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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 16 Marzo 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 4
INTERPELLANZA 2009-00992
"MANIFESTAZIONE DENOMINATA "CARNIVAL STREET PARADE" DEL 22 FEBBRAIO 2009" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI COMUNALI TRONZANO, CANTORE E VENTRIGLIA IN DATA 27 FEBBRAIO 2009.
Interventi

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200900992/02, presentata in
data 27 febbraio 2009, avente per oggetto:
"Manifestazione denominata 'Carnival Street Parade' del 22 febbraio 2009"

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Altamura.

ALTAMURA Alessandro (Assessore)
Abbiamo già avuto modo di discutere, informalmente, di questa manifestazione.
Sottolineo a verbale, e quindi evidentemente anche sulla base di una richiesta che si
evidenzia e che emerge dall'interpellanza presentata dal Consigliere, che il
riferimento alla manifestazione è ovviamente dettato dal fatto che si è evidenziato un
numero diverso di banchi presenti.
Ricordo, fra l'altro, che questa manifestazione era già stata annullata una volta per il
problema della neve, era stata poi posticipata, quindi ha avuto una vita abbastanza
complicata. La richiesta della manifestazione era giunta all'Assessorato al
Commercio dalla Presidenza della Pro Loco di Torino. Collegata alla manifestazione,
come avevo già avuto modo di anticipare, c'era tutta una serie di iniziative legate al
Carnevale, dalle sfilate, alle bande musicali, e, se non ricordo male, c'erano anche le
giostre, la fiera dei vini e quant'altro.
Ribadisco anche la questione che avevo già avuto modo di anticipare: la
manifestazione non è stata sostenuta da nessun tipo di contributo e la verifica della
pertinenza delle merci fa parte dei compiti precipui dell'organizzatore. Per quanto
riguarda l'elenco dei banchi: abbiamo ricevuto un elenco di 65 banchi, indicati come
operatori in possesso di regolare autorizzazione al commercio su area pubblica, cosa
che, ovviamente, a nostra volta verifichiamo. Dalle nostre verifiche questi erano
assolutamente tutti in regola e muniti della loro autorizzazione.
Normalmente, quando si tratta di manifestazioni di grosse entità, gli uffici verificano
tutta una serie di interventi, anche di concerto con la Circoscrizione, per esempio
sulla viabilità, eccetera, non per la parte della pulizia, che, invece, è compito
dell'organizzatore, che se ne occupa alla fine della manifestazione, anche perché,
svolgendosi di domenica, Consigliere Tronzano, lei può facilmente immaginare
quanto sarebbero onerosi i vari costi per AMIAT. Se tutto questo avviene di
domenica, in Città o nelle Circoscrizioni, in modo particolare, si creano grossi
problemi e soprattutto costi davvero insostenibili per l'Amministrazione.
Quando si tratta di verificare numeri differenti rispetto alle dichiarazioni degli
organizzatori, normalmente, avviene che ci siano banchi in più laddove si
aggiungono abusivi, o persone con autorizzazione commerciale, ma non per quella
manifestazione. Normalmente, dovrebbero essere i Vigili Urbani ad intervenire su
segnalazione degli organizzatori. Quindi, possiamo successivamente chiedere agli
organizzatori un'ulteriore verifica, ma non abbiamo gli strumenti per l'intervento,
perché, nella realtà, se da 70 banchi, se ne trovano 90, vuol dire che ce ne sono 20 in
più, che, ovviamente, non hanno l'autorizzazione commerciale. In questi casi, la
Polizia Municipale deve essere contattata e deve intervenire.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Tronzano.

TRONZANO Andrea
In questo caso, mi permetto di non essere soddisfatto della risposta e chiedo alla
Presidenza, se fosse possibile, nel momento in cui si dovesse discutere in
Commissione questo tipo di regolamento (perché mi pare che l'Assessorato al
Commercio stia ragionando sulla riorganizzazione delle feste di via), di tornare a
discutere di questo argomento.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
In realtà, possiamo ritenerla discussa per l'Aula; possiamo mandare l'interpellanza al
Presidente della Commissione competente per materia e chiedere che la calendarizzi.
Certo è che se lei chiede la calendarizzazione congiuntamente ad altri
approfondimenti di deliberazioni, piuttosto che di iniziative dell'Assessore, questo
prescinde dalla calendarizzazione della Presidenza del Consiglio.

TRONZANO Andrea
Mi accontento. Ricalendarizziamola in Commissione ed, eventualmente,
verifichiamo con l'Assessorato.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La sua richiesta è accolta.

