Interventi |
COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Carossa. CAROSSA Mario Non voglio anticipare il Consigliere Ravello, ma ritengo che quanto accaduto oggi all'Università di Torino sia un fatto grave. Voglio, innanzitutto, portare la mia solidarietà ai quattro agenti feriti da quei delinquenti, che sono i soliti che, da troppo tempo, imperversano assolutamente impuniti nelle strade di Torino. Sono stati feriti quattro agenti di Polizia in servizio, perché (aveva ragione Bossi) dei nazisti rossi vogliono impedire qualsiasi attività democratica e questo non deve passare inosservato in Sala Rossa. Ritengo che sia veramente vergognoso! Comunque penso che sicuramente il Consigliere Ravello potrà dire più di me. Non voglio allargarmi, ma portare la solidarietà alle forze dell'ordine e, naturalmente, ai ragazzi che sono stati così vilmente attaccati. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Ravello. RAVELLO Roberto Sergio In realtà, le ho chiesto la parola ai sensi del comma 6 dell'articolo 112 del Regolamento del Consiglio Comunale, che consente ai Consiglieri di chiedere le comunicazioni del Sindaco per fatti gravi e urgenti avvenuti durante, o comunque poco prima dello svolgimento dei lavori del Consiglio Comunale. Chiaramente mi riferisco a quanto accaduto quest'oggi, ancora una volta all'interno di Palazzo Nuovo, sede dell'Università degli Studi, luogo che dovrebbe essere di confronto democratico, di formazione dei giovani, di libertà totale di pensiero e di espressione, che, invece, ancora una volta, per responsabilità dei soliti noti, delinquenti e teppisti dei centri sociali, e anche per responsabilità di chi - il Rettore - dovrebbe garantire la regolare fruibilità degli spazi all'interno dell'Università, si è trasformato in un luogo di guerriglia urbana, in una terra di nessuno, dove agenti delle forze dell'ordine sono stati feriti addirittura da bombe carta, dove studenti di destra, che raccoglievano in maniera del tutto pacifica le firme per presentare le loro liste alle elezioni universitarie, sono stati fisicamente aggrediti, sono stati vittime di violenza. Chiedo che il Sindaco comunichi rispetto a quanto accaduto, poiché - combinazione - oggi l'Assessore Borgogno non è stato in grado di rispondere alla nostra interpellanza e di chiarire quando, come e se lei avrebbe chiesto lo sgombero dei centri sociali, rispetto ovviamente a quanto, invece, ha comunicato ai mezzi di stampa e anche a qualche cittadino che le ha scritto. Vogliamo sapere quanto si debba ancora aspettare in questa Città per liberarsi di teppisti, di delinquenti, di usurpatori del diritto di tutti di poter parlare, di poter esprimere il proprio pensiero, che non permettono che l'Università sia frequentata da cittadini per bene. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Grimaldi. GRIMALDI Marco Intervengo perché sono state pronunciate parole molto gravi in Aula e credo anch'io che i fatti di oggi non siano più sopportabili. C'è, però, da dire che nelle scorse richieste di comunicazione su fatti molto simili, il Rettore aveva detto che non avrebbe mai più permesso cariche all'interno dell'Università. Sono d'accordo sul fatto che siano alcuni "soliti noti" che provocano queste vicende, e non sto parlando di un gruppo, ma di più gruppi noti in questa Città. Di conseguenza, vorrei capire se questa carica è stata autorizzata, perché mi giunge voce (e purtroppo non l'ho sentita nelle parole degli altri Capigruppo) che molti studenti, che non partecipavano né ai volantinaggi né alle manifestazioni, sono stati picchiati. Allora, visto che, di fatto, le cariche sono un atto estremo che si fa in momenti di manifestazioni e non si devono scaricare su cittadini che non c'entrano e non fanno parte di tali presidi, vorrei capire, Presidente, se si possa richiedere un'audizione del Rettore in Commissione per comprendere meglio come sono andati questi fatti. Non credo che sia il Sindaco a doverci rispondere, ma questa è la mia opinione. Visto che è passato un anno dall'ultima volta nella quale si è richiesto al Rettore dell'Università di spiegarci la sua posizione, le chiederei di convocare, anche in una Commissione ad hoc, il Rettore dell'Università degli Studi per capire come venga gestita la sicurezza all'interno della nostra università pubblica. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Ho qui una richiesta di comunicazioni del Sindaco, un po' borderline, sul nostro Regolamento, nel senso che i fatti sono avvenuti questa mattina e non si sono appresi durante la seduta del Consiglio, e, quindi, da questo punto di vista, è difficile inquadrarli. Certo che se, invece, i Colleghi Consiglieri hanno appreso questa notizia durante la seduta, è ragionevole che il Sindaco possa scegliere se replicare o meno, e qualora il Sindaco lo desiderasse, certamente a lui la parola. La parola al Consigliere Lo Russo. LO RUSSO Stefano Intervengo solo per ricordare al Consigliere Grimaldi che, come è noto, in questo Paese l'autorità di pubblica sicurezza nelle Università di Stato è il Rettore e, di prassi, la Prefettura gli chiede sempre l'autorizzazione prima di fare eventuali interventi. Quindi, è evidente che, qualora ci fossero stati interventi questa mattina nelle aule universitarie, di sicuro il Rettore ne sarebbe stato informato. Esprimo forti perplessità sulla proposta fatta dal Consigliere Grimaldi (pur nel rispetto delle competenze del Consiglio in tema di audizione), perché mi parrebbe, sinceramente, un po' fastidioso che il Consiglio Comunale chiedesse al Rettore di venire a riferire a una Commissione Consiliare Comunale su scontri che, eventualmente, si sono verificati questa mattina. Per cui, inviterei i Colleghi a riflettere sull'opportunità politica di portare avanti tale operazione; credo che, in questo senso, sia opportuno, invece, evitare la polemica, certamente evitando l'audizione del Rettore nel merito specifico di questi fatti, approfondendo magari il tema dal punto di vista politico. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Salti. SALTI Tiziana Mi associo anch'io alla richiesta di audire, se fosse possibile, il Sindaco in merito ai fatti dell'Università. Poi, come diceva già il Consigliere Carossa, non ho compreso la richiesta di sospensiva per l'elezione del Presidente. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Sulla richiesta di sospensiva, è la Conferenza dei Capigruppo che organizza i lavori del Consiglio. Se la Conferenza dei Capigruppo, a maggioranza, dispone in questo modo, nulla posso fare. La parola al Consigliere Carossa. CAROSSA Mario Non sarebbe la prima volta che, in Sala Rossa, si cambiano decisioni prese in sede di Conferenza dei Capigruppo. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Se fosse favorevole l'Aula, certamente, ma non mi sembrava di avere registrato consensi in tal senso. CAROSSA Mario Al massimo, può convocare un'altra Conferenza dei Capigruppo. È già capitato altre volte. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Se la sua richiesta diventa formale, faccio votare l'Aula sulla modifica dell'ordine dei lavori e sull'eventuale non sospensione. Ma mi sembrava che fosse una richiesta che nasceva da una considerazione legata alla mia comunicazione ufficiale, non avevo riscontrato il consenso dell'Aula. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). La parola al Consigliere Cantore. CANTORE Daniele Vorrei fare una battuta rispetto a quanto detto prima. Non le sfuggirà, Presidente, che tutta questa situazione è determinata dal malessere che regna all'interno della maggioranza, è inutile ripeterlo. Nessuno dei Colleghi avrebbe chiesto oggi la votazione se la maggioranza, dopo il deposito al TAR del Consigliere Castronovo, non si fosse fermata e avesse avuto lo stesso coraggio manifestato nel "mandare a casa" il Presidente Castronovo. Eleggerebbe il nuovo Presidente, invece, hanno paura. Dobbiamo dirle queste cose in Aula, Presidente: hanno paura che il TAR sospenda la deliberazione di revoca ed hanno paura di eleggere un Presidente che durerebbe pochi giorni sullo scranno, sul quale lei siede in questi minuti e sul quale siederà, mi auguro, per tanto tempo. Questo è il vero problema: la maggioranza aspetta di sapere se il TAR darà la sospensiva rispetto alla deliberazione di revoca, perché, almeno in un'Aula istituzionale, dobbiamo dire le cose come stanno e non giocare alla logica di corridoio. Per quanto riguarda, invece, l'altro tema, mi permetto di dire che, secondo me, non è il caso di audire il Rettore dell'Università, è il caso però di rimettere le cose come stanno, Consigliere Lo Russo, e penso che lei sia d'accordo con me, conoscendola da tempo. Non possiamo ribaltare la situazione, Consigliere Grimaldi. C'è stato l'intervento delle forze dell'ordine rispetto ai soliti noti (o ignoti) che hanno messo delle bombe carta, e quindi hanno provocato una reazione e una difesa delle forze dell'ordine, non contro gli studenti "normali", ma a difesa di coloro che vogliono frequentare normalmente l'Università. A me non sta bene che adesso questa azione delle forze dell'ordine venga criminalizzata e si ribalti la situazione. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Grimaldi. GRIMALDI Marco Intervengo per fatto personale. Mi dispiace che il Consigliere Lo Russo e il Capogruppo Cantore strumentalizzino le mie frasi. Ripeto che la mia posizione è legata a una dichiarazione del Rettore che ha esplicitamente detto, per la seconda volta, che non ha autorizzato le azioni della Polizia. Allora, visto che, in qualche modo, il Consigliere Lo Russo ribadiva il fatto che la sicurezza era... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). È fatto personale, sto replicando a quanto stavano dicendo i Consiglieri Lo Russo e Cantore. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Vuol dire che la democrazia non viene rispettata qui! Sto dicendo di non strumentalizzare le frasi. Sono d'accordo con loro sul fatto che le forze dell'ordine avranno agito in questo modo per garantire la sicurezza; stavo solo dicendo che, per la seconda volta, succede che un Rettore smentisca e dica che non erano autorizzate da lui stesso in un luogo pubblico. Dico solo che voglio che venga chiarito questo fatto, e non sto esprimendo un giudizio né su un fatto né sull'altro. Sto solo dicendo che per la seconda volta succede, forse, visto che la sicurezza dei cittadini tutti è responsabilità del Sindaco, quindi è questo il motivo della richiesta. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Sindaco. SINDACO Intervengo sulla base delle poche e frammentarie notizie che ho e di quello che ho sentito. Intanto, esprimo anch'io la mia solidarietà e quella della Città ai poliziotti lievemente feriti, perché questo mi sembra il primo atto dovuto. Secondo, non intendo interferire nelle attività del Consiglio, quindi valutino i Capigruppo se audire o meno il Rettore. Voglio, però, dire chiaramente una cosa: non ci si può più nascondere dietro a un dito. A Palazzo Nuovo c'è un problema di agibilità democratica, non sempre per fortuna, ma ogni tanto, qualvolta succede che vi sia un problema di agibilità democratica. Allora, credo che non sia tollerabile che una forza, qualunque sia il suo colore politico, non possa fare una normale attività democratica all'interno dell'Università. Questo è il problema. Inoltre, collegandomi a quanto diceva il Consigliere Ravello e su cui, come sempre, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, penso che la questione dell'agibilità democratica è diventata ormai esclusivamente una questione di Polizia. Credo che da questo punto di vista, quindi, occorra che le autorità responsabili dell'ordine pubblico, insieme alle autorità universitarie, prendano le opportune misure, per garantire l'agibilità democratica all'interno di quella parte dell'ateneo. Per quanto riguarda le solite accuse del Consigliere Ravello che, non essendo in Aula una settimana fa, forse non ricorda o non ha sentito quanto ho detto al Consigliere Ghiglia e che vorrei ripetere. Mi farò carico, facendo fare un lavoro ai miei Uffici, di farle avere tutte le lettere con le quali abbiamo chiesto lo sgombero di alcuni degli stabili occupati, ovviamente di proprietà comunale, e anche quelli non di proprietà comunale, in cui si è detto che occorresse restituirli ai legittimi proprietari. Inoltre, le farò avere la data degli incontri dei Comitati per la Sicurezza, fatti alla presenza anche della Magistratura, in cui su iniziativa autonoma e indipendente della Magistratura e nostra, abbiamo posto alle autorità di Polizia il problema dello sgombero o della restituzione alla Città di quegli stabili occupati da molto tempo, indipendentemente dal tipo di proprietà, perché evidentemente il problema politico esiste comunque. Non c'è la lettera per il semplice motivo che le occupazioni sono antecedenti al mio mandato di Sindaco; le farò avere le date in cui abbiamo fatto le riunioni, in modo che lei possa controllare con il Questore, con il Prefetto, con chi vuole. Le Autorità di Polizia hanno chiesto - credo saggiamente - di valutare gli interventi da fare con il contesto e la situazione complessiva della Città, perché non sfugge a nessuno che ci può essere il rischio di un'azione che scateni delle tensioni che, a dire di chi è responsabile dell'ordine pubblico, possa non essere governabile. Però, e concludo come ho detto al Consigliere Ghiglia l'altra volta: è una questione che è alla gestione di chi ha la responsabilità dell'ordine pubblico sulla piazza torinese, e quindi qualsiasi sollecito, intervento, ulteriore valutazione, approfondimento, vi pregherei di farlo con gli strumenti di cui disponete, essendo anche forze di maggioranza del Paese, presso l'autorità competente che è, in ultima istanza, il Ministro degli Interni. |