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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 23 Febbraio 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 2
INTERPELLANZA 2008-08351
"SCARICHI ABUSIVI IN VIALE THOVEZ?" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI COMUNALI RAVELLO E GHIGLIA IN DATA 28 NOVEMBRE 2008. - DECADUTA PER FINE MANDATO.
Interventi

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Iniziamo l'adunanza del Consiglio Comunale discutendo l'interpellanza n. mecc.
200808351/02, presentata dai Consiglieri Ravello e Ghiglia in data 28 novembre
2008, avente per oggetto:
"Scarichi abusivi in Viale Thovez?".

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Mangone.

MANGONE Domenico (Assessore)
Il ruscello indicato nell'interpellanza dal Consigliere Ravello è il cosiddetto Rio
Paese. Questa vicenda, relativa ai cattivi odori, è stata affrontata dalla Città di Torino
intorno al 2002, quando, in seguito all'infrastrutturazione della rete fognaria e in base
anche a segnalazioni che arrivavano di cattivi odori in quella zona, è stata avviata la
procedura di cui all'articolo 8 della Legge Regionale n. 13 del 1990, che, in sostanza,
obbliga i cittadini che sono nelle condizioni (intese, come condizioni, la distanza tra
la rete fognaria e l'immobile) ad allacciarsi alla rete fognaria. In quell'anno, una serie
di immobili è stata allacciata alla rete fognaria.
Da allora, non ci sono più state segnalazioni, quindi gli Uffici non hanno più ricevuto
ulteriori segnalazioni di cattivi odori provenienti dal Rio Paese.
In seguito all'interpellanza, abbiamo ovviamente provveduto a verificare quale fosse
la situazione. È emerso che, in un altro Rio, cosiddetto Righino, affluente del Rio
Paese, erano stati avvertiti odori, però, di gasolio. Da questo, abbiamo dedotto che,
probabilmente, i cattivi odori provenienti dal Rio Paese potessero, in qualche modo,
essere ricongiunti ai cattivi odori dovuti al gasolio del Rio Righino. Quindi, i Vigili
della Città di Torino si sono recati sul posto e hanno verificato la situazione,
chiedendo ai soggetti che avevano segnalato i cattivi odori quale fosse la situazione.
Questo è avvenuto nel mese di dicembre 2008. Raccolte queste informazioni verbali,
è emerso che quell'odore di gasolio era stato solo occasionale e che, a dicembre
2008, il fenomeno non era più presente. (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Rio Righino, che - come dicevo - è affluente del Rio Paese. Quindi, in qualche modo,
abbiamo fatto una deduzione rispetto alle questioni che venivano sollevate
nell'interpellanza. Mi sembra, però, di capire che il problema non riguarda l'odore di
gasolio, ma si tratta di altro. Evidentemente, quindi, la nostra ricerca dev'essere
estesa ad altri immobili, oltre a quelli a cui abbiamo chiesto di allacciarsi alla rete
fognaria, perché, al momento, non ci sono spiegazioni che possiamo dare rispetto alle
questioni poste nell'interpellanza.
Come il Consigliere sa, però, abbiamo allertato l'ARPA. Questa interpellanza è stata
rinviata più volte - credo di poter dire anche concordemente -, perché non abbiamo
ancora ricevuto la risposta dell'ARPA. Quindi, ho ritenuto di chiedere al Consigliere
di attendere, ma mi dicono che i tempi di una risposta da parte dell'ARPA sono
molto lunghi. Quindi, proporrei - poi, ovviamente, il Consigliere dirà la sua
intenzione - di riprendere il ragionamento, o attraverso il mio impegno di comunicare
al Consigliere le risposte dell'ARPA o, eventualmente, con la presentazione di
un'altra interpellanza, in maniera tale che la situazione venga tenuta sotto controllo e
l'interpellante venga informato di ciò che succede.
Al momento, questo è il quadro che posso dare.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Ravello.