TRONZANO Andrea
Nell'ambito di questa riorganizzazione delle feste di via occorre, a mio giudizio, che
tutti rispettino le regole, perché nella deliberazione erano previsti 70 banchi e, poi, ce
n'erano 112. Per le associazioni di via i controlli sono molto rigidi, mentre, in questo
caso, abbiamo lasciamo troppa libertà e chiaramente, poi, si può creare una guerra fra
poveri, che, a mio giudizio, non ha alcun senso di esistere.
Le chiederei, Assessore, in occasione dell'organizzazione delle prossime feste, di
essere molto più rigoroso rispetto a quanto è avvenuto in questo caso, perché,
oggettivamente, si sono registrate delle lamentele non secondarie.
Inoltre, volevo sapere se l'Assessore poteva rispondere alle ultime due domande
dell'interpellanza: per il posteggio di ogni banco sono stati pagati 80 Euro e questo
denaro, invece di essere percepito dalla Pro Loco di Torino, in quanto organizzatrice,
è stato incassato da un'altra azienda. Vorrei comprendere se questa procedura è
corretta.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola, per una breve precisazione, all'Assessore Altamura.

ALTAMURA Alessandro (Assessore)
Per evitare che si faccia confusione, perché sono argomenti molto interessanti ed
appassionanti, il tema specifico della riorganizzazione non ha pertinenza con questo
tipo di iniziativa, per il semplice fatto che questa è una manifestazione che si svolge
una volta all'anno e la sua organizzazione esula completamente dall'attività delle
feste di via. Quindi, non confondiamo due fatti che sono completamente diversi,
anche perché, come lei sa - e d'altronde non avrebbe presentato l'interpellanza se
non fosse ben informato sui fatti -, lo scontro non è fra poveri, ma fra organizzatori
di feste di via, che possono essere di qualunque colore politico (ma di nessuno che
somigli anche solo lontanamente al mio, lo preciso per sgomberare il campo da
possibili equivoci).
Il secondo punto riguarda il rapporto tra privati, nel quale l'Amministrazione non
vuole entrare. Qualunque sia l'attività delle organizzazioni, e questo accade per tutte
le Circoscrizioni, ci sono due o tre operatori che propongono elenchi differenti a
seconda delle iniziative; il nucleo fondamentale di questa manifestazione era la
sfilata di carri, le bande musicali, le majorette e quant'altro e, poi, c'era la festa
legata all'attività delle giostre, la fiera dei vini e un'ulteriore serie di iniziative.
L'iniziativa dell'esposizione (del "mercatino", fra virgolette) era accessoria, tant'è
che lei sa perfettamente che in Corso Appio Claudio, soprattutto in quell'asse, non ci
sono negozi, quindi era un'attività legata alla singola manifestazione, denominata
"Carnevale di Torino", fra l'altro già annullata una volta.
Tutto ciò riguarda i rapporti fra i privati che hanno organizzato la manifestazione:
quindi, la Pro Loco e le tre associazioni che gestiscono la fiera dei vini ed i giostrai;
non ho il piacere e l'onore di conoscere i loro presidenti, compreso quello della Pro
Loco, per cui ritengo che questo possa essere un ulteriore elemento chiarificatore.
Per quanto riguarda l'attività della Giunta rispetto alla riorganizzazione delle feste di
via, questo esula completamente da quanto stiamo discutendo adesso; non si tratta di
una deliberazione del Consiglio Comunale, perché non è un Regolamento, ma di una
deliberazione di indirizzo della Giunta per cercare di dare un po' di ordine laddove,
effettivamente, si è creata un po' di confusione. Bisogna ammettere che ciò non è
accaduto in tutte le Circoscrizioni, però in alcune situazioni si è verificato un eccesso
nella direzione che lei ha sottolineato nell'interpellanza, quindi si cercherà di
condividere un percorso che garantisca un minimo rapporto fra il numero di negozi
in sede fissa che restano aperti e le attività sul suolo pubblico.
In effetti, visto che si chiamano "feste di via", per definizione dovrebbero
coinvolgere soprattutto il commercio in sede fissa; se in una via con uno spazio di
duecento metri di profondità il commercio in sede fissa ha cinque negozi aperti e ci
sono centocinquanta banchi, qualcosa non funziona.
Si tratta di una questione che ha un impatto più sugli ambulanti che sui negozi,
perché questi ultimi hanno il problema della domenica, ma soprattutto devono pagare
gli straordinari ai loro dipendenti, per cui è più difficile farli aprire, a meno che non
si organizzi una bella manifestazione.
Ovviamente non tutti ragionano in questi termini, per cui ribadisco che cercherò di
portare avanti questa deliberazione con delle linee guida che dovranno essere
condivise dalle Circoscrizioni, che, a volte, sono le vere artefici del deragliamento
delle regole sul territorio.
Obiettivamente, le mie competenze non riguardano compiti di Polizia Municipale,
quindi la domenica, se non giunge una segnalazione esplicita da parte di un
Consigliere o di un cittadino, non si può mandare il Nucleo dei Vigili a controllare le
feste di via, perché, grazie a Dio, hanno questioni più importanti di cui occuparsi.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Tronzano.

TRONZANO Andrea
Vorrei suggerire di porre una maggiore attenzione anche alle merci che vengono
vendute, nel senso che per quella festa erano previste delle indicazioni e dei criteri
precisi, ma mi risulta che venissero vendute anche scarpe o altro tipo di materiale
non inerente alla manifestazione.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Consideriamo l'interpellanza discussa per l'Aula e la inviamo in Commissione, come
richiesto dal Consigliere Tronzano, per gli approfondimenti necessari.
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