Interventi |
COPPOLA Michele (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200809526/02, presentata in data 17 dicembre 2008, avente per oggetto: "Degrado Palatazzoli" COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Montabone. MONTABONE Renato (Assessore) Il Consigliere Scanderebech, in questa interpellanza, chiede a chi fu assegnato l'appalto della realizzazione della struttura, riferendosi al Palaghiaccio Tazzoli. Lo Stadio del Ghiaccio, sito in Via Sanremo n. 67, è costituito da due edifici identificati come Tazzoli 1 e Tazzoli 2; in occasione delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006, l'Agenzia Torino 2006 ha realizzato il Tazzoli 1 e la Città di Torino ha realizzato il Tazzoli 2. L'Agenzia Torino 2006, in qualità di committente, ha provveduto a tutte le fasi di realizzazione (progettazione, appalto, esecuzione, direzione dei lavori e collaudo) del Tazzoli 1, finanziato con Legge n. 285/2000. Il quadro economico dell'opera era di 11.822.618,27 Euro e, come ho anticipato, è stato interamente finanziato con i fondi previsti dalla Legge n. 285/2000. L'aggiudicazione, mediante gara ad asta pubblica n. 84, è stata esperita, in data 16 maggio 2003, dall'Agenzia Torino 2006. Il Consorzio Cooperativo Costruzioni, con sede in Bologna (Via della Cooperazione n. 30), è risultato essere l'aggiudicatario dei lavori. Il ribasso dell'offerta è stato del 9,17% e l'importo contrattuale è stato di 7.675.011,89 Euro, IVA esclusa. La consegna dei lavori è stata effettuata il 19 maggio 2003 e la conclusione dei lavori è avvenuta il 15 luglio 2005. La Città di Torino, in qualità di committente, ha provveduto a tutte le fasi di realizzazione del Tazzoli 2 (finanziato per la spesa, progettazione, appalto, esecuzione, direzione dei lavori e collaudo). Il quadro economico dell'opera ammonta a 6.820.000 Euro, interamente finanziato dalla Città di Torino con un mutuo (n. 1810) alla Cassa Depositi e Prestiti. L'aggiudicazione, mediante gara ad asta pubblica n. 23, è stata esperita, in data 18 marzo 2004, dalla Città di Torino. L'aggiudicatario dei lavori è risultato essere il Consorzio Cooperativo Costruzioni con sede in Bologna, Via della Cooperazione n. 30. Il ribasso offerto è stato del 29,17% e l'importo contrattuale è risultato di 3.976.204,49 Euro, IVA esclusa. La consegna dei lavori è stata effettuata il 24 maggio 2004 e la conclusione dei lavori è avvenuta il 28 novembre 2005. Nell'aprile 2006 (quindi, a conclusione delle Olimpiadi Invernali), il TOROC, Comitato per l'Organizzazione dei XX Giochi Olimpici Torino 2006, consegnò alla Città lo Stadio del Ghiaccio. I Consiglieri, poi, chiedono se la manutenzione sia sempre stata affidata alla medesima ditta; dalla consegna dell'impianto la competenza manutentiva ordinaria e straordinaria è stata a carico della Città, così suddivisa: per quanto riguarda le opere edilizie e gli impianti idrici è a cura del Settore Edilizia Sportiva, mentre per quanto riguarda gli impianti tecnologici, compresa la produzione del ghiaccio, è a cura della Società IRIDE Servizi, nell'ambito della convenzione con la Città di Torino. Ovviamente, per i vizi strutturali e per le impermeabilizzazioni esiste una polizza decennale, nel caso la ditta esecutrice dei lavori non procedesse direttamente ai ripristini. La terza domanda posta dagli interpellanti chiede quali lavori di ripristino e di recupero della struttura siano stati eseguiti dopo i Giochi Olimpici del 2006; tenuto conto che molti degli allestimenti e degli arredi durante le Olimpiadi erano temporanei e al fine di garantire l'usufruibilità dell'impianto per il pattinaggio libero, l'hockey, lo short track ed il curling e permettere l'organizzazione di manifestazioni a livello nazionale ed internazionale, dopo le Olimpiadi, il Settore Edilizia Sportiva ha provveduto, in primo luogo, alle seguenti forniture: forniture per il tracciamento delle piste per l'attività dell'hockey, del curling e dello short track; forniture per il diporto e per l'hockey (affilatura delle lame delle macchine leviga ghiaccio); forniture degli arredi per gli spogliatoi del Tazzoli 1; forniture degli arredi per i noleggi e i