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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 16 Ottobre 2006 ore 14,00
Paragrafo n. 31
ORDINE DEL GIORNO 2006-05711
?ADESIONE DEL COMUNE DI TORINO ALL'ASSOCIAZIONE DI COMUNI, PROVINCE E REGIONI PER IL TIBET? [testo coordinato]
Interventi
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Passiamo all'esame della proposta di ordine del giorno n. mecc. 200605711/02, presentata dai Consiglieri Salinas, Bonino, Cerutti, Cugusi, Grimaldi e Sbriglio in data 25 luglio 2006, avente per oggetto:"Adesione del Comune di Torino all'Associazione di Comuni, Province e Regioni per il Tibet".
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Si tratta di un testo coordinato con emendamenti; è stato presentato un emendamento dal Consigliere Gallo Domenico ed un subemendamento dal Consigliere Salinas.Ricordo che la discussione sulla proposta di ordine del giorno, l'emendamento ed il subemendamento all'emendamento è congiunta.La parola, per l'illustrazione, al Consigliere Salinas.
SALINAS Francesco
Intervengo velocemente per ricordare il significato di questo ordine del giorno: trasmettere la solidarietà e la testimonianza, da parte del Comune di Torino, alla tragedia del popolo tibetano, al quale la Repubblica Popolare Cinese nega la stessa identità nazionale, che ha come punto di riferimento non soltanto quello spirituale del Dalai Lama, ma anche quello del Governo tibetano in esilio.Questa proposta di ordine del giorno si inserisce in una campagna internazionale a sostegno della causa del popolo tibetano. Nel corso delle precedenti riunioni del Consiglio Comunale è già stata presentata, ma volevo precisare che, subemendando l'emendamento del Consigliere Gallo Domenico, vogliamo proporre di ricordare ogni anno la difficile situazione di questo popolo attraverso l'esposizione della bandiera tibetana non per l'intero mese di ottobre, ma per tutto il mese di marzo di ogni anno, in ricordo del 10 marzo 1959, data dell'insurrezione del popolo tibetano a Lhasa, insurrezione che fu repressa nel sangue dall'esercito della Repubblica Popolare Cinese ed è in questa data che tradizionalmente si ricorda in tutta Europa ed in tutto il mondo la causa dell'indipendenza del popolo tibetano.Pertanto, chiediamo che la proposta di ordine del giorno venga approvata.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Gallo Domenico.
GALLO Domenico
Vorrei esprimere la motivazione della mia astensione su questa proposta di ordine del giorno. Ritengo giusto il contenuto e ringrazio il Consigliere Salinas per avermi dato modo di aggiornarmi sulla storia del Tibet (ho letto addirittura il trattato tra il Re del Tibet e il Re della Cina dell'821 dell'era cristiana) ed è molto interessante, penso, però, che se approvassimo proposte di ordine del giorno su altre nazioni che vivono situazioni analoghe, dovremmo riempire il Comune di bandiere; infatti, potrei fare un elenco infinito di nazioni (ad esempio, Kurdistan e Palestina) o di popoli oppressi o di nazioni che non hanno l'autonomia politica e tanto meno il riconoscimento di Stato.Sulla base di questo ragionamento credo che l'astensione sia un voto positivo, perché, altrimenti, faremmo un torto a tutti gli altri popoli che oggi hanno dei problemi simili a quelli del Tibet. Il Collega Salinas non me ne voglia, ma mi asterrò sulla proposta di ordine del giorno, mentre voterò a favore dell'emendamento e del subemendamento.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Se ho capito bene, il Consigliere Gallo Domenico accoglie il subemendamento del Consigliere Salinas al suo emendamento.La parola al Consigliere Ravello.
RAVELLO Roberto Sergio
Credo che da parte nostra sia doveroso fare qualche osservazione riguardo a questa proposta di ordine del giorno; in particolare, perché non si può non riconoscere e non apprezzare il gesto di intelligenza politica, razionalità, onestà intellettuale e mezzo coraggio - poi spiegherò solo perché "mezzo" - da parte del primo firmatario, Consigliere Salinas, con il quale condivido un percorso politico simile, anche se, ovviamente, su posizioni diverse.Perché parlo di "mezzo coraggio"? Perché credo che questa proposta di ordine del giorno si caratterizzi per un'evidente omissione; mi riferisco all'attributo non irrilevante che accompagna il nome della Repubblica Popolare Cinese: inizia sempre per "C", ma non è "Cinese" ed è "Comunista".Voterò convintamente a favore di questa proposta di ordine del giorno, ma avrei preferito farlo se questa fosse stata completa e se fosse stata intellettualmente e politicamente onesta fino in fondo, se non avesse omesso un particolare attributo che ha caratterizzato un'azione riconosciuta come violenta dallo stesso primo firmatario, da parte della Repubblica Popolare Comunista Cinese.La questione del Tibet - non ho intenzione di entrare nel merito e di dilungarmi in questo - è drammatica; in questi giorni ritorna alle cronache per un'altra invasione, questa volta turistica, collegata all'inaugurazione di una nuova ferrovia, un nuovo treno ad alta velocità, progetto che in altri Paesi, evidentemente, viene approvato senza remore da chi si considera ugualmente comunista.Vorrei rilevare un'altra considerazione in merito a chi - mi riferisco al Capogruppo Gallo Domenico - è intervenuto chiedendo una modifica, peraltro accolta, di questa proposta di ordine del giorno e poi non vota il documento da lui stesso modificato.Onestamente, devo ammettere che non conosco quale sia la prassi di questo Consiglio, ma ritengo quanto meno inopportuno che si proponga di modificare un provvedimento che, poi, non si intende votare. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Per carità, non voglio giudicare, la mia era solo un'osservazione personale. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Non è detto che questo sia il modo migliore per intervenire nel merito delle questioni.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Carossa.