RAVELLO Roberto Sergio
Confermo che abbiamo concordato lo spostamento della discussione relativa a questa
interpellanza. Altresì, devo confessare che, recentemente, ho chiesto al Vicesindaco
di sollecitare all'Assessore Mangone la risposta, poiché l'atto è stato presentato in
data 28 novembre e ritenevamo che tre mesi (oggi è il 23 febbraio) potessero essere
sufficienti per gli organi competenti (ovviamente, il mio riferimento è ad ARPA) per
fornire, prima di tutto, all'Amministrazione e, secondariamente, a noi gli elementi
richiesti. Purtroppo, non è stato così.
Partendo da una considerazione già accennata nell'interpellanza, faccio presente che,
purtroppo, il fenomeno ha una ricaduta particolare nei periodi estivi. Quindi, era -
credo - legittimo aspettarsi che il problema fosse risolto nel corso di questa stagione
invernale/primaverile, e che, quindi, si potesse arrivare alla prossima estate quanto
meno con la certezza rispetto alla provenienza e alla causa dei disagi. Poi, magari,
partendo da questo, avremmo anche potuto individuare possibili soluzioni.
Ringraziando l'Assessore per la disponibilità a fornirci poi i risultati relativamente
agli approfondimenti dell'ARPA, c'è solo un punto che vorrei chiarire o,
eventualmente, sottolineare. La Polizia Municipale, relativamente alla verifica del
rispetto di normative (è stata citata la Legge Regionale n. 13 del 1990, ma vi sono
anche i Regolamenti Comunali in materia di scarichi fognari) ha effettuato controlli
anche su Rio Paese? O si è fermata ad una vecchia segnalazione su Rio Righino?
Perché questa, mi perdoni Assessore, la riterrei una mancanza. L'interpellanza parla
molto chiaro e si riferisce ad un disagio (lamentato ai nostri Uffici, quindi si può a
tutti gli effetti considerare segnalazione presentata ai suoi Uffici) in un rio, in un
percorso d'acqua parallelo a Viale Thovez, che non può essere Rio Righino, poiché -
l'ha detto bene lei - è un affluente del Rio Paese. Mi sembra strano che la Polizia
Municipale non si sia recata sul Rio Paese - oggetto della nostra interpellanza - e non
abbia verificato se vi siano residenze che, attualmente, non risultano allacciate agli
scarichi fognari, ma che scaricano, più o meno lecitamente, nel Rio Paese.
Aggiungo, come ulteriore segnalazione, che il sottoscritto si è anche recato in zona e
ha potuto constatare che si sente odore di tutto, eccetto che di gasolio. Quindi, la
prego di perdonarmi se mi dichiarerò insoddisfatto dalla sua risposta, ma credo che
vadano necessariamente fatti ulteriori passaggi. Il primo (che ha già citato
l'Assessore e per il quale lo ringrazio ancora una volta): la consegna ai nostri Uffici
dei risultati degli approfondimenti dell'analisi dell'ARPA; il secondo: una verifica in
Commissione, ovviamente compatibilmente con i tempi che l'Assessore riterrà
necessari, per approfondire la faccenda rispetto allo stato degli immobili dei
residenti, delle strutture residenziali collocate su quel corso d'acqua o in prossimità,
il cui allacciamento agli scarichi fognari vorrei fosse ulteriormente verificato.
Non possiamo non considerare una fonte di disagio la provenienza di miasmi
particolarmente fastidiosi in una zona residenziale, che offre anche una serie di
servizi, quali servizi di ristorazione, che, in periodo estivo, puntano molto, anche per
i loro fatturati, sull'apertura dei dehors stagionali, i quali diventano impraticabili ed
ingestibili, o, quanto meno, diventano poco accattivanti per la clientela in presenza di
una situazione quale quella che ho potuto constatare io stesso.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola all'Assessore Mangone.

MANGONE Domenico (Assessore)
La questione necessita di un ulteriore approfondimento, o in Commissione o
attraverso la presentazione di una nuova interpellanza; per me tutte le modalità vanno
bene. Ho bisogno, però, di un po' di tempo, perché, se andiamo in Commissione da
qui a poco, non posso che dare le stesse risposte. Orientativamente - però d'accordo
con il Consigliere Ravello -, qualora io non avessi ulteriori informazioni, direi di
rinviarla ulteriormente, indicando come data prima dell'estate. Poi, eventualmente, ci
si mette in contatto per capire quale è la situazione, anche perché quel periodo,
probabilmente, è il più critico, in cui il problema può essere effettivamente verificato.
Se il Consigliere è d'accordo, direi di darci come scadenza prima delle vacanze
estive, con ulteriore intesa che, se ci fossero novità, le comunicheremo.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Come il Consigliere sa, non dipende dai
nostri Uffici, ma da un ente terzo, che è l'ARPA. Noi possiamo attivarci affinché si
arrivi ad una conclusione per l'estate, ma, siccome i miei Uffici mi riferiscono che i
tempi dell'ARPA sono lunghi (perché, evidentemente, gli impegni non consentono di
fare altro), non sono in grado di impegnarmi. Questo voglio dirlo a verbale, in
maniera tale che, poi, non ci troviamo a doverne discutere.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Quindi, stante l'impegno dell'Assessore a fare compiere ulteriori verifiche
all'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, e, quindi, verificando i tempi
anche direttamente con loro, possiamo considerare l'interpellanza discussa per
l'Aula, ma con necessità di un approfondimento in Commissione, non appena
l'Assessorato sarà in grado di fornire ulteriori chiarimenti in relazione alle domande
poste. Resta, però, la seguente opportunità: che il Consigliere Ravello e l'Assessorato
si mantengano in contatto per valutare modalità e tempi della verifica, in modo da
poter arrivare in tempi utili per potere affrontare l'estate, che significa, secondo me,
verso la fine di maggio, al massimo ai primi di giugno. Se non altro per avere
contezza del fatto che la richiesta di verifica e di eventuali interventi ha trovato
effettivamente rispondenza almeno nella calendarizzazione delle iniziative
dell'ARPA, e che quindi da lì si possa partire per un'ulteriore verifica.
Consigliere Ravello, prego.

