Interventi |
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Iniziamo l'adunanza del Consiglio Comunale discutendo l'interpellanza n. mecc. 200808351/02, presentata dai Consiglieri Ravello e Ghiglia in data 28 novembre 2008, avente per oggetto: "Scarichi abusivi in Viale Thovez?". CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Mangone. MANGONE Domenico (Assessore) Il ruscello indicato nell'interpellanza dal Consigliere Ravello è il cosiddetto Rio Paese. Questa vicenda, relativa ai cattivi odori, è stata affrontata dalla Città di Torino intorno al 2002, quando, in seguito all'infrastrutturazione della rete fognaria e in base anche a segnalazioni che arrivavano di cattivi odori in quella zona, è stata avviata la procedura di cui all'articolo 8 della Legge Regionale n. 13 del 1990, che, in sostanza, obbliga i cittadini che sono nelle condizioni (intese, come condizioni, la distanza tra la rete fognaria e l'immobile) ad allacciarsi alla rete fognaria. In quell'anno, una serie di immobili è stata allacciata alla rete fognaria. Da allora, non ci sono più state segnalazioni, quindi gli Uffici non hanno più ricevuto ulteriori segnalazioni di cattivi odori provenienti dal Rio Paese. In seguito all'interpellanza, abbiamo ovviamente provveduto a verificare quale fosse la situazione. È emerso che, in un altro Rio, cosiddetto Righino, affluente del Rio Paese, erano stati avvertiti odori, però, di gasolio. Da questo, abbiamo dedotto che, probabilmente, i cattivi odori provenienti dal Rio Paese potessero, in qualche modo, essere ricongiunti ai cattivi odori dovuti al gasolio del Rio Righino. Quindi, i Vigili della Città di Torino si sono recati sul posto e hanno verificato la situazione, chiedendo ai soggetti che avevano segnalato i cattivi odori quale fosse la situazione. Questo è avvenuto nel mese di dicembre 2008. Raccolte queste informazioni verbali, è emerso che quell'odore di gasolio era stato solo occasionale e che, a dicembre 2008, il fenomeno non era più presente. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Rio Righino, che - come dicevo - è affluente del Rio Paese. Quindi, in qualche modo, abbiamo fatto una deduzione rispetto alle questioni che venivano sollevate nell'interpellanza. Mi sembra, però, di capire che il problema non riguarda l'odore di gasolio, ma si tratta di altro. Evidentemente, quindi, la nostra ricerca dev'essere estesa ad altri immobili, oltre a quelli a cui abbiamo chiesto di allacciarsi alla rete fognaria, perché, al momento, non ci sono spiegazioni che possiamo dare rispetto alle questioni poste nell'interpellanza. Come il Consigliere sa, però, abbiamo allertato l'ARPA. Questa interpellanza è stata rinviata più volte - credo di poter dire anche concordemente -, perché non abbiamo ancora ricevuto la risposta dell'ARPA. Quindi, ho ritenuto di chiedere al Consigliere di attendere, ma mi dicono che i tempi di una risposta da parte dell'ARPA sono molto lunghi. Quindi, proporrei - poi, ovviamente, il Consigliere dirà la sua intenzione - di riprendere il ragionamento, o attraverso il mio impegno di comunicare al Consigliere le risposte dell'ARPA o, eventualmente, con la presentazione di un'altra interpellanza, in maniera tale che la situazione venga tenuta sotto controllo e l'interpellante venga informato di ciò che succede. Al momento, questo è il quadro che posso dare. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Ravello. RAVELLO Roberto Sergio Confermo che abbiamo concordato lo spostamento della discussione relativa a questa interpellanza. Altresì, devo confessare che, recentemente, ho chiesto al Vicesindaco di sollecitare all'Assessore Mangone la risposta, poiché l'atto è stato presentato in data 28 novembre e ritenevamo che tre mesi (oggi è il 23 febbraio) potessero essere sufficienti per gli organi competenti (ovviamente, il mio riferimento è ad ARPA) per fornire, prima di tutto, all'Amministrazione e, secondariamente, a noi gli elementi richiesti. Purtroppo, non è stato così. Partendo da una considerazione già accennata nell'interpellanza, faccio presente che, purtroppo, il fenomeno ha una ricaduta particolare nei periodi estivi. Quindi, era - credo - legittimo aspettarsi che il problema fosse risolto nel corso di questa stagione invernale/primaverile, e che, quindi, si potesse arrivare alla prossima estate quanto meno con la certezza rispetto alla provenienza e alla causa dei disagi. Poi, magari, partendo da questo, avremmo anche potuto individuare possibili soluzioni. Ringraziando l'Assessore per la disponibilità a fornirci