Interventi |
COPPOLA Michele (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200900818/02, presentata in data 18 febbraio 2008, avente per oggetto: "Sosta per residenti in zona Santa Rita in concomitanza con lo svolgimento di eventi sportivi o di spettacolo all'interno dello Stadio Olimpico" COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Sestero. SESTERO Maria Grazia (Assessore) L'interpellanza richiama una questione che è all'attenzione di tutti, cioè la situazione della sosta nella zona di Santa Rita, nel corso di partite di calcio o spettacoli allo stadio o al PalaIsozaki. Per quanto riguarda le partite allo stadio, al di là delle decisioni assunte durante il tavolo della sicurezza con la Prefettura (cioè l'instradamento e la divisione delle tifoserie), con l'Assessore Montabone abbiamo stabilito, nelle giornate di partite e di eventi sportivi, un sistema di sosta, gestito da GTT, in Corso Galileo Ferrarsi, nei corsi attorno al parco e in Piazza D'Armi. Abbiamo poi istituito - credo l'agosto scorso o all'inizio degli avvenimenti di quest'anno - una grandissima area gratuita in Piazza d'Armi (mentre su Corso Galileo Ferraris rimane una sosta controllata a pagamento). Si è scelta questa soluzione per offrire agli spettatori degli eventi sportivi una soluzione a costo zero e per evitare che si disperdano nelle vie del quartiere. Fin dall'inizio di questa fase di utilizzo dello stadio, abbiamo tentato di coinvolgere le società sportive, non riuscendoci (perché con gli abbonamenti si stabilisce anche l'offerta della sosta); abbiamo poi previsto un'attività di promozione di sosta gratuita nel Piazzale Caio Mario, con una comunicazione posta su tutti i sedili dello stadio. Oltre alla sosta gratuita su una parte di Piazza d'Armi, dunque, abbiamo anche l'offerta della sosta gratuita nel Piazzale Caio Mario, che si accompagna alla possibilità di acquistare, a 2 Euro, un biglietto giornaliero per l'utilizzo dei mezzi pubblici, dopo aver parcheggiato l'auto. Da Piazzale Caio Mario ci sono due linee comodissime, la 10 e la 4, per arrivare allo stadio. Questo parcheggio, dunque, viene utilizzato parzialmente per questo scopo; non è necessaria la navetta, perché non ci sono linee più veloci delle linee 4 e 10 (la navetta potrebbe essere prevista come uso promiscuo): l'offerta, dunque, c'è, ma viene usata poco, a causa dell'indisciplina degli spettatori, che lasciano l'auto parcheggiata sulle strade. Il Comandante dei Vigili Famigli ricorda che, per ogni partita, viene programmato un servizio specifico per il controllo della sosta nel quartiere e per il contrasto della sosta vietata su marciapiedi, davanti a passi carrai, su stalli riservati ai disabili, sugli attraversamenti pedonali o casi di affiancamento ad altri veicoli. Nel corso dei primi mesi del 2009, si sono già svolte già nove partite di calcio (il sabato, la domenica e il mercoledì): ad ogni partita c'è stato un controllo intenso, che ha prodotto una media di cento violazioni sanzionate per ogni manifestazione. Il controllo c'è, ma gli effetti di sradicamento delle cattive abitudini non sono ancora completi. Per quanto riguarda il richiamo all'individuazione di aree di sosta per i residenti, si tratta di un problema che ci siamo posti, ma che non è di facile soluzione. Non essendo una zona a pagamento, è difficile riservare ai residenti la sosta in ore particolari, perché il fenomeno riguarda soltanto i tempi delle partite e degli avvenimenti sportivi. Occorrerebbe individuare un'area territoriale e riservare, rilasciare ai suoi residenti un permesso di sosta, ma non è una questione semplice, a causa della limitatezza del tempo in cui avverrebbe la riserva e a causa delle complesse procedure riguardanti i permessi. Si può valutare (ma non mi pare sia mai stata avanzata questa proposta) di ampliare decisamente la zona blu nell'area: questa sarebbe una dissuasione per chi viene da fuori (la sosta a pagamento è una maggior garanzia per i residenti). Bisogna, però, verificare con la Circoscrizione (che può ponderare una soluzione di questo tipo) se questo sia sostenibile. Personalmente, ho difficoltà, non vedo quali altri misure possano essere adottate, oltre a quelle già vigenti. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Ferraris. FERRARIS Giovanni Maria Ringrazio l'Assessore Sestero per la risposta, che, forse, avrebbe dovuto essere integrata da una nota dell'Assessore Montabone (ma lo potrà fare, eventualmente, in sede di replica). Quanto ha riferito è assolutamente comprensibile, ma non ho capito bene, per quanto riguarda l'area di sosta in Piazza D'Armi, se sia quella su Corso Galileo Ferraris o se si tratti di altre aree. In ogni caso, l'area di sosta riguarda tutte le partite importanti (partite della Juventus, del Torino, del Real Madrid o di qualunque altra squadra), creando, in qualche modo, una certa vivacità nell'economia locale, vivacità che, purtroppo, viene a pesare sulle famiglie residenti in Santa Rita. Sappiamo che Santa Rita è una zona molto densa di abitanti. Spero che la Juventus riesca a realizzare il suo stadio nel minor tempo possibile e che, in qualche modo, compensi la quota di partite che le spetta. Diventa, però, fondamentale considerare come irrisolto l'aspetto della sosta in zona Santa Rita, soprattutto in Corso Giovanni Agnelli e in