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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 16 Febbraio 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 10
INTERPELLANZA 2009-00181
"ALLO STADIO OLIMPICO POSTI AUTO RISERVATI AI VIP, MA NON AI DISABILI?" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI COMUNALI RAVELLO E GHIGLIA IN DATA 16 GENNAIO 2009.
Interventi

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200900181/02, presentata in
data 16 gennaio 2009, avente per oggetto:
"Allo Stadio Olimpico posti auto riservati ai VIP, ma non ai disabili?"

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Montabone.

MONTABONE Renato (Assessore)
In riferimento all'interpellanza in oggetto e, in particolare, alla prima domanda
("Chi, e quanti, siano i soggetti autorizzati alla sosta all'interno dello Stadio
Olimpico"), dall'ultimo verbale della Commissione Provinciale di Vigilanza sui
locali di pubblico spettacolo dell'11 agosto 2008, la capienza dello Stadio Olimpico è
pari a 27.550 posti, di cui 12 riservati a spettatori disabili nel Settore Ovest, Tribuna
Centrale e VIP, e 64 nel Settore Est. Attualmente, non sono stati previsti posti auto
per i disabili all'interno dello Stadio. I posti macchina all'interno dello Stadio sono
così distribuiti: 96 nell'autorimessa interrata, a servizio dei palchi e delle Tribune
VIP, e 13 sotto la pensilina lato Ovest, utilizzati da vetture di servizio.
Effettivamente, quanto è stato sottolineato dai Consiglieri Ravello e Ghiglia è un
problema. La prevalenza dei posti auto riservati agli spettatori disabili si trova nel
Settore Est, cioè limitrofa a Corso Sebastopoli. Effettivamente, in particolare
nell'ultimo anno, si è verificata la richiesta da parte di alcuni disabili, portatori di un
certo tipo di handicap, che, quindi, potevano accedere anche ai posti, ad esempio,
nelle curve, o trovavano posto in altri settori dello Stadio.
Fatta questa premessa, rispondo alla seconda domanda: "Se l'Amministrazione non
intenda, in quanto proprietaria della struttura, intervenire con urgenza presso le
società che lo hanno in uso affinché alcuni posti auto all'interno dello Stadio siano
destinati agli spettatori disabili muniti di contrassegno, ponendo rimedio ad una
incresciosa situazione di disagio". L'Assessorato ha proposto alle due squadre di
potere destinare uno dei 13 posti sotto la pensilina zona Tribuna Centrale e di
recuperare 2 posti nei pressi del monumento del piazzale Est. In alternativa, potrebbe
essere ulteriormente dato un pass di transito per l'auto dell'accompagnatore per
raggiungere il settore di competenza e, una volta che lo spettatore disabile ha
raggiunto il suo posto, l'accompagnatore potrebbe portare l'auto nel parcheggio
esterno di Corso Galileo Ferraris, o, in alternativa, in quello dei giornalisti di Corso
Agnelli, dove potrebbero essere ricavati 2 posti. Tale questione verrà proposta alla
Commissione di Vigilanza per i pareri di competenza, perché tutti i posti sotto lo
Stadio sono di servizio, riservati, in particolare, ai pullman, che entrano e escono
dallo Stadio per accompagnare i giocatori, agli addetti ai lavori, ai dirigenti e a tutte
persone che utilizzano quei posti in sicurezza (poi, ci sono le sicurezze esterne ed
interne).
Comunque, ho ben presente il problema che mi è stato posto; a tal proposito, in
questo momento, stiamo cercando con le due Società di trovare qualche posto
limitrofo alle entrate di quei settori dove non ci sono posti riservati.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ravello.

