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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 9 Marzo 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 10

Comunicazioni del Consigliere Carossa su "Scontri all'Universitą-Palazzo Nuovo"
Interventi

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Carossa.

CAROSSA Mario
Non voglio anticipare il Consigliere Ravello, ma ritengo che quanto accaduto oggi
all'Università di Torino sia un fatto grave. Voglio, innanzitutto, portare la mia
solidarietà ai quattro agenti feriti da quei delinquenti, che sono i soliti che, da troppo
tempo, imperversano assolutamente impuniti nelle strade di Torino. Sono stati feriti
quattro agenti di Polizia in servizio, perché (aveva ragione Bossi) dei nazisti rossi
vogliono impedire qualsiasi attività democratica e questo non deve passare
inosservato in Sala Rossa. Ritengo che sia veramente vergognoso! Comunque penso
che sicuramente il Consigliere Ravello potrà dire più di me. Non voglio allargarmi,
ma portare la solidarietà alle forze dell'ordine e, naturalmente, ai ragazzi che sono
stati così vilmente attaccati.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ravello.

RAVELLO Roberto Sergio
In realtà, le ho chiesto la parola ai sensi del comma 6 dell'articolo 112 del
Regolamento del Consiglio Comunale, che consente ai Consiglieri di chiedere le
comunicazioni del Sindaco per fatti gravi e urgenti avvenuti durante, o comunque
poco prima dello svolgimento dei lavori del Consiglio Comunale. Chiaramente mi
riferisco a quanto accaduto quest'oggi, ancora una volta all'interno di Palazzo Nuovo,
sede dell'Università degli Studi, luogo che dovrebbe essere di confronto democratico,
di formazione dei giovani, di libertà totale di pensiero e di espressione, che, invece,
ancora una volta, per responsabilità dei soliti noti, delinquenti e teppisti dei centri
sociali, e anche per responsabilità di chi - il Rettore - dovrebbe garantire la regolare
fruibilità degli spazi all'interno dell'Università, si è trasformato in un luogo di
guerriglia urbana, in una terra di nessuno, dove agenti delle forze dell'ordine sono
stati feriti addirittura da bombe carta, dove studenti di destra, che raccoglievano in
maniera del tutto pacifica le firme per presentare le loro liste alle elezioni
universitarie, sono stati fisicamente aggrediti, sono stati vittime di violenza.
Chiedo che il Sindaco comunichi rispetto a quanto accaduto, poiché - combinazione -
oggi l'Assessore Borgogno non è stato in grado di rispondere alla nostra interpellanza
e di chiarire quando, come e se lei avrebbe chiesto lo sgombero dei centri sociali,
rispetto ovviamente a quanto, invece, ha comunicato ai mezzi di stampa e anche a
qualche cittadino che le ha scritto.
Vogliamo sapere quanto si debba ancora aspettare in questa Città per liberarsi di
teppisti, di delinquenti, di usurpatori del diritto di tutti di poter parlare, di poter
esprimere il proprio pensiero, che non permettono che l'Università sia frequentata da
cittadini per bene.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Grimaldi.

GRIMALDI Marco
Intervengo perché sono state pronunciate parole molto gravi in Aula e credo anch'io
che i fatti di oggi non siano più sopportabili. C'è, però, da dire che nelle scorse
richieste di comunicazione su fatti molto simili, il Rettore aveva detto che non
avrebbe mai più permesso cariche all'interno dell'Università.
Sono d'accordo sul fatto che siano alcuni "soliti noti" che provocano queste vicende,
e non sto parlando di un gruppo, ma di più gruppi noti in questa Città. Di
conseguenza, vorrei capire se questa carica è stata autorizzata, perché mi giunge voce
(e purtroppo non l'ho sentita nelle parole degli altri Capigruppo) che molti studenti,
che non partecipavano né ai volantinaggi né alle manifestazioni, sono stati picchiati.
Allora, visto che, di fatto, le cariche sono un atto estremo che si fa in momenti di
manifestazioni e non si devono scaricare su cittadini che non c'entrano e non fanno
parte di tali presidi, vorrei capire, Presidente, se si possa richiedere un'audizione del
Rettore in Commissione per comprendere meglio come sono andati questi fatti.
Non credo che sia il Sindaco a doverci rispondere, ma questa è la mia opinione. Visto
che è passato un anno dall'ultima volta nella quale si è richiesto al Rettore
dell'Università di spiegarci la sua posizione, le chiederei di convocare, anche in una
Commissione ad hoc, il Rettore dell'Università degli Studi per capire come venga
gestita la sicurezza all'interno della nostra università pubblica.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Ho qui una richiesta di comunicazioni del Sindaco, un po' borderline, sul nostro
Regolamento, nel senso che i fatti sono avvenuti questa mattina e non si sono appresi
durante la seduta del Consiglio, e, quindi, da questo punto di vista, è difficile
inquadrarli. Certo che se, invece, i Colleghi Consiglieri hanno appreso questa notizia
durante la seduta, è ragionevole che il Sindaco possa scegliere se replicare o meno, e
qualora il Sindaco lo desiderasse, certamente a lui la parola.
La parola al Consigliere Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Intervengo solo per ricordare al Consigliere Grimaldi che, come è noto, in questo
Paese l'autorità di pubblica sicurezza nelle Università di Stato è il Rettore e, di
prassi, la Prefettura gli chiede sempre l'autorizzazione prima di fare eventuali
interventi. Quindi, è evidente che, qualora ci fossero stati interventi questa mattina
nelle aule universitarie, di sicuro il Rettore ne sarebbe stato informato.
Esprimo forti perplessità sulla proposta fatta dal Consigliere Grimaldi (pur nel
rispetto delle competenze del Consiglio in tema di audizione), perché mi parrebbe,
sinceramente, un po' fastidioso che il Consiglio Comunale chiedesse al Rettore di
venire a riferire a una Commissione Consiliare Comunale su scontri che,
eventualmente, si sono verificati questa mattina.
Per cui, inviterei i Colleghi a riflettere sull'opportunità politica di portare avanti tale
operazione; credo che, in questo senso, sia opportuno, invece, evitare la polemica,
certamente evitando l'audizione del Rettore nel merito specifico di questi fatti,
approfondendo magari il tema dal punto di vista politico.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Salti.