RAVELLO Roberto Sergio
Presidente, la ringrazio per la premura. Vorrei solo precisare che mi sembra difficile
che si dia per discussa questa interpellanza, quando vi sono alcuni punti ai quali non
è stata data risposta e che non dipendono solo ed esclusivamente dall'ARPA, poiché
l'Assessore ha detto che la Polizia Municipale è andata ad effettuare un controllo su
Rio Righino, che non è il rio oggetto dell'interpellanza presentata dal mio Gruppo. Si
interpella l'Assessore per sapere se sia stata accertata l'origine dei cattivi odori e se
siano state ravvisate le eventuali responsabilità rispetto alla possibile mancata
osservanza delle leggi e delle normative in materia di immissione di acque immonde
in corsi d'acqua superficiali; per quanto di competenza dell'Amministrazione, ciò è
stato fatto, ma in un altro rio rispetto a quello oggetto della nostra interpellanza.
Sempre che io abbia capito bene, ma, per quanto ho inteso io, oggetto dei controlli è
stato il Rio Righino, mentre oggetto dell'interpellanza era il Rio Paese.
Almeno per quanto riguarda questa parte (fermo restando che io non posso scaricare
sull'Assessore le responsabilità relative ai tempi, che sono di ARPA), per quanto di
sua competenza, chiedo che si faccia un approfondimento. Ovviamente, prima
dell'estate, ma, magari, prima che finisca la primavera. Siamo in un periodo in cui la
primavera non è ancora iniziata; credo che quattro mesi di tempo possano essere più
che sufficienti.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Pur considerando il fatto che, secondo me, la questione dovrà essere approfondita
anche in relazione a quelli che saranno i rilevamenti dell'azione ispettiva dell'ARPA,
credo che possiamo considerare discussa, in questa fase, l'interpellanza, ma non in
maniera soddisfacente per l'interpellante. Di conseguenza, chiederei all'Assessore di
poterla ricalendarizzare tra un mese, 45 giorni, per verificare quanto ha appena
sollecitato il Consigliere Ravello, in maniera tale da avere risposte circa l'attività
specifica dell'Amministrazione su questo versante e avere un'ulteriore fase di
accertamento dei nostri Uffici, in relazione alla specificazione posta
nell'interpellanza in relazione al Rio Paese, con quanto ad esso è eventualmente
collegato. Infatti, se c'è un ruscello più a monte, che versa le sue acque nel Rio Paese,
dal quale possono eventualmente emergere situazioni di disagio, sarebbe bene che
tutto questo fosse effettivamente accertato per potere assumere eventualmente delle
decisioni.
Prego, Assessore Mangone.

MANGONE Domenico (Assessore)
L'interpretazione, poi, ovviamente, discutiamola quando e quante volte vogliamo,
non c'è assolutamente alcun problema.
C'è stata una deduzione logica; partendo dalla lettura degli atti che mi hanno
mandato, ho dedotto che la prima indagine da parte dei Vigili sia partita dal Rio
Paese. Evidentemente, se hanno esteso l'indagine ad altri rii, è perché sul Rio Paese
non hanno riscontrato i problemi che riportava il Consigliere. Quindi, farò
ulteriormente precisare e specificare quella parte, ma, da quanto mi hanno scritto, è
logico l'evolversi dei fatti e le analisi effettuate dai Vigili.
I Vigili, però, da quanto mi risulta, hanno effettuato indagini verbali, ma non hanno
analizzato le acque. Però, verificheremo anche questo. Se il Consigliere, anche in via
riservata, volesse darmi indicazioni più precise, potremmo facilitare il lavoro di chi
deve portare avanti queste indagini.
Siccome, però - ripeto - non dipende solo dai nostri Uffici (questa parte sì, ma l'altra
no), riterrei opportuno raccogliere tutte le informazioni e arrivare al periodo che
intendete voi. Dopodiché, se non avrò informazioni da dare, non le darò.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Con le precisazioni dell'Assessore, daremo indicazione di ricalendarizzare
l'interpellanza intorno alla metà di aprile, in modo tale da verificare a che punto è la
situazione.
Ovviamente, l'Assessore e il Consigliere interpellante si terranno in contatto, magari
anche in via riservata, in quanto, come diceva l'Assessore, eventuali indicazioni più
precise potrebbero avere una certa utilità nella soluzione del problema.
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