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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 27 Aprile 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 6
INTERPELLANZA 2009-01956
"LA CITTA' HA PRESO PROVVEDIMENTI PREVENTIVI IN CASO DI UN FORTE TERREMOTO?" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE SBRIGLIO IN DATA 8 APRILE 2009.
Interventi

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200901956/02, presentata in
data 8 aprile 2009, avente per oggetto:
"La città ha preso provvedimenti preventivi in caso di un forte terremoto?"

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Borgogno.

BORGOGNO Giuseppe (Assessore)
Questa risposta verte su argomenti che non riguardano la Protezione Civile (pur
essendo stata assegnata a me), ma aspetti di prevenzione che interessano lo stato e le
caratteristiche degli edifici e la loro manutenzione, per cui le consegno una nota
tecnica, preparata dalla Divisione Urbanistica, che riassume le norme alle quali ci si
deve attenere (in particolare, i costruttori) in casi di questo genere. Si tratta di una
nota molto tecnica, ma credo che, se ci sarà bisogno di approfondirla in un'altra sede,
l'Assessore Viano ed i suoi Uffici non avranno problemi a farlo.
Per quanto riguarda, invece, le questioni che riguardano la Protezione Civile, sulla
base dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 marzo 2003, la
città di Torino è stata classificata in zona sismica 4 (quella a più bassa sismicità).
Questo è un dato significativo, sia per gli adempimenti contenuti nella nota che le
consegno, sia per gli aspetti organizzativi o preventivi della Protezione Civile. Infatti,
sulla base delle norme, alla Protezione Civile della città spettano le attività
d'informazione e di soccorso: visto il carattere ed il livello di criticità indicato per la
città di Torino, le attività d'informazione sono dedicate anche ad eventi come un
terremoto, ma relativamente ad un'indicazione data dagli organi nazionali. Il
terremoto è un evento considerato imprevedibile, nonostante il dibattito che si è
aperto in questi giorni, tuttavia viene svolta un'attività in relazione alla possibilità di
rischio indicata dagli organismi nazionali. E, poi, ovviamente, vi sono le attività di
soccorso.
Per quanto riguarda le attività di informazione, per esempio - ne cito una tra tutte -,
da anni svolgiamo un'attività rivolta alle scuole che si chiama "Salviamoci la pelle",
dedicata agli insegnanti e agli allievi delle scuole cittadine, che verte sulle pratiche
autoprotettive e sui criteri e le modalità di evacuazione dei plessi scolastici.
Vi è, poi, un'attività di informazione che viene svolta quando accade un evento; è
rivolta alle Istituzioni (e a chi, poi, deve prendere delle decisioni) e ai cittadini ed è
graduata a seconda della gravità del fenomeno con cui ci si misura. Un'attività di
questo genere è stata utilizzata, per esempio, lo scorso maggio, quando la Città
rischiò di essere colpita da un'esondazione dei fiumi - fatto che speriamo non si
ripeta nei prossimi giorni e nei prossimi mesi - e la sua modalità ed il tono dipendono
dall'indice di gravità o di rischio presumibile (il primo si stabilisce dopo che un
evento è accaduto, mentre il secondo quando sta per accadere).
C'è, poi, un'attività che comprende le fasi successive all'evento (anche questa può
essere ricondotta ad un terremoto): dal riunire l'Unità di Crisi, fino ad informare le
autorità (in questo caso, il Sindaco o altre), che, poi, hanno l'obbligo di mettere in
atto di provvedimenti cautelativi o prescrittivi, per esempio le ordinanze di
evacuazione e di sgombero; questa è un'attività tipica della Protezione Civile.
Ovviamente, un'altra attività tipica della Protezione Civile - anche in questo caso,
speriamo che non si verifichi mai - è l'attività di soccorso. A seconda della gravità
dell'evento, intervengono livelli diversi dell'organizzazione della Protezione Civile:
per livelli di emergenza bassa o media, è sufficiente l'intervento della Protezione
Civile della città; va ricordato che il sistema di Protezione Civile è un sistema a rete
ed integrato e che, quanto più si alza la soglia della gravità del fenomeno con cui ci si
deve confrontare, tanto più il livello di coordinamento si sposta, passando dal livello
regionale al livello nazionale, cioè al Dipartimento Nazionale della Protezione
Civile. Si tratta, appunto, di uno schema.
Finora, fortunatamente, abbiamo dovuto fronteggiare situazioni non particolarmente
gravi, nelle quali la Protezione Civile cittadina si è dimostrata efficiente e capace. La
rete cittadina è composta sia da personale professionale, che da personale volontario
(selezionato anche su professionalità particolari); nel tempo, si è data un'attrezzatura
anche molto sofisticata: dal sistema di telecomunicazione, ad una sede con una sala
per l'Unità di Crisi molto qualificata. Quindi, gli strumenti ed i mezzi sono moderni.
È chiaro, però, che, più si alza il livello del problema, maggiore sarà la necessità che
intervengano altri livelli del sistema della Protezione Civile (ma ribadisco che mi
auguro che i livelli più alti non debbano mai intervenire nella nostra città).
Vorrei ricordare che, in questo momento, 48 volontari più 4 funzionari della
Protezione Civile di Torino sono impegnati a San Giacomo, una frazione de
L'Aquila, dove hanno allestito un centro medico di pronto intervento, una mensa che
fornisce, ogni giorno, a pranzo e a cena circa 600 pasti e stanno svolgendo un'attività
molto importante anche per la tenuta e la ricostruzione del tessuto così lacerato di
quella frazione de L'Aquila. Credo sia giusto approfittare anche di questa occasione
per ringraziare chi è impegnato in quei luoghi, tenuto conto che il nostro è un
impegno che andrà avanti almeno per altri due mesi.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Sbriglio.

