Interventi |
COPPOLA Michele (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200900077/02, presentata in data 12 gennaio 2009, avente per oggetto: "Ponte Amedeo VIII: saranno 15 mesi di delirio da traffico?" COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Sestero. SESTERO Maria Grazia (Assessore) La tipologia dei lavori da effettuare sul Ponte ci porta a dire che dobbiamo partire dall'introduzione di una precompressione non aderente, in grado di imprimere anche una serie di forze rivolte verso l'alto che contrastino l'azione del carico utile. Tale precompressione - e confido nel fatto che il Consigliere Lonero conosca queste questioni - viene ottenuta mediante l'inserimento di cavi scorrevoli affiancati alle anime dei travi, opportunamente deviati da selle ed ancorati alle estremità tramite testate annegate in nuovi traversi di ancoraggio che collegano trasversalmente le travi longitudinali dell'impalcato; in particolare, trattandosi di lavorazioni particolarmente complesse e da eseguirsi all'interno di spazi molto ridotti, si rende inoltre necessario provvedere allo spostamento di tutte le reti dei sottoservizi transitanti all'interno dei cavedii laterali dell'impalcato. Al di là dello spostamento delle reti dei sottoservizi, ciò giustifica questo tipo di lavorazione all'interno di questi cavedii e la quantità possibile di persone impiegabili, che si aggira attorno alle dieci unità (perché ci sono delle difficoltà a spostare il materiale che viene rimosso da questi cavedii). Tenuto conto della tipologia e della difficoltà esecutiva degli interventi strutturali, della necessità di provvedere allo spostamento e al riposizionamento di tutte le reti dei sottoservizi (al fine di assicurare sia gli spazi necessari all'esecuzione del lavoro, sia adeguate condizioni di sicurezza agli operatori), nonché della necessità - questo si riferiva al lavoro ordinario di quindici mesi, al di là del prolungamento di questi due mesi - di garantire la circolazione veicolare sul Ponte su almeno una corsia per senso di marcia, la durata minima è stata fissata a 466 giorni, suddivisa in due fasi: la prima fase durerà 7 o 8 mesi e la semicarreggiata sud-est verrà occupata dall'area di cantiere, mentre la semicarreggiata nord-est sarà destinata al transito; nei successivi 7 o 8 mesi la situazione sarà alternata. Inoltre, va osservato che la sopradescritta riduzione da 4 a 2 corsie risulta necessaria sia per consentire una corretta esecuzione dei lavori che non possono essere suddivisi in più parti (per rispondere al punto 3), sia per non prolungare ulteriormente la durata dei lavori, dal momento che la chiusura di una singola corsia di marcia alla volta, anche se come già indicato non è fattibile, avrebbe aumentato i tempi di smontaggio e di riallestimento delle aree di cantiere dovute alle movimentazioni dei new jersey e al tracciamento della relativa segnaletica. Per quanto riguarda, poi, l'informazione relativa all'apertura di questo cantiere, a partire dal 19 dicembre 2008 sono stati messi in funzione due pannelli tipo VMS di messaggistica variabile per avvisare dell'avvio dei lavori e il 2 gennaio 2009 è stato pubblicato il primo comunicato stampa, seguito, poi, il 6 gennaio 2009, da un secondo comunicato. La segnaletica verticale di preavviso, circa 40 cartelli posizionati in vari incroci nella parte Nord della Città, è stata invece posata a partire dal 5 gennaio 2009, ma, a causa delle copiose nevicate che hanno caratterizzato tale periodo, è stata scoperta solo quando si è avuta la certezza di poter iniziare i lavori e, quindi, dopo la nevicata del 7 gennaio 2009, contemporaneamente all'attivazione dei messaggi di segnalazione sui portali esistenti della Rete 5T. A partire dal 9 gennaio 2009, data di installazione del cantiere, l'area è stata tenuta sotto controllo da parte dei tecnici della Divisione del Settore Mobilità e dal Corpo di Polizia Municipale, provvedendo all'esecuzione di continui interventi di fluidificazione del traffico, consistenti in modifiche delle fasi semaforiche all'incrocio tra Strada Settimo e Lungo Stura ed alla rettifica delle banchine di delimitazione delle carreggiate di marcia, per aumentare gli spazi di accumulo e facilitare le manovre di svolta e potenziamento delle presegnalazioni del cantiere. Dal momento che Strada Settimo rappresenta una delle principali direttrici di scorrimento per l'ingresso all'interno della Città, viene percorsa da utenti provenienti da un'ampia area della zona Nord, per cui si è ritenuto più efficace provvedere all'informazione mediante comunicato stampa, diramato sia tramite i mezzi televisivi, che attraverso la carta stampata anche locale, così da raggiungere tutti i Comuni e non solo Settimo Torinese e San Mauro Torinese. In casi come questo abbiamo ritenuto opportuno adottare le tecnologie della comunicazione. Per quanto riguarda i controlli sull'andamento dei lavori, è stato istituito, come previsto dalla vigente normativa sui lavori pubblici, uno specifico ufficio di direzione lavori. È evidente che in questa situazione si è manifestata la necessità, per questi due mesi, della chiusura e vorrei aggiungere che il monitoraggio dei tempi di percorrenza sui vari tratti della deviazione del traffico, oltre a quello che arriva all'inizio del Ponte, nel giro di qualche giorno ha già fatto registrare un miglioramento significativo, mentre i primissimi giorni i tempi erano effettivamente molto lunghi. Questo non significa che non esiste il problema, ma che, in parte, si è attutito, perché chi abitualmente percorre questo tragitto ha trovato delle modalità per migliorare il transito; infatti, abbiamo riscontrato un significativo afflusso sulla linea 4, a partire dall'incrocio con Corso Giulio Cesare, perché gli automobilisti utilizzano i parcheggi di interscambio o i parcheggi che è possibile trovare all'inizio di Corso Romania. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Lonero. LONERO Giuseppe Assessore, non posso dichiararmi soddisfatto della sua risposta, perché sono sotto gli occhi di tutti i disagi che, inizialmente, i lavori hanno provocato e che, per i prossimi 466 giorni (come dice lei e sperando che rimangano tali), continueranno a provocare, visto che sono stati ulteriormente acuiti dalla chiusura completa del Ponte Amedeo VIII. Ovviamente, ne risentono maggiormente le attività commerciali della zona ed è per questo motivo (proprio a supporto e a parziale ristoro di questi disagi) che ho presentato altri provvedimenti in Consiglio Comunale per cercare di ridurre le conseguenze negative a loro carico. Per controbattere alle risposte dell'Assessore, ritengo che, sul piano comunicativo, le carenze siano state evidenti, perché, in realtà, la segnaletica verticale è stata resa visibile due giorni prima dell'apertura del cantiere, fatto che non ha dato la possibilità a tutti i fruitori di quell'asse viario di trovare soluzioni alternative; come ha detto l'Assessore, poi sono state parzialmente trovate, sia perché alcuni hanno rinunciato e si sono adeguati a prendere la linea 4, sia perché, alla fine, hanno capito quali sono i percorsi migliori per raggiungere le proprie mete. Le soluzioni per cercare di calmierare questi disagi possono essere diverse; come ha detto l'Assessore, non possiamo aumentare il personale operativo, sia per il rispetto della normativa della sicurezza dei lavoratori, sia per gli spazi ristretti che ci sono all'intradosso del Ponte, però si potrebbe chiedere all'impresa di operare su tre turni, lavorando anche di notte, per garantire che la durata dei lavori sia quella prevista nel contratto. Infatti, l'impressione - e ribadisco che si tratta solo di una mia impressione - è che la durata prevista nel contratto difficilmente potrà essere rispettata, se i lavori proseguiranno con il ritmo al quale sono stati portati avanti fino ad oggi. Un'altra soluzione per cercare di calmierare questa situazione potrebbe essere quella di aprire almeno una corsia a senso alternato, magari su un lato del Ponte, o via via spostandola nel momento in cui gli interventi di precompressione a cavi aderenti sulle travi longitudinali dovessero procedere trasversalmente rispetto alla sezione dell'impalcato. L'ultima soluzione, alla quale sicuramente avrete già pensato (e che, personalmente, mi permetto di caldeggiare), è quella di predisporre le spalle per realizzare e posizionare un ponte Bailey dell'Esercito, che, anche in questo caso, almeno consentirebbe, visto che non è possibile aprire una corsia sullo sviluppo longitudinale del Ponte, l'opportunità di istituire un senso alternato. Queste sono proposte che, se valutate opportunamente - in primis quella dei tre turni, che mi sembra la più facilmente perseguibile -, consentirebbero, come minimo, di garantire il rispetto dei tempi, riducendo la durata del disagio. Non so se l'Assessore sia a conoscenza del fatto che, in quella zona, ci sono delle attività commerciali che, anche in questo breve periodo dall'inizio dei lavori, hanno visto ridursi dell'80% le entrate ed il giro di affari. Con questi ritmi, aggiunti alla crisi alla quale stiamo assistendo (che, magari, già di per sé, avrebbe provocato una riduzione del 20 o 30%) e nel caso i lavori dovessero perdurare oltre il previsto (ma, probabilmente, anche solo per il tempo previsto), quelle attività commerciali potrebbero essere costrette a chiudere. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola, per una breve replica, all'Assessore Sestero. SESTERO Maria Grazia (Assessore) La settimana scorsa - quindi nei primi giorni di questa chiusura straordinaria dell'intero Ponte -, ho partecipato ad un'assemblea in Circoscrizione e ho sentito le sollecitazioni degli operatori commerciali dell'area; in quella sede, ho anche anticipato che avrei parlato con l'Assessore competente per comprendere quello che potevamo fare. Credo che l'Assessore Passoni stia studiando delle soluzioni per le attività commerciali. Per quanto riguarda il turno di notte, i tecnici mi hanno detto che quella soluzione, viste le condizioni, è impraticabile per ragioni di sicurezza, quindi non è possibile forzare in questo senso. Stiamo anche prendendo in considerazione, in collaborazione con l'Assessore Provinciale competente, la possibilità di rendere gratuito l'utilizzo di una parte della Tangenziale, in modo che il traffico che è diretto nella parte Est della città possa arrivare su Corso Giulio Cesare, liberando altri tratti di strada. I tempi non permettono di disporre del ponte Bailey, perché, con i due mesi previsti e la riapertura di metà Ponte, la situazione migliorerà. So che è stata presentata una richiesta in Provincia per il coinvolgimento dell'Esercito, ribadisco, però, che non sarebbe possibile realizzare il ponte Bailey nei due mesi, a causa delle tecniche di costruzione, dei pilastri e del costo. Se i tempi fossero più lunghi, questa soluzione potrebbe essere presa in considerazione, ma non è questo il caso, visto che tra un mese e mezzo (perché questo è il termine) una metà del Ponte sarà funzionante. Se nell'immediato non è possibile, faremo alcune verifiche su tempi più lunghi. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa. |