Interventi |
OLMEO Gavino (Consigliere Anziano) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200901145/02, presentata in data 5 marzo 2009, avente per oggetto: "Cantieri della Grandi Opere: l'acqua straripa, le imprese festeggiano, il cittadino paga?" OLMEO Gavino (Consigliere Anziano) Rispondono gli Assessori Sestero e Viano. La parola, per la risposta, all'Assessore Sestero. SESTERO Maria Grazia (Assessore) Rispondo per la parte riguardante le grandi opere (passante e metropolitana). Per quanto riguarda la metropolitana, l'interferenza dei lavori di costruzione con la falda acquifera (che si trova ad una profondità variabile tra i 16 e i 12 metri dalla stazione Marconi verso il Lingotto) è stata preventivata e valutata in tutte le fasi di progettazione, come previsto. In particolare, il progetto prevede l'esecuzione di interventi di consolidamento del terreno (tappo di fondo e in/out TBM), volti a ridurne la permeabilità del tracciato, al fine di contenere le infiltrazioni d'acqua all'interno dei manufatti già durante le fasi transitorie di scavo. Questi trattamenti sono risultati efficaci per quanto riguarda i tappi di fondo delle stazioni Marconi, Nizza, Dante, Carducci e Spezia, che sono già completamente scavate, e, come tutti sanno, ha presentato problematiche nella stazione Dante (c'era un problema di infiltrazione - adesso risolto - dovuto ad una non completa impermeabilizzazione). La talpa ha già attraversato la stazione e sta proseguendo verso la stazione successiva. In coerenza con le prescrizioni rilasciate dagli organi di controllo in sede di valutazione d'impatto ambientale, il progetto contempla un sistema di monitoraggio della falda lungo tutto il tracciato, attraverso l'impiego di piezometri a lettura continua ed automatica. A livello di progetto esecutivo, l'interazione della falda con i manufatti è stata oggetto di un apposito studio di modellazione numerica. Il monitoraggio tramite i piezometri non ha evidenziato particolare e significativo innalzamento della falda, avendo riscontrato un'oscillazione prevedibile a carattere stagionale, di entità limitata, cioè dell'ordine di 50 centimetri (già previsti in fase di progettazione). Tutte le stazioni della tratta prevedono l'impermeabilizzazione dei manufatti con doppie guaine impermeabilizzanti iniettabili; le stesse sono dimensionate, dal punto di vista strutturale, in modo cautelativo per un innalzamento potenziale della falda a lungo periodo ed anche questa previsione è oggetto di apposita modellazione numerica. La progettazione esecutiva del tratto Porta Nuova - Lingotto ammonta a 2.6 milioni di Euro, per un'opera che ha valore complessivo, a base di gara, di circa 160 milioni di Euro. A seguito di gara pubblica, il contratto di appalto della progettazione esecutiva, della direzione lavori e del coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione è stato affidato all'ATI composta da SYSTRA, Geodata, Metropolitana Milanese e Studio Quaranta. La voce secondo cui l'impresa affidataria dei lavori si sia apprestata ad aprire un contenzioso chiedendo il riconoscimento in misura del 25% per maggiori spese non risulta riguardare la metropolitana. Questo dato non ci risulta. Dell'altra grande opera, il passante, il punto più delicato è il cantiere RFI del passante ferroviario con sottoattraversamento del fiume Dora. Nella realizzazione delle opere in corso, non si evidenziano criticità particolari in termini di problematiche di allagamento cantieri e di innalzamento del livello di falda. Il progetto definitivo posto a base di gara prevede approfondite indagini idrogeologiche per valutare il livello di falda esistente e la natura dei terreni. In fase di progettazione esecutiva eseguita dall'ATI realizzatrice, sono state eseguite ulteriori indagini geologiche, geotecniche ed idrauliche, che hanno confermato sostanzialmente i dati precedentemente emersi. Le tipologie di sondaggi utilizzate sono i sondaggi a carotaggio continuo, i sondaggi a distruzione con registrazione dei parametri di perforazione, prove SPT eseguite in foro, prove di permeabilità, piezometri a tubo aperto e casagrande, prove pressiometriche tipo Menard. Si evidenzia che è stata attuata una collaborazione tecnico-scientifica con