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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 30 Marzo 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 15
MOZIONE 2009-01702
LINEE GUIDA DI AGGREGAZIONE GTT TORINO-ATM MILANO.
Interventi

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di mozione n. mecc. 200901702/02,
presentata in data 30 marzo 2009, avente per oggetto:
"Linee guida di aggregazione GTT Torino - ATM Milano"

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Giorgis per l'illustrazione.

GIORGIS Andrea
Seppure in maniera molto breve, vorrei spendere qualche parola su questa proposta
di mozione, perché vorrei che venisse colto il significato politico - oltre che quello di
merito - che, in questo momento, il Consiglio Comunale sta cercando di realizzare.
Per quanto riguarda il merito, la proposta di mozione si rivolge alla Giunta ed invita
la Giunta e i suoi rappresentanti che svolgeranno questa impegnativa trattativa con
l'Amministrazione milanese a considerare alcuni aspetti che a noi sottoscrittori e
presentatori della mozione paiono rilevanti.
In diverse occasioni, è stato detto che l'aggregazione è improntata ad un principio di
pari dignità tra le due Amministrazioni Comunali. Pari dignità, naturalmente, non
significa uguale peso economico, né significa identico ruolo nella governance della
società che risulterà dall'aggregazione. Tuttavia, significa pieno coinvolgimento:
pieno coinvolgimento nelle scelte di carattere strutturale, pieno coinvolgimento nelle
scelte di carattere economico e pieno coinvolgimento non come una rivendicazione
di separazione.
Questo è un punto sul quale vorrei insistere e sul quale vorrei che non ci fossero
fraintendimenti: la ragione che anima questa proposta di mozione non è quella di
chiedere alla Giunta e a chi svolgerà la trattativa di alzare degli steccati e di
rallentare, in qualche misura, il coinvolgimento dell'Amministrazione cittadina o
della Società GTT nel progetto di aggregazione. Esattamente l'opposto.
La preoccupazione che muove i sottoscrittori di questa mozione è quella di far sì che,
se si deve scommettere per la realizzazione di una fusione, di un'aggregazione,
questa sia una vera aggregazione, una vera fusione, con un decisivo coinvolgimento
di entrambi i soggetti. In questo spirito, per esempio, uno dei punti della mozione
chiede che anche Torino possa prendere parte alla definizione di quella che sarà la
governance, ad esempio, dell'operativa di Milano. Non con l'intento - ripeto - di
distanziare o di affermare un'autonomia di Torino. Esattamente all'opposto.
Noi crediamo che questa fusione sarà possibile, se si realizzeranno tutta una serie di
condizioni che oggi, naturalmente, non è possibile prevedere fino in fondo, perché si
tratterà di definire il piano industriale e i conferimenti, si tratterà di fare degli
approfondimenti noi oggi non possiamo, con onestà intellettuale, prefigurare.
Noi, oggi, stiamo dicendo: si verifichino le condizioni per un'aggregazione, ma si
dica fin d'ora che, se di aggregazione si deve trattare, deve essere vera aggregazione.
Deve realizzarsi una vera integrazione tra i due livelli amministrativi e i due livelli
operativi.
È in questa stessa prospettiva che abbiamo sottolineato, ad esempio, la
preoccupazione circa la durata del mandato dell'amministratore delegato rispetto alla
durata del limite, del vincolo di non alienabilità per quella quota di azioni che
riequilibra il diverso peso economico di Torino rispetto a Milano. Noi chiediamo, ad
esempio, in questa prospettiva, che la durata del vincolo di non alienabilità sia
coerente con la durata del mandato dell'amministratore delegato, perché è
ragionevole pensare che chi scommette sull'opportunità dell'aggregazione non abbia
nessun interesse a "disfarsi", prima che l'aggregazione sia completamente realizzata
("disfarsi", nel senso di andare ad individuare un partner privato o comunque
liberarsi di questa quota congelata) e possa dirsi veramente consumata. Perché questo
si realizzi, occorrono dei tempi, occorre che Torino entri a pieno titolo nella
governance di questo nuovo soggetto e occorre che, dopo, con Milano, si valuti qual
è il socio privato - se si dovesse decidere in questa direzione - che meglio può
contribuire al consolidamento di questa fusione.
Non riassumo tutti i punti, rinviando al testo scritto.
Voglio soltanto ricordare qual era l'intenzione, qual era lo spirito di questa proposta.
È una proposta che il Consiglio Comunale - e qui sottolineo l'aspetto politico -
sottoscrive e presenta nell'insieme di tutti i suoi Gruppi consiliari, a testimonianza di
una capacità che non sempre si è stati in grado di consumare, volta a garantire al
meglio quelle che sono le condizioni per un approfondimento, perché anche qui
bisogna essere chiari: noi, oggi, non stiamo discutendo nel merito di tutti i profili che
dovranno essere vagliati, stiamo soltanto dando avvio, attraverso la definizione di
alcuni aspetti, ad un processo che io so - come dice la mozione - che il Consiglio
Comunale, passo a passo, potrà valutare.
Perché un altro punto della mozione è proprio quello di un coinvolgimento (così
come, del resto, era indicato nella prima ipotesi di protocollo) del Consiglio
Comunale, sempre naturalmente con questa finalità.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Cerutti.

