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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 19 Gennaio 2009 ore 15,00
Paragrafo n. 7
INTERPELLANZA 2008-08896
"QUANTO COSTA AL COMUNE SCALDARE GLI UFFICI?" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI COMUNALI RAVELLO E GHIGLIA IN DATA 4 DICEMBRE 2008.
Interventi

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200808896/02, presentata in
data 4 dicembre 2008, avente per oggetto:
"Quanto costa al Comune scaldare gli uffici?"

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Tutti noi vorremmo gli uffici più caldi.
La parola all'Assessore Mangone.

MANGONE Domenico (Assessore)
Prendo spunto dalla battuta del Presidente per dire che i provvedimenti adottati
hanno dato riscontro, ma, al limite, ne parliamo a margine della discussione di questa
interpellanza, che pone una serie di domande alle quali posso rispondere facendo un
elenco dettagliato degli uffici e dei costi relativi al riscaldamento per gli uffici.
Gli interpellanti chiedono il costo giornaliero per riscaldare gli uffici comunali. Io, se
il Consigliere Ravello è d'accordo, ho preparato un elenco dettagliato degli uffici
comunali, intendendo per "uffici comunali" quelli adibiti a funzioni istituzionali.
Si tratta di 131 edifici; le dico il costo complessivo delle volumetrie e, poi, nel
dettaglio, le consegno tutto l'elaborato. Stiamo parlando di una volumetria pari a
995.197 metri cubi, per un consumo totale, tra i diversi combustibili (metano,
teleriscaldamento e gasolio) pari a 27.483.308 Euro, per un importo totale senza IVA
di 2.173.000 Euro, con IVA 2.606.000 Euro; sono stati riscaldati 192 giorni in tutto
l'anno (quindi, la stagione invernale) ed il costo giornaliero è di 11.319 Euro. Per il
dettaglio dei diversi immobili, invece, le consegno l'elaborato.
Per quanto riguarda il terzo punto dell'interpellanza, in cui si chiede quali iniziative
abbia sostenuto il Comune rispetto al risparmio energetico, dico immediatamente che
c'è molto da fare e che si può fare un grande lavoro. Con la deliberazione approvata
qualche tempo fa, quella soprannominata "dei 19°", stiamo provando con IRIDE (che
gestisce tutto il servizio di riscaldamento e di condizionamento del Comune) ad
individuare quali siano le criticità e, su queste, proveremo ad intervenire.
In particolare, con IRIDE siamo d'accordo sul fatto che, a partire dalla chiusura di
questa stagione invernale, interverremo installando le valvole elettrostatiche, le quali
consentono una maggiore razionalizzazione e distribuzione del calore.
Negli anni sono stati costruiti degli impianti fotovoltaici, che hanno consentito una
produzione annuale di 350.000 chilowattore di energia elettrica, con una riduzione di
emissioni nell'atmosfera di 170 tonnellate di CO2, per un costo totale di 2.500.000
Euro.
Per quanto riguarda il solare termico, invece, sono allo studio numerose iniziative e
progetti che sono già stati fatti da IRIDE, però attendono di essere finanziati, per un
importo di circa 700.000 Euro.
In merito alle biomasse, c'è un impianto a cippato nelle serre comunali di Chieri e
l'altro nel complesso scolastico di Piazza Zara. Altro impianto, invece, alimentato a
pellet è quello del Cimitero Parco, con annessa una minirete di teleriscaldamento a
servizio delle varie strutture presenti.
Si sta lavorando anche molto sugli impianti di trigenerazione e, quindi, produzione di
caldo, freddo e di energia elettrica, uno dei quali è presente a Palazzo Civico e l'altro
in Via delle Magnolie.
Per quanto riguarda, invece, il teleriscaldamento e la riqualificazione energetica degli
edifici, è stato previsto un contributo dalla Regione per l'istituzione di impianti di
climatizzazione e di trattamento delle acque in alcune piscine comunali (piscina
Sospello e piscina Frantoi) e nei bagni pubblici di Via Agliè.
Ho concluso. Mi rendo conto che, probabilmente, la mia risposta non ha esaudito
tutte le richieste contenute nell'interpellanza; però occorre rilevare che, benché il
testo dell'interpellanza fosse corto, le questioni poste erano numerose.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ravello.

