Interventi |
COPPOLA Michele (Vicepresidente) Passiamo alla discussione congiunta dell'interpellanza n. mecc. 200900166/02, presentata in data 15 gennaio 2009, avente per oggetto: "Riorganizzazione delle attività aggregative, dei locali e del servizio di ristorazione del Centro d'incontro per anziani di Corso Belgio 91" e dell'interpellanza n. mecc. 200900168/02, presentata in data 15 gennaio 2009, avente per oggetto: "Servizio ristoro Centro anziani Corso Belgio 91" COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Levi. LEVI Marta (Assessore) Do lettura della nota redatta dalla Circoscrizione 7, cui fa riferimento il Centro anziani di Corso Belgio, che riassume e spiega tutta la vicenda. Ne consegnerò, poi, copia agli interpellanti. "La Circoscrizione 7 ha sempre valutato strategica l'attivazione sul territorio di Centri d'incontro destinati prevalentemente ai cittadini anziani. Su un territorio esteso e caratterizzato dalla presenza di varie bocciofile e di alcune SOMS si sono potuti finora attivare 4 Centri con una persistente assenza sia in Vanchiglia che in Aurora. Tre dei Centri sono collocati in locali comunali preesistenti di cui solo quello di Corso Casale presenta caratteristiche strutturali ottimali (posizione, ampiezza dei locali, spazi verdi esterni) mentre Via Cuneo e Lungo Dora Savona pur privi di spazi esterni hanno locali dimensionati al numero di frequentatori. Risultava particolarmente critica la situazione di Corso Belgio 38 dove in 40 mq si accalcava un alto numero di frequentatori ingenerando una situazione permanente di sovraffollamento; conseguentemente si è progettata e costruita la nuova sede sull'area di un ex CRAL ATM in Corso Belgio 91 che veniva inaugurata nel giugno 2001. L'accesso ai Centri è libero, i frequentatori hanno l'opportunità di iscriversi all'associazione cui è affidata la gestione di ciascun Centro; l'iscrizione conferisce diritto d'elettorato (attivo e passivo) e l'elenco degli iscritti diventa base elettorale per eleggere democraticamente e in modo trasparente l'organismo dirigente di ciascun Centro che opera in un quadro di autogestione supportato dalla Circoscrizione con risorse umane ed economiche. Nel progetto del nuovo edificio di Corso Belgio 91 era prevista una piccola zona adibita a bar ma, in considerazione del notevole carico gestionale derivante dalla vasta struttura, la Circoscrizione decideva di modificare l'originaria destinazione d'uso di parte dei locali, inserendovi un servizio di ristorazione - assegnato in affidamento con regolare gara d'appalto - che diminuiva significativamente gli spazi a libera fruizione dei frequentatori. L'inserimento di un bar-ristorante a gestione privata aveva l'obiettivo di sgravare la Circoscrizione di parte dei complessi problemi gestionali legati alla necessità di una presenza costante, alle modalità di apertura e chiusura, all'esercizio di un controllo, oltre che alla pulizia e piccola manutenzione. L'introito per la Città era nell'ordine dei 15.000 Euro annui in canone d'affitto, mentre la possibilità di ristorazione rappresentava un'ulteriore opportunità di servizio ai fruitori del Centro. La VII Circoscrizione con determina dirigenziale n. mecc. 200106305/90 del 17 luglio 2001 esecutiva dal 23 luglio (e modifica capitolato n. 73 del 28 agosto 2001) approvava l'indizione della gara d'appalto ad asta pubblica per la concessione del servizio di ristoro del Centro anziani di Corso Belgio per un periodo di 7 anni dal 03/10/2001 al 02/10/2008 come da verbale n. 140/2001. In data 3 ottobre 2001 si procedeva ad aggiudicazione del servizio alla Ditta SEVE, a fronte di un canone annuo di Euro 15.493,71 + IVA, per un canone complessivo pari a 108.455,95 + IVA come da verbale di asta pubblica n. 140/2001 che tiene luogo di contratto ai sensi dell'articolo 16 4° comma RD 18/11/1923 n. 2440. La decisione di destinare parte dell'edificio ad uso ristorazione sollevò all'epoca polemiche e contrarietà incentrate principalmente sulla sottrazione di spazi alla libera fruizione dei cittadini oltreché sul rischio di contenziosi tra i fruitori del centro e il gestore per la gestione degli spazi comuni; queste criticità si sono puntualmente avverate specie nei periodi autunnali ed invernali stante l'esiguità degli spazi a disposizione dei frequentatori e l'esigenza del gestore di spazi adeguati alla propria clientela che è risultata in massima parte esterna ai frequentatori del Centro. Peraltro in data 15/11/2006 n. prot. n. 18997 acclarata ns. n. prot. 13282 del 16/11/2006 la Direzione Patrimonio comunicava alla Circoscrizione 7 che la ditta SEVE era inadempiente