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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 16 Febbraio 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 4
INTERPELLANZA 2009-00363
"SERVIZIO CARRELLO PORTA-BAGAGLI ALL'AEROPORTO "SANDRO PERTINI" DI CASELLE" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE CAROSSA IN DATA 26 GENNAIO 2009.
Interventi

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200900363/02, presentata in
data 26 gennaio 2009, avente per oggetto:
"Servizio carrello portabagagli all'Aeroporto 'Sandro Pertini' di Caselle"

COPPOLA MICHELE (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, al Vicesindaco.

DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco)
Il problema evidenziato dall'interpellanza riguarda essenzialmente il motivo per cui,
ogni volta che si prende un carrello, bisogna introdurre 1 Euro. Intanto, vorrei
precisare che non c'è un obbligo di legge che regolamenti la materia della gestione
della raccolta dei carrelli portabagagli.
Negli anni, sono state sperimentate diverse modalità; in realtà, originariamente, i
carrelli erano gratuiti e dislocati in appositi punti di raccolta, periodicamente
approvvigionati dal personale di SAGAT (esattamente come richiede l'interpellanza
del Consigliere Carossa). Tale modalità ha evidenziato, però, due grosse criticità: la
prima era rappresentata dall'elevato numero di furti di carrelli che, privi di controllo,
venivano sottratti, con gravi danni economici per SAGAT; la seconda era costituita -
non so se più o meno grave - dalla difficoltà di recuperare i carrelli lasciati ovunque
dai passeggeri, con conseguenti problemi nel tempestivo approvvigionamento degli
stalli, per cui, poi, diventava difficoltoso trovarli.
In seguito, si è passati all'introduzione di carrelli prelevabili inserendo una moneta,
successivamente riscattabile, come avviene in altri scali (ad esempio, Milano) e
adottando lo stesso sistema dei normali supermercati. Tale sistema garantiva una
migliore reperibilità dei carrelli, riposizionati dagli stessi passeggeri nelle zone di
raccolta. All'epoca, però, SAGAT venne duramente criticata, anche sui mezzi di
informazione, quando si scoprì che alcune macchinette, nelle quali si inserivano le
monete, erano state manomesse al fine di sottrarre il denaro rimastovi dentro.
A causa di questi episodi, SAGAT decise di dotarsi, nonostante l'ingente costo in
termini di investimento, dell'attuale sistema di distribuzione e raccolta dei carrelli,
che prevede il monitoraggio grazie ad una gestione elettronica centralizzata. In
questo modo, è possibile verificare dove sia necessario riposizionare i carrelli, al fine
di garantire una disponibilità sempre ottimale, ed evitare che carrelli
inopportunamente abbandonati, come avveniva nel primo caso, in aree di viabilità o
di flusso possano comportare rischi per i passeggeri dal punto di vista della
sicurezza.
Inoltre, sono state aumentate le postazioni di raccolta ed il numero degli addetti al
servizio. Tutto ciò ha elevato la qualità del servizio reso ai passeggeri, ma ha
comportato dei costi che, purtroppo, solo parzialmente vengono compensati
dall'Euro richiesto per l'utilizzo del carrello. Infatti, attualmente il saldo annuo tra
ricavi e costi nella gestione dei carrelli registrava una perdita di circa cinquantamila
Euro.
Si sono sperimentate più soluzioni e si è giunti a questa situazione, ma non esiste
un'ipotesi ottimale, perché, come abbiamo visto, ognuna ha le sue criticità. Vorrei,
però, sottolineare che il sistema da noi adottato attualmente è presente ad Aberdeen,
Belfast, Berlino, Bristol, Dusseldorf, Monaco, Oslo, Stoccolma e Zurigo.
In realtà, SAGAT conosce la situazione e quali sono le criticità. Abbiamo provato
tutte e tre le alternative ed, oggi, è questa la situazione adottata, ma non vi è stata
alcuna speculazione, anzi questa soluzione è più costosa della precedente, ma pare
che il servizio sia, tra i tre modelli possibili, quello che garantisce ai passeggeri una
migliore qualità.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Carossa.