RAVELLO Roberto Sergio
Invito l'Assessore Mangone a non preoccuparsi troppo, poiché credo abbia fatto un
buon lavoro, riuscendo a fornire risposte ad una parte importante (non
completamente esaustiva, ma di questo se n'è reso conto lui stesso)
dell'interpellanza.
Per inciso, concordo con lei sul fatto che, forse, sarebbe stato più opportuno se il
Gruppo di Alleanza Nazionale avesse presentato un'interrogazione.
Tuttavia, le faccio presente che, proprio venerdì, abbiamo mandato un sollecito(non
sempre e non soltanto a causa sua) agli uffici competenti, essendo il nostro Gruppo
ancora in attesa della risposta ad una ventina di interrogazioni, i cui termini sono
ampiamente scaduti.
Approfitto, dunque, di questa occasione, per invitare la Giunta a rivedere il proprio
modo di lavorare. Ovviamente, lo faccio tramite lei, senza voler caricare solo ed
esclusivamente su di lei tutta la responsabilità: è chiaro, però, che qualcosa manca,
nel momento in cui un Gruppo, per avere una risposta in tempi ragionevoli - non dico
rapidi, dico ragionevoli -, si trova, di fatto, costretto a presentare un'interpellanza al
posto di un'interrogazione.
È chiaro che, purtroppo, non mi posso dichiarare completamente soddisfatto, perché
ritengo che ci siano molti aspetti da chiarire, soprattutto per quanto riguarda il terzo
punto.
Abbiamo preso atto di quella che è stata una sorta di marcia indietro, in un preciso
momento di quest'inverno, rispetto alla famosa - anzi, direi famigerata -
deliberazione sui 19 gradi. Abbiamo ricevuto numerose lamentele rispetto alla
presenza e alla sofferenza - chiamiamola pure così - di molti impiegati e dipendenti
di uffici comunali che, a causa di questa deliberazione, "battevano le bocchette",
come diceva mia nonna. Ci siamo, poi, resi conto che, forse, questa non poteva
essere una misura sufficiente a risolvere un problema che andasse nella direzione
necessaria di risparmio energetico, ma che, contemporaneamente, garantisse livelli
adeguati e condizioni di lavoro rispondenti al bisogno dei dipendenti.
Vorrei soltanto un chiarimento, Assessore, perché nell'enorme quantità di numeri
che ci ha comunicato, mi è sfuggito un dato: mi conferma che la spesa giornaliera
sostenuta dall'Amministrazione per riscaldare gli uffici comunali ammonta a circa
11.319 Euro?
Se così è, chiedo che questa interpellanza - lo chiedo una volta di più - sia
approfondita in Commissione, poiché i numeri (per carità, recepiti da mezzi di
stampa cittadini) parlavano di cifre ben più consistenti, quando l'Amministrazione ha
annunciato l'intenzione di chiudere gli uffici comunali in due giornate del mese di
gennaio, per risparmiare, in riscaldamento, una cifra che si aggirava attorno ai
300.000 Euro.
Vorrei capire se si è trattato di una semplificazione giornalistica, se c'è stato un
difetto di comunicazione o cos'altro. Vorrei che questo aspetto fosse chiarito.
Soprattutto, credo che scaricare l'onere di cercare di risparmiare nella spesa
sostenuta per il riscaldamento, salvando o, comunque, salvaguardando l'ambiente e
le risorse ambientali e, contemporaneamente, tutelando la salute dei dipendenti,
credo che rappresenti una misura che si può perseguire soltanto attraverso
provvedimenti strutturali, non attraverso deliberazioni o determinazioni
estemporanee (quale, ad esempio, quella riguardante la riduzione del tetto massimo
della temperatura ambientale degli uffici comunali, che ho citato poco fa).

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola all'Assessore Mangone, per una breve replica.

MANGONE Domenico (Assessore)
Sarò velocissimo, pur essendo d'accordo con il Consigliere sul fatto che si tratta di
un argomento che necessita di un approfondimento tecnico in Commissione.
Voglio soltanto chiarire il punto evidenziato dal Consigliere Ravello, che riguarda
quanto è emerso dalla lettura dei giornali e che è stato riportato nell'interpellanza.
Probabilmente, quel conto deriva dal fatto che avevamo riferito (e lo ripetiamo in
questa sede) che il costo complessivo sostenuto dalla Città per riscaldare gli edifici di
sua proprietà (non soltanto gli edifici con funzioni istituzionali) è di circa 30 milioni
di Euro annuali. Suddividendo la cifra tra combustibile e gestione, otteniamo circa 24
milioni per combustibile (che paghiamo ad IRIDE) e 6 milioni (ma sui numeri potrei
sbagliare e non essere precisissimo, per cui credo sia opportuno approfondire la
questione in Commissione). La cifra riportata nell'interpellanza, probabilmente, è
data dalla divisione dei 30 milioni per i giorni di durata di una stagione di
riscaldamento che, come dicevo prima, è di 192 giorni.
Oggi, invece, abbiamo dato riscontro al costo sostenuto per gli edifici occupati dalla
Città per funzioni istituzionali, che sono circa 163.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ravello.
Le concedo, in deroga, un minuto di tempo.

RAVELLO Roberto Sergio
Mi rendo conto che non sia normale, però non capisco come ci possa essere una
differenza così elevata tra gli 11.000 Euro al giorno spesi per il riscaldamento degli
uffici con funzioni istituzionali e la cifra, molto più consistente (è dieci volte tanto),
sostenuta per pagare tutto il resto.
Evidentemente, mi sono espresso male nell'interpellanza: a me interessa poco sapere
quanto spendiamo per riscaldare il mio ufficio, il suo Assessorato e la Sala Rossa. A
me interessa sapere, nel complesso, quanto spendiamo. Credevo di essere stato
chiaro: ovviamente, quando parlo di uffici comunali, intendo le proprietà del
Comune in questo senso.
È colpa mia: nel futuro, cercherò di essere più chiaro. Sicuramente lo sarò in
Commissione, non appena avremo la possibilità di approfondire l'argomento.

COPPOLA Michele (Vicepresidente)
L'interpellanza è rinviata in Commissione per l'approfondimento.
L'interpellanza è discussa.
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