Interventi |
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) In merito alle comunicazioni sull'emergenza rifiuti, la Conferenza dei Capigruppo ha deciso che, al termine dell'intervento del Sindaco, ogni Gruppo avrà a disposizione 5 minuti per replicare. Pertanto, un solo rappresentante per Gruppo (infatti, il Capogruppo può delegare un Consigliere) potrà esprimere, nei 5 minuti a disposizione, eventuali osservazioni alle comunicazioni del Sindaco.La parola al Sindaco. SINDACO Consigliere Ghiglia, ho accettato positivamente questo suo invito, anzi la ringrazio, insieme al Consigliere Carossa, perché mi dà l'opportunità di fornire qualche elemento in più rispetto a quelli che, oggettivamente - almeno personalmente -, avevo fino a ieri.Vorrei precisare subito che non siamo stati consultati su questo argomento; se ciò fosse avvenuto, non avrei esitato a dichiarare la nostra disponibilità, così come ha fatto il Presidente Bresso, perché ritengo che - come ho già avuto modo di dire - la logica del "not in my backyard" sta distruggendo lo spirito pubblico in Italia e credo che dobbiamo sottrarci a questa logica.Detto questo, penso che il problema, quindi, si trasferisca sulla concretezza del problema da gestire ed il suo significato, che vorrei analizzare per punti. Primo: quali sono le quantità che ci viene richiesto di assorbire per far fronte a questa emergenza. Secondo: la possibilità di partecipare o di avere sedi che, comunque, garantiscano che si tratti di un'emergenza, alla fine della quale non vi sarà un'altra emergenza (come, purtroppo, invece non è stato fra il 2004 e il 2006).Terzo: che sia previsto un luogo regionale nel quale sia possibile discutere dove le quantità possano essere assorbite nel modo più funzionale o, comunque, meno impattante per la realtà regionale.Per quanto riguarda la quantità, proprio oggi mi è stata consegnata la lettera inviata dal Commissario Bertolaso all'Assessore De Ruggiero, dove viene descritto il quadro nazionale e dove si precisa che, su un totale di 35.200 tonnellate che devono essere smaltite per fronteggiare l'emergenza, al Piemonte - come alla Lombardia - viene chiesto di farsi carico di 3.500 tonnellate. Per dare un'idea, 3.500 tonnellate sono, all'incirca, l'equivalente di tre giorni di produzione di Torino: non stiamo, quindi, parlando di grandi quantità (ma non significa che questi rifiuti possano essere sistemati ovunque e in qualsiasi modo). In ogni caso, affronterò l'argomento più avanti, anche perché voglio cogliere l'occasione per parlare del futuro della nostra discarica.Ribadisco, dunque, la mia richiesta alla Regione, affinché attivi (anche se mi risulta che l'Assessore l'abbia già deciso) un tavolo di confronto, un luogo di incontro in cui poter decidere la miglior distribuzione di queste tonnellate. Resta alla Regione il compito di chiedere (mi auguro che lo faccia) una sede nazionale, in cui garantire che, in Campania, non si passi da emergenza ad emergenza.Vi anticipo la proposta che faremo in sede di tavolo di confronto (se attivato), una proposta, concordata con i vertici di AMIAT, che potrebbe permettere di risolvere il problema: AMIAT ha un'opzione d'acquisto su un quantitativo di 20.000 tonnellate di rifiuti presso la discarica di Asti, alla quale noi, ovviamente previa contrattazione economica, potremmo rinunciare in parte, in modo da poter fronteggiare il problema dell'emergenza Campania. Come vedete, non si tratta di un problema irrisolvibile.Se poi, invece, al tavolo regionale si preferirà articolare la questione in altro modo e coinvolgere altri siti regionali, sarà in quell'occasione che si assumerà ogni possibile decisione: credo, però, che ci sia una possibilità concreta di risolvere la questione cui il Commissario Bertolaso ci chiede di concorrere, senza grandi problemi per le Basse di Stura, ma nemmeno per la Regione.Colgo l'occasione per affrontare un secondo tema che riguarda l'incontro avuto con i vertici AMIAT: vorrei ribadire, dopo i numerosi "si dice" giornalistici (che, naturalmente, non sono colpa dei giornali, ma di chi li fa trapelare), che siamo in grado, senza estensione dell'area della discarica di Basse di Stura, di chiudere il suo funzionamento entro il 2009. A condizione, naturalmente (e questa è la richiesta che ribadiamo all'ATO), che siano utilizzati gli anni dal 2007 al 2009 (anche se sarebbe meglio risolvere la questione entro il 2008) per attivare altri siti della provincia, che sappiamo esistono e che possono permettere di dare una risposta coerente allo smaltimento dei rifiuti nella nostra provincia. Ripeto: compatibilmente con la chiusura, entro il 2009, della discarica di Basse di Stura ed utilizzando il perimetro già destinato a discarica.Se l'ATO prenderà in considerazione