Interventi |
COPPOLA Michele (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200808661/02, presentata in data 2 dicembre 2008, avente per oggetto: "Metro di Torino a confronto con Metro di Berlino, dove è già caduto anche il muro dell'inacessibilità per i disabili" COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Sestero. SESTERO Maria Grazia (Assessore) Per fortuna, la Città di Torino non ha dovuto abbattere muri, come ha fatto Berlino; quindi, c'è un elemento a nostro favore. L'interpellanza fa riferimento ad un'associazione che non è citata e ad una giovane disabile. Ho richiesto a GTT un aggiornamento di questa questione. Al momento della progettazione, tutta la Metropolitana è stata verificata con alcune associazioni di disabili per verificare le condizioni complessive di accessibilità. L'interpellanza fa riferimento ad alcune normative e la questione, ovviamente, era ben presente all'Azienda. Negli ultimi mesi, ci sono stati incontri e sopralluoghi con rappresentanti di parecchie associazioni di disabili, con tecnici e funzionari degli uffici USTIF del Ministero Infrastrutture e Trasporti, dell'Agenzia per la Mobilità, ovviamente GTT, e delle ditte che installano gli ascensori, per verificare e migliorare la fruizione e l'accessibilità degli impianti di sollevamento per i disabili. Questa verifica ha dovuto tenere conto del complesso quadro normativo di riferimento cogente a livello nazionale, DPR n. 503 del 24/07/1996, relativo al "Regolamento recante le norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici", e il Decreto Ministeriale n. 236 del 14/06/1989 "Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche", nonché (questi sono i due riferimenti principali) delle indicazioni fornite a livello europeo, norme UNI EN 81-70 dell'ottobre 2005, all'accessibilità agli ascensori compresi i disabili. Il lavoro, svolto congiuntamente dalle parti, ha permesso a GTT di presentare una proposta organica di soluzione del problema, che ha ricevuto - a seguito dell'iter di verifica - il favorevole accoglimento dei competenti uffici USTIF del Ministero Infrastrutture e Trasporti e dell'Agenzia per la Mobilità. Ho sottomano il dossier della pratica: una lettera di GTT del 17/09/2008, una lettera dell'USTIF del 10/10/2008, una lettera dell'Agenzia per la Mobilità del 18/11/2008 e una lettera di GTT del 1° dicembre 2008. La soluzione tecnica individuata consiste nel raddoppiare tutte le pulsantiere interne di cabine ed esterne di piano attualmente installate, non modificando quelle esistenti ed aggiungendo in ogni ascensore delle pulsantiere conformi alle norme europee UNI EN 81-70, con baricentro dei pulsanti di formato extralarge e con segnalazione in Braille, ad una altezza di 0,90 centimetri. Tale soluzione ha ricevuto da parte dell'Associazione Disabili la condivisione e l'apprezzamento, come confermato a mezzo lettera del 01/12/2008, con allegati e-mail firmati - se non sbaglio, il 12 dicembre 2008 - anche da questo mitico signor Luciano Chissotti, che è il più rigoroso nel controllo, da Fulvia Manfrino (APISTOM) e da Sergio Prelato (Tutela dei disabili sensoriali). GTT sta provvedendo all'approvvigionamento dei materiali tramite le ditte fornitrici ed installatrici per la realizzazione dell'implementazione degli impianti ascensori presenti nelle stazioni. In questo modo, ci adeguiamo ad una normativa intervenuta successivamente; infatti, tutti i mezzi di sollevamento sono stati verificati nella loro conformità a suo tempo, ma questo adeguamento è dovuto intervenire successivamente, quindi tutte le stazioni in corso di realizzazione sulla tratta da Porta Nuova a Lingotto saranno adeguate a queste nuove norme. Insomma, da mesi l'Azienda ha lavorato con le Associazioni per adeguare e superare anche le difficoltà cui fa riferimento anche l'interpellanza, legate alle autorizzazioni del Ministero dei Trasporti. COPPOLA Michele (Vicepresidente) La parola al Consigliere Cerutti. CERUTTI Monica In effetti, l'interpellanza andava a considerare ciò che in pratica non aveva funzionato, più dal punto di vista burocratico. Infatti, la GTT si era già attenuta a quelle che erano le norme, però, purtroppo, queste norme non erano conformi a quanto la normativa europea stabiliva. Non era una mancanza di GTT, ma era una mancanza proprio delle norme. Come è stato fatto rilevare dalle Associazioni, per esempio, il nuovo Passante Ferroviario, proprio perché segue altri tipi di regole e le opere sono gestite dal Ministero dei Trasporti con altre normative, segue già una normativa che è, quindi, incanalata su una accessibilità europea. Rilevo (chiaramente con soddisfazione) che l'interpellanza era già stata presentata prima che ci fosse questo impegno preciso a raddoppiare le pulsantiere, andando, quindi, incontro ai problemi sollevati dalle Associazioni dei disabili. Quindi, in questo senso, mi ritengo soddisfatta e credo che sia importante fare una riflessione su quanto sia tutto complicato proprio dal punto di vista della normativa e della burocrazia, che, in situazioni diverse, ha già previsto norme diverse, che, rispettate, però portavano a risultati fra loro distinti. Credo che l'Assessorato, con GTT e le Associazioni dei disabili abbiano condotto un buon lavoro per la risoluzione di questo problema. COPPOLA Michele (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa. |