Interventi |
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200809461/02, presentata in data 11 dicembre 2008, avente per oggetto: "Agenzia per la Mobilità Metropolitana: 'Inadempiente' agli obblighi con il Comune, poco trasparente e troppo onerosa. Destiniamo 8 milioni di Euro per i disagi degli eterni cantieri della Metropolitana" CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Sestero. SESTERO Maria Grazia (Assessore) Nella premessa dell'interpellanza sono espresse alcune opinioni, ma non entro nel merito perché il dispositivo è un altro. Si richiama il contributo annuale a carico della Città di Torino. In realtà, noi non trasferiamo alcuna risorsa all'Agenzia, perché all'Agenzia è trasferito il fondo TPL regionale dal quale ricava la quota (come dopo richiamato) per il suo funzionamento. Quindi, non ci sono risorse che vengono trasferite dal Comune all'Agenzia. Nell'interpellanza si chiede se è intenzione dell'Amministrazione valutare la possibilità di destinare l'avanzo di amministrazione a supporto delle attività commerciali torinesi interessate ai grandi cantieri, o per finanziare l'accesso al credito. L'Agenzia risponde alle norme finanziarie di un Ente pubblico, è un consorzio tra Istituzioni locali e Regione. L'avanzo di amministrazione può essere impiegato per una spesa una tantum o in conto capitale. I compiti affidati all'Agenzia, come viene richiamato nell'interpellanza, sono attinenti esclusivamente alla gestione del trasporto pubblico locale, quindi l'utilizzo dell'avanzo di amministrazione deve essere legato al compito affidato all'Agenzia stessa. Né può questa cifra ritornare ai soggetti consorziati; l'avanzo deve essere amministrato dall'Agenzia stessa. L'Agenzia ha destinato questi 5.700.000, perché dagli 8.000.000 vanno detratti quelli per la ricostituzione del fondo, per una parte di 3.700.000 per il rinnovo e il potenziamento del materiale rotabile del servizio urbano, quindi per l'acquisto di mezzi per GTT, e 969.000 Euro per mettere in sicurezza le fermate del servizio extraurbano, quindi intervenendo a sostegno dei Comuni. Quindi, sono spese in conto capitale e una tantum, quindi rientrano nell'ambito delle possibilità di utilizzo dell'avanzo di amministrazione da parte dell'Agenzia stessa. Il terzo punto dell'interpellanza chiede: "Quale giustificazioni sono addotte per inadempienza dell'articolo 33 in relazione alla mancata informazione e coinvolgimento del Consiglio Comunale…". Qui, si richiama l'articolo 33. Sulle decisioni importanti, il Comune (che è Ente consorziato) deve informare il Consiglio Comunale; noi abbiamo fatto più di un incontro di Commissione in cui sono stati illustrati i piani di sviluppo del servizio di trasporto pubblico locale, ai quali l'Agenzia ha dato poi risoluzione. È evidente che anche gli orientamenti del Consiglio Comunale sono trasmessi all'Agenzia da parte dell'Assessorato, perché si tratta di indirizzi dati all'Agenzia stessa. Ci sono, poi, competenze che io ritengo debbano restare in capo al Consiglio Comunale, anche se c'è una competenza riconosciuta nello Statuto, come, ad esempio, le tariffe; infatti, le ha approvate il Consiglio Comunale. In merito all'ultima domanda posta dall'interpellanza, che chiede se si intende confermare l'attuale indirizzo di gestione dell'AMM, va detto che, per garantire il coordinamento tra gli Enti consorziati e l'Agenzia stessa, nello Statuto è prevista la possibilità che gli Assessori competenti facciano parte del Consiglio di Amministrazione; difatti, sono presenti l'Assessore Regionale, quello Provinciale e quello del Comune di Torino e questo garantisce la condivisione degli indirizzi di gestione. È chiaro che, poi, l'Assessore (come spesso accade) è chiamato a rispondere al Consiglio per problemi attinenti ai trasporti. A questo punto particolare in cui si chiede un utilizzo diverso dell'avanzo di amministrazione ho dovuto rispondere che non è possibile una destinazione diversa di quel fondo, perché non è trasferibile agli Enti consorziati in modo differenziato, in quanto è vincolata la materia su cui c'è delega, da parte degli Enti locali, all'Agenzia stessa. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Coppola. COPPOLA Michele Grazie, Presidente, per aver concesso la trattazione anticipata di questa interpellanza, per agevolare i lavori dell'Aula. Non mi nascondo dietro ad un disappunto politico perché il Comune di Torino ha aderito al Consorzio per la Mobilità nel 2003. Considero quella scelta sbagliata e le scelte successive (legate, in sostanza, alla privazione, da parte del Consiglio, della potestà di indirizzo e di controllo in questa materia, al Consorzio) un errore al quale bisognerà porre rimedio. Lei, Assessore, probabilmente sa - ma, qualora non lo sapesse, sono io così cortese da informarla - che è stata presentata una mozione, in Consiglio Comunale, che chiede in maniera inequivocabile di discutere in Consiglio le deliberazioni preventivamente all'approvazione in seno al Consiglio di Amministrazione dell'Agenzia per la Mobilità, in modo tale da vincolare