Interventi |
CERUTTI Monica (Consigliere Anziano) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200901484/02, presentata in data 20 marzo 2009, avente per oggetto: "Educhiamo i cani... ma educhiamo anche i padroni (almeno quelli del quartiere S. Donato!)" CERUTTI Monica (Consigliere Anziano) La parola all'Assessore Borgogno, per la risposta. BORGOGNO Giuseppe (Assessore) Devo dire che il titolo ha un forte contenuto programmatico. Per quanto riguarda, invece, il problema segnalato nell'interpellanza, com'è noto, rientra fra le priorità delle cosiddette "Pattuglie decoro", che, da due-tre anni in modo particolare, operano in Città quotidianamente nei due turni, per ogni Circoscrizione; quindi, significa che abbiamo 22 "Pattuglie decoro" che, tutti i giorni, operano in due turni per la città e hanno il compito di verificare se vengano rispettati o meno i Regolamenti Municipali, in particolare, quello di Polizia Urbana. Oggetto di controllo è, fra gli altri, proprio la questione delle deiezioni canine, ma, ovviamente, è difficile cogliere la flagranza di questi comportamenti, ai sensi del Regolamento per la tutela e il benessere degli animali. Tuttavia, nel 2008, il Corpo ha accertato 687 violazioni a tale proposito, di cui 84 rilevate nel solo quartiere San Donato, un numero che definirei piuttosto rilevante; se escludiamo le feste comandate e i giorni festivi, significa che le sanzioni elevate su quest'articolo del Regolamento per la tutela e il benessere degli animali sono quasi tre al giorno, che non sono certamente poche, data la difficoltà di cogliere, appunto, la flagranza. Nel primo bimestre del 2009, sono state accertate 169 violazioni ai sensi del Regolamento succitato, quindi, vi è addirittura un incremento piuttosto significativo della media. Nel PEG del 2009 è previsto che saranno effettuati almeno 4.180 servizi mirati nelle diverse Circoscrizioni, sempre su questi temi, fra i quali rientra pure quello delle deiezioni canine. Per quanto riguarda il richiamo alle multe fatto nell'interpellanza, pur comprendendo che possa avere un senso nella retorica della costruzione dell'interpellanza stessa, tuttavia, vorrei ricordare per l'ennesima volta che, fra le grandi Città italiane (come l'indagine di Civicum ha dimostrato, qualche mese fa), la Città di Torino è quella in cui si elevano meno multe, risultando dietro tutte le altre grandi Città italiane (mi pare che la media sia di 74 Euro l'anno pro-capite, contro i 140 di Milano e i 120 di Firenze e così via, a scendere), e che, negli ultimi anni, nonostante l'uso di nuove tecnologie (per il controllo del traffico, eccetera), il numero di multe è costantemente sceso. Io credo, peraltro, che il Codice della Strada vada rispettato e che occorra sanzionare quanti non lo facciano, poiché si tratta di uno degli elementi della convivenza civile, in questa come nelle altre comunità; tuttavia, la ragione per cui le multe sono scese è legata anche al fatto che le scelte strategiche e prioritarie della Polizia Municipale di Torino si sono dedicate prevalentemente ad altro, diverso dalla sosta, come la sicurezza urbana e stradale, i controlli commerciali, la sicurezza nei luoghi di lavoro, eccetera, ovvero tutti quei compiti d'istituto a loro volta indispensabili alla convivenza civile e alla coesione sociale, di cui nessuno si occuperebbe, anche se non fossero svolti dalla Polizia Municipale. Questo lo dico, pure in relazione al fatto che talvolta si parla della necessità di far diventare le polizie locali una sorta di quarta forza di polizia generica, mentre ritengo che queste specificità debbano essere difese, altrimenti verrebbe meno qualche elemento importante della convivenza civile e della coesione sociale. CERUTTI Monica (Consigliere Anziano) La parola al Consigliere Zanolini. ZANOLINI Carlo Ringrazio l'Assessore per i dati che ha fornito - non li conoscevo -, che evidenziano quanto l'Amministrazione stia facendo in questo campo; ciò mi conforta, tuttavia esiste sempre una differenza tra ciò che si fa e ciò che realmente appare. Ho citato San Donato, poiché ho ricevuto segnalazioni soprattutto nella zona del basso San Donato, in quanto lì esiste effettivamente un problema: nonostante le sanzioni comminate ed i controlli, il risultato non è poi quello che il cittadino si attende. Forse, se queste cose si comunicassero, anche il cittadino si renderebbe conto che il massimo sforzo possibile è stato fatto e che, probabilmente, esiste un problema pure da parte dei cittadini - non tanto