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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 16 Febbraio 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 6
INTERPELLANZA 2008-09526
"DEGRADO PALATAZZOLI" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI COMUNALI SCANDEREBECH, GOFFI E PETRARULO IN DATA 17 DICEMBRE 2008.
Interventi

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200809526/02, presentata in
data 17 dicembre 2008, avente per oggetto:
"Degrado Palatazzoli"

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Montabone.

MONTABONE Renato (Assessore)
Il Consigliere Scanderebech, in questa interpellanza, chiede a chi fu assegnato
l'appalto della realizzazione della struttura, riferendosi al Palaghiaccio Tazzoli. Lo
Stadio del Ghiaccio, sito in Via Sanremo n. 67, è costituito da due edifici identificati
come Tazzoli 1 e Tazzoli 2; in occasione delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006,
l'Agenzia Torino 2006 ha realizzato il Tazzoli 1 e la Città di Torino ha realizzato il
Tazzoli 2.
L'Agenzia Torino 2006, in qualità di committente, ha provveduto a tutte le fasi di
realizzazione (progettazione, appalto, esecuzione, direzione dei lavori e collaudo) del
Tazzoli 1, finanziato con Legge n. 285/2000. Il quadro economico dell'opera era di
11.822.618,27 Euro e, come ho anticipato, è stato interamente finanziato con i fondi
previsti dalla Legge n. 285/2000.
L'aggiudicazione, mediante gara ad asta pubblica n. 84, è stata esperita, in data 16
maggio 2003, dall'Agenzia Torino 2006. Il Consorzio Cooperativo Costruzioni, con
sede in Bologna (Via della Cooperazione n. 30), è risultato essere l'aggiudicatario
dei lavori. Il ribasso dell'offerta è stato del 9,17% e l'importo contrattuale è stato di
7.675.011,89 Euro, IVA esclusa. La consegna dei lavori è stata effettuata il 19
maggio 2003 e la conclusione dei lavori è avvenuta il 15 luglio 2005.
La Città di Torino, in qualità di committente, ha provveduto a tutte le fasi di
realizzazione del Tazzoli 2 (finanziato per la spesa, progettazione, appalto,
esecuzione, direzione dei lavori e collaudo). Il quadro economico dell'opera
ammonta a 6.820.000 Euro, interamente finanziato dalla Città di Torino con un
mutuo (n. 1810) alla Cassa Depositi e Prestiti. L'aggiudicazione, mediante gara ad
asta pubblica n. 23, è stata esperita, in data 18 marzo 2004, dalla Città di Torino.
L'aggiudicatario dei lavori è risultato essere il Consorzio Cooperativo Costruzioni
con sede in Bologna, Via della Cooperazione n. 30. Il ribasso offerto è stato del
29,17% e l'importo contrattuale è risultato di 3.976.204,49 Euro, IVA esclusa.
La consegna dei lavori è stata effettuata il 24 maggio 2004 e la conclusione dei lavori
è avvenuta il 28 novembre 2005.
Nell'aprile 2006 (quindi, a conclusione delle Olimpiadi Invernali), il TOROC,
Comitato per l'Organizzazione dei XX Giochi Olimpici Torino 2006, consegnò alla
Città lo Stadio del Ghiaccio.
I Consiglieri, poi, chiedono se la manutenzione sia sempre stata affidata alla
medesima ditta; dalla consegna dell'impianto la competenza manutentiva ordinaria e
straordinaria è stata a carico della Città, così suddivisa: per quanto riguarda le opere
edilizie e gli impianti idrici è a cura del Settore Edilizia Sportiva, mentre per quanto
riguarda gli impianti tecnologici, compresa la produzione del ghiaccio, è a cura della
Società IRIDE Servizi, nell'ambito della convenzione con la Città di Torino.
Ovviamente, per i vizi strutturali e per le impermeabilizzazioni esiste una polizza
decennale, nel caso la ditta esecutrice dei lavori non procedesse direttamente ai
ripristini.
La terza domanda posta dagli interpellanti chiede quali lavori di ripristino e di
recupero della struttura siano stati eseguiti dopo i Giochi Olimpici del 2006; tenuto
conto che molti degli allestimenti e degli arredi durante le Olimpiadi erano
temporanei e al fine di garantire l'usufruibilità dell'impianto per il pattinaggio libero,
l'hockey, lo short track ed il curling e permettere l'organizzazione di manifestazioni
a livello nazionale ed internazionale, dopo le Olimpiadi, il Settore Edilizia Sportiva
ha provveduto, in primo luogo, alle seguenti forniture: forniture per il tracciamento
delle piste per l'attività dell'hockey, del curling e dello short track; forniture per il
diporto e per l'hockey (affilatura delle lame delle macchine leviga ghiaccio);
forniture degli arredi per gli spogliatoi del Tazzoli 1; forniture degli arredi per i
noleggi e i depositi dei pattini; pitturazioni in resina delle due piste. Inoltre, sono stati
realizzati gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria di controllo per la
sicurezza, al fine di garantire l'agibilità dell'impianto (del quale si allega un elenco
riepilogativo).
Si sottolinea, inoltre, l'intervento di modifica dell'impianto di refrigerazione (da
ammoniaca a "freon"), al fine di ridurre i costi di gestione dovuti all'obbligo di
presenza di due addetti, 24 ore su 24, per le emergenze. Vorrei precisare che
l'impianto, che era stato preparato per le Olimpiadi, aveva una reattività ed una
capacità di raffreddamento che erano rapportati all'esigenza delle Olimpiadi.
L'impianto di refrigerazione ad ammoniaca, per essere gestito, necessitava, 24 ore su
24, della presenza di un addetto per la sicurezza, con un conseguente costo
rilevantissimo. Quindi, si è preferito modificare l'impianto, prevedendo l'uso di un
liquido refrigerante meno pericoloso, mettendo a norma l'impianto stesso senza la
necessità di quell'incaricato che doveva essere presente 24 ore su 24.
La quarta domanda posta dagli interpellanti chiede quali lavori di recupero vadano
svolti per le competizioni di gennaio e febbraio 2008. Dal 16 al 18 gennaio 2009,
abbiamo ospitato i Campionati Europei di short track (quindi, una competizione
internazionale), che, grazie alla collaborazione dei responsabili addetti all'impianto,
della società IRIDE e del Settore Edilizia Sportiva, ha riscosso un buon successo. A
livello internazionale, abbiamo ospitato questa manifestazione, ma va ricordato che
le due piste di pattinaggio di Corso Tazzoli ospitano, dalle 8.00 alle 23.00
ininterrottamente, le scuole e, poi, le società che svolgono attività di pattinaggio
artistico, short track e curling. Queste sono le tre specialità che vengono ospitate in
quell'impianto.
I lavori più urgenti riguardano l'eliminazione delle infiltrazioni d'acqua di alcuni
giunti strutturali per i quali è stata interpellata la ditta esecutrice. Il giorno che la
Commissione è venuta a verificare la situazione, abbiamo visto che l'impianto, in
alcune sue parti, si presentava normale, mentre, in altre parti, presentava dei
problemi d'infiltrazione d'acqua. Abbiamo effettuato delle verifiche in
quell'impianto proprio nelle giornate in cui pioveva molto, perché, prima di allora,
non si erano mai verificate delle infiltrazioni, se non di modesta entità. Abbiamo
fatto presente alla ditta che deve intervenire e verificare nuovamente
l'impermeabilizzazione stessa.
Spero di aver risposto a tutte le domande poste dagli interpellanti.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Scanderebech.

