale dell'emendamento n. 80A è inserito nel presente verbale all'appendice
degli emendamenti respinti, codificato con il n. .
Qual è il parere della Giunta?

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Il parere della Giunta è negativo.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n.
80A:
Presenti 31; Contrari 31
L'emendamento n. 80A è respinto.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 81A.
L'originale dell'emendamento n. 81A è inserito nel presente verbale all'appendice
degli emendamenti respinti, codificato con il n. .
Ha il parere sfavorevole sulla regolarità tecnica.
Qual è il parere della Giunta?

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Il parere della Giunta è negativo.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 81A:
Presenti 30, Favorevoli nessuno, Contrari 30.
L'emendamento n. 81A è respinto.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 82A.
L'originale dell'emendamento n. 82A è inserito nel presente verbale all'appendice
degli emendamenti respinti, codificato con il n. .
Qual è il parere della Giunta?

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Il parere della Giunta è negativo.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n.
82A:
Presenti 31, Contrari 31.
L'emendamento n. 82A è respinto.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 83A al n. 140A.
Gli emendamenti originali, al n. 83A al n. 140A, sono inseriti nel presente verbale
all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n. al n.
.
Ha il parere negativo sulla regolarità tecnica.
Qual è il parere della Giunta?

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Il parere della Giunta è negativo.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 83A al n. 140A:
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 83A al n. 140A è respinto con lo stesso
esito del precedente.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 141 al n. 220.
Gli emendamenti originali, al n. 141 al n. 220, sono inseriti nel presente verbale
all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n. al n.
.
Hanno il parere positivo sulla regolarità tecnica.
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 141 al n. 220:
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 141 al n. 220 è respinto con lo stesso esito
del precedente.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
L'emendamento n. 221A, presentato dalla Giunta, recita:

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Vicesindaco.

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Intervengo solo per ricordare che è l'emendamento in cui Reggio Emilia viene
indicato dagli altri comuni come responsabile del patto del sindacato, per cui loro
rispondono, così come noi rispondiamo per le colpe, per le mancanze come FSU.
Rende sostanzialmente equivalente il rapporto con il Comune di Reggio Emilia.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n.
221A:
Presenti 30, Favorevoli 23, Astenuti 6, Contrari 1.
L'emendamento n. 221A è approvato.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
L'emendamento n. 222A, presentato dalla Giunta, recita:

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Vorrei ricordare ai Colleghi che, qualora l'emendamento n. 222A dovesse essere
accolto, tutti gli altri emendamenti a seguire decadono, in quanto si riferiscono a una
parte della deliberazione che verrebbe soppressa con l'emendamento n. 222A della
Giunta.
La parola al Vicesindaco.

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Questo emendamento ritira lo statuto FSU, avendo votato precedentemente il pezzo
di patto parasociale che ci serve per fare la fusione e sul quale abbiamo detto che
continuerà la discussione con Genova. Per cui è evidente, come diceva il Presidente,
che nel momento in cui non votiamo, ovviamente, lo statuto di FSU, gli
emendamenti ad essi collegati decadono perché ne discuteremo nei prossimi mesi.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n.
222A:
Presenti 31, Favorevoli 20, Contrari 11.
L'emendamento n. 222A è approvato.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Comunico al Consiglio che, con l'approvazione di questo emendamento, decadono
gli emendamenti dal n. 223A al n. 350A.
A questo punto, avendo terminato l'analisi degli emendamenti, passiamo alle
dichiarazioni di voto.
La parola al Consigliere Petrarulo.

