Interventi |
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200901956/02, presentata in data 8 aprile 2009, avente per oggetto: "La città ha preso provvedimenti preventivi in caso di un forte terremoto?" CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Borgogno. BORGOGNO Giuseppe (Assessore) Questa risposta verte su argomenti che non riguardano la Protezione Civile (pur essendo stata assegnata a me), ma aspetti di prevenzione che interessano lo stato e le caratteristiche degli edifici e la loro manutenzione, per cui le consegno una nota tecnica, preparata dalla Divisione Urbanistica, che riassume le norme alle quali ci si deve attenere (in particolare, i costruttori) in casi di questo genere. Si tratta di una nota molto tecnica, ma credo che, se ci sarà bisogno di approfondirla in un'altra sede, l'Assessore Viano ed i suoi Uffici non avranno problemi a farlo. Per quanto riguarda, invece, le questioni che riguardano la Protezione Civile, sulla base dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 marzo 2003, la città di Torino è stata classificata in zona sismica 4 (quella a più bassa sismicità). Questo è un dato significativo, sia per gli adempimenti contenuti nella nota che le consegno, sia per gli aspetti organizzativi o preventivi della Protezione Civile. Infatti, sulla base delle norme, alla Protezione Civile della città spettano le attività d'informazione e di soccorso: visto il carattere ed il livello di criticità indicato per la città di Torino, le attività d'informazione sono dedicate anche ad eventi come un terremoto, ma relativamente ad un'indicazione data dagli organi nazionali. Il terremoto è un evento considerato imprevedibile, nonostante il dibattito che si è aperto in questi giorni, tuttavia viene svolta un'attività in relazione alla possibilità di rischio indicata dagli organismi nazionali. E, poi, ovviamente, vi sono le attività di soccorso. Per quanto riguarda le attività di informazione, per esempio - ne cito una tra tutte -, da anni svolgiamo un'attività rivolta alle scuole che si chiama "Salviamoci la pelle", dedicata agli insegnanti e agli allievi delle scuole cittadine, che verte sulle pratiche autoprotettive e sui criteri e le modalità di evacuazione dei plessi scolastici. Vi è, poi, un'attività di informazione che viene svolta quando accade un evento; è rivolta alle Istituzioni (e a chi, poi, deve prendere delle decisioni) e ai cittadini ed è graduata a seconda della gravità del fenomeno con cui ci si misura. Un'attività di questo genere è stata utilizzata, per esempio, lo scorso maggio, quando la Città rischiò di essere colpita da un'esondazione dei fiumi - fatto che speriamo non si ripeta nei prossimi giorni e nei prossimi mesi - e la sua modalità ed il tono dipendono dall'indice di gravità o di rischio presumibile (il primo si stabilisce dopo che un evento è accaduto, mentre il secondo quando sta per accadere). C'è, poi, un'attività che comprende le fasi successive all'evento (anche questa può essere ricondotta ad un terremoto): dal riunire l'Unità di Crisi, fino ad informare le autorità (in questo caso, il Sindaco o altre), che, poi, hanno l'obbligo di mettere in atto di provvedimenti cautelativi o prescrittivi, per esempio le ordinanze di evacuazione e di sgombero; questa è un'attività tipica della Protezione Civile. Ovviamente, un'altra attività tipica della Protezione Civile - anche in questo caso, speriamo che non si verifichi mai - è l'attività di soccorso. A seconda della gravità dell'evento, intervengono livelli diversi dell'organizzazione della Protezione Civile: per livelli di emergenza bassa o media, è sufficiente l'intervento della Protezione Civile della città; va ricordato che il sistema di Protezione Civile è un sistema a rete ed integrato e che, quanto più si alza la soglia della gravità del fenomeno con cui ci si deve confrontare, tanto più il livello di coordinamento si sposta, passando dal livello regionale al livello nazionale, cioè al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. Si tratta, appunto, di uno schema. Finora, fortunatamente, abbiamo dovuto fronteggiare situazioni non particolarmente gravi, nelle quali la Protezione Civile cittadina si è dimostrata efficiente e capace. La rete cittadina è composta sia da personale professionale, che da personale volontario (selezionato anche su professionalità particolari); nel tempo, si è data un'attrezzatura anche molto sofisticata: dal sistema di telecomunicazione, ad una sede con una sala per l'Unità di Crisi molto qualificata. Quindi, gli strumenti ed i mezzi sono moderni. È chiaro, però, che, più si alza il livello del problema, maggiore sarà la necessità che intervengano altri livelli del sistema della Protezione Civile (ma ribadisco che mi auguro che i livelli più alti non debbano mai intervenire nella nostra città). Vorrei ricordare che, in questo momento, 48 volontari più 4 funzionari della Protezione Civile di Torino sono impegnati a San Giacomo, una frazione de L'Aquila, dove hanno allestito un centro medico di pronto intervento, una mensa che fornisce, ogni giorno, a pranzo e a cena circa 600 pasti e stanno svolgendo un'attività molto importante anche per la tenuta e la ricostruzione del tessuto così lacerato di quella frazione de L'Aquila. Credo sia giusto approfittare anche di questa occasione per ringraziare chi è impegnato in quei luoghi, tenuto conto che il nostro è un impegno che andrà avanti almeno per altri due mesi. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Sbriglio. SBRIGLIO Giuseppe Questa discussione non vuole provocare allarmismi, né, tanto meno, gettare i cittadini nel panico, però credo che riflettere sul tema sia opportuno, soprattutto in tempi di non emergenza. Tra l'altro, dopo aver presentato questa interpellanza, ho appreso che il Procuratore Guariniello sta facendo una serie di valutazioni sull'argomento, pertanto questo provvedimento, nella complessità, può essere utile con l'analisi della macchina amministrativa, fornendo un contributo anche al lavoro svolto dal dottor Guariniello. Naturalmente, la mia preoccupazione va in tre direzioni: in primis, quella esposta dall'Assessore Borgogno, che riguarda la sicurezza della popolazione. Quando si verificano queste emergenze, è importante avere un'organizzazione come quella della nostra Città (tra l'altro, in passato alcuni Consiglieri hanno anche visitato i luoghi in cui si gestiscono queste Unità di Crisi); si tratta di un lavoro di informazione e di educazione nelle scuole. In Giappone, probabilmente, ogni bambino, fin dalla tenera età, sa quali siano i primi accorgimenti da prendere in caso di evento sismico (ad esempio, proteggersi andando sotto ad un tavolo o una scrivania). Quindi, è importante che ci sia questo elemento di informazione. Non sottovaluterei, però, anche tutti gli elementi di informazione, o, comunque, le statistiche e gli studi che vengono fatti su una zona come Torino (che può essere considerata "non a rischio"), perché, in molti casi, si sono verificati degli eventi sismici anche in luoghi dove le informazioni precedenti tendevano ad escluderli, in quanto si trattava di zone a bassa sismicità. Per cui, credo che il problema vada affrontato in questi termini. Ringrazio l'Assessore per la risposta e, naturalmente, anche per il lavoro che la Protezione Civile cittadina sta svolgendo a L'Aquila, dimostrando che la nostra Città è sempre stata solidale; infatti, soprattutto quando ci sono persone in difficoltà, una "forma di cooperazione", tra virgolette, di questo genere è importante. Tra l'altro, oltre ai funzionari, sono presenti anche dei volontari, per cui, fortunatamente, abbiamo queste risorse. Si tratta di persone che, oltre a far parte direttamente della macchina comunale, trascorrono il loro weekend per aiutare il prossimo e che, addirittura, quando si verificano eventi di questo genere, partono e lasciano le loro famiglie per adoperarsi per gli altri. Naturalmente, a nome dell'Amministrazione, ringrazio chi si adopera in questo senso. Ritengo che sarebbe importante, da parte dell'Amministrazione, una maggiore informazione nei confronti dei giovani che vogliono avvicinarsi al volontariato della Protezione Civile, perché rappresenta una risorsa notevole per la Città. Non appena mi consegnerà la nota, la esaminerò. È chiaro, però, che questa interpellanza ha ottenuto solo metà risposta, perché avrei voluto approfondire l'aspetto della stabilità degli edifici, che rappresenta un fattore importante. Eventualmente, approfondiremo l'argomento in sede di Commissione, alla presenza dell'Assessore Viano e dei funzionari, coadiuvato dall'Assessore Borgogno, perché credo che sia importante fare una mappatura degli edifici e comprendere se esistano situazioni di difficoltà nella nostra città. Nella mia esperienza in Commissione Urbanistica - almeno a mia memoria -, difficilmente si parla di questi argomenti; si analizzano elementi importanti, quali gli impatti ambientali degli edifici nelle Varianti, ma la discussione sulla sismicità deve essere approfondita nella sede opportuna, perché in Aula non vi è abbastanza tempo. Vorrei fare un'ultima riflessione: in Italia, abbiamo un patrimonio di edifici storici ed artistici molto importante,che, quando succedono questi eventi, subisce danni notevoli; pensiamo alle chiese barocche in Sicilia, così come ai danni molto ingenti subiti dagli edifici a L'Aquila. Chiaramente, in primis, ci si preoccupa dell'incolumità delle persone e delle case, ma bisogna anche riflettere su ciò che accade agli edifici storici ed artistici (e il patrimonio di Torino, da questo punto di vista, è di livello mondiale). Chiederei al Presidente di approfondire questa discussione in II Commissione, magari alla presenza dell'Assessore Borgogno, anche se ha già risposto in maniera esauriente in Aula. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Se non vi sono controindicazioni da parte dell'Assessore, rinviamo l'approfondimento di questa interpellanza in II Commissione, alla presenza dell'Assessore Viano, per valutare con lui la prosecuzione della discussione. Consigliere Sbriglio, per quanto riguarda la sua richiesta sull'interpellanza precedente (che è stata sospesa), le comunico che da un'attenta lettura dell'articolo n. 97 del Regolamento, siamo arrivati alla conclusione che, ancorché sia un argomento delicato, non rientri nei termini previsti dal comma 1 dell'articolo. In ogni caso, stante la delicatezza dell'argomento, così come abbiamo deciso di sospenderne la trattazione, decidiamo anche di non pubblicare su Internet la registrazione di questa parte di discussione dell'interpellanza. È stata rinviata alla prossima settimana e verrà discussa insieme ad un'altra interpellanza, presentata sullo stesso argomento dal Consigliere Carossa, utilizzando gli stessi accorgimenti di cui abbiamo parlato prima (quindi, non verranno citati i nomi), sapendo che può essere un argomento delicato, ancorché non vengano trattati temi che comportino apprezzamenti sulle qualità personali. Cercheremo di seguire la questione con un'attenzione particolare. |