Interventi |
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Riprendiamo l'esame della seguente proposta di deliberazione n. mecc. 200901800/64, presentata dalla Giunta Comunale in data..., avente per oggetto: "Fusione per incorporazione della Società Enìa S.p.A. nella Società IRIDE S.p.A.. Atti necessari. Approvazione" CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 1 al n. 4. Gli emendamenti originali, dal n. 1 al n. 4, sono inseriti nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n. al n. . Questi emendamenti hanno il parere positivo, dal punto di vista tecnico, degli Uffici. La parola al Consigliere Carossa, per l'illustrazione. Ricordo al Consigliere che dispone di tre minuti di tempo. CAROSSA Mario E' chiaro che questo mio intervento, così come gli interventi che farò successivamente, è esclusivamente ostruzionistico. Prima, ho rivolto un appello alla coscienza dei Consiglieri di maggioranza: se questo appello non viene recepito, credo che, almeno, la maggioranza si debba sudare la votazione di questa che io ritengo malaugurata deliberazione. Questi emendamenti riguardano l'oggetto della deliberazione, che abbiamo voluto emendare, proprio per rendere più viva e più vera la nostra opposizione. Non siamo d'accordo che la deliberazione sia approvata da questo Consiglio Comunale, tra l'altro - lo ribadisco - in maniera assolutamente pasticciata. Lo voglio ribadire, affinché rimanga a verbale: avete avuto mesi e mesi di tempo e, nonostante questo, siete riusciti a fare una porcata, veramente una grossa porcata! Lo dico molto chiaramente. Tra Genova, Torino e l'Emilia, vi arrampicate sugli specchi, parlate di consulenze legali, di assemblee tenute aperte: siete stati, quasi quasi, vergognosi! Proprio per questo motivo, quindi, ho voluto emendare l'oggetto. Chiedo, quindi, il voto favorevole a questi emendamenti (che mi pare abbiano il parere positivo), per cominciare ad evidenziare il fatto che non siamo d'accordo con l'oggetto, che parla di "fusione per incorporazione della Società ENÌA S.p.A. nella Società IRIDE S.p.A.". Lo dirò forse più compiutamente dopo, ma quello che riassume tutta l'operazione è il paragone (che il Sindaco, forse, si sarà già pentito di aver fatto) tra la costruzione della ferrovia che ha attraversato gli Stati Uniti d'America e questa deliberazione. Spero che si sia pentito: io, prima, fuori verbale, ho detto - e lo ripeto ora, a verbale - che quella ferrovia, costruita da privati, in gara uno contro l'altro, ha comportato l'eccidio degli indiani e il massacro di migliaia di lavoratori. Ecco cosa ha comportato! Il paragone con quella ferrovia mi fa sempre più essere d'accordo a votare e a battermi contro la deliberazione. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Il parere della Giunta è negativo. Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli emendamenti dal n. 1 al n. 4: (Presenti 29, Favorevoli 1, Contrari 28). L'accorpamento degli emendamenti è respinto. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 5 al n. 527 (escluso il n. 477). Gli emendamenti originali, dal n. 5 al n. 527 (escluso il n. 477), sono inseriti nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n. al n. . Questi emendamenti hanno il parere positivo, dal punto di vista tecnico. La parola al Consigliere Carossa, per l'illustrazione. CAROSSA Mario Illustrare gli emendamenti dal n. 5 al n. 527 (escluso il n. 477) in tre minuti diventa difficile anche per il sottoscritto. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Mi porto avanti con i lavori, perché quando uno è abituato a lavorare, va avanti. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Chiedo scusa, Consigliere Carossa, non vorrei essere equivocato. Le ho chiesto di illustrarli, ma non volevo dire questo, perché l'illustrazione degli emendamenti può essere effettuata da chi li ha presentati: infatti ogni presentatore dispone di tre minuti per l'illustrazione, mentre gli altri Consiglieri hanno tre minuti per l'intervento. Poiché, da quanto ho capito, nessuno intende illustrarli, lei dispone di tre minuti per un intervento di merito. La parola al Consigliere Carossa. CAROSSA Mario Essere Consigliere Comunale vuol dire avere degli onori, ma anche oneri, e questo è un onere. Non li ho studiati così fino a fondo, naturalmente, però sono compresi tutti nel discorso di questa deliberazione. Questa deliberazione dice: "In particolare ci si riferisce ai settori dell'energia elettrica e del gas...", parliamo naturalmente degli ultimi anni nei quali il comparto dei servizi di pubblica utilità è stato oggetto di rilevanti interventi normativi, eccetera, volti alla liberalizzazione dei mercati ed alla progressiva apertura alla concorrenza. Quello che si è detto in Commissione, è stato detto da varie parti, è stato detto con un intervento molto forbito, bello, appropriato - non condiviso dal sottoscritto - del Consigliere Tedesco. Mi sembrava di essere tornato ai tempi in cui in questi banchi sedevano degli illustri liberali (quelli del PLI, tanto per intenderci), ma si vede che la politica fa dei corsi, ricorsi e ancora ricorsi storici, e quindi se chiudevo gli occhi mi sembrava un intervento di un vecchio liberale (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Mi sembrava fossero andati via, ma questo mi è sfuggito forse! Mi permetta la digressione: sono entrato in politica per cercare di combattere la Prima Repubblica, mi ritrovo a combattere contro gli antesignani della Prima Repubblica, è proprio il colmo! Fa lo stesso. Detto ciò, mi ritrovo a dover parlare di questo e, in particolare, nella deliberazione ci si riferisce ai settori dell'energia elettrica e del gas, nonché alle concessioni relative al ciclo idrico, quindi non è vero che non c'entrano queste cose. È un progetto che avete in testa, che tanti hanno in testa, perché lo mettete esattamente alla sesta riga della deliberazione. Quindi il discorso del ciclo idrico, il discorso dei servizi ambientali, sono tutte cose che ho detto, magari, malamente, non con quella capacità dialettica di altri Consiglieri. E stranamente nessuno mi può contraddire, perché, non tutti, ma alcuni sanno dove vogliono arrivare naturalmente con tutta questa serie di deliberazioni. Quindi, è chiaro che avevamo presentato questi emendamenti per cercare di impedire quella che io ho detto prima essere una bella "porcata", abbiamo voluto provare a bloccarla. Voi siete riusciti e forse (perché non è ancora detto, vista la vostra compattezza) riuscirete ad arrivare a un voto favorevole di questa deliberazione. Vi costerà sicuramente del tempo, almeno starete in Aula, o comunque nelle sue vicinanze e vedremo come finirà. Confido sempre in qualcosa di superiore, magari che qualcuno si sbagli e manchi il numero legale, perché voglio vedere la figura che fareste se mancasse anche questa volta il numero legale, com'è mancato decine di volte in questi tre anni! CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Qual è il parere della Giunta? DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Il parere della Giunta è negativo. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli emendamenti dal n. 5 al n. 527 (escluso il n. 477): Presenti 30, Contrari 30. L'accorpamento degli emendamenti dal n. 5 al n. 527 (escluso il n. 477) è respinto. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) L'emendamento n. 477, presentato dalla Giunta, recita: CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola, per l'illustrazione, al Vicesindaco. DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) È l'emendamento inerente il patto parasociale. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 477: Presenti 30, Favorevoli 20, Contrari 6, Astenuti 4. L'emendamento n. 477 è approvato. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 515. L'originale dell'emendamento n. 515 è inserito nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificato con il n. . Questo emendamento ha il parere tecnico negativo, come abbiamo già evidenziato nel corso del dibattito e intorno al quale si è già discusso. La parola al Consigliere Petrarulo. PETRARULO Raffaele L'abbiamo già ampiamente dibattuto nel corso della deliberazione. Votare a favore di questo emendamento significa, chiaramente, dire no alla privatizzazione dell'acqua. Vedremo come si esprimeranno i diversi Gruppi, sia di opposizione che di maggioranza, e, di conseguenza, tutto il resto farà la sua strada. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Qual è il parere della Giunta? DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Il parere della Giunta è negativo. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 515: Presenti 30, Contrari 19, Favorevoli 8, Astenuti 3. L'emendamento n. 515 è respinto. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) L'emendamento n. 516, presentato dalla Giunta, recita: CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Secondo le indicazioni del Vicesindaco, è l'emendamento che assume l'impegno al 51%. Questo emendamento ha il parere positivo sulla regolarità tecnica. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 516: Presenti 30, Favorevoli 22, Contrari 2, Astenuti 6. L'emendamento n. 516 è approvato. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Il subemendamento n. 1 all'emendamento n. 526, presentato dal Gruppo di Sinistra Democratica e Domenico Gallo, recita: CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Qual è il parere della Giunta? DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Il parere della Giunta è favorevole. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione il subemendamento n. 1 all'emendamento n. 526: Presenti 30, Favorevoli 28, Contrari 2. Il subemendamento n. 1 all'emendamento n. 526 è approvato. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) L'emendamento n. 526, presentato dalla Giunta, recita: GRIMALDI Marco Presidente, per i prossimi emendamenti può dire i primi firmatari? CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) L'abbiamo sempre fatto. Chiedo scusa, lo dirò più forte. Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 526: Presenti 30, Favorevoli 27, Contrari 2, Astenuti 1. L'emendamento n. 526 è approvato. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 528 al n. 533. Gli emendamenti originali, dal n. 528 al n. 533, sono inseriti nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n. al n. . Questi emendamenti hanno il parere positivo sulla regolarità tecnica. La parola al Consigliere Cantore. CANTORE Daniele Signor Presidente, questi emendamenti, che sono sicuramente ostruzionistici, ci confermano il fatto che - e non voglio usare un termine offensivo - è aumentata la fauna in questo Consiglio Comunale. Prima si è parlato dell'acqua, dell'aria, della difesa dell'ambiente: noto che è aumentata una fauna che a me piace, infatti, ho tenuto per tanti anni in casa un coniglio bianco nano. Questi emendamenti sono ostruzionistici e servono a dimostrare come si abbiano sempre due atteggiamenti: si è contro, ma non si ha il coraggio di dirlo; si è contro a metà e, poi, basta un richiamo del Sindaco e, se questo non avviene nel week-end (ricito il Consigliere Olmeo che è diventato il mio punto di riferimento, essendo io credente non solo nelle cose terrene, ma anche per parlare di altro), poi dobbiamo verificare che alcune forze politiche della maggioranza, invece di far mancare il numero legale, che sarebbe la logica conseguenza delle cose dette e dell'atteggiamento tenuto, si astengono perché vogliono tenere, innanzitutto, gli Assessori in Giunta. Inoltre, hanno paura che magari il Sindaco, preso da un attacco di nervosismo, si dimetta e si debba andare a votare di nuovo, e quindi sanno che andrebbero tutti a casa. Preferiremmo che ci fosse meno fauna e più coraggio politico da parte di alcuni Gruppi! CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Carossa. CAROSSA Mario Vorrei ribadire un concetto, perché rimanga a verbale, perché veramente dispiace che alla fine tutto si risolva con una logica di poltrone e di potere, come già dicevo prima, nella costruzione di questa vostra fusione. Ma anche un potere molto piccolo. Noi avremmo già chiuso e saremmo già andati a casa. Questa deliberazione sarebbe già stata respinta, chiuso e finito il discorso, perché con la votazione di prima ci sarebbero stati 20 favorevoli, 4 astenuti - e ancora li conto: 24 - e bastava che i 6 contrari (che fanno parte dei due Gruppi politici che più si sono battuti contro questo progetto, così come hanno detto ai loro elettori) avessero il coraggio di fare mancare il numero legale. Sarebbe, infatti, mancato il numero legale. Bastava che non partecipaste al voto, invece che votare contro, ed era tutto chiuso! Magari ha ragione il Consigliere Cantore. Magari si andava a sentire cosa ne pensavano i cittadini, ma questo fa paura! In tanti casi, soprattutto per la vostra serietà, si è creata una simpatia spero reciproca, forse dopo questo intervento non più tanto, perché rispetto in voi la serietà con cui vi ho visto lavorare, e non certo altri Consiglieri di maggioranza, nelle Commissioni. Però mi dispiace, non potete continuare a dire fuori una cosa e poi venire qua e, per timore che si vada tutti a casa, poi non fate mancare il numero legale! CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Qual è il parere della Giunta? DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Il parere della Giunta è negativo. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli emendamenti dal n. 528 al n. 533: Presenti 31, Contrari 31. L'accorpamento degli emendamenti dal n. 528 al n. 533 è respinto. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 534 al n. 643 (esclusi i nn. 605, 606 e 614). Gli emendamenti originali, dal n. 534 al n. 643 (esclusi i nn. 605, 606 e 614), sono inseriti nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n. al n. . La parola al Consigliere Carossa. CAROSSA Mario Continuiamo su questi emendamenti che voi avete accorpato. Nelle firme della mozione di accorpamento è pacifico che la maggioranza sia coesa, compatta, tutti pronti a firmare l'accorpamento per impedire, anche solo per sbaglio, che questa deliberazione non venga approvata, perché potrebbe capitare che un Consigliere vota in maniera errata, come prima, e allora tutti pronti a firmare la mozione di accorpamento. E quando dico "tutti", intendo, naturalmente, dal primo all'ultimo, tutti i Consiglieri di maggioranza. Ci troviamo con questi emendamenti che vogliono impedire, naturalmente, questa deliberazione. Il Consiglio di Amministrazione di IRIDE S.p.A. in data 27 ottobre 2008 ha approvato il progetto di fusione e in data 27 marzo 2009 le società IRIDE ed ENÌA hanno sottoscritto l'accordo, allegato al presente provvedimento. Per i cittadini che avranno, malauguratamente, il desiderio di sentire cosa si è detto in questo Consiglio Comunale, vorrei dire che non era errato quanto dicevo prima circa il fatto che avevate tutto il tempo possibile, se volevate mettervi d'accordo. Mi riferisco al Sindaco Chiamparino e al Sindaco di Genova, Marta Vincenzi, che fanno entrambi parte del PD, o di qualche sua corrente interna. Ma queste sono baggianate. Quindi è da queste date, per l'esattezza iniziamo dal 27 ottobre 2008, che è stato avanzato questo progetto e, da allora, non si doveva arrivare a una situazione del genere, come invece siete riusciti ad arrivare! È questo uno dei vulnus di questa deliberazione, del modo con cui è stata portata avanti. Proprio perché sono a verbale, voglio dire che non è colpa del Vicesindaco, perché gliene ho già dato atto prima e lo ripeto adesso: ha cercato in tutti i modi di mettere d'accordo tutte le parti. Ma la colpa è del fatto che questo è un pasticciaccio, di cui le vostre maggioranze non sono pienamente d'accordo, perché non sono solo le opposizioni, ma sicuramente le maggioranze non sono d'accordo, e quindi siamo giunti alla fine di aprile. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Cantore. CANTORE Daniele Mi spiace, perché tra gli emendamenti ostruzionistici ce n'era anche uno di merito. Abbiamo cercato di farne alcuni, anche se non mi nascondo soprattutto di fronte al numero di quelli ostruzionistici, che erano anche di merito, che riportavano nei vari passaggi - e l'abbiamo ripreso - la centralità del Consiglio Comunale. Sono d'accordo con il Consigliere Carossa nel riconoscere il ruolo del Vicesindaco e anche la disponibilità a Commissioni suppletive, o comunque a confrontarsi, però di fatto non stiamo percorrendo l'iter che, invece, ci siamo proposti per GTT-ATM. Durante le discussioni che ci sono state, c'è stata anche una fermata che ha prodotto comunque un percorso. Allora, avevo fatto polemica, giustamente, ma oggi devo riconoscere che questa fermata ha comunque dato un percorso, abbiamo sempre riportato la centralità del Consiglio Comunale. Oggi se c'è un addebito che possiamo fare è che, in realtà, abbiamo compreso le motivazioni, il Consiglio Comunale ha potuto seguire, ma non ha potuto essere protagonista di questa fusione. Uno di questi emendamenti riportava il Consiglio Comunale ad essere protagonista anche rispetto a quanto succederà da oggi in poi e mi spiace che questa parte non sia stata accolta dalla maggioranza. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Qual è il parere della Giunta? SINDACO Il parere della Giunta è negativo. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli emendamenti dal n. 534 al n. 643 (esclusi i nn. 605, 606 e 614): Presenti 31, 30 Contrari, Astenuti 1. L'accorpamento degli emendamenti dal n. 534 al n. 643 (esclusi i nn. 605, 606 e 614) è respinto. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'emendamento n. 605, presentato dalla Giunta, recita: COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola, per l'illustrazione, al Vicesindaco. DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Si tratta dell'emendamento che rende applicabile il 51% nella parte dispositiva della deliberazione. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 605: Presenti 32, Favorevoli 23, Contrari 3, Astenuti 6. L'emendamento n. 605 è approvato. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'emendamento n. 606, presentato dalla Giunta, recita: COPPOLA Michele (Vicepresidente) Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 606: Presenti 31, Favorevoli 21, Contrari 8, Astenuti 2. L'emendamento n. 606 è approvato. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'emendamento n. 614, presentato, in origine, dai Consiglieri Cerutti, Cugusi, Grimaldi, Salinas e Gallo Domenico, al quale hanno aggiunto le proprie firme i Consiglieri Genisio, Rattazzi, Centillo, Lavolta e Cassiani, recita: COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Ferraris. FERRARIS Giovanni Maria Volevo apporre anche la mia firma. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Anche il Collega Ferraris sottoscrive l'emendamento n. 614. Qual è il parere della Giunta? DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Il parere della Giunta è favorevole. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Grimaldi. GRIMALDI Marco Qualcuno ha detto che questo emendamento poteva essere inutile, essendo il primo atto. Se qualcuno volesse cambiare idea sulla vicenda SMAT, dovrebbe sì andare in Consiglio. Questo è un atto di indirizzo che gli direbbe che già in precedenza si è scelto altro. "In precedenza" vuole dire oggi, quindi credo sia molto importante questo emendamento. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 614: Presenti 31, Favorevoli 29, Contrari 1, Astenuti 1. L'emendamento n. 614 è approvato. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 1A al n. 28A. Gli emendamenti originali, dal n. 1A al n. 28A, sono inseriti nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n. al n. . Il parere della Giunta è negativo. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli emendamenti dal n. 1A al n. 28A: Presenti 32, Contrari 31, Astenuti 1. L'accorpamento degli emendamenti dal n. 1A al n. 28A è respinto. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 29A al n. 46A. Gli emendamenti originali, dal n. 29A a n. 46A, sono inseriti nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n. al n. . C'è il parere negativo da parte dei dirigenti di settore. Il parere della Giunta è negativo. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli emendamenti dal n. 29A al n. 46A: Presenti 32, Contrari 31, Astenuti 1. L'accorpamento degli emendamenti dal n. 29A al n. 46A è respinto. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 47A al n. 48A. Gli emendamenti originali, dal n. 47A al n. 48A, sono inseriti nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n. al n. . Hanno il parere sfavorevole sulla regolarità tecnica. Qual è il parere della Giunta? DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Il parere della Giunta è negativo. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli emendamenti dal n. 47A al n. 48A: Presenti 31, Contrari 31. L'accorpamento degli emendamenti dal n. 47A al n. 48A è respinto. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 49A al n. 64A. Gli emendamenti originali, dal n. 49A al n. 64A, sono inseriti nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n. al n. . Hanno il parere sfavorevole sulla regolarità tecnica. La parola al Consigliere Cantore. CANTORE Daniele Si tratta nuovamente di un emendamento che vorrebbe chiarire il ruolo della Città di Torino, nello specifico, di IRIDE in questa fusione. Ci siamo permessi questa rivisitazione dello Statuto, ma non solo, anche degli allegati, mentre stavamo rivedendo tutto e c'era questo tema principale del 51% e anche, vorrei ricordare, dell'accelerazione dello scioglimento di FSU (se si può usare questo termine) per cercare di dare maggior ruolo alla Città di Torino e alla rappresentanza della Città di Torino nei vari Consigli. Questo ci pareva opportuno e penso che questo l'avrebbe fatto qualsiasi amministratore comunale, di Genova o di Torino, piuttosto che emiliano. Approfittando di questa opportunità, pensavamo che, ragionando sulla partecipazione pubblica, si potesse anche ragionare su un peso (comunque notevole da parte della Città), che potesse essere aumentato negli organi rappresentativi della nuova società. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Qual è il parere della Giunta? DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Il parere della Giunta è negativo. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli emendamenti dal n. 49A al n. 64A: Presenti 31, Contrari 31. L'accorpamento degli emendamenti dal n. 49A al n. 64A è respinto. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 65A. L'originale dell'emendamento n. 65A è inserito nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificato con il n. . Ha il parere negativo sulla regolarità tecnica. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 65A: È respinto con lo stesso esito del precedente. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 66A. L'originale dell'emendamento n. 66A è inserito nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificato con il n. . Ha il parere sfavorevole sulla regolarità tecnica. Qual è il parere della Giunta? DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Il parere della Giunta è negativo. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 66A: Presenti 30, Contrari 30 L'emendamento n. 66A è respinto. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 67A. L'originale dell'emendamento n. 67A è inserito nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificato con il n. . Ha il parere sfavorevole sulla regolarità tecnica. Qual è il parere della Giunta? DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Il parere della Giunta è negativo. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Anche il parere sulla regolarità tecnica è sfavorevole. GRIMALDI Marco Presidente, non mi è chiaro, potrebbe farlo spiegare da un tecnico? Mi erano chiare fino ad oggi le giustificazioni politiche, ma visto che, di fatto, un Consiglio Comunale può cambiare uno statuto, certo, vorrebbe dire che altri dovrebbero... ma questo non è un giudizio tecnico, è un problema politico, al massimo, non capisco la tecnicità, però magari c'è. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) All'inizio della discussione di questa sera, di fronte a una richiesta di chiarimenti avanzata dal Consigliere Ravello, il Vicepresidente Coppola ha spiegato le motivazioni per le quali, dal punto di vista tecnico dell'Amministrazione si esprimeva un parere sfavorevole. Quindi il parere sfavorevole sulla regolarità tecnica era dettato dal fatto che, dal punto di vista tecnico, non sarebbe possibile un'ipotesi di modificazione di uno statuto, già predisposto dai Consigli di Amministrazione. Ovviamente, questo non implica che la questione non possa essere rimessa all'Aula con una votazione di merito in relazione alla proposta avanzata. Accanto a questo parere sfavorevole emesso dagli uffici, c'è anche il parere negativo della Giunta, per quanto riguarda l'accoglimento dell'emendamento. Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 67A: Presenti 32, Contrari 23, Favorevoli 9 L'emendamento n. 67A è respinto. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 68A. L'originale dell'emendamento n. 68A è inserito nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificato con il n. . Ha il parere sfavorevole sulla regolarità da parte degli Uffici. Qual è il parere della Giunta? DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Il parere della Giunta è negativo. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 68A: Presenti 32, Contrari 32 L'emendamento n. 68A è respinto. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 69A. L'originale dell'emendamento n. 69A è inserito nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificato con il n. . Qual è il parere della Giunta? DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Il parere della Giunta è negativo. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 69A: Presenti 30, Contrari 30. L'emendamento n. 69A è respinto. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 70A al n. 72A. Gli emendamenti originali, dal n. 70A al n. 72A, sono inseriti nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n. al n. . Hanno il parere negativo dal punto di vista tecnico. Il parere della Giunta è negativo La parola al Consigliere Bussola. BUSSOLA Cristiano Senza entrare nel merito di questi emendamenti (del resto, come minoranza, abbiamo detto che si tratta di emendamenti ostruzionistici), ciò non toglie comunque che, pur essendo il nostro ruolo di opposizione, in questo caso, limitato esclusivamente all'ostruzionismo, non possiamo fare qualche considerazione complessiva su questo provvedimento che ci stiamo avviando a votare, o meglio, che la maggioranza si sta avviando a votare. Voglio limitarmi a riprendere un concetto espresso poco fa dal nostro Capogruppo, Daniele Cantore, quello della centralità del ruolo del Consiglio Comunale che in questo caso, in modo specifico, è decisamente venuta a mancare. Ritengo di non sbagliare se affermo anch'io che per una materia così importante il Consiglio Comunale ha avuto come informativa le notizie lette sui giornali di tanto in tanto, sulle schermaglie aperte, poi rientrate tra il nostro Sindaco e il Sindaco di Genova, su tutti i passaggi di un'operazione che sembrava decollare per poi invece venire a cessare, a seconda, ripeto, di quanto i giornali scrivevano. Credo anche io, quindi, che il Consiglio Comunale meriti un'attenzione maggiore e debba essere coinvolto con più attenzione, soprattutto quando si tratta di affrontare tematiche che sono così importanti, comunque la si pensi, per il futuro della nostra città. Detto questo, credo che non si possa far altro, da parte nostra, con questi interventi, che, ripeto, pur essendo ostruzionistici, devono consentirci di esprimere la nostra opinione di opposizione. Credo, quindi, che il nostro continuo intervenire questa sera non vada interpretato come una mancanza di idee, di proposizioni da parte nostra e comunque sono convinto, quindi, che questa operazione non possa trovare il nostro assenso. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli emendamenti dal n. 70A al n. 72A: Presenti 31, Contrari 31. L'accorpamento degli emendamenti dal n. 70A al n. 72A è respinto. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 73A al n. 75A. Gli emendamenti originali, dal n. 73A al n. 75A, sono inseriti nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n. al n. . Hanno il parere negativo degli Uffici. Qual è il parere della Giunta? DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Il parere della Giunta è negativo. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli emendamenti dal n. 73A al n. 75A: Presenti 31, Contrari 31. L'accorpamento degli emendamenti dal n. 73A al n. 75A è respinto. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 76A. L'originale dell'emendamento n. 76A è inserito nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificato con il n. . Ha il parere negativo sulla regolarità tecnica. Ha il parere negativo della Giunta. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 76A: Presenti 31, Contrari 31. L'emendamento n. 76A è respinto. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 77A. L'originale dell'emendamento n. 77A è inserito nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificato con il n. . Ha il parere sfavorevole sulla regolarità tecnica. Qual è il parere della Giunta? DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Il parere della Giunta è negativo. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 77A: Presenti 31, Contrari 31. L'emendamento n. 77A è respinto. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 78A al n. 79A. Gli emendamenti originali, dal n. 78A al n. 79A, sono inseriti nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n. al n. . Hanno il parere negativo sulla regolarità tecnica. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli emendamenti dal n. 78A al n. 79A: L'accorpamento degli emendamenti dal n. 78A al n. 79A è respinto con lo stesso esito del precedente. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 80A. L'originale dell'emendamento n. 80A è inserito nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificato con il n. . Qual è il parere della Giunta? DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Il parere della Giunta è negativo. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 80A: Presenti 31; Contrari 31 L'emendamento n. 80A è respinto. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 81A. L'originale dell'emendamento n. 81A è inserito nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificato con il n. . Ha il parere sfavorevole sulla regolarità tecnica. Qual è il parere della Giunta? DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Il parere della Giunta è negativo. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 81A: Presenti 30, Favorevoli nessuno, Contrari 30. L'emendamento n. 81A è respinto. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 82A. L'originale dell'emendamento n. 82A è inserito nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificato con il n. . Qual è il parere della Giunta? DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Il parere della Giunta è negativo. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 82A: Presenti 31, Contrari 31. L'emendamento n. 82A è respinto. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 83A al n. 140A. Gli emendamenti originali, al n. 83A al n. 140A, sono inseriti nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n. al n. . Ha il parere negativo sulla regolarità tecnica. Qual è il parere della Giunta? DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Il parere della Giunta è negativo. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli emendamenti dal n. 83A al n. 140A: L'accorpamento degli emendamenti dal n. 83A al n. 140A è respinto con lo stesso esito del precedente. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 141 al n. 220. Gli emendamenti originali, al n. 141 al n. 220, sono inseriti nel presente verbale all'appendice degli emendamenti respinti, codificati sequenzialmente dal n. al n. . Hanno il parere positivo sulla regolarità tecnica. Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli emendamenti dal n. 141 al n. 220: L'accorpamento degli emendamenti dal n. 141 al n. 220 è respinto con lo stesso esito del precedente. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) L'emendamento n. 221A, presentato dalla Giunta, recita: CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Vicesindaco. DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Intervengo solo per ricordare che è l'emendamento in cui Reggio Emilia viene indicato dagli altri comuni come responsabile del patto del sindacato, per cui loro rispondono, così come noi rispondiamo per le colpe, per le mancanze come FSU. Rende sostanzialmente equivalente il rapporto con il Comune di Reggio Emilia. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 221A: Presenti 30, Favorevoli 23, Astenuti 6, Contrari 1. L'emendamento n. 221A è approvato. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) L'emendamento n. 222A, presentato dalla Giunta, recita: CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Vorrei ricordare ai Colleghi che, qualora l'emendamento n. 222A dovesse essere accolto, tutti gli altri emendamenti a seguire decadono, in quanto si riferiscono a una parte della deliberazione che verrebbe soppressa con l'emendamento n. 222A della Giunta. La parola al Vicesindaco. DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Questo emendamento ritira lo statuto FSU, avendo votato precedentemente il pezzo di patto parasociale che ci serve per fare la fusione e sul quale abbiamo detto che continuerà la discussione con Genova. Per cui è evidente, come diceva il Presidente, che nel momento in cui non votiamo, ovviamente, lo statuto di FSU, gli emendamenti ad essi collegati decadono perché ne discuteremo nei prossimi mesi. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 222A: Presenti 31, Favorevoli 20, Contrari 11. L'emendamento n. 222A è approvato. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Comunico al Consiglio che, con l'approvazione di questo emendamento, decadono gli emendamenti dal n. 223A al n. 350A. A questo punto, avendo terminato l'analisi degli emendamenti, passiamo alle dichiarazioni di voto. La parola al Consigliere Petrarulo. PETRARULO Raffaele L'Italia dei Valori è fermamente e irremovibilmente contraria alla privatizzazione dell'acqua. L'acqua è un bene di tutti e non è immaginabile, né pensabile affidarne la gestione ai privati. Per questa ragione, nelle Amministrazioni in cui si sta procedendo o si è proceduto alla costituzione o fusione di società per la gestione dell'acqua (come Genova, Torino e 80 Comuni dell'Emilia Romagna), abbiamo posto condizioni irrinunciabili. In primo luogo, l'obbligo per le società, al momento della costituzione e per tutta la loro durata, del controllo da parte degli Enti Pubblici della maggioranza assoluta del capitale; in secondo luogo, i privati possono fornire un apporto di capitale, ma sono esclusi categoricamente dalle politiche gestionarie o tariffarie; infine - aspetto non di poco conto -, il piano industriale ed aziendale di tali società deve essere discusso ed approvato dai Consigli Comunali. A Genova, dove si è discusso sulla costituenda società IRIDE-ENÌA, queste nostre richieste sono state integralmente accolte e, anche grazie alla posizione del Gruppo Consiliare IDV, si è impedita la privatizzazione dell'acqua. A Torino, chiedevamo le stesse condizioni e garanzie, ma sono state bocciate e, quindi, al di là dello Statuto, oltre al 51% del controllo pubblico, come Partito (a livello locale e nazionale, così come abbiamo fatto negli altri Comuni), voteremo contro la privatizzazione dell'acqua. Il voto dell'Italia dei Valori, per quanto riguarda la privatizzazione dell'acqua, sarà contrario. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Gallo Domenico. GALLO Domenico Vorrei ribadire quanto detto nell'intervento precedente: dichiaro il mio voto di astensione su questa proposta di deliberazione, però colgo con soddisfazione che alcuni risultati, frutto del dibattito che si è svolto nei giorni precedenti nelle Commissioni e quest'oggi in Aula, sono stati acquisiti. Credo che aver ribadito con un emendamento la soglia al 51% del controllo pubblico, quindi la maggioranza pubblica della nuova società, sia, sul piano politico, un dato molto importante; sbaglia chi sottovaluta questo aspetto! Inoltre, il fatto che si sia ribadita l'autonomia nella gestione del servizio idrico della nostra Azienda SMAT credo rappresenti un ulteriore aspetto (insieme al precedente) che rafforza la strutturazione della società e che, in qualche modo, salvaguarda alcuni elementi delle nostre caratteristiche aziendali. Abbiamo fatto bene a sostenere, con determinazione, l'importanza di mantenere la maggioranza pubblica, così come abbiamo fatto bene a sostenere la necessità dell'autonomia nella gestione del servizio pubblico da parte di una nostra Azienda, che è storicamente affermata e consolidata nella nostra Città. Per questi motivi, credo che il mio voto di astensione possa aprire anche uno spazio alla discussione nel prossimo futuro; nel mio intervento ponevo la questione della nascita di un osservatorio permanente sulla nuova società, affinché si richiedano relazioni ai dirigenti, che dovranno, attraverso una strutturazione della Conferenza dei Capigruppo con la I Commissione, periodicamente essere auditi, proprio per seguire i risultati della fusione. Penso che, da questo punto di vista, possiamo esprimere, almeno come Gruppo dei Comunisti Italiani, soddisfazione rispetto ai risultati ottenuti, che non erano scontati fino a qualche giorno fa. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Cantore. CANTORE Daniele Mi fa piacere che qualcuno si accontenti di poco. Consigliere Gallo, sono sempre più convinto, non da liberista ultrà, ma in coerenza con le linee politiche del mio Partito e anche rispetto a come va il mondo, che l'acqua debba rimanere pubblica, ma non nazionalizzata come propone il Sindaco Vincenzi di Genova; su questo nessuno ha mai detto nulla e nessuno ha eccepito alcunché. Ha ragione chi ha detto che, di fatto, in questa fusione non si parla di acqua e di rifiuti, ma di che cosa parliamo? Di un argomento che non è all'ordine del giorno e si tratta di invenzioni per cercare di non affrontare il vero problema, che non è tanto quello della bandiera - per sciacquarsi la bocca - del 51%, ma quali garanzie e proprietà rimarranno al pubblico e che cosa, invece, dovrà essere concesso al privato, sempre con queste garanzie pubbliche, affinché possa entrare in una logica di mercato, che non può che far bene ai nostri utenti, dalle tariffe al servizio. È chiaro, però, che sulle tariffe deve esserci un controllo da parte dell'Amministrazione Comunale. Di fatto, oggi - e mi rivolgo al Sindaco -, portiamo a casa un pasticcio; mi fa piacere che il Consigliere Gallo Domenico sia contento, ma si accontenta di un passaggio che ha portato il Vicesindaco a trovare una mediazione, perché, obiettivamente, dalla formulazione (ad esempio, quando si dice "si ritiene di proporre") si capisce che si sta cercando di unire tutti. Questo è un risultato? Personalmente, ritengo di no. Ribadisco che era meglio fermarsi, continuare a riflettere e, forse, insieme - e faccio anche un po' di autocritica - avremmo potuto accorgercene prima, senza che ponesse Marta Vincenti questo problema (bisogna anche essere obiettivi in questa direzione), costruendo una formulazione migliore, che permettesse di dare vita, attraverso questa fusione, ad un'azienda competitiva, in grado di stare sul mercato, mantenendo, dall'altra parte, la garanzia del controllo pubblico e la possibilità di rendere un vero servizio ai nostri cittadini, in termini di tariffe e di qualità del servizio offerto. Questo non è avvenuto, quindi non parteciperemo alla votazione di questa deliberazione. Voglio concludere il mio intervento, sottolineando il fatto - ma senza alcuna volontà offensiva, così come non ve ne è stata alcuna quando, prima, ho parlato della "fauna", ovviamente era un riferimento scherzoso - che, in quest'Aula, si è nuovamente consumata una divisione all'interno della maggioranza, che, poi, all'ultimo momento si è ricomposta grazie all'"attack", perché, altrimenti, non si sa che cosa fare. La realtà è che, da una parte, non si ha il coraggio di dire ad alcuni di stare fuori e, dall'altra parte, non si ha il coraggio di proporre a quelli che ci stanno malvolentieri (criticando ogni giorno il Sindaco e la sua Giunta) di interrompere questa esperienza. Il frutto di questa situazione è questa deliberazione, che - non per farle un complimento - lei è riuscito ancora ad "aggiustare", perché, di fatto, propone un'ipotesi di controllo pubblico del 51% quando ci sarà l'assemblea della Newco, ma, di fatto, non risolve i problemi di prospettiva di questa Azienda. Per questo motivo, non parteciperemo al voto di questa proposta di deliberazione e riteniamo di aver fatto bene a presentare degli emendamenti ostruzionistici e di merito, perché queste votazioni hanno fatto emergere come ci sia veramente una sofferenza, che non può che danneggiare la città. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Giorgis. GIORGIS Andrea Abbiamo già detto le buone ragioni che ci convincono a votare a favore di questa proposta di deliberazione. Continuo a non comprendere, però, se il motivo della non partecipazione al voto o del voto contrario stia nel fatto che il controllo pubblico del 51% sarebbe dovuto essere scritto nello Statuto; è questa la ragione che induce il PDL a non votare? Il PDL vorrebbe che, nello Statuto, venisse scritto che deve essere previsto il controllo pubblico del 51%? Se è questo il motivo, non ho capito nulla del dibattito che si è svolto, anzi, avevo capito che la questione era diversa. Se la ragione, invece, è che vorrebbero che venisse inserito, ciò è previsto nell'indicazione presente nella deliberazione. Magari, invece, la ragione è che, dopo che si è discusso e si è compreso che questa maggioranza è in grado di portare a compimento quello che è un suo fondamentale indirizzo politico, siamo nella normale dialettica tra maggioranza ed opposizione, laddove l'opposizione non riesce a stare sul merito delle questioni; infatti, se rimanessimo al merito, da quanto ho sentito, mi aspetterei dal Gruppo del PDL un convinto voto favorevole. Però, fino all'ultimo, credo che non sia detta l'ultima parola. CANTORE Daniele (Intervento fuori microfono). CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Consigliere Cantore, permetta al Consigliere Giorgis di concludere il suo intervento. Prego, Consigliere Giorgis. GIORGIS Andrea Sono convinto che vi sia, poi, la possibilità di interpretare - al di là dell'ultimo intervento che si è svolto in Aula - nell'atteggiamento che si è consumato durante la trattazione degli emendamenti una sorta di "vorrei ma non posso" (per dirla come il Capogruppo del PDL). In alcuni casi, certe forze politiche, se stessero al merito, si ritroverebbero a condividere gli indirizzi di alcune deliberazioni che altre forze politiche alleate, invece, non condividono e sarebbe interessante se in questo Consiglio si riuscisse a stare sulle questioni che vengono trattate. Credo che questa proposta di deliberazione verrà approvata, perché chi voterà a favore ha riflettuto sul merito delle questioni, scegliendo un'aggregazione strutturata per realizzare economie di scala e tutelare l'occupazione ed un miglioramento della qualità e della quantità dei servizi. Auspico, quindi, che ci sia, da parte di tutte le forze politiche presenti, un voto favorevole. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Ravello. RAVELLO Roberto Sergio In realtà, posso solo ribadire parte delle considerazioni del nostro intervento introduttivo. Vorrei consigliare di guardare un po' più in casa propria chi, evidentemente, non trova altri argomenti e cerca di andare ad analizzare non le contraddizioni, ma quella variabilità nelle vedute di un'opposizione che si è dimostrata, ancora una volta, assolutamente coesa e che, compatta, ha svolto un lavoro di ostruzionismo sostenuto politicamente e nel merito. Chi ha avuto la possibilità di scorrere le numerose agenzie di stampa che, negli ultimi giorni, sono state pubblicate, non può non aver notato che, diversamente dall'opposizione, di fronte ai banchi che noi occupiamo c'è una realtà che non si è trovata solo a dover fare i conti con qualche piccola differenza di vedute, ma si è aspramente scontrata su una visione del mondo. Mi permetto, altresì, di far presente che con 20 miseri voti, forse, riuscirete ad approvare questa proposta di deliberazione, ma, di certo, non riuscirete a governare come dovreste e come avreste potuto, sulla base di un risultato elettorale che nessuno può mettere in discussione; ribadisco, però, che non potrete più governare la Città come avreste potuto e dovuto fare. Credo che un gesto di responsabilità da parte della maggioranza potrebbe essere quello di riconoscere che la deliberazione di fusione IRIDE- ENÌA ha provocato il crollo di un progetto politico nel quale non solo non ho mai creduto, ma che non ho mai capito. Oggi, finalmente, siete arrivati alla resa dei conti: sono venute fuori, numeri alla mano, le vere potenzialità di questa maggioranza ed è venuto fuori, ancora una volta (ma in maniera particolare), che, se state insieme, evidentemente lo fate soltanto per un interesse, che non è necessariamente il bene della collettività. Vorrei ricordare al Consigliere Giorgis i due motivi per cui siamo contrari all'approvazione di questa proposta di deliberazione: in primo luogo, il fatto di non aver potuto modificare lo Statuto - mi rendo conto che, anche volendolo, non avreste potuto farlo - non ci tutela dalla possibilità che, una volta portata avanti la fusione, il controllo determinante del 51% non venga confermato. Una volta che si riuniranno le Assemblee, prenderanno atto delle decisioni dei Comuni e prenderanno in considerazione le indicazioni che arrivano dal Comune di Torino, ma la fusione si farà ugualmente, anche se non si deciderà di mantenere il controllo pubblico al 51%. La fusione ormai è decisa, tra breve sarà deliberata e, qualunque cosa accada, si procederà, non si potrà più tornare indietro, sia che il controllo pubblico rimanga al 51%, o meno. Il secondo motivo (che definirei una ragione politica un po' più reale) riguarda il fatto che - non so se lo ricordate -, diversi mesi fa, insieme al Gruppo di Forza Italia, presentammo una mozione (che, in questo momento, non trovo) con la quale chiedevamo, sulla base dei brillanti risultati del Bilancio di IRIDE - che, effettivamente, è l'unica società partecipata che vi permette di fare bella figura e che porta a casa degli utili da dividere -, che la Giunta si impegnasse ad utilizzare gli utili di IRIDE (ovviamente, quelli di propria competenza) per calmierare le tariffe dell'utenza economicamente disagiata, incrementando i benefici già concessi dal Governo per i detentori della "social card". Vi vorrei ricordare che il progetto della "social card" è finanziato, per buona parte, dall'ENEL e, sulla falsa riga di un'iniziativa sostenuta a livello nazionale (che voi, a mio avviso, avete più volte, senza nemmeno troppi argomenti, inutilmente cercato di contrastare e di criticare), non capisco per quale ragione non possiate impiegare gli utili che IRIDE ci permette di introitare (invece di spalmarli, senza farci sapere dove andranno a finire) a favore dell'utenza più debole. Secondo il dato ISTAT del 2007 (che, purtroppo, è in crescita), quasi 100.000 cittadini torinesi vivono al di sotto della soglia di povertà; io credo che, a cominciare da queste persone, IRIDE avrebbe potuto, seguendo un'indicazione che non avete voluto accogliere, contribuire al sostegno delle famiglie più in difficoltà e delle fasce deboli della popolazione, che, purtroppo, a Torino cercano di "tirare a campare". Visto che ciò non è accaduto quando c'era solo IRIDE, immaginiamo - perché nessuno ce lo ha detto - che ciò non possa accadere una volta che si procederà con la fusione IRIDE- ENÌA. Nessuno è stato ancora in grado di rispondere alla nostra domanda: a chi gioverà la fusione? Di certo, non a noi dell'opposizione e non so nemmeno quanto possa giovare a voi della maggioranza; di sicuro, nessuno ci ha dato prova che possa giovare ai cittadini più in difficoltà. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Carossa. CAROSSA Mario Vorrei ringraziare, innanzitutto, gli Uffici, che sono stati costretti ad un vero tour de force, che avrebbero potuto evitare se la Giunta e la maggioranza avessero accettato la proposta di buon senso di rinviare l'esame di questa proposta di deliberazione, perché non sarebbe accaduto nulla. Mi aspettavo che, discutendo una deliberazione così importante, tutti i Gruppi politici avrebbero fatto una dichiarazione di voto; questo comportamento mi lascia sconcertato. Non mi nascondo mai dietro un dito, per cui dichiaro il mio stupore nei confronti del Gruppo dei Moderati, che, con un numero sempre maggiore di Consiglieri, si propone di guidare Consigli Comunali e Consigli Provinciali, ma non fa la dichiarazione di voto su questa proposta di deliberazione (lo so che a voi non importa, perché considerate la politica un'altra cosa); non dimentico, naturalmente per altri motivi rispetto ai Moderati, i Consiglieri della sinistra cosiddetta "radicale", che spero faranno la loro dichiarazione di voto. Non voglio far perdere tempo a nessuno, per cui ribadisco velocemente i motivi per cui la Lega Nord voterà contro questa deliberazione. Come dicevo prima, per fortuna, il tempo sarà galantuomo, come al solito e, purtroppo, ci dirà che avevamo ragione e che la deriva che state prendendo sarà sempre più letale per i cittadini. Ricordo al Sindaco che, in Parlamento, la Lega Nord, da tempo, sta facendo una battaglia contro la privatizzazione dell'acqua (e dovrebbe citare tutto, Sindaco, non solo quello che le conviene). Poi - me lo insegnate voi, ma lo so anch'io -, ci sono battaglie che si vincono e battaglie che si perdono, battaglie che, nell'ottica di una maggioranza, si vincono e battaglie che, nell'ottica di una maggioranza, si perdono, ma la battaglia si sta facendo e spero, per il mio percorso politico, che venga continuata dalla Lega Nord. Voi portate avanti questa deriva e, come dicevo prima, il tempo sarà galantuomo, perché i cittadini sanno che questa fusione, come tutte le altre incorporazioni e fusioni, a loro non porterà assolutamente alcun vantaggio o beneficio. Certamente, potrà portare qualche vantaggio o tanti vantaggi a qualche salotto e voi siete molto bravi a calcare i pavimenti di questi salotti (volevo usare un altro termine, ma mi sono trattenuto perché rimarrà a verbale). Sicuramente, questi signori, che voi ben conoscete, trarranno grossi vantaggi da queste operazioni, ma non i cittadini. Ribadisco che il tempo sarà galantuomo e siamo convinti della battaglia che abbiamo voluto provare a fare in questo Consiglio Comunale. Questo Consiglio Comunale, però, ha sempre più difficoltà, per colpa innanzitutto mia e dell'opposizione, ad uscir fuori con un fatto veramente positivo, perché è sempre più schiacciato dalla forza di queste maggioranze e di queste Giunte, come tanti Consigli Comunali. D'ora in avanti, cercheremo di opporci fortemente quando non crederemo nei progetti che proporrete, in qualsiasi momento e in qualsiasi modo. Mi dispiace veramente, lo ribadisco e termino, perché se si fosse voluto far "saltare" questa deliberazione, sarebbe stato possibile. Ciò non è avvenuto, perché qualcuno non ha avuto il coraggio di troncare con un certo modo di governare. Continueremo ancora per un po', con degli alti e dei bassi, ad avere il Sindaco forse più amato d'Italia come Primo Cittadino, ma, soprattutto, continueremo ad avere questa maggioranza. Ricordo solamente che molti emendamenti - e vi invito a rileggere gli esiti - sono stati approvati con 20 voti favorevoli, mentre voi, come maggioranza, avete a disposizione, sulla carta, 37 voti. Se lei fosse coerente fino in fondo, Sindaco, dovrebbe fare qualche riflessione. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Cerutti. CERUTTI Monica Non ci sottraiamo dal fare la dichiarazione di voto su una proposta di deliberazione così importante. Il Gruppo Sinistra Democratica non si esprime favorevolmente sulla fusione IRIDE- ENÌA, come abbiamo già detto negli interventi precedenti. Non è stata accolta la modifica statutaria per il vincolo al 51% del controllo pubblico ed era questa la nostra considerazione fondamentale. Ricordo che in IRIDE, come ho già detto nell'intervento precedente, la separazione tra società di gestione e rete non è stata ancora fatta e, quindi, a mio parere, avremmo avuto il dovere di blindare il 51% in mano agli Enti Locali, proprio a garanzia almeno del controllo pubblico delle reti, che non può essere garantito da semplici patti parasociali, che sono modificabili in qualsiasi momento. Abbiamo ottenuto - e questa è una nota positiva, anche se per alcuni Consiglieri è un qualcosa in più - l'inserimento nella deliberazione del vincolo per cui la Città di Torino non si potrà avvalere di società del gruppo IRIDE o del gruppo risultante dalla fusione per il servizio idrico integrato o, più in generale, della filiera dell'acqua attualmente in capo a SMAT. Ci auguriamo che venga approvata la mozione di accompagnamento che abbiamo proposto, in cui consideriamo degli elementi importanti: ad esempio, i livelli occupazionali, altre questioni legate all'impegno verso le energie rinnovabili e, non ultimo - nessuno l'ha ricordato, se non noi -, la non partecipazione a programmi di sviluppo e progettazione di impianti elettronucleari. In questo senso, il nostro Gruppo valuta questi aspetti in termini positivi, ma non totalmente, quindi esprimeremo due voti contrari e due astensioni. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Silvestrini. SILVESTRINI Maria Teresa Nell'intervento precedente abbiamo spiegato i motivi per cui il nostro Gruppo non voterà a favore di questa proposta di deliberazione, quindi non mi soffermerò nuovamente sugli stessi argomenti. Per quanto riguarda l'intervento del Consigliere Ravello, in qualità di Presidente della Commissione Servizi Sociali, mi trovo ad avere contatti con una realtà sociale che è particolarmente sofferente nella nostra Città. Quando abbiamo iniziato l'attività in Consiglio Comunale, ricordo di aver letto una relazione dell'Agenzia dei Servizi Pubblici Locali in cui si diceva che avremmo dovuto approvare le carte dei servizi delle Municipalizzate, che avrebbero anche consentito di indicare le funzioni sociali di queste partecipate. Per esempio, penso al problema delle utenze delle case popolari, che sta creando un disagio fortissimo alle persone che vi abitano e che si ritrovano a pagare delle bollette che sono molto più alte dei loro affitti. Trattandosi di servizi pubblici, a me sembra doveroso ricordare che, in quanto tali, dovrebbero avere anche una funzione sociale, il cui indirizzo deve essere riconosciuto dal Consiglio Comunale, proprio per favorire i cittadini in condizioni di maggiori difficoltà. A mio parere, se non si mantiene il controllo pubblico (e la vocazione della società è quella del mercato), non potremo chiedere che questa società che si viene a formare abbia una vocazione sociale. Questo argomento non è emerso, ma lo ritengo importante e credo che, anche successivamente, dovrebbe essere approfondito. Il problema delle utenze nelle case popolari e dei ceti sociali vulnerabili deve essere affrontato, visto che il Consiglio Comunale non vi ha ancora provveduto. Volevo aggiungere questo elemento al mio intervento precedente e ribadisco che il voto del nostro Gruppo non sarà favorevole. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Gandolfo. GANDOLFO Salvatore Volevo manifestare il voto favorevole del Gruppo dei Moderati. Nella sessione dei Capigruppo e in I Commissione, abbiamo discusso ampiamente questo argomento, portando avanti la discussione sul 51% di controllo pubblico. Purtroppo, questo momento storico non permette qualcosa di differente da quanto è stato fatto, per cui ci riteniamo soddisfatti dell'impegno assunto dalla Giunta e, di conseguenza, voteremo a favore di questa proposta di deliberazione. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di deliberazione così emendata: Presenti 31, Favorevoli 20, Contrari 8, Astenuti 3. La proposta di deliberazione è approvata. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola, sull'ordine dei lavori, al Consigliere Giorgis. GIORGIS Andrea Il prossimo punto da trattare, mi è stato fatto notare, è l'immediata eseguibilità. Essendo espressamente prevista nella deliberazione, non possiamo decidere se trattarla o meno. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Come avviene normalmente, salvo diversa indicazione della Giunta. GIORGIS Andrea Credo che, dal punto di vista politico, la vicenda si sia dispiegata in maniera tale da far emergere con chiarezza quali siano le posizioni di ciascun Gruppo e di ciascun Consigliere. In questo caso, si tratta di un aspetto più formale che sostanziale, perché, di fronte ad una mancata approvazione con la maggioranza qualificata richiesta, la deliberazione è ugualmente valida ed i rappresentanti della Città saranno nella condizione di poter sottoscrivere condizionatamente al trascorrere dei 15 giorni. La sanatoria ha efficacia ex tunc, quindi, retroattivamente, sana ogni eventuale vizio. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Questa è una considerazione sulla quale non si controverte in termini politici. Per quanto riguarda l'aspetto politico, per ragioni di carattere istituzionale (perché la posta in palio non attiene all'efficacia e ai suoi tempi) e proprio per scongiurare qualsiasi eventuale profilo di incertezza, vorrei invitare chi ha votato contro oppure si è astenuto sulla proposta di deliberazione a pronunciarsi a favore dell'immediata eseguibilità, come molte volte è avvenuto. Non troverei particolarmente curioso, né politicamente incomprensibile, se chi svolge un ruolo istituzionale (proprio coerentemente con tale ruolo) decidesse di esprimersi favorevolmente sull'immediata eseguibilità, al di là della sua opinione politica, che rimane integralmente intatta. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Mi rendo conto che lei ha chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori e, invece, ha fatto un intervento di carattere politico, che non avrebbe dovuto avere corso in questo momento. La parola al Consigliere Grimaldi. GRIMALDI Marco Vorrei sapere se è possibile concederci qualche minuto per riflettere, visto che è stata avanzata una richiesta. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Dobbiamo procedere con la votazione dell'immediata eseguibilità, per cui non è possibile concedere una sospensione della seduta. Pongo in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento: Presenti 31, Favorevoli 23, Contrari 8. L'immediata eseguibilità non è concessa. |