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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 16 Marzo 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 3
INTERPELLANZA 2008-07314
"ATTIVIT? DI ACCONCIATORI" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE TRONZANO IN DATA 6 NOVEMBRE 2008.
Interventi

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200807314/02, presentata in
data 6 novembre 2008, avente per oggetto:
"Attività di acconciatori"

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Altamura.

ALTAMURA Alessandro (Assessore)
Rispondo all'interpellanza molto puntuale del Consigliere Tronzano, non ripartendo
dal tema tecnico della Legge. Potrò darle, ovviamente, la traduzione in Legge del
Decreto n. 40 del 2 aprile 2007 che prevedeva non più l'autorizzazione alle attività
da parte del Comune, bensì la comunicazione di inizio attività. Attraverso questo
percorso, il Settore Commercio, Divisione Attività economiche produttive e di
servizio, recepisce le denunce di inizio attività.
Nel caso specifico, lei segnala le attività di acconciatore ed estetista, che vengono
quindi presentate su modelli standard. Abbiamo un percorso che viene condiviso con
le richieste che fanno in particolare ASL e NAS di attivare la comunicazione
sull'elenco delle nuove attività. Sulla base degli elenchi delle nuove attività, con
dichiarazione ovviamente di inizio attività recepita dalla nostra Divisione nel 2008 e
fino all'inizio del 2009, abbiamo fatto quattro interventi. Nel mese di dicembre è
stato fatto un intervento ad opera della Polizia Municipale per un'attività di
acconciatore che era totalmente abusiva, quindi c'è stato un intervento di chiusura.
Mentre nel caso specifico avvenuto un mese fa, abbiamo fatto le necessarie
segnalazioni ai NAS, che sono intervenuti su tre attività nella zona di Porta Palazzo,
dove erano emerse alcune violazioni che non erano passibili di sospensione,
Consigliere, bensì di diffida, e quindi anche di sanzione pecuniaria per mancata
ottemperanza di alcuni paletti che vengono evidenziati nel nuovo Regolamento, che,
come lei ben sa, è stato approvato dal Consiglio Comunale successivamente
all'approvazione del Decreto Legge e della successiva trasformazione in Legge.
In particolare, in un caso era assente il responsabile tecnico, in un altro caso, sul
mancato uso del camice, comunque violazioni "minori". Questo è avvenuto un mese
fa, ovviamente i nostri controlli sono abbastanza approfonditi, nel senso che
lavoriamo molto con le ASL e i NAS, però lo strumento vero di intervento spetta alle
ASL, ai NAS e alla Polizia Municipale, laddove ci sono segnalazioni di violazioni.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Tronzano.

TRONZANO Andrea
La risposta è soddisfacente.
Volevo ancora chiederle se vengono rispettati i giorni di chiusura, perché mi risulta
che si continui a tenere aperto nonostante i divieti. Inoltre, le chiederei se viene
rispettato l'orario settimanale, che non deve superare le 48 ore; così come se
vengono rispettate le 9 ore di apertura previste dal lunedì al giovedì e le 10 ore e
mezza nei giorni di venerdì e sabato, perché mi risulta che non vengano rispettate
queste regole.
Quindi, in questo senso, la invito, come giustamente ha provveduto a fare, ad
intensificare questi controlli, perché queste attività abusive creano notevoli problemi
a chi fa questo mestiere in maniera legale e lecita e, soprattutto, creano un danno
economico nel momento in cui tengono aperto oltre il consentito. Quindi le chiederei
un'attenzione maggiore.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola all'Assessore Altamura, per una breve replica.

ALTAMURA Alessandro (Assessore)
Ringrazio il Consigliere Tronzano, ma la problematica è sotto controllo, nel senso
che l'unico particolare che vorrei fosse chiaramente evidenziato, Consigliere, è il
fatto che l'attività di controllo e verifica viene fatta solamente a campione dai nostri
uffici, perché non fa parte dell'attività precipua della Divisione Attività economiche
produttive e di servizio. Quindi, l'attività di controllo è svolta da Polizia Municipale,
ASL e NAS che, nel caso specifico, chiedono conferma ai nostri uffici
dell'ubicazione dell'attività, della denuncia di inizio lavori, della identificazione del
responsabile tecnico e, poi, comunicano quali interventi apportare, laddove
evidenziano ovviamente il mancato rispetto delle ordinanze sindacali, piuttosto che
della regolamentazione di Legge e, successivamente, la Divisione attiva
procedimenti attraverso un'ordinanza di sospensione nei casi più gravi, o di semplice
diffida, che, normalmente, è successiva all'elevazione delle sanzioni previste per
Legge e delle sanzioni accessorie da parte del Corpo di Polizia Municipale, o da
parte dei NAS. Quindi le verifiche che facciamo dimostrano che il controllo è
piuttosto capillare e che si è evidenziato solamente in due o tre casi. Fra l'altro, tutte
queste attività erano gestite da cittadini di origine cinese, ed era una problematica già
emersa alla fine dell'anno scorso. Abbiamo mantenuto un'attenzione particolare senza
avere nessun intento persecutorio, ma è evidente che anche questo funzioni come
deterrente.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'interpellanza è discussa.
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