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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 20 Aprile 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 9
INTERPELLANZA 2009-01443
"DISCRIMINAZIONI RETRIBUTIVE AI DANNI DELLE LAVORATRICI DI SAGAT SPA, SAGAT HANDLING, AVIAPARTNER" PRESENTATA DALLA CONSIGLIERA COMUNALE CERUTTI IN DATA 19 MARZO 2009.
Interventi

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200901443/02, presentata in
data 19 marzo 2009, avente per oggetto:
"Discriminazioni retributive ai danni delle lavoratrici di SAGAT S.p.A., SAGAT
Handling, Aviapartner"

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, al Vicesindaco Dealessandri.

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Innanzitutto, va osservato che il 23 novembre 2007 è stato istituito, in SAGAT, tra
azienda ed Organizzazioni Sindacali, un Osservatorio Paritetico sulle Pari
Opportunità, che si è riunito, per la prima volta il 18 settembre 2008, per esaminare
lo stato di occupazione femminile ed ogni altro tema rientrante nel campo delle
normative, delle leggi e degli accordi relativi alle pari opportunità.
In nessuno degli incontri svolti in sede di Osservatorio sono state sollevate le
questioni poste dall'interpellanza.
Per quanto riguarda le assunzioni, in SAGAT il 40% è composto da donne: per esser
precisi, in SAGAT S.p.A. vi sono 79 donne e 142 uomini, in SAGAT Handling 87
donne e 98 uomini e in SAGAT Engineering 1 donna e 6 uomini.
SAGAT riferisce di aver sempre seguito una politica di valorizzazione delle
competenze professionali del proprio personale, con particolare attenzione al tema
delle pari opportunità.
In realtà, vi è un lungo elenco in cui molte donne ricoprono incarichi di alta
responsabilità all'interno dell'organizzazione: ad esempio, è una donna la
responsabile commerciale della qualità di SAGAT Handling, così come è una donna
il direttore operativo dell'assistenza ai passeggeri (ci sono 10-15 posizioni di questo
tipo).
In generale, mi pare che le richieste siano due: quali siano gli accordi in essere
rispetto al fatto di consentire alle donne di rapportarsi meglio con il lavoro (avendo
alle spalle, di solito, una famiglia e dei figli) e come si affronti, più in generale, il
tema del passaggio di livello e il rapporto tra part-time e salario.
Per quanto riguarda i benefits, informo il Consiglio che, nel corso degli anni, il
Gruppo SAGAT ha sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali alcuni accordi
importanti, che reputo di un certo interesse, a sostegno della famiglia, quali il
rimborso del 50% della retta degli asilo nido, del 70% delle spese per le colonie e del
70% per i soggiorni estivi all'estero. A sostegno della donna-madre-lavoratrice, sono
accordate, ovviamente individualmente (cercando di coniugare le esigenze delle
aziende e della singola persona), alcune riduzioni di orario di tipo volontario
(riduzioni che riguardano più lavoratrici).
Circa, invece, il conteggio del periodo di maternità ai fini del passaggio automatico
di categoria (problema di cui avevamo già discusso in Commissione), paragonando
questo contratto in ogni sua parte ad altri tipi di contratto, possiamo dire che SAGAT
si comporta esattamente come tutte le altre situazioni: per quanto riguarda
l'astensione obbligatoria della maternità, questa viene conteggiata ai fini del
passaggio, mentre la maternità volontaria non viene conteggiata, così come non viene
conteggiata ad altri fini degli istituti contrattuali.
Questa è la risposta più precisa di una richiesta fatta anche in sede di Commissione.
Per quanto riguarda il riproporzionamento tra part-time e salario, comunico che è
quello previsto dal Contratto Nazionale di Lavoro ed è applicato allo stesso modo,
sia che riguardi la componente femminile, sia che riguardi quella maschile.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Cerutti.

CERUTTI Monica
Come ricorderà il Vicesindaco, questa vicenda interna a SAGAT è una vicenda
aperta da diversi anni: per certi aspetti, mi sembra di assistere ad una novella
pirandelliana, perché, a seconda di chi esprime le proprie considerazioni, sembra che,
all'interno di SAGAT, ci siano diverse verità. Chiaramente, a questo punto, la
risposta può essere quella di attuare un ulteriore approfondimento: in effetti, mi era
sfuggita la costituzione dell'Osservatorio Paritetico sulle Pari Opportunità, su cui,
però, vorrei fare una considerazione: se è vero che è stato istituito il 23 novembre e
che si è riunito, in pratica, quasi un anno dopo, forse non funziona così bene.
Ovviamente, la causa non è da imputare al Vicesindaco, ma è chiaro che un
Osservatorio di questo tipo qualche problema ce l'abbia, se si riunisce quasi un anno
dopo la sua costituzione.
Ho preso nota delle considerazioni fatte dal Vicesindaco; evidenzio, però, come lui
stesso ha fatto, che, nell'Osservatorio, non sono state considerate alcune tematiche
oggetto dell'interpellanza, di cui avevamo, invece, discusso in Commissione e, forse,
anche durante lo scorso mandato. Sembra che non si sia ancora giunti ad una
soluzione.
Per le Organizzazioni Sindacali non è così normale il fatto che l'astensione
obbligatoria sia conteggiata e quella facoltativa non lo sia. (INTERVENTO FUORI
MICROFONO) In effetti, in Commissione non era stata data una spiegazione netta:
nell'interpellanza, per lo meno, c'è questa indicazione.
La questione del part-time, poi, è altra questione annosa: in questo senso, chi era
assunto con questo tipo di contratto aveva una progressione di carriera diversa.
Vengo a conoscenza oggi - e me ne compiaccio - delle norme (che non conoscevo)
rispetto al tema "rimborso", che vanno a sostegno della conciliazione dei tempi
lavorativi e dei tempi familiari. Mi riservo, però, di fare ulteriori approfondimenti,
proprio perché mi sembra che ci siano diverse interpretazioni del tema.
Credo che il Vicesindaco sia disponibile ad ulteriori approfondimenti, non
necessariamente richiesti sotto forma di interpellanza.
Al momento, quindi, mi dichiaro soddisfatta dell'interpellanza; non lo sono, però, per
quanto riguarda le questioni che reputo ancora aperte e che necessitano di ulteriori
approfondimenti.
Non dimentichiamo che siamo reduci dalla seduta di Commissione della scorsa
settimana, in cui abbiamo visto avviare alcune procedure di mobilità (chiaramente
concordate con le Organizzazioni Sindacali) che non si comprende bene come si
inseriscano all'interno delle politiche generali di SAGAT. Credo, quindi, che, sulle
politiche lavorative di SAGAT, siano necessari ulteriori approfondimenti.
Mi ritengo, quindi, soddisfatta, Presidente, ma mantengo l'esigenza di comprendere
meglio.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'interpellanza è discussa.
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