questa ipotesi, noi siamo favorevoli a mettere a disposizione dell'ambito di gestione la professionalità, le competenze e le risorse della nostra azienda municipalizzata, della nostra S.p.A. AMIAT, con modalità che dovranno essere stabilite. Dovendo, cioè, agire in tempi brevi, siamo disponibili, se necessario, a fornire tutte le tecnicalità necessarie sia per la realizzazione, sia per la gestione di queste discariche.L'ultima questione che voglio discutere (sul resto, credo di aver risposto a tutto) riguarda il termovalorizzatore che si sta progettando e quello che dovrà essere costruito. Evitiamo di progettare (com'è già avvenuto in alcuni casi) e realizzare opere che, quando entrano in funzione, sono già di dimensioni troppo piccole.Non voglio entrare nella querelle su quale Provincia, dal '94 in poi, abbia fatto di più, mi interessa relativamente poco, ma siccome, finalmente, siamo riusciti ad avviare la realizzazione del primo termovalorizzatore e siamo ad un buon punto nell'individuazione del sito per il secondo termovalorizzatore, mi permetto di chiedere a chi ha la responsabilità della progettazione che si sfruttino tutte le potenzialità esistenti e compatibili con le linee di programmazione e con il piano dei rifiuti provinciali.Queste sono le mie considerazioni; se ho tralasciato qualcosa, sarò ben lieto di intervenire nuovamente in replica agli interventi dei Consiglieri. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Ghiglia. GHIGLIA Agostino Ringrazio il Sindaco per la disponibilità a dare le comunicazioni da noi richieste.Vorrei fare alcune riflessioni, perché, così come oggi ce ne ha parlato il Sindaco, la situazione sembra essere una situazione quasi normale: dire, infatti, che le tonnellate che, ipoteticamente, potrebbero arrivare sul nostro territorio sono pari a tre giorni di produzione torinese, in effetti, fa cessare gran parte dell'allarme avvertito in questi giorni.Tuttavia, ci ha lasciato molto perplessi il fatto che il Sindaco (di questo ce ne deve dare atto), ancor prima di conoscere la quantità, avesse già risposto positivamente alla richiesta. In alcune interviste, la sua risposta favorevole è stata condizionata dalla conoscenza della quantità, ma, in ogni caso, la disponibilità appariva chiara sin dall'inizio.Questa considerazione non vuole essere un motivo di polemica, perché non stiamo parlando della mancanza di solidarietà e della mancanza di attenzione nei confronti di altri; il problema, però, è quello già sottolineato anche dal Sindaco, cioè che l'emergenza rifiuti della Campania va avanti da dieci anni e non si concluderà certamente oggi.Noi chiediamo fin da subito che, qualunque decisione sarà presa, questa sia l'ultima volta.Ieri ho cercato di risponderle in inglese, Sindaco, ma lei lo sa meglio di me. La nostra logica non è quella di dire: "not in my backyard", cioè non nel mio giardino, va bene qualsiasi posto, ma non nel mio giardino; la nostra logica è quella di dire: "my backyard is full", il mio giardino è pieno.La nostra discarica è piena, anche per gli errori del passato recente, commessi soprattutto dall'ex Presidente della Provincia di Torino.Signor Sindaco, lei è stato molto elegante, trattandosi di una sua compagna di Partito, a non ricordare che la Presidente Bresso, quando era Presidente della Provincia, ha lasciato passare inanemente otto anni senza affrontare il tema della scelta del sito per l'inceneritore e che, se oggi ci troviamo in emergenza, se Basse di Stura si trova alla saturazione (così come sostengono sia l'AMIAT, sia il Presidente dell'ATO), lo si deve alla Presidente della Giunta Regionale Mercedes Bresso, ex Presidente della Provincia. Questo va detto.Nel corso degli anni, noi abbiamo denunciato la situazione, ma poi ci sono gli atti e ci sono i tempi: dal primo giorno in cui si poteva decidere il sito dell'inceneritore a quando si è presa una decisione è cambiato il Presidente del Consiglio Provinciale e quel Presidente, allora, ha lasciato passare nove anni inutilmente.Questo va detto, lei non l'ha ricordato, signor Sindaco, mi sono permesso di farlo io.Quindi, purché sia l'ultima volta, perché se siamo in emergenza - lo dice anche il Presidente dell'ATO, che sicuramente non è vicino al centrodestra - significa che non possiamo dare nulla a nessuno.Il discorso è sempre il solito: non si tratta tanto del timore di diventare la "pattumiera del Sud" quanto, piuttosto, che "se già non basta per me, come faccio a dare agli altri?"Signor Sindaco, nel campo dei rifiuti, la questione è particolarmente delicata per Torino, anche perché vorrei che, con la stessa decisione, lei affrontasse il problema del domani nella nostra città; una volta, lei ha fatto il paragone con Napoli, ebbene, questa volta è la Campania