dell'Amministrazione, quindi -, poiché bisognerebbe ritornare al concetto del "buon cittadino" educato, eccetera. In merito al discorso generale, cercherò, per quanto di mia competenza, di pubblicizzare questi dati, che mettono in evidenza l'impegno dell'Amministrazione in questo campo. Vorrei che si aumentasse ulteriormente l'attenzione su tali questioni, perché è un aspetto a cui i cittadini tengono davvero molto, come appare evidente circolando nelle vie e nelle piazze e anche parlando con loro. Per quanto riguarda il discorso generale sulle multe, il fatto che siano diminuite non serve certo a confortare, anzi, potrebbe sembrare un'affermazione demagogica: "noi siamo bravi e le multe sono diminuite". Il problema, invece, non è il numero delle multe, bensì la loro qualità, cioè il tipo di multe comminate, perché, per riferirci al quartiere San Donato, non vedo mai i Vigili multare le autovetture che sostano in doppia fila e che impediscono ai mezzi pubblici di transitare; quindi, piuttosto che venire a conoscenza di una multa elevata in Piazza Massaua, alle ore 23.15, ad un'autovettura lasciata in un posto dove non avrebbe comunque dato alcun fastidio, preferirei vederne elevate tre a quanti creano intralcio alla circolazione dei mezzi pubblici, per esempio, in Via San Donato, oppure in Via Madama Cristina, eccetera, proprio perché non si tratta tanto della quantità delle multe, quanto semmai del tipo di multe comminate. Perciò, vorrei sensibilizzare l'Assessore perché a sua volta sensibilizzi chi di dovere, per cercare di individuare le priorità da seguire per comminare delle sanzioni; da parte mia, per fare un altro esempio, preferirei che se ne comminasse una all'autovettura lasciata in doppia fila che interrompa il servizio pubblico, piuttosto che a quella che risulti parcheggiata sulle strisce, magari, solo per pochi centimetri, in un posto che non sia nemmeno di passaggio. Mi dichiaro soddisfatto della risposta e, sebbene pensi che vi sia sensibilità su questo tema da parte dell'Assessore, mi è sembrato opportuno rimarcarlo. CERUTTI Monica (Consigliere Anziano) La parola all'Assessore Borgogno, per una breve replica. BORGOGNO Giuseppe (Assessore) La priorità è ben individuata, perché, se si compie un'analisi sulle sanzioni (un giorno lo faremo, se volete), le multe elevate dalla Polizia Municipale - diverso è ciò che fanno gli ausiliari GTT, poiché si tratta di un altro compito, che risponde ad altre regole - sono esattamente quelle comminate ai veicoli che creano grave intralcio alla circolazione o determinano un pericolo per la sicurezza stradale: queste sono le due priorità. Peraltro, siccome ogni tanto mi tocca occuparmene, so che, esattamente in zona San Donato, per esempio, le autovetture parcheggiate a centro strada, in alcune vie piuttosto importanti, e quelle parcheggiate in doppia fila citate dall'interpellante, vengono regolarmente sanzionate, e voglio precisare che io sono per il rispetto delle regole, soprattutto in questi casi, nei quali si può determinare un pericolo o un disagio marcato per qualcuno. Tuttavia, succede pure che, in alcuni luoghi, magari anche nel caso citato, qualcuno chiami l'agente della Polizia Municipale perché venga elevata una multa in particolari situazioni, mentre altre persone ovviamente se la prendono perché nella zona non c'è parcheggio; insomma, non c'è alternativa: esistono delle regole che bisogna applicare, perché, se ci si basa sulle sensazioni e sulle richieste, non si va molto lontano. Ciò che per me è un disagio banale, forse, per qualcun altro può invece essere reale. Il problema è che, talvolta, di tutto questo sono i Vigili a farne le spese, per un atteggiamento davvero piuttosto incline alla banalizzazione, quando non alla "criminalizzazione", fra virgolette, da parte degli organi d'informazione. I nostri Vigili non sono gabellieri, ma persone serie, che svolgono un lavoro complicato e difficile, ritrovandosi a doverne fare le spese, talvolta pure con risultati fisici per loro non positivi e certo non apprezzabili, tra coloro i quali ritengono di non dover essere multati e coloro i quali invece chiedono, giustamente, che la sanzione venga elevata. Se consideriamo che vi sono fra i 60 e i 70 contusi all'anno e che spesso ciò accade nelle situazioni più normali (come quella in cui, appunto, bisogna elevare una banale contravvenzione), si comprenderà bene come un fatto simile sia assolutamente inconcepibile. CERUTTI Monica (Consigliere Anziano) L'interpellanza è discussa. |