il Professor Civita del Dipartimento di Ingegneria del Territorio, dell'Ambiente e delle Geotecnologie del Politecnico di Torino per la relazione idrologica dell'esecutivo, per definire il piano delle indagini integrative, il monitoraggio dei livelli di falda, la redazione del modello per la ricostruzione dell'acquifero, per la valutazione dell'impatto dell'opera nei confronti della falda e per lo studio dei possibili metodi di riduzione dell'interferenza delle opere con la falda e le ricadute. Attualmente, il monitoraggio segue in tempo reale l'evoluzione del livello dinamico di falda man mano che le lavorazioni procedono; questo sistema sarà mantenuto fino al completamento dei lavori. Mi pare che queste siano le informazioni che sono state chieste sulle grandi opere. OLMEO Gavino (Consigliere Anziano) La parola all'Assessore Viano, per un'integrazione. VIANO Mario (Assessore) Integro per quanto concerne la richiesta di chiarimenti e di notizie in merito alla vicenda della Torre San Paolo, pur non trattandosi di opera pubblica con ogni evidenza e non essendo, ovviamente, la stessa fattispecie, ovvero il danno paventato in capo alla Pubblica Amministrazione, che poi si riverbera sull'intera cittadinanza. In ogni caso, sono in possesso di una relazione tecnica molto approfondita, predisposta dall'Ingegner Giuseppe Piovano, incaricato dalla committenza Intesa Sanpaolo, che ci ha riferito sull'esito del lavoro (che, peraltro, sarà integrato nella valutazione ambientale strategica che esamineremo molto presto, essendo già stata presentata ed essendo ora in fase d'istruttoria da parte degli uffici); a breve, ne chiederò la calendarizzazione in Commissione per l'illustrazione, in relazione al piano urbanistico esecutivo, attuativo della variante, che Intesa Sanpaolo ha predisposto, di cui la valutazione ambientale strategica doveva e deve costituire documento fondamentale. Brevemente (visto che tutto il resto è consegnato a questa memoria molto tecnica), devo dire che non si rivela una situazione anomala rispetto alle previsioni dell'andamento della falda. Anzi, si evidenzia la tendenza a ricorrere, ormai in maniera diffusa e sempre più ripetuta (non si tratta più di casi isolati), alle pompe di calore che prelevano acqua di falda ad una certa temperatura che, a seconda delle stagioni, viene usata per raffreddare o riscaldare. Un'operazione analoga e prossima all'area su cui insiste la Torre San Paolo è stata fatta della Provincia nell'ambito della riqualificazione e ristrutturazione dell'edificio di Corso Inghilterra, ora loro sede di uffici: in generale, quindi, l'andamento altimetrico della falda (che non mostra significative variazioni rispetto ai dati storici) è tenuto direttamente sotto controllo, proprio in relazione ad un'utilità specifica che ora - non più per usi industriali, com'era storicamente, ma per usi civili - viene puntualmente monitorata e controllata. Non si evidenziano, peraltro, problemi particolari, perché non si tratta di una struttura che taglia le falde: è, piuttosto, una struttura puntiforme, per quanto sia un punto piuttosto massiccio. La previsione è che le paratie, nell'ambito delle attività preliminari e propedeutiche alla realizzazione delle fondazioni, vadano ad impostarsi a circa 40 metri di profondità rispetto al piano campagna sul fondo roccioso. I 40 metri costituiscono lo spessore rappresentato dai materiali alluvionali in quella parte della città: come sappiamo, tutta la pianura, in particolare quella immediatamente pedemontana, ha questa caratteristica. Dunque le fondazioni sono posizionate (e quindi anche le paratie, intercettando le falde che devono essere fatte fluire all'esterno) a quella profondità. Lo strato alluvionale è quello in cui le falde, ordinariamente, trovano posto. Non si rilevano situazioni di particolare criticità in questo senso; la situazione, quindi, è del tutto rassicurante; però potrà essere esaminata nel dettaglio e discussa in Commissione dai Consiglieri, in occasione della prossima presentazione formale. OLMEO Gavino (Consigliere Anziano) La parola al Consigliere Ventriglia. VENTRIGLIA Ferdinando Devo confessare una mia debolezza: quando ho scritto l'interpellanza, ho pensato all'immortale interpretazione del