ad imporci un paragone.Il problema che non riusciremo a superare, però, è che, se va bene, la discarica di Basse di Stura si saturerà a fine 2008-inizio 2009. SINDACO Mi permette, Presidente? CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Prego, signor Sindaco. SINDACO Chiedo scusa, ma ho fatto le comunicazioni e vorrei che rispondesse a queste, poi, eventualmente, possiamo approfondire in Commissione.Precisamente, ho comunicato il mio impegno politico, dicendo che, fino a tutto il 2009, la discarica sarà in funzione e che, entro il 2009, saremo in grado di chiuderla, a condizione che l'atto trovi... GHIGLIA Agostino Ringrazio il Sindaco per quest'importante precisazione, perché volevamo chiedere proprio questo; infatti, al di là della sua volontà, sono passati tanti anni inutilmente e sappiamo da almeno 7-8 anni che la discarica sarebbe stata chiusa nel 2009, ma non è stato fatto un passo per trovare le alternative per Torino. Quindi, la nostra richiesta è quella di essere, da oggi, molto attento e puntuale su quest'emergenza, perché non vorremmo trovarci a discuterne ogni sei mesi.Perciò, la logica non è quella del "giardino", semmai, è quella del "giardino pieno".Bisogna, oltretutto, che il Presidente della Giunta Regionale non esageri, anche perché lei è il Sindaco di questa Città; abbiamo appreso favorevolmente che lei non accetterebbe l'imposizione di alcun diktat, ma oggi le chiediamo che, se si dovesse fare questo conferimento, sia l'ultima volta per Torino. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Carossa. CAROSSA Mario Signor Sindaco, penso che sappia perfettamente che non ci preoccupano tanto le 2.000-2.500 o 3.000 tonnellate, quanto, piuttosto, il vergognoso discorso dei paragoni o degli aiuti che dobbiamo assolutamente dare a questa regione, perché è proprio sulla questione di principio che non siamo assolutamente d'accordo.Infatti, come ha giustamente detto il Consigliere Ghiglia, innanzitutto dovremmo rispondere ai nostri cittadini, perché, effettivamente, non sappiamo che cosa succederà, dal momento che, grazie ai ritardi degli anni scorsi, ci ritroveremo con la discarica di Basse di Stura satura entro il 2009, come il Sindaco stesso ha ricordato, e con il termovalorizzatore pronto nel 2012, se tutto andrà bene; quindi, dobbiamo proprio studiare che cosa si possa fare nei tre anni rimanenti.Riguardo all'emergenza rifiuti della Campania, come piemontese non accetto assolutamente discorsi di "aiuti che dobbiamo assolutamente dare", o che si facciano paragoni vergognosi fra un'alluvione - non li ha fatti lei, signor Sindaco - e questa emergenza rifiuti.Infatti, come lei sa meglio di me, l'alluvione è una calamità naturale, mentre l'emergenza rifiuti in Campania è una vera calamità dovuta ad uomini politici, i quali, per pura combinazione - lo sottolineo - sono del vostro stesso colore politico.Prima di decidere, eventualmente, di accettare anche solo una tonnellata di rifiuti dalla Campania, dobbiamo dire ai nostri cittadini ed a tutti i piemontesi che, solamente nel 2005, in Campania, è stato effettuato il sequestro di 60 discariche illegali; poi, dobbiamo dire loro che, con la connivenza di tanti, troppi uomini politici, la camorra continua a lucrare sui rifiuti e che, in Campania, le statistiche parlano di malattie (tra cui il cancro), dovute proprio all'inquinamento di quelle discariche abusive, in misura ben superiore rispetto ad altre parti d'Italia.Dobbiamo informarli o ricordare loro, inoltre, che la maggior parte degli oltre 1.000 automezzi acquistati da Bassolino è scomparsa o è inutilizzata (1.000 miliardi di vecchie Lire), come pure che oltre 2.000 dipendenti sono stati assunti come netturbini con contratto a tempo indeterminato (1.700 Euro al mese per 14 mensilità), senza che si sappia cosa stiano facendo tutti i giorni.Dobbiamo fare in modo che i nostri cittadini sappiano tutto ciò; dopodiché, forse, possiamo anche accettare di aiutare le altre regioni, ma, prima, dobbiamo raccontare tutto ciò, per anticipare quanto già detto dal Consigliere Ghiglia, cioè che, se proprio dovrà essere, questa sia sicuramente l'ultima volta per Torino.La mia idea è molto più radicale: il Piemonte ha difficoltà e ne avrà negli anni a seguire, perciò ritengo che non debba accettare questi rifiuti, come abbiamo fatto, invece, obtorto collo, nel 2004 (anche in quel caso, si trattava di circa 3.000 tonnellate). Oggi, ci ritroviamo a dover eventualmente accettare quasi lo stesso quantitativo di rifiuti; dopo che, come cittadini italiani, abbiamo speso 2.000 miliardi in Campania, negli ultimi dieci anni, dobbiamo nuovamente affrontare quest'emergenza.Quindi, bisogna fare un discorso serio, senza pronunciare la solita frase - mi permetta, signor Sindaco - "non