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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 9 Marzo 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 24
ORDINE DEL GIORNO 2009-01091
"NO ALLE RONDE PERCH? SONO UN INSULTO ALLA CIVILT? GIURIDICA. S? AL RAFFORZAMENTO DELLE FORZE DELL'ORDINE"
Interventi

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di ordine del giorno n. mecc.
20901091/02, presentata in data …, avente per oggetto:
"No alle ronde perché sono un insulto alla civiltà giuridica. Sì al rafforzamento
delle Forze dell'Ordine"

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Questa proposta di ordine del giorno è in Aula ex articolo n. 93, su richiesta della
Conferenza dei Capigruppo di venerdì.
La parola al Consigliere Gallo Domenico.

GALLO Domenico
Chiedo, per cortesia, ai Consiglieri un po' di attenzione, perché credo che questo
tema, per certi versi, sia più importante di quello precedente. Ho inteso presentare
questo ordine del giorno, perché ritengo...

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Consiglieri, abbiamo delle proposte di ordine del giorno che sono state richieste in
Aula questa sera, per cui si è ritenuto che avessero una certa priorità
sull'organizzazione dei nostri lavori. Dunque, sarebbe altrettanto ragionevole
consentire al Consigliere presentatore di poterle illustrare. Anche la Giunta potrebbe
riunirsi altrove, beneficiando di tante sale che abbiamo qui a disposizione! Prego,
Consigliere Gallo.

GALLO Domenico
Presidente, la ringrazio per il tentativo espletato di poter discutere in Aula questo
ordine del giorno, che nasce dall'esigenza di capire quanto sta accadendo in questo
Paese sul versante dell'ordine pubblico. Per scriverlo, mi sono ispirato ad un articolo
apparso su "La Repubblica" del 6 marzo, quindi, pochi giorni fa. Il titolo di
quest'articolo che mi ha ispirato è: "In Veneto i volontari spaccano la PDL. AN e
Lega, ognuno si organizzi i suoi". L'altro punto che mi ha ispirato a scrivere questo
ordine del giorno sono i fatti accaduti a Padova pochi giorni fa, quando le forze
dell'ordine sono dovute intervenire per sedare dei tumulti tra le ronde (o i cosiddetti
volontari) e i centri sociali nella città di Padova. Quindi, i Carabinieri sono
intervenuti per dividere due opposte fazioni. In sostanza, le forze dell'ordine hanno
agito come "badanti" nei confronti di un fatto attinente all'ordine pubblico. Quindi,
l'istituzione dei cosiddetti volontari sfiducia le forze dell'ordine intese come forze di
Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza. Ritengo che spetti alle forze dell'ordine
garantire l'ordine pubblico e non debba essere un compito affidato a volontari. Dico
anche che il Sindacato dei Carabinieri, il COCER, si è opposto con fermezza
all'istituzione di ronde di vigilanza composte da cittadini, nel momento in cui
mancano quasi 10.000...

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Consigliere Gallo, mi perdoni. Consiglieri! Mi rendo conto della fatica che il
Consigliere Gallo sta facendo per illustrare un suo documento. Se ci sono Consiglieri
non interessati all'illustrazione, non posso certamente obbligarli ad ascoltarla, ma,
quanto meno, posso invitarli a recarsi altrove a continuare le loro chiacchiere. Prego,
Consigliere Gallo.

GALLO Domenico
Stavo dicendo che il Sindacato dei Carabinieri, il COCER, si è opposto con fermezza
all'istituzione dei volontari, denunciando la mancanza di 10.000 uomini alla Polizia
ed ai Carabinieri. Ancora devo dire che, mentre si istituiscono i volontari per
perlustrare i quartieri e il territorio, si tagliano 16 milioni di Euro per il lavoro
straordinario delle forze di Polizia.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Mi perdoni, Consigliere Gallo, le chiedo scusa. Consiglieri Grimaldi e Cassiani, per
cortesia! Chiedo a tutti un po' di rispetto per il Consigliere Gallo che da qualche
minuto cerca di intervenire, ma con una fatica... (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Basterebbe l'educazione, Consigliere Sbriglio. Prego, Consigliere
Gallo Domenico.