CERUTTI Monica
Come il Consigliere Giorgis, anche noi crediamo che sia importante essere arrivati ad
un unico atto di questo Consiglio, che riporta nelle giuste sedi un dibattito che ormai
va avanti da più di un anno.
Il Gruppo di Sinistra Democratica ha voluto offrire il suo contributo, con l'obiettivo
di arrivare ad un pronunciamento comune, di maggioranza e minoranza. Nel risultato
ottenuto (quello di quest'unica mozione), abbiamo rinunciato ad alcuni principi che
ritenevamo particolarmente innovativi, ma sui quali ci rendiamo conto che sarebbe
stato difficile trovare un accordo unanime.
In particolare, condividendo l'obiettivo del Sindaco Chiamparino di liberare queste
aziende dalle ingerenze politiche, avevamo proposto non di discutere se
l'amministratore delegato dovesse essere scelto da Milano per tre o sei anni, ma di
costituire, da subito, un Consiglio d'Amministrazione con criteri diversi, basati sulla
competenza e professionalità, utilizzando una società cacciatrice di teste - così come
viene riportato nella bozza nelle linee guida - chiamata in campo da subito, e non
soltanto in caso di mancato accordo tra le due Città. Ad esempio, AMT di Genova
(dove sappiamo esserci un socio privato) ha affidato l'incarico di amministratore
delegato, per due anni, a Hubert Guyot, che precedentemente aveva operato in
Francia, Gran Bretagna, Germania, Portogallo e Australia. Certo, è un
amministratore delegato è stato indicato dal socio privato, Transdev, ma perché non
possiamo fare in modo che anche un'azienda totalmente pubblica applichi questi
principi? Questa è una domanda che poniamo all'Aula.
In ogni caso, nell'ottica di trovare un accordo comune, non abbiamo rinunciato al
fatto che ci sia un'indicazione certa sulla designazione dell'amministratore delegato
della Società GTT-ATM e che questa avvenga sulla base di criteri di competenza e
professionalità di indubbia oggettività e, aggiungerei, scevre da ingerenze politiche.
Vorremmo che questa non fosse soltanto un'affermazione di principio, ma che fosse
presa sul serio da chi condurrà la negoziazione e, in caso di accordo, farà in modo di
arrivare al primo Consiglio d'Amministrazione e alla designazione del primo
amministratore delegato.
Questo criterio è stato assunto nella mozione, nella parte in cui invitiamo a rivedere i
principi sui quali sta avvenendo la negoziazione, principi già ricordati dal
Consigliere Giorgis, insieme alle altre indicazioni presenti all'interno della mozione.
In particolare, ci sembrano importanti i vincoli sulle azioni speciali che deterrà
Milano, così come ci sembra importante una diversa distribuzione dei poteri tra
presidente e amministratore delegato (che, così come prevista, ci sembra
eccessivamente penalizzanti nei confronti del presidente).
Siamo felici del fatto che, nel testo coordinato, siano stati assunti gli impegni precisi
che avevamo indicato nel nostro testo; in particolare, chiediamo che la negoziazione
delle linee guida e dei principi fondamentali relativi all'operazione di fusione
avvenga in condizioni di massima trasparenza. Inoltre, riteniamo fondamentale che,
tra i principi guida, sia inserita la salvaguardia dei livelli occupazionali e del
patrimonio di competenze tecniche acquisite negli anni dalle due aziende.
Vigileremo affinché - lo aggiungo verbalmente, perché non è stato trascritto - non
avvengano trasferimenti non concordati con le organizzazioni sindacali.
Altra questione che riteniamo importante salvaguardare è la copertura del servizio di
trasporto sull'intero territorio servito dalle due aziende, in particolar modo nelle aree
periferiche e con minor numero di residenti.
Riteniamo queste questioni centrali, quindi è importante che siano inserite
nell'impegnativa della mozione.
Da ultimo - e non in ordine di importanza - è fondamentale, per noi, che
l'approvazione definitiva dell'aggregazione (quando andrà in porto) sia subordinata
alla valutazione da parte nostra - e, quindi, da parte del Consiglio - della validità del
piano industriale.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Gallo Domenico.