depositi dei pattini; pitturazioni in resina delle due piste. Inoltre, sono stati realizzati gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria di controllo per la sicurezza, al fine di garantire l'agibilità dell'impianto (del quale si allega un elenco riepilogativo). Si sottolinea, inoltre, l'intervento di modifica dell'impianto di refrigerazione (da ammoniaca a "freon"), al fine di ridurre i costi di gestione dovuti all'obbligo di presenza di due addetti, 24 ore su 24, per le emergenze. Vorrei precisare che l'impianto, che era stato preparato per le Olimpiadi, aveva una reattività ed una capacità di raffreddamento che erano rapportati all'esigenza delle Olimpiadi. L'impianto di refrigerazione ad ammoniaca, per essere gestito, necessitava, 24 ore su 24, della presenza di un addetto per la sicurezza, con un conseguente costo rilevantissimo. Quindi, si è preferito modificare l'impianto, prevedendo l'uso di un liquido refrigerante meno pericoloso, mettendo a norma l'impianto stesso senza la necessità di quell'incaricato che doveva essere presente 24 ore su 24. La quarta domanda posta dagli interpellanti chiede quali lavori di recupero vadano svolti per le competizioni di gennaio e febbraio 2008. Dal 16 al 18 gennaio 2009, abbiamo ospitato i Campionati Europei di short track (quindi, una competizione internazionale), che, grazie alla collaborazione dei responsabili addetti all'impianto, della società IRIDE e del Settore Edilizia Sportiva, ha riscosso un buon successo. A livello internazionale, abbiamo ospitato questa manifestazione, ma va ricordato che le due piste di pattinaggio di Corso Tazzoli ospitano, dalle 8.00 alle 23.00 ininterrottamente, le scuole e, poi, le società che svolgono attività di pattinaggio artistico, short track e curling. Queste sono le tre specialità che vengono ospitate in quell'impianto. I lavori più urgenti riguardano l'eliminazione delle infiltrazioni d'acqua di alcuni giunti strutturali per i quali è stata interpellata la ditta esecutrice. Il giorno che la Commissione è venuta a verificare la situazione, abbiamo visto che l'impianto, in alcune sue parti, si presentava normale, mentre, in altre parti, presentava dei problemi d'infiltrazione d'acqua. Abbiamo effettuato delle verifiche in quell'impianto proprio nelle giornate in cui pioveva molto, perché, prima di allora, non si erano mai verificate delle infiltrazioni, se non di modesta entità. Abbiamo fatto presente alla ditta che deve intervenire e verificare nuovamente l'impermeabilizzazione stessa. Spero di aver risposto a tutte le domande poste dagli interpellanti. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Scanderebech. SCANDEREBECH Federica Ringrazio l'Assessore, che, anche se con un po' di ritardo, ha risposto alla mia interpellanza. La questione che vorrei sottolineare è che, intanto, la Commissione, durante il sopralluogo, non ha potuto accedere a determinate zone, che, come ci hanno riferito alcune persone che le frequentano assiduamente, sono impraticabili: mi riferisco, ad esempio, all'area degli spogliatoi. Inoltre, vista la nostra posizione geografica, con le montagne vicine, e che a Torino piove parecchio (d'altronde, le Olimpiadi erano invernali, non estive), quando la ditta appaltatrice ha eseguito i lavori per questo impianto avrebbe dovuto prevedere anche il fatto che, magari, poteva piovere e che, a distanza di qualche anno, quella struttura avrebbe dovuto essere sempre accessibile ed integra come al momento della costruzione. Quando la Commissione ha effettuato il sopralluogo - ed immagino che abbiano sistemato tutto prima di farci entrare -, si sono riscontrate delle perdite e non è stato neanche possibile accedere ad alcune zone (Assessore, visto che in quell'occasione lei è arrivato prima di noi, credo che se ne sia accorto). A me sembra assurdo che alcuni bambini si trovino in situazioni con delle pozzanghere immense, oppure che non sia possibile accedere da un ingresso perché c'è dell'acqua stagnante al di fuori. Allo stesso modo, mi sembra assurdo che la Nazionale di short track si debba allenare tra un secchio d'acqua e l'altro: infatti, durante gli allenamenti doveva fare la gimcana