RAVELLO Roberto Sergio
Ringrazio l'Assessore Montabone per avere dato una risposta, che non posso ancora
ritenere soddisfacente, ad un quesito che definirei di giustizia civile.
Se ho compreso bene i dati forniti dall'Assessore, noi abbiamo una realtà
rappresentata da circa 76 persone disabili (che io chiamerei NIP, cioè le "Not
Important Person") che si recano allo Stadio - come è loro diritto - per assistere agli
eventi che vi si tengono e che, purtroppo, hanno solo ed esclusivamente la possibilità
di parcheggiare in zone limitrofe allo Stadio (ad esempio, in Corso Sebastopoli),
contro 96 persone che fanno parte degli staff dirigenziali, o quant'altro, che hanno,
invece, la possibilità di servirsi del parcheggio all'interno dello Stadio Olimpico.
Vorrei ricordare all'Assessore che Corso Sebastopoli è stato più volte oggetto e
teatro di tutto quel corollario di eventi che, purtroppo, capita in Italia, anche con
frequenza preoccupante, attorno agli eventi sportivi, ancora di più attorno alle partite
di calcio. Quindi, immaginate un disabile costretto sulla sua carrozzina ad
attraversare una zona servita da un mercato, trafficata, dove vi è, ovviamente, il
passaggio di migliaia di persone che si recano allo Stadio, con il rischio di trovarsi in
mezzo ad uno scontro tra tifosi, cosa che talvolta capita. (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Corso Sebastopoli è Corso Sebastopoli. Poi, che sia dalla parte…
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). È di fronte al mercato. È a 15 metri dal
mercato, dall'altro lato della strada. (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Dall'altro lato della strada in su. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Allora,
non è su Corso Sebastopoli. Ho preso nota, e ho segnato "Corso Sebastopoli".
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Bene. È un chiarimento ulteriore. Non c'è
il mercato, tutto il resto resta invariato, cioè il fatto che vi sia passaggio di migliaia di
persone anche in quella parte e che vi sia il rischio di trovarsi in mezzo a scontri -
che, purtroppo, talvolta, capitano -. È un rischio reale, al quale può andare incontro il
disabile che si reca all'evento sportivo.
Mi chiedo dove stia la ragione in un servizio che, oggettivamente, manca, e di fronte
al quale l'Assessore ha ammesso si sta cercando di prendere provvedimenti, quando
la stessa Corte di Cassazione, tramite sentenza, ha riconosciuto l'automobile come
indispensabile ausilio protesico per le persone con limitate o impedite capacità
motorie. Allora, torniamo al punto in principio, quello che vede una clamorosa e, a
mio avviso, anche dolorosa differenza che colpisce e tocca persone che hanno
limitate capacità motorie, rispetto ad altre che, invece, sono evidentemente più
fortunate e hanno la possibilità di entrare all'interno di una struttura di proprietà
comunale e parcheggiare comodamente la loro bella auto in prossimità di posti loro
riservati.
Non capisco, sinceramente, perché, invece che prevedere la possibilità di dotare di
pass gli accompagnatori (dando, quindi, per scontato che un disabile si rechi allo
Stadio solo ed esclusivamente con l'accompagnatore), non si possa pensare di
riservare all'interno dello Stadio alcuni parcheggi attualmente occupati ed utilizzati
dalle cosiddette persone particolarmente importanti.
È doveroso intervenire ad ogni livello, su tutti i piani, e in particolare sulle strutture
di proprietà pubblica, per garantire il diritto alla mobilità, che è un diritto universale,
del quale tutti cittadini dovrebbero fruire. E ciò non sta accadendo.
Presidente, chiedo che l'interpellanza venga ulteriormente approfondita in
Commissione. Vorrei avere un confronto anche con le Società o con i rappresentanti
delle Società che hanno in uso lo Stadio Olimpico di Torino, perché credo sia
urgentissimo chiarire e comprendere quali provvedimenti si possano mettere in
campo, almeno prima della fine di questo campionato, per garantire alle persone con
difficoltà motorie di esercitare il loro sacrosanto diritto alla mobilità.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola, per una breve replica, all'Assessore Montabone.

MONTABONE Renato (Assessore)
Intervengo per maggiore chiarezza del mio intervento, che, probabilmente, non è
stato capito.
I posti riservati ai disabili, messi a disposizione dallo Stadio Olimpico, sono un certo
numero, stabilito per Legge. Ovviamente, comprendiamo che esiste un problema,
soprattutto per un motivo: i posti a disposizione per gli spettatori disabili sono
limitrofi a Corso Sebastopoli, angolo Corso Galileo Ferraris, che vede l'entrata a 15
metri nel posto più sicuro dello Stadio, perché si entra dall'area pedonale di Corso
Sebastopoli, per andare nei distinti centrali dello Stadio. Questi sono i posti più sicuri
dello Stadio, perché non hanno interferenza, in particolare, con tifosi che arrivano da
fuori per assistere alla partita, né con le curve.
I posti del sottotribuna VIP, a cui faceva riferimento il Consigliere Ravello, sono tutti
di servizio: si tratta di 96 posti, che vengono per lo più utilizzati dagli addetti ai
lavori dello Stadio, i quali, per il servizio che svolgono, hanno necessità di avere
posti lì. Vale a dire, posti di sicurezza, posti di addetti ai lavori, eccetera. Pur non
andando spesso allo Stadio, posso garantire che l'entrata dei posti VIP è la più
pericolosa che ci sia (se non si arriva due ore prima, cioè come il personale di
servizio), per un motivo particolarissimo: perché, rispetto alla curva Filadelfia, è il
posto più difficile di accesso, se non per i giocatori e per gli addetti ai lavori che
arrivano due ore prima. Quando si giocano le partite internazionali, per esempio, quei
posti vengono riservati a dirigenti UEFA.
Stante tutto questo, si è palesata chiaramente una difficoltà, in particolare per uno
spettatore disabile. Sono a conoscenza di uno spettatore disabile, che,
legittimamente, invece di andare a vedere la partita nei distinti centrali, laddove ci
sono i posti dedicati agli spettatori disabili (perché, poi, ci sono vari tipi di disabilità,
e quindi ci sono alcuni disabili che possono anche andare in curva), non aveva il
posto limitrofo alla sua entrata, che è quella delle tribune VIP. Per ovviare a questo
inconveniente, non potendo entrare nel sottotribuna, per il motivo che ho detto prima,
si sta cercando di ovviare a questo inconveniente nei seguenti modi: dedicando
alcuni posti vicino al Monumento al Calciatore nella Tribuna Est; oppure, dedicando
alcuni posti nel sopratribuna, dove non ci sono motivi di sicurezza altrettanto forti;
oppure, adottando la soluzione che, peraltro, adottano molti di coloro che si pensa
abbiano posto nel sottotribuna, cioè, passare, depositare le persone, uscire e andare a
trovare posti dedicati fuori. Infatti, normalmente, il disabile, salvo casi eccezionali (e
uno lo conosciamo), si reca allo Stadio con un suo accompagnatore dedicato, che,
dopo averlo accompagnato, può parcheggiare la macchina fuori e ritornare allo
Stadio.
Sono consapevole che il problema esiste, in particolare per pochissime unità, e
ritengo, come ha detto il Consigliere, che sia una questione di civiltà trovare la
soluzione a questi problemi.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'interpellanza è discussa per l'Aula, ma viene inviata in V Commissione per
l'approfondimento.
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