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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 6 Aprile 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 4
INTERPELLANZA 2009-01145
"CANTIERI DELLA GRANDI OPERE: L'ACQUA STRARIPA, LE IMPRESE FESTEGGIANO, IL CITTADINO PAGA?" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI COMUNALI VENTRIGLIA, CANTORE E TRONZANO IN DATA 5 MARZO 2009.
Interventi

OLMEO Gavino (Consigliere Anziano)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200901145/02, presentata in
data 5 marzo 2009, avente per oggetto:
"Cantieri della Grandi Opere: l'acqua straripa, le imprese festeggiano, il cittadino
paga?"

OLMEO Gavino (Consigliere Anziano)
Rispondono gli Assessori Sestero e Viano.
La parola, per la risposta, all'Assessore Sestero.

SESTERO Maria Grazia (Assessore)
Rispondo per la parte riguardante le grandi opere (passante e metropolitana).
Per quanto riguarda la metropolitana, l'interferenza dei lavori di costruzione con la
falda acquifera (che si trova ad una profondità variabile tra i 16 e i 12 metri dalla
stazione Marconi verso il Lingotto) è stata preventivata e valutata in tutte le fasi di
progettazione, come previsto.
In particolare, il progetto prevede l'esecuzione di interventi di consolidamento del
terreno (tappo di fondo e in/out TBM), volti a ridurne la permeabilità del tracciato, al
fine di contenere le infiltrazioni d'acqua all'interno dei manufatti già durante le fasi
transitorie di scavo.
Questi trattamenti sono risultati efficaci per quanto riguarda i tappi di fondo delle
stazioni Marconi, Nizza, Dante, Carducci e Spezia, che sono già completamente
scavate, e, come tutti sanno, ha presentato problematiche nella stazione Dante (c'era
un problema di infiltrazione - adesso risolto - dovuto ad una non completa
impermeabilizzazione). La talpa ha già attraversato la stazione e sta proseguendo
verso la stazione successiva.
In coerenza con le prescrizioni rilasciate dagli organi di controllo in sede di
valutazione d'impatto ambientale, il progetto contempla un sistema di monitoraggio
della falda lungo tutto il tracciato, attraverso l'impiego di piezometri a lettura
continua ed automatica.
A livello di progetto esecutivo, l'interazione della falda con i manufatti è stata
oggetto di un apposito studio di modellazione numerica.
Il monitoraggio tramite i piezometri non ha evidenziato particolare e significativo
innalzamento della falda, avendo riscontrato un'oscillazione prevedibile a carattere
stagionale, di entità limitata, cioè dell'ordine di 50 centimetri (già previsti in fase di
progettazione).
Tutte le stazioni della tratta prevedono l'impermeabilizzazione dei manufatti con
doppie guaine impermeabilizzanti iniettabili; le stesse sono dimensionate, dal punto
di vista strutturale, in modo cautelativo per un innalzamento potenziale della falda a
lungo periodo ed anche questa previsione è oggetto di apposita modellazione
numerica.
La progettazione esecutiva del tratto Porta Nuova - Lingotto ammonta a 2.6 milioni
di Euro, per un'opera che ha valore complessivo, a base di gara, di circa 160 milioni
di Euro.
A seguito di gara pubblica, il contratto di appalto della progettazione esecutiva, della
direzione lavori e del coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed
esecuzione è stato affidato all'ATI composta da SYSTRA, Geodata, Metropolitana
Milanese e Studio Quaranta.
La voce secondo cui l'impresa affidataria dei lavori si sia apprestata ad aprire un
contenzioso chiedendo il riconoscimento in misura del 25% per maggiori spese non
risulta riguardare la metropolitana. Questo dato non ci risulta.
Dell'altra grande opera, il passante, il punto più delicato è il cantiere RFI del
passante ferroviario con sottoattraversamento del fiume Dora.
Nella realizzazione delle opere in corso, non si evidenziano criticità particolari in
termini di problematiche di allagamento cantieri e di innalzamento del livello di
falda.
Il progetto definitivo posto a base di gara prevede approfondite indagini
idrogeologiche per valutare il livello di falda esistente e la natura dei terreni.
In fase di progettazione esecutiva eseguita dall'ATI realizzatrice, sono state eseguite
ulteriori indagini geologiche, geotecniche ed idrauliche, che hanno confermato
sostanzialmente i dati precedentemente emersi.
Le tipologie di sondaggi utilizzate sono i sondaggi a carotaggio continuo, i sondaggi
a distruzione con registrazione dei parametri di perforazione, prove SPT eseguite in
foro, prove di permeabilità, piezometri a tubo aperto e casagrande, prove
pressiometriche tipo Menard.
Si evidenzia che è stata attuata una collaborazione tecnico-scientifica con il Professor
Civita del Dipartimento di Ingegneria del Territorio, dell'Ambiente e delle
Geotecnologie del Politecnico di Torino per la relazione idrologica dell'esecutivo,
per definire il piano delle indagini integrative, il monitoraggio dei livelli di falda, la
redazione del modello per la ricostruzione dell'acquifero, per la valutazione
dell'impatto dell'opera nei confronti della falda e per lo studio dei possibili metodi di
riduzione dell'interferenza delle opere con la falda e le ricadute.
Attualmente, il monitoraggio segue in tempo reale l'evoluzione del livello dinamico
di falda man mano che le lavorazioni procedono; questo sistema sarà mantenuto fino
al completamento dei lavori.
Mi pare che queste siano le informazioni che sono state chieste sulle grandi opere.

