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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 23 Febbraio 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 5
INTERPELLANZA 2008-08838
"DOPO LA SENTENZA DEL GDP CHE DICHIARA ILLEGITTIMA LA PROCEDURA SORIS PER LA RISCOSSIONE DELLE MULTE, IN ARRIVO MIGLIAIA DI RICHIESTE DANNI DA PARTE DEI CITTADINI?" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI COMUNALI VENTRIGLIA, CANTORE, BUSSOLA, TRONZANO, SALTI IN DATA 4 DICEMBRE 2008.
Interventi

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200808838/02, presentata in
data 4 dicembre 2008, avente per oggetto:
"Dopo la sentenza del Giudice di Pace che dichiara illegittima la procedura Soris
per la riscossione delle multe, in arrivo migliaia di richieste danni da parte dei
cittadini?"

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola all'Assessore Passoni.

PASSONI Gianguido (Assessore)
Questa interpellanza tocca una questione in punta di diritto molto importante, che ha
avuto, da parte del Giudice di Pace, non soltanto a Torino, ma anche in altri casi
(sporadici, per la verità) interpretazioni analoghe e si riferisce alla querelle sul fatto
che l'attuale combinato disposto della Legislazione, della Dottrina e della
Giurisprudenza in materia di riscossione coattiva delle entrate l'Ente Locale abbia o
meno titolo di effettuarla mediante ingiunzioni e non soltanto tramite iscrizioni a
ruolo (come segnalato nella premessa dell'interpellanza) di cui è competente
Equitalia.
La questione richiederebbe una sottilissima argomentazione che io rinvierei (salvo
qualche caratterizzazione che vorrei dare già sin d'ora) piuttosto ad una memoria,
che mi pregerò di fornire ai Consiglieri, in modo che, in punta di diritto, siano note le
motivazioni che la Soris sostiene e difende non per partito preso, ma a fronte di
approfondimenti operati, sin da tempo addietro, a tutela degli atti che la Città ha
inteso assumere.
Mi limito, per il momento, a rispondere alla parte politica dell'interpellanza, al primo
punto, in cui si chiede "quali siano le determinazioni della Giunta, con riguardo al
rischio di un'operazione costruita per recuperare crediti si trasformi in un
contenzioso di massa, con migliaia di cittadini che, invece di corrispondere vecchie
multe, sono titolati a chiedere un risarcimento al Comune". È chiaro che il tema è
molto delicato; si sta valutando la linea che l'Amministrazione intende assumere, ma
l'acquisizione di pareri acquisiti dalla Soris medesima, nonché l'organizzazione che,
a livello nazionale e nonché la stessa Associazione dei Riscossori sta intraprendendo
per valutare questo tema, per il momento fa propendere per la difesa
dell'orientamento sin qui assunto, ovviamente, con la prudenza e la delicatezza che
impone una materia così controversa.
In merito al secondo punto dell'interpellanza, in cui si chiede "quale sia il volume
degli indennizzi…", sinceramente è questione che io non sono in grado di
quantificare e né penso sia quantificabile, anche perché - ribadisco - non siamo di
fronte ad una sentenza definitiva, ma ad un orientamento che recupera una fase
d'interpretazione non recentissima su questa materia e che è difficilmente
quantificabile nel suo complesso; al momento, non siamo in grado di rispondere, né
credo si possa verificare un evento di questo genere a livello di danneggiamento o di
indennizzo rivolto alla pluralità dei soggetti destinatari di ingiunzione fiscale.
Al terzo punto si chiede "se corrisponda al vero che in occasione di due incontri il
Presidente del Tribunale avrebbe lumeggiato a rappresentanti della Soris...". Questo
credo faccia parte (per quanto attiene, ovviamente, il sottoscritto e la Giunta) di
un'affermazione dubitativa che rimarrà tale, perché non sono in grado di rispondere,
o di confermare, o di smentire un'affermazione che, per quanto scritta e depositata,
resta nel margine d'iniziativa politica del Gruppo che ha sottoscritto l'interpellanza.
Al quarto punto si chiede "come sia maturata la decisione, nella ricostruzione del
Giudice di Pace dr. Tango, di conferire alla Soris la riscossione delle multe mediante
ingiunzione, anche per ricostruire le responsabilità…". Qui si fa presente la vicenda e
la storia amministrativa di questo atto, per il quale siamo arrivati a questo punto. In
sintesi (e del tutto in via provvisoria e sporadica), a questo proposito la sentenza del
Dottor Tango (Giudice di Pace) rappresenta un singolo precedente ed è ampio il
pronunciamento giurisprudenziale di orientamento esattamente opposto. Sulle
constatazioni generali vorrei porre una questione di fondo, cioè se sia possibile (e,
per la verità, questo è il compito - penso - della classe politica) che, al di là del
procedimento formale (che, per carità, può assumere rilevanza sostanziale in taluni
casi), su una materia così delicata come quella della riscossione esista ancora, in
questo Paese, una così diffusa incertezza, dettata più dall'assenza di un quadro
normativo preciso che da una certezza di tipo giurisprudenziale, che - ribadisco -
l'Amministrazione ha fatto sua e si è fatta forza nell'intera trattazione di questa
materia.
