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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 26 Gennaio 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 5
INTERPELLANZA 2009-00095
"L'IMPEGNO DI CHIAMPARINO SULLA SICUREZZA: L'ASSESSORE SESTERO "TAGLIA" I PERMESSI ZTL ALLA POLIZIA (DA 500 A 100)" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI COMUNALI VENTRIGLIA E CANTORE IN DATA 13 GENNAIO 2009.
Interventi

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200900095/02,
presentata in data 13 gennaio 2009, avente per oggetto:
"L'impegno di Chiamparino sulla sicurezza: l'Assessore Sestero 'taglia' i
permessi ZTL alla Polizia (da 500 a 100)"

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Sestero.

SESTERO Maria Grazia (Assessore)
L'interpellanza, al primo punto, chiede "quanti siano i permessi viola
rilasciati, quali siano i soggetti beneficiari (Enti Locali, uffici periferici di
Amministrazioni dello Stato, Fondazioni, Magistratura, operatori privati,
eccetera) e quanti quelli a disposizione del Comune e delle società
partecipate".
Leggo l'elenco completo dei permessi viola. L'abbiamo già dato ad alcuni
Consiglieri, che hanno fatto l'accesso agli atti.
Premesso che secondo la deliberazione del 2003 e l'ordinanza susseguente, i
permessi viola sono previsti per attività investigativa della Polizia
Giudiziaria, a questo titolo li hanno: la Questura 605, la Questura Centro
342, la Digos 84, l'Ufficio Passaporti 11, il Commissariato Centro 87, San
Donato 16, Dora Vanchiglia 64, il Quinto Reparto Mobile 1, la Polizia di
Stato 121, la Polstrada 21, la Polizia Postale 9, la Polfer di Porta Susa 5, la
Polfer di Porta Nuova 30, la Polfer del Piemonte e Valle D'Aosta 56, la
Polizia Giudiziaria Sicurezza e Sanità presso la Procura del Tribunale 1, la
Polizia Municipale presso il Tribunale 89, la Città di Torino (Comando di
Polizia Municipale) 55, la Guardia di Finanza 125, i Carabinieri 354 e la
Prefettura 3. Consegnerò questi dati, pertanto, se posso metterli a verbale,
non proseguo. Questi sono i permessi viola attualmente rilasciati, che
vengono richiesti e concessi sulla base del fatto che svolgono attività
investigativa.
Al secondo punto dell'interpellanza si chiede "se corrisponda al vero quanto
sopra esposto". Non corrisponde al vero che io avrei annunciato alla
Questura di Torino un taglio sui permessi rilasciati alla Polizia di tipo viola e
che il taglio li ridurrebbe da 500 a 100 e nemmeno che i rimanenti
"verrebbero sostituti con i permessi di tipo 'rosso'…". Non corrisponde al
vero che sarebbero rilasciati, in questo caso, a titolo oneroso i permessi rossi,
perché tutti i permessi sono rilasciati a titolo oneroso.
Al terzo punto l'interpellanza sviluppa delle presunzioni sull'affollamento
delle corsie riservate, ma si tratta di una questione che non è stata mai posta.
Al quarto punto non rispondo, perché è solo una cattiveria, a cui non ho
l'abitudine di rispondere.
Per quanto riguarda il quinto punto, non esistendo questa richiesta
dell'Amministrazione, ho difficoltà a rispondere.
Non so come nasca questo richiamo dei firmatari dell'interpellanza. C'è un
problema più generale, che è la rispondenza (per quanto riguarda le categorie
previste dalla deliberazione) della richiesta alle attività svolte. L'esigenza di
un controllo rigoroso su questo nesso tra le richieste e la corrispondenza a
quanto previsto nella deliberazione è alla base di ogni attività di rilascio
dell'Amministrazione. I Consiglieri sanno che per i privati (che, spesso, li
richiedono per i motivi più strani), l'Amministrazione non li concede se non
con dichiarazioni del Prefetto, che certifica situazioni di insicurezza e,
quindi, hanno bisogno di protezione.
Le domande per avere il permesso viola sono molto spesso presentate da
privati, perché permette di fermarsi in zona pedonale, eccetera. Poi, c'è anche
chi lo fa senza permesso (come è successo tempo addietro per un noto
esponente torinese in Piazza San Carlo), però il rigore sta nella concessione
dei permessi; l'Amministrazione cerca di assicurarsi che le domande
corrispondano all'esigenza, ma, oltre a questo comportamento ordinario, non
c'è stato nessun intervento di tipo particolare sulla questione dei permessi
viola della Questura.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Ventriglia.