tra i secchi d'acqua. Visto che, comunque, nel nostro territorio abbiamo delle eccellenze, una struttura come il Palatazzoli può attirare turismo ed anche delle grandi competizioni, come quelle che si sono tenute tra il 16 ed il 18 gennaio 2009; mi auguro che la Città di Torino, in primis, effettui i controlli necessari per verificare che questa struttura sia sempre accessibile ed in condizioni ottimali. A mio parere, non abbiamo fatto una bella figura in quei giorni, così come nei confronti delle scolaresche che non possono accedere agli spogliatoi, oppure nei confronti degli atleti che si devono allenare al freddo, perché non c'è un sistema di riscaldamento adeguato. Pregherei l'Assessore di farsi carico delle carenze presenti nel Palatazzoli, che sono state evidenziate dalla Commissione che ha effettuato il sopralluogo. Vorrei che il Palatazzoli non degenerasse ulteriormente, perché versa già in un serio stato di degrado. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola, per una breve replica, all'Assessore Montabone. MONTABONE Renato (Assessore) Probabilmente, io e lei, Consigliere Scanderebech, abbiamo visto due palazzi diversi. È grave il fatto che lei presuma che si sia messo a posto tutto prima che arrivasse la Commissione. Mi ricorda quando, durante la guerra, spostavano i carri armati cercando di far credere che si trattava di truppe diverse, mentre, in realtà, erano sempre le stesse. Si tratta di un ragionamento di altre epoche; noi, di solito, non agiamo così. Quella mattina, non mi sono fermato più di tanto, perché ho notato che eravate venuti per constatare che pioveva in una zona del Palatazzoli, però, francamente, non ho visto la Nazionale allenarsi fra un secchio e l'altro. Forse lei ha notato i secchi che vengono usati per bagnare la pista. Ho assistito alle gare del Campionato Europeo di short track ed ho anche verificato quali sono stati i commenti durante quell'evento. Forse lei non conosce questo sport (così come non lo conoscevo io), ma le note che ci sono pervenute da parte degli organizzatori internazionali sono completamente diverse da quelle che assume lei. È per questo motivo che le dico che, forse, abbiamo visto due film diversi quella mattina. Se, poi, lei mi dice che, invece, c'era un'infiltrazione d'acqua in una determinata zona, informeremo la ditta, che è tenuta a porvi rimedio, ma si tratta di un altro discorso. Lei sta dipingendo quell'impianto, che è uno dei migliori in Europa, come se fosse disastroso, per questo motivo le ho detto che abbiamo visto un film completamente diverso. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Scanderebech. SCANDEREBECH Federica Non sono soddisfatta della risposta che l'Assessore ha fornito all'interpellanza e vorrei chiedere un approfondimento in Commissione, perché anche gli altri Consiglieri hanno visto che la Nazionale di short track si allenava facendo la gimcana tra i secchi. Non è un film, come possono affermare 15 Consiglieri Comunali. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola, per una breve replica, all'Assessore Montabone. MONTABONE Renato (Assessore) Lei si riferisce ad una pista che non era quella utilizzata dalla Nazionale per allenarsi quella mattina, perché io ho assistito agli allenamenti e non giravano attorno ai secchi, se non a quelli che servono per rendere il ghiaccio accessibile. SCANDEREBECH Federica (Intervento fuori microfono). MONTABONE Renato (Assessore) La Nazionale non si allenava al di fuori, ma sulla pista 1 e non girava attorno ai secchi. Non so quando abbia assistito a questa scena. Inoltre, ho dimenticato di rispondere ad un'altra domanda: gli spogliatoi sono sempre stati accessibili. Può darsi che, quella mattina, non lo fossero, ma non ne conosco il motivo, per cui mi informerò e sono disponibile a verificare i fatti da lei riferiti in Commissione, fermo restando che, la mattina del sopralluogo, non sono stati spostati i carri armati da una parte all'altra. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Consideriamo discussa per l'Aula questa interpellanza, che, però, viene inviata in V Commissione, competente per materia, per l'approfondimento nel merito. |