nel mio cortile" o "non nel mio giardino", perché, caro Sindaco, "nel mio giardino" sto cercando di fare la raccolta differenziata meglio che posso, come cittadino, con mille difficoltà. Poi, stiamo cercando di realizzare un termovalorizzatore, naturalmente con mille difficoltà, e anche di venire incontro ai cittadini di Basse di Stura, perché - tutti lo dimenticano - questa discarica sarà satura nel 2009, ma avrebbe dovuto chiudere già uno o due anni fa.Perciò, questo mi aspetto di sentir dire dal primo cittadino, lasciando perdere, invece, il discorso del Presidente della Regione Piemonte, perché, non essendo presente in Aula, è sempre meglio non parlare delle persone assenti.Infine, ciò che mi "puzza" veramente - scusate il termine - è questa sorta di "soccorso rosso" (il "soccorso rosso" mi ricorda altre questioni, che mi piacciono ancora meno), per cui, appena salta fuori l'emergenza, sia il Presidente Bresso sia il Sindaco Chiamparino sono subito pronti a dichiararsi disponibili e solidali con il collega Bassolino per ricevere i suoi rifiuti. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Zanolini. ZANOLINI Carlo Premetto che il Gruppo dei Verdi, come abbiamo detto ovunque in questi ultimi tempi, è contrario al trasferimento in Piemonte anche di un solo grammo d'immondizia proveniente da altre regioni.Però, dopo le dichiarazioni del Sindaco, ci rendiamo perfettamente conto che la situazione sia del tutto eccezionale e che non si tratti di quantitativi enormi, se consideriamo che, a Torino, si producono 1.200 tonnellate di rifiuti al giorno, quindi, penso che si possa anche accettare un quantitativo corrispondente a circa 3 giorni di rifiuti prodotti da altre regioni.Quindi, le comunicazioni del Sindaco sono state abbastanza chiarificatrici e ho accolto favorevolmente l'idea del tavolo a livello regionale, che possa studiare soluzioni per fornire un piccolo aiuto a questa regione.Si è parlato del principio di solidarietà, ma vorrei far riferimento a quello di responsabilità, perché non è logico che noi dobbiamo essere solidali, mentre gli altri sono irresponsabili.Qualcuno prima ha detto che, effettivamente, abbiamo già accettato rifiuti provenienti dalla stessa regione e, da quel momento fino ad oggi, non è stato attuato alcun provvedimento, quindi, viene veramente a mancare la responsabilità; invece, vogliamo che questa regione sia richiamata proprio al senso di responsabilità.Peraltro, le 3.200 tonnellate circa di rifiuti che saranno trasferite sono solo una piccola parte del problema, poiché, per trasportare quest'immondizia, si devono consumare tonnellate di carburante, con un conseguente aumento del tasso di anidride carbonica (CO2); perciò, occorre fare un bilancio totale del danno ambientale.Quindi, anche questo va tenuto sotto controllo. È per questo motivo che dobbiamo cercare di fare pressione su queste regioni, affinché risolvano questo problema, come stiamo cercando di fare noi: chiediamo dei sacrifici ai nostri cittadini aumentando le tariffe dei rifiuti e cercando di far fare la differenziata nel migliore dei modi.Come Partito dei Verdi siamo, addirittura, messi in croce in certe città per spingere la differenziata e, poi, permettiamo che altri cittadini, invece, non si responsabilizzino e non si diano da fare per risolvere questo problema che, magari, momentaneamente, è irrisolvibile, però, con opportuni provvedimenti, può essere risolto.Questa è la nostra opinione, ritengo che debba preoccuparci che questa discarica debba chiudere nel 2009. Penso che i provvedimenti presi a livello di tavolo regionale dal Sindaco siano ragionevoli, non si dimostrino come i provvedimenti presi, di volta in volta, con l'Alitalia che, poi, ogni tre o quattro mesi vanno rivisti, senza arrivare ad una soluzione. Ho fiducia, comunque, perché mi sembra che la ragionevolezza sia principe in questa trattativa. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Gallo Domenico. GALLO Domenico Intervengo solo per alcune battute, perché condivido pienamente l'intervento del Sindaco, che va nella direzione di esprimere solidarietà concreta in una situazione di emergenza, così come ha detto anche la Presidente Bresso. Ritengo che non si possa dire no alla richiesta arrivata dalla Protezione Civile, di portare una quantità di rifiuti nella regione Piemonte. Infatti, non è una richiesta che arriva dal Sindaco della città di Napoli, ma dalla Protezione Civile, il che vuol dire che siamo di fronte ad una vera e propria emergenza, forse molto più grande di quella del 2004.Espongo alcuni semplici motivi per i quali è necessario essere d'accordo con la richiesta: per una questione di solidarietà, innanzitutto, perché credo che giochi ancora un ruolo importante nella nostra società in una fase