GALLO Domenico
Guardate, c'è poco da scherzare! (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Se non si prende sul serio il fatto che questo Paese si sta snaturando sul piano della
sua impostazione democratica, credo che non ci sia la consapevolezza dei pericoli
che corre questa democrazia. Lo dico anche sulla base di ragionamenti e di
comunicati stampa fatti dai rappresentanti sindacali delle forze dell'ordine:
Carabinieri e Forze di Polizia; non lo dice il comunicato del Cremlino o delle nuove
forze comuniste, ma i sindacati delle forze dell'ordine! Il COCER denuncia la
mancanza di 10.000 agenti tra le forze di Polizia e i Carabinieri; tra l'altro, anche il
SIULP sostiene che è tutto l'esatto contrario quello che si sta facendo rispetto
all'esigenza di sicurezza di questa città e del nostro Paese nella sua interezza. Dico
questo, perché a Padova i Carabinieri sono intervenuti per dividere le ronde dagli
scontri con i centri sociali. È assurdo e paradossale che si arrivi a questo! Sto
cercando di introdurre un elemento di riflessione, poi ognuno potrà votare contro o a
favore dell'ordine del giorno. Credo che un Paese che si affida ai volontari per
controllare il territorio segni la sua sconfitta democratica!
Questo è il rischio che stiamo correndo. Inoltre, voglio capire chi garantirà che i
volontari che perlustreranno di notte le nostre città non siano armati, perché la Legge
non consente a questi soggetti di armarsi; voglio capire chi, ogni notte, ogni
pomeriggio, nel momento in cui le ronde usciranno nel territorio, controllerà che
siano disarmate! Saranno perquisite da qualcuno? Oppure le ronde devono
appartenere ai partiti politici?
L'altra sera sentivo parlare il Sottosegretario Mantovano, che, con molta saggezza,
diceva che non è consentito che i partiti politici organizzino le ronde; nella Legge,
infatti, questo non c'è, però l'altro giorno ho avuto notizie di una conferenza stampa
di Alleanza Nazionale nella quale comunicava l'organizzazione di ronde proprie,
così come fa la Lega Nord.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Consigliere Ravello, interverrà dopo!

RAVELLO Roberto Sergio
(Intervento fuori microfono).

GALLO Domenico
Questi sono articoli precisi apparsi sugli organi d'informazione! È bugiarda "La
Repubblica"! È bugiarda "La Repubblica"!
Presidente, capisco che il Consigliere Ravello, nella sua sfera di onnipotenza, possa
impedire ad un Consigliere d'intervenire... (INTERVENTI FUORI MICROFONO).
Io sono un comunista e ne sono fiero, caro Consigliere Ravello, perché io non
cambio come ha fatto lei!
Stavo leggendo su "La Repubblica" del 6 marzo 2009 che c'è uno scontro in atto tra
Alleanza Nazionale e Lega Nord: "E in Veneto i volontari spaccano la PDL. AN e
Lega, ognuno si organizza i suoi". Questo è un articolo uscito su un giornale
nazionale!
Voglio citare alcune norme del Decreto Legge n. 11 per chi non lo conoscesse;
magari, Consiglieri, leggetevelo, perché è un atto importante che snatura
l'impostazione democratica di questo Paese, che si affida alle ronde ed ai volontari
per tutelare l'ordine pubblico! L'articolo 6 di questo Decreto stabilisce che i Sindaci
ed i Prefetti possano avvalersi di volontari non armati, i quali devono essere iscritti in
apposite liste presso la Prefettura. Qui si sta facendo tutt'altro!
Con questo ordine del giorno ho voluto sottoporre al Consiglio Comunale le mie
riflessioni; vi invito a votarlo (ovviamente, ognuno dal proprio punto di vista). Mi
rivolgo al Partito Democratico, che, comunque, ha tentato, in sede di dibattito in
Parlamento, di ridimensionare alcune parti pericolose del Decreto nella sua forma
originaria, quelle in cui si parlava di armare le ronde che, grazie all'emendamento
presentato dall'ex magistrato Casson, per fortuna, sono state eliminate, perché
sarebbero state famigerate sul piano della consistenza democratica di una legge!
Ho parlato gridando perché, francamente, siamo arrivati al punto che, in questo
Paese, non c'è più tolleranza rispetto al dissenso politico e sono preoccupato,
specialmente quando in Aula si parla di "provocatori". (INTERVENTI FUORI
MICROFONO), quando in Aula si parla di "bugiardi"! Prima sono stato definito
"bugiardo" durante questo intervento, sono stato chiamato "provocatore", quindi,
Presidente, prenda note di queste cose; magari, conserviamo la registrazione, che
potrebbe servire per qualche atto straordinario.
Chiedo a lei, Presidente, ed a chi le succederà, di garantire a tutti la possibilità di
intervenire, perché mi sembra che si stia ridimensionando anche questa opportunità.
È un monito per tutti: ciascuno esprima quello che crede, quello che pensa, ma lo
faccia in libertà, senza subire condizionamenti e volgarità nei confronti di
chicchessia!

