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Estratto dal verbale della seduta di Martedì 31 Marzo 2009 ore 09,30
Paragrafo n. 3
INTERPELLANZA 2009-01484
"EDUCHIAMO I CANI.....MA EDUCHIAMO ANCHE I PADRONI (ALMENO QUELLI DEL QUARTIERE S. DONATO!)" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE ZANOLINI IN DATA 20 MARZO 2009.
Interventi

CERUTTI Monica (Consigliere Anziano)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200901484/02, presentata in
data 20 marzo 2009, avente per oggetto:
"Educhiamo i cani... ma educhiamo anche i padroni (almeno quelli del quartiere S.
Donato!)"

CERUTTI Monica (Consigliere Anziano)
La parola all'Assessore Borgogno, per la risposta.

BORGOGNO Giuseppe (Assessore)
Devo dire che il titolo ha un forte contenuto programmatico.
Per quanto riguarda, invece, il problema segnalato nell'interpellanza, com'è noto,
rientra fra le priorità delle cosiddette "Pattuglie decoro", che, da due-tre anni in modo
particolare, operano in Città quotidianamente nei due turni, per ogni Circoscrizione;
quindi, significa che abbiamo 22 "Pattuglie decoro" che, tutti i giorni, operano in due
turni per la città e hanno il compito di verificare se vengano rispettati o meno i
Regolamenti Municipali, in particolare, quello di Polizia Urbana.
Oggetto di controllo è, fra gli altri, proprio la questione delle deiezioni canine, ma,
ovviamente, è difficile cogliere la flagranza di questi comportamenti, ai sensi del
Regolamento per la tutela e il benessere degli animali. Tuttavia, nel 2008, il Corpo ha
accertato 687 violazioni a tale proposito, di cui 84 rilevate nel solo quartiere San
Donato, un numero che definirei piuttosto rilevante; se escludiamo le feste
comandate e i giorni festivi, significa che le sanzioni elevate su quest'articolo del
Regolamento per la tutela e il benessere degli animali sono quasi tre al giorno, che
non sono certamente poche, data la difficoltà di cogliere, appunto, la flagranza.
Nel primo bimestre del 2009, sono state accertate 169 violazioni ai sensi del
Regolamento succitato, quindi, vi è addirittura un incremento piuttosto significativo
della media.
Nel PEG del 2009 è previsto che saranno effettuati almeno 4.180 servizi mirati nelle
diverse Circoscrizioni, sempre su questi temi, fra i quali rientra pure quello delle
deiezioni canine.
Per quanto riguarda il richiamo alle multe fatto nell'interpellanza, pur comprendendo
che possa avere un senso nella retorica della costruzione dell'interpellanza stessa,
tuttavia, vorrei ricordare per l'ennesima volta che, fra le grandi Città italiane (come
l'indagine di Civicum ha dimostrato, qualche mese fa), la Città di Torino è quella in
cui si elevano meno multe, risultando dietro tutte le altre grandi Città italiane (mi
pare che la media sia di 74 Euro l'anno pro-capite, contro i 140 di Milano e i 120 di
Firenze e così via, a scendere), e che, negli ultimi anni, nonostante l'uso di nuove
tecnologie (per il controllo del traffico, eccetera), il numero di multe è costantemente
sceso.
Io credo, peraltro, che il Codice della Strada vada rispettato e che occorra sanzionare
quanti non lo facciano, poiché si tratta di uno degli elementi della convivenza civile,
in questa come nelle altre comunità; tuttavia, la ragione per cui le multe sono scese è
legata anche al fatto che le scelte strategiche e prioritarie della Polizia Municipale di
Torino si sono dedicate prevalentemente ad altro, diverso dalla sosta, come la
sicurezza urbana e stradale, i controlli commerciali, la sicurezza nei luoghi di lavoro,
eccetera, ovvero tutti quei compiti d'istituto a loro volta indispensabili alla
convivenza civile e alla coesione sociale, di cui nessuno si occuperebbe, anche se
non fossero svolti dalla Polizia Municipale. Questo lo dico, pure in relazione al fatto
che talvolta si parla della necessità di far diventare le polizie locali una sorta di
quarta forza di polizia generica, mentre ritengo che queste specificità debbano essere
difese, altrimenti verrebbe meno qualche elemento importante della convivenza
civile e della coesione sociale.

CERUTTI Monica (Consigliere Anziano)
La parola al Consigliere Zanolini.

