Interventi |
COPPOLA Michele (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200900363/02, presentata in data 26 gennaio 2009, avente per oggetto: "Servizio carrello portabagagli all'Aeroporto 'Sandro Pertini' di Caselle" COPPOLA MICHELE (Vicepresidente) La parola, per la risposta, al Vicesindaco. DEALESSANDRI Tommaso (Vicesindaco) Il problema evidenziato dall'interpellanza riguarda essenzialmente il motivo per cui, ogni volta che si prende un carrello, bisogna introdurre 1 Euro. Intanto, vorrei precisare che non c'è un obbligo di legge che regolamenti la materia della gestione della raccolta dei carrelli portabagagli. Negli anni, sono state sperimentate diverse modalità; in realtà, originariamente, i carrelli erano gratuiti e dislocati in appositi punti di raccolta, periodicamente approvvigionati dal personale di SAGAT (esattamente come richiede l'interpellanza del Consigliere Carossa). Tale modalità ha evidenziato, però, due grosse criticità: la prima era rappresentata dall'elevato numero di furti di carrelli che, privi di controllo, venivano sottratti, con gravi danni economici per SAGAT; la seconda era costituita - non so se più o meno grave - dalla difficoltà di recuperare i carrelli lasciati ovunque dai passeggeri, con conseguenti problemi nel tempestivo approvvigionamento degli stalli, per cui, poi, diventava difficoltoso trovarli. In seguito, si è passati all'introduzione di carrelli prelevabili inserendo una moneta, successivamente riscattabile, come avviene in altri scali (ad esempio, Milano) e adottando lo stesso sistema dei normali supermercati. Tale sistema garantiva una migliore reperibilità dei carrelli, riposizionati dagli stessi passeggeri nelle zone di raccolta. All'epoca, però, SAGAT venne duramente criticata, anche sui mezzi di informazione, quando si scoprì che alcune macchinette, nelle quali si inserivano le monete, erano state manomesse al fine di sottrarre il denaro rimastovi dentro. A causa di questi episodi, SAGAT decise di dotarsi, nonostante l'ingente costo in termini di investimento, dell'attuale sistema di distribuzione e raccolta dei carrelli, che prevede il monitoraggio grazie ad una gestione elettronica centralizzata. In questo modo, è possibile verificare dove sia necessario riposizionare i carrelli, al fine di garantire una disponibilità sempre ottimale, ed evitare che carrelli inopportunamente abbandonati, come avveniva nel primo caso, in aree di viabilità o di flusso possano comportare rischi per i passeggeri dal punto di vista della sicurezza. Inoltre, sono state aumentate le postazioni di raccolta ed il numero degli addetti al servizio. Tutto ciò ha elevato la qualità del servizio reso ai passeggeri, ma ha comportato dei costi che, purtroppo, solo parzialmente vengono compensati dall'Euro richiesto per l'utilizzo del carrello. Infatti, attualmente il saldo annuo tra ricavi e costi nella gestione dei carrelli registrava una perdita di circa cinquantamila Euro. Si sono sperimentate più soluzioni e si è giunti a questa situazione, ma non esiste un'ipotesi ottimale, perché, come abbiamo visto, ognuna ha le sue criticità. Vorrei, però, sottolineare che il sistema da noi adottato attualmente è presente ad Aberdeen, Belfast, Berlino, Bristol, Dusseldorf, Monaco, Oslo, Stoccolma e Zurigo. In realtà, SAGAT conosce la situazione e quali sono le criticità. Abbiamo provato tutte e tre le alternative ed, oggi, è questa la situazione adottata, ma non vi è stata alcuna speculazione, anzi questa soluzione è più costosa della precedente, ma pare che il servizio sia, tra i tre modelli possibili, quello che garantisce ai passeggeri una migliore qualità. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Carossa. CAROSSA Mario In questa occasione, non sono d'accordo con lei, Vicesindaco. A prescindere dal suo elenco, ho fatto qualche controllo e le posso dire che questo servizio è gratuito a Malpensa, Fiumicino, Hong Kong, Londra, Napoli, Venezia, Cagliari; in alcuni casi non è richiesta neanche l'immissione della moneta nel carrello, mentre, nella maggior parte dei casi, come nei supermercati, è necessario inserire la moneta e, poi, quando si riporta il carrello nelle zone di raccolta, viene restituito l'Euro. Non riesco a capire perché, in ogni caso, siamo in deficit. Bisognerebbe valutare quanto è costato tutto il servizio per, poi, continuare ad essere in deficit! Vicesindaco, le spiego i motivi per cui non sono d'accordo con lei. In primo luogo, perché tantissimi aeroporti italiani ed esteri funzionano diversamente e non vanno a lucrare per questo Euro, che rappresenta una situazione ridicola, in quanto - come dice lei stesso - non risolve assolutamente il problema del bilancio della gestione di carrelli; in secondo luogo, nell'ottica di un aeroporto, non si può scorporare questo discorso: la gestione dei carrelli è in deficit, mentre quella dei negozi all'interno dell'aeroporto è in attivo, quindi la società dell'aeroporto è in attivo. Non mi presto a fare un discorso in cui si evidenziano solo i deficit (che, stranamente, riguarda la gestione dei carrelli), senza sottolineare dove si è in attivo. Lasciando perdere il fatto che chi arriva, magari con diverse valige, dall'estero o da Paesi extracomunitari - visto che vi piace tanto questo termine -, sicuramente non ha un Euro per prendere il carrello (e, magari, poi, deve andare al bar per procurarselo). Chiederei al Presidente Montagnese se non sia il caso di rivedere determinate decisioni, perché mi sembrano delle assurdità. Ribadisco che non sono d'accordo e, proprio per curiosità, andrò a verificare quanto ci è costato dover rifare tutto questo discorso. Cercherò di raccogliere tutti i dati per poter evidenziare come questa scelta sia stata assolutamente sbagliata e che chi se ne è assunto la responsabilità ha sbagliato. La Città di Torino ha voce in capitolo per quanto riguarda l'aeroporto Sandro Pertini di Caselle, anche se si tratta - mi permetto di dire - di stupidaggini, come magari potrebbero sembrare queste. Sicuramente, si tratta di problemi decisamente minori rispetto ad altri argomenti che ha affrontato prima, ma sono comunque importanti, anche perché, personalmente, sono abituato alla gestione normale e quotidiana delle cose. Ritengo che faremmo una figura migliore instaurando un servizio come quello adottato dai supermercati. Mi lascia perplesso il fatto che quei carrelli, che comunque non sono leggeri, scomparissero e che non siano stati fatti dei controlli, visto che non era possibile caricarli su una macchina; probabilmente, sarebbe stato il caso di indagare su chi, magari d'accordo con qualcuno all'interno, arrivare con un furgone e portava via una serie di carrelli. Infatti, non è possibile che si tratti di qualche turista proveniente dall'estero, che, dopo essere atterrato nel nostro aeroporto, si sia portato via il carrello. Sulla superstrada non ho mai visto delle persone andare via con il carrello. Quindi, invece di spendere tutti quei soldi pubblici, forse era il caso di indagare un po' più approfonditamente e, magari, si poteva risolvere questa situazione pizzicando coloro che, dall'interno, erano d'accordo. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa. |