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ravello.

RAVELLO Roberto Sergio
Sono anche pronto ad assumermi qualunque responsabilità rispetto a ciò che dico, ma
come si può definire chi inventa una verità che non è assolutamente coincidente
rispetto a quanto è accaduto, se non "bugiardo"? Chi mente, io lo chiamo con il suo
nome. Chi si inventa cose non vere, io lo chiamo "bugiardo"! Alleanza Nazionale
non ha mai creato una ronda! Alleanza Nazionale, la settimana scorsa, in Sala
Colonne (presso questo Palazzo), ha salutato un'associazione di liberi cittadini,
indipendenti da qualunque partito e da qualunque forza politica, che si sono costituiti
per pattugliare, per passeggiare liberamente nel territorio della loro città! Alleanza
Nazionale non ha costituito alcuna ronda! Alleanza Nazionale ha preso atto, con
grande soddisfazione (questo sì), della decisione di alcuni cittadini torinesi di
mettersi a disposizione, al servizio dei loro concittadini!
Capisco i pruriti, la voglia di fare opposizione in un momento in cui la maggioranza
è ridotta a brandelli in questa Nazione, però andare a condannare... (INTERVENTI
FUORI MICROFONO). Ridete pure; per quanto mi riguarda, il mio Partito ha,
ormai, doppiato il vostro; per il resto, non si è fatto nulla. (INTERVENTI FUORI
MICROFONO). La volontà degli elettori è stata chiara: vi ha cacciati dal
Parlamento, ha cancellato dalla storia politica nazionale i vostri alleati, i vostri
"compagni di merende"! Io, più di questo, non desidero. Credo che la volontà degli
elettori, ormai, si sia manifestata in maniera più che chiara.
Mi chiedo che cosa ci sia di male se qualche cittadino impegna parte del suo tempo,
sottraendolo agli affetti, agli amici, al sollazzo, al divertimento, ai propri hobby e
decide di passeggiare (ovviamente, disarmato), insieme ad altri suoi concittadini, per
rendere più viva e, soprattutto, più vivibile la sua città? Che cosa c'è di male? Voi
potete chiamarle "ronde", io preferisco chiamarle "passeggiate per la legalità". Che
cosa c'è di male in qualche gruppo più o meno nutrito di cittadini che permette ad
altri cittadini di sentirsi vicini, parte della loro comunità, che permette, soprattutto
alle persone più deboli, di poter tornare a casa in serenità, che consente ad una donna
di non doversi guardare le spalle nel momento in cui cerca le chiavi nella propria
borsetta? Che cosa c'è di male in tutto questo? Vorrei ricordare al Consigliere
Domenico Gallo che il Governo ha previsto che parte della competenza...
(INTERVENTI FUORI MICROFONO).