poi i risultati relativamente agli approfondimenti dell'ARPA, c'è solo un punto che vorrei chiarire o, eventualmente, sottolineare. La Polizia Municipale, relativamente alla verifica del rispetto di normative (è stata citata la Legge Regionale n. 13 del 1990, ma vi sono anche i Regolamenti Comunali in materia di scarichi fognari) ha effettuato controlli anche su Rio Paese? O si è fermata ad una vecchia segnalazione su Rio Righino? Perché questa, mi perdoni Assessore, la riterrei una mancanza. L'interpellanza parla molto chiaro e si riferisce ad un disagio (lamentato ai nostri Uffici, quindi si può a tutti gli effetti considerare segnalazione presentata ai suoi Uffici) in un rio, in un percorso d'acqua parallelo a Viale Thovez, che non può essere Rio Righino, poiché - l'ha detto bene lei - è un affluente del Rio Paese. Mi sembra strano che la Polizia Municipale non si sia recata sul Rio Paese - oggetto della nostra interpellanza - e non abbia verificato se vi siano residenze che, attualmente, non risultano allacciate agli scarichi fognari, ma che scaricano, più o meno lecitamente, nel Rio Paese. Aggiungo, come ulteriore segnalazione, che il sottoscritto si è anche recato in zona e ha potuto constatare che si sente odore di tutto, eccetto che di gasolio. Quindi, la prego di perdonarmi se mi dichiarerò insoddisfatto dalla sua risposta, ma credo che vadano necessariamente fatti ulteriori passaggi. Il primo (che ha già citato l'Assessore e per il quale lo ringrazio ancora una volta): la consegna ai nostri Uffici dei risultati degli approfondimenti dell'analisi dell'ARPA; il secondo: una verifica in Commissione, ovviamente compatibilmente con i tempi che l'Assessore riterrà necessari, per approfondire la faccenda rispetto allo stato degli immobili dei residenti, delle strutture residenziali collocate su quel corso d'acqua o in prossimità, il cui allacciamento agli scarichi fognari vorrei fosse ulteriormente verificato. Non possiamo non considerare una fonte di disagio la provenienza di miasmi particolarmente fastidiosi in una zona residenziale, che offre anche una serie di servizi, quali servizi di ristorazione, che, in periodo estivo, puntano molto, anche per i loro fatturati, sull'apertura dei dehors stagionali, i quali diventano impraticabili ed ingestibili, o, quanto meno, diventano poco accattivanti per la clientela in presenza di una situazione quale quella che ho potuto constatare io stesso. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola all'Assessore Mangone. MANGONE Domenico (Assessore) La questione necessita di un ulteriore approfondimento, o in Commissione o attraverso la presentazione di una nuova interpellanza; per me tutte le modalità vanno bene. Ho bisogno, però, di un po' di tempo, perché, se andiamo in Commissione da qui a poco, non posso che dare le stesse risposte. Orientativamente - però d'accordo con il Consigliere Ravello -, qualora io non avessi ulteriori informazioni, direi di rinviarla ulteriormente, indicando come data prima dell'estate. Poi, eventualmente, ci si mette in contatto per capire quale è la situazione, anche perché quel periodo, probabilmente, è il più critico, in cui il problema può essere effettivamente verificato. Se il Consigliere è d'accordo, direi di darci come scadenza prima delle vacanze estive, con ulteriore intesa che, se ci fossero novità, le comunicheremo. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Come il Consigliere sa, non dipende dai nostri Uffici, ma da un ente terzo, che è l'ARPA. Noi possiamo attivarci affinché si arrivi ad una conclusione per l'estate, ma, siccome i miei Uffici mi riferiscono che i tempi dell'ARPA sono lunghi (perché, evidentemente, gli impegni non consentono di fare altro), non sono in grado di impegnarmi. Questo voglio dirlo a verbale, in maniera tale che, poi, non ci troviamo a doverne discutere. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Quindi, stante l'impegno dell'Assessore a fare compiere ulteriori verifiche all'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, e, quindi, verificando i tempi anche direttamente con loro, possiamo considerare l'interpellanza discussa per l'Aula, ma con necessità di un approfondimento in Commissione, non appena l'Assessorato sarà in grado di fornire ulteriori chiarimenti in relazione alle domande poste. Resta, però, la seguente opportunità: che il Consigliere Ravello e l'Assessorato si mantengano in contatto per valutare modalità e tempi della verifica, in modo da poter arrivare in tempi utili per potere affrontare l'estate, che