tutte le sue vie trasversali, da Corso Sebastopoli fino ad oltre Via Filadelfia, che, già di norma, hanno un problema di invivibilità; se, poi, aggiungiamo anche le partite, l'invivibilità diventa ancor più grande. Che cosa si può fare? Non abbiamo una bacchetta magica: l'Assessore ha proposto un'ipotesi di estensione (che, però, deve essere condivisa anche dalla Circoscrizione) della zona blu, ma si potrebbe anche pensare ad un controllo dei residenti (anche se sarebbe un problema). Ogni altra soluzione sarebbe un problema. Bisognerebbe, però, cominciare a pensare a qualche soluzione, visto che i tifosi vanno poco volentieri nei parcheggi in struttura (probabilmente, vorrebbero tutti arrivare con la propria auto davanti alla biglietteria dello stadio o, se abbonati, entrare direttamente nello stadio). Bisogna fare di necessità virtù. Forse, con le squadre di calcio, si può cominciare ad educare quei tifosi, che sono certamente educati durante le partite (pur sentendo qualcosa di strano, io ipotizzo che siano tutti molto educati), ma che, al di fuori dello stadio, lo sono un po' meno. Forse occorrerebbe, proprio da parte delle squadre di calcio, una maggiore sensibilità per quanto riguarda la gestione, per quanto riguarda l'arrivo allo stadio e il ritorno a casa, nel rispetto di chi ci sta di fianco e di chi abita nell'abitato accanto. Nonostante non sia molto soddisfatto della risposta dell'Assessore, non voglio tornare in Commissione ad approfondire una materia di cui, oggi, non abbiamo idee e alternative sufficienti. Chiedo, però, uno sforzo, perché di fronte allo stadio ci sono palazzi di 8-9 piani, dove vivono famiglie con più di un figlio e con più di una macchina: certo, potrebbero andare a piedi, ma credo che potrebbero cominciare ad andare a piedi anche i tifosi! Senza voler essere iniquo, quella è una zona che è più giusto che sia considerata di residenti, una zona residenziale e commerciale (dove, tra l'altro, c'è anche un mercato, quindi ci sono già alcuni problemi). Occorre educare le persone anche attraverso lo sport (che dovrebbe portare a fare del bene alla società, come diceva già Don Bosco), occorre ricordare alle persone che esiste il senso civile: in questo senso, quindi, l'utilizzo maggiore dei piazzali che mettete a disposizione (Caio Mario o altri) diventa la conseguenza del rispetto di quanto richiesto. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola all'Assessore Montabone (che è stato provocato), per la replica. MONTABONE Renato (Assessore) Non sono stato affatto provocato; voglio, però, integrare, per una piccola parte, quanto detto dall'Assessore Sestero, che condivido appieno (peraltro, condivido anche quanto riferito dallo stesso Consigliere nella sua replica). Intanto, va detta una cosa: non dico che la situazione dei parcheggi sia al massimo, ma è nettamente migliorata rispetto alle abitudini delle prime partite di calcio, che si ripetevano dopo 15 anni che non si svolgevano più allo Stadio Comunale, oggi Stadio Olimpico. Sono assolutamente concorde anche sul fatto di educare le persone: le due società hanno partecipato attivamente con noi al tentativo di educare i tifosi non tanto a non parcheggiare sui marciapiedi (perché qui si tratta di regole del Codice della Strada), quanto piuttosto a non arrivare in auto fino all'ingresso stadio, così come avviene in qualsiasi parte al mondo dove gli stadi sono in centro città (ovviamente, ci sono vantaggi e svantaggi ad avere lo stadio in centro). Devo dire che il problema si pone soprattutto per una zona in particolare, l'ingresso dello stadio nella zona Ovest, cioè da Corso Allamano e zone limitrofe. L'Assessore Sestero ha riferito che, oggi, ad ogni partita si multano 100 persone: ricordo che, all'inizio, si arrivava a 300 multe al giorno. È dunque una questione di educazione. Come dicevo, lo sforzo è stato fatto sia dalle due società calcistiche sia da noi; si è poi ulteriormente invogliato i tifosi a parcheggiare in zone più confacenti, con la previsione del parcheggio libero (che, peraltro, non viene sfruttato, nonostante l'ampia promozione) in Piazza D'Armi, dove c'erano i giostrai, davanti alle caserme. Capisco che questo parcheggio si trovi a 500-600 metri dall'ingresso principale dei posti popolari dello stadio, però credo che uno sforzo si potrebbe fare (come avviene in qualsiasi città al mondo). L'educazione, quindi, va fatta anche verso lo sportivo, convincendolo che allo stadio non si deve andare in macchina. Vi dico qual è la mia esperienza: si tratta di una zona ben servita dai mezzi pubblici, in quanto le linee 4 e 10 fanno un percorso dalla tangenziale allo stadio. Chiunque vada allo stadio (me compreso) può parcheggiare, ad esempio, tra Corso Galileo Ferraris e Corso Unione Sovietica, prima delle caserme, e con due sole fermate di tram può raggiungere lo stadio. Ha ragione il Consigliere Ferraris, quando dice che occorre educare i tifosi. In questa direzione, abbiamo anche cercato, con le due società, di collegare l'abbonamento al passaggio sull'autobus, ma non siamo ancora riusciti ad attuare questo progetto per questioni di carattere burocratico. Si può ancora tentare questa via, oltre alla promozione dell'utilizzo di quella piazza, che è vuota ed è a 500 metri dallo stadio. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa. |