VENTRIGLIA Ferdinando
Grazie, Assessore, per i dati. Immagino che avrà messo alla frusta gli Uffici
per recuperarli. Le chiedo solo di trasmettermi questa parte, perché a me
l'intestazione nominale o di targhe interessa poco; mi interessa un
aggiornamento generale.
Saranno confortati i Sindacati di Polizia che, anche sulla ricostruzione degli
eventi, dicono cose diverse, ossia - e sono usciti anche comunicati sindacali -
, che l'Assessore, o qualcuno dei suoi incaricati (comunque, qualcuno in
rappresentanza del Comune), avrebbe avuto non uno, ma due incontri con il
Questore Faraoni sul tema di quella che sarebbe stata posta non come una
richiesta, o soltanto come una richiesta di verifica della corrispondenza tra i
requisiti necessari al rilascio del permesso viola e l'effettiva attività dei
beneficiari, ma una richiesta chiaramente indirizzata a ridurre il numero dei
permessi concessi e rilasciati alle Forze di Polizia.
C'è questa differenza che, francamente, è insanabile e che mi mette in
imbarazzo, perché sono una persona che rispetta le Istituzioni; non potendo
presupporre della malafede né da parte delle Forze di Polizia, né da parte
dell'Assessore, posso soltanto concludere che ci sia stata qualche forma di
incomprensione.
Sollecito l'Assessore, nello stesso interesse dell'Ente, a sgombrare il campo
da questa incomprensione, sul piano della comunicazione, anche con le
organizzazioni sindacali e con gli appartenenti alle Forze di Polizia.
Per quanto riguarda gli altri quesiti, vorrei soltanto recuperare il terzo punto
dell'interpellanza, Assessore, quello sulla misura degli indici di affollamento
delle corsie. È un tema che non liquiderei, perché si collega al quarto punto,
che non è una cattiveria, ma una cosa nota, perché non credo che sia un
segreto che GTT da tempo sostiene (a proprio vantaggio, ovviamente) una
posizione di tendenza al monopolio; il suo modello ideale sarebbe il
monopolio delle corsie riservate ai suoi automezzi, per ovvie ragioni, che si
manifestano in maniera ancora più pressante nel momento in cui GTT (con o
senza la fusione con ATM di Milano), in un futuro non lontano, sarà
destinata ad essere un competitore privato e, quindi, ha interesse ad avere
dati di velocità commerciale dei suoi mezzi che siano più alti. Questo,
chiaramente, è l'obiettivo di GTT.
Abbiamo la sensazione che l'Amministrazione continui ad essere piuttosto
sensibile (per non dire troppo) agli interessi di GTT, che, capisco sia
controllata dalla Città, ma i suoi interessi sul piano operativo (e, in questo
caso, anche finanziario ed economico) vanno contemperati con le necessità
della città e di altre funzioni non meno importanti, perché è importante il
trasporto pubblico, ma lo è altrettanto - forse, di più, se l'Assessore permette
- la sicurezza.
Attenzione, quindi, a questi aspetti di comunicazione, perché si danno anche
le sensazioni. Quando il rapporto e la comunicazione (anche con il pubblico)
non sono buoni - come in questo caso, Assessore -, ovviamente fioriscono
non solo le cattiverie, ma anche le maldicenze più pure, perché lei non ha
idea, in questi dieci giorni che sono decorsi dal deposito al Protocollo
dell'interpellanza alla discussione di oggi, che genere di segnalazioni - vere,
o presunte vere, o piuttosto fantasiose - mi siano arrivate. Si va dal permesso
viola rilasciato ed utilizzato dai figli o dalle consorti dei titolari della targa (il
tema, appunto, delle verifiche di cui parlava l'Assessore, che riguarda non
tanto i poliziotti, quanto altre funzioni, in particolare, alcuni magistrati), fino
al pettegolezzo sull'autista del Direttore Generale Vaciago, che avrebbe un
permesso viola per la sua auto personale e non per quella di servizio. Si crea,
insomma, un verminaio di maldicenze e di pettegolezzo che a noi interessa
poco.
Preso atto che l'Assessore ci ha appena confermato che non è andato dal
Questore ad annunciare o a chiedere una riduzione dei permessi viola - e ci fa
piacere -, dico soltanto che i Sindacati di Polizia dicono e scrivono una cosa
diametralmente opposta. Ci fa piacere che l'Assessore non voglia ridurre i
permessi alla Polizia, ma deve curare questo problema di comunicazione con
le altre Istituzioni che lavorano in questa città e che hanno dignità pari, se
non, forse, superiore o, comunque, funzioni più importanti che non il Gruppo
Torinese Trasporti.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola, per la replica, all'Assessore Sestero.

