Interventi |
COPPOLA Michele (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200900876/02, presentata in data 20 febbraio 2009, avente per oggetto: "Come e quando il Comune ha chiesto lo sgombero dei centri sociali?" COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola all'Assessore Borgogno, per la risposta. BORGOGNO Giuseppe (Assessore) L'interpellanza non riguarda l'argomento in generale, ma si riferisce a quattro particolari situazioni, alle situazioni più antiche in città, che riguardano un periodo compreso tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90 (anni largamente precedenti all'attuale Amministrazione). Mi risulta che queste situazioni siano state segnalate dalle Amministrazioni in carica in quel momento e che siano state riprese, successivamente e più volte, nell'ambito del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Fino ad ora, credo che le forze dell'ordine abbiano adottato un giudizio che tiene conto del principio generale dell'ordine pubblico, cioè lo scopo di non determinare ulteriori problematiche per la città, intesa non come Amministrazione, ma come città e comunità nel suo complesso. Nel frattempo, però, va detto che, per le quattro situazioni indicate, non risultano più utenze a carico della Città e che, nel tempo, non sono emerse esigenze immediate per un utilizzo urgente di quelle strutture da parte della Città. Ovviamente, l'Amministrazione segnala le occupazioni che avvengono (è accaduto anche recentemente), richiedendone lo sgombero (quando si tratta di sue proprietà). Il resto, poi, ovviamente, è oggetto della valutazione fatta dagli organismi preposti alla tutela e all'ordine pubblico: gli atti successivi, quindi, dipendono da chi si occupa della gestione dell'ordine pubblico. Non mi risulta, peraltro, che qui a Torino si siano adottate, pur essendo cambiati i governi nazionali, linee diverse rispetto ad altre città italiane. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Ravello. RAVELLO Roberto Sergio Parto dall'inizio. In risposta ad un cittadino che ha scritto all'indirizzo e-mail pubblico del Sindaco, il Sindaco risponde che il Comune ha chiesto formalmente alle autorità di Polizia (che, allo stato, fanno riferimento ad un governo sostenuto da Alleanza Nazionale) lo sgombero dei locali. Di conseguenza, la decisione di soprassedere appartiene esclusivamente alle medesime. Ora, le chiedo scusa se mi è sfuggito, ma non ho colto una chiara risposta rispetto al quesito posto al secondo punto, quindi chiedo: il Comune di Torino, al di là di una discussione che certamente avrà affrontato, in più occasioni, in seno al Comitato Provinciale per l'ordine e la sicurezza, ha formalmente chiesto, così come scritto dal Sindaco in una lettera su carta intestata (che è stata allegata all'interpellanza), alle autorità di Polizia lo sgombero dei locali di cui al punto 1 (locali in Corso Regina Margherita 47, Via Revello 3, Lungo Po Murazzi arcate 25 e 27 e Via Passo Buole 47)? Onestamente, non ho capito. È chiaro, però, un aspetto che lei ha accennato, cioè che, allo stato attuale, l'Amministrazione del Comune di Torino non ha ravvisato l'urgenza per l'utilizzo di questi immobili e che, se non avete considerato urgente riutilizzarli od utilizzarli in altro modo rispetto all'uso odierno, è perché è mancato l'indirizzo politico nella destinazione ad altro uso rispetto a quello attuale. Ma questo è un altro discorso, che necessiterebbe degli approfondimenti dovuti, è un discorso su cui, pur avendo già dimostrato la vostra sensibilità, non avete ancora, nemmeno nelle passate discussioni dei bilanci preventivi, dimostrato la disponibilità ad approfondire e a produrre un progetto da presentare e condividere con il Consiglio Comunale sull'utilizzo di questi immobili, attualmente in mano a delinquenti che li occupano abusivamente alle nostre spalle. Ripeto: non ho capito se sia vero quanto il Sindaco va dicendo in giro, e cioè che il Comune di Torino, da lui rappresentato, ha formalmente chiesto lo sgombero dei quattro immobili. Se è vero, Assessore, mi può dire quando l'ha fatto, in che occasione e qual è stata la risposta precisa da parte delle autorità di Polizia? Non dimentichiamo che, genericamente, si tende a cercare di mantenere un livello di tensione concentrato in determinati luoghi, per evitare che uno sgombero possa comportare reazioni scomposte e atti particolarmente violenti a tutto il resto della città. Al di là di queste considerazioni, vorrei sapere se sia vero quanto il Sindaco ha scritto ad un cittadino che l'ha interpellato in merito a questo tema e, in caso di risposta affermativa, quando l'abbia fatto. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola all'Assessore Borgogno, per una breve replica. BORGOGNO Giuseppe (Assessore) Le ripeto quello che ho già detto: ho raccolto i dati che ho potuto raccogliere. Trattandosi di occupazioni avvenute tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90, sono state segnalate (la richiesta di cui parla è stata fatta in quei tempi) dalle Amministrazione in carica in quel periodo: stiamo parlando di fatti avvenuti tra il 1989 e il 1995. Nel frattempo, le ricordo che è terminata la Prima Repubblica ed è iniziata la Seconda Repubblica, ci sono stati almeno altri due Governi sostenuti dalla sua forza politica, la linea tenuta da questi Governi, a Torino come altrove, è stata sostanzialmente la stessa ed evidentemente produce - si può essere d'accordo o meno - un giudizio generale sull'ordine pubblico che ha fatto sì che, in questi anni, le forze dell'ordine, anzi, chi è preposto alla tutela dell'ordine pubblico, scegliesse una certa linea di condotta. Di più, francamente, non posso dirle, Consigliere. Mi risulta (non essendo io presente) che la questione sia stata, poi, ripresa più volte in seno al Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Evidentemente, le valutazioni sono state quelle che hanno portato alla situazione attuale. Ricordo che le prime di queste occupazioni sono avvenute in un periodo in cui, addirittura, non c'era ancora l'elezione diretta del Sindaco: le Amministrazioni di allora (circa vent'anni fa) le segnalarono e nel tempo, poi, la questione è stata ripresa. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Ravello. RAVELLO Roberto Sergio Intervengo nuovamente, perché voglio che rimanga agli atti la mia profonda insoddisfazione rispetto alla risposta a questa interpellanza. Assessore, forse non mi sono spiegato: lei mi può anche dire che, nelle scorse tornate amministrative, altri Sindaci hanno chiesto lo sgombero e che i Governi in carica in quel periodo non hanno assecondato tali richieste, ma quello che chiedo è: se questo è già stato fatto in passato, oggi il Sindaco ha rinnovato la richiesta di sgombero, ha reiterato la richiesta di rientrare in possesso di un bene che appartiene alla comunità torinese o non l'ha fatto? Perché - lo ripeto un'ultima volta - è questo che il Sindaco va scrivendo ai cittadini che lo interpellano: va scrivendo che il Comune ha formalmente chiesto lo sgombero alle autorità di Polizia. Lei non mi ha detto, Assessore, se il Sindaco Chiamparino l'ha fatto o meno, se ha reiterato una richiesta già fatta da qualche suo predecessore. Chiedo che l'argomento sia approfondito in Commissione; poiché ci sono dati che nemmeno l'Assessore è riuscito a recuperare per questa occasione, credo che possano essere facilmente messi a conoscenza di tutto il Consiglio Comunale e, quantomeno, dei commissari iscritti alla Commissione competente. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Consideriamo discussa per l'Aula questa interpellanza, inviandola al Presidente della Commissione competente per un approfondimento (che dovrà avvenire quanto prima). L'interpellanza è discussa. |