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Consigliere Cuntrò!

RAVELLO Roberto Sergio
Non raccolgo provocazioni, anche se è doloroso riceverle da parte di chi ha un ruolo
istituzionale come la Presidenza di una Commissione. Me l'aspetto da un Consigliere
Comunale qualunque; me l'aspetto meno e lo tollero meno da un Presidente di
Commissione! Quando si è in difficoltà, è chiaro che si perda l'equilibrio; è
assolutamente normale e naturale; sta nel dibattito politico.
Credo sia opportuno ricordare a chi ha presentato quest'ordine del giorno che il
Governo ha previsto, proprio per evitare abusi, per evitare una deriva pericolosa -
questo non lo posso negare - e che i partiti ci mettano la firma ed il timbro, che siano
i Sindaci ad assumersi parte della responsabilità e che istituiscano un albo per sapere
nome, cognome e residenza di chi parteciperà ad iniziative che altro non sono che di
pubblica utilità! Io, invece di invitare il Governo a fare qualcosa, a recedere su
qualche iniziativa, inviterei chi è molto più vicino a noi, ossia il Sindaco, a smetterla
di fare finta di niente. Un giorno dice, in riferimento al pattugliamento misto (militari
e forze dell'ordine), che Torino non è Bogotà e, il giorno dopo, dice che, grazie al
pattugliamento misto tra militari e forze dell'ordine, la vivibilità in città è migliorata.
Vorrei invitare questo Sindaco (che non ha solo due fronti, ma molte di più) a
rendersi conto che ha precisi compiti, che ha precise responsabilità, che ha un ruolo
molto preciso e che lo deve sfruttare fino in fondo!
Questa è una situazione ambigua: è chiaro che potrebbe determinare una sfasatura,
che potrebbe generare pericoli ed abusi, ma è il Sindaco che deve indicare, attraverso
un suo atto concreto, il limite oltre il quale un cittadino non può ergersi a difensore
"fai da te" della libertà e della sicurezza di tutti, ma deve o può esercitare un diritto
nell'ambito di quanto previsto dalla legge.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ferraris.