SESTERO Maria Grazia (Assessore)
Non ho ricevuto (ma le avrei ascoltate volentieri) le preoccupazioni dei
Sindacati dei dipendenti della Questura, non essendomi arrivata alcuna
segnalazione.
Visto che lei, Consigliere, è loro interprete, li inviti a farsi sentire, in modo
che possiamo conoscere le loro preoccupazioni. Io, personalmente, non ho
riscontri. Tra l'altro, ho l'abitudine di rispondere sia alle lettere, sia alle
richieste di incontro: se non mi pervengono segnalazioni di questo tipo, ho
difficoltà a dare informazioni su un'iniziativa che non esiste.
Circa il terzo punto, farà anche parte delle favole a cui si richiamava il
Consigliere, però credo che non ci sia alcun problema per quanto riguarda i
permessi viola: non si tratta di persone che transitano sulle strisce pedonali o
nelle corsie riservate. Il permesso viola, quando necessario, ha una funzione
di emergenza per le auto utilizzate per motivi di servizio: serve, quindi, per
l'attività ispettiva e per indagini per motivi di servizio (che si possono attuare
sia con auto della Polizia, sia con auto di proprietà dei dipendenti, se
autorizzati).
Personalmente, non ho mai posto il problema dell'affollamento delle corsie
riservate: piuttosto, mi sono occupata del loro abuso (e le telecamere, in
alcuni casi, sono un buon deterrente). Dunque non è un argomento che io
abbia mai utilizzato.
Per quanto riguarda il quarto punto, devo dire che, pur non essendo forse una
cattiveria, io la vivo come tale, perché il fatto che la sottoscritta sia ridotta a
portavoce di un'azienda è cosa assai poco gradevole, oltre che offensiva,
perché l'azienda è un'azienda del Comune, su cui il Comune esercita tutti i
controlli necessari. Latino permettendo, quindi, devo dire che non
corrisponde ad una situazione di questo genere: non c'è stata alcuna
sollecitazione, perché non c'è stato alcun problema di affollamento delle
corsie riservate.
Sui punti 3 e 4, quindi, non ho intrapreso iniziative di alcun genere, dunque
non so che cosa dire al Consigliere.
Lei, Consigliere, fa riferimento a chiacchiere, voci, eccetera: ben vengano, se
servono a migliorare il servizio e, quindi, l'oculatezza e la verifica della
gestione dei permessi viola. Chieda a chi le ha riferito queste cose di
segnalarle ai nostri Uffici, in modo tale che possiamo fare i controlli
necessari per eliminare ogni tipo di abuso e di uso improprio di questi
permessi (cosa che, per quanto possibile, i Vigili già fanno).
Non ho altro da aggiungere su un fatto che non conosco.

CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
L'interpellanza è discussa.
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