Interventi |
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200900123/02, presentata in data 14 gennaio 2009, avente per oggetto: "Le politiche per la famiglia: sostegno ai Centri di Aiuto alla Vita?" CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Borgione. BORGIONE Marco (Assessore) Cerco di articolare la risposta a questa interpellanza in tre punti, provando a dare le informazioni che sono state richieste. Come il Consiglio ed i Consiglieri interpellanti sapranno, le deleghe affidate al mio Assessorato sono diverse ed articolate; tra queste, ce ne sono alcune che, ovviamente, si sovrappongono per competenze e per tematiche. Nello specifico, l'interpellanza combina due di questi fattori. La deliberazione assunta dalla Giunta a dicembre, a cui fa riferimento l'interpellanza, viene prodotta annualmente per finanziare le associazioni di volontariato - se controllate lo storico, ha avuto un decremento -, ma è organizzata da Settori differenti. Ci sono contributi per la promozione della sussidiarietà (quindi, a sostegno del volontariato) dati dal Settore della Salute, dal Settore Anziani, dal Settore Disabili, dal Settore Adulti in difficoltà ed anche dal Settore Famiglia ed in questa deliberazione, che vuole essere di sostegno al volontariato con la promozione della sussidiarietà, sono contenuti anche i contributi a cui si fa riferimento nell'interpellanza. Si tratta di tre contributi, per un totale di 16.000 Euro, all'interno di una deliberazione che prevede il sostegno per il volontariato di 207.000 Euro. Il Tavolo che riguarda le Politiche per la Famiglia, invece, è programmaticamente contenuto in un'altra deliberazione (assunta sempre a metà dicembre in Giunta) e riguarda i Piani di Zona dei Servizi Sociali ed il Tavolo della Famiglia. In questa deliberazione sono sostenuti i progetti che, condivisi dall'Amministrazione, sono portati avanti da un numero significativo di soggetti (è una deliberazione di circa 170.000 Euro) ed il nocciolo dell'oggetto della deliberazione a cui faccio riferimento adesso riguarda le politiche di sostegno alla famiglia, in cui c'è il lavoro che stiamo portando avanti, ormai, da anni, con soddisfazione di tutti (per esempio, dell'Osservatorio sulla Salute della Donna); ci sono i finanziamenti per il sostegno alle Aziende Sanitarie dei Consultori familiari pubblici e per la rete dei Consultori privati ed è un po' l'approccio che, complessivamente, viene affidato o utilizzato per affrontare i temi legati ai problemi familiari. Per quanto riguarda, invece, i criteri utilizzati per la definizione dell'entità dei contributi, sono quelli genericamente utilizzati per tutte le forme di valutazione delle richieste di contributo, quindi, si tiene conto, in sede tecnica - vorrei sottolineare -, delle attività svolte, della rete di riferimento dei soggetti che presentano richieste di contributo, quale sia il collegamento con i Servizi Sociali, quale il collegamento con il territorio, se ci sarà una storicità dell'iniziativa e quale sia il coinvolgimento dell'utenza. Sono, insomma, i criteri che, normalmente, vengono utilizzati in sede tecnica per la valutazione dell'entità dei contributi da distribuire. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Cerutti. CERUTTI Monica Io e il Consigliere Silvestrini abbiamo presentato questa interpellanza proprio per cercare di comprendere al meglio, con l'Assessore, le politiche della Città per le famiglie e, quindi, per provare ad entrare nel merito, senza volontà di polemica. L'Assessore ha fatto riferimento a quest'altra deliberazione, che è stata approvata anch'essa a fine anno - probabilmente, avremo modo di approfondire in Commissione questa interpellanza -, però vorrei sapere se durante l'anno ci sono state altre deliberazioni a sostegno... Vedo che scrolla la testa, quindi, significa che queste sono le uniche due deliberazioni, a favore di soggetti terzi, che portano avanti politiche di sostegno alla famiglia. Un'altra richiesta che avevamo fatto nell'interpellanza era quella di sapere anche quali progetti di questo genere siano stati presentati dall'Assessorato, cioè vorremmo capire se tutti i progetti presentati siano stati finanziati - e i criteri l'Assessore li ha appena illustrati -, o se alcuni siano stati scartati. È chiaro che adesso dovremmo anche verificare l'altra deliberazione e le pongo subito una domanda: come mai i progetti presenti in questa deliberazione, a cui noi facciamo riferimento, non sono compresi nell'altra? È una domanda che viene naturale. Come mai non sono stati inseriti? Perché immagino che nell'altra deliberazione, quella che riguarda il Tavolo per le Politiche della Famiglia, ci sia un approccio organico, quindi, una serie di azioni che si collegano fra loro. Le chiedo ulteriormente - forse, adesso non ha a disposizione questo elemento - se vi siano altri progetti non finanziati e vorrei sapere con precisione quali siano i criteri, per poter discutere in Commissione Pari Opportunità più Politiche Sociali queste due deliberazioni, proprio per entrare di più nel merito sui criteri che vengono utilizzati, così ci sarà utile anche per il prossimo anno. Sicuramente, c'è il riferimento al Piano di Zona ed al Tavolo per le Politiche della Famiglia, però vorrei capire se già anche in relazione, per esempio, al Piano Regolatore ci siano dei collegamenti o meno, per capire come dare il nostro indirizzo alle politiche dell'Assessorato nello svolgimento delle nostre competenze. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Silvestrini. SILVESTRINI Maria Teresa Le principali questioni le ha già messe in evidenza il Consigliere Cerutti. Più che altro, l'interpellanza è stata presentata per capire più approfonditamente ed organicamente le politiche per la famiglia che il nostro Comune porta avanti (come vengono concepite, programmate, organizzate). Eventualmente, avremo modo di parlarne più approfonditamente nelle Commissioni Pari Opportunità e Politiche Sociali. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola, per la replica, all'Assessore Borgione. BORGIONE Marco (Assessore) Rispondo alle domande che mi sono state rivolte. Quando il Consigliere Cerutti ha chiesto se esistevano altre deliberazioni di contributo, scuotevo la testa perché non ce n'è; in genere, raccogliamo i progetti durante l'anno e, alla fine di questo periodo, vengono prodotte le deliberazioni di contributo. Altre deliberazioni che finanziano progetti dell'Amministrazione rispetto ai maltrattamenti della donna, all'articolo 18 per prostituzione, all'ex articolo 13 per la tratta vengono prese durante l'anno, ma non sono deliberazioni di contributo di sostegno al volontariato in generale; sostengono dei progetti specifici della Città aiutate da una rete di associazioni e di privato sociale. Queste che vengono a fine anno sono le uniche. Esistono altre deliberazioni che sostengono progetti che, in prevalenza, sono di supporto non solo alla genitorialità, ma alla donna nei vari aspetti. Il perché non siano contenuti nella deliberazione dei contributi per le politiche familiari anche quelli per i Centri di Aiuto alla Vita, ho cercato di spiegarlo. La deliberazione di riferimento nell'interpellanza riguarda il sostegno al volontariato. Non è l'unica deliberazione di contributi. Ogni Settore inserisce (sempre verso la fine dell'anno, al termine, in genere, dell'attività) la definizione di quali contributi ad hoc, che non riguardino un generico sostegno al volontariato, ma progetti specifici, portati avanti dalle singole associazioni, con delle connotazioni ben precise. Abbiamo contributi dati dal Settore Disabili (penso, per esempio, al motore di ricerca), altri dati ad associazioni che fanno attività per la promozione della salute (penso al Settore Salute, per esempio, sulla prevenzione delle dipendenze per la devianza minorile), ci sono deliberazioni di contributo del Settore Famiglia (ed è quello a cui facevo riferimento - 168.000 Euro -, legato alla rete dei consultori pubblici e privati) ed altri. Il motivo per cui i contributi non sono stati inseriti in quella deliberazione è perché è stato ritenuto che fosse un sostegno al volontariato e non un progetto legato alle politiche familiari. L'atteggiamento che abbiamo cercato di tenere in questi anni è stato quello di non escludere alcun progetto, tranne nei casi in cui ci fosse una relazione, da parte dei Servizi, che dicesse che non c'è nessun legame con il territorio, o nessuna interazione tra associazione e Servizi. Abbiamo cercato di mantenere, seppur riducendo i contributi, tutte le richieste che erano state presentate. C'è stato solo un caso (ma comunicato) di un progetto che era stato finanziato in passato e non più quest'anno, perché non avevano fatto, nel corso dell'anno, nessun intervento in relazione con i Servizi Sociali, quindi non aveva amministrativamente significato erogare il contributo anche nel 2008. Spero di aver risposto alle domande dell'interpellanza. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Cerutti. CERUTTI Monica D'accordo con il Consigliere Silvestrini, rinnovo la richiesta di un approfondimento in Commissione, alla luce anche dell'altra deliberazione. Abbiamo visto l'aspetto più legato ai progetti, non tanto quali siano, ma se esistano progetti non finanziati; dopodiché, sui criteri credo possa essere opportuno, in relazione anche alla deliberazione relativa al Tavolo per le Politiche della Famiglia, avere questo approfondimento nelle Commissioni competenti. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) L'Assessore non ha nulla in contrario, perché non ci si può opporre ad una richiesta di questo genere, che è, oltretutto, dettata sicuramente da molto buon senso. Trasmetteremo ai Presidenti della Commissione per i Diritti e le Pari Opportunità ed a quella della Sanità e Servizi Sociali l'interpellanza, in maniera tale da avere con loro un ulteriore approfondimento, anche alla luce della discussione della deliberazione di cui parlava adesso il Consigliere Cerutti. L'interpellanza è discussa. |