di difficoltà sociali, come questa. Allora, il primo motivo riguarda la questione rifiuti, che non è soltanto campana, piemontese, o torinese, ma è un'emergenza nazionale. Bisogna cogliere proprio questa emergenza per fare il salto di qualità sul problema dei rifiuti. Non è un regalo alla Campania, credo che si tratti veramente di un gesto importante per affrontare un grave problema, perché sarebbe un'assurdità lasciare i rifiuti davanti agli ospedali, davanti alle scuole, nelle strade, cioè quello che sta succedendo a Napoli. Al di là delle irresponsabilità che ci possono essere state, non possiamo non occuparci di questa situazione; altrettanto noi abbiamo grosse difficoltà sul problema inceneritore, sul quale ci sono state questioni molto complesse, anche a livello di scontro con le popolazioni.Penso che anche a Napoli e in Campania si stia discutendo intorno alla realizzazione di termovalorizzatori, quindi anche quella regione sta cercando di uscire dall'emergenza e in questa fase non possiamo dire no, ritengo sia proprio doveroso da parte di persone che hanno un po' di buonsenso.Voglio anche ricordare ai colleghi del centrodestra che Enzo Ghigo, Presidente della Regione Piemonte, nel 2004 accolse l'invito di portare in Piemonte 3.000 tonnellate di rifiuti, anche se la Lega Nord minacciava le barricate. Ecco, contro le barricate della Lega Nord, Enzo Ghigo disse: "Portiamo i rifiuti" ed era stato il Presidente Berlusconi che, con un gesto di generosità, aveva detto: "Per un processo di collaborazione tra le istituzioni, portiamo i rifiuti in Piemonte". Quindi, non è che potete essere d'accordo con Berlusconi, a fasi alterne. Berlusconi allora è stato solidale, voi oggi non lo siete, credo che sbagliate, perché si tratta veramente di un problema che potrà riguardarci tra qualche mese, forse potremmo avere bisogno noi di Napoli fra poco tempo. Quindi, invito i colleghi a ragionare su questo problema. Trovo incredibile dire no a questa proposta.È un'occasione importante per fare un salto di qualità nell'affrontare l'emergenza rifiuti, anche per quanto riguarda la Città di Torino. Innanzitutto, diceva il Sindaco, individuiamo altri siti della Provincia per portare i rifiuti nella fase in cui poi dovremmo rispettare l'accordo con le popolazioni per la chiusura di Basse di Stura nel 2009. Poi, avviamo una campagna per informare la popolazione sul termovalorizzatore, sul suo impatto ambientale e sulla salute, è un'occasione importante anche per diffondere una seria campagna di informazione, prima di vedere scendere in piazza la cittadinanza su questo tema. Assessore Mangone, ritengo che si debba prevenire tutto ciò avviando una intelligente campagna di informazione sul tema termovalorizzatore.Penso che questi siano i modi per discutere di un problema serio, al di là delle responsabilità che ci sono state, sicuramente in Campania, ma anche in altre regioni del Paese.La questione rifiuti (lo ripeto, e chiudo l'intervento) è nazionale, come tante altre questioni, ma in una fase come questa un gesto di solidarietà, credo, faccia molto bene. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Giorgis. GIORGIS Andrea Credo che discutere di questa emergenza in termini di soccorso rosso, soccorso verde, soccorso giallo, sia veramente prendere lucciole per lanterne. Qui il problema è drammatico e nello stesso tempo semplice: c'è un'emergenza rifiuti a Napoli? Bene, a me sembra ragionevole che tutte le Regioni d'Italia verifichino la propria eventuale disponibilità a risolvere questa emergenza.Le parole della Presidente Bresso a me sembrano da interpretarsi come una dichiarazione di disponibilità; è ovvio poi che la disponibilità si misura con la concreta fattibilità. Mi sembra che l'unica dichiarazione ragionevole sia: andiamo a verificare se sia possibile. Consiglieri, non c'entra proprio nulla centrosinistra, centrodestra, DS, La Margherita, cioè mi sembra un po' curioso che di fronte ad una città sommersa dai rifiuti, anziché chiederci cosa può fare il Piemonte perché quella situazione venga risolta, ci chiediamo se il Sindaco appartiene al Gruppo dei DS, de La Margherita, di sinistra, di destra. Non c'entra nulla!Il punto è: la Regione Piemonte è in grado o meno di accogliere ulteriori rifiuti? Andrà verificato, non si parla in astratto. Per quanto mi è dato conoscere dai diversi passaggi che abbiamo avuto in Commissione, la discarica delle Basse di Stura è a una situazione di pressoché totale esaurimento. Dai dati che abbiamo, nel 2009 al massimo, ma è probabile anche qualche mese prima, la discarica delle Basse di Stura sarà satura e, siccome la volontà politica, più volte dichiarata, è quella di procedere a che tale discarica si chiuda effettivamente entro il 31 dicembre 2009, credo