FERRARIS Giovanni Maria
Cercherò di abbassare un po' i toni, vista anche la tensione e l'ora. Credo che sia
importante mettere del buon senso anche nelle analisi che si fanno, seppur di natura
politica e non amministrativa, come questa.
Personalmente, l'iniziativa promossa dal Governo e sollecitata dal Consigliere
Domenico Gallo suscita una certa curiosità, che potrebbe anche diventare difficile da
comprendere quando noi, semplici Consiglieri Comunali, siamo chiamati ad
amministrare una Città e non a governare il Paese. Forse il dibattito parlamentare sta
portando avanti questa discussione con gli animi troppo accesi, ma, a livello locale,
credo che, invece, la si debba vedere (in negativo o in positivo, come noi invitiamo)
con tranquillità e moderazione.
È proprio per questo che credo sia importante considerare una città non solo dal
punto di vista di coloro che vogliono vederla più sicura, ma anche, certe volte, di chi,
come noi tutti, vuol trovare un equilibrio, anche nel buon senso dell'educazione e
della decenza.
Una volta c'era una canzone che diceva: "A mezzanotte va la ronda del piacere";
oggi mi verrebbe in mente di dire: "La ronda del buon senso", che noi traduciamo
come "ronda del galateo". Una proposta diversa, forse, meno significativa e incisiva
di quella che il Governo vuole introdurre, ma che riteniamo, invece, importante per
servire meglio la nostra città ed i nostri cittadini, invitandoli ad un maggiore rispetto
del senso civico e dell'educazione. Sembrerà una cosa strana, ma, in realtà, il senso
civico e l'educazione portano anche a ridurre la disonestà, ad aumentare il rispetto
verso gli altri e credo che sia anche un seme per ridurre la violenza ed il malaffare.
Vi invito a riflettere sia sui toni che sui contenuti di queste proposte e di quella del
Consigliere Domenico Gallo (che certamente ci vedrà impegnati a considerare), ma
dovremmo riflettere soprattutto su come noi, Consiglieri eletti dai cittadini,
possiamo, con il nostro esempio, essere traino di buon senso per il resto della città.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Innanzitutto, volevo apporre la mia firma in calce a questa proposta di ordine del
giorno, che condivido sia nel tono, che nel merito di quanto è stato detto. Credo che
il problema che ha sollevato abbia esattamente la gravità riferita dal Consigliere
Domenico Gallo: questo Paese si sta lentamente muovendo verso una china
pericolosa, cercando di mascherare, dietro il senso civico e l'affetto per il bene
pubblico, cose che, qualche anno fa, sarebbero state definite in un altro modo.
La posizione, Consigliere Ravello (credo di interpretare anche il pensiero degli altri
Consiglieri), è netta e cristallina ed è totalmente contro l'impostazione che sta dando
questo Governo di centrodestra al tema della sicurezza, che è un problema vero e
sentito anche dal Partito Democratico, anzi, soprattutto dal Partito Democratico. Il
problema, Consigliere Ravello - mi rivolgo a lei, mi permetterà, anche se non è
corretto, perché mi dovrei rivolgere alla Presidenza -, è la soluzione che viene data
alla questione da parte di questo Governo, che è totalmente sbagliata. Il Governo è
stato capace di fare un'operazione di propaganda politica senza precedenti, a difesa
di un'operazione che confina con il vecchio squadrismo, tagliando pesantemente
risorse finanziarie alle forze dell'ordine, perché, a mio modo di vedere - io sono, in
questo senso, un repubblicano convinto -, la sicurezza e l'ordine pubblico sono e
devono continuare ad essere prerogativa dello Stato e delle sue Istituzioni
democraticamente elette e non di qualche sedicente gruppo, amante dell'ordine
pubblico, che ambisce a tutelare un qualcosa che, invece, deve essere tutelato dallo
Stato.
Mi sarei aspettato da lei, Consigliere Ravello, una maggiore attenzione al tema di
quanto la Legge 133 (cioè il documento di programmazione economico-finanziaria
di questo Governo di centrodestra, anzi, mi verrebbe da dire, stante il tema specifico
che stiamo trattando, di estrema destra) abbia fatto, tagliando pesantemente le risorse
finanziarie alle forze dell'ordine, invece di incrementarle. Da un lato, quindi, si
grida: "Al lupo, al lupo" sul tema della sicurezza e, dall'altro, con serenità e
tranquillità, si tagliano le risorse finanziarie alle nostre forze dell'ordine, che, a
breve, non avranno neanche più i soldi per comprare la benzina per le volanti. State
facendo un'operazione di pura propaganda politica per le vostre associazioni
fiancheggiatrici (faccio riferimento al Partito da cui lei proviene ed al Partito della
Lega Nord), dicendo: "Voi, bravi cittadini che avete a cuore l'ordine pubblico,
occupatevi da soli della vostra città e della sicurezza".
Faccio riferimento all'altro suo passaggio, Consigliere Ravello, in relazione al testo
di quel Decreto che, correttamente, il Consigliere Domenico Gallo ha portato in Aula
ed ha citato, che, come sempre, scarica sui Sindaci un problema che non è loro. La
questione dell'ordine pubblico non è un tema dei Sindaci, ma - come lei ben sa - dei
Prefetti, cioè del Governo, cioè del Ministero dell'Interno, cioè di quell'Istituzione
che, in questo momento, voi avete l'onere di governare e che non state facendo.
Ringrazio il Consigliere Domenico Gallo per aver posto all'attenzione del Consiglio
Comunale questo problema, perché le cose bisogna chiamarle con il loro nome e
queste si chiamano "ronde", non "camminate"! Io apprezzo le camminate per la città,
magari le processioni dietro ad una statua in qualche ricorrenza. Quelle vanno
benissimo!
Il senso del mio intervento era questo. Ringrazio, quindi, il Consigliere Domenico
Gallo; non solo voterò convintamente questo ordine del giorno, ma chiedo che
rimanga a verbale la mia sottoscrizione di questo documento.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Il Consigliere Lo Russo aggiunge la propria firma all'ordine del giorno presentato
dal Consigliere Domenico Gallo.
La parola al Consigliere Castronovo.