SALTI Tiziana
Mi associo anch'io alla richiesta di audire, se fosse possibile, il Sindaco in merito ai
fatti dell'Università.
Poi, come diceva già il Consigliere Carossa, non ho compreso la richiesta di
sospensiva per l'elezione del Presidente.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Sulla richiesta di sospensiva, è la Conferenza dei Capigruppo che organizza i lavori
del Consiglio. Se la Conferenza dei Capigruppo, a maggioranza, dispone in questo
modo, nulla posso fare.
La parola al Consigliere Carossa.

CAROSSA Mario
Non sarebbe la prima volta che, in Sala Rossa, si cambiano decisioni prese in sede di
Conferenza dei Capigruppo.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Se fosse favorevole l'Aula, certamente, ma non mi sembrava di avere registrato
consensi in tal senso.

CAROSSA Mario
Al massimo, può convocare un'altra Conferenza dei Capigruppo. È già capitato altre
volte.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Se la sua richiesta diventa formale, faccio votare l'Aula sulla modifica dell'ordine dei
lavori e sull'eventuale non sospensione. Ma mi sembrava che fosse una richiesta che
nasceva da una considerazione legata alla mia comunicazione ufficiale, non avevo
riscontrato il consenso dell'Aula. (INTERVENTI FUORI MICROFONO).
La parola al Consigliere Cantore.

CANTORE Daniele
Vorrei fare una battuta rispetto a quanto detto prima. Non le sfuggirà, Presidente, che
tutta questa situazione è determinata dal malessere che regna all'interno della
maggioranza, è inutile ripeterlo. Nessuno dei Colleghi avrebbe chiesto oggi la
votazione se la maggioranza, dopo il deposito al TAR del Consigliere Castronovo,
non si fosse fermata e avesse avuto lo stesso coraggio manifestato nel "mandare a
casa" il Presidente Castronovo. Eleggerebbe il nuovo Presidente, invece, hanno
paura. Dobbiamo dirle queste cose in Aula, Presidente: hanno paura che il TAR
sospenda la deliberazione di revoca ed hanno paura di eleggere un Presidente che
durerebbe pochi giorni sullo scranno, sul quale lei siede in questi minuti e sul quale
siederà, mi auguro, per tanto tempo.
Questo è il vero problema: la maggioranza aspetta di sapere se il TAR darà la
sospensiva rispetto alla deliberazione di revoca, perché, almeno in un'Aula
istituzionale, dobbiamo dire le cose come stanno e non giocare alla logica di
corridoio.
Per quanto riguarda, invece, l'altro tema, mi permetto di dire che, secondo me, non è
il caso di audire il Rettore dell'Università, è il caso però di rimettere le cose come
stanno, Consigliere Lo Russo, e penso che lei sia d'accordo con me, conoscendola da
tempo.
Non possiamo ribaltare la situazione, Consigliere Grimaldi. C'è stato l'intervento
delle forze dell'ordine rispetto ai soliti noti (o ignoti) che hanno messo delle bombe
carta, e quindi hanno provocato una reazione e una difesa delle forze dell'ordine, non
contro gli studenti "normali", ma a difesa di coloro che vogliono frequentare
normalmente l'Università. A me non sta bene che adesso questa azione delle forze
dell'ordine venga criminalizzata e si ribalti la situazione.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Grimaldi.

