Interventi |
COPPOLA Michele (Vicepresidente) Passiamo all'esame della seguente proposta di mozione n. mecc. 200901702/02, presentata in data 30 marzo 2009, avente per oggetto: "Linee guida di aggregazione GTT Torino - ATM Milano" COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Giorgis per l'illustrazione. GIORGIS Andrea Seppure in maniera molto breve, vorrei spendere qualche parola su questa proposta di mozione, perché vorrei che venisse colto il significato politico - oltre che quello di merito - che, in questo momento, il Consiglio Comunale sta cercando di realizzare. Per quanto riguarda il merito, la proposta di mozione si rivolge alla Giunta ed invita la Giunta e i suoi rappresentanti che svolgeranno questa impegnativa trattativa con l'Amministrazione milanese a considerare alcuni aspetti che a noi sottoscrittori e presentatori della mozione paiono rilevanti. In diverse occasioni, è stato detto che l'aggregazione è improntata ad un principio di pari dignità tra le due Amministrazioni Comunali. Pari dignità, naturalmente, non significa uguale peso economico, né significa identico ruolo nella governance della società che risulterà dall'aggregazione. Tuttavia, significa pieno coinvolgimento: pieno coinvolgimento nelle scelte di carattere strutturale, pieno coinvolgimento nelle scelte di carattere economico e pieno coinvolgimento non come una rivendicazione di separazione. Questo è un punto sul quale vorrei insistere e sul quale vorrei che non ci fossero fraintendimenti: la ragione che anima questa proposta di mozione non è quella di chiedere alla Giunta e a chi svolgerà la trattativa di alzare degli steccati e di rallentare, in qualche misura, il coinvolgimento dell'Amministrazione cittadina o della Società GTT nel progetto di aggregazione. Esattamente l'opposto. La preoccupazione che muove i sottoscrittori di questa mozione è quella di far sì che, se si deve scommettere per la realizzazione di una fusione, di un'aggregazione, questa sia una vera aggregazione, una vera fusione, con un decisivo coinvolgimento di entrambi i soggetti. In questo spirito, per esempio, uno dei punti della mozione chiede che anche Torino possa prendere parte alla definizione di quella che sarà la governance, ad esempio, dell'operativa di Milano. Non con l'intento - ripeto - di distanziare o di affermare un'autonomia di Torino. Esattamente all'opposto. Noi crediamo che questa fusione sarà possibile, se si realizzeranno tutta una serie di condizioni che oggi, naturalmente, non è possibile prevedere fino in fondo, perché si tratterà di definire il piano industriale e i conferimenti, si tratterà di fare degli approfondimenti noi oggi non possiamo, con onestà intellettuale, prefigurare. Noi, oggi, stiamo dicendo: si verifichino le condizioni per un'aggregazione, ma si dica fin d'ora che, se di aggregazione si deve trattare, deve essere vera aggregazione. Deve realizzarsi una vera integrazione tra i due livelli amministrativi e i due livelli operativi. È in questa stessa prospettiva che abbiamo sottolineato, ad esempio, la preoccupazione circa la durata del mandato dell'amministratore delegato rispetto alla durata del limite, del vincolo di non alienabilità per quella quota di azioni che riequilibra il diverso peso economico di Torino rispetto a Milano. Noi chiediamo, ad esempio, in questa prospettiva, che la durata del vincolo di non alienabilità sia coerente con la durata del mandato dell'amministratore delegato, perché è ragionevole pensare che chi scommette sull'opportunità dell'aggregazione non abbia nessun interesse a "disfarsi", prima che l'aggregazione sia completamente realizzata ("disfarsi", nel senso di andare ad individuare un partner privato o comunque liberarsi di questa quota congelata) e possa dirsi veramente consumata. Perché questo si realizzi, occorrono dei tempi, occorre che Torino entri a pieno titolo nella governance di questo nuovo soggetto e occorre che, dopo, con Milano, si valuti qual è il socio privato - se si dovesse decidere in questa direzione - che meglio può contribuire al consolidamento di questa fusione. Non riassumo tutti i punti, rinviando al testo scritto. Voglio soltanto ricordare qual era l'intenzione, qual era lo spirito di questa proposta. È una proposta che il Consiglio Comunale - e qui sottolineo l'aspetto politico - sottoscrive e presenta nell'insieme di tutti i suoi Gruppi consiliari, a testimonianza di una capacità che non sempre si è stati in grado di consumare, volta a garantire al meglio quelle che sono le condizioni per un approfondimento, perché anche qui bisogna essere chiari: noi, oggi, non stiamo discutendo nel merito di tutti i profili che dovranno essere vagliati, stiamo soltanto dando avvio, attraverso la definizione di alcuni aspetti, ad un processo che io so - come dice la mozione - che il Consiglio Comunale, passo a passo, potrà valutare. Perché un altro punto della mozione è proprio quello di un coinvolgimento (così come, del resto, era indicato nella prima ipotesi di protocollo) del Consiglio Comunale, sempre naturalmente con questa finalità. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Cerutti. CERUTTI Monica Come il Consigliere Giorgis, anche noi crediamo che sia importante essere arrivati ad un unico atto di questo Consiglio, che riporta nelle giuste sedi un dibattito che ormai va avanti da più di un anno. Il Gruppo di Sinistra Democratica ha voluto offrire il suo contributo, con l'obiettivo di arrivare ad un pronunciamento comune, di maggioranza e minoranza. Nel risultato ottenuto (quello di quest'unica mozione), abbiamo rinunciato ad alcuni principi che ritenevamo particolarmente innovativi, ma sui quali ci rendiamo conto che sarebbe stato difficile trovare un accordo unanime. In particolare, condividendo l'obiettivo del Sindaco Chiamparino di liberare queste aziende dalle ingerenze politiche, avevamo proposto non di discutere se l'amministratore delegato dovesse essere scelto da Milano per tre o sei anni, ma di costituire, da subito, un Consiglio d'Amministrazione con criteri diversi, basati sulla competenza e professionalità, utilizzando una società cacciatrice di teste - così come viene riportato nella bozza nelle linee guida - chiamata in campo da subito, e non soltanto in caso di mancato accordo tra le due Città. Ad esempio, AMT di Genova (dove sappiamo esserci un socio privato) ha affidato l'incarico di amministratore delegato, per due anni, a Hubert Guyot, che precedentemente aveva operato in Francia, Gran Bretagna, Germania, Portogallo e Australia. Certo, è un amministratore delegato è stato indicato dal socio privato, Transdev, ma perché non possiamo fare in modo che anche un'azienda totalmente pubblica applichi questi principi? Questa è una domanda che poniamo all'Aula. In ogni caso, nell'ottica di trovare un accordo comune, non abbiamo rinunciato al fatto che ci sia un'indicazione certa sulla designazione dell'amministratore delegato della Società GTT-ATM e che questa avvenga sulla base di criteri di competenza e professionalità di indubbia oggettività e, aggiungerei, scevre da ingerenze politiche. Vorremmo che questa non fosse soltanto un'affermazione di principio, ma che fosse presa sul serio da chi condurrà la negoziazione e, in caso di accordo, farà in modo di arrivare al primo Consiglio d'Amministrazione e alla designazione del primo amministratore delegato. Questo criterio è stato assunto nella mozione, nella parte in cui invitiamo a rivedere i principi sui quali sta avvenendo la negoziazione, principi già ricordati dal Consigliere Giorgis, insieme alle altre indicazioni presenti all'interno della mozione. In particolare, ci sembrano importanti i vincoli sulle azioni speciali che deterrà Milano, così come ci sembra importante una diversa distribuzione dei poteri tra presidente e amministratore delegato (che, così come prevista, ci sembra eccessivamente penalizzanti nei confronti del presidente). Siamo felici del fatto che, nel testo coordinato, siano stati assunti gli impegni precisi che avevamo indicato nel nostro testo; in particolare, chiediamo che la negoziazione delle linee guida e dei principi fondamentali relativi all'operazione di fusione avvenga in condizioni di massima trasparenza. Inoltre, riteniamo fondamentale che, tra i principi guida, sia inserita la salvaguardia dei livelli occupazionali e del patrimonio di competenze tecniche acquisite negli anni dalle due aziende. Vigileremo affinché - lo aggiungo verbalmente, perché non è stato trascritto - non avvengano trasferimenti non concordati con le organizzazioni sindacali. Altra questione che riteniamo importante salvaguardare è la copertura del servizio di trasporto sull'intero territorio servito dalle due aziende, in particolar modo nelle aree periferiche e con minor numero di residenti. Riteniamo queste questioni centrali, quindi è importante che siano inserite nell'impegnativa della mozione. Da ultimo - e non in ordine di importanza - è fondamentale, per noi, che l'approvazione definitiva dell'aggregazione (quando andrà in porto) sia subordinata alla valutazione da parte nostra - e, quindi, da parte del Consiglio - della validità del piano industriale. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Gallo Domenico. GALLO Domenico Credo che questa mozione assuma un significato politico rilevante, se non viene considerato come il frutto di schermaglie politiche, così come ci sono state nel recente passato. Ritengo, invece importante il fatto che questo strumento metta il Sindaco nelle condizioni di portare a casa un buon risultato e credo che questo debba essere l'elemento principale del contenuto della mozione stessa. Il fatto che la mozione sia stata sottoscritta anche dai Consiglieri dell'opposizione e sia, quindi, un atto trasversale, credo che vada nella direzione di tutelare gli interessi generali della Città. Penso che questa possa essere la bontà di un atto e questo spero sia il significato che vogliamo dare al contenuto del dispositivo, che è importante. Nella mozione sono citati alcuni aspetti che ritengo fondamentali: il secondo punto, che chiede che l'approvazione definitiva dell'aggregazione sia subordinata alla verifica della validità economica del piano industriale, e il principio - non scritto, ma sempre teoricamente presente, anche nelle linee guida - della salvaguardia dei livelli occupazionali. Nell'"invita", infine, c'è un punto, di cui abbiamo discusso nelle riunioni di maggioranza, relativo ai poteri del Presidente del Consiglio d'Amministrazione, che vanno compensati rispetto a quelli dell'amministratore delegato. Questi tre aspetti mi hanno spinto a condividere il contenuto della mozione. Ripeto: spero che l'atto serva al Sindaco come strumento politico, per portare a casa un risultato importante e rispondente agli interessi generali della Città. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Petrarulo. PETRARULO Raffaele Il nostro Gruppo, tramite il nostro Vicecapogruppo, ha firmato questa mozione; credo, però, che occorra rilevare in un'altra ottica la premessa già fatta da altri Consiglieri in quest'Aula. Come Gruppo politico, riteniamo importante l'interesse di chi viene nominato (Presidente o amministratore delegato) da un Comune o dall'altro; è altrettanto importante, però, che il nostro Sindaco, nel momento in cui sottoscriverà il protocollo di intesa, esprima chiaramente (scrivendolo nero su bianco) che non siamo propensi ad indicare nomi tanto per farlo, ma che vogliamo indicare nomi con caratteristiche specifiche. Signor Sindaco, a noi poco importa (se non per un discorso etico, morale e professionale) se questo nome lo definirà lei o il Sindaco Moratti o chicchessia nel futuro. Credo che abbia ragione il Consigliere Domenico Gallo, quando parla di diversi compiti tra Presidente e amministratore delegato: in una società che si rispetti (soprattutto in una grande fusione come questa), il Presidente non può avere soltanto un ruolo di rappresentanza. Deve avere un ruolo paritetico, se non più importante di quello dell'amministratore delegato. Nel momento in cui releghiamo il Presidente al solo ruolo di immagine verso l'esterno, noi togliamo ad un Consiglio d'Amministrazione una forza non solo politica, ma una forza determinante nell'ambito di questo soggetto. Credo che un protocollo d'intesa debba essere firmato e debba essere alla base di tutto. Un piano industriale non dev'essere soltanto predisposto, deve avere canoni ben precisi. A livello politico, mi importa poco (a livello professionale, forse m'importa ancor meno) se Torino non è paritetica a Milano rispetto al patrimonio che apporterà nella nuova società. Ho già detto, infatti, in altri interventi, che non è detto che il socio minoritario apporti un valore minore del socio maggioritario: a volte, succede il contrario. A volte, i soci minoritari danno un valore aggiunto maggiore rispetto ai soci maggioritari. Su questi presupposti, sulla strada dell'occupazione e sull'avvio di forza sinergica tra GTT-ATM, che dia un valore aggiunto, noi concordiamo con la mozione d'accompagnamento. Sappiamo che lei, Sindaco, saprà ben operare, affinché le linee guida non esprimano soltanto gli interessi di un protocollo d'intesa; lei sa benissimo, infatti, che un protocollo d'intesa è sì un patto tra gentiluomini, ma, spesso, rappresenta l'inizio di una vera sottoscrizione. Per quanto riguarda altri aspetti, credo che presto avremo occasione di approfondirli in questa sede. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Cantore. CANTORE Daniele Chiedo scusa, signor Presidente, non voglio aggiungere altre cose rispetto a quanto detto dai Colleghi. Mi pare, e mi rivolgo al Sindaco (voglio guardare avanti, senza tornare alle polemiche che ci sono state in Consiglio Comunale), che questa mozione sia importante, perché unanime e, soprattutto, dia forza al Sindaco nella trattativa con Milano. Noi la intendiamo così, riteniamo che questa sia un'operazione interessante, da verificare sul campo. Pensavamo che questa verifica, come ci siamo già detti, potesse avvenire dopo, invece, si è deciso di anticipare. Ma va bene così, se abbiamo trovato un percorso da seguire. Quindi, riteniamo che questa mozione sia rafforzativa per l'impegno dell'Amministrazione e, ci auguriamo, se ci saranno le condizioni, una buona conclusione dell'operazione. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di mozione: Presenti 39, Favorevoli 39. La proposta di mozione è approvata all'unanimità. |