CAROSSA Mario
Vorrei chiedere ai Consiglieri, al momento della votazione (anticipo che il mio voto sarà favorevole) di questo ordine del giorno, di pensare alle vittime delle uccisioni (e, pochi giorni fa, abbiamo visto alcune immagini brutali) da parte dei militari cinesi. Vorrei che si evitassero ulteriori interventi o inutili polemiche e dedicassimo la nostra votazione a queste povere persone.
COPPOLA Michele (Vicepresidente)
Essendo stata accettata dal Consigliere Gallo Domenico l'ipotesi di modifica all'emendamento da lui presentato, il Consigliere Salinas, proponente dell'ordine del giorno, a questo punto recepisce l'emendamento, per cui procederemo unicamente alla votazione dell'ordine del giorno.Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la seguente proposta di ordine del giorno così emendata:Il Consiglio Comunale di Torino,DATO ATTO CHE- il Tibet fu invaso e occupato nel 1949 e 1950 dalle forze armate del regime di Pechino;- all'invasione ha fatto seguito un'occupazione di grave ferocia, che ha causato centinaia di migliaia di vittime e la dispersione dell'immenso patrimonio culturale, religioso ed ecologico del popolo tibetano;- il popolo tibetano si oppone da allora all'invasione dei cinesi, rifiutando tenacemente di sottomettersi con una resistenza che ha sempre avuto i caratteri della non violenza;- si calcola un milione di vittime solo nella lotta di resistenza degli anni '50 e '60;- le guardie rosse dell'esercito cinese nel solo periodo della cosiddetta rivoluzione culturale cinese del 1968 hanno distrutto oltre 6.000 monasteri tibetani, incendiato centinaia di biblioteche, saccheggiato templi, razziato tesori religiosi e culturali, effettuato esecuzioni sommarie di decine di migliaia di Tibetani;- a partire dagli anni '80 la Repubblica Popolare Cinese ha avviato un gigantesco trasferimento di popolazione dagli altri territori della Cina verso il Tibet (trasformato in "Zona Economica Speciale"), in modo da rendere minoranza i Tibetani nel loro stesso paese;RAMMENTATOche soprattutto negli ultimi anni sono stati numerosi gli appelli e le risoluzioni dei parlamenti di molti Paesi e di organizzazioni internazionali (tra le quali ONU, Consiglio d'Europa e Parlamento Europeo) a sostegno della causa del popolo tibetano;RILEVATOche la storia della Città di Torino è strettamente connessa all'impegno per il dialogo tra i popoli e per il riconoscimento ed il rispetto dei diritti civili, e tale caratteristica è, oggi, un elemento riconosciuto nell'immagine internazionale della Città;DECIDE- di esporre la bandiera tibetana ogni anno, nel mese di marzo (il 10 marzo 1959 si svolse l'insurrezione di Lhasa, duramente repressa dall'esercito cinese);- di aderire all'Associazione Comuni, Province e Regioni per il Tibet;IMPEGNAil Sindaco e la Giunta a:- sollecitare il Governo italiano affinché chieda al Governo cinese il rispetto delle regole di democrazia in Tibet e il pieno riconoscimento dell'autorità politica e morale del Dalai Lama come più volte richiesto, inutilmente, dalle risoluzioni delle Nazioni Unite;- predisporre tempestivamente la proposta di deliberazione, da sottoporre al Consiglio Comunale, per formalizzare la suddetta adesione;- trasmettere il presente ordine del giorno al Presidente del Consiglio dei Ministri, all'Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia, al Dalai Lama, al Governo ed al Parlamento tibetano in esilio.IL CONSIGLIO COMUNALEprocede alla votazione nei modi di Regolamento.Risultano assenti dall'Aula, al momento della votazione, oltre al Sindaco Chiamparino, i Consiglieri Buquicchio, Calgaro, Ferraris, Galasso, Gallo Stefano, Gentile, Ghiglia, Levi-Montalcini, Lospinuso, Olmeo e Salti.Il Presidente dichiara approvato l'ordine del giorno con il seguente risultato:PRESENTI 36ASTENUTI 1e precisamente il Consigliere Gallo Domenico.VOTANTI 35VOTI FAVOREVOLI 35VOTI CONTRARI /
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