GRIMALDI Marco
Intervengo per fatto personale. Mi dispiace che il Consigliere Lo Russo e il
Capogruppo Cantore strumentalizzino le mie frasi. Ripeto che la mia posizione è
legata a una dichiarazione del Rettore che ha esplicitamente detto, per la seconda
volta, che non ha autorizzato le azioni della Polizia.
Allora, visto che, in qualche modo, il Consigliere Lo Russo ribadiva il fatto che la
sicurezza era... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). È fatto personale, sto
replicando a quanto stavano dicendo i Consiglieri Lo Russo e Cantore.
(INTERVENTI FUORI MICROFONO).
Vuol dire che la democrazia non viene rispettata qui! Sto dicendo di non
strumentalizzare le frasi. Sono d'accordo con loro sul fatto che le forze dell'ordine
avranno agito in questo modo per garantire la sicurezza; stavo solo dicendo che, per
la seconda volta, succede che un Rettore smentisca e dica che non erano autorizzate
da lui stesso in un luogo pubblico. Dico solo che voglio che venga chiarito questo
fatto, e non sto esprimendo un giudizio né su un fatto né sull'altro. Sto solo dicendo
che per la seconda volta succede, forse, visto che la sicurezza dei cittadini tutti è
responsabilità del Sindaco, quindi è questo il motivo della richiesta.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Sindaco.

SINDACO
Intervengo sulla base delle poche e frammentarie notizie che ho e di quello che ho
sentito.
Intanto, esprimo anch'io la mia solidarietà e quella della Città ai poliziotti lievemente
feriti, perché questo mi sembra il primo atto dovuto. Secondo, non intendo interferire
nelle attività del Consiglio, quindi valutino i Capigruppo se audire o meno il Rettore.
Voglio, però, dire chiaramente una cosa: non ci si può più nascondere dietro a un
dito. A Palazzo Nuovo c'è un problema di agibilità democratica, non sempre per
fortuna, ma ogni tanto, qualvolta succede che vi sia un problema di agibilità
democratica. Allora, credo che non sia tollerabile che una forza, qualunque sia il suo
colore politico, non possa fare una normale attività democratica all'interno
dell'Università. Questo è il problema.
Inoltre, collegandomi a quanto diceva il Consigliere Ravello e su cui, come sempre,
non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, penso che la questione dell'agibilità
democratica è diventata ormai esclusivamente una questione di Polizia. Credo che da
questo punto di vista, quindi, occorra che le autorità responsabili dell'ordine
pubblico, insieme alle autorità universitarie, prendano le opportune misure, per
garantire l'agibilità democratica all'interno di quella parte dell'ateneo.
Per quanto riguarda le solite accuse del Consigliere Ravello che, non essendo in Aula
una settimana fa, forse non ricorda o non ha sentito quanto ho detto al Consigliere
Ghiglia e che vorrei ripetere. Mi farò carico, facendo fare un lavoro ai miei Uffici, di
farle avere tutte le lettere con le quali abbiamo chiesto lo sgombero di alcuni degli
stabili occupati, ovviamente di proprietà comunale, e anche quelli non di proprietà
comunale, in cui si è detto che occorresse restituirli ai legittimi proprietari.
Inoltre, le farò avere la data degli incontri dei Comitati per la Sicurezza, fatti alla
presenza anche della Magistratura, in cui su iniziativa autonoma e indipendente della
Magistratura e nostra, abbiamo posto alle autorità di Polizia il problema dello
sgombero o della restituzione alla Città di quegli stabili occupati da molto tempo,
indipendentemente dal tipo di proprietà, perché evidentemente il problema politico
esiste comunque.
Non c'è la lettera per il semplice motivo che le occupazioni sono antecedenti al mio
mandato di Sindaco; le farò avere le date in cui abbiamo fatto le riunioni, in modo
che lei possa controllare con il Questore, con il Prefetto, con chi vuole. Le Autorità
di Polizia hanno chiesto - credo saggiamente - di valutare gli interventi da fare con il
contesto e la situazione complessiva della Città, perché non sfugge a nessuno che ci
può essere il rischio di un'azione che scateni delle tensioni che, a dire di chi è
responsabile dell'ordine pubblico, possa non essere governabile.
Però, e concludo come ho detto al Consigliere Ghiglia l'altra volta: è una questione
che è alla gestione di chi ha la responsabilità dell'ordine pubblico sulla piazza
torinese, e quindi qualsiasi sollecito, intervento, ulteriore valutazione,
approfondimento, vi pregherei di farlo con gli strumenti di cui disponete, essendo
anche forze di maggioranza del Paese, presso l'autorità competente che è, in ultima
istanza, il Ministro degli Interni.
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