Interventi |
COPPOLA Michele (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200606884/02, presentata in data 27 settembre 2006, avente per oggetto:"Grave allarme sicurezza e pericolo ambientale nell'ex scuola Lancia di Via Caraglio"Il sottoscritto Consigliere Comunale,PREMESSO CHE- l'ex struttura scolastica, ex asilo Lancia, era stato donato al Comune per essere utilizzato con finalità di recupero e rilancio sociale e culturale per tutto il quartiere San Paolo;- le istituzioni, Comune, Provincia e Regione, hanno investito nel progetto Belleville (dal nome della fondazione appositamente creata per la gestione della struttura) associato ai Punti Verdi, diverse centinaia di migliaia di Euro di fondi pubblici;CONSIDERATO CHE- nel gennaio 2006 è avvenuto un incendio che ha di fatto posto fine all'attività del centro Belleville di Via Caraglio (avviata da circa tre anni e che aveva già creato malessere e scontento tra i residenti del quartiere) senza che nessuna azione di tutela di un tale bene pubblico venisse posta in essere, destinandolo al completo abbandono;- successivamente nei quasi 6000 metri quadri di superficie si sono susseguite occupazioni e atti di vandalismo senza che alcuna azione delle Forze dell'Ordine abbia cercato di arginare il fenomeno;- il Presidente della fondazione Belleville, da articoli apparsi sui quotidiani, valuta in almeno altri 6 milioni di Euro la cifra necessaria per i lavori di bonifica e recupero dei locali che sarebbero stati concessi alla stessa fondazione per 15 anni, pur mantenendo la proprietà comunale;- i residenti hanno manifestato più volte con delle petizioni la loro richiesta di un intervento di riqualificazione urgente da parte del Comune;INTERPELLAil Sindaco e l'Assessore competente per sapere:1) perché dopo l'incendio del gennaio 2006 non è stata subito messa in sicurezza l'area, considerati sia i reali pericoli di natura igienico ambientale e per la salute dei residenti del quartiere San Paolo, sia le emergenze dal punto di vista della sicurezza derivate dalle varie occupazioni che lasciano supporre attività illegali perseguite in quei locali;2) che fine hanno fatto le richieste di intervento urgente per la bonifica di quegli stessi locali formulate successivamente dall'ARPA dopo un sopralluogo effettuato nello scorso agosto;3) che tipo di tutela economica è stata messa in atto verso le ingenti somme che sono state erogate dalle istituzioni nella creazione del progetto Belleville;4) quali progetti di riqualificazione sono eventualmente stati pensati per il futuro di questa struttura e, se ne esistono, quali sono i tempi di realizzazione;5) che tipo di risposte si intendono dare al Presidente della fondazione Belleville che valuta in almeno 6 milioni di Euro la cifra necessaria per ulteriori interventi di riqualificazione nel centro abbandonato. F.to Giovanni Maria Ferraris COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Dell'Utri. DELL'UTRI Michele (Assessore) Il Consigliere Ferraris ha posto una serie di domande specifiche in relazione a Belleville. Suppongo che conosca la storia, perché nell'interpellanza ci sono alcuni elementi che testimoniano la conoscenza del pregresso anche abbastanza dettagliata. Quindi, inizierei ad analizzare le singole domande specifiche. Attualmente, la Fondazione Belleville è costituita da tre associazioni. In realtà, la concessione era data a tre associazioni che successivamente si sono convogliate in Belleville, quindi, innanzitutto, bisogna verificare se la trasposizione sia una realtà accettabile a livello legale, o meno. Comunque, è un dato di fatto che la titolarità è della Fondazione Belleville.Come ipotesi di operatività successive rispetto all'incendio, di cui certamente si era a conoscenza, la ragione per cui non si è agito è che si era in attesa di decidere il destino dell'area. I progetti si sono modificati: il 2001 vedeva l'ipotesi di queste tre associazioni che insieme avevano presentato una serie di proposte operative per aprire un grosso centro giovani, che implicava sale studio, un teatro di 2.000 posti e altre attività annesse e connesse. L'esito è che, con l'andare degli anni, due associazioni si sono fuse e con la terza, invece, non si