PETRARULO Raffaele
L'Italia dei Valori è fermamente e irremovibilmente contraria alla privatizzazione
dell'acqua. L'acqua è un bene di tutti e non è immaginabile, né pensabile affidarne la
gestione ai privati. Per questa ragione, nelle Amministrazioni in cui si sta procedendo
o si è proceduto alla costituzione o fusione di società per la gestione dell'acqua
(come Genova, Torino e 80 Comuni dell'Emilia Romagna), abbiamo posto
condizioni irrinunciabili. In primo luogo, l'obbligo per le società, al momento della
costituzione e per tutta la loro durata, del controllo da parte degli Enti Pubblici della
maggioranza assoluta del capitale; in secondo luogo, i privati possono fornire un
apporto di capitale, ma sono esclusi categoricamente dalle politiche gestionarie o
tariffarie; infine - aspetto non di poco conto -, il piano industriale ed aziendale di tali
società deve essere discusso ed approvato dai Consigli Comunali.
A Genova, dove si è discusso sulla costituenda società IRIDE-ENÌA, queste nostre
richieste sono state integralmente accolte e, anche grazie alla posizione del Gruppo
Consiliare IDV, si è impedita la privatizzazione dell'acqua. A Torino, chiedevamo le
stesse condizioni e garanzie, ma sono state bocciate e, quindi, al di là dello Statuto,
oltre al 51% del controllo pubblico, come Partito (a livello locale e nazionale, così
come abbiamo fatto negli altri Comuni), voteremo contro la privatizzazione
dell'acqua.
Il voto dell'Italia dei Valori, per quanto riguarda la privatizzazione dell'acqua, sarà
contrario.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Gallo Domenico.

GALLO Domenico
Vorrei ribadire quanto detto nell'intervento precedente: dichiaro il mio voto di
astensione su questa proposta di deliberazione, però colgo con soddisfazione che
alcuni risultati, frutto del dibattito che si è svolto nei giorni precedenti nelle
Commissioni e quest'oggi in Aula, sono stati acquisiti.
Credo che aver ribadito con un emendamento la soglia al 51% del controllo pubblico,
quindi la maggioranza pubblica della nuova società, sia, sul piano politico, un dato
molto importante; sbaglia chi sottovaluta questo aspetto! Inoltre, il fatto che si sia
ribadita l'autonomia nella gestione del servizio idrico della nostra Azienda SMAT
credo rappresenti un ulteriore aspetto (insieme al precedente) che rafforza la
strutturazione della società e che, in qualche modo, salvaguarda alcuni elementi delle
nostre caratteristiche aziendali.
Abbiamo fatto bene a sostenere, con determinazione, l'importanza di mantenere la
maggioranza pubblica, così come abbiamo fatto bene a sostenere la necessità
dell'autonomia nella gestione del servizio pubblico da parte di una nostra Azienda,
che è storicamente affermata e consolidata nella nostra Città.
Per questi motivi, credo che il mio voto di astensione possa aprire anche uno spazio
alla discussione nel prossimo futuro; nel mio intervento ponevo la questione della
nascita di un osservatorio permanente sulla nuova società, affinché si richiedano
relazioni ai dirigenti, che dovranno, attraverso una strutturazione della Conferenza
dei Capigruppo con la I Commissione, periodicamente essere auditi, proprio per
seguire i risultati della fusione.
Penso che, da questo punto di vista, possiamo esprimere, almeno come Gruppo dei
Comunisti Italiani, soddisfazione rispetto ai risultati ottenuti, che non erano scontati
fino a qualche giorno fa.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Cantore.