SCANDEREBECH Federica
Ringrazio l'Assessore, che, anche se con un po' di ritardo, ha risposto alla mia
interpellanza.
La questione che vorrei sottolineare è che, intanto, la Commissione, durante il
sopralluogo, non ha potuto accedere a determinate zone, che, come ci hanno riferito
alcune persone che le frequentano assiduamente, sono impraticabili: mi riferisco, ad
esempio, all'area degli spogliatoi.
Inoltre, vista la nostra posizione geografica, con le montagne vicine, e che a Torino
piove parecchio (d'altronde, le Olimpiadi erano invernali, non estive), quando la ditta
appaltatrice ha eseguito i lavori per questo impianto avrebbe dovuto prevedere anche
il fatto che, magari, poteva piovere e che, a distanza di qualche anno, quella struttura
avrebbe dovuto essere sempre accessibile ed integra come al momento della
costruzione.
Quando la Commissione ha effettuato il sopralluogo - ed immagino che abbiano
sistemato tutto prima di farci entrare -, si sono riscontrate delle perdite e non è stato
neanche possibile accedere ad alcune zone (Assessore, visto che in quell'occasione
lei è arrivato prima di noi, credo che se ne sia accorto). A me sembra assurdo che
alcuni bambini si trovino in situazioni con delle pozzanghere immense, oppure che
non sia possibile accedere da un ingresso perché c'è dell'acqua stagnante al di fuori.
Allo stesso modo, mi sembra assurdo che la Nazionale di short track si debba
allenare tra un secchio d'acqua e l'altro: infatti, durante gli allenamenti doveva fare
la gimcana tra i secchi d'acqua.
Visto che, comunque, nel nostro territorio abbiamo delle eccellenze, una struttura
come il Palatazzoli può attirare turismo ed anche delle grandi competizioni, come
quelle che si sono tenute tra il 16 ed il 18 gennaio 2009; mi auguro che la Città di
Torino, in primis, effettui i controlli necessari per verificare che questa struttura sia
sempre accessibile ed in condizioni ottimali.
A mio parere, non abbiamo fatto una bella figura in quei giorni, così come nei
confronti delle scolaresche che non possono accedere agli spogliatoi, oppure nei
confronti degli atleti che si devono allenare al freddo, perché non c'è un sistema di
riscaldamento adeguato.
Pregherei l'Assessore di farsi carico delle carenze presenti nel Palatazzoli, che sono
state evidenziate dalla Commissione che ha effettuato il sopralluogo. Vorrei che il
Palatazzoli non degenerasse ulteriormente, perché versa già in un serio stato di
degrado.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola, per una breve replica, all'Assessore Montabone.