Soris, a livello statistico, ricordo che si è costituita in 160 ricorsi, di cui 40 sono stati
respinti, il che ha sempre comportato la conferma dell'ingiunzione e, implicitamente,
anche il riconoscimento dei procedimenti di riscossione (ex articolo 2 Regio Decreto
n. 639 del 1910). (INTERVENTI FUORI MICROFONO).
In 40 casi Soris è stata soccombente; in nessuno dei casi sul merito della riscossione,
ma su quello della vicenda. Sono stati dichiarati inammissibili 3 ricorsi perché
depositati oltre i termini di Legge, ma, anche in questo caso, non vale la
considerazione di prima. Altri 47 ricorsi sono stati accolti esclusivamente per vizi di
notifica dei verbali, quindi, di procedimento e non di merito, o metodo relativo
all'ingiunzione; in alcuni casi è stata riconosciuta la carenza di legittimazione passiva
di Soris, in quanto esclusivamente incaricata di riscossione e non di recupero del
credito, ma questo va da sé, sul tema della terzietà di SORIS rispetto al titolare che è
la Città di Torino.
A livello generale, la sentenza del Dottor Tango va, quindi, nell'impostazione della
problematica data dalla Giurisprudenza prima del 2006, ovvero, prima degli ultimi
interventi legislativi in materia. Questo tema è riaffiorato in lettura della Finanziaria
2007, che, a giudizio della Soris, non è confacente al caso che la Città sta
affrontando. Il principio con il quale una proprietà di un'Amministrazione Comunale
riscuote ai sensi del Regio Decreto n. 639 del 1910 è il tema dell'utilizzo
dell'ingiunzione fiscale, che è stata attribuita dal Decreto Legislativo n. 446 del
1997, in forza del quale può essere utilizzata per tutte le entrate di propria spettanza
(naturalmente, ci riferiamo agli Enti Locali).
Non mi dilungo, ma questo potrebbe far parte del promemoria che consegnerò al
Consigliere. Esistono sul caso plurimi pronunciamenti a vari livelli, non ultimo il
Consiglio di Stato, che ha stabilito la coerenza tra delega conferita agli Enti Locali
per l'attribuzione dell'utilizzo dell'ingiunzione fiscale nel concetto di "altre entrate"
connesse, non soltanto quelle di natura tributaria, ma anche, genericamente, tutte
quelle dell'Ente Locale. Su questo argomento esistono ampia dottrina e
documentazione, di conseguenza, l'Amministrazione e la Soris hanno ritenuto di
tutelare e legittimare l'interesse pubblico procedendo anche in questa direzione.
Non soltanto il Consiglio di Stato, ma più di un tribunale si è pronunciato in questo
senso e non soltanto Giurisprudenza Civile di merito, ma anche sul piano della
correttezza formale. Nel giudizio della vicenda che riguardava l'interpellanza nella
fattispecie, il Giudice invocava anche la Finanziaria 2008; devo dire che
l'argomentazione della Soris è di non aderenza del testo della Finanziaria al caso. Per
stare nei tempi non leggo la motivazione, ma la consegnerò al Consigliere Ventriglia.
Circa il rischio di contenzioso di massa, nessun cittadino è titolato a richiedere
qualsivoglia risarcimento; il fatto che una sentenza del Giudice di Pace abbia
stabilito che la singola ingiunzione impugnata sia illegittima significa solo che
quell'ingiunzione è illegittima, sempre che in sede di appello (a cui, ovviamente, si
ricorrerà) la sentenza venga confermata, ma non che, erga omnes, le ingiunzioni
vengano giudicate tali di per sé. Del resto, questo vale in punta di diritto per il fatto
che nessuna sentenza di un Giudice di Pace si considera precedente e vincolante.
Segue una disamina della tipologia di eventuali possibili risarcimenti, ma, in realtà,
la considerazione portata è che difficilmente possa verificarsi un caso di danno
qualificato nelle sue più varie accezioni, da quello esistenziale a quello materiale o
ad altri danni di natura più strettamente economica.
In sintesi, quindi, la Città di Torino ha affidato alla Soris la riscossione dei tributi nel
pieno rispetto della normativa vigente ed ha affidato la gestione di queste entrate
senza oneri aggiuntivi per il contribuente.
Il tema della relazione tra presunti incontri tra il Presidente del Tribunale e la Soris è
stata già oggetto di un comunicato stampa nostro e della Soris e non corrisponde al
vero; non si è svolto alcun incontro a nessun livello.