CANTORE Daniele
Mi fa piacere che qualcuno si accontenti di poco.
Consigliere Gallo, sono sempre più convinto, non da liberista ultrà, ma in coerenza
con le linee politiche del mio Partito e anche rispetto a come va il mondo, che
l'acqua debba rimanere pubblica, ma non nazionalizzata come propone il Sindaco
Vincenzi di Genova; su questo nessuno ha mai detto nulla e nessuno ha eccepito
alcunché.
Ha ragione chi ha detto che, di fatto, in questa fusione non si parla di acqua e di
rifiuti, ma di che cosa parliamo? Di un argomento che non è all'ordine del giorno e si
tratta di invenzioni per cercare di non affrontare il vero problema, che non è tanto
quello della bandiera - per sciacquarsi la bocca - del 51%, ma quali garanzie e
proprietà rimarranno al pubblico e che cosa, invece, dovrà essere concesso al privato,
sempre con queste garanzie pubbliche, affinché possa entrare in una logica di
mercato, che non può che far bene ai nostri utenti, dalle tariffe al servizio. È chiaro,
però, che sulle tariffe deve esserci un controllo da parte dell'Amministrazione
Comunale.
Di fatto, oggi - e mi rivolgo al Sindaco -, portiamo a casa un pasticcio; mi fa piacere
che il Consigliere Gallo Domenico sia contento, ma si accontenta di un passaggio
che ha portato il Vicesindaco a trovare una mediazione, perché, obiettivamente, dalla
formulazione (ad esempio, quando si dice "si ritiene di proporre") si capisce che si
sta cercando di unire tutti. Questo è un risultato? Personalmente, ritengo di no.
Ribadisco che era meglio fermarsi, continuare a riflettere e, forse, insieme - e faccio
anche un po' di autocritica - avremmo potuto accorgercene prima, senza che ponesse
Marta Vincenti questo problema (bisogna anche essere obiettivi in questa direzione),
costruendo una formulazione migliore, che permettesse di dare vita, attraverso questa
fusione, ad un'azienda competitiva, in grado di stare sul mercato, mantenendo,
dall'altra parte, la garanzia del controllo pubblico e la possibilità di rendere un vero
servizio ai nostri cittadini, in termini di tariffe e di qualità del servizio offerto. Questo
non è avvenuto, quindi non parteciperemo alla votazione di questa deliberazione.
Voglio concludere il mio intervento, sottolineando il fatto - ma senza alcuna volontà
offensiva, così come non ve ne è stata alcuna quando, prima, ho parlato della
"fauna", ovviamente era un riferimento scherzoso - che, in quest'Aula, si è
nuovamente consumata una divisione all'interno della maggioranza, che, poi,
all'ultimo momento si è ricomposta grazie all'"attack", perché, altrimenti, non si sa
che cosa fare. La realtà è che, da una parte, non si ha il coraggio di dire ad alcuni di
stare fuori e, dall'altra parte, non si ha il coraggio di proporre a quelli che ci stanno
malvolentieri (criticando ogni giorno il Sindaco e la sua Giunta) di interrompere
questa esperienza. Il frutto di questa situazione è questa deliberazione, che - non per
farle un complimento - lei è riuscito ancora ad "aggiustare", perché, di fatto, propone
un'ipotesi di controllo pubblico del 51% quando ci sarà l'assemblea della Newco,
ma, di fatto, non risolve i problemi di prospettiva di questa Azienda.
Per questo motivo, non parteciperemo al voto di questa proposta di deliberazione e
riteniamo di aver fatto bene a presentare degli emendamenti ostruzionistici e di
merito, perché queste votazioni hanno fatto emergere come ci sia veramente una
sofferenza, che non può che danneggiare la città.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Giorgis.

GIORGIS Andrea
Abbiamo già detto le buone ragioni che ci convincono a votare a favore di questa
proposta di deliberazione. Continuo a non comprendere, però, se il motivo della non
partecipazione al voto o del voto contrario stia nel fatto che il controllo pubblico del
51% sarebbe dovuto essere scritto nello Statuto; è questa la ragione che induce il
PDL a non votare? Il PDL vorrebbe che, nello Statuto, venisse scritto che deve essere
previsto il controllo pubblico del 51%? Se è questo il motivo, non ho capito nulla del
dibattito che si è svolto, anzi, avevo capito che la questione era diversa. Se la
ragione, invece, è che vorrebbero che venisse inserito, ciò è previsto nell'indicazione
presente nella deliberazione.
Magari, invece, la ragione è che, dopo che si è discusso e si è compreso che questa
maggioranza è in grado di portare a compimento quello che è un suo fondamentale
indirizzo politico, siamo nella normale dialettica tra maggioranza ed opposizione,
laddove l'opposizione non riesce a stare sul merito delle questioni; infatti, se
rimanessimo al merito, da quanto ho sentito, mi aspetterei dal Gruppo del PDL un
convinto voto favorevole. Però, fino all'ultimo, credo che non sia detta l'ultima
parola.

CANTORE Daniele
(Intervento fuori microfono).

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Consigliere Cantore, permetta al Consigliere Giorgis di concludere il suo intervento.
Prego, Consigliere Giorgis.