relativamente al versamento del canone per un importo di 35.241,19 Euro pari a 2 anni e 4 mesi circa di versamenti non effettuati. Dopo vari solleciti verbali alla suddetta ditta da parte della Circoscrizione, per la liquidazione del debito, la Direzione Patrimonio con nota n. prot. 20043 dell'1/12/2006, pervenuta ns. prot. n. 14194 del 05/12/2006 ci comunicava che la ditta SEVE aveva provveduto al versamento di un acconto di Euro 3.874,68 sulla morosità pregressa e che si impegnava a un piano di rateizzazione corrispondendo alla Città la somma di Euro 31.958,91 (più interessi di mora) divisa in 10 rate mensili a partire dal 01/01/2007 con scadenza ottobre 2007. Ciò considerato nell'estate 2008 essendo in scadenza la concessione, con la ditta SEVE, la Giunta della Circoscrizione 7 sviluppava una valutazione complessiva sulle problematiche che nel corso degli anni si erano sviluppate che la portava a prefigurare una non riproposizione del modello gestionale in essere e conseguentemente di non procedere a nuovo bando recuperando al Centro gli spazi destinati alla ristorazione. Per molti versi la scelta è strutturalmente obbligatoria perché l'edificio, in presenza di un'attività di ristorazione, offre per oltre 650 iscritti, fra cui sono molti i frequentatori quotidiani, una sola sala con capienza massima 100 persone. Questo implica uno strutturale e grave problema di sovraffollamento cui si potrebbe ovviare solo ampliando la struttura o limitando l'accesso di ogni iscritto ad alcuni giorni la settimana in un quadro di turnazione delle presenze. Quest'ultima ipotesi è stata prospettata ai frequentatori che l'hanno respinta. L'ipotesi di ampliamento, ed anche di chiusura di una veranda esterna, sono risultate impraticabili per cui solo con un sostanziale raddoppio degli spazi ad uso libero si possono evitare quotidiane situazioni di sovraffollamento e solo l'eliminazione dell'area ristorante libera spazi da destinare ai moltissimi frequentatori giornalieri per cui si provvederà ad un servizio ristoro tramite distributori automatici mentre per la ristorazione si apriranno trattative per convenzioni con numerosi ristoranti di zona. L'ipotesi di una turnazione degli accessi (tendenzialmente la possibilità di tre accessi settimanali a socio) ma gli interessati hanno respinto tale ipotesi che peraltro lasciava irrisolto il problema dell'accesso libero. Nel faticoso evolversi della situazione e delle valutazioni durante un sopralluogo veniva comunicata ai gestori la decisione di non procedere a nuovo bando..." Comunque, non volendomi dilungare troppo, credo che in queste note siano contenute le risposte alle due interpellanze. Il Centro Anziani di Corso Belgio, che forse gli interpellanti conoscono, non ha le dimensioni necessarie per poter essere, contemporaneamente, Centro Anziani (con una frequentazione libera da parte dei circa 600 iscritti) e ristorante, che si sovrappone alla fruizione degli spazi, facendo insistere entrambe le attività su un medesimo spazio. La scelta della Circoscrizione è evidentemente stata quella (come già deciso dal 2001) di salvaguardare il Centro Anziani con libera fruizione, eliminando lo spazio ristorante, per le ragioni che sono state esposte dalla stessa Circoscrizione. In quanto Assessore al Decentramento, peraltro, ritengo che questa decisione stia nelle legittime valutazioni che un Consiglio di Circoscrizione può ed è tenuto a fare rispetto all'utilizzo degli spazi di propria competenza. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Zanolini. ZANOLINI Carlo Ringrazio l'Assessore per le risposte, in parte già risapute, in quanto la situazione è conosciuta. Ho fatto un sopralluogo su sollecitazione di alcune persone che frequentano questo Centro di aggregazione. Mi rendo conto che la soluzione definitiva sia abbastanza difficile da realizzare, perché, purtroppo, si è fatto passare troppo tempo prima di giungere a questa soluzione. Bisognava intervenire prima, perché quando si è in presenza di una aggregazione, soprattutto, di persone anziane, c'è una fidelizzazione del luogo. Il fatto che ci sia il ristorante è una cosa che aggrega ulteriormente l'anziano, perché, magari, gioca a carte fino a tardi, poi si ferma per una cena spendendo pochi euro, e quindi continua la serata in sicurezza. Il fatto di assumere delle convenzioni, poi, con i ristoranti vicini non è una soluzione completamente soddisfacente, perché l'anziano non può magari attraversare di sera la strada, e quindi correre dei rischi, per recarsi in un altro ristorante. La situazione crea un po' di disagio tra le persone, e sono tante, che frequentano