Sindaco di un piccolo comune laziale in un film di Vittorio De Sica, quello che faceva il sindaco democristiano ne "Il Vigile" del 1962 e si lamentava perché, con le piogge, "il Tevere straripa e il comunista gode". Ora, passati più di 40 anni, abbiamo fatto il ciclo a metà e così, come all'università i contestatori di ieri sono i baroni di oggi, il comunista di ieri è l'amministrazione di oggi. Fuor di battuta, ringrazio gli Assessori per le loro risposte, ma li pregherei, fin dove possibile, di farmi avere non soltanto le relazioni qui sinteticamente illustrate, ma - soprattutto per quanto riguarda la parte di competenza dell'Assessore Sestero - di permettermi di recuperare (senza dover fare difficoltose ricerche) la parte relativa ai capitolati, in particolare la parte sulle riserve, perché, per mia conoscenza ed interesse personale, vorrei approfondire questo che è uno dei due grandi interrogativi dell'interpellanza, che apparentemente sembrano risolti, ma che in realtà non lo sono (abbiamo visto diversi casi, tra i quali la sorpresa geologica al Pont Mantou, che ha fatto perdere tempo e soldi). Potremmo dire che la falda si alza e l'impresa gode, ma voi dite che non è così ed io non ho motivo di pensare che la vostra risposta non sia corretta; vorrei però vedere i capitolati, sembra è un segreto di Pulcinella, in cui non si nomina alcuna impresa: il settore è in difficoltà e diciamo che non si lamenta, se capitano situazioni che possano legalmente dare agio per chiedere le revisioni dei compensi, sotto forma di sorpresa geologica o di riserve. Quindi, vorrei vedere i capitolati: non ho dubbi che, in questi, la parte sulle riserve sia stata curata con grande scrupolo, perché è una trappola di quelle classiche, la prima sulla quale gli avvocati della committenza si devono impegnare. Per mio interesse personale, però, vorrei visionarli. La seconda considerazione riguarda un tema di carattere politico-generale, che interessa anche l'Assessore Viano: l'immagine, che finisce sui giornali, dei canotti che si muovono dentro il tunnel della metropolitana non è bella e non è neanche bello, Assessore Viano, il dibattito che si sviluppa ogni volta che c'è una notizia, per quanto vaga, su questo tema, perché sembra quasi - in particolare per il grattacielo San Paolo - che ci sia qualcuno che fa la danza della pioggia. Spesso, cioè, accade che, in previsione di una minima contrarietà o di problemi che, comunque, sono ampiamente previsti, immancabilmente arriva il fondino, la bustina, il corsivo sul giornale con cui si dice che non si fa più, che si è sentito che non si fa più. Per evitare entrambe le cose, che sarebbero gravemente dannose per questa Città, credo sia doveroso esercitare un'attenzione. Sarò, quindi, contento se mi farete vedere quanto hanno prodotto professionisti famosi, riconosciuti in Città, i soliti nomi: Piovano, Quaranta, eccetera. Sarebbe anche bello che ogni tanto arrivasse qualche nome, così, per conoscerlo, perché questa Città ha sempre avuto la sindrome del fornitore della "real casa", basta guardare gli atti del Comune: i professionisti sono sempre gli stessi. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No no, per carità. Assessore, questo è un argomento un po' debole se vogliamo, perché queste cose non le abbiamo dette noi, lo hanno detto talvolta addirittura davanti a Procuratori della Repubblica (non è il vostro caso, sia chiaro!) e questi non hanno gradito l'argomento. Mi ricorda un aneddoto: un mio collega da giovane si trovava ad attaccare i manifesti in un angolo dove c'erano gli spazi assegnati ai manifesti, però c'erano dei manifesti uguali, freschi, su un muro dove era vietato attaccarne. Fermato dalla Polizia, lui rispose: "Non sono stato io, è stata l'altra squadra" e la Polizia non gradì. Quindi, ringrazio per queste informazioni e per quelle che vorrete farmi avere. Casomai, mi riserverò, eventualmente, di chiedere, con il tempo, anche un approfondimento in II Commissione, magari tra qualche settimana, tra qualche mese, così evitiamo anche, o preveniamo l'affiorare di questi commenti un po' velenosi e dannosi per la Città, che ogni tanto appaiono sui giornali cittadini. OLMEO Gavino (Consigliere Anziano) L'interpellanza è discussa. |