GIORGIS Andrea
Sono convinto che vi sia, poi, la possibilità di interpretare - al di là dell'ultimo
intervento che si è svolto in Aula - nell'atteggiamento che si è consumato durante la
trattazione degli emendamenti una sorta di "vorrei ma non posso" (per dirla come il
Capogruppo del PDL). In alcuni casi, certe forze politiche, se stessero al merito, si
ritroverebbero a condividere gli indirizzi di alcune deliberazioni che altre forze
politiche alleate, invece, non condividono e sarebbe interessante se in questo
Consiglio si riuscisse a stare sulle questioni che vengono trattate.
Credo che questa proposta di deliberazione verrà approvata, perché chi voterà a
favore ha riflettuto sul merito delle questioni, scegliendo un'aggregazione strutturata
per realizzare economie di scala e tutelare l'occupazione ed un miglioramento della
qualità e della quantità dei servizi.
Auspico, quindi, che ci sia, da parte di tutte le forze politiche presenti, un voto
favorevole.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Ravello.

RAVELLO Roberto Sergio
In realtà, posso solo ribadire parte delle considerazioni del nostro intervento
introduttivo.
Vorrei consigliare di guardare un po' più in casa propria chi, evidentemente, non
trova altri argomenti e cerca di andare ad analizzare non le contraddizioni, ma quella
variabilità nelle vedute di un'opposizione che si è dimostrata, ancora una volta,
assolutamente coesa e che, compatta, ha svolto un lavoro di ostruzionismo sostenuto
politicamente e nel merito.
Chi ha avuto la possibilità di scorrere le numerose agenzie di stampa che, negli ultimi
giorni, sono state pubblicate, non può non aver notato che, diversamente
dall'opposizione, di fronte ai banchi che noi occupiamo c'è una realtà che non si è
trovata solo a dover fare i conti con qualche piccola differenza di vedute, ma si è
aspramente scontrata su una visione del mondo.
Mi permetto, altresì, di far presente che con 20 miseri voti, forse, riuscirete ad
approvare questa proposta di deliberazione, ma, di certo, non riuscirete a governare
come dovreste e come avreste potuto, sulla base di un risultato elettorale che nessuno
può mettere in discussione; ribadisco, però, che non potrete più governare la Città
come avreste potuto e dovuto fare.
Credo che un gesto di responsabilità da parte della maggioranza potrebbe essere
quello di riconoscere che la deliberazione di fusione IRIDE- ENÌA ha provocato il
crollo di un progetto politico nel quale non solo non ho mai creduto, ma che non ho
mai capito. Oggi, finalmente, siete arrivati alla resa dei conti: sono venute fuori,
numeri alla mano, le vere potenzialità di questa maggioranza ed è venuto fuori,
ancora una volta (ma in maniera particolare), che, se state insieme, evidentemente lo
fate soltanto per un interesse, che non è necessariamente il bene della collettività.
Vorrei ricordare al Consigliere Giorgis i due motivi per cui siamo contrari
all'approvazione di questa proposta di deliberazione: in primo luogo, il fatto di non
aver potuto modificare lo Statuto - mi rendo conto che, anche volendolo, non avreste
potuto farlo - non ci tutela dalla possibilità che, una volta portata avanti la fusione, il
controllo determinante del 51% non venga confermato. Una volta che si riuniranno le
Assemblee, prenderanno atto delle decisioni dei Comuni e prenderanno in
considerazione le indicazioni che arrivano dal Comune di Torino, ma la fusione si
farà ugualmente, anche se non si deciderà di mantenere il controllo pubblico al 51%.
La fusione ormai è decisa, tra breve sarà deliberata e, qualunque cosa accada, si
procederà, non si potrà più tornare indietro, sia che il controllo pubblico rimanga al
51%, o meno.
Il secondo motivo (che definirei una ragione politica un po' più reale) riguarda il
fatto che - non so se lo ricordate -, diversi mesi fa, insieme al Gruppo di Forza Italia,
presentammo una mozione (che, in questo momento, non trovo) con la quale
chiedevamo, sulla base dei brillanti risultati del Bilancio di IRIDE - che,
effettivamente, è l'unica società partecipata che vi permette di fare bella figura e che
porta a casa degli utili da dividere -, che la Giunta si impegnasse ad utilizzare gli utili
di IRIDE (ovviamente, quelli di propria competenza) per calmierare le tariffe
dell'utenza economicamente disagiata, incrementando i benefici già concessi dal
Governo per i detentori della "social card".
Vi vorrei ricordare che il progetto della "social card" è finanziato, per buona parte,
dall'ENEL e, sulla falsa riga di un'iniziativa sostenuta a livello nazionale (che voi, a
mio avviso, avete più volte, senza nemmeno troppi argomenti, inutilmente cercato di
contrastare e di criticare), non capisco per quale ragione non possiate impiegare gli
utili che IRIDE ci permette di introitare (invece di spalmarli, senza farci sapere dove
andranno a finire) a favore dell'utenza più debole. Secondo il dato ISTAT del 2007
(che, purtroppo, è in crescita), quasi 100.000 cittadini torinesi vivono al di sotto della
soglia di povertà; io credo che, a cominciare da queste persone, IRIDE avrebbe
potuto, seguendo un'indicazione che non avete voluto accogliere, contribuire al
sostegno delle famiglie più in difficoltà e delle fasce deboli della popolazione, che,
purtroppo, a Torino cercano di "tirare a campare". Visto che ciò non è accaduto
quando c'era solo IRIDE, immaginiamo - perché nessuno ce lo ha detto - che ciò non
possa accadere una volta che si procederà con la fusione IRIDE- ENÌA.
Nessuno è stato ancora in grado di rispondere alla nostra domanda: a chi gioverà la
fusione? Di certo, non a noi dell'opposizione e non so nemmeno quanto possa
giovare a voi della maggioranza; di sicuro, nessuno ci ha dato prova che possa
giovare ai cittadini più in difficoltà.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Carossa.