CASTRONOVO Giuseppe
Non avrei voluto intervenire fino a quando non ho visto il modo con il quale il
Consigliere Domenico Gallo è stato interrotto più volte ed anche gli argomenti
portati nell'interruzione.
A prescindere dal fatto che considero quest'ordine del giorno assolutamente
condivisibile, credo che sia anche necessario mettere il punto su una questione, che è
l'unica cosa della quale parlerò, perché, per quanto attiene alle motivazioni, penso
che il Consigliere Domenico Gallo abbia saputo esprimere nella maniera migliore le
argomentazioni a sostegno di questo documento.
Credo che ci sia un passo importante nell'ordine del giorno ed è il concetto di cultura
della civiltà, nel senso di come, in questo Paese, da qualche tempo (non mi riferisco
solo all'azione del Governo Berlusconi, voglio essere chiaro anche da questo punto
di vista), si stia affermando sempre più un modo di affrontare i problemi che, anziché
ricercare la motivazione dei problemi, cerchi di dare risposte tendenti a rendere più
facile la soluzione, come in questo caso. Produrre e organizzare delle ronde, a
prescindere dalle modalità con le quali possono essere organizzate, ovviamente, non
è la stessa cosa che organizzarle su richiesta del Prefetto, a condizione che coloro che
dovranno entrare a far parte di questo servizio siano persone di un certo tipo, con una
certa esperienza, eccetera, piuttosto che le persone che organizzano "passeggiate"
fatte di notte in gruppo per marcare una presenza fisica che incuta timore ai
malintenzionati.
In questo modo non si pone un freno alle violenze nei confronti delle donne che, per
quanto e come sappiamo, avvengono molto più all'interno delle mura domestiche
che nei parchi e nei giardini. Per carità, non sto dicendo che la questione non sia
superabile anche con un incremento delle misure di repressione nei confronti di
questi atti, ma sicuramente deve avere, come punto prioritario, due aspetti: il primo è
quello dell'intervento di tipo culturale, il secondo è - come dice il Consigliere
Domenico Gallo nel suo ordine del giorno - quello di "incrementare le risorse agli
Enti Locali per poter intervenire nelle situazioni di degrado, presenti nel territorio,
che creano insicurezza".
Penso che questi siano gli argomenti che debbano essere affrontati e credo che la
norma predisposta dal nostro Governo non vada in questa direzione, perché andrebbe
inserita in un altro contesto; mentre organizza o produce strutture che,
apparentemente, possono servire ad aumentare il livello di sicurezza nelle strade, in
realtà taglia le risorse agli Enti Locali, che si trovano, a questo punto, fortemente
impediti nell'attuare i necessari interventi di riforme e di modifiche delle situazioni
di degrado che, ovviamente, da un lato, sono i primi a determinare le situazioni di
insicurezza e, dall'altro, instillano comportamenti sociali che vedono i soggetti
deboli ancora più deboli, perché sottoposti ancora di più alla violenza instillata da più
parti anche nei nostri giovani.
Da questo punto di vista, credo che l'ordine del giorno abbia un pregio, che è quello
di individuare soluzioni diverse, alternative a quelle avanzate dal Governo, che
rischiano (come abbiamo visto non soltanto dagli articoli dei giornali e dalle
conferenze stampa) di dare la stura ad un proliferare di strutture auto-organizzate che
si muovono sul territorio assolutamente fuori dalla legge.
Per questo motivo, non posso che essere d'accordo con il testo dell'ordine del giorno
e voterò, ovviamente, favorevolmente, come faranno i membri del Gruppo di
Rifondazione Comunista.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Carossa.