che la Provincia di Torino, in quella specifica discarica, non abbia concreta disponibilità; se poi vi sono altri siti nei quali poter smaltire i rifiuti, questo lo si accerta, e, se è possibile, mi sembra del tutto ragionevole che ciò avvenga.Credo che ragionare su questi temi in termini di appartenenza politica, o peggio, in termini di decreto sia piuttosto inutile, alimenta soltanto un po' di chiacchiericcio politico e non aiuta a risolvere la questione, che è, invece, molto seria.Quindi, ringrazio il Sindaco per le considerazioni che ha svolto e mi auguro, sinceramente, che su questi temi ci si muova con quel pragmatismo che è indispensabile per far sì che non si creino problemi maggiori rispetto a quelli visti alla televisione riguardo alla città di Napoli. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Cantore. CANTORE Daniele Devo dire che sentire usare il termine "solidarietà" sul tema rifiuti mi fa un po' effetto, penso che il termine più appropriato possa essere "responsabilità". Lo hanno già detto i miei colleghi dell'opposizione, ma ritengo che le odierne comunicazioni in Aula del Sindaco siano un gesto di responsabilità, e poi entrerò un attimo nel merito.Consigliere Giorgis, considero, invece, irresponsabile la Presidente Bresso che ha dato una disponibilità senza andare a verificare sul campo.Peraltro, dobbiamo dirci due cose con grande chiarezza. Se questa vicenda delle 3.500 tonnellate è una tantum, allora è un atto di responsabilità, che penso qualsiasi regione italiana debba avere nei confronti di una regione in difficoltà (e non sto a ripetere le cose che sono già state dette), ma se così non fosse, Sindaco, diventa non solo una tantum, ma un problema di capienza della discarica, ma anche cassa per l'AMIAT. Infatti, Sindaco, questi conferimenti da Asti, oggetto di confronti e polemiche negli anni passati, quando andava saturandosi la discarica di Basse di Stura, erano un problema di cassa per AMIAT, perché con questi conferimenti esterni alla città di Torino riusciva ad aggiustare i propri bilanci. Questo dobbiamo dircelo con estrema chiarezza!Quindi, se queste 3.500 tonnellate sono una tantum, bene, se invece ci fosse continuità, diventa anche un problema che potrebbe insospettirci.Allo stesso modo, io non conoscevo questa vicenda dell'opzione di Asti, ma, se andiamo a saturazione, a un certo punto la responsabilità - usiamo questo termine in positivo - che abbiamo avuto nei confronti del resto del Piemonte dovrebbe fermarsi, perché ritengo che non possa diventare irresponsabilità nei confronti della nostra Città, perché, non lo dico per fare un complimento, ma il Sindaco paga una responsabilità grave dei suoi predecessori, non solo della Presidente Bresso, Consigliere Ghiglia, ma anche del Sindaco Castellani.Lei non era in Consiglio Comunale in quel periodo, ma ricorderà che la discarica di Basse di Stura doveva essere già chiusa nel 1999. Due anni prima, noi avevamo detto al Sindaco Castellani che se non fosse riuscito a chiuderla nel 1999, sarebbe stato opportuno dirlo per tempo ai nostri concittadini, perché ritenevamo possibile che questo avvenisse. All'epoca, addirittura, nel Piano dei Rifiuti della Città di Torino non si parlava nemmeno di "inceneritore", ma era tutto basato sul 45% della raccolta differenziata, che nemmeno Ronchi aveva messo come tetto. Mi permetto di indurre il Sindaco ad una riflessione. Come andarono a finire le cose? Che non si disse nulla ai cittadini e la discarica fu obbligatoriamente prorogata, perché non esisteva neanche il progetto del termovalorizzatore. Quindi, dal 1999 siamo arrivati al 2006.Il Sindaco dice che nel 2009 riusciremo a chiudere la discarica, però rimane il problema della copertura di 2 o 3 anni rispetto alla realizzazione del termovalorizzatore, che, peraltro, oggi dimostra di essere in ritardo, sia per quanto riguarda la progettazione che per tutto l'iter burocratico amministrativo.Allora, non voglio mettere in discussione le affermazioni del Sindaco, ma è meglio approfondire la questione oggi e dire che ci vorranno ancora 2 anni prima di riuscire a chiudere la discarica di Basse di Stura, piuttosto che poi arrivare in prossimità del 2009 e non riuscire a rispettare l'impegno, perché mi pare che la vicenda del termovalorizzatore proceda molto lentamente.Peraltro, come abbiamo sempre affermato (e questo sarà oggetto di un'altra discussione che dovremo affrontare tutti insieme), la costruzione del termovalorizzatore deve procedere contemporaneamente ad una giusta gestione della raccolta differenziata; a tal proposito, nonostante siano stati fatti passi in avanti, in questi anni abbiamo riscontrato qualche problema per quanto riguarda i costi e l'organizzazione. Inoltre, si è parlato del fatto che