CAROSSA Mario
Vorrei ringraziare, innanzitutto, gli Uffici, che sono stati costretti ad un vero tour de
force, che avrebbero potuto evitare se la Giunta e la maggioranza avessero accettato
la proposta di buon senso di rinviare l'esame di questa proposta di deliberazione,
perché non sarebbe accaduto nulla.
Mi aspettavo che, discutendo una deliberazione così importante, tutti i Gruppi politici
avrebbero fatto una dichiarazione di voto; questo comportamento mi lascia
sconcertato. Non mi nascondo mai dietro un dito, per cui dichiaro il mio stupore nei
confronti del Gruppo dei Moderati, che, con un numero sempre maggiore di
Consiglieri, si propone di guidare Consigli Comunali e Consigli Provinciali, ma non
fa la dichiarazione di voto su questa proposta di deliberazione (lo so che a voi non
importa, perché considerate la politica un'altra cosa); non dimentico, naturalmente
per altri motivi rispetto ai Moderati, i Consiglieri della sinistra cosiddetta "radicale",
che spero faranno la loro dichiarazione di voto.
Non voglio far perdere tempo a nessuno, per cui ribadisco velocemente i motivi per
cui la Lega Nord voterà contro questa deliberazione. Come dicevo prima, per
fortuna, il tempo sarà galantuomo, come al solito e, purtroppo, ci dirà che avevamo
ragione e che la deriva che state prendendo sarà sempre più letale per i cittadini.
Ricordo al Sindaco che, in Parlamento, la Lega Nord, da tempo, sta facendo una
battaglia contro la privatizzazione dell'acqua (e dovrebbe citare tutto, Sindaco, non
solo quello che le conviene). Poi - me lo insegnate voi, ma lo so anch'io -, ci sono
battaglie che si vincono e battaglie che si perdono, battaglie che, nell'ottica di una
maggioranza, si vincono e battaglie che, nell'ottica di una maggioranza, si perdono,
ma la battaglia si sta facendo e spero, per il mio percorso politico, che venga
continuata dalla Lega Nord.
Voi portate avanti questa deriva e, come dicevo prima, il tempo sarà galantuomo,
perché i cittadini sanno che questa fusione, come tutte le altre incorporazioni e
fusioni, a loro non porterà assolutamente alcun vantaggio o beneficio. Certamente,
potrà portare qualche vantaggio o tanti vantaggi a qualche salotto e voi siete molto
bravi a calcare i pavimenti di questi salotti (volevo usare un altro termine, ma mi
sono trattenuto perché rimarrà a verbale). Sicuramente, questi signori, che voi ben
conoscete, trarranno grossi vantaggi da queste operazioni, ma non i cittadini.
Ribadisco che il tempo sarà galantuomo e siamo convinti della battaglia che abbiamo
voluto provare a fare in questo Consiglio Comunale. Questo Consiglio Comunale,
però, ha sempre più difficoltà, per colpa innanzitutto mia e dell'opposizione, ad uscir
fuori con un fatto veramente positivo, perché è sempre più schiacciato dalla forza di
queste maggioranze e di queste Giunte, come tanti Consigli Comunali. D'ora in
avanti, cercheremo di opporci fortemente quando non crederemo nei progetti che
proporrete, in qualsiasi momento e in qualsiasi modo.
Mi dispiace veramente, lo ribadisco e termino, perché se si fosse voluto far "saltare"
questa deliberazione, sarebbe stato possibile. Ciò non è avvenuto, perché qualcuno
non ha avuto il coraggio di troncare con un certo modo di governare. Continueremo
ancora per un po', con degli alti e dei bassi, ad avere il Sindaco forse più amato
d'Italia come Primo Cittadino, ma, soprattutto, continueremo ad avere questa
maggioranza.
Ricordo solamente che molti emendamenti - e vi invito a rileggere gli esiti - sono
stati approvati con 20 voti favorevoli, mentre voi, come maggioranza, avete a
disposizione, sulla carta, 37 voti. Se lei fosse coerente fino in fondo, Sindaco,
dovrebbe fare qualche riflessione.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Cerutti.

