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Estratto dal verbale della seduta di Martedì 31 Marzo 2009 ore 09,30
Paragrafo n. 7
INTERPELLANZA 2009-01417
"ECOCENTRO DI BORGARO. AMIAT NON RISPETTA LA CLAUSOLA SOCIALE E I CONTRATTI SOTTOSCRITTI DALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI NAZIONALI MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVE?" PRESENTATA DALLA CONSIGLIERA COMUNALE CERUTTI IN DATA 18 MARZO 2009.
Interventi

OLMEO Gavino (Consigliere Anziano)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200901417/02, presentata in
data 18 marzo 2009, avente per oggetto:
"Ecocentro di Borgaro. AMIAT non rispetta la clausola sociale e i contratti
sottoscritti dalle Organizzazioni Sindacali nazionali maggiormente
rappresentative?"

OLMEO Gavino (Consigliere Anziano)
La parola, per la risposta, al Vicesindaco.

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Per rispondere all'interpellanza, occorre considerare l'intero contesto.
In esito al completamento dei lavori denominati "Variante funzionale impianto
compostaggio per rifiuti ad elevata natura organica" presso l'impianto di
compostaggio AMIAT di Borgaro, avviati in data 10 gennaio 2007 e realizzati dalla
ditta aggiudicataria ASWS International, all'inizio dell'anno 2008, è stato possibile
riprendere il trattamento del rifiuto organico da raccolta differenziata, per il
necessario periodo di esercizio in prova dell'impianto propedeutico all'emissione del
certificato di collaudo dei lavori.
Per evitare rischiosi contenziosi che avrebbero potuto determinarsi nella fase cruciale
di collaudo e di avvio, si è ritenuto opportuno, com'è prassi in tali circostanze,
affidare la gestione parziale della manutenzione dell'impianto ristrutturato al
medesimo soggetto costruttore e realizzatore dell'intervento complessivo, per un
periodo pari a 12 mesi.
Conseguentemente, con deliberazione n. 19 del 10 dicembre 2007, il Consiglio di
Amministrazione autorizzava l'esperimento di una gara con la forma della procedura
negoziata per il servizio di gestione parziale e manutenzione dell'impianto di
compostaggio, per la durata di 12 mesi, invitando la ASWS International, ai sensi
dell'articolo 57, comma 2, lett. b), per un importo di base di gara di 680.000 Euro più
IVA, di cui 15.000 Euro per oneri per la sicurezza.
Il servizio è stato aggiudicato al raggruppamento temporaneo tra le imprese ASWS
International (mandataria) ed ex Cooperativa Sociale Soeko, ora Cooperativa Sociale
Arcobaleno.
Le due ditte hanno dichiarato che i contratti collettivi di lavoro applicato ai
dipendenti erano a tempo determinato, poiché strettamente legati ai tempi di attività;
in particolare, ASWS International ha dichiarato di applicare il CCNL Commercio,
mentre la Cooperativa Sociale Arcobaleno ha dichiarato di applicare il CCNL
Multiservizi.
A causa di eventi imprevedibili (tra cui l'incendio occorso, nel maggio scorso, nel
capannone di maturazione), la durata dell'operazione di collaudo si è protratta oltre
ogni possibile previsione, tanto da rendere necessaria una proroga dell'affidamento
alla RTI, avente per mandataria la ASWS International.
Dal momento in cui la RTI comunicava ad AMIAT, in data 22 dicembre 2008,
l'indisponibilità a proseguire le attività sino al collaudo, con provvedimento del
Direttore Generale n. 96 del 19 dicembre 2008, si è decisa una proroga
dell'affidamento, in applicazione della clausola del quinto d'obbligo, per il servizio
di gestione parziale e manutenzione dell'impianto fino a tutto il 14 marzo 2009, per
un importo di 136.000 Euro più IVA.
Nel frattempo, la necessità iniziale sopraevidenziata di affidare l'attività al soggetto
costruttore e realizzatore dell'intervento non si riproponeva; pertanto, considerata
l'urgenza, nelle more di una gara di evidenza pubblica i cui documenti sono in corso
di preparazione, è stata avviata (in attesa di prevedere un appalto a lungo termine)
una procedura negoziata, ai sensi dell'articolo 57 del D. Lgs. 12 aprile 2006, alla
quale sono stati invitati i seguenti concorrenti: SESA SpA, ASWS International, San
Carlo Srl, Recupera Srl, Nuova Geovis S.p.A., Gesenu S.p.A., Bioland Srl.
La durata del servizio affidato mediante procedura negoziata è prevista in 26
settimane a partire dal 16 marzo 2009, per un importo a base di gara di 495.000 Euro
più IVA, di cui 7.500 Euro (essendo, di fatto, per metà dell'anno) per costi della
sicurezza non soggetti a ribasso.
Nel capitolato non è stata inserita la cosiddetta "clausola sociale", poiché si tratta di
personale assunto a tempo determinato e poiché lo stesso capitolato non prevede
l'inserimento di lavoratori svantaggiati.
Il servizio è stato aggiudicato al raggruppamento temporaneo tra le imprese San
Carlo Srl (mandataria), De Mitri (mandante) e Bottega di Archimede Società
Cooperativa (mandante), le quali hanno dichiarato che i contratti collettivi di lavoro
applicati ai dipendenti sono i seguenti: la San Carlo Srl applica il CCNL Igiene
Ambientale, l'Impresa De Mitri il CCNL Autotrasporto, la Bottega di Archimede
l'UNCI Multiservizi.
Si sottolinea, inoltre, che, negli appalti correlati alla gestione di impianti, non è mai
stata inserita in capitolato la clausola che impegna il soggetto subentrante ad
assumere i lavoratori del soggetto cessante (ad esempio, coltivazione discarica,
trasferimento rifiuti dal Gerbido, full service motori biogas, eccetera), in quanto
attività produttive che comportano l'utilizzo di apparecchiature industriali.
La vicenda è stata, infine, risolta nelle giornate di martedì 17 e mercoledì 18 marzo,
anche grazie al ruolo di AMIAT, che ha convocato le parti e mediato fra di esse.
Come riportato anche dagli organi di stampa, tale mediazione ha portato al verbale di
accordo sindacale del 18 marzo, siglato fra le Organizzazioni Sindacali e le due
Cooperative, che ha garantito l'occupazione in questo modo: 7 lavoratori sono stati
assunti dal raggruppamento e dalla Bottega Archimede, 5 dalla Cooperativa
Arcobaleno. Per quanto riguarda il contratto, si è accettato di lasciare inalterate le
retribuzioni complessive percepite dai lavoratori.
Non c'è ombra di dubbio che il tema della clausola sociale è un problema complesso:
lo sta diventando per gli appalti della Città e lo è sicuramente per le nostre
partecipate. Nel momento in cui si ridefinirà la gara (che non sarà più temporanea),
ovviamente, andranno valutate le varie situazioni, essendoci una parte prevalente
legata al servizio (e non alla gestione industriale), o adottando il Regolamento o
inserendo clausole simili.
Poiché mi si chiede se, come Città di Torino, interverremo, comunico che,
ovviamente, da parte mia, sarà proposto di mantenere alta l'attenzione
sull'inserimento (se possibile) dei lavoratori svantaggiati e di offrire, pur essendo in
un regime di appalto, una certa garanzia dal punto di vista della continuità del lavoro.