termovalorizzatore e raccolta differenziata non sono sufficienti, ma è anche necessario creare impianti di trattamento pre-discarica, che serviranno anche dopo per il termovalorizzatore; a quanto mi risulta, adesso ne esiste uno in funzione nel piazzale del Gerbido, ma non è sufficiente.Se non abbiamo ben chiari questi punti, ho paura che, a fronte della responsabilità che dimostriamo nei confronti della Campania, si possa, invece, verificare una nostra irresponsabilità a non capire i problemi torinesi, che, ripeto, non sono responsabilità del Sindaco Chiamparino, anzi, si potrebbe dire che lei ha rimediato a un disastro, a un ritardo, e io dico anche a un'insufficienza e ad una superficialità dei suoi predecessori e, ovviamente, degli Assessori competenti che hanno lavorato con il Sindaco Castellani e con il Presidente Bresso, che stiamo pagando oggi. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Cassano. CASSANO Luca Rispondo, molto velocemente, alla comunicazione del Sindaco.Intanto, il dato fornito ridimensiona i toni allarmistici utilizzati in questi giorni da molti giornali, e questo ci rende più sereni. Noi non siamo contrari, a prescindere, all'idea che la nostra regione accolga e attivi forme di solidarietà - perché di questo possiamo parlare - o di responsabilità, a patto che questa operazione segua un percorso trasparente e preciso, anche in considerazione delle tipologie di rifiuti che arrivano da quei territori.I tempi e le quantità ci sembrano chiariti dall'intervento del Sindaco. Noi crediamo che, in linea di principio, ogni regione e ogni ambito dovrebbe essere in grado di gestire e smaltire i propri rifiuti. Sarebbe necessario che, a partire dal livello regionale, si sviluppassero politiche realmente tese all'incentivazione della raccolta differenziata, ma anche alla riduzione della produzione di rifiuti.Il caso della Campania, purtroppo, ha dimostrato - ed è un esempio negativo a livello nazionale - il fallimento delle politiche di trattamento e di gestione dei rifiuti, con gravi infiltrazioni da parte delle organizzazioni malavitose, in particolare della camorra, non è un mistero. Dal mio punto di vista, noi oggi siamo chiamati anche a ristabilire un principio di legalità nella gestione e nel trattamento dei rifiuti.Quello che chiediamo è che questa operazione, in prospettiva, non punti a stabilire la necessità della costruzione di altri inceneritori sul nostro territorio, perché, come ricordava il Consigliere Cantore, in questi mesi si è parlato molto degli impianti di incenerimento e non di termovalorizzazione, perché si è anche stabilito che l'apporto e il contributo reale che produrranno in termini energetici non è quello che per anni abbiamo creduto.Quindi, noi riteniamo indispensabile che, fin da oggi, si investa realmente sugli impianti di preselezione, sulla riduzione della quantità di rifiuti, a partire dagli imballaggi, con una politica che coinvolga il livello nazionale (e bene diceva chi mi ha preceduto), perché evidentemente ci sono sistemi e regole di mercato che noi, come Città di Torino, non siamo in grado di determinare; però, arrendersi all'idea che un impianto di incenerimento non basti, oggi per noi è una sconfitta, anche rispetto alle considerazioni che per anni siamo andati a fare ai cittadini sulla necessità di costruire un impianto di incenerimento.Quindi, noi crediamo sia doveroso un atto di responsabilità e di solidarietà da parte del nostro Comune, a patto che, fin dalle prossime settimane - e di questo noi chiederemo - si ragioni realmente sulle possibilità di non arrivare ad una logica dell'emergenza che richieda la costruzione di altri inceneritori e non potenzi realmente la raccolta differenziata e la riduzione della produzione dei rifiuti. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Angeleri. ANGELERI Antonello Io sono d'accordo con il Consigliere Giorgis quando dice che sulla questioni rifiuti e su un'emergenza drammatica come questa non ci debbano essere divisioni, né coloriture di sorta. C'è un piccolo particolare in tutta questa vicenda: questo Paese - non è un fatto torinese, non è un fatto che riguarda Napoli, ma riguarda tutto il Paese - oggi esporta rifiuti all'estero (in Francia, in Germania); paga per l'esportazione di questi rifiuti; questi rifiuti vengono restituiti sotto forma di energia e il nostro Paese ripaga questa energia. Questo è il frutto di una politica che ci ha portato a rifiutare il nucleare, rispetto al quale una parte di quest'Aula - parlo della parte politica, non delle persone - si era rifiutata di sedersi intorno a un tavolo e di ragionare. Quindi, probabilmente, rispetto alle vicende odierne, una parte politica di questo Paese qualche responsabilità ce l'ha, eccome.Come abbiamo sempre