CERUTTI Monica
Non ci sottraiamo dal fare la dichiarazione di voto su una proposta di deliberazione
così importante. Il Gruppo Sinistra Democratica non si esprime favorevolmente sulla
fusione IRIDE- ENÌA, come abbiamo già detto negli interventi precedenti. Non è
stata accolta la modifica statutaria per il vincolo al 51% del controllo pubblico ed era
questa la nostra considerazione fondamentale.
Ricordo che in IRIDE, come ho già detto nell'intervento precedente, la separazione
tra società di gestione e rete non è stata ancora fatta e, quindi, a mio parere, avremmo
avuto il dovere di blindare il 51% in mano agli Enti Locali, proprio a garanzia
almeno del controllo pubblico delle reti, che non può essere garantito da semplici
patti parasociali, che sono modificabili in qualsiasi momento.
Abbiamo ottenuto - e questa è una nota positiva, anche se per alcuni Consiglieri è un
qualcosa in più - l'inserimento nella deliberazione del vincolo per cui la Città di
Torino non si potrà avvalere di società del gruppo IRIDE o del gruppo risultante
dalla fusione per il servizio idrico integrato o, più in generale, della filiera dell'acqua
attualmente in capo a SMAT.
Ci auguriamo che venga approvata la mozione di accompagnamento che abbiamo
proposto, in cui consideriamo degli elementi importanti: ad esempio, i livelli
occupazionali, altre questioni legate all'impegno verso le energie rinnovabili e, non
ultimo - nessuno l'ha ricordato, se non noi -, la non partecipazione a programmi di
sviluppo e progettazione di impianti elettronucleari. In questo senso, il nostro Gruppo
valuta questi aspetti in termini positivi, ma non totalmente, quindi esprimeremo due
voti contrari e due astensioni.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Silvestrini.

