Interventi |
COPPOLA Michele (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200900125/02, presentata in data 14 gennaio 2009, avente per oggetto: "Banco dei pegni" COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Borgogno. BORGOGNO Giuseppe (Assessore) Ovviamente, la questione di cui si parla nell'interpellanza è nota e mi risulta essere stata più volte discussa al tavolo tecnico che si riunisce ogni settimana in Questura e che ha stabilito (e credo anche intrapreso) una strategia d'indagine. Da quanto mi risulta, l'indagine è svolta dalla Polizia di Stato, in particolare dai Nuclei che si occupano di criminalità organizzata ed usura. Mi baso su quanto mi è stato riferito a proposito dell'attività investigativa (perché, ovviamente, non mi vengono forniti né elementi, né notizie su tale attività) finora svolta, a fronte di denunce puntuali. Senza di queste, infatti, questo tipo d'indagine risulterebbe particolarmente complessa, perché non basta veder stazionare persone in determinati luoghi, per ritenere che siano dedite a quell'attività ed agire nei loro confronti. Mi risulta, comunque, che questo tipo d'indagine sia tuttora in corso e che, nel tempo, abbia prodotto anche qualche risultato. Circa l'attività, invece, della Polizia Municipale, si tratta un'attività di indagine particolare, che ha bisogno di strumenti particolari (infatti, è svolta da Nuclei particolari): non si può attuare, in quella zona, la normale attività svolta dalla Polizia Municipale per altri tipi di infrazione al Codice della Strada o ai Regolamenti comunali. L'attività della Polizia Municipale ha, comunque, una funzione di deterrenza: quest'attività, nel tempo, viene potenziata, concordandola al tavolo tecnico con l'attività della Polizia di Stato. Le cose, più o meno, funzionano in questo modo. È evidente che la questione esiste, com'è nota e visibile, ma gli elementi più incisivi nei confronti di questo fenomeno sono eseguiti dalla Polizia di Stato. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Goffi. GOFFI Alberto Assessore, io comprendo che i piani di indagine della Polizia di Stato e dei Vigili Urbani siano due piani diversi, però credo anche che chiunque di noi si trovi a passare in Via Botero (è una via non distante dagli Uffici del Comune) viene regolarmente avvicinato da persone che chiedono se desidera comprare o vendere oro. Mi pare, quindi, che la situazione sia anche sfacciatamente manifestata da questi personaggi: dato che, purtroppo, sono sempre gli stessi, credo che, forse, varrebbe la pena (anche se non vogliamo intervenire sull'attività di indagine della Polizia di Stato, per non ostacolarla) che il Corpo di Polizia Municipale cominciasse a passeggiare lungo quella via, chiedendo loro i documenti. Credo che questo rappresenterebbe già, di per sé, un elemento di deterrenza. Se, infatti, la Polizia Municipale passasse in quella via ogni giorno, chiedendo regolarmente i documenti, forse queste persone comincerebbero a rendersi conto dell'attenzione particolare al loro stazionamento. Le persone che si recano al Banco dei Pegni sono persone in difficoltà e credo che - così come sono venute da me - siano venute anche da voi a raccontare questi fatti. Peraltro, si tratta di fatti che sono stati resi pubblici anche in un'indagine (realizzata dai giornali La Repubblica e Il Sole 24 Ore) che, nell'analizzare questi problemi di carattere sociale, ha indicato, purtroppo, anche tutto questo mondo oscuro che ruota intorno alle persone in difficoltà. La mia sollecitazione, quindi, è di portare al tavolo per la sicurezza questa istanza, chiedendo che, in quella via, stazioni regolarmente una macchina della Polizia di Stato o che vi sia un passaggio costante dei Vigili Urbani e che, almeno per qualche settimana, ci sia un controllo dei documenti (ripeto: queste persone sono sempre le stesse), per evitare che ci sia il solito stazionamento. Credo che questo sarebbe già, di per sé, un passo in avanti. Se, poi, le indagini porteranno all'identificazione di soggetti come soggetti di reato, vorrà dire che abbiamo fatto il vero passo decisivo. Questo, però, non rientra nelle nostre competenze, quindi lo rimetto al compito della Polizia di Stato. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa. |