GALLO Domenico
Credo che questa mozione assuma un significato politico rilevante, se non viene
considerato come il frutto di schermaglie politiche, così come ci sono state nel
recente passato. Ritengo, invece importante il fatto che questo strumento metta il
Sindaco nelle condizioni di portare a casa un buon risultato e credo che questo debba
essere l'elemento principale del contenuto della mozione stessa.
Il fatto che la mozione sia stata sottoscritta anche dai Consiglieri dell'opposizione e
sia, quindi, un atto trasversale, credo che vada nella direzione di tutelare gli interessi
generali della Città. Penso che questa possa essere la bontà di un atto e questo spero
sia il significato che vogliamo dare al contenuto del dispositivo, che è importante.
Nella mozione sono citati alcuni aspetti che ritengo fondamentali: il secondo punto,
che chiede che l'approvazione definitiva dell'aggregazione sia subordinata alla
verifica della validità economica del piano industriale, e il principio - non scritto, ma
sempre teoricamente presente, anche nelle linee guida - della salvaguardia dei livelli
occupazionali. Nell'"invita", infine, c'è un punto, di cui abbiamo discusso nelle
riunioni di maggioranza, relativo ai poteri del Presidente del Consiglio
d'Amministrazione, che vanno compensati rispetto a quelli dell'amministratore
delegato.
Questi tre aspetti mi hanno spinto a condividere il contenuto della mozione.
Ripeto: spero che l'atto serva al Sindaco come strumento politico, per portare a casa
un risultato importante e rispondente agli interessi generali della Città.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Petrarulo.

PETRARULO Raffaele
Il nostro Gruppo, tramite il nostro Vicecapogruppo, ha firmato questa mozione;
credo, però, che occorra rilevare in un'altra ottica la premessa già fatta da altri
Consiglieri in quest'Aula.
Come Gruppo politico, riteniamo importante l'interesse di chi viene nominato
(Presidente o amministratore delegato) da un Comune o dall'altro; è altrettanto
importante, però, che il nostro Sindaco, nel momento in cui sottoscriverà il
protocollo di intesa, esprima chiaramente (scrivendolo nero su bianco) che non siamo
propensi ad indicare nomi tanto per farlo, ma che vogliamo indicare nomi con
caratteristiche specifiche.
Signor Sindaco, a noi poco importa (se non per un discorso etico, morale e
professionale) se questo nome lo definirà lei o il Sindaco Moratti o chicchessia nel
futuro.
Credo che abbia ragione il Consigliere Domenico Gallo, quando parla di diversi
compiti tra Presidente e amministratore delegato: in una società che si rispetti
(soprattutto in una grande fusione come questa), il Presidente non può avere soltanto
un ruolo di rappresentanza. Deve avere un ruolo paritetico, se non più importante di
quello dell'amministratore delegato. Nel momento in cui releghiamo il Presidente al
solo ruolo di immagine verso l'esterno, noi togliamo ad un Consiglio
d'Amministrazione una forza non solo politica, ma una forza determinante
nell'ambito di questo soggetto.
Credo che un protocollo d'intesa debba essere firmato e debba essere alla base di
tutto.
Un piano industriale non dev'essere soltanto predisposto, deve avere canoni ben
precisi.
A livello politico, mi importa poco (a livello professionale, forse m'importa ancor
meno) se Torino non è paritetica a Milano rispetto al patrimonio che apporterà nella
nuova società. Ho già detto, infatti, in altri interventi, che non è detto che il socio
minoritario apporti un valore minore del socio maggioritario: a volte, succede il
contrario. A volte, i soci minoritari danno un valore aggiunto maggiore rispetto ai
soci maggioritari.
Su questi presupposti, sulla strada dell'occupazione e sull'avvio di forza sinergica tra
GTT-ATM, che dia un valore aggiunto, noi concordiamo con la mozione
d'accompagnamento.
Sappiamo che lei, Sindaco, saprà ben operare, affinché le linee guida non esprimano
soltanto gli interessi di un protocollo d'intesa; lei sa benissimo, infatti, che un
protocollo d'intesa è sì un patto tra gentiluomini, ma, spesso, rappresenta l'inizio di
una vera sottoscrizione.
Per quanto riguarda altri aspetti, credo che presto avremo occasione di approfondirli
in questa sede.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Cantore.

CANTORE Daniele
Chiedo scusa, signor Presidente, non voglio aggiungere altre cose rispetto a quanto
detto dai Colleghi.
Mi pare, e mi rivolgo al Sindaco (voglio guardare avanti, senza tornare alle
polemiche che ci sono state in Consiglio Comunale), che questa mozione sia
importante, perché unanime e, soprattutto, dia forza al Sindaco nella trattativa con
Milano. Noi la intendiamo così, riteniamo che questa sia un'operazione interessante,
da verificare sul campo. Pensavamo che questa verifica, come ci siamo già detti,
potesse avvenire dopo, invece, si è deciso di anticipare. Ma va bene così, se abbiamo
trovato un percorso da seguire. Quindi, riteniamo che questa mozione sia rafforzativa
per l'impegno dell'Amministrazione e, ci auguriamo, se ci saranno le condizioni, una
buona conclusione dell'operazione.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di
mozione:
Presenti 39, Favorevoli 39.
La proposta di mozione è approvata all'unanimità.
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