SILVESTRINI Maria Teresa
Nell'intervento precedente abbiamo spiegato i motivi per cui il nostro Gruppo non
voterà a favore di questa proposta di deliberazione, quindi non mi soffermerò
nuovamente sugli stessi argomenti.
Per quanto riguarda l'intervento del Consigliere Ravello, in qualità di Presidente
della Commissione Servizi Sociali, mi trovo ad avere contatti con una realtà sociale
che è particolarmente sofferente nella nostra Città. Quando abbiamo iniziato l'attività
in Consiglio Comunale, ricordo di aver letto una relazione dell'Agenzia dei Servizi
Pubblici Locali in cui si diceva che avremmo dovuto approvare le carte dei servizi
delle Municipalizzate, che avrebbero anche consentito di indicare le funzioni sociali
di queste partecipate. Per esempio, penso al problema delle utenze delle case
popolari, che sta creando un disagio fortissimo alle persone che vi abitano e che si
ritrovano a pagare delle bollette che sono molto più alte dei loro affitti.
Trattandosi di servizi pubblici, a me sembra doveroso ricordare che, in quanto tali,
dovrebbero avere anche una funzione sociale, il cui indirizzo deve essere
riconosciuto dal Consiglio Comunale, proprio per favorire i cittadini in condizioni di
maggiori difficoltà.
A mio parere, se non si mantiene il controllo pubblico (e la vocazione della società è
quella del mercato), non potremo chiedere che questa società che si viene a formare
abbia una vocazione sociale. Questo argomento non è emerso, ma lo ritengo
importante e credo che, anche successivamente, dovrebbe essere approfondito. Il
problema delle utenze nelle case popolari e dei ceti sociali vulnerabili deve essere
affrontato, visto che il Consiglio Comunale non vi ha ancora provveduto.
Volevo aggiungere questo elemento al mio intervento precedente e ribadisco che il
voto del nostro Gruppo non sarà favorevole.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Gandolfo.

GANDOLFO Salvatore
Volevo manifestare il voto favorevole del Gruppo dei Moderati. Nella sessione dei
Capigruppo e in I Commissione, abbiamo discusso ampiamente questo argomento,
portando avanti la discussione sul 51% di controllo pubblico.
Purtroppo, questo momento storico non permette qualcosa di differente da quanto è
stato fatto, per cui ci riteniamo soddisfatti dell'impegno assunto dalla Giunta e, di
conseguenza, voteremo a favore di questa proposta di deliberazione.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di
deliberazione così emendata:
Presenti 31, Favorevoli 20, Contrari 8, Astenuti 3.
La proposta di deliberazione è approvata.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola, sull'ordine dei lavori, al Consigliere Giorgis.

GIORGIS Andrea
Il prossimo punto da trattare, mi è stato fatto notare, è l'immediata eseguibilità.
Essendo espressamente prevista nella deliberazione, non possiamo decidere se
trattarla o meno.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Come avviene normalmente, salvo diversa indicazione della Giunta.

GIORGIS Andrea
Credo che, dal punto di vista politico, la vicenda si sia dispiegata in maniera tale da
far emergere con chiarezza quali siano le posizioni di ciascun Gruppo e di ciascun
Consigliere.
In questo caso, si tratta di un aspetto più formale che sostanziale, perché, di fronte ad
una mancata approvazione con la maggioranza qualificata richiesta, la deliberazione
è ugualmente valida ed i rappresentanti della Città saranno nella condizione di poter
sottoscrivere condizionatamente al trascorrere dei 15 giorni. La sanatoria ha efficacia
ex tunc, quindi, retroattivamente, sana ogni eventuale vizio. (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Questa è una considerazione sulla quale non si controverte in
termini politici.
Per quanto riguarda l'aspetto politico, per ragioni di carattere istituzionale (perché la
posta in palio non attiene all'efficacia e ai suoi tempi) e proprio per scongiurare
qualsiasi eventuale profilo di incertezza, vorrei invitare chi ha votato contro oppure si
è astenuto sulla proposta di deliberazione a pronunciarsi a favore dell'immediata
eseguibilità, come molte volte è avvenuto.
Non troverei particolarmente curioso, né politicamente incomprensibile, se chi
svolge un ruolo istituzionale (proprio coerentemente con tale ruolo) decidesse di
esprimersi favorevolmente sull'immediata eseguibilità, al di là della sua opinione
politica, che rimane integralmente intatta.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Mi rendo conto che lei ha chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori e, invece, ha
fatto un intervento di carattere politico, che non avrebbe dovuto avere corso in questo
momento.
La parola al Consigliere Grimaldi.

GRIMALDI Marco
Vorrei sapere se è possibile concederci qualche minuto per riflettere, visto che è stata
avanzata una richiesta.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Dobbiamo procedere con la votazione dell'immediata eseguibilità, per cui non è
possibile concedere una sospensione della seduta.
Pongo in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento:
Presenti 31, Favorevoli 23, Contrari 8.
L'immediata eseguibilità non è concessa.
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