Interventi |
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200901528/02, presentata in data 23 marzo 2009, avente per oggetto: "Scuola materna di Via Thures, sparito il cantiere. Come mai?" CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Saragnese. SARAGNESE Luigi (Assessore) La scuola dell'infanzia di Via Thures è stata oggetto di una gara d'asta pubblica svolta in data 13/09/2006, che è stata aggiudicata alla Società "Nuova Impiantistica Italiana", per un importo di aggiudicazione di 1.068.000 Euro ed oltre 25.000 Euro di oneri per piani di sicurezza non soggetti a ribasso. In data 16/03/2007 sono iniziati i lavori, che prevedevano una durata di 360 giorni, con un tempo utile contrattuale (quindi, per l'ultimazione) in data 09/03/2008. Comincia, da quel momento, una lunga serie di interruzioni dei lavori. La prima è del 18/04/2007, causata dal ritrovamento, durante lo scavo, di un serbatoio di gasolio inutilizzato ed anche, in parte, dall'abbattimento, da parte del Settore Verde Pubblico, di alberatura insistente nell'area di scavo. Tutto ciò ha provocato un primo spostamento della data di fine lavori al 08/04/2008. Successivamente, con una determinazione, sono state approvate opere di variante per un totale di 53.000 Euro ed è stata prorogata la data di ultimazione dei lavori di ulteriori 45 giorni, con spostamento al 23/05/2008. A seguito di una richiesta dell'impresa, è stata concessa un'ulteriore - continuo ad usare questo termine - proroga al 22/07/2008, ma i lavori che erano stati parzialmente sospesi il 26 maggio per avverse condizioni atmosferiche hanno provocato un ulteriore spostamento della data di fine lavori al 06/08/2008. Durante i lavori sono stati ancora rilevati manufatti di cemento in amianto, che hanno causato una parziale sospensione dei lavori dal 26/07/08 al 28/07/2008. Sempre nel mese di agosto, sono stati modificati i termini per l'ultimazione dei lavori, che sono stati fissati al 1° settembre 2008. A questo punto, già il 05/08/2008, a seguito di un'ulteriore sospensione, è stata comunicato all'impresa che, allo scadere dei termini contrattuali, sarebbero stati applicati, ai sensi dell'articolo 117, le penali giornaliere, pari a Euro 1.147, per i ritardi che si stavano aggravando sempre più. Successivamente, alla data del 1° settembre è stato effettuato un verbale sullo stato di consistenza dei lavori ed è stato redatto un secondo verbale. Nel mese di settembre, il Direttore dei lavori ha rilevato un andamento dei lavori stessi nella norma, ma non sufficiente a recuperare i ritardi accumulati e senza dare priorità alle lavorazioni necessarie per conservare in buono stato le opere già eseguite. Pertanto, sono stati ordinati degli interventi nella realizzazione delle riquadratura dei vani di apertura prima della posa dei serramenti esterni, da eseguire con urgenza. Nel mese di ottobre 2008, il Direttore ai lavori ha constatato un impegno insufficiente da parte dell'impresa; con una comunicazione, si è proceduto all'assegnazione del termine di esecuzione dei lavori, intimando un lunghissimo elenco - che, comunque, è a disposizione dell'interpellante - di opere da effettuare. Considerato che il responsabile del procedimento, a seguito di una verifica effettuata in novembre, ha rilevato che le opere indicate non erano state eseguite, l'impresa è stata messa in mora per ritardata ultimazione dei lavori e, a quel punto, con una deliberazione del 16 dicembre, la Giunta Comunale ha preso atto che sussistevano le condizioni per procedere alla formale risoluzione del contratto con l'impresa. Si è arrivati al punto che, visti i ritardi lunghissimi e le inadempienze successive, si è deliberata la risoluzione del contratto. Ad oggi, è in corso la quantificazione contabile di quanto eventualmente è dovuto all'impresa, nonché la determinazione dell'onere da porre a carico dell'appaltatore inadempiente, in relazione alla maggiore spesa sostenuta dall'Amministrazione per affidare ad altre imprese i lavori occorrenti per il completamento dell'opera. Siamo, purtroppo, in questo caso - ma non è l'unico -, in una situazione in cui la Città è costretta a risolvere il contratto, perché le inadempienze delle imprese sono tali e talmente prolungate da mettere in discussione l'affidamento fatto con la gara d'appalto. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Gallo Domenico. GALLO Domenico Assessore Saragnese, non ho parole: siamo di fronte ad una sequenza di inadempienze molto controproducente per l'esito di un'opera tanto importante per il quartiere e per l'Istituto Onnicomprensivo Martin Luther King. Rimango perplesso per il fatto che il contratto non sia stato risolto prima: se, di fronte ad un'evidente inadempienza della ditta, avessimo evitato di far trascorrere tutto questo tempo, forse avremmo risparmiato qualche mese. Ovviamente, non rivolgo l'accusa a lei, Assessore, ma al responsabile del procedimento. Di fronte alla manifesta inottemperanza dell'impresa (che non sono riuscito a quantificare, ma so essersi verificata più volte, in quanto le proroghe siano state circa una decina), credo che la mancata risoluzione del contratto sia stata un errore che mette la nostra Città in difficoltà, anche rispetto a fatti simili che potrebbero verificarsi in altre realtà. È questo che mi lascia perplesso. Da quanto ho capito, per l'aggiudicazione sarà indetta un'altra gara. Le chiedo, però, Assessore, di essere più preciso e di dirmi se siamo nella fase in cui vi sono ancora molti lavori da fare o in quella in cui molti lavori sono da completare. Le chiedo, inoltre, se sia possibile quantificare il tempo necessario, per poterlo comunicare all'Istituto interessato. Si tratta, infatti, di un'operazione iniziata nel 2006: oggi, dunque, siamo fuori tempo massimo. Auspico che l'operazione di aggiudicazione contenga l'indicazione di tempi celeri per il completamento dell'opera. Chiedo, altresì, all'Assessore Saragnese di fornirmi copia di quanto da lui letto in questa Sede. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola all'Assessore Saragnese, per una breve replica. SARAGNESE Luigi (Assessore) La spiegazione dei reiterati tentativi dell'Edilizia Scolastica (e quindi delle proroghe) sta nel fatto che, come risulta evidente, nel momento in cui un contratto viene risolto, occorre rifare l'intera procedura. Nella maggior parte dei casi, quando si verificano ritardi (ed avviene spesso durante i lavori di manutenzione delle scuole), l'intervento dell'Amministrazione è volto a cercare di risolverli con la stessa ditta, perché, ogni volta che si arriva alla risoluzione di un contratto significa ritardare ulteriormente i tempi, a causa dei tempi tecnici necessari per l'indizione di una procedura di gara. Solitamente, questo modo di intervenire funziona e le ditte provvedono alla manutenzione; in alcuni casi, invece, non funziona, e le proroghe concesse hanno l'effetto di dilatare ulteriormente i tempi. In questo momento, non essendo ancora conclusa la procedura di risoluzione del contratto ed in base a quanto mi è stato riferito dagli Uffici, non sono in grado di indicare tempi certi. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Gallo Domenico, per una breve replica. GALLO Domenico Chiedo all'Assessore di sollecitare gli Uffici competenti a comunicare, in tempi brevi, il nuovo iter di espletamento della gara; diversamente, credo che trascorreranno almeno due anni, prima che i bambini della zona possano usufruire di quella fondamentale scuola materna. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa. |