CAROSSA Mario
In questa occasione, non sono d'accordo con lei, Vicesindaco. A prescindere dal suo
elenco, ho fatto qualche controllo e le posso dire che questo servizio è gratuito a
Malpensa, Fiumicino, Hong Kong, Londra, Napoli, Venezia, Cagliari; in alcuni casi
non è richiesta neanche l'immissione della moneta nel carrello, mentre, nella
maggior parte dei casi, come nei supermercati, è necessario inserire la moneta e, poi,
quando si riporta il carrello nelle zone di raccolta, viene restituito l'Euro.
Non riesco a capire perché, in ogni caso, siamo in deficit. Bisognerebbe valutare
quanto è costato tutto il servizio per, poi, continuare ad essere in deficit!
Vicesindaco, le spiego i motivi per cui non sono d'accordo con lei. In primo luogo,
perché tantissimi aeroporti italiani ed esteri funzionano diversamente e non vanno a
lucrare per questo Euro, che rappresenta una situazione ridicola, in quanto - come
dice lei stesso - non risolve assolutamente il problema del bilancio della gestione di
carrelli; in secondo luogo, nell'ottica di un aeroporto, non si può scorporare questo
discorso: la gestione dei carrelli è in deficit, mentre quella dei negozi all'interno
dell'aeroporto è in attivo, quindi la società dell'aeroporto è in attivo. Non mi presto a
fare un discorso in cui si evidenziano solo i deficit (che, stranamente, riguarda la
gestione dei carrelli), senza sottolineare dove si è in attivo.
Lasciando perdere il fatto che chi arriva, magari con diverse valige, dall'estero o da
Paesi extracomunitari - visto che vi piace tanto questo termine -, sicuramente non ha
un Euro per prendere il carrello (e, magari, poi, deve andare al bar per procurarselo).
Chiederei al Presidente Montagnese se non sia il caso di rivedere determinate
decisioni, perché mi sembrano delle assurdità.
Ribadisco che non sono d'accordo e, proprio per curiosità, andrò a verificare quanto
ci è costato dover rifare tutto questo discorso. Cercherò di raccogliere tutti i dati per
poter evidenziare come questa scelta sia stata assolutamente sbagliata e che chi se ne
è assunto la responsabilità ha sbagliato.
La Città di Torino ha voce in capitolo per quanto riguarda l'aeroporto Sandro Pertini
di Caselle, anche se si tratta - mi permetto di dire - di stupidaggini, come magari
potrebbero sembrare queste. Sicuramente, si tratta di problemi decisamente minori
rispetto ad altri argomenti che ha affrontato prima, ma sono comunque importanti,
anche perché, personalmente, sono abituato alla gestione normale e quotidiana delle
cose. Ritengo che faremmo una figura migliore instaurando un servizio come quello
adottato dai supermercati.
Mi lascia perplesso il fatto che quei carrelli, che comunque non sono leggeri,
scomparissero e che non siano stati fatti dei controlli, visto che non era possibile
caricarli su una macchina; probabilmente, sarebbe stato il caso di indagare su chi,
magari d'accordo con qualcuno all'interno, arrivare con un furgone e portava via una
serie di carrelli. Infatti, non è possibile che si tratti di qualche turista proveniente
dall'estero, che, dopo essere atterrato nel nostro aeroporto, si sia portato via il
carrello. Sulla superstrada non ho mai visto delle persone andare via con il carrello.
Quindi, invece di spendere tutti quei soldi pubblici, forse era il caso di indagare un
po' più approfonditamente e, magari, si poteva risolvere questa situazione pizzicando
coloro che, dall'interno, erano d'accordo.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'interpellanza è discussa.
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