Voglio soltanto dire ai Consiglieri interpellanti che, sul piano politico, non c'è
sottovalutazione del problema, in quanto è noto che, come tante aree di diritto in
questo Paese, specialmente attinenti il Pubblico, questa incertezza o presunta tale non
aiuta certamente il cittadino a compiere la propria obbligazione verso l'Autorità
Pubblica e, dall'altra parte, l'Autorità Pubblica a compiere il suo dovere di riscossore
rispetto ai suoi crediti. Naturalmente, questo già lo si fa - ahimé - in occasione di
ogni Finanziaria, a prescindere dal colore. Si spera che, in qualche modo, il
Legislatore chiarisca in via definitiva l'accezione giurisprudenziale che è stata data
finora al concetto di "entrata" e, di conseguenza, la materia si sciolga, sia per tutelare
il diritto del Pubblico a riscuotere il credito (che, poi, è diritto di tutta la
cittadinanza), sia per tutelare la giusta difesa dei cittadini che intendono ricorrere sul
merito dell'obbligazione.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ventriglia.

VENTRIGLIA Ferdinando
Innanzitutto, mi riservo di guardare il promemoria che mi consegnerà l'Assessore. È
chiaro che a noi interessano più che gli aspetti di diritto, le ricadute pratiche e la
ricostruzione delle responsabilità politiche. È già consolante sapere che,
probabilmente (perché la situazione è ancora confusa dal punto di vista della
Giurisprudenza), non ci sarà un ricorso di massa; non potrebbe esserci nel senso
stretto della richiesta danni, ancorché sia vero che, se questo tema diventasse di
comune interesse e di comune padronanza e dominio, potremmo anche - in teoria,
visto che si stimano circa 20/30.000 ingiunzioni - pensare che ci siano non dico
20.000 o 30.000 ricorsi, ma qualche migliaio, per ognuno dei quali dovrebbe esserci
una sentenza del Giudice di Pace, quindi, mi rendo conto che diventa una specie di
roulette, dove se esce rosso è una cosa, se esce nero è un'altra.
Dopo questa sentenza mi risulta - è stato anche recuperato dai giornali con prova, in
questo caso, inoppugnabile perché fotografica - che Soris ha avuto qualche momento
di difficoltà, perché aveva la sala d'aspetto inusualmente vuota e, quindi, è chiaro
che l'Amministrazione fa bene ad affrontare questi temi con attenzione. Staremo a
vedere, guarderemo quale sarà l'interpretazione e vedremo anche quale sarà l'iter in
appello, perché è vero che queste sentenze non fanno Giurisprudenza, ma dovremo
vedere anche (oltre a questi 160 ricorsi di cui l'Assessore ha riferito), in generale,
quale sarà l'orientamento prevalente, perché la Soris ha contestato questa
interpretazione sulla Legge Finanziaria (che non si applicherebbe al caso di specie),
ma quello mi pare l'aspetto sicuramente destinato ad avere un impatto più generale.
Per quanto riguarda il terzo punto, cioè l'incontro tra il Dottor Barbuto ed i
rappresentanti della Città e della SORIS, mi rendo conto che, ammesso che sia
accaduto davvero, si sarebbe trattato di un incontro interlocutorio e di aspetto
puramente pratico, o istruttorio e organizzativo, quindi, non avrebbe valore di
carattere politico. Bisogna anche stare attenti a non alimentare polemiche laddove,
magari, alcuni funzionari prendono iniziative - se si vuole - poco ortodosse e
inusuali, ma, alla fine, dettate da una volontà di far bene (questo, francamente, lo
credo), dato anche a quanto risulterebbe agli interpellanti, dato anche il nome, il
profilo delle personalità coinvolte. Non vorrei che ci fossero equivoci; non credo vi
sia stata assolutamente improvvisazione, ma, a maggior ragione, credo che, al di là
della smentita della Soris (mi sarei stupito del contrario, ovviamente), se non proprio
nelle forme di due incontri diretti, ancorché a noi risulti questo - ripeto, manca la
conferma, ma, d'altra parte, abbiamo scoperto che ci manca anche la conferma sui
dibattiti in Giunta, quindi, viviamo nell'incertezza più assoluta -, è probabile e
possibile che, data anche l'incertezza nella Giurisprudenza, vi sia stato qualche
contatto, se non altro come richiesta di orientamento o di parere anche informale. In
questo senso, se si dovesse scoprire che persone che tutti i giorni hanno la
responsabilità non soltanto di carattere scientifico, ma anche pratico (cioè quello di
fare andare avanti la Giustizia Civile) avessero messo in guardia i vertici Soris
dell'Amministrazione e, nonostante questo, Soris abbia perseverato in un
orientamento che dovesse, poi, rivelarsi, nel complesso, negativo per
l'Amministrazione, ci pare che si configurerebbe una responsabilità, se non altro di
carattere politico.
Per questo motivo, oltre a studiare e consegnare memorie, chiedo all'Assessore di
fare uno sforzo che gli risulterà particolarmente difficile, mi rendo conto, però
bisogna anche fare attenzione quando si fa l'Assessore al Bilancio a non cadere
nell'ansia da recupero crediti, quando questo, poi, comporti rischi tali da ingenerare
anche solo un effetto di annuncio al contrario, come quello che - mi pare - si sia
determinato dopo che sono usciti gli articoli sulla sentenza.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'interpellanza è discussa.
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