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Estratto dal verbale della seduta di Martedì 31 Marzo 2009 ore 09,30
Paragrafo n. 2
INTERPELLANZA 2009-00473
"I DIPENDENTI COMUNALI RITORNERANNO AL "VECCHIO BARACCHINO?"PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE LONERO IN DATA 30 GENNAIO 2009.
Interventi

CERUTTI Monica (Consigliere Anziano)
Iniziamo l'adunanza del Consiglio Comunale discutendo l'interpellanza n. mecc.
200900473/02, presentata in data 30 gennaio 2009, avente per oggetto:
"I dipendenti comunali ritorneranno al 'vecchio baracchino'?"

CERUTTI Monica (Consigliere Anziano)
La parola all'Assessore Borgogno, per la risposta.

BORGOGNO Giuseppe (Assessore)
La risposta alla domanda di cui all'oggetto, naturalmente, è "no"; inoltre, devo dire
che, dalla data di presentazione dell'interpellanza (che, risalendo al 30 gennaio,
risulta ormai un po' datata), sono avvenuti - la mensa, ad esempio, è stata chiusa - e
stanno ancora avvenendo alcuni cambiamenti, proprio perché i dipendenti non
debbano ritornare al baracchino.
In particolare, anche a fronte di una raccolta di firme, si sta procedendo (me ne sono
occupato pure direttamente) alla ricerca di altri locali, in zona, convenzionati sulla
base della nuova convenzione scattata il 1° febbraio 2009, la stessa data in cui,
proprio per questo motivo, è stata chiusa quella mensa. Si sta cercando, quindi, di
estendere il numero dei locali che, seppure già abbastanza consistente, non era
tuttavia sufficiente - è verosimile pensarlo - ad accogliere tutti i dipendenti che
lavorano nel palazzo di Via Bologna; inoltre, come avevo già detto rispondendo a
un'interpellanza del Consigliere Cerutti, il 2 aprile, in un incontro con le
Organizzazioni Sindacali, valuteremo anche la possibilità di estendere l'orario di
pausa per i dipendenti che lavorano nel complesso del palazzo di Via Bologna.
Ritengo che tali soluzioni possano ovviare ai disagi causati dalla chiusura di questa
mensa, dovuta - ribadisco - a diverse ragioni: innanzitutto, la previsione (fatta,
peraltro, nella scorsa tornata amministrativa) sulla possibilità di lavoro di quella
mensa e dei canoni derivanti era stata fatta su numeri piuttosto sovrastimati (basti
dire che, nei mesi in cui la mensa ha funzionato, erogava una media di 67,46 pasti
giornalieri, contro un'attesa prevista fra i 400 e i 500 pasti, a cui si aggiungevano
produzioni di pasti che non andavano direttamente ai fruitori della mensa); inoltre, il
canone era decisamente alto, dovendo pagare vari oneri, in particolare, un canone
annuo di 150.000 Euro, 10.669 Euro per la TARSU, 30.000 di riscaldamento e
42.000 per gli interventi manutentivi, tanto che il contratto è stato sciolto - peraltro,
senza oneri per l'Amministrazione - su richiesta del gestore stesso della mensa.
Nei mesi in cui quest'ultima ha funzionato, gli importi liquidati sono stati pari a
92.555,12 Euro, quindi, noi abbiamo avuto comunque un incasso.
Il contratto è stato sciolto, appunto, senza oneri per l'Amministrazione e
l'attrezzatura della mensa sarà venduta; pertanto, si dovrebbe verosimilmente
rientrare interamente della spesa fatta per acquisire il materiale della mensa
medesima.
Per quanto riguarda il secondo punto dell'interpellanza, quei locali non possono
essere previsti in coabitazione o in uso multiplo con altre attività.
Si tenga conto che, rispetto alle previsioni dell'altra tornata amministrativa, si è poi
deciso di non acquisire il Palazzo Enasarco (cioè quello che fa angolo con Corso
Novara), perciò, una parte dei dipendenti che sarebbero dovuti arrivare non è
arrivata, mentre un'altra parte andrà via - anche questo spiega il fatto che la mensa
abbia funzionato molto meno di quanto previsto - e si consideri altresì che il mancato
acquisto dei locali Enasarco e la chiusura della mensa permettono di realizzare
alcune operazioni logistiche riguardanti la Polizia Municipale che, comunque, sono
indispensabili.
Nella parte Enasarco vi sono tuttora gli spogliatoi del Nucleo Mobile ed altri
spogliatoi, che peraltro sono in una posizione piuttosto infelice e vanno ricollocati;
comunque, è necessario ricollocare almeno una parte della sportelleria (l'altra parte,
invece, rimarrà), che si ridurrà per effetto della cessione alla SORIS di tutte le
procedure sulle multe, e dentro il nuovo Comando bisogna anche portare l'UTAF,
che è ancora in Corso XI Febbraio.
Questi locali servono anche a ridurre i costi indotti dall'uso di altri spazi e,
contemporaneamente, permettono di soddisfare la necessità di riportare tutti i servizi
centrali della Polizia Municipale nella sede del Comando. Questa, dunque, è la
situazione.

CERUTTI Monica (Consigliere Anziano)
La parola al Consigliere Lonero.

LONERO Giuseppe
Ringrazio l'Assessore per la puntuale risposta, che è molto dettagliata e
indubbiamente soddisfacente dal punto di vista tecnico; invece, dal punto di vista
politico, mi permetto di sottolineare che, per i dipendenti comunali, la chiusura di
questa mensa comporta sicuramente un disagio maggiore rispetto a quello di doversi
recare nei locali convenzionati circostanti per poter usufruire dei pasti.
Posso quindi dichiararmi soddisfatto della risposta sotto il profilo dei contenuti nel
merito, mentre, dal punto di vista politico, contrasto sicuramente l'iniziativa assunta
dall'Amministrazione.

CERUTTI Monica (Consigliere Anziano)
L'interpellanza è discussa.
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