il nostro rappresentante a seguire le indicazioni del Consiglio Comunale. È ragionevole, quindi, che il discorso che iniziamo oggi trovi, poi, una naturale prosecuzione nella Commissione competente. Assessore, lei non può (nel rispetto reciproco dei ruoli) dire che sia sufficiente una comunicazione fatta una volta in una Commissione competente e, un'altra volta, in una Conferenza dei Capigruppo. Credo che, riguardo alle materie trattate dall'Agenzia Metropolitana per la Mobilità e soprattutto in relazione alle decisioni strategiche per il nostro territorio che questa ha assunto in questi anni, non bastino delle comunicazioni; vorrei (o, meglio, questo è l'auspicio di carattere politico che formulo) che la nostra Assemblea si esprimesse con una votazione chiara e inequivocabile, che sia di vincolo reale nei confronti dei nostri rappresentanti. Non ho nulla da dire in merito alla presenza del nostro Assessore in seno a quel Consiglio di Amministrazione, ma ne ho molto sulla presa d'atto, o meglio, sulle posizioni assunte in quella circostanza non vincolate da un voto esplicito della Sala Rossa. L'articolo 33 dello Statuto dell'Agenzia (che cito nell'interpellanza), infatti, al comma 1 dice: "Le proposte di deliberazione degli atti fondamentali dell'Agenzia sono comunicate preventivamente agli enti consorziati nel termine di 30 giorni prima della deliberazione, con invito a proporre osservazioni. Per quanto riguarda gli Enti locali le proposte saranno comunicate ai rispettivi Consigli". Anche nello Statuto, quindi, si fa riferimento all'attività assembleare ed all'esplicitazione di osservazioni. Noi - lo dico, anche per responsabilità nostra -, evidentemente, abbiamo sbagliato in passato. Questa interpellanza certifica la nostra volontà di cambiare modalità operative ed a farlo nei termini che ho spiegato prima. In relazione, invece, alla risposta data alla prima domanda posta dall'interpellanza, cioè "se è intenzione dell'Amministrazione chiedere all'AMM di valutare la possibilità di destinare l'avanzo di gestione…", l'Assessore Sestero ha risposto bene, però devo ricordargli che, a fronte di una volontà politica molto forte, la nostra Città ha teorizzato e praticato attività finanziarie di carattere creativo nel sostegno dell'attività di tutte le fondazioni culturali ricorrendo al finanziamento esterno e, quindi, a spese che andrebbero, nella norma, attribuite al conto capitale per finanziare la gestione ordinaria delle stesse. Non più tardi di domani mattina avremmo dovuto approfondire in V Commissione, alla presenza degli Assessori Viano e Passoni, questo argomento, ma questa riunione è stata rinviata per ragioni a me sconosciute. Anche in questa circostanza, avremmo voluto e gradito che la maggiore disponibilità della Giunta avesse individuato soluzioni "creative" - me lo lasci dire con un po' di provocazione - per porre rimedio alla gestione - a nostro giudizio - colma di lacune dei cantieri per la realizzazione della prima linea, in Torino, della metropolitana. Mi domando e mi chiedo: che senso ha istituire un'Agenzia Metropolitana per la Mobilità (che, in sostanza, è un Consorzio di Comuni), che genera un avanzo di amministrazione così importante e così significativo, ma, che, alla fine, è anche un costo per l'Amministrazione? Sono convinto che si sia trattato di un errore e che sia costato troppo ai torinesi. Ho dimenticato una premessa: tutto questo è avvenuto nel 2003; a governare la Regione allora c'era il centrodestra, quindi, non mi nascondo dietro a decisioni di cui sono responsabili anche rappresentanti della mia stessa parte politica, ma credo, francamente, che la Città di Torino non dovesse privarsi di quella potestà di indirizzo e di controllo. Penso che quelle risorse (mi riferisco all'avanzo di gestione) andrebbero destinate a supporto delle attività commerciali - lo abbiamo detto anche in altre circostanze - interessate dai cantieri per la costruzione della Linea 1 della metropolitana. Credo che l'accesso al credito e l'incessante azione di richiesta fatta anche dai Colleghi - come il Consigliere Tronzano, in III Commissione, prima della pausa natalizia - a qualcosa debbano arrivare. È assurdo che così tante risorse non siano destinate al supporto di chi ha patito (per una gestione - ripeto - colma di lacune) la realizzazione di quel cantiere. Chiedo che questa interpellanza sia discussa nella Commissione competente, non perché non sono soddisfatto delle risposte dell'Assessore, ma perché credo che sia uno strumento utile da affiancare alla mozione che sarà discussa in Commissione la prossima settimana, per addivenire ad un approfondimento puntuale e chiedo ai Consiglieri di partecipare. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Accolgo la richiesta del Vicepresidente Coppola di trasmettere in Commissione l'interpellanza con lo spirito che lui ha giustamente segnalato, dato che in Commissione verrà discussa una mozione che ha lo stesso argomento e, quindi, in quell'occasione, eventualmente, procedere ad ulteriori approfondimenti. L'interpellanza è discussa. |