è più trovata una giusta corrispondenza di intenti vicendevoli. Oggi, la situazione è tale per cui da tre interlocutori si è passati a due e i due escludono la possibilità di rimanere insieme con l'altro. Di conseguenza, o uno, o uno, o nessuno.Le indicazioni dell'ARPA sull'amianto mi sono pervenute circa un mese fa. La ragione per cui, finora, non si è operato è che il costo di un'operazione specifica sull'amianto, scorporato da un contesto di riqualificazione globale ha un costo, se, invece, è inserito in una ristrutturazione ha un costo decisamente diverso. Se si toglie l'amianto quando si smantella tutto, costa molto meno che andare soltanto a smantellare l'amianto.Quindi, la ragione per cui finora non è stato fatto nulla è che si ipotizza, primo, di continuare a mantenere la destinazione Belleville ad ambito giovanile. È chiaro che non si tratta più dell'impostazione che si ipotizzava 5 anni fa, ma, a livello personale, ipotizzo una destinazione più legata all'ambito dello studio universitario, con una serie di locali in uso alla Circoscrizione. Questo è un quadro di massima verso cui si sta andando. È chiaro che è una prospettiva impostata di cui bisogna ancora avere tutte le esatte coordinate. La direzione, comunque, vuole essere questa.In relazione all'investimento finanziario, è chiaro che nel 2001 l'impostazione iniziale era stata quella che ha indicato il Consigliere. Di quella somma è stata spesa una parte decisamente ridotta per la progettazione dell'intera area e una parte consistente di quella progettazione può essere costituita e riutilizzata. Quindi, questo rappresenta un costo recuperabile, anche se solo in parte. Il resto non è stato fisicamente né utilizzato, né erogato. Questo vale per la Regione Piemonte, per la Città di Torino e per le Fondazioni Bancarie. In relazione al problema specifico dell'amianto, qualora non si ipotizzassero dei tempi brevi di inizio lavori, è chiaro che, a quel punto, si sarebbe obbligati ad operare per risanare tutto il sistema Belleville, proprio per un problema di salute.È chiaro che, a quel punto, i costi, per quanto maggiori, siano assolutamente giustificati. Se, invece, si riuscisse a far partire il progetto in breve tempo, allora i costi di recupero dell'amianto e di messa in sicurezza dell'intero Belleville proprio per il fenomeno dell'amianto, rientrerebbe in un sistema più ampio di recupero globale del fabbricato. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Ferraris. FERRARIS Giovanni Maria Ringrazio l'Assessore per la risposta, anche se l'ho trovata un po' frettolosa. Mi perdoni Assessore, ma, a mio avviso, la risposta su questo argomento necessita di un grande approfondimento non solo sulle cause che generano preoccupazione, l'amianto, come viene ribadito più volte con la necessità di intervenire in un modo o in un altro, ma soprattutto sulle finalità che si vuole dare all'utilizzo, quindi, alla possibilità di utilizzo di questo fabbricato.Si parla di denaro, ma non si conoscono le somme di cui l'associazione (che riunisce tre associazioni diverse) ha beneficiato ed invece sarebbe importante conoscerle: quale quota-parte, delle tre associazioni sommate, ha ricevuto? Che cosa ha fatto nel frattempo con queste somme e, quindi, con la parte terminante che è verosimilmente sospesa?L'altro aspetto interessante è la destinazione della struttura all'ambito giovanile, magari universitario, però oggi fa parte di un progetto che bisognerebbe convertire, ridiscutendo il contesto e credo anche l'associazione, perché bisogna capire se questa abbia gli strumenti per poter operare in ambito universitario. Per associazione intendo sempre la somma delle tre associazioni, che non conoscevo e ringrazio l'Assessore per questo chiarimento, ma mi pare strano che un'associazione che beneficia di un contributo, poi si scinda in tre. Che cosa fanno? Dividono le somme? Bisognerebbe chiarire questo aspetto.Per quanto riguarda l'amianto, dico che è una mia preoccupazione e, credo, anche di tutta l'Assemblea: non si può dire ai cittadini che esiste il problema amianto e che abbiamo la possibilità di scegliere tra una progettazione generale, affrontando il problema con un costo diverso, (sicuramente più