SBRIGLIO Giuseppe
Questa discussione non vuole provocare allarmismi, né, tanto meno, gettare i
cittadini nel panico, però credo che riflettere sul tema sia opportuno, soprattutto in
tempi di non emergenza. Tra l'altro, dopo aver presentato questa interpellanza, ho
appreso che il Procuratore Guariniello sta facendo una serie di valutazioni
sull'argomento, pertanto questo provvedimento, nella complessità, può essere utile
con l'analisi della macchina amministrativa, fornendo un contributo anche al lavoro
svolto dal dottor Guariniello.
Naturalmente, la mia preoccupazione va in tre direzioni: in primis, quella esposta
dall'Assessore Borgogno, che riguarda la sicurezza della popolazione. Quando si
verificano queste emergenze, è importante avere un'organizzazione come quella
della nostra Città (tra l'altro, in passato alcuni Consiglieri hanno anche visitato i
luoghi in cui si gestiscono queste Unità di Crisi); si tratta di un lavoro di
informazione e di educazione nelle scuole. In Giappone, probabilmente, ogni
bambino, fin dalla tenera età, sa quali siano i primi accorgimenti da prendere in caso
di evento sismico (ad esempio, proteggersi andando sotto ad un tavolo o una
scrivania). Quindi, è importante che ci sia questo elemento di informazione.
Non sottovaluterei, però, anche tutti gli elementi di informazione, o, comunque, le
statistiche e gli studi che vengono fatti su una zona come Torino (che può essere
considerata "non a rischio"), perché, in molti casi, si sono verificati degli eventi
sismici anche in luoghi dove le informazioni precedenti tendevano ad escluderli, in
quanto si trattava di zone a bassa sismicità. Per cui, credo che il problema vada
affrontato in questi termini.
Ringrazio l'Assessore per la risposta e, naturalmente, anche per il lavoro che la
Protezione Civile cittadina sta svolgendo a L'Aquila, dimostrando che la nostra Città
è sempre stata solidale; infatti, soprattutto quando ci sono persone in difficoltà, una
"forma di cooperazione", tra virgolette, di questo genere è importante. Tra l'altro,
oltre ai funzionari, sono presenti anche dei volontari, per cui, fortunatamente,
abbiamo queste risorse. Si tratta di persone che, oltre a far parte direttamente della
macchina comunale, trascorrono il loro weekend per aiutare il prossimo e che,
addirittura, quando si verificano eventi di questo genere, partono e lasciano le loro
famiglie per adoperarsi per gli altri. Naturalmente, a nome dell'Amministrazione,
ringrazio chi si adopera in questo senso.
Ritengo che sarebbe importante, da parte dell'Amministrazione, una maggiore
informazione nei confronti dei giovani che vogliono avvicinarsi al volontariato della
Protezione Civile, perché rappresenta una risorsa notevole per la Città.
Non appena mi consegnerà la nota, la esaminerò. È chiaro, però, che questa
interpellanza ha ottenuto solo metà risposta, perché avrei voluto approfondire
l'aspetto della stabilità degli edifici, che rappresenta un fattore importante.
Eventualmente, approfondiremo l'argomento in sede di Commissione, alla presenza
dell'Assessore Viano e dei funzionari, coadiuvato dall'Assessore Borgogno, perché
credo che sia importante fare una mappatura degli edifici e comprendere se esistano
situazioni di difficoltà nella nostra città. Nella mia esperienza in Commissione
Urbanistica - almeno a mia memoria -, difficilmente si parla di questi argomenti; si
analizzano elementi importanti, quali gli impatti ambientali degli edifici nelle
Varianti, ma la discussione sulla sismicità deve essere approfondita nella sede
opportuna, perché in Aula non vi è abbastanza tempo.
Vorrei fare un'ultima riflessione: in Italia, abbiamo un patrimonio di edifici storici ed
artistici molto importante,che, quando succedono questi eventi, subisce danni
notevoli; pensiamo alle chiese barocche in Sicilia, così come ai danni molto ingenti
subiti dagli edifici a L'Aquila. Chiaramente, in primis, ci si preoccupa
dell'incolumità delle persone e delle case, ma bisogna anche riflettere su ciò che
accade agli edifici storici ed artistici (e il patrimonio di Torino, da questo punto di
vista, è di livello mondiale).
Chiederei al Presidente di approfondire questa discussione in II Commissione,
magari alla presenza dell'Assessore Borgogno, anche se ha già risposto in maniera
esauriente in Aula.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Se non vi sono controindicazioni da parte dell'Assessore, rinviamo
l'approfondimento di questa interpellanza in II Commissione, alla presenza
dell'Assessore Viano, per valutare con lui la prosecuzione della discussione.
Consigliere Sbriglio, per quanto riguarda la sua richiesta sull'interpellanza
precedente (che è stata sospesa), le comunico che da un'attenta lettura dell'articolo n.
97 del Regolamento, siamo arrivati alla conclusione che, ancorché sia un argomento
delicato, non rientri nei termini previsti dal comma 1 dell'articolo.
In ogni caso, stante la delicatezza dell'argomento, così come abbiamo deciso di
sospenderne la trattazione, decidiamo anche di non pubblicare su Internet la
registrazione di questa parte di discussione dell'interpellanza. È stata rinviata alla
prossima settimana e verrà discussa insieme ad un'altra interpellanza, presentata
sullo stesso argomento dal Consigliere Carossa, utilizzando gli stessi accorgimenti di
cui abbiamo parlato prima (quindi, non verranno citati i nomi), sapendo che può
essere un argomento delicato, ancorché non vengano trattati temi che comportino
apprezzamenti sulle qualità personali. Cercheremo di seguire la questione con
un'attenzione particolare.
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