Interventi |
COPPOLA Michele (Vicepresidente) Riprendiamo l'esame della seguente proposta di mozione n. mecc. 200901138/02, presentata in data …, avente per oggetto: "Condizioni di stabilità per i lavoratori precari" COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Lo Russo. Successivamente, ridarò la parola al Consigliere Cassano. per continuare il suo intervento. LO RUSSO Stefano Esprimo il mio rammarico rispetto alla decisione assunta dal Consigliere Gallo in relazione all'invito formulato dal Capogruppo Giorgis. Ritenevo fosse un invito condivisibile nel merito e che, in qualche modo, tagliasse la testa al toro (per usare una metafora utilizzata dal Consigliere Gallo) a un retropensiero che mi pare alberghi certamente nei corridoi della Sala Rossa: che i presentatori di questa mozione abbiano l'esigenza di tutelare una parte e non di tutelare, invece, il complesso dei lavoratori precari della Città di Torino. Volevo solo intervenire per esprimere quindi il mio disappunto rispetto al merito della questione e alla decisione del Consigliere Gallo di non ritirare l'emendamento, che, invece, ritenevo essere assolutamente pertinente, e ringrazio pubblicamente il Consigliere Lavolta per avere redatto questa proposta di ordine del giorno (di cui sono uno dei sottoscrittori) che andremo a discutere e a votare dopo. Ritengo che il problema della stabilizzazione dei precari sia un problema vero di questo Paese e della Pubblica Amministrazione; mi avrebbe fatto piacere che il Consigliere Gallo avesse accettato l'invito, fuori da ogni tipo di provocazione o di retropensiero, formulato dal Capogruppo Giorgis. Annuncio pubblicamente il mio voto contrario all'emendamento a firma del Consigliere Gallo, non tanto perché non lo condivida nel merito, tant'è che sono uno dei sottoscrittori dell'ordine del giorno immediatamente successivo, quanto piuttosto per condannare l'atteggiamento del Consigliere in una mancata disponibilità a venire incontro ad un faticoso lavoro che c'è stato all'interno della Commissione, che ha anche cesellato, d'accordo con la Giunta, ogni parola di questa singola mozione e che, in qualche modo, avrebbe dovuto trovare la via preferenziale del voto, senza invece innescare tutta una polemica che - mi pare di capire - nasconde dei retropensieri, che credo non debbano essere oggetto di discussione. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Cerutti. CERUTTI Monica In dissenso con il Consigliere che mi ha preceduto, vorrei far notare che questo faticoso lavoro di mediazione è stato fatto tra il Partito Democratico e la minoranza, e non all'interno di tutta la maggioranza. Questo è sicuramente un dato non positivo. Credo che questo lavoro di mediazione abbia portato ad un atto che è difficilmente comprensibile; risulta essere molto ambiguo, se non si conosce il pregresso. Quindi, proprio perché abbia un suo valore oggettivo, chiaramente appoggio l'emendamento del Consigliere Gallo, pur sapendo che esistono queste differenze fra ciò che viene detto in una mozione che "impegna" la Giunta e un ordine del giorno che "invita" il Governo, ma, in questo caso, l'emendamento a firma del Consigliere Gallo qualifica l'atto, unendo il livello locale con quello nazionale e trattando il tema della precarietà nella Pubblica Amministrazione in senso lato. Non aggiungo le considerazioni già fatte dal Consigliere Gallo. Per il nostro Gruppo, l'approvazione dell'emendamento diventa vincolante per un voto favorevole a questa mozione. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Cantore. CANTORE Daniele Voteremo questa proposta di mozione. Vorrei, però, ricordare che, se non sbaglio, un mese fa abbiamo votato una mozione di indirizzo, rispetto all'organizzazione della macchina comunale e del personale, rivolta all'Assessore competente e al City Manager. Questa mozione è stata approvata all'unanimità, ma è stata disattesa - non mi rivolgo a lei - dall'ingegner Vaciago (diciamo le cose come stanno: abbiamo fatto una Conferenza dei Capigruppo). Allora, sempre per essere chiari, di che cosa parliamo di nuovo oggi? Parliamo di una mozione che "invita", quindi, acqua fresca! Ricordo certamente l'impegno dei Consiglieri Angeleri e Carossa rispetto a questa vicenda; mi fa piacere che ci sia questa prova di intesa tra il Consigliere Goffi e il Consigliere Olmeo, che leggo come Partito Democratico e UDC. Constato che è una mozione che non raggiungerà nemmeno l'unanimità; noi la voteremo, perché siamo convinti nel merito - sono d'accordo con il Consigliere Ravello -. Sappiamo che non servirà a nulla. Termino, ripetendo che non è servita a nulla una mozione approvata all'unanimità su competenze del Consiglio Comunale. Vorrei ricordare che la mozione preparata dal Consigliere Cerutti e dal sottoscritto sulla riorganizzazione del personale è prevista ai sensi degli articoli nn. 42 e 48 del Testo Unico sugli Enti Locali, e la Giunta, ma in particolare il City Manager, ha disatteso questa indicazione. Voteremo questa mozione, perché siamo convinti di quanto dice; non sarà approvata all'unanimità e so già che fine farà: purtroppo, sarà di nuova acqua fresca. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Non ho altri Consiglieri iscritti a parlare. La Giunta ha piacere di intervenire; del resto, la Conferenza dei Capigruppo aveva chiesto espressamente all'Assessore Borgogno (il quale ha dovuto modificare i suoi impegni) di essere presente. La parola all'Assessore Borgogno. BORGOGNO Giuseppe (Assessore) Credo che, qualora approvata, questa mozione debba essere considerata per ciò che può essere, ovvero una sollecitazione politica al tavolo in cui trattano la Delegazione trattante (che non è la Giunta) e le Organizzazioni Sindacali a considerare questo elemento. In realtà, la Giunta può farsi interprete di una sollecitazione politica, ma deve essere chiaro che l'ambito della discussione è ristretto alla Delegazione trattante - di cui la Giunta non fa parte - e alle Organizzazioni Sindacali. Quindi, un invito, una sollecitazione politica a considerare nel Contratto Integrativo una situazione non ordinaria: l'istituzione di una nuova figura professionale, che è cosa diversa da quanto diceva prima il Consigliere Cuntrò. Per istituire una nuova figura professionale, è necessario un accordo con le Organizzazioni Sindacali; non si può fare in via unilaterale. Questo l'ho detto in Commissione, e lo ribadisco, perché voglio che sia molto chiaro. Altrettanto chiaramente voglio dire che la discussione sul Contratto Integrativo è già ampiamente in corso, lo è soprattutto per quanto riguarda la parte economica, ma anche per alcuni aspetti normativi che sono collegati, come abbiamo discusso anche alla Conferenza dei Capigruppo. Al momento, però, nessuna delle Organizzazioni Sindacali, nelle discussioni sul Contratto Integrativo fin qui avvenute, ha fatto questo genere di proposta. Questo va detto. Siccome dev'essere fatto ciò che è scritto qui, se lo si fa sulla base di un accordo tra la Delegazione trattante, che rappresenta l'Amministrazione, e le Organizzazioni Sindacali, si sappia che quel problema non è ancora stato posto da uno degli attori che lo può porre, e cioè le Organizzazioni Sindacali. Inoltre, come ho detto sempre in Commissione, e voglio che sia chiaro (quindi chiedo un attimo di attenzione, perché, altrimenti, le discussioni che facciamo in Commissione poi rimangono sospese nell'aria e, tra qualche settimana, ci dovremo occupare del Bilancio), noi siamo impegnati in un'azione di riduzione del personale non perché ci piace, ma perché l'ultima Legge Finanziaria dice che, per stare nel Patto di Stabilità, deve esserci un certo rapporto tra la spesa generale dell'Ente (che il Governo dice bisogna ridurre) e le spese del personale. In ragione di ciò, noi stiamo tentando, nei prossimi tre anni, di ridurre il personale e di riorganizzarlo. Che cosa significa? Primo: questa sollecitazione politica, una volta eventualmente recepita da quel tavolo, quindi con l'accordo delle Organizzazioni Sindacali, dovremo capire come si incrocia con un'azione di riduzione di personale. Voglio essere molto chiaro: non è che oggi discutiamo di una cosa e, poi, fra qualche settimana, si vota un Bilancio che ne dice un'altra. Riguardo alla riduzione del personale, delle spese di personale, della riduzione delle spese generali dell'Ente e degli indirizzi dati agli Enti locali dal Governo, abbiamo già discusso, non è una novità. Infine, la riduzione del personale porta a mobilità interna. Mobilità interna significa selezionare delle priorità. Le priorità che, fino ad ora, abbiamo selezionato sono quelle relative ai servizi alle persone, quelli che rischiano di andare in crisi: Servizi sociali, anagrafi, insegnanti di scuole materne. Diversamente, rischiamo di ridurre il servizio. Quindi, bisogna che tutto questo stia dentro a priorità individuate ed accettate. Spero che tutto questo sia chiaro, qualunque sia l'atto che stasera deciderà di assumere il Consiglio Comunale. Infine, permettetemi di fare due precisazioni. Il tema della stabilizzazione degli insegnanti di religione non è più scritto in questa mozione perché io speravo di essere riuscito a spiegare che la stabilizzazione di questi precari, come per gli altri, non è stata resa possibile dalla Legge (assenza della prova selettiva a monte). Il TAR - non è che io sia contento di questo, ma è un fatto -, su un ricorso su questo punto, ha dato ragione all'Amministrazione. Noi abbiamo lavorato due anni per cercare di stabilizzare tutti coloro che avevano la possibilità di essere stabilizzati, e siamo l'unico Comune in Italia che ha stabilizzato tutti coloro che avevano tutti i requisiti richiesti per essere stabilizzati; se mancava qualche requisito, non si poteva fare. Considero questo un punto di merito politico, quindi - lo dico ancora una volta e spero di non doverlo ripetere mai più - non abbiamo fatto discriminazioni! Poi, riferirà l'Assessore Saragnese sulla questione che riguarda l'indagine fatta nelle altre città. A me risulta che, qualora si potesse e si decidesse di fare ciò che viene richiesto (non è soltanto nel potere della Giunta, ma, come ho detto prima, è necessario l'accordo con le Organizzazioni Sindacali e la Delegazione trattante), noi saremmo la prima città italiana che lo fa. Non è vero che ci sono altri precedenti in Italia. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Per gli insegnanti di religione cattolica delle scuole materne non ce ne sono. Ma poi dirà l'Assessore Saragnese. Infine, spero che sia accantonato l'argomento della stabilizzazione per dire che, qualora tutto questo dovesse andare avanti, dovrebbe avvenire attraverso una selezione pubblica, che ha dei criteri, e non attraverso un automatismo. Noi, oggi, non abbiamo potuto stabilizzare, perché la Legge non ce lo consentiva, ma garantiamo la continuità, ovviamente, del servizio (ci mancherebbe soltanto che non lo garantissimo), ma anche la continuità di chi lo svolge. Nelle condizioni attuali, chi può non garantire quella continuità non siamo noi, ma la Curia, che segnala i nomi e tutti gli anni, volendo, può segnalarne di diversi. Questo soltanto per portare altri elementi di conoscenza ad una discussione che, in questi due anni, è stata - perdonatemi - talvolta piuttosto disordinata e anche con alcune inesattezze, perché, anziché far prevalere la questione pratica, concreta, gli elementi relativi alle norme, a ciò che si può e non si può fare, talvolta hanno preso un po' troppo spazio elementi - uso una parola un po' desueta - "ideologici", che non era proprio il caso di introdurre. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola all'Assessore Saragnese. SARAGNESE Luigi (Assessore) L'Assessore Borgogno ha già indicato le linee generali di una posizione che abbiamo costruito nel corso del tempo e che abbiamo ribadito in tutte le sedi. Voglio ricordare, siccome è stato utilizzato di nuovo l'argomento della discriminazione, che questa discriminazione non c'è mai stata. Il Comune di Torino non discrimina alcuna persona, ma applica le leggi e applica gli accordi fra lo Stato Italiano e la Conferenza Episcopale Italiana; anzi, siamo una delle poche Città, o forse l'unica, che stipula contratti di insegnamento della religione cattolica che abbiano una durata completa di 12 mesi. In altre città questo non avviene, ed è bene sottolinearlo, perché magari noi fossimo nella condizione di assicurare a tutti i lavoratori a tempo determinato della nostra Città o del nostro Paese la stessa continuità di lavoro, magari! Non siamo assolutamente in questa condizione! Riguardo alla questione dei Comuni che, secondo il Consigliere Goffi, avrebbero fatto deliberazioni per stabilizzare gli insegnanti di religione cattolica. Ebbene, la documentazione che ci è stata fornita conferma, in realtà, esattamente quello che abbiamo sempre detto. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Assessore Saragnese, mi perdoni se la interrompo. Consiglieri, per cortesia, abbiamo chiesto alla Giunta di essere presente stasera per il dibattito in corso. Prego, Assessore. SARAGNESE Luigi (Assessore) Infatti, per quanto riguarda Palermo (intanto, preciso che non si tratta del Comune di Palermo, ma della Provincia), la deliberazione riguarda l'assunzione in ruolo di insegnanti di religione cattolica di una scuola superiore. Lo stesso avviene per il Comune di Genova: un insegnante di un istituto civico superiore. Per il Comune di Bologna: un insegnante per un istituto civico superiore. Il Comune di Palermo, che ha 95 sezioni di scuola materna comunale, non ha alcun insegnante di religione cattolica. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Assessore Saragnese, pazienti un attimo. Consiglieri, per cortesia! SARAGNESE Luigi (Assessore) Nel Comune di Palermo (95 sezioni di scuola materna comunale), l'insegnamento della religione cattolica è effettuata dagli insegnanti di ruolo di sezione; non c'è nessun personale esterno. Lo stesso vale per il Comune di Genova, che ha 19 insegnanti di religione cattolica a tempo determinato, che hanno un orario di lavoro da 14 a 20 ore settimanali, senza nessuna stabilizzazione. Lo stesso per il Comune di Bologna, che ha 28 insegnanti di religione cattolica con incarico annuale da ottobre a giugno. Ripeto, a Torino l'incarico va da settembre ad agosto (12 mesi completi). Nessun insegnante di religione cattolica è stato stabilizzato. Infine, il Comune di Milano, due settimane fa, 45 insegnanti di religione cattolica a tempo determinato! COPPOLA Michele (Vicepresidente) Abbiamo terminato il dibattito sulla proposta di mozione. Vi chiedo un attimo di attenzione, perché prima porrò in votazione l'emendamento a firma del Consigliere Gallo Domenico, che non è stato ritirato. Successivamente, si voterà la proposta di mozione o come è stata presentata o, evidentemente, come è stata modificata. Non essendoci altre richieste di intervento pongo in votazione l'emendamento n. 1: Presenti 38, astenuti 11, favorevoli 5, contrari 22. L'emendamento è respinto. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Pongo in votazione la proposta di mozione: Presenti 41, favorevoli 27, astenuti 10, contrari 4. La proposta di mozione è approvata. |