CAROSSA Mario
Volevo andare via, poi, visto l'ordine del giorno, sono rimasto per dire poche parole
riguardo a questo documento, di cui non condivido quasi nulla. Non è una sorpresa,
ma non sono d'accordo, per esempio, sin dall'oggetto, dove si parla di "un insulto
alla civiltà giuridica" e non lo condivido dove si mettono sullo stesso piano quei
delinquenti dei no-global con cittadini volontari onesti, fino a prova contraria, che
vanno a fare un giro per la loro città.
Non mi stupisco, naturalmente, che il Consigliere Castronovo si schieri
convintamente con questo ordine del giorno; è stato dimesso dopo aver interloquito
con dei signori che, in parte, condividono atteggiamenti che si pongono sullo stesso
piano: gente che brucia le bandiere di uno Stato, gente che, in altre occasioni, assalta
banchetti di cittadini o studenti che raccolgono firme, come è successo oggi. Non
dico che siano gli stessi, ma sono molto simili.
È chiaro (perché l'ho detto e ripetuto, in questi giorni, in qualsiasi occasione mi sia
capitata) che le ronde non vogliono essere assolutamente nessuna scorciatoia,
nessuna soluzione ad un problema; questo Governo le ha volute perché siano uno dei
tanti "mattoncini" col quale costruire quel muro che vogliamo ricreare a difesa dei
cittadini onesti. Non vuole essere la soluzione del problema e non è mai stato detto
da nessuno, tanto meno da componenti del Governo.
Quando sento parlare di "giustizia fai da te", "clima da far west", sfido a trovare
un'occasione, un caso in cui le ronde abbiano assalito dei cittadini. Semmai, è
successo il contrario, quando gli amici di alcuni che siedono anche in quest'Aula
hanno assalito cittadini onesti che facevano le ronde. Non bisogna mettere sullo
stesso piano questi ultimi e chi porta i bastoni e cerca di colpire altre persone che
passeggiano! Facendo così non si fa un bel servizio ai cittadini onesti che vogliono
solamente un po' di tranquillità.
Sono evidentemente d'accordo con questo ordine del giorno nella parte in cui si
auspica che questo Governo riesca a dare ulteriori finanziamenti, mezzi, possibilità,
uomini alle forze dell'ordine, ma vorrei vedere chi non lo fosse! Dobbiamo anche
dire, però, che questo Governo non si è ritrovato in questa situazione per colpa sua;
trent'anni di malgoverno dell'Italia hanno contribuito pesantemente e c'entrano tutti
quanti! Senza parlare della mancanza assoluta di un federalismo fiscale, a cui voi
siete stati i primi ad essere contrari e continuate ad esserlo! Voi volete, come al
solito, la botte piena e la moglie ubriaca!
Voglio dire una cosa, se mi permette, al Consigliere Lo Russo: mi stupisco che lei si
schieri così a favore di questo ordine del giorno. Proprio lei, che fa riferimento ad
una cultura contadina, la quale fu la prima a far nascere questo tipo di ronde per il
controllo del territorio. Andiamo a vedere indietro nel tempo, quando i contadini si
riunivano in gruppo per risolvere i problemi, per riuscire… (INTERVENTI FUORI
MICROFONO). C'era già lo Stato, stia tranquillo! Non dobbiamo andare tanti anni
indietro! Lei si dimentica, forse, dei gruppi dell'Azione Cattolica, che controllavano
il territorio! Stia tranquillo, non erano quelli dei vostri salottini!
Questi signori negano l'evidenza! Vadano a vedere nell'Emilia Romagna, in certe
zone del Piemonte e del Veneto negli anni passati. Non bisogna aver timore, quando
queste cose le fanno dei cittadini onesti.
Ribadisco che le ronde - io le chiamo così, perché le parole non devono fare paura a
nessuno - non vogliono essere la soluzione del problema. In questo momento,
potrebbe essere uno dei passaggi per ottenere quella tranquillità che i cittadini,
giustamente, pretendono da uno Stato che si rispetti. Sono sicuro che l'azione di
Governo sarà così seria e capace, anche perché buona parte di chi siede in quest'Aula
al Governo non c'è, quindi, riuscirà a lavorare in pace e tranquillità e farà in modo
che le forze dell'ordine abbiano di nuovo mezzi e uomini a sufficienza.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Petrarulo, per la dichiarazione di voto.