cospicuo, in relazione al fatto che si tratta di un investimento più ampio), ma non sapendo quando; oppure, se non riusciremo a progettare questa nuova iniziativa, affrontando il problema più avanti, ma anche in questo caso non sapendo quando.Non so se in questo momento ci siano delle fibre aerodisperse nel quartiere, ma se ci fossero ritengo che sarebbe doveroso prenderne atto ed intervenire per sanare il rischio per i cittadini, altrimenti queste fibre si disperdono, sia che ci si prenda il tempo di definire un progetto o che si prenda di petto la situazione. Quindi si intervenga, come ha chiesto l'Ente strumentale regionale, l'ARPA: bisogna intervenire subito e non aspettare altro tempo, perché non possiamo dire ai cittadini di aspettate ad ammalarsi, che forse riusciranno a salvarsi o forse no, che dobbiamo pensare al da farsi e nel frattempo sono già passati dieci mesi; mi sembra che abbiamo già aspettato abbastanza!Ritengo, quindi, che in relazione a queste risposte non soddisfacenti, sarebbe opportuno portare questa discussione nelle Commissioni idonee; penso alla II per quanto riguarda le eventuali destinazioni a livello urbanistico, alla I per il Patrimonio, alla VI perché riguarda le problematiche ambientali e alla V per le attività giovanili o attività di tempo libero e ricreative, oggetto della filosofia che ha portato alla creazione della Belleville.Secondo me, è opportuno agire, perché rischiamo di chiedere alla cittadinanza di attendere a fronte, da parte dell'Amministrazione pubblica, di poca chiarezza e capacità decisionale, cosa che mi auguro non ci sia. COPPOLA Michele (Vicepresidente) Da parte della Giunta non ho nessuna richiesta di replica, quindi dichiaro l'interpellanza discussa. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). In realtà, adesso abbiamo due strade: considerare l'interpellanza discussa per l'Aula e, poi, ogni Consigliere, nel rispetto del Regolamento e dello Statuto, è libero di procedere con altri atti ispettivi, oppure possiamo considerarla discussa per l'Aula e rinviarla in Commissione dove verranno fatti gli approfondimenti del caso e lo comunichiamo noi... FERRARIS Giovanni Maria Presidente, ho proprio chiesto questo, visto che la materia è importante... COPPOLA Michele (Vicepresidente) Mi scusi, Consigliere, ma ero disattento, perché, in realtà, mi stavo preoccupando del sistema informatico che di fatto non funzionava.Quindi, consideriamo l'interpellanza discussa per l'Aula e la rinviamo in Commissione come richiesto dal proponente.L'interpellanza è discussa.Al termine della fase dedicata alla discussione delle interpellanze dell'adunanza odierna, il Presidente CASTRONOVO Giuseppe ha accertato, a mezzo del Segretario, l'esistenza del numero legale.Verificata l'esistenza del numero legale, il Presidente ha dichiarato aperta la seduta, alla quale sono intervenuti, oltre al Presidente CASTRONOVO Giuseppe, al Vicepresidente COPPOLA Michele ed al Sindaco CHIAMPARINO Sergio, i Consiglieri:ANGELERI AntonelloBONINO Gian LuigiBUQUICCHIO AndreaBUSSOLA CristianoCALGARO MarcoCANTORE DanieleCAROSSA MarioCASSANO LucaCASSIANI LucaCENTILLO Maria LuciaCERUTTI MonicaCUGUSI VincenzoCUNTRO' GioacchinoCUTULI SalvatoreFERRANTE AntonioFERRARIS Giovanni MariaGALASSO Ennio LucioGALLO DomenicoGALLO StefanoGANDOLFO SalvatoreGENISIO DomenicaGENTILE LorenzoGHIGLIA AgostinoGIORGIS AndreaGRIMALDI MarcoLAVOLTA EnzoLEVI-MONTALCINI PieraLO RUSSO StefanoLONERO GiuseppeLOSPINUSO RoccoMAURO MassimoMORETTI Gabriele OLMEO GavinoPORCINO GaetanoRATTAZZI Giulio CesareRAVELLO Roberto SergioSALINAS FrancescoSALTI TizianaSBRIGLIO GiuseppeSCANDEREBECH FedericaSILVESTRINI Maria TeresaTEDESCO GiulianaTRONZANO AndreaVENTRIGLIA FerdinandoZANOLINI CarloIn totale, con il Presidente, il Vicepresidente ed il Sindaco, n. 48 presenti, nonché il Vicesindaco DEALESSANDRI Tommaso e gli Assessori: BORGOGNO Giuseppe - CURTI Ilda - DELL'UTRI Michele - LEVI Marta - MANGONE Domenico - MONTABONE Renato - PASSONI Gianguido - SARAGNESE Luigi - SESTERO Maria Grazia - TRICARICO Roberto - VIANO Mario.Risultano assenti i Consiglieri: BUTTIGLIONE Rocco - MINA Alberto - TROIANO Dario.Con la partecipazione del Segretario Generale REPICE dr. Adolfo.SEDUTA PUBBLICA |