ZANOLINI Carlo
Ringrazio l'Assessore per i dati che ha fornito - non li conoscevo -, che evidenziano
quanto l'Amministrazione stia facendo in questo campo; ciò mi conforta, tuttavia
esiste sempre una differenza tra ciò che si fa e ciò che realmente appare.
Ho citato San Donato, poiché ho ricevuto segnalazioni soprattutto nella zona del
basso San Donato, in quanto lì esiste effettivamente un problema: nonostante le
sanzioni comminate ed i controlli, il risultato non è poi quello che il cittadino si
attende. Forse, se queste cose si comunicassero, anche il cittadino si renderebbe
conto che il massimo sforzo possibile è stato fatto e che, probabilmente, esiste un
problema pure da parte dei cittadini - non tanto dell'Amministrazione, quindi -,
poiché bisognerebbe ritornare al concetto del "buon cittadino" educato, eccetera.
In merito al discorso generale, cercherò, per quanto di mia competenza, di
pubblicizzare questi dati, che mettono in evidenza l'impegno dell'Amministrazione
in questo campo.
Vorrei che si aumentasse ulteriormente l'attenzione su tali questioni, perché è un
aspetto a cui i cittadini tengono davvero molto, come appare evidente circolando
nelle vie e nelle piazze e anche parlando con loro.
Per quanto riguarda il discorso generale sulle multe, il fatto che siano diminuite non
serve certo a confortare, anzi, potrebbe sembrare un'affermazione demagogica: "noi
siamo bravi e le multe sono diminuite".
Il problema, invece, non è il numero delle multe, bensì la loro qualità, cioè il tipo di
multe comminate, perché, per riferirci al quartiere San Donato, non vedo mai i Vigili
multare le autovetture che sostano in doppia fila e che impediscono ai mezzi pubblici
di transitare; quindi, piuttosto che venire a conoscenza di una multa elevata in Piazza
Massaua, alle ore 23.15, ad un'autovettura lasciata in un posto dove non avrebbe
comunque dato alcun fastidio, preferirei vederne elevate tre a quanti creano intralcio
alla circolazione dei mezzi pubblici, per esempio, in Via San Donato, oppure in Via
Madama Cristina, eccetera, proprio perché non si tratta tanto della quantità delle
multe, quanto semmai del tipo di multe comminate.
Perciò, vorrei sensibilizzare l'Assessore perché a sua volta sensibilizzi chi di dovere,
per cercare di individuare le priorità da seguire per comminare delle sanzioni; da
parte mia, per fare un altro esempio, preferirei che se ne comminasse una
all'autovettura lasciata in doppia fila che interrompa il servizio pubblico, piuttosto
che a quella che risulti parcheggiata sulle strisce, magari, solo per pochi centimetri,
in un posto che non sia nemmeno di passaggio.
Mi dichiaro soddisfatto della risposta e, sebbene pensi che vi sia sensibilità su questo
tema da parte dell'Assessore, mi è sembrato opportuno rimarcarlo.

CERUTTI Monica (Consigliere Anziano)
La parola all'Assessore Borgogno, per una breve replica.

BORGOGNO Giuseppe (Assessore)
La priorità è ben individuata, perché, se si compie un'analisi sulle sanzioni (un
giorno lo faremo, se volete), le multe elevate dalla Polizia Municipale - diverso è ciò
che fanno gli ausiliari GTT, poiché si tratta di un altro compito, che risponde ad altre
regole - sono esattamente quelle comminate ai veicoli che creano grave intralcio alla
circolazione o determinano un pericolo per la sicurezza stradale: queste sono le due
priorità.
Peraltro, siccome ogni tanto mi tocca occuparmene, so che, esattamente in zona San
Donato, per esempio, le autovetture parcheggiate a centro strada, in alcune vie
piuttosto importanti, e quelle parcheggiate in doppia fila citate dall'interpellante,
vengono regolarmente sanzionate, e voglio precisare che io sono per il rispetto delle
regole, soprattutto in questi casi, nei quali si può determinare un pericolo o un
disagio marcato per qualcuno. Tuttavia, succede pure che, in alcuni luoghi, magari
anche nel caso citato, qualcuno chiami l'agente della Polizia Municipale perché
venga elevata una multa in particolari situazioni, mentre altre persone ovviamente se
la prendono perché nella zona non c'è parcheggio; insomma, non c'è alternativa:
esistono delle regole che bisogna applicare, perché, se ci si basa sulle sensazioni e
sulle richieste, non si va molto lontano. Ciò che per me è un disagio banale, forse,
per qualcun altro può invece essere reale.
Il problema è che, talvolta, di tutto questo sono i Vigili a farne le spese, per un
atteggiamento davvero piuttosto incline alla banalizzazione, quando non alla
"criminalizzazione", fra virgolette, da parte degli organi d'informazione.
I nostri Vigili non sono gabellieri, ma persone serie, che svolgono un lavoro
complicato e difficile, ritrovandosi a doverne fare le spese, talvolta pure con risultati
fisici per loro non positivi e certo non apprezzabili, tra coloro i quali ritengono di non
dover essere multati e coloro i quali invece chiedono, giustamente, che la sanzione
venga elevata. Se consideriamo che vi sono fra i 60 e i 70 contusi all'anno e che
spesso ciò accade nelle situazioni più normali (come quella in cui, appunto, bisogna
elevare una banale contravvenzione), si comprenderà bene come un fatto simile sia
assolutamente inconcepibile.

CERUTTI Monica (Consigliere Anziano)
L'interpellanza è discussa.
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