PETRARULO Raffaele
Penso che l'ordine del giorno presentato dal Consigliere Domenico Gallo debba fare
riflettere sul discorso della sicurezza nella città di Torino. Non dobbiamo limitarlo
solamente ad una particolare tensione che c'è tra le ronde legalizzate adesso dalla
politica del Governo nazionale e quanto sta avvenendo sul nostro territorio;
dovremmo miscelare le due cose.
Credo che le ronde, in quanto tali, non trovino il supporto da parte dell'Italia dei
Valori; questo è sicuro, perché accettarle, oggi come oggi, significherebbe
legalizzare qualcosa che dovrebbero fare coloro che vi sono preposti, ossia le forze
dell'ordine o le forze di Pubblica Sicurezza. È indubbio, Consigliere Gallo che, da
sole, le forze dell'ordine e di Pubblica Sicurezza presenti sul territorio cittadino -
parlo della nostra città e mi riferisco ai casi gravi che sono accaduti ultimamente,
come quello del piromane che imperversa in tutta Torino, che le forze dell'ordine
non sono riuscite, fino ad oggi, a trovare - non possono fare molto. Occorre fare
qualcosa di più.
Per questo motivo, su questo ordine del giorno avrò un voto ibrido di astensione.
Non credo che le ronde possano risolvere il problema della legalità e della sicurezza
a livello cittadino e nazionale. Le attuali forze di polizia e di Pubblica Sicurezza non
riescono, a volte - vuoi per la mancanza di organico, vuoi per la mancanza di risorse
-, a trovare i responsabili di quanto sta avvenendo, perché è impensabile che, a livello
cittadino, ci sia qualcuno che possa imperversare in tutta la città di Torino...

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Consiglieri, per favore!

PETRARULO Raffaele
Non interessa l'argomento perché, forse, le loro autovetture non sono state ancora
toccate dall'incendiario!
Consigliere Carossa, se - come dice il mio Presidente - voi che siete al Governo fate
un provvedimento che migliorerà in qualità e in quantità le forze dell'ordine, avrete
sicuramente, da parte dell'Italia dei Valori, senza il bisogno di nessuna alleanza, un
voto a favore, ma, fino ad oggi, ci sono stati solo tagli alla sicurezza, alle forze
dell'ordine ed alla politica degli Enti Locali.
Questo è un altro motivo per cui io non credo alle ronde; credo ai cittadini attenti,
che vigilano, che possono essere, quindi, in due, tre, quattro o da soli, che devono
avere quell'accortezza di telefonare subito alle forze dell'ordine e pretendere un
servizio immediato. Il Governo limita nel numero, nella quantità, nei mezzi e nelle
risorse le forze dell'ordine, ma tra le due cose c'è una discrasia non indifferente, che
vuol dire: "Vogliamo le forze di Polizia, ma non diamo i mezzi; vogliamo giustizia,
ma non diamo interesse a quanto riguarda i Magistrati".
Non me ne voglia il Consigliere Domenico Gallo, ma non voterò a favore di questo
ordine del giorno, perché vorrei che fosse approfondito nei due aspetti che ho riferito
poc'anzi.
L'Italia dei Valori, oggi, rappresentata dal sottoscritto Consigliere, si asterrà dal voto
di questo ordine del giorno.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di ordine
del giorno:
Presenti 33: Favorevoli 23, Astenuti 7, Contrari 3.
L'ordine del giorno è approvato.
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