MONTABONE Renato (Assessore)
Probabilmente, io e lei, Consigliere Scanderebech, abbiamo visto due palazzi diversi.
È grave il fatto che lei presuma che si sia messo a posto tutto prima che arrivasse la
Commissione. Mi ricorda quando, durante la guerra, spostavano i carri armati
cercando di far credere che si trattava di truppe diverse, mentre, in realtà, erano
sempre le stesse. Si tratta di un ragionamento di altre epoche; noi, di solito, non
agiamo così.
Quella mattina, non mi sono fermato più di tanto, perché ho notato che eravate venuti
per constatare che pioveva in una zona del Palatazzoli, però, francamente, non ho
visto la Nazionale allenarsi fra un secchio e l'altro. Forse lei ha notato i secchi che
vengono usati per bagnare la pista.
Ho assistito alle gare del Campionato Europeo di short track ed ho anche verificato
quali sono stati i commenti durante quell'evento. Forse lei non conosce questo sport
(così come non lo conoscevo io), ma le note che ci sono pervenute da parte degli
organizzatori internazionali sono completamente diverse da quelle che assume lei. È
per questo motivo che le dico che, forse, abbiamo visto due film diversi quella
mattina.
Se, poi, lei mi dice che, invece, c'era un'infiltrazione d'acqua in una determinata
zona, informeremo la ditta, che è tenuta a porvi rimedio, ma si tratta di un altro
discorso. Lei sta dipingendo quell'impianto, che è uno dei migliori in Europa, come
se fosse disastroso, per questo motivo le ho detto che abbiamo visto un film
completamente diverso.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Scanderebech.

SCANDEREBECH Federica
Non sono soddisfatta della risposta che l'Assessore ha fornito all'interpellanza e
vorrei chiedere un approfondimento in Commissione, perché anche gli altri
Consiglieri hanno visto che la Nazionale di short track si allenava facendo la
gimcana tra i secchi. Non è un film, come possono affermare 15 Consiglieri
Comunali.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola, per una breve replica, all'Assessore Montabone.

MONTABONE Renato (Assessore)
Lei si riferisce ad una pista che non era quella utilizzata dalla Nazionale per allenarsi
quella mattina, perché io ho assistito agli allenamenti e non giravano attorno ai
secchi, se non a quelli che servono per rendere il ghiaccio accessibile.

SCANDEREBECH Federica
(Intervento fuori microfono).

MONTABONE Renato (Assessore)
La Nazionale non si allenava al di fuori, ma sulla pista 1 e non girava attorno ai
secchi. Non so quando abbia assistito a questa scena.
Inoltre, ho dimenticato di rispondere ad un'altra domanda: gli spogliatoi sono sempre
stati accessibili. Può darsi che, quella mattina, non lo fossero, ma non ne conosco il
motivo, per cui mi informerò e sono disponibile a verificare i fatti da lei riferiti in
Commissione, fermo restando che, la mattina del sopralluogo, non sono stati spostati
i carri armati da una parte all'altra.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Consideriamo discussa per l'Aula questa interpellanza, che, però, viene inviata in V
Commissione, competente per materia, per l'approfondimento nel merito.
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