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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 23 Marzo 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 7
INTERPELLANZA 2009-00754
"IN CORSO CHIERI 19 AVREMO ALTRI ABUSIVI?" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE LONERO IN DATA 16 FEBBRAIO 2009.
Interventi

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200900754/02, presentata in
data 16 febbraio 2009, avente per oggetto:
"In Corso Chieri 19 avremo altri abusivi?"

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Viano.

VIANO Mario (Assessore)
Mi pare di intendere che l'interpellanza sia un po' retorica e provocatoria (in senso
buono, per carità). È evidente l'ironia rispetto all'intervento così sollecito di
sgombero o, comunque, la posizione così netta rispetto allo sgombero di un edificio
che, per altri versi, non ha incontrato il gradimento del mercato nella gara pubblica
per l'alienazione.
Entrando, invece, nel merito della questione, l'orientamento dell'Amministrazione in
proposito è quello di interloquire - lo stiamo già facendo - intanto, con gli operatori
immobiliari, per capire quali siano state le riserve, se attengano al prezzo oppure ad
altri condizionamenti che l'operazione poneva o segnalava. È evidente che, qualora
questa strada, in prima battuta, si rivelasse non praticabile, perché le
"controindicazioni" (tra virgolette) non appaiono superabili in termini normativi,
attraverso aggiustamenti che valgano a rendere più efficace e più interessante
l'operazione, ed essendo effettivamente molto viva la domanda di soggetti del
volontariato - o, comunque, dell'associazionismo, talvolta anche consolidato, non
estemporaneo e non improvvisato, ma di lunga storia - che hanno valutato ed
espressamente richiesto l'assegnazione dell'immobile per insediare la propria
attività, si potrebbe anche valutare questa ipotesi; naturalmente, in questo caso, a
condizioni di bassissima redditività.
Quindi, intanto, affermiamo che vogliamo metterci mano, in prima battuta
recuperando risorse (qualora siano significative in rapporto al valore dell'immobile);
invece, se il momento di mercato, piuttosto che la valutazione contingente degli
operatori immobiliari, non sia tale da realizzare questo risultato, allora
propenderemmo per una soluzione che, magari, valga a liberare altri immobili -
anche auspicabilmente -, ma, comunque, per fini riconducibili all'istituzione, in
senso lato naturalmente, ovvero: per fini di interesse pubblico attraverso
l'assegnazione ad associazioni, però con una procedura, anche in questo caso,
evidente, quindi attraverso il procedimento previsto dal Regolamento, che rende
pubblica la disponibilità di questi immobili per l'associazionismo.

CERUTTI Monica (Consigliere Anziano)
La parola al Consigliere Lonero.

LONERO Giuseppe
Sono rammaricato del fatto che l'Assessore abbia colto una vena ironica nella mia
interpellanza, perché il mio intento non era assolutamente quello; piuttosto, era una
sorta di grido di dolore per il fatto che a Torino non è possibile lasciare un immobile
vuoto per più di qualche mese, perché, puntualmente, arriva lo squatter di turno ad
occuparlo. Questo era il motivo della lamentatio contenuta in questa interpellanza;
non voleva essere assolutamente ironica.
Il motivo dell'interpellanza è anche dovuto al fatto che, piuttosto che lasciare un tale
immobile in quella posizione, a decadere di per sé, e visto che non ha incontrato il
favore degli operatori immobiliari nell'ultimo bando in cui è stato inserito per
l'alienazione, magari sarebbe più opportuno che venisse destinato ad una funzione a
sfondo sociale. In questo caso, però, mi permetta, Assessore, la redditività non deve
essere bassissima, ma deve essere nulla. La posizione personale che mi permetto di
esprimere è che, qualora all'interno di questo immobile dovessero svolgersi attività e
funzioni sociali meritevoli di attenzione da parte della Pubblica Amministrazione,
non si possa richiedere una redditività per l'Amministrazione Pubblica, perché essa è
già rappresentata dalla funzione sociale che viene svolta all'interno dell'immobile.
Quindi, mi permetto di caldeggiare questa soluzione, perché, piuttosto che incassare
magri 500 mila Euro (probabilmente, saranno anche meno, visto che nella prima gara
non è stato appetibile), che non risolvono gli enormi problemi che ha il Bilancio del
Comune di Torino, se l'immobile venisse assegnato ad un'associazione che svolge
un'attività benemerita, forse faremmo un'azione più utile per la collettività.

CERUTTI Monica (Consigliere Anziano)
L'interpellanza è discussa.
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