significa, secondo me, verso la fine di maggio, al massimo ai primi di giugno. Se non altro per avere contezza del fatto che la richiesta di verifica e di eventuali interventi ha trovato effettivamente rispondenza almeno nella calendarizzazione delle iniziative dell'ARPA, e che quindi da lì si possa partire per un'ulteriore verifica. Consigliere Ravello, prego. RAVELLO Roberto Sergio Presidente, la ringrazio per la premura. Vorrei solo precisare che mi sembra difficile che si dia per discussa questa interpellanza, quando vi sono alcuni punti ai quali non è stata data risposta e che non dipendono solo ed esclusivamente dall'ARPA, poiché l'Assessore ha detto che la Polizia Municipale è andata ad effettuare un controllo su Rio Righino, che non è il rio oggetto dell'interpellanza presentata dal mio Gruppo. Si interpella l'Assessore per sapere se sia stata accertata l'origine dei cattivi odori e se siano state ravvisate le eventuali responsabilità rispetto alla possibile mancata osservanza delle leggi e delle normative in materia di immissione di acque immonde in corsi d'acqua superficiali; per quanto di competenza dell'Amministrazione, ciò è stato fatto, ma in un altro rio rispetto a quello oggetto della nostra interpellanza. Sempre che io abbia capito bene, ma, per quanto ho inteso io, oggetto dei controlli è stato il Rio Righino, mentre oggetto dell'interpellanza era il Rio Paese. Almeno per quanto riguarda questa parte (fermo restando che io non posso scaricare sull'Assessore le responsabilità relative ai tempi, che sono di ARPA), per quanto di sua competenza, chiedo che si faccia un approfondimento. Ovviamente, prima dell'estate, ma, magari, prima che finisca la primavera. Siamo in un periodo in cui la primavera non è ancora iniziata; credo che quattro mesi di tempo possano essere più che sufficienti. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Pur considerando il fatto che, secondo me, la questione dovrà essere approfondita anche in relazione a quelli che saranno i rilevamenti dell'azione ispettiva dell'ARPA, credo che possiamo considerare discussa, in questa fase, l'interpellanza, ma non in maniera soddisfacente per l'interpellante. Di conseguenza, chiederei all'Assessore di poterla ricalendarizzare tra un mese, 45 giorni, per verificare quanto ha appena sollecitato il Consigliere Ravello, in maniera tale da avere risposte circa l'attività specifica dell'Amministrazione su questo versante e avere un'ulteriore fase di accertamento dei nostri Uffici, in relazione alla specificazione posta nell'interpellanza in relazione al Rio Paese, con quanto ad esso è eventualmente collegato. Infatti, se c'è un ruscello più a monte, che versa le sue acque nel Rio Paese, dal quale possono eventualmente emergere situazioni di disagio, sarebbe bene che tutto questo fosse effettivamente accertato per potere assumere eventualmente delle decisioni. Prego, Assessore Mangone. MANGONE Domenico (Assessore) L'interpretazione, poi, ovviamente, discutiamola quando e quante volte vogliamo, non c'è assolutamente alcun problema. C'è stata una deduzione logica; partendo dalla lettura degli atti che mi hanno mandato, ho dedotto che la prima indagine da parte dei Vigili sia partita dal Rio Paese. Evidentemente, se hanno esteso l'indagine ad altri rii, è perché sul Rio Paese non hanno riscontrato i problemi che riportava il Consigliere. Quindi, farò ulteriormente precisare e specificare quella parte, ma, da quanto mi hanno scritto, è logico l'evolversi dei fatti e le analisi effettuate dai Vigili. I Vigili, però, da quanto mi risulta, hanno effettuato indagini verbali, ma non hanno analizzato le acque. Però, verificheremo anche questo. Se il Consigliere, anche in via riservata, volesse darmi indicazioni più precise, potremmo facilitare il lavoro di chi deve portare avanti queste indagini. Siccome, però - ripeto - non dipende solo dai nostri Uffici (questa parte sì, ma l'altra no), riterrei opportuno raccogliere tutte le informazioni e arrivare al periodo che intendete voi. Dopodiché, se non avrò informazioni da dare, non le darò. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Con le precisazioni dell'Assessore, daremo indicazione di ricalendarizzare l'interpellanza intorno alla metà di aprile, in modo tale da verificare a che punto è la situazione. Ovviamente, l'Assessore e il Consigliere interpellante si terranno in contatto, magari anche in via riservata, in quanto, come diceva l'Assessore, eventuali indicazioni più precise potrebbero avere una certa utilità nella soluzione del problema. |