OLMEO Gavino (Consigliere Anziano)
La parola al Consigliere Cerutti.

CERUTTI Monica
Ringrazio l'Assessore per la sua risposta, che ha fatto chiarezza su tutti gli
avvenimenti, anche sulla procedura negoziata per l'affidamento temporaneo (che
avviene prima della gara definitiva che dovrà riguardare un periodo certamente
superiore a 26 settimane), che ci ha portato a fare determinate considerazioni e a
presentare l'interpellanza.
Voglio ricordare che, nell'interpellanza, ho ripreso un tema su cui questo Consiglio
Comunale, nella tornata amministrativa precedente, aveva già deliberato, un tema
che continua ad essere attuale, cioè la questione dei minimi contrattuali nelle
procedure di evidenza pubblica e negli affidamenti operati dal Comune di Torino e
dalle partecipate e la questione riguardante il contratto nazionale di lavoro, in base al
quale una delle cooperative che ha avuto l'affidamento temporaneo - così come ha
ricordato il Vicesindaco - applicava un altro contratto, quello dell'UNCI, che non ha
valenza nazionale e quindi ha un riferimento che non è quello che abbiamo indicato
voler mantenere nell'ambito dei nostri atti.
Mi dichiaro soddisfatta, anche perché, per quanto riguarda la situazione specifica,
grazie ad AMIAT e grazie all'intervento del Vicesindaco si è riusciti a mantenere
l'occupazione e a ricondurre il contratto delle persone interessate al CCNL
Multiservizi, con un rientro su quelle questioni che mi avevano indotto a presentare
l'interpellanza. La procedura negoziata può essere considerata, quindi, una parentesi,
anche perché credo che il tema della clausola sociale (da mantenere all'interno delle
gare) sia un riferimento al quale, come Amministrazione pubblica, non possiamo
sottrarci.
Dichiarandomi soddisfatta per la discussione dell'interpellanza, ritengo opportuno
riprendere la questione in sede di II Commissione, essendo fondamentale garantire la
qualità del lavoro, così come è fondamentale che la struttura pubblica garantisca
determinate condizioni di lavoro (anche nel caso in cui volesse essere concorrenziale
con le strutture private).
Considero la procedura negoziata una semplice parentesi in un percorso che, invece,
sono sicura avrà determinate altre caratteristiche, non riprendendo gli aspetti negativi
della procedura stessa.

OLMEO Gavino (Consigliere Anziano)
Consigliere Cerutti, un chiarimento: desidera chiedere approfondimenti in
Commissione?

CERUTTI Monica
Sì, chiedo che, in futuro, si approfondisca il tema della clausola sociale in
Commissione.

OLMEO Gavino (Consigliere Anziano)
La parola al Vicesindaco, per una breve replica.

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
In realtà, il problema è sorto perché AMIAT non sapeva che la cooperativa avesse
trasformato i contratti a tempo indeterminato.
È stato molto difficile trovare una soluzione. Come diceva il Consigliere Cerutti, che
è molto ben informato sulla vicenda, è vero che ho sollecitato tutte le parti, provando
ad individuare alcuni percorsi, ma - lo voglio dire adesso, affinché rimanga a verbale
- devo, in ogni caso, ringraziare tutti, le due cooperative e le Organizzazioni
Sindacali AMIAT, per aver trovato una soluzione ad una situazione che, altrimenti,
sarebbe diventata ingestibile e che stava creando, a Borgaro, condizioni inaccettabili
(in quel sito arrivano centinaia di camion e si stava per arrivare al blocco).
Ovviamente, considero anch'io la procedura negoziata una parentesi: nel momento in
cui l'impianto sarà collaudato, dovremo passare ad gestione più garantita e più
duratura nel tempo.

OLMEO Gavino (Consigliere Anziano)
L'interpellanza è discussa.
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