detto, noi siamo per un tipo di federalismo solidale, quindi accogliamo con favore quanto è stato detto dal Sindaco, cioè, per un particolare: l'avremmo accettato se fosse stato un po' più ragionato e accetteremmo di più i diktat della "Zarina" e della Bresso se questi fossero anche su altre cose. Per esempio, inviterei il Sindaco a chiedere alla Bresso di usare la stessa forza anche per la questione della TAV: se usasse la stessa veemenza, probabilmente non avremmo più alcuni problemi che oggi persistono ancora.Allora, guardo però, signor Sindaco, con grande preoccupazione a quello che è il futuro di questa città, perché abbiamo una responsabilità che, probabilmente, lo dico con franchezza, non sarà sua, sarà dei suoi predecessori, sarà di chi l'ha preceduta e della Provincia, in particolare, che ha avuto, attraverso una Legge Regionale, una delega che non ha mai esercitato quando Bresso era Presidente della Provincia.E oggi, a distanza di due anni dalla chiusura delle Basse di Stura, ci troviamo di fronte ad una situazione preoccupante, perché sappiamo che il termovalorizzatore entrerà in funzione nel 2011, sappiamo che la chiusura di Basse di Stura avverrà nel 2009, quindi abbiamo un buco da colmare. Allora, forse, sarebbe utile iniziare a pensare fin da oggi di risolvere questo problema, anche perché i tempi sono lunghi e rischiamo di arrivare ad una situazione drammatica come quella di Napoli.Mi auguro che questa occasione di dibattito (che ci ha visti non penso su fronti opposti, perché questo è un problema che riguarda la città e il nostro Paese intero), possa essere un'occasione che si concretizza a breve nell'individuare i siti, insieme alla Provincia, evitando che Torino arrivi ad una situazione di drammaticità pari a quella di Napoli, che ho potuto constatare di persona. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Per il futuro, invito i Consiglieri a non utilizzare termini non molto consoni al luogo in cui siamo. Non ci sono titoli nobiliari, né imperatrici e neanche imperatori.Magari lasciamo il termine "Zarina" a qualche giornalista, senza utilizzarlo all'interno di quest'Aula. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Appunto, lasciamoli ai giornali.La parola al Sindaco. SINDACO Premesso che, come è ovvio, siamo in Sala Rossa a Torino e non nella Sala del Consiglio Comunale di Napoli.Anzitutto, i dati che ho fornito si basano su un dispaccio del Commissario Bertolaso, quindi, ambasciator non porta pena: è una comunicazione ufficiale alla Regione che non ho ragione per ritenere fasulla.Insisto: non solo ho detto che, come è ovvio, non possiamo accettare decreti, anche perché forse non si possono nemmeno fare, ma ho anche avanzato una proposta, con la quale, a parte il Consigliere Cantore, nessuno ha interloquito. La mia proposta è che possiamo fare un tavolo regionale su un progetto secondo il quale AMIAT, previo accordo economico, rinunci ad un'opzione di acquisto di cubatura che aveva già fatto presso la discarica di Asti, che fornisce per far fronte a questa emergenza. Se non ce ne saranno di migliori, questa è la proposta che porteremo a questo tavolo. Come si vede, la questione può avere una soluzione, se poi c'è di meglio, se ci sono altre discariche sul territorio piemontese, benissimo, anche se mi pare che stiamo dando un contributo molto fattivo, da questo punto di vista.Basse di Stura chiuderà entro il 2009, a condizione che ATO trovi e metta in funzione uno o più siti tali da assorbire una dimensione tra i 2 milioni e mezzo e i 3 milioni di tonnellate, altrimenti saremo in difficoltàIl tempo c'è ed ho anche detto che AMIAT, che, al di là dei giudizi, indubbiamente ha una professionalità, un know-how, è a disposizione; se ognuno di noi lavora facendo la propria parte, potremo superare questa stretta, senza incorrere in nessuna emergenza.Infine, tralasciando il dibattito, poi, vorrò fare una discussione con il Capogruppo di Rifondazione Comunista ed anche col suo Partito: a me sfugge perché i termovalorizzatori e i treni siano di destra, soprattutto se veloci, ma questo è un altro discorso che faremo. Dico di fare attenzione, perché spero che, riguardo ai termovalorizzatori, non si faccia una cosa che nasce quando le sue potenzialità sono già esaurite.Poiché c'è un piano dei rifiuti che fornisce degli obiettivi in termini di raccolta differenziata e di pretrattamento e che pone la costruzione di un termovalorizzatore, senza invadere nulla, sfruttiamo tutte le potenzialità possibili!Proprio per finire e usando anch'io il termine che anche a me pare più giusto, che non è "solidarietà", ma "responsabilità", credo che anzitutto dobbiamo essere responsabili verso il futuro della nostra comunità e credo che questo sia un modo concreto per esserlo. |