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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 26 Gennaio 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 9

Comunicazioni del Consigliere Cantore su "Rapporti tra maggioranza e Presidente Consiglio Comunale"
Interventi

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Cantore.

CANTORE Daniele
Signor Presidente, volevo chiederle, a fronte dell'ultimo Consiglio durante il
quale abbiamo abbandonato l'Aula e in seguito al quale c'è stata, poi, una
Conferenza dei Capigruppo, se lei o qualche Collega della maggioranza (se
vuole, anche il Sindaco) abbia qualcosa da comunicarci.
Abbiamo letto molte cose sui giornali e il Capogruppo del PD, in Conferenza
dei Capigruppo, ci ha riferito di aver chiesto le sue dimissioni. Noi pensiamo
che la Conferenza dei Capigruppo non sia esaustiva e quindi, siccome si
tratta della massima istituzione del Comune, chiediamo - e penso che il
Consigliere Olmeo (che lo dice da tempo) e molti altri Colleghi siano
d'accordo con me - di essere informati per dovere istituzionale e per rispetto
delle persone.
È una settimana che siamo citati sui giornali, che abbiamo abbandonato la
seduta di Consiglio per protestare su una vicenda e che si è tenuta una
Conferenza dei Capigruppo - stia calmo, Consigliere Giorgis, più tardi avrà
tempo per parlare -, ora vogliamo capire che cosa sta succedendo, perché,
dopo diversi comunicati stampa e dopo varie riunioni del Gruppo del PD e
della maggioranza, penso sia non dico doveroso, ma rispettoso che questi 14
Consiglieri Comunali (che voi non considerate) sappiano ufficialmente che
cosa sta succedendo, per capire veramente quale percorso sia stato intrapreso.
Siccome i "boatos" nei corridoi sono tantissimi e c'è anche qualcuno che
dice, signor Presidente - glielo riferisco in diretta - che le stanno cercando un
posto di sottogoverno per toglierle la carica di Presidente, noi vorremmo
sapere se questo è vero. Peraltro, mi stupirei se lei lo accettasse.
(INTERVENTI FUORI MICROFONO). Perché allora la sfiduciano, signor
Presidente? Perché ha ricevuto quella delegazione? O la mandano a casa
meramente per problemi personali all'interno del Partito Democratico o del
resto della maggioranza? È questo che vorremmo capire, visto che, in questi
giorni, diversi Consiglieri si sono candidati alla Presidenza.
Termino, chiedendo se qualcuno della maggioranza ha il coraggio - perché
questo è il termine giusto da usare - di dirci come stanno andando le cose
rispetto al Presidente del Consiglio.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Consigliere Cantore, lei ha chiesto la parola sull'ordine dei lavori, ma poi ha
fatto un intervento di carattere politico. Ovviamente, io non ho problemi da
questo punto di vista.
Se ho ben capito, lei vorrebbe una comunicazione da parte di qualcuno
sull'argomento. Chiedo, allora, se qualche Consigliere voglia intervenire al
riguardo. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Su una richiesta
sull'ordine dei lavori, è consentito un intervento a favore ed uno contro. C'è
qualche Consigliere che vuole intervenire contro?
La parola al Consigliere Giorgis.

GIORGIS Andrea
Capisco che, per l'opposizione, ci sia un'occasione ghiotta per alimentare un
certo dibattito, però chiederei, per cortesia, all'Ufficio di Presidenza di
garantire il rispetto del Regolamento.
Ne abbiamo parlato lungamente in sede di Conferenza dei Capigruppo, dove
ho dichiarato e messo a verbale quanto tutti i Colleghi Capigruppo hanno
sentito, per corrispondere alla richiesta - secondo me legittima - del
Capogruppo Cantore circa la necessità di non trattare solo in sedi
extraistituzionali il tema relativo alla vicenda, affrontato nella Conferenza dei
Capigruppo di lunedì scorso, in ordine a ciò che, a nostro avviso, come
Gruppo del Partito Democratico, sarebbe necessario si discutesse. Detto tutto
ciò, non accedo a questa - come dire - strumentale applicazione delle norme
regolamentali e chiedo all'Ufficio di Presidenza, per piacere, di dare conto
della discussione che si è svolta in sede di Conferenza dei Capigruppo e della
decisione di non trattare in questa sede, attraverso l'escamotage dell'ordine
dei lavori, un tema che abbiamo deciso di non trattare.
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