il Centro. Un tema che non mi è chiaro riguarda l'aspetto economico. Infatti, se si toglie un affitto a questa gestione, al Comune viene a mancare un introito di circa 15.000 Euro l'anno. Successivamente, però, mi piacerebbe sapere se sono stati estinti i debiti da parte del gestore, perché è importante che tutto si svolga regolarmente. Ritengo che anche il sovraffollamento possa essere un problema importante. Infatti, ci sono più iscritti di quanti la sala possa contenerne, e quindi bisogna valutare la sicurezza. Penso che si sia forse andati avanti troppo e oramai siamo in una situazione in cui qualsiasi decisione di semplificazione può portare ulteriore disagio alle persone che frequentano il Centro. Avrei piacere, se fosse possibile, anche per maggiore chiarezza, che questo tema venisse riportato in Commissione, affinché anche il Presidente della Circoscrizione possa chiarire meglio, di fronte alla Città, scelte difficili e dure, ma che forse andranno fatte. Chiederei, quindi, di poter riportare il tema in Commissione, affinché anche i cittadini che hanno firmato (circa 580) si rendano conto di fronte alla Città che devono fare certe scelte, e magari potrà uscire fuori qualche soluzione, che possa ulteriormente avvantaggiare i cittadini, perché mi sembra che oramai la scelta di sostituire il ristorante e con i distributori automatici sia già stata fatta, però qualche mediazione magari si può ancora ottenere. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Tronzano. TRONZANO Andrea Intervengo rapidamente per sottolineare quanto diceva anche il Consigliere Zanolini rispetto all'interpellanza. Ritengo che la risposta della Circoscrizione 7 su Corso Belgio 91 non sia assolutamente soddisfacente, nel senso che si tratta di una valutazione politica legittima, che però non mi sento assolutamente di condividere, in quanto le azioni avrebbero potuto essere diverse. È vero quanto ha detto oggi il Consigliere Zanolini: la decisione è presa, ma credo che sia una decisione politica, e quindi possa essere rivista e rivalutata. Pertanto, mi unisco alla richiesta di audire in Commissione una parte di questi anziani che hanno firmato, che sono circa 600 persone, e cercare noi di fare capire al Presidente della Circoscrizione 7 quanto disagio abbia portato questa decisione. Aggiungo una cosa che è un po' dietrologica, però credo che sia comunque utile: all'interno di questi centri ristoro c'è una grande richiesta e una grande raccolta di consenso da parte di alcune forze politiche, e quindi chiederei anche al Presidente Ramasso, se fosse possibile, di eliminare tutti i dubbi prodotti dai suoi consigli di andare a mangiare alla Soms vicina a Corso Belgio 91. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola all'Assessore Levi. LEVI Marta (Assessore) Volevo rispondere al Consigliere Zanolini che il debito, alla fine, è stato estinto. Da quello che risulta alla data della relazione, che poi vi consegnerò, mancavano ancora 600 Euro, quindi glii arretrati di pagamento dell'affitto sono stati chiusi. Se non sbaglio, è stata presentata una petizione al Consiglio Comunale ed al Sindaco, a cui faceva riferimento anche il Consigliere Tronzano, quindi è evidente che sta al Consiglio e alle Commissioni Consiliari valutare se audire o meno il Presidente rispetto a questo tema. Volevo soltanto ribadire un aspetto, proprio in quanto Assessore al Decentramento. Questa è una competenza che sta in capo alla Circoscrizione, giustamente, il Consigliere Zanolini diceva che è molto tempo che va avanti questa vicenda. La Circoscrizione, nella sua autonomia, avendo vissuto negli anni l'evoluzione della vicenda, ha assunto una decisione, ben sapendo che ci sarebbe stato dello scontento da parte di molte persone. Ritengo, quindi, che non sia stata assunta esattamente a cuor leggero, ma per le ragioni che, in estrema sintesi, sono riconducibili al fatto che quei locali non sono in grado di contenere contemporaneamente un Centro Anziani che, come viene detto, ha circa 650 iscritti, e un ristorante che ha un suo bacino di utenza che non coincide con gli iscritti del Centro Anziani. Non potendo ampliare la struttura, come dice anche il Presidente Ramasso, si è proposto di organizzare dei turni nell'utilizzo degli spazi. Questa proposta di mediazione, in realtà, è stata respinta da tutti i frequentatori. Dopodiché è nella libertà del Consiglio, ovviamente, l'audizione di queste persone. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Le interpellanze sono discusse per l'Aula. Come richiesto dai presentatori, verranno inviate in Commissione per un ulteriore approfondimento. |