OLMEO Gavino (Consigliere Anziano)
La parola all'Assessore Viano, per un'integrazione.

VIANO Mario (Assessore)
Integro per quanto concerne la richiesta di chiarimenti e di notizie in merito alla
vicenda della Torre San Paolo, pur non trattandosi di opera pubblica con ogni
evidenza e non essendo, ovviamente, la stessa fattispecie, ovvero il danno paventato
in capo alla Pubblica Amministrazione, che poi si riverbera sull'intera cittadinanza.
In ogni caso, sono in possesso di una relazione tecnica molto approfondita,
predisposta dall'Ingegner Giuseppe Piovano, incaricato dalla committenza Intesa
Sanpaolo, che ci ha riferito sull'esito del lavoro (che, peraltro, sarà integrato nella
valutazione ambientale strategica che esamineremo molto presto, essendo già stata
presentata ed essendo ora in fase d'istruttoria da parte degli uffici); a breve, ne
chiederò la calendarizzazione in Commissione per l'illustrazione, in relazione al
piano urbanistico esecutivo, attuativo della variante, che Intesa Sanpaolo ha
predisposto, di cui la valutazione ambientale strategica doveva e deve costituire
documento fondamentale.
Brevemente (visto che tutto il resto è consegnato a questa memoria molto tecnica),
devo dire che non si rivela una situazione anomala rispetto alle previsioni
dell'andamento della falda.
Anzi, si evidenzia la tendenza a ricorrere, ormai in maniera diffusa e sempre più
ripetuta (non si tratta più di casi isolati), alle pompe di calore che prelevano acqua di
falda ad una certa temperatura che, a seconda delle stagioni, viene usata per
raffreddare o riscaldare. Un'operazione analoga e prossima all'area su cui insiste la
Torre San Paolo è stata fatta della Provincia nell'ambito della riqualificazione e
ristrutturazione dell'edificio di Corso Inghilterra, ora loro sede di uffici: in generale,
quindi, l'andamento altimetrico della falda (che non mostra significative variazioni
rispetto ai dati storici) è tenuto direttamente sotto controllo, proprio in relazione ad
un'utilità specifica che ora - non più per usi industriali, com'era storicamente, ma per
usi civili - viene puntualmente monitorata e controllata.
Non si evidenziano, peraltro, problemi particolari, perché non si tratta di una struttura
che taglia le falde: è, piuttosto, una struttura puntiforme, per quanto sia un punto
piuttosto massiccio. La previsione è che le paratie, nell'ambito delle attività
preliminari e propedeutiche alla realizzazione delle fondazioni, vadano ad impostarsi
a circa 40 metri di profondità rispetto al piano campagna sul fondo roccioso. I 40
metri costituiscono lo spessore rappresentato dai materiali alluvionali in quella parte
della città: come sappiamo, tutta la pianura, in particolare quella immediatamente
pedemontana, ha questa caratteristica. Dunque le fondazioni sono posizionate (e
quindi anche le paratie, intercettando le falde che devono essere fatte fluire
all'esterno) a quella profondità. Lo strato alluvionale è quello in cui le falde,
ordinariamente, trovano posto.
Non si rilevano situazioni di particolare criticità in questo senso; la situazione,
quindi, è del tutto rassicurante; però potrà essere esaminata nel dettaglio e discussa in
Commissione dai Consiglieri, in occasione della prossima presentazione formale.

OLMEO Gavino (Consigliere Anziano)
La parola al Consigliere Ventriglia.

VENTRIGLIA Ferdinando
Devo confessare una mia debolezza: quando ho scritto l'interpellanza, ho pensato
all'immortale interpretazione del Sindaco di un piccolo comune laziale in un film di
Vittorio De Sica, quello che faceva il sindaco democristiano ne "Il Vigile" del 1962 e
si lamentava perché, con le piogge, "il Tevere straripa e il comunista gode". Ora,
passati più di 40 anni, abbiamo fatto il ciclo a metà e così, come all'università i
contestatori di ieri sono i baroni di oggi, il comunista di ieri è l'amministrazione di
oggi.
Fuor di battuta, ringrazio gli Assessori per le loro risposte, ma li pregherei, fin dove
possibile, di farmi avere non soltanto le relazioni qui sinteticamente illustrate, ma -
soprattutto per quanto riguarda la parte di competenza dell'Assessore Sestero - di
permettermi di recuperare (senza dover fare difficoltose ricerche) la parte relativa ai
capitolati, in particolare la parte sulle riserve, perché, per mia conoscenza ed
interesse personale, vorrei approfondire questo che è uno dei due grandi interrogativi
dell'interpellanza, che apparentemente sembrano risolti, ma che in realtà non lo sono
(abbiamo visto diversi casi, tra i quali la sorpresa geologica al Pont Mantou, che ha
fatto perdere tempo e soldi).
Potremmo dire che la falda si alza e l'impresa gode, ma voi dite che non è così ed io
non ho motivo di pensare che la vostra risposta non sia corretta; vorrei però vedere i
capitolati, sembra è un segreto di Pulcinella, in cui non si nomina alcuna impresa: il
settore è in difficoltà e diciamo che non si lamenta, se capitano situazioni che
possano legalmente dare agio per chiedere le revisioni dei compensi, sotto forma di
sorpresa geologica o di riserve. Quindi, vorrei vedere i capitolati: non ho dubbi che,
in questi, la parte sulle riserve sia stata curata con grande scrupolo, perché è una
trappola di quelle classiche, la prima sulla quale gli avvocati della committenza si
devono impegnare. Per mio interesse personale, però, vorrei visionarli.
La seconda considerazione riguarda un tema di carattere politico-generale, che
interessa anche l'Assessore Viano: l'immagine, che finisce sui giornali, dei canotti
che si muovono dentro il tunnel della metropolitana non è bella e non è neanche
bello, Assessore Viano, il dibattito che si sviluppa ogni volta che c'è una notizia, per
quanto vaga, su questo tema, perché sembra quasi - in particolare per il grattacielo
San Paolo - che ci sia qualcuno che fa la danza della pioggia.
Spesso, cioè, accade che, in previsione di una minima contrarietà o di problemi che,
comunque, sono ampiamente previsti, immancabilmente arriva il fondino, la bustina,
il corsivo sul giornale con cui si dice che non si fa più, che si è sentito che non si fa
più.
Per evitare entrambe le cose, che sarebbero gravemente dannose per questa Città,
credo sia doveroso esercitare un'attenzione. Sarò, quindi, contento se mi farete
vedere quanto hanno prodotto professionisti famosi, riconosciuti in Città, i soliti
nomi: Piovano, Quaranta, eccetera. Sarebbe anche bello che ogni tanto arrivasse
qualche nome, così, per conoscerlo, perché questa Città ha sempre avuto la sindrome
del fornitore della "real casa", basta guardare gli atti del Comune: i professionisti
sono sempre gli stessi. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No no, per carità.
Assessore, questo è un argomento un po' debole se vogliamo, perché queste cose non
le abbiamo dette noi, lo hanno detto talvolta addirittura davanti a Procuratori della
Repubblica (non è il vostro caso, sia chiaro!) e questi non hanno gradito l'argomento.
Mi ricorda un aneddoto: un mio collega da giovane si trovava ad attaccare i manifesti
in un angolo dove c'erano gli spazi assegnati ai manifesti, però c'erano dei manifesti
uguali, freschi, su un muro dove era vietato attaccarne. Fermato dalla Polizia, lui
rispose: "Non sono stato io, è stata l'altra squadra" e la Polizia non gradì.
Quindi, ringrazio per queste informazioni e per quelle che vorrete farmi avere.
Casomai, mi riserverò, eventualmente, di chiedere, con il tempo, anche un
approfondimento in II Commissione, magari tra qualche settimana, tra qualche mese,
così evitiamo anche, o preveniamo l'affiorare di questi commenti un po' velenosi e
dannosi per la Città, che ogni tanto appaiono sui giornali cittadini.